Il rapporto diretto con il territorio, la conoscenza dei propri clienti, il sostegno e la valorizzazione dei giovani sono tra i punti di forza e gli obiettivi principali dell'azienda di abbigliamento francese KIABI, leader del mercato fast fashion. In Italia l'azienda non rappresenta semplicemente un brand di moda accessibile e adatto a soddisfare le esigenze di tutta la famiglia ma è una realtà perfettamente integrata nel proprio contesto di riferimento che vuole dialogare e crescere insieme agli abitanti dei territori in cui è attiva.
In un contesto storico delicato dove il futuro e le ambizioni lavorative dei ragazzi sono quotidianamente messi a dura prova, KIABI vuole essere un partner fondamentale e di valore per chi desidera realizzarsi e crescere professionalmente. Lo store KIABI di Reggio Emilia (c/o il Centro Commerciale L'Ariosto), insieme all'associazione del territorio YOUNET, ha infatti attivato uno stage con una scuola Polacca che si occupa di logistica sostenendo il progetto Erasmus di due allieve (Daria e Karolina, entrambe diciassettenni). Giunte in Italia le ragazze hanno svolto un tirocinio formativo all'interno del punto vendita grazie al quale hanno potuto acquisire nuove competenze, dalle questioni prettamente "logistiche" al rapporto diretto con i clienti. Il punto vendita KIABI di Reggio Emilia è composto da un team formato da 20 persone la cui età media è compresa tra i 20 ed i 26 anni confermando la tendenza young del brand di moda.
Oltre a sostenere la formazione e la valorizzazione dei giovani, l'azienda continua il suo importante impegno solidale coinvolgendo le comunità locali in iniziative di beneficenza: dal 18 aprile e fino al 31 maggio, KIABI e HUMANA People to People Italia Onlus rinnovano il sodalizio per la Campagna sociale "Give me 5 for charity". I clienti dello store Reggio Emilia potranno donare i propri abiti inutilizzati per contribuire a rinnovare il guardaroba di bambini e ragazzi ospitati all'interno della comunità di FATA Onlus. Tutti i ragazzi, grazie agli abiti raccolti, riceveranno un kit personalizzato costruito proprio per loro, un vero e proprio regalo da parte di tutti i clienti KIABI. Ogni 5 capi consegnati alla cassa i clienti riceveranno un buono di 5 euro (da spendere su una spesa minima di 45 euro sulla nuova collezione dal 18 aprile all'8 giugno 2017). Questo progetto di charity, sostenuto anche dalla Fondazione KIABI, rientra nella strategia di sostegno delle famiglie dei paesi in cui il brand è presente, andando così a sottolineare che si può far moda rimanendo sempre dalla parte di chi si trova in difficoltà.
Da metà aprile inoltre nello store KIABI di Reggio Emilia si sogna "viaggiando" dalla Costa Azzurra per arrivare a mete esotiche e da sogno. Per la nuova collezione estate 2017, KIABI propone capi che si ispirano a differenti paesi del mondo: partendo dalla Costa Azzurra con "la serie Marine", dove a dominare sono le righe su t-shirt, camicie e costumi da bagno, si approda in terre esotiche come Cuba ed i tropici grazie a foglie e tucani all over. Kimoni e maxi dress trasportano i clienti dello store KIABI di Reggio Emilia in lidi lontani e da sogno, dove la natura incontaminata diventa protagonista assoluta dell'estate 2017 tutta da indossare!
La nuova collezione sarà disponibile da metà aprile nel punto vendita KIABI di Reggio Emilia e sul sito www.kiabi.it.
KIABI LA MODA A PICCOLI PREZZI!
Se l'anno scorso la barba dei modelli sulle passerelle dei grandi stilisti era rigorosamente lunga e curata, ora impazza la moda della barba un pò più corta ma sempre rigorosamente curata. L'uomo hipster, sobriamente elegante, si distingue per la cura minuziosa di barba e capelli, lasciando trasparire un finto disordinato.
E anche Parma non poteva non seguire la nuova moda, quindi spazio a barberie e saloni in città, sempre più specializzati nel fornire un servizio al passo con le ultime tendenze.
Qui sotto vi proponiamo una galleria realizzata nei diversi saloni e caccia di curiosità.
È una tecnica che le donne giapponesi usano per avere una chioma lucida e splendente e consiste in un rituale di bellezza che sovrappone diversi trattamenti in rigorosa successione.
Di Manuela Fiorini
Come faranno le donne giapponesi ad avere capelli così lucidi e morbidi? Non è solo una questione di genetica, ma anche e soprattutto della cura che le orientali dedicano alla loro chioma. Il segreto di bellezza delle ragazze del Sol Levante si chiama layering ed è un vero e proprio rituale di bellezza che consiste nella sovrapposizione a strati di diversi trattamenti, ognuno con un beneficio specifico.
Il primo è un bagno di olio, che ha lo scopo di rigenerare e nutrire la fibra capillare, stressata da agenti inquinanti, sole, asciugature selvagge e piastra. Si possono utilizzare olio di oliva, olio di ricino, che favorisce la ricrescita dei capelli deboli, olio di cocco o di avocado, per dare vigore alle chiome opache. L'impacco si fa mezz'ora prima dello shampoo, applicando l'olio sulle lunghezze e sulle punte. Si lascia agire fino al lavaggio o, per un'azione d'urto, anche tutta la notte, avvolgendo i capelli in una pellicola trasparente.
