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Il rinomato brand delle conserve di pomodoro mette in campo i volti dei suoi soci per presentare i nuovi pack e raccontare la filiera

Pubblicato in Agroalimentare Piacenza

Una volta era il festival della canzone italiana, dove c’era la musica, gli artisti, la gara, oggi invece è solo il rimbombo della gran cassa della propaganda del politicamente corretto.

Lo avevo ben ammonito prima della partenza: “Mi raccomando come minimo devi superare Cannoletta”, che per chi non lo sapesse è l’ex super-campione del programma “L’Eredità” su Rai 1: mio nipote Pietro Maio, figlio ventenne di mio fratello Massimo, non è riuscito, purtroppo, a centrare l’ambizioso obiettivo che gli avevo posto, però ha fatto lo stesso una bella figura, lasciando buona traccia di sé durante la trasmissione andata in onda 

ieri sera Mercoledì 20 Aprile 2022. Durante la presentazione il conduttore Flavio Insinna lo ha lodato perché dopo essersi diplomato all’Istituto tecnico informatico, “a Giugno inizierà a prestare servizio civile sulle ambulanze”. Pietro ha superato agevolmente le prime due prove “gli abbinamenti”, sapendo individuare i piatti con o senza glutine, un gioco da ragazzi per lui che è uno

 

chef mancato, anche se mai dire mai, e il “cambia, aggiungi o leva”, alla fine della quale, però, è stato sfidato per il “Duello” da un altro concorrente, Federico, che poi avrebbe prevalso per soli sette secondi. Comunque complimenti davvero perché lo stesso ha tenuto alto il nome di Parma. Gabriele Majo

Pubblicato in Costume e Società Parma

Si assegna il Palio della Ghirlandina per premiare i migliori balsamici del territorio.
Conversazione a tutto cibo con i “vip tv” Alessandra Spisni e Raffaello Tonon.

Pubblicato in Cronaca Modena

Roma, 30 marzo 2021 - Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega è stata chiamata a far parte della Commissione parlamentare vigilanza RAI.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Non si spengono le polemiche suscitate dalle "anteprime" e dalle conferenze stampa in merito al festival della canzone italiana di Sanremo. Anche il coordinamento nazionale di Zonta Italia si esprime e invia una lettera a Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi che riproponiamo integralmente. (PDF in allegato scaricabile)

Il club in questione, in effetti, non poteva tacere su simili affermazioni. Zonta International è infatti un’organizzazione internazionale di donne di tutto il mondo impegnate nel lavoro che si sono associate e lavorano insieme per elevare la figura della donna dal punto di vista giuridico, politico economico e professionale.

A seguire il testo della lettera, scaricabile anche in pdf:

ZONTAITALIA
Coordinamento dei Club Italiani

Spett.le Commissione parlamentare

per l’indirizzo generale

e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
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Oggetto: Festival di Sanremo 2020 – discriminazione e messaggi violenti

Zonta International, da 100 anni è in prima linea nella lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza sulle donne. Le socie degli Zonta Club italiani esprimono il proprio sdegno con riguardo alle frasi sessiste pronunciate dal conduttore Amadeus nella conferenza stampa di Sanremo 2020 a proposito delle co-conduttrici “tutte bellissime” ed in particolare di Francesca Sofia Novello, scelta per la sua “capacità di stare vicino ad un grande uomo stando un passo indietro”.

Inoltre, con riferimento alla annunciata partecipazione alla gara canora del rapper Junior Cally, i cui testi delle canzoni sono pieni di volgarità, provocazioni, istigazione alla violenza, in particolare sulle donne, sessismo e misoginia, le socie degli Zonta Club italiani esprimono il proprio biasimo e indignazione.

Appare evidente che la direzione artistica del Festival di Sanremo 2020, esternando messaggi misogini e promuovendo un modello diseducativo, sia in palese contrasto con i principi generali della RAI che, quale TV di Stato, è tenuta a promuovere la parità di genere e il superamento della rappresentazione stereotipata delle donne, il contrasto a ogni forma di violenza.

