Martedì, 21 Luglio 2015 17:03

Quaranta bambini saharawi, ospiti della nostra Regione In evidenza

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Un' estate di svago e controlli dello stato di salute in alcuni comuni dell'Emilia Romagna. Saliera: "Siete i testimoni dell'importanza dell'amicizia fra i popoli". -

Parma, 21 luglio 2015 -

Il saluto affettuoso della presidente Simonetta Saliera ha accolto nella sede dell'Assemblea legislativa regionale, a Bologna, una quarantina di bambini saharawi, ospiti di alcuni comuni emiliano-romagnoli nell'ambito di un progetto di accoglienza, consolidatosi negli anni, organizzato dal coordinamento regionale delle Associazioni di solidarietà con il popolo del Saharawi, in collaborazione con il Polisario e l'Associazione nazionale di solidarietà con il popolo Saharawi.
"E' un piacere vedere i vostri visi che trasmettono serenità e simpatia", ha detto Saliera, che ha ringraziato le famiglie e le associazioni italiane che da anni promuovono l'accoglienza dei minori, siglando un "patto di amicizia che deve continuare" fra la popolazione Saharawi e quella dell'Emilia-Romagna. "É molto utile- ha aggiunto la presidente- conoscersi, guardarsi negli occhi, mangiare, giocare insieme", perché è in questo modo che possiamo capire di "essere uguali, di avere la stessa attesa di un futuro pieno di aspettative positive". "Ed è anche per questo- ha proseguito- che voi ragazzi in questa terra siete anche 'ambasciatori di pace' e di gioia, perché siete i testimoni dell'importanza dell'amicizia fra i popoli".

Gli obiettivi del progetto di accoglienza sono quelli di consentire ai bambini saharawi di aprirsi al mondo esterno e a una cultura diversa dalla loro, di avere un'estate di svago con un controllo dello stato di salute e attività ricreative e culturali. Inoltre, di favorire la conoscenza della realtà dell'infanzia saharawi e di promuovere atti concreti nei confronti dei diritti di questo popolo.

Un saluto ai piccoli ospiti e agli accompagnatori, sia italiani che saharawi, è arrivato anche dalla vicepresidente della Giunta regionale, Elisabetta Gualmini, presente all'incontro: "E' un privilegio per me incontrare questi piccoli 'ambasciatori' e 'costruttori' di pace. Grazie alla loro presenza, infatti, si moltiplicheranno per tutta l'Emilia-Romagna le iniziative di dialogo e di confronto con i bambini del Saharawi, di scambio e conoscenza reciproca. Sono loro che accolgono noi, e non viceversa, perché ci portano uno sguardo diverso, ci ricordano che la battaglia per il rispetto dei diritti umani e della pace non finisce mai, ci sollecitano a fare sempre di più e sempre meglio non solo per le nostre comunità, ma anche per chi fuori dai nostri confini sta peggio di noi".

 Fatima Mahfud, rappresentante del Polisario, ripercorrendo la storia del popolo Saharawi ha poi ribadito l'importanza del fatto "che venga indetto, dopo anni di richieste, il referendum per l'autodeterminazione del popolo Saharawi" stesso.

I bambini sono accolti in strutture e presso famiglie delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Reggio Emilia e Rimini.

(Nelle foto allegate, nella prima i bambini Saharawi in Assemblea legislativa; nella seconda, da sinistra, Simonetta Saliera, Fatima Mahfud e Elisabetta Gualmini)
(ac)

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