Mercoledì, 02 Agosto 2017 08:52

Pesticida nelle uova.

Pesticida vietato nelle uova di aziende avicole. Ritirate perchè contenevano tracce di Fipronil

Il board olandese per la sicurezza alimentare NVWA ha chiuso 180 aziende agricole di pollame nei Paesi Bassi dopo che tracce di un pesticida vietato sono state trovate nelle uova. Da allora, qualche preoccupazione è emersa in Germania per le uova provenienti da Belgio e Paesi Bassi. Lo stato del Nord Reno - Westfalia ne ha ritirato così dalla vendita quasi 1 milione dopo aver scoperto, in un'azienda di imballaggio e di distribuzione, la presenza dell'insetticida in alcune uova.

Anche il dipartimento dell'agricoltura della Bassa Sassonia ha trovato tracce di Fipronil nelle uova prodotte da diverse aziende e ordinato il richiamo immediato di 1,3 milioni di uova. Fipronil è usato come insetticida, in particolare per uccidere le pulci delle galline, ed è classificato come un "moderatamente pericoloso" da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità. Secondo gli esperti, la contaminazione è stata provocata da un'azienda olandese, la Chickfriend, situata a Barneveld, che produce antiparassitari nel Gelderland e che ha utilizzato il pesticida per trattare i parassiti.

Il Fipronil, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è un pesticida che viene spesso utilizzato per il controllo delle termiti, esche scarafaggi e prodotti per il controllo delle pulci per gli animali domestici.
Test di laboratorio hanno rivelato che gli animali che sono stati esposti a Fipronil soffrivano di comportamenti aggressivi e danni ai reni, e ha avuto un drastico cambiamento della funzione della ghiandola tiroidea.

Secondo il Journal of Toxicology i cani che sono stati trattati con il Fipronil per uso topico hanno un rischio maggiore di sviluppare cancro alla vescica. Uno studio di cani domestici che sono stati trattati con trattamenti topici delle pulci una o due volte l'anno ha dimostrato che hanno avuto un incremento del 60 per cento del rischio di cancro alla vescica.( Journal of the American Veterinary Association).

Teniamo a rassicurare che i prodotti in questione non sono commercializzati in altri Paesi né tantomeno in Italia.

(Lecce 1 agosto 2017)

L'Ufficio Procedimenti Disciplinari, dopo un mese di intenso lavoro, ha concluso nei termini la prima fase della procedura relativa ai fatti di cronaca che hanno coinvolto 50 dipendenti comunali. Il lavoro istruttorio ha comportato l'analisi di una corposa mole di documenti e sono state assunte diverse testimonianze.

Tutte le posizioni sono state analizzate, incluse quelle di dipendenti attualmente in pensione ma in servizio al momento dei fatti; tra queste la più grave in assoluto, per la quale si ipotizzano pesanti reati inerenti alla prostituzione.

Sono state inviate tutte le contestazioni e sono stati chiusi 17 procedimenti disciplinari con sanzioni di sospensione da 5 a 60 giorni, per uso improprio del cartellino. Questi hanno riguardato anche i casi in cui l'istruttoria ha accertato che i dipendenti non avevano mai lasciato il servizio, consegnando il badge a un collega per continuare a svolgere i loro compiti d'ufficio, rimanendo alla propria postazione di lavoro. Alcuni di loro sono già rientrati in servizio, avendo già scontato la sanzione durante il periodo di sospensione. Due dipendenti sono stati trasferiti ad altri compiti.

Circa un terzo dei dipendenti sottoposti a procedimento disciplinare verrà sentito tra agosto e settembre: i loro procedimenti verranno definiti entro la fine di ottobre.

Circa quindici dipendenti sono stati cautelarmente sospesi e lo rimarranno sino alla definizione del procedimento penale. Questi ultimi sono coloro che hanno le posizioni più gravi, che potrebbero sfociare nel licenziamento. Tra questi vi sono anche i dipendenti coinvolti nell'indagine riguardante gli appalti e i casi di assenteismo più gravi.

Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana: data di scadenza sbagliata. L'azienda ha comunicato il ritiro tramito il proprio sito perché sull'etichetta è riportata una errata data di scadenza

La catena di supermercati Esselunga ha richiamato un lotto di mozzarella di bufala campana prodotto dall'azienda casertana La Marchesa Soc. Coop. Agricola perché sull'etichetta è riportata una data di scadenza errata. Si tratta della mozzarella di bufala campana a treccia confezione da 250 grammi della marca La Marchesa Soc. Coop. Agricola.

Il lotto ritirato è esclusivamente il numero L17 198 con data di scadenza 07/08/2017. Il richiamo è dovuto proprio all'errata data di scadenza impressa sulle confezioni: 07/08/2018 anziché 07/08/2017. L'allerta è stata lanciata sul sito dei market di Esselunga. Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti",consiglia a tutti coloro che avessero acquistato il prodotto di riportarlo nel punto vendita di acquisto e non consumarlo successivamente al 7 agosto 2017. Per eventuali informazioni o dubbi contattare l'azienda con sede dello stabilimento in via Appia km 11+800 Teverola (CE).

Parma, 1 agosto 2017. Controlli della Polizia Municipale nel greto del torrente Parma dove è stato identificato un soggetto sorpreso mentre riposava sotto l'arcata di ponte Verdi.

L'uomo, privo di documenti, è stato identificato presso la Questura di Parma. A seguito dei controlli, è stato accertato che la persona era stata più volte fermata e a suo carico risultavano numerosi reati penali, tali per cui il Comando della Municipale ha disposto la proposta di foglio di via e relativo allontanamento dal territorio comunale.

 

Policlinico di Modena: in funzione l'acceleratore lineare aggiornato grazie alla donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Modena 1 agosto 2017 - Si tratta del primo tassello del progetto che prevede l'acquisto di un altro acceleratore lineare e di una PET-TC per l'AOU di Modena.

Il 19 luglio scorso, dopo due mesi di lavori, è entrato di nuovo in funzione, completamente rinnovato, uno dei tre Acceleratori lineari in forza alla Struttura Complessa di Radioterapia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, diretta dal dottor Frank Lohr, che ha sede al Policlinico di Modena. Con questo intervento, del valore di 800.000 euro, l'acceleratore è stato portato al livello tecnico top di gamma, potenziando le capacità terapeutiche dell'Azienda. L'aggiornamento è il primo tassello del progetto di potenziamento dell'Oncologia modenese nato dalla donazione di 3 milioni di euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (FCRMO), presentato alla cittadinanza nel novembre del 2016 e che oggi, nel pieno rispetto dei tempi, entra nel vivo. Il progetto prevede l'acquisto nel 2018 di un ulteriore acceleratore lineare e di una PET TC finanziati in parte dalla donazione, in parte da fondi dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria.

20170801-gruppo 1A celebrare il primo traguardo di questo percorso, i rappresentanti della Fondazione sono stati accolti per una cerimonia informale al Policlinico. Il presidente di FCRMO, Paolo Cavicchioli è stato accompagnato dal Direttore generale dell'AOU Ivan Trenti a vedere l'apparecchiatura potenziata grazie alla donazione. Ad accoglierlo ha trovato Giuseppe Longo, Vice-Direttore del Dipartimento ad Attività Integrata di Oncologia ed Ematologia Frank Lohr, Direttore della Radioterapia, Carla Piani, Coordinatrice infermieristica della Radioterapia, Napoleone Prandini, Direttore della Medicina Nucleare, Paola Ceroni, della Fisica Sanitaria, Leo Traldi e Luca Franceschini dell'ingegneria clinica.