Si passa poi allo shampoo, che deve essere fatto al massimo due volte a settimana per non impoverire la chioma. Si diluisce un po' di prodotto nell'acqua, poi si applica sulla cute con movimenti circolari. Si risciacqua il tutto con acqua tiepida e si procede con un secondo shampoo per eliminare le ultime tracce di sporco. Indispensabile il balsamo, che va applicato sempre e in piccole quantità solo sulle lunghezze per non appesantire le radici. Vanno bene le formule delicate, meglio se in versione spray o senza risciacquo.
Il quarto passaggio consiste in un "trattamento splendore" per eliminare ogni traccia di prodotti e rendere la chioma lucida e brillante. Si può utilizzare uno spray illuminante, con o senza risciacquo, oppure una lozione o un siero. In alternativa, si esegue l'ultimo risciacquo con acqua fredda, aggiungendo il succo di mezzo limone o due tappi di aceto di mele per rinsaldare le squame che rivestono il capello e consentire alla luce di riflettersi sulla chioma. Un altro segreto di bellezza che arriva dall'Oriente è il kushi, un pettine di legno a denti larghi che si usa per districare i capelli senza spezzarli. Prima di passarlo tra la chioma, le giapponesi ci passano sopra qualche goccia di olio di camelia.
La fase finale è l'asciugatura che deve avvenire dopo avere avvolto per qualche minuto i capelli in un asciugamano per eliminare l'acqua in eccesso. L'ideale sarebbe asciugare i capelli all'aria, ma se non è possibile il phon deve essere tenuto a una temperatura bassa e ad almeno 20 cm dalla testa. Infine, per la messa in piega, si può usare un gel di aloe vera o, se i capelli sono ricci, si vaporizza un mix di acqua e olio essenziale di lavanda, modellando la chioma con le dita.
PROVATI PER VOI
BC Brazilnut Oil Oil-in-Shampoo di Schwarzkopf Professional con olio di noce del Brasile è uno shampoo che deterge delicatamente, disciplina e leviga i capelli, donando lucentezza anche a quelli colorati. Ricco di sostanze nutritive, tra cui proteine e omega 3, protegge dai raggi UV . Formato da 200 ml, € 18,60.
Argan One Cristalli con Semi di Lino della linea So One di Soco idrata e protegge le lunghezze e le punte dal calore del phon e dai trattamenti chimici. Grazie ai cristalli liquidi con semi di lino, favorisce la completa ristrutturazione del capello creando una pellicola che richiude le scaglie restituendo così uniformità, lucentezza e morbidezza alla chioma. In vendita in salone. Formato 50 ml, € 13.
Il Correttore di Ricrescita Spray di Keramine H è uno spray istantaneo per il ritocco delle radici, ideale per coprire la ricrescita della tinta e cancellare in un attimo gli stacchi di colore. Non stressa i capelli, resiste a pioggia e sudore e si elimina con un solo shampoo. Disponibile in tre nuances: Bruno, Castano e Biondo. Si applica sui capelli asciutti, vaporizzando a una distanza di circa 10 cm. In vendita in profumeria e su www.socostore.it Formato 75 ml, € 8,90.
La Maschera al Latte di Papiro di Klorane è ricca di acidi grassi e lipidi che aiutano a dare disciplina e morbidezza al capello. Si applica dopo lo shampoo, sui capelli umidi e tamponati e si lascia agire per qualche minuto prima del risciacquo. In farmacia. Formato 150 ml, € 19,90.
Tra nuove tendenze di stagione e qualche anticipazione sulle prossime collezioni Autunno/Inverno presentate all'ultima edizione della Fashion Week milanese, Federica Fasoli ci presenta due brand di eccellenza italiana nel mondo della pelletteria e degli accessori. Scopriamo insieme l'alta artigianalità e la creatività tutta "made in Italy" che contraddistinguono Coccinelle e Fratelli Rossetti.
di Federica Fasoli
Fresca, frizzante e briosa: sono questi gli aspetti che caratterizzano la nuova proposta primaverile di Coccinelle, la linea B14 FUNNY. In pelle bottalata bianca o nera e in due differenti misure, l'iconica bag prende un'allure inedita, giocosa ed allegra, reinterpretata attraverso la dolce cascata di candies circolari che, con un'ispirazione totalmente fashion-gourmet, conferisce alla collezione un aspetto baby ed irresistibile. I tocchi di colore sono quelli del pistacchio, ciliegia, rosa e celeste, nuances delicate e leggere che concorrono a rendere la borsa, e la piccola pelletteria ad essa coordinata, un must-have di stagione, glamour e di assoluta tendenza.
Con un occhio di riguardo nei confronti del brand anche durante la Milano Fashion Week fall-winter 2017/18, è inevitabile soffermarsi sulla proposta di Coccinelle per la prossima stagione. Rispettando le linee pulite e la semplicità che da sempre contraddistingue il marchio, la collezione per l'autunno-inverno che verrà si tinge di tinte strong, dal gold al bluette, continuando a fare dell'aspetto giocoso e divertente della vita un punto cardine della proposta moda.