Le socie degli Zonta Club italiani chiedono che la RAI riaffermi i principi generali a sostegno del superamento degli stereotipi di genere, al fine di promuovere la parità e di rispettare l'immagine e la dignità della donna anche secondo il principio di non discriminazione, nonché la promozione e valorizzazione delle pari opportunità, del rispetto della persona, della convivenza civile, del contrasto a ogni forma di violenza anche quella verbale, troppo spesso sottovalutata.

Il Festival di Sanremo ha una risonanza internazionale, tanto da diventare una vetrina del nostro Paese, dei costumi e della cultura italiana, entra in tutte le case e viene seguito da tutti.
L’operato della direzione artistica del Festival di Sanremo, purtroppo, pare in linea con le osservazioni mosse all’Italia dal Consiglio d’Europa in merito al rispetto della Convenzione di Istanbul. Ebbene, non può tollerarsi che la spasmodica rincorsa all’aumento dell’audience, calpesti la dignità di tutte le donne e promuova modelli estremamente diseducativi per tutti.

Pertanto, le socie degli Zonta Club italiani chiedono con fermezza che vengano esclusi dalla competizione Junior Cally e tutti coloro i quali, con la propria esibizione, si facciano divulgatori di un messaggio di violenza contro le donne. Ci si augura, inoltre, che vengano offerte delle scuse formali a tutte le donne per le esternazioni “infelici” rese dal conduttore in sede di conferenza stampa.

Riteniamo che il ruolo del servizio pubblico sia centrale, per portare la società al cambiamento di mentalità volto al superamento degli stereotipi, nonché alla promozione della parità di genere, e si augura che la RAI torni a svolgere un ruolo di leadership nella cultura e nell’educazione del nostro Paese.
La formazione dell'individuo sul piano intellettuale e morale è fondamentale perché si abbia consapevolezza di ciò che è giusto e di ciò che non lo è, e per la conseguente crescita di una società sana. La RAI non può esimersi da tale compito.

23 gennaio, 2020

Firmatari:
Angela Bellardi – Presidente ZontaItalia

Laura Santagada – Area Director Area 03 Distretto 28
Silvia Nutini – Advocacy Chair Distretto 28

Manuela Marcoli – Area Director Area 03 Distretto 30
Ivana Sarotto – Advocacy Chair Distretto 30

 

Supportato dalle Governors:
Ina Wässerling Distretto 14
Fernanda Gallo Freschi Distretto 28
Vladimira Tracheva Distretto 30

 

 

 

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

PARMA, 29 DIC. - "Siamo dalla parte dei medici che ogni giorno lavorano per prendersi cura della nostra salute, facendo fronte alle tante carenze del sistema sanitario, dai turni massacranti al mancato rispetto del turnover. Riteniamo vergognoso che la Rai, servizio pubblico pagato dai cittadini, abbia trasmesso uno spot televisivo che invita ad azioni di rivalsa contro i professionisti della sanità". Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, commissario di Forza Italia per la provincia di Parma.

"Così facendo - prosegue Gambarini - si criminalizza e si incita all'odio verso i medici, scaricando su di loro tutti i problemi e evitando così di capire come risolverli. La recente legge 24/2017 in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, inoltre, è ben chiara e non riconduce le responsabilità ad una sola figura professionale. Spot come quello andato in onda non fanno altro che creare un clima d'odio, mettendo medici e pazienti gli uni contro gli altri, a beneficio di chi si occupa di queste azioni di rivalsa. Ogni giorno ci sono aggressioni negli ospedali nei confronti di medici e paramedici, vogliamo fomentare il clima d'odio? Se questo è il cambiamento della nuova Rai grillina, non c'è da stare allegri".

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma
Domenica, 07 Giugno 2015 10:36

Expo2015 Cucina ecosostenibile.


Un'altra settimana entusiasmante aspetta gli ospiti di The Cooking Show - il mondo in un piatto, il programma che vede chef italiani e stranieri incontrarsi per condividere, divertendosi, piatti, ricette, tradizioni e racconti di cucina.