"L'acceleratore lineare – spiega il dottor Frank Lohr - è un apparecchio per trattamenti radioterapici che produce fasci di elettroni e di fotoni che, opportunamente collimati, vengono fatti incidere sul volume bersaglio, costituito dalla massa tumorale. Il nuovo acceleratore è stato portato al livello tecnico del top di gamma per consentirci di eseguire trattamenti complessi e di altissima precisione. Questi trattamenti vengono già eseguiti al Policlinico e la nuova apparecchiatura ha rafforzato la nostra capacità di risposta. Essa, soprattutto, consente di eseguire trattamenti in respiro atteso (breath hold), il cosiddetto "gating" che prevede che i pazienti respirino liberamente e che l'irradiazione sia sincronizzata con una prestabilita fase respiratoria in cui il tumore presenta una ridotta mobilità. Il sistema consente di ottimizzare il trattamento dei tumori del polmone, fegato, pancreas e seno, limitando le radiazioni allo stretto necessario". Trattamenti ad alta precisione facilitano l'integrazione di radioterapia e terapia sistemica (chemioterapia e immunoterapia) per creare, grazie anche ai modelli terapeutici predisposti dalla Fisica Sanitaria, diretta da Tiziana Costi, quella sinergia tra questi due componenti del trattamento oncologico, necessaria a ottenere i migliori risultati possibili per il paziente. Per assicurare la piena funzionalità, il sistema è stato integrato nella rete informatica dell'ospedale dal Servizio tecnologie dell'informazione. diretto da Mario Lugli.

"Questo acceleratore lineare che possiamo definire nuovo – commenta il dottor Ivan Trenti – è la prima acquisizione del più ampio progetto che abbiamo avviato con la Fondazione per potenziare la tecnologia della nostra azienda contro i tumori. Il prossimo anno contiamo di acquisire il secondo acceleratore lineare e la PET-TC. L'acquisto delle nuove strumentazioni rientra nell'ambito di un più ampio programma di diagnosi e cura delle patologie oncologiche che va nella direzione di una sempre maggiore personalizzazione delle cure in integrazione con i sistemi diagnostici. Desidero ringraziare con calore il Presidente Cavicchioli e la Fondazione per il supporto in questo percorso."

"L'aggiornamento dell'acceleratore lineare del Policlinico – dichiara il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli – rientra tra i principali interventi della Fondazione a supporto del sistema sanitario provinciale. L'obiettivo è duplice: innovare metodi e strumentazioni per la diagnosi e cura dei tumori; favorire la ricerca interdisciplinare in ambito medico. Con l'acquisto, il prossimo anno, di un acceleratore lineare di nuova generazione e di una PET da destinare alla diagnostica per immagini, si completa il progetto di potenziamento dell'Oncologia modenese a servizio del territorio. In questo modo la Fondazione intende dare risposta puntuale a un'esigenza condivisa dall'Università di Modena e Reggio e dall'Azienda universitaria ospedaliera".

Sono circa 1.500 i nuovi casi di tumore seguiti annualmente dal Policlinico di Modena che complessivamente si occupa di circa 6.000 casi all'anno. Di questi, circa 1.500 usufruiscono di un trattamento radioterapico e 2.300 sono le PET eseguite dalla Medicina Nucleare del Policlinico, che serve l'intera Provincia. La rete radioterapica provinciale modenese ha a disposizione una Tomotherapy e 4 acceleratori lineari, 3 al Policlinico di Modena, 1 all'Ospedale di Carpi. Uno dei tre acceleratori lineari del Policlinico di Modena è stato aggiornato, un secondo verrà sostituito entro il 2018, con un nuovo apparecchio di ultima generazione grazie alla donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

L'acceleratore lineare lavora in sinergia con la PET/TC, un'apparecchiatura di diagnostica per immagini, per ottenere terapie sempre più mirate. La PET/TC unisce due tecnologie: la PET (Tomografia a emissione di positroni) che aiuta a rivelare il funzionamento e il metabolismo di organi e tessuti; la TC (Tomografia computerizzata) che fornisce una chiara visualizzazione delle strutture anatomiche. La PET/TC permette di evidenziare le parti vitali del tumore consentendo al radioterapista di modulare le dosi personalizzandole in base al risultato della PET/TC. Analogamente la PET/TC permette di rimodulare il piano di trattamento radioterapico in funzione della riduzione della massa tumorale. "La nuova PET/TC che acquisiremo ci fornirà immagini in 4D sincronizzate con i movimenti respiratori – commenta il dottor Napoleone Prandini, Direttore della Medicina Nucleare - che consentiranno di riconoscere tumori non visibili con le tradizionali PET/TC che forniscono immagini 3D. Questa caratteristica ci permetterà di adattare con maggiore precisione la terapia al paziente".