Le ispirazioni sono contrastanti, tra sporty e bon ton, tra Occidente ed Oriente con un particolare accento nei confronti delle esotiche atmosfere giapponesi: kimoni antichi e manga dolls, rituali del tè e treni superveloci, templi buddisti e insegne al neon. Tutto è ossimorico ed apparentemente antitetico, determinato anche dal duro contrasto tra modelli dal design puro e tocchi di plexi lucido, tra forme tonde di selleria e pennellate fluo-pop.
Un mix di colori saturi, glitter e superfici laminate che fa della nuova proposta di borse Coccinelle una linea raffinata e street, capace di catturare l'essenza stessa della contemporaneità e la dinamicità della "new aristocracy".
Ed è la stessa idea di aristocrazia nuova, urbana e metropolitana, che ispira anche la collezione autunno-inverno 2017/18 di Fratelli Rossetti, brand di alta artigianalità made in Italy in fatto di calzature, che ha a sua volta presentato le novità durante la settimana della moda milanese, in un lussuoso contorno scenografico di modelle e pregiati tappeti.
Immerso in una dimensione di grande teatralità a trionfare è il dettaglio gioiello pensato per una moderna sovrana di epoca contemporanea; sabot, mocassini e decollettees si rivestono di ricchi velluti ed ornamenti preziosi declinati in toni profondi, volti a dare spessore ed importanza alle scarpe e alla donna che le indossa.
Un intreccio di colori e materiali dal sapore lussuoso ed aristocratico, un vortice di raffinatezza ed eleganza che vanta una delle più grandi ed importanti tradizioni manifatturiere nel panorama delle aziende di calzature nazionali ed internazionali.
Photo Credits – FABRIZIO PISCOPO Photographer
With the Courtesy of : Press Office Coccinelle – Press Office Fratelli Rossetti
La celebre pop star cerca un nuovo allenatore e coreografo e lancia la sfida attraverso i suoi profili social. Ci si può candidare con un video di un minuto con la propria esibizione da postare sui social con gli hashtag #MadonnaChallenge e #HardCandyFitnessRoma. Le selezioni si terranno nella palestra romana della cantante. Finalissima a New York.
Di Manuela Fiorini
Vi piace ballare o avete una passione per il fitness? Amate creare nuove coreografie o siete istruttori qualificati? Avete la possibilità di diventare...il personal trainer di Madonna. La pop star, infatti, con un messaggio sui suoi profili social ha annunciato il contest "Madonna Challenge" per trovare un nuovo allenatore-coreografo. Le audizioni si terranno presso le palestre Hard Candy Fitness di Roma, di proprietà della "material girl". Sarà poi la stessa Madonna a scegliere il suo prossimo personal trainer nella "finalissima", in programma a New York. Il vincitore si unirà alla Sweat Crew della pop star formata da Craig Smith, Marlyn Ortiz, Kendra Kemerley e Tim Anderson e c'è da giurarsi la paga sarà buona.
Madonna lancia la sfida: "Hai quello che ci vuole? Sei con me? Bene, inizia a ballare! Cosa stai aspettando?", esorta la cantante nel video postato sul suo profilo Facebook mentre, da vera "ragazzaccia", sgranocchia a modo suo delle patatine da un sacchetto.
Da dove cominciare, allora, per candidarsi a diventare il personal trainer di Madonna? I candidati, dai 18 anni in su, sono invitati a "concentrare" il loro talento in un video della durata di un minuto, di cui i primi 30 secondi devono essere dedicati alla danza con un'esibizione coreografica, mentre la seconda parte deve proporre un fitness workout. I video devono poi essere postati su YouTube, Facebook, Instagram o Twitter con l'hashtag #MadonnaChallenge e #HardCandyFitnessRoma.
Le prime selezioni si terranno attraverso la catena di fitness center Hard Candy Fitness di proprietà della cantante. Anche le due sedi della capitale "Hard Candy Fitness Roma" presto annunceranno le date dei casting per selezionare i migliori talenti provenienti da tutta Italia e "recapitare" il migliore direttamente a New York, sede delle finalissima mondiale, dove Madonna, con un provino, selezionerà personalmente l'eletto. E non è detto che, questa volta, non sia proprio un italiano.
Gazzetta dell'Emilia celebra la Festa del Papà!
"Ogni uomo può essere un padre. Ci vuole una persona speciale per essere un papà."
Oggi, in occasione della Festa del papà, celebriamo con le foto dei nostri lettori il legame speciale tra genitori e figli. Buona festa a tutti i papà che leggono Gazzetta dell'Emilia.
Ecco tutte le foto inviateci dai lettori con i nostri migliori auguri!
"India e il suo papà" mandata da Sara C.
Aurora e il papá durante la presentazione del suo libro. "Come si asseconda e si sostiene una passione" scrive Ilaria V.
Giulio con il papà Amerigo G.
Un selfie di Alex J. con i figli Romeo e Amelia
Vittoria col suo papà Manuel, foto mandata da Chiara B.
"La felicità è guardare negli occhi la gioia di tuo figlio mentre fiero segue le orme del suo super papino" ci scrive Nicoletta M. a corredo della foto
Foto di Elisa T. con il papà
Michela M. col papà Renzo
Samuele col papà Billi mandata da Susanna G.
