Sabato, 13 Giugno 2015 11:18

A Parma il biglietto dell'autobus è gratis? In evidenza

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L'insulto al controllore e il biglietto dell'autobus è gratis. Storie di ordinaria amministrazione di bigliettai indifesi che inseguono passeggeri non paganti (generalmente non italiani) e che subiscono insulti e aggressioni. Rischiando anche percosse e, naturalmente, senza tutela. -

Parma, 13 giugno 2015 -

Deve essere ormai assuefatto al pericolo e pronto in assetto di guerra un bigliettaio di autobus che opera a Parma.
Perché sono poche le categorie a rischio insulto ed, eventualmente, percosse, come quella dei controllori dei mezzi pubblici.
Se la è vista brutta anche stavolta e se la è cavata 'solo' con una scarica di offese l'impiegato della linea 3 che percorre via Emilia est.

"Succede spesso, ormai fa parte di una brutta normalità, fatta di inciviltà e di non rispetto delle regole", ha commentato chi ha assistito all'aggressione verbale di una signora di origine africana, con figli al seguito che, venerdì scorso, ha superato, come una furia urlante, i cancelli della scuola di calcio Virtus, nei pressi dell'arco di San Lazzaro. La donna, più o meno trent'anni, era inseguita da un bigliettaio che, poco prima, alla richiesta del titolo per la tratta sul mezzo pubblico, si è sentito rispondere in malo modo.
La signora, che naturalmente non aveva pagato la corsa, ha afferrato per mano i due bambini e, scendendo dal bus, ha intimato al controllore, con aria di sfida, di denunciarla pure, perché tanto lei il biglietto non lo avrebbe fatto...

L'uomo, abituato a storie del genere, ha avvisato la polizia locale e intanto è corso dietro la mamma che è entrata alla scuola calcio continuando a urlare e a sfidarlo.
Situazioni alle quali la gente sembra essere avvezza. "Fanno sempre così – ha spiegato una madre presente all'accaduto -. Non capisco perché noi italiani dobbiamo continuare a pagare un biglietto più salato perché gli stranieri hanno imparato a viaggiare gratis, tanto sanno che la legge non può far loro nulla...".

Nell'attesa che arrivasse un tutore dell'ordine, la discussione non si è placata. Anzi: il controllore, sostenuto da un suo collega, continuava a chiedere un documento di riconoscimento alla donna e al marito che, sopraggiunto a dar manforte alla inadempiente, negava le sue generalità.
L'attenzione è poi caduta e la piccola folla di curiosi si è dispersa perché tanto è "un episodio di ordinaria anormalità, tutto è permesso e il non rispetto è l'unica legge che conta", ha commentato un anziano girando i tacchi e andando via.

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