"Le conoscenze biologiche ci permettono ormai di comprendere la conformazione a livello cellulare del tumore e di scegliere il mix di terapie (farmacologiche e radioterapiche) più adatto a contrastarlo – aggiunge il dottor Giuseppe Longo, Vice-Direttore del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia - L'obiettivo è quello di creare terapie sempre più personalizzate in base al tumore alla risposta dell'organismo del paziente alle cure grazie alla capacità della PET-TC di valutare non solo le dimensioni del tumore ma anche la sua evoluzione durante la cura. Queste acquisizioni ci permettono di lavorare in maniera ancora più integrata tra oncologi, radioterapisti, medici di medicina nucleare, chirurghi e radiologi".

Editoriale: Ma che splendidi alleati! - Lattiero caseari, nel segno della stabilità generale - Cereali e dintorni. Dall'USDA dati qualitativamente scarsi. - Pomodoro, calo del 7,5% ma cresce il Bio - Torrita di Amatrice. Una biblioteca per guardare al futuro. L'iniziativa di Ekoclub - Bonifica, la sentenza che legittima il contributo - Olio di Oliva, -62%.

SOMMARIO Anno 16 - n° 30 30 luglio 2017
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati!
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, nel segno della stabilità generale.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dall'USDA dati qualitativamente scarsi.
4.1 pomodoro Pomodoro, calo del 7,5% ma cresce il Bio.
5.1 Terremoto Amatrice Torrita di Amatrice. Una biblioteca per guardare al futuro. L'iniziativa di Ekoclub
5.2 Bonifica Bonifica, la sentenza che legittima il contributo.
6.1 OLIO DI OLIVA Ismea, si chiude con un meno 62% la campagna olearia.
7.1 promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partners

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Una sentenza che valorizza la funzione del Consorzio di Bonifica e legittima il contributo. La recente sentenza della Corte di Appello di Bologna afferma l'obbligatorietà del contributo e la sinergia tra sistema fognario della città di Piacenza e rete consortile: funzioni essenziali per il governo delle acque

Piacenza 21 Luglio 2017 - La Corte di Appello di Bologna ha annullato nei giorni scorsi la sentenza del Tribunale di Piacenza del 2014, che aveva negato l'esistenza del beneficio di bonifica per gli immobili siti nelle diverse zone omogenee del territorio comunale, affermando, viceversa, che tali beni ricevono proprio quel vantaggio diretto, legittimante la contribuzione, richiesto dalla oramai storica sentenza della Corte di Cassazione n. 8960 del 1996, da più parti invocata per negare la debenza del contributo di bonifica per gli immobili della città. Il contenuto inequivoco ed inequivocabile della sentenza è di immediata percezione.

A tal proposito, per offrire un visione non parziale, ma completa ed esaustiva se ne riporta un breve, ma significativo, passo affinché la cittadinanza possa autonomamente comprendere le rilevanti funzioni esercitate dal Consorzio a beneficio della collettività senza intermediazioni si sorta : "Ora, il beneficio, che giustifichi l'imposizione contributiva del Consorzio, secondo costante giurisprudenza di legittimità, deve comportare un incremento diretto e specifico, e non generico, che il fondo tragga a causa dell'opera di difesa idraulica del territorio così da acquistare di per sè maggior valore per effetto di tali opere (Cass. n. 27057/2014).