Il selfie di Susanna G. con suo papà
Una foto del 1964 mandata da Paola D.
Francesca B. con il papà Giovanni
Claudio V. con il babbo Ernesto
Manuela F. a 2 anni con il babbo William
Maddalena De B. con suo padre George
Celebra la Festa del papà con Gazzetta dell'Emilia!
Mandateci i vostri #selfieconpapà o foto di momenti insieme dando libero sfogo alla fantasia. Per celebrare tutti i papà vi invitiamo a mandare anche vecchie foto ricordo che vi ritraggano con vostro padre o vostro figlio. Le pubblicheremo sul sito e sui nostri social in occasione della Festa del Papà, domenica 19 marzo.
Inviateci le foto, con nome e cognome, per mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tramite messaggio alla pagina Facebook entro sabato 18 marzo.
Nella foto un gentile papà che questa mattina si è prestato allo scatto di Francesca Bocchia
Marie Claire, OVS e Brave Models insieme per la seconda edizione di "Future Visioni Model Search" alla ricerca di nuovi volti per la moda in Italia prossima tappa: Reggio Emilia.
Reggio Emilia, 9 marzo 2017
La ricerca dei nuovi volti della moda in Italia di Marie Claire, quest'anno in partnership con OVS e in collaborazione con l'agenzia Brave Models arriva a Reggio Emilia. Ogni mese una città diversa, con l'obiettivo di ricercare aspiranti modelle dai 16 ai 30 anni da introdurre nel mondo della moda per poi promuoverle anche sul palcoscenico internazionale.
I casting, che si svolgeranno nei principali negozi OVS di tutta Italia, daranno la possibilità alle partecipanti di essere selezionate per diventare protagoniste del servizio moda Future Visioni pubblicato ogni mese su Marie Claire, realizzato da stylist e fotografi professionisti.
Inoltre, tra tutte le selezionate nei 12 casting del 2017, Brave Models sceglierà i volti più interessanti a cui proporre un contratto da modella professionista.
Prossima tappa della seconda edizione di Future Visioni Model Search:
REGGIO EMILIA
presso il negozio OVS di Via Emilia a San Pietro,14
venerdì 10 marzo
dalle 15 alle 20
Durante i casting saranno realizzate interviste video alle aspiranti modelle, alle stylist, ai fotografi e ai rappresentati di Brave Models realizzate dall'attrice e presentatrice Elizabeth Kinnear che andranno a comporre un video che sarà pubblicato su marieclaire.it e condiviso sui social network di Marie Claire, OVS e Brave Models.
Le ragazze selezionate durante il casting avranno l'opportunità di partecipare allo shooting moda previsto sabato 11 e domenica 12 marzo.
MODALITA' DI PARTECIPAZIONE:
Partecipare è semplicissimo! Presentati direttamente nel negozio OVS il giorno del casting (se minorenne accompagnata) e, se vuoi, anticipaci 2 foto recenti (figura intera e primo piano) all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando il numero di telefono e specificando nell'oggetto la città di riferimento.
E' necessario dichiarare nel testo della mail l'autorizzazione all'uso dei dati forniti ai sensi del D.lgs. 196/2003
Alla fine di ogni casting le foto di tutte le partecipanti saranno scaricabili dalla gallery presente sul sito ovs.it/castingmarieclaire
Le foto delle protagoniste del servizio moda saranno pubblicate su marieclaire.it
Maggiori informazioni sul progetto e sulle modalità di partecipazione sono reperibili su Marie Claire, marieclaire.it e ovs.it/castingmarieclaire.
Sta nascendo una nuova figura professionale che consiglia, in diverse occasioni, l'abbinamento perfetto fra vino e musica. Se ne parlerà al convegno '300% Wine Experience', organizzato da Ais Veneto domenica 12 marzo presso Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (TV).
di Alexa Kuhne
Parma, 11 marzo 2017 -
Il vino è arte. Come tale deve essere trattato: abbinato al cibo che sia più in armonia con la sua natura, degustato in un ambiente che lo valorizzi e, perché no, accompagnato da note che lo facciano anche 'sentire'.
Per questo il vino non si beve soltanto, si può anche 'ascoltare'. Ed è così che l'esperienza diventa 'multisensoriale'.
Lo sostiene da un po' di tempo un 'enoappassionato' come Paolo Scarpellini, che ha lanciato la nuova professione di 'Sound sommelier'.
Si tratta di una guida per esaltare qualità e temperamento del vino grazie alla musica più adatta alle sue caratteristiche.
"Il sound sommelier - dice Scarpellini - elabora il miglior abbinamento possibile tra un vino e una composizione musicale. La modalità infatti è la medesima: al ristorante, per capire quali siano gli elementi da valorizzare oppure attenuare in una portata, il sommelier deve identificare oltre alle materie prime i componenti principali del sapore presenti per poi scegliere in abbinamento il vino dal gusto, aroma e struttura più affine. Il sound sommelier invece parte dal vino, studiandone caratteristiche naturali e organolettiche quali territorio, vitigno/blend, tipicità, invecchiamento e quindi colore, aromi, morbidezza, intensità, persistenza, acidità, tannini, grado alcolico, armonia. Identificati questi componenti, il sound sommelier ricerca nel proprio database sonoro il tipo di musica, il tipo di ritmo, il tipo di struttura e tessitura (orchestra, complesso, solista), il tipo di spettro sonoro (vocale, strumentale) come pure la tipicità (musica del territorio o meno) che si possa abbinare al meglio".