Milano - Expo Milano 2015 ha il suo show di cucina ufficiale: si chiama "The Cooking ShowIl mondo in un piatto", è un programma condotto da Lisa Casali, esperta di cucina sostenibile, e prodotto dalla Rai per Expo Milano 2015. Viene proiettato sui mega schermi del Sito Espositivo ogni giorno in diretta e andrà in onda su Rai3 a partire dall'1 giugno alle 12.30.
Il programma mette quotidianamente a confronto due chef - uno italiano e uno straniero, individuati fra i più interessanti professionisti del panorama gastronomico italiano e internazionale, molti dei quali protagonisti a Expo Milano 2015. Preparano piatti i cui elementi caratterizzanti sono la creatività e il forte legame con il territorio o con il paese di origine, si raccontano e raccontano particolarità della propria storia e del proprio Paese d'origine.

E con gli avanzi che cosa si fa? Un nuovo piatto!

In perfetta sintonia con il Tema di Expo Milano 2015, in coda alle ricette degli chef, Lisa Casali e un suo ospite proporranno – con ciò che avanza degli ingredienti – un nuovo piatto per celebrare l'incontro tra le culture gastronomiche e in nome del rispetto del cibo, contro lo spreco. Un modo utile per sensibilizzare il pubblico rispetto al dialogo tra culture, la sostenibilità e lo spreco di cibo. "Con questo programma Rai 3, che di cucina ne ha in palinsesto pochina, comincia a trattare questo tema, ma con la chiave dell'ecocompatibilità e del confronto tra culture" ha dichiarato Andrea Vianello, direttore della Rete. "Questa è la mia passione - ha concluso la conduttrice Lisa Casali - perché da anni mi occupo di ideare piatti con gli scarti che normalmente vengono buttati o proponendo metodi come la cottura in lavastoviglie. Questa ribalta è eccezionale".

I visitatori possono partecipare come pubblico tutti i giorni registrandosi all'Info Point (quadrante H-6 della mappa). L'hashtag ufficiale dello show è #TheCookingShow. Partecipa e condividi sui social!

Domenica, 23 Novembre 2014 10:45

Patrizio Roversi verrà premiato a Parma.


Premio San Martino per la biodiversità 2014 a Patrizio Roversi, conduttore Linea Verde - RAI 1

Parma, 19 novembre 2014 - Sabato 29 novembre, alle ore 9,30, alla Camera di Commercio di Parma (Sala Aurea -Via Verdi, 2), si terrà la cerimonia del Premio San Martino per la biodiversità 2014. Quest'anno il premio, giunto alla settima edizione, sarà conferito a Patrizio Roversi, conduttore della trasmissione tv di RAI 1 Linea Verde, dedicata al mondo dell'agricoltura, che da anni approfondisce e valorizza un piccolo, ma significativo, angolo del nostro immenso patrimonio fatto di sapere agricolo, tradizioni, biodiversità locale, prodotti tipici, storia e cibo.

Programma
Ore 9.30 Omaggio musicale
Claudio Ferrarini
Direttore artistico del Slowflute Festival

Ore 10.00 Saluti
Andrea Zanlari Presidente Camera di Commercio di Parma

Claudio Moretti Consigliere Delegato Agricoltura Provincia di Parma

Ore 10.30 Cerimonia di consegna del Premio San Martino
a Patrizio Roversi
Filippo Fritelli Presidente della Provincia di Parma

Ore 11.00 Conversazione
Patrizio Roversi Conduttore di Linea Verde

 Massimo Spigaroli Associazione Agricoltori e Allevatori Custodi di Parma

Il Premio San Martino, istituito nel 2008, è un riconoscimento che la Provincia di Parma assegna a figure di rilievo per l'impegno dedicato alla salvaguardia della biodiversità in agricoltura e alla sensibilizzazione in tale ambito. Le linee guida perseguite nella storia dell'assegnazione del Premio San Martino a personaggi illustri sono cinque: Educazione, Economia, Ecologia, Etica e Estetica.

Questo momento istituzionale ha contribuito a divulgare iniziative territoriali di recupero e valorizzazione delle risorse autoctone in agricoltura, consentendo inoltre di dare risalto, nella nostra provincia, al lavoro di persone, enti e associazioni che da anni si occupano della biodiversità, tra cui gli agricoltori e allevatori custodi, e di creare una importante occasione di incontro tra mondo produttivo, scientifico e la cittadinanza.e

Domenica, 26 Ottobre 2014 12:28

Attenti al canone!