La Corte di Cassazione a Sezioni Unite, con la sentenza della n. 8960 del 14 ottobre 1996, ha chiarito che, ai fini della contribuenza, gli immobili devono conseguire un incremento di valore direttamente riconducibile alle opere di bonifica ed alla loro manutenzione. Il vantaggio può essere generale, e cioè riguardante un insieme rilevante di immobili che tutti ricavano il beneficio, ma non può essere generico. Non rileva il beneficio complessivo che deriva dall'esecuzione di tutte le opere di bonifica, destinate a fine di interesse generale; non rileva il miglioramento complessivo dell'igiene e della salubrità dell'aria; occorre un incremento di valore dell'immobile soggetto a contributo, in rapporto causale con le opere di bonifica (e con la loro manutenzione).

Concludendo il beneficio deve essere diretto e specifico, conseguito o conseguibile a causa della bonifica, e cioè tradursi in una "qualità" del fondo. Nella fattispecie in esame i beni che traggano un "beneficio diretto generale" devono essere assoggettati a contribuzione, ricavando nello specifico, ancorché unitamente alla generalità degli altri beni immobili rientranti nelle aree esaminate, un beneficio diretto conseguente all'opera di bonifica ed agli interventi manutentivi adottati.

Quanto ai beni per i quali il Ctu ha individuato un "beneficio mediato generale", il Collegio, conformemente all'indirizzo della Sezione, osserva che non considerare tale incremento quale beneficio diretto e specifico a vantaggio sia del singolo bene che della pluralità dei medesimi insistenti nella stessa area significherebbe non tener conto dell'effettiva operatività del sistema idrico consortile, ancorché in sinergia con il sistema fognario comunale; quest'ultimo, infatti, non avrebbe la potenzialità di convogliare le acque di scolo, sia reflue che piovane in tempi di massima precipitazione, sicché la presenza delle opere consortili, ed in particolare dell'impianto di sollevamento dell'idrovora della Finarda in caso di piena del Po, consente alla città di Piacenza e al suo territorio limitrofo di evitare le pericolose inondazioni dei tempi passati, di cui in atti sono state versate fotografie dell'epoca. Solo infatti la presenza di dette opere consortili, anche quando vengano in ausilio in casi di eccezionale scolo delle acque, permette il perfetto funzionamento della rete idrica, anche comunale, che in difetto non potrebbe garantire il regolare smaltimento delle acque.". Conseguentemente la Corte di Appello di Bologna ha condannato il Comune di Piacenza a restituire al Consorzio oltre € 134.000,00 a titolo di contributi di bonifica dovuti per gli anni 1997, 1998 e 1999, mentre ha escluso la contribuzione, pari a circa € 28.000,00, riferita ad alcuni immobili comunali rispetto ai quali la Corte di Appello non ha ritenuto provata l'operatività del Consorzio nelle suddette annualità.

(Fonte Consorzio di Bonifica di Piacenza)

Per il settore dell'olio di oliva, la campagna 2016/2017 si archivia come la peggiore degli ultimi decenni.

Secondo la stima ISMEA su dati Agea, infatti, la produzione si è attestata a 182 mila tonnellate, con un calo del 62% rispetto all'annata precedente. Un dato ben peggiore delle già basse stime realizzate in corso di campagna.

La scarsa produzione ha condizionato notevolmente sia il mercato interno, con prezzi all'origine dell'extravergine che, in alcuni periodi, hanno superato i 6 euro/kg, come media nazionale, sia gli scambi con l'estero, che nei primi quattro mesi del 2017 hanno registrato una flessione del 19% dei volumi esportati e un contemporaneo incremento del 20% degli acquisti, soprattutto di olio di provenienza spagnola.

La campagna di raccolta 2017/18 si prospetta più abbondante di quella precedente ma risentirà certamente degli effetti di un inverno particolarmente rigido, seguito da gelate primaverili e siccità estiva.

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(Fonte Ismea 27 luglio 2017)

Il 24 agosto sarà la ricorrenza dello sciame sismico che ha colpito il centro Italia e Ekoclub di Rieti lancia un invito per la realizzazione di una biblioteca di libri usati a Torrita di Amatrice.
Torrita di Amatrice 26 luglio 2017 – Una ricorrenza da vivere nel rispetto della memoria, ma anche con la spinta a guardare al futuro e alla ricostruzione.