Convinto sostenitore dello stretto e affascinate legame tra vino e musica è anche il produttore Albino Armani che ne parlerà con Scarpellini e altri relatori al convegno '300% Wine Experience', organizzato da Ais Veneto domenica 12 marzo presso Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (TV). Armani nella sua cantina di Marano ha cercato di avere la musica in ogni luogo cercando le giuste sonorità non per singolo vino ma per il contesto ambientale: nei sotterranei scavati nella roccia vulcanica la musicalità di Amand Amar, nella sala degustazione un sottofondo di Chet Baker; nello stagno in mezzo al verde qualche nota classica oppure Dino Saluzzi.
E', insomma, un abbinamento cerebrale che punta a stimolare quei neuroni che sono preposti al riconoscimento della piacevolezza non solo dell'olfatto e del gusto, ma anche del senso dell'udito, visto che l'esperienza gustativa per eccellenza dovrebbe essere quella che coinvolge tutti i sensi. Anche l'udito, appunto, che abitualmente nella ristorazione e nella degustazione di vini non è mai stato preso in considerazione più di tanto.
L'idea è anche che il meno esperto di vino e di musica, con un lavoro fatto su su misura, possa avere la possibilità di godere appieno dell'esperienza del vino, abbinando la musica che più si confà, ma non solo.
Le varianti da tenere in considerazione sono diverse: l'età di chi degusta, la sua sensibilità e il suo retaggio musicale, la sua cultura media, la sua nazionalità, tutti elementi che sarebbe interessante conoscere per riuscire ad arrivare ad un insieme armonico di sensazioni olfattive, gustative e auditive.
Qualche esempio ci vuole, ance se, sostiene l'esperto, non è così semplice, visto che ogni volta è una storia a sé.
"In generale, per un vino beverino, non molto strutturato, estivo, fresco, da bere senza troppo impegno su una tavola in riva al mare, magari, come un Vermentino, io vedrei bene una musica pop e ritmata, che possa favorire la degustazione disimpegnata in un momento altrettanto disimpegnato. Tutt'altro caso quello di un vino da meditazione, strutturato, invecchiato, di nobili lignaggio e vitigni magari degustato nella poltrona di casa o del ristorante, nel fumoir, con penombra, musica soffusa e molto soft, che potrebbe essere una classica, un brano di musica barocca veneziana, o una delle Quattro Stagioni di Vivaldi, per esempio".
"Cosa diversa è, ancora - continua Scarpellini - pensare alla musica per una degustazione tecnica in un ambiente predisposto allo scopo, in un momento che ha una sua liturgia da rispettare, dove intervenire magari con musica jazz, strumentale o vocale, anche a seconda della capacità sonora dell'ambiente, per esempio con un qualcosa di molto delicato tipo Billie Holiday. Altra via da seguire può essere quella di parlare di terroir anche dal punto di vista auditivo, e abbinare una musica che abbia la stessa origine del vino, per far calare ancora di più il degustatore nel territorio".
Per godere di una perfetta degustazione "sonorizzata" ci deve essere un imprescindibile rapporto fra sommelier e produttore, enologo, mastro birraio o sommelier tradizionale: toccherà a lui infatti, dopo una breve introduzione comune, illustrare in primis la storia, le caratteristiche e le qualità di quel determinato vino (birra, distillato). Dopo di che potrà intervenire il Sound Sommelier, che farà ascoltare per qualche minuto, durante l'assaggio vero e proprio, il brano musicale in abbinamento. Spiegando nel frattempo le motivazioni di quella precisa scelta, in armonia o contrasto che sia col vino (birra, distillato) in questione, scelta tesa comunque a esaltare quei precisi elementi presenti in bottiglia tramite quei precisi passaggi sonori, quei determinati strumenti o quei particolari vocalizzi. La stessa modalità è quindi prevista per ogni altro eventuale vino, birra o distillato a seguire.
Nel caso di degustazioni particolari, magari per esperti o addetti ai lavori che conoscano già bene produttore/i ed etichette di vino (birra, distillato) presenti, il Sound Sommelier potrà procedere a una degustazione "sonorizzata" che prevede l'uso di cuffie stereo. Questo consentirà agli assaggiatori sia di isolarsi totalmente dall'ambiente circostante, sia di concentrarsi meglio sugli aspetti olfattivi e gustativi di quel determinato bicchiere.
FlashOn Mag celebra l'8 marzo omaggiando una donna simbolo da 60 anni (li ha da poco compiuti ma non si direbbe!) di classe, stile, eleganza e tantissimo glamour! La sua bellezza è stata immortalata dalle copertine dei Magazine di tutto il mondo, da pochi giorni nonna per la quarta volta, figlia di un'altra straordinaria icona di stile e bellezza. Si parliamo proprio di Sua Altezza la Principessa Carolina di Monaco nell'articolo di Renata Gorreri per omaggiare tramite lei la bellezza di ogni donna!
