I quattro tecnici, dipendenti della Bonatti di Parma, sarebbero stati prelevati domenica sera mentre stavano rientrando dalla Tunisia. -
Parma, 21 luglio 2015 -
Ore di tensione e speranza per gli italiani rapiti vicino Tripoli. La Farnesina si è subito attivata, per i quattro tecnici della Bonatti, società di costruzioni e manutenzione di impianti energetici con sede a Parma. I quattro sarebbero stati rapiti domenica sera mentre rientravano dalla Tunisia nella zona di Mellitah, a 60 km di Tripoli.
Gino Pollicardo, Fausto Piano, Filippo Calcagno e Salvatore Failla sono i nomi dei quattro italiani. Il primo residente in provincia di La Spezia, il secondo in provincia di Cagliari e gli ultimi due in Sicilia in provincia di Enna e Siracusa.
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha affermato che è difficile fare ipotesi sugli autori del rapimento, precisando che l'Unità di crisi della Farnesina sta lavorando con urgenza e con l'intelligence."
La vicinanza di un ex collega di Parma su Facebook
"Quello che è successo in Libia oggi poteva benissimo accadere a me fino ad un anno fa. Ci si reca in quei posti solo per lavorare e non per divertirsi; per farvi arrivare il gas con il quale vi riscaldate in inverno, con il quale vi raffreddate in estate (ebbene si) e con il quale vi fate da mangiare tutto l'anno. Per cui questa volta non ammetto "se la sono cercata", ma solo #Solidarietà" - si legge nel profilo Facebook di un ex collega dei 4, Manuel Bianchi.