Mercoledì, 22 Luglio 2015 11:48

Operai in Libia: sequestrati per ricattare l'Italia? Ecco l'ipotesi agghiacciante In evidenza

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la sede Bonatti a Parma la sede Bonatti a Parma

L'ipotesi inquietante più accreditata sul rapimento dei quattro dipendenti della Bonatti di Parma, sequestrati in Libia. -

Parma, 22 luglio 2015 -

L'ipotesi gira in rete: che i quattro dipendenti della Bonatti di Parma, sequestrati in Libia, siano un mezzo per ricattare l'Italia?
Gino Pollicardo, Fausto Piano, Filippo Calcagno e Salvatore Failla della Bonatti di Parma erano stati fatti sparire domenica scorsa.
Secondo quanto affermato da fonti di Tobruk, riportate da Huffpost, la milizia islamista di Zuara li avrebbe rapiti con il fine di ottenere il rilascio di sette trafficanti di migranti di nazionalità libica, detenuti in Italia.
Si tratterebbe di un'azione di pressione messa in atto da milizie islamiste locali per difendere gli interessi economici che deriverebbero loro dai traffici illeciti che hanno come mercato l'Europa.