Carolina Luisa Margherita Grimaldi nasce a Monaco il 23 gennaio 1957.
E da qui inizia una storia di bellezza, glamour, feste principesche, foto rubate, paparazzi appostati in ogni dove, pettegolezzi, curiosità, grande classe, eleganza, naturalezza.
Sì, perché Carolina è tutto questo.
Oggi, anche nonna serena dei figli di Andrea e Charlotte e da pochi giorni del quarto nipote nato dal terzogenito Pierre con Beatrice Borromeo e a cui è stato dato il nome del suo amato e compianto marito Stefano, forse anche questo un regalo per il suo 60esimo compleanno.
Oggi 8 Marzo, giornata mondiale dedicata alle donne, è simbolico celebrare una donna nonché principessa la cui vita è iniziata all'insegna del non comune, ma dipanata intorno ad avvenimenti comuni: la ricerca dell'indipendenza, l'amore, le perdite, la famiglia, i figli, i nipoti, in un inanellarsi di avvenimenti che hanno alternato gioie e dolori, come per tutti noi. Inevitabile l'elenco dei suoi tre mariti, quattro figli e nipoti. Ha passato una vita sotto i riflettori. Ogni suo passo è stato scrutato, analizzato, sono state fatte ipotesi, domande, risposte.
Nulla pare essere sfuggito alla curiosità, anche e soprattutto affettuosa, del pubblico.
Ha preso il testimone del glamour da sua madre Grace Kelly, scomparsa prematuramente in un incidente stradale nel 1982. E' stata la musa di molti stilisti, uno fra tutti, Karl Lagerfeld, ha ispirato generazioni di ragazze e di donne con la sua eleganza e ora tocca a sua figlia Charlotte stare sotto i riflettori e prestarsi al gioco dei paparazzi. Ora che non è più così tanto sotto la lente d'ingrandimento dei media, Carolina può dedicarsi completamente alle sue attività benefiche e alla famiglia.
Tuttavia lei non è solo la principessa delle feste sfarzose, dei grandi stilisti, delle ribellioni giovanili e dei grandi amori da copertina. E' anche fortemente impegnata nel sociale e per la cultura.
E' presidente della fondazione Princesse Grace di Monaco e dell'elegante Ballo della Rosa il cui profitto è ad esso devoluto, evento creato dalla stessa Principessa Grace e che si svolge ogni anno in primavera e che anche quest'anno aprirà i battenti nel mitica Salle des Etoiles allo Sporting il 18 Marzo.
La Principessa Carolina ha creato la prestigiosa compagnia di balletto di Montecarlo e presiede l'ambitissima Academie de Danse Princesse Grace, presiede il consiglio di amministrazione della fondazione Prince Pierre de Monaco, è stata presidente dell'AMADE (Associazione Mondiale Amici dell'Infanzia), e dal dicembre 2003 è ambasciatrice dell'Unesco in riconoscimento del suo impegno a favore della protezione dell'infanzia, della famiglia e della donna.
Una bellezza sobria, mai eccessiva e non ritoccata.
Sicuramente un'icona di eleganza, raffinatezza, concretezza e naturalezza. Buon compleanno, Principessa!
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Prosegue la carrellata dei reportage realizzati da FlashOn Mag nel corso della recente Fashion Week a Milano. Federica Fasoli nell'articolo odierno ci presenta le collezioni Fall-Winter 2017-18 Moda Donna di due innovativi brand insieme a Benedetta Mazza, testimonial d'eccezione.
di Federica Fasoli
Una tavolozza di colori avvolgenti, che prende le fila dalle tinte neutre e spazia in tonalità inaspettate dal rosso acceso all'ocra gialla. Un ampio ventaglio di trame, dal geometrico optical al floreale più romantico. Versatile e poliedrica è la donna nell'autunno-inverno 2017/18 proposta da Maryling durante la scorsa settimana a Milano.
Nel lussuoso sfarzo neoclassico di Palazzo Serbelloni in Corso Venezia, è andata in scena una donna femminile, eterea, che di sera si accende attraverso morbide lunghezze in seta e discrete trasparenze per poi trasformarsi, nelle ore diurne, ed acquisire un'immagine più decisa, forte, quasi androgina.
Cappotti in lana, giacche doppiopetto e sweaters rigorosi donano alla proposta moda firmata Maryling un'allure austera, quasi militare, ingentilita dai profondi scolli squadrati o a "V" e dai pants sagomati, atti a segnare il punto vita.
"Ne ho apprezzato molto le linee semplici – ha commentato a fine sfilata la nostra testimonial Benedetta Mazza – soprattutto il fatto che la collezione riesca ad avere un carattere moderno pur essendo legata al tradizionale, alla sartoria del passato e al gusto artigianale. Splendidi i colori chiari ed i dettagli ben studiati, come ad esempio le maniche a sbuffo".
Nello stesso giorno, nel Teatro in Piazza Vetra, è stato possibile assistere ad una proposta moda diametralmente opposta che trae la sua ispirazione dal mondo alieno, extraterrestre, distante, metallico. È la nuova collezione di Annakiki, marchio di Anna Yang, designer cinese al suo debutto durante la settimana della moda milanese.