Pagare meno, pagare tutti. Si comincia dalla RAI ma non è così scontato.

di Lamberto Colla - Parma, 26 ottobre 2014
"Il canone logora chi non ce l'ha" parafrasando la celeberrima frase di Giulio Andreotti opportunamente adattata sulla questione della tassa di scopo a favore di RAI e così indigesta agli italiani.
Torna oltremodo di moda alla luce delle indiscrezioni sulla legge di stabilità in via di approvazione che vedrebbe il Canone RAI trasformarsi in "Contributo", meno caro, ma esteso a tutti i cittadini.

Già il fatto che si riduca l'importo non è piaciuto al Direttore Generale Gubitosi temendo una riduzione drastica alla voce ricavi del bilancio soprattutto alla luce delle non propriamente entusiasmanti performance di bilancio degli ultimi anni.
Premesso che RAI, proprio perché offre un servizio pubblico, ha come obiettivo il pareggio di bilancio e non la massimizzazione degli utili come invece deve perseguire una impresa privata (vedi Mediaset o Sky) ma ciò non toglie che quell'obiettivo deve essere raggiunto attraverso operazioni strategiche efficaci e da un attento controllo di gestione. Un impegno eticamente ancor più impegnativo e dovuto in ragione dello status di pubblica utilità e contribuito direttamente dai cittadini.

Ancora non vi è certezza ma i rumors indicano in una sensibile riduzione dell'imposta destinata a finanziare il servizio televisivo che, dagli attuali 113,50€, passerebbe a un minimo di 35€ esteso però a tutte le famiglie italiane (sino a un massimo di 80€ a seconda della capacità di spesa) e perciò coinvolgerebbe anche quel milione e novantamila nuclei familiari che attualmente eludono l'imposta e per i quali la RAI è in contrasto con il Governo per la mancata riscossione. Sul campo ci sarebbero circa 2,5 miliardi di euro che la Rai vanterebbe, come canoni non riscossi (evasi), nei confronti dello Stato seppure tecnicamente sia molto difficile che l'azienda radiotelevisiva possa considerarli «crediti esigibili», che cioè possa ricorrere contro il Tesoro.

La decisa caduta dei ricavi, dovuti in buona misura alla crisi economica, preoccupa, come è normale che sia, la dirigenza RAI considerato che nel 2012 il crollo sembra essere stato del 20%. Una discesa proseguita anche nel 2013 per quanto compensata da una drastica riduzione di costi e dall'aumento del canone che hanno consentito di riportare, dopo diversi anni, fuori dalla zona rossa il bilancio dell'azienda statale. Non deve inoltre ingannare l'incremento di raccolta pubblicitaria registrata nel primo semestre del 2014 (+4%) perché il dato scaturisce dall'effetto contingente dei mondiali di calcio (conclusi anticipatamente dalla nostra nazionale). Se si epurasse la raccolta da questo dato il risultato del semestre sarebbe intorno al -15%. Una situazione quindi di notevole instabilità soprattutto se messa a confronto con Mediaset i cui indicatori di reditività sono così più performanti che sarebbe lecito attendersi una svolta gestionale radicale da parte di RAI, piuttosto che cercare di salvaguardare la rendita di posizione determinata dal canone e dagli improbabili crediti inesigibili dovuti all'"evasione". Dovrebbe, la dirigenza, anche interrogarsi sulla posta negativa di 30 milioni che RAI dovrebbe (in spot gratuiti) agli inserzionisti per il mancato raggiungimento del target d'ascolto (share) promesso e sottoscritto in alcuni contratti.

L'occasione di crisi dovrebbe indurre la rete televisiva nazionale a prendere il toro per le corna e rivedere completamente la strategia commerciale, la qualità dei palinsesti e dei programmi (esempi di positività ce ne sono da cui prendere spunto come ad esempio REPORT) tornando a riacquistare quella posizione di ammiraglia che ci si attende e che giustificherebbe il pagamento del canone o contributo che sia. Quindi ridurre drasticamente i costi che, come la maggior parte dei "carrozzoni statali" sono zavorrati da pregresse e ormai fuori moda rapporti clientelari.

Intanto ben venga la riduzione del canone ma auspichiamo anche una rivoluzione aziendale che possa far meglio digerire il vecchio o nuovo obolo pro RAI.

Pubblicato in Politica Emilia
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