Pelle lucida, tessuti riflessanti, eco-pellicce, lana, cashmire, velluto e tecniche di ricamo 3D hanno trionfato all'interno di uno show futuristico e dal sapore cybernetico che ha portato alla ribalta l'atmosfera di accostamenti extrastrong, utilizzando le tinte dell'argento brillante in contrasto al rosa acceso, all'arancio o al borgogna.
Silhoutte dalle spalle imbottite, maniche esagerate, volumi oversize e stampe tipografiche completano la linea, conferendo alla proposta moda di Annakiki un carattere profondamente avanguardistico e di fortissimo impatto.
Photo Credits: FABRIZIO PISCOPO
Inserita nei giorni della Fashion Week di Milano, la magnifica sfilata di Italian Fur Fashion Night ha raccolto 8 grandi firme della moda della pellicceria. Davvero tante e sorprendenti le novità degli stilisti che hanno rivoluzionato le linee e le lavorazioni dei capi sempre fedeli all'alta qualità artigianale del "made in Italy". Federica Fasoli in una esclusiva per FlashOn Mag ci accompagna nel fashion show più luxury tra le collezioni A/I 17-18
A breve il video e le interiviste della sfilata....STAY TUNED! Enrico Zermani - Photographer.
di Federica Fasoli
Un nuovo spazio della moda milanese dedicato all'haut-à-porter e a collezioni di altissima qualità, realizzate attraverso la selezione di finissime e pregiate materie prime, celebrando l'arte manifatturiera ed il raffinato "saper fare". Tutto questo è TheOneMilano, salone che ha visto il suo debutto durante la Milano Fashion Week con la sfilata Italian Fur Fashion Night, realizzata in collaborazione con l'Associazione Italiana Pellicceria.
Otto i brand italiani messi in scena insieme a tre new talents internazionali, vincitori del Concorso Remix 2017, nominati nel corso della stessa serata e per la prima volta al loro incontro diretto con le aziende ed il mercato al quale desiderano rivolgersi.
La lunga rassegna di marchi Made in Italy è stata aperta da Gianfranco Ferré Furs con una collezione ispirata all'iconica ed inarrivabile Catherine Deneuve. Attraverso una tavolozza di colori inediti che si accende dal viola al corallo, dal grigio fumo all'avio, fodere in cachemire di maglia, taffetas ricamato e dettagli in nylon-seta impreziosiscono i cappotti, le cappe, i parka rifiniti da ricami couture e le pellicce.
Segue la collezione di Diego M che, per mezzo di morbidi piumini, punta sui toni del verde manila e dona nuova lucentezza alla nuance del pesca.
Fabio Gavazzi, per la sua omonima linea, commenta: "Abbiamo voluto una collezione luminosa, pura ed essenziale, che seduce con garbo passando da un minimalismo raffinato ad una sensualità sussurrata". La sua proposta vede cappotti lunghissimi dalle linee fluide e rilassate, tailleur in swakara leggero, maxi trench e parka dai grandi volumi in marmotta, rappresentando la duplice anima di un guardaroba perfetto di sera e pratico di giorno.
Ispirazioni etno pop e rock chic animano la collezione Giorgio Magnani Luxury che sceglie colori importanti come il turchese, l'argento, il grigio ed il nero deciso. I materiali puntano alla dissonanza creativa: nappe e serpenti accanto a zibellini e visoni, metalliche accanto agli shearling. Tutto che si fonde in un connubio all'apparenza discordate ma dal risultato perfetto ed azzeccato.
Anche Grandifur punta sui contrasti, attraverso asimmetrie e colori discordanti. I materiali diversi, dai visoni alle volpi, si mescolano insieme a dettagli a maglia rendendo i capi di abbigliamento più sportivi, disinvolti e spendibili.
Malamatì presenta una collezione particolare, femminile, che gioca sul colloquio di diversi materiali o in disegni a forma di fiore o farfalla. I colori passano dai toni profondi delle pellicce, del bordeaux o dell'arancio, ai toni freddi dei tessuti laminati, rosa o azzurri spesso declinati in tonalità pastello.
"Abbiamo puntato sull'animalier e sull'evergreen del leopardato in chiave extra-lusso per abiti-pelliccia neri, con pizzi e fiori di visone – ha commentato Vinicio Pajaro in riferimento alla sua linea Pajaro – le linee sono lunghe ed avvolgenti, con un tocco di morbidezza d'Oriente".
Infine la proposta Rindi che osa con squisiti intarsi e colori fluo, con uno stile che richiama celebri "hit-girl" come Bianca Jagger e l'eclettica atmosfera dello studio 54.
A concludere la sfilata vi è stato il Gran Finale firmato dalla casa d'aste NAFA che ha presentato una selezione di pelli nordamericane tutte contraddistinte da etichetta di qualità, per un tripudio scenico davvero mozzafiato.
Photo Credits – ENRICO ZIRMANI Photographer
L'inventore parmigiano Roberto Torelli secondo classificato al Carnevale dei Fantaveicoli di Imola. Il veicolo premiato è ispirato al film "Tron Legacy" e realizzato interamente con materiali e pezzi di recupero.
Parma, 28 febbraio 2017
E' ormai di casa a Imola l'inventore parmigiano Roberto Torelli, che in occasione della 20° edizione del Carnevale dei Fantaveicoli si è aggiudicato, con la "Moto di Tron", il secondo premio della categoria "Fantaveicoli", preceduto da Biagio Bianchi che ha presentato "Il burattinaio del mostro di latta" e seguito da "La miniera dei sette nani" di Silvano Gandini. Il veicolo premiato è ispirato al film "Tron Legacy" e realizzato interamente con materiali e pezzi di recupero.
Torelli ha sfilato con il suo team - che ha presentato anche la "Moto di Batman" - partendo dall'Autodromo Enzo e Dino Ferrari e passando da viale Dante, via Mazzini per approdare infine in piazza Matteotti dinanzi alla giuria. La peculiarità dei Fantaveicoli sui quali il Carnevale imolese è incentrato, è quella di essere privi di motore inquinante pertanto totalmente ecologici. E' dunque il motore elettrico della Moto di Tron ad essere stato particolarmente apprezzato dalla commissione della manifestazione. Un evento che in vent'anni di storia ha incrementato la sua popolarità superando sempre le 20.000 presenze e inserendosi così di diritto tra i più originali e coinvolgenti carnevali italiani.
Quasi giunta al termine anche questa edizione di Moda Donna dedicata alle collezioni che vedremo nella prossima stagione A/I 17-18, FLASHON MAG proporrà in esclusiva una lunga carrellata di presentazioni ed eventi tutta dedicata alla "Fashion Week" di Milano. FEDERICA FASOLI introduce le presentazioni di Sergio Rossi per le calzature e Borbonese per le borse, entrambi brand di alta artigianalità "made in Italy".
Una presentazione che ha il sapore di fashion show quella proposta nei giorni scorsi da Sergio Rossi durante la settimana della moda milanese. All'interno di Palazzo Barozzi, uno degli splendidi palazzi della città meneghina, tra soffitti a volta ed antichi affreschi, il gusto classico dell'architettura diventa l'inaspettato scenario di un futuristico tunnel di vetro all'interno del quale si prende parte ad una solenne marcia di gambe. Gambe fluttuanti, sospese come se fossero staccate dal corpo delle modelle, spogliate di ogni indumento eccezion fatta per le calzature: sfavillanti protagoniste dello spettacolo hi-tech, regine indiscusse della scena.
Per l'autunno/inverno 2017-18, Sergio Rossi ripropone una linea pulita, decisa e rigorosa attraverso sr1, il modello che rappresenta gli albori della storia del brand e ne caratterizza una riscoperta. Booties e stivali over the knee, realizzati in nappa stretch, si ricoprono di borchie argentate applicate a mano mentre pumps, mocassini, slippers e sabot subiscono il fascino dell'ispirazione dal sapore geometrico e del design d'interni, generando un tripudio di toni cangianti e colorazioni variopinte dal radiant green al glitter multicolor.
Il grafismo della collezione viene garantito dalla persistente presenza della linguetta e placca personalizzata, decoro posto sul collo di ogni calzatura e marchio distintivo della nuova serie firmata Sergio Rossi: una celebrazione di stile e maestria manifatturiera, mettendo in risalto l'alta artigianalità e raffinatezza del marchio.
Nello showroom Borbonese, invece, l'ispirazione che c'è nell'aria prende un'allure romantica, con richiami al lusso aristocratico dell'elite russa di fine Ottocento reinterpretato in chiave moderna. Borse capienti, pratiche e versatili, si accostano a volumi extra small generando una collezione completa, accattivante e di ampia scelta che gioca su colori caldi ed avvolgenti, spesso declinati nella variante mat, come il burgundy, il cioccolato, il ginger o l'elephant, un particolare punto di grigio velato di toni blu che ricorda la spessa pelle del pachiderma dalle zanne d'avorio.
Accanto alla proposta di edizioni inedite di modelli e materiali iconici Borbonese, come la celebre Luna Bag, vengono presentate sei nuove linee, tutte caratterizzate da evidenti novità nei dettagli e nelle personalizzazioni: viti e staffe gommate tono su tono, galvaniche rutenio e oro chiaro, stampe a motivo paisley, logo Borbonese in metallo a rilievo e nuove tracolle double face realizzate accoppiando materiali diversi come pelle, camoscio OP e Graffiti.
A spiccare su tutte le serie proposte per la prossima stagione, vi è la Sexy Wall: una collezione di dodici nuove varianti in versione petite dell'iconica Sexy Bag, cavallo di battaglia del marchio. Piccoli "gioielli" riccamente ricamati o realizzati, in versioni uniche, attraverso l'insolito accostamento di lavorazioni e materiali, dal morbido velluto alla pelle dall'impuntura leggera.
Altrettanto interessante la linea Full Moon che prende le file dall'iconica "mezza luna" diventando una luna a tutto tondo in camoscio mono o tri-colore o nella variante Fur in cavallino con applicazione di morbida pelliccia di capra.
Una collezione, quella di Borbonese per l'autunno/inverno 2017-18, ricca di ispirazioni e particolarità, pensata per una donna femminile e pratica con un sofisticato gusto per colori e materiali ricercati, emblema del saper fare artigianale esclusivamente Made in Italy.
Photo Credits – ENRICO ZIRMANI Photographer
For Maria Carla Magni total look: LC DONNA- Parma; STEFANO SACCANI Parma