Sembra questo lo spirito con cui l'Ekoclub Rieti fa la proposta di far nascere una piccola biblioteca di libri usati proprio tra i Monti della Laga, e più precisamente nella nuova Base Ekoclub Rieti Onlus a Torrita. Lo slogan "Il mio corpo sulla terra. Il mio spirito tra le nuvole. E tutti e due dentro un libro" racconta di una biblioteca a disposizione di tutti, presso la quale chi vorrà possa prendere in prestito, leggere e riconsegnare i volumi «affinché possano restare sempre "vivi"».

La scelta dell'usato, va infatti interpretata come volontà di fare dei libri il veicolo della storia di chi dona e di chi riceve. Carta stampata letta da vivere nel ricordo di chi non c'è più e alla presenza di chi combatte ogni giorno.

L'invito dell'Ekoclub è dunque quello di prendere ciascuno un libro dalla propria collezione privata, non importa se romanzo, libro di ricette, testo sulla natura, volume per ragazzi o bambini, e inviarlo a Piccola Biblioteca Ekoclub 24 agosto, via Salaria 182, 02010 Torrita di Amatrice (Ri).

Giovedì, 27 Luglio 2017 11:45

UniCredit: al via Agribond 2


In Emilia Romagna oltre 17 milioni di euro per sostenere 
le imprese del settore agroalimentare.

Bologna, 27 luglio 2017

Prosegue l'impegno congiunto di UniCredit ed ISMEA per il sostegno del settore agroalimentare con Agribond 2, in continuità con l'accordo "Coltivare il futuro", sottoscritto a marzo 2016 tra la Banca e il MiPAAF (Ministero per le Politiche Agricole Ambientali e Forestali) per sostenere gli investimenti e favorire l'accesso al credito delle imprese operanti nel settore agroalimentare italiano.

UniCredit è l'unica Banca sul territorio nazionale con un prodotto di tipo tranched cover in agricoltura di 300 milioni di euro, coperto da garanzia di portafoglio rilasciata da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), che prevede condizioni migliorative per l'impresa beneficiaria. La garanzia di portafoglio infatti è uno strumento finanziario innovativo che consente alle imprese un accesso al credito con maggiore rapidità e a condizioni più favorevoli, senza ulteriori garanzie reali.

Per Agribond 2, in Emilia Romagna, saranno disponibili 17 milioni e 300mila euro.

Agribond 2 è il finanziamento studiato per sostenere le micro, piccole e medie imprese agricole nella realizzazione di opere di miglioramento e conduzione dell'azienda stessa, destinato a finanziare progetti di investimento in agricoltura quali: la realizzazione di opere di miglioramento fondiario; gli interventi per la ricerca, la sperimentazione, l'innovazione tecnologica, la valorizzazione dei prodotti e la produzione di energia rinnovabile; la costruzione, l'acquisizione o il miglioramento di beni immobili per lo svolgimento delle attività agricole e di quelle connesse; l'acquisto di bestiame, nuove macchine e attrezzature.

Per UniCredit questa iniziativa rappresenta un importante strumento a sostegno del settore agricolo ed agroalimentare che si aggiunge all'impegno costante nel finanziare il comparto che nel 2016, attraverso l'accordo "Coltivare il futuro", ha già visto erogati nuovi finanziamenti per oltre 1,5 miliardi di euro.

 

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Partirà lunedì 31 luglio il cantiere per la riqualificazione di piazza della Pace con l'obiettivo di renderla più fruibile e sicura. Il progetto è stato illustrato dall'assessore ai lavori pubblici, Michele Alinovi, ai rappresentanti dei commercianti e del Consiglio dei Cittadini Volontari di Parma Centro per concordare con loro le modalità ed i tempi di organizzazione del cantiere, in modo da arrecare il minor disagio possibile a residenti e commercianti.

Il primo stralcio dei lavori contempla la sistemazione delle trottatoie in modo da creare un percorso più agevole e maggiormente fruibile per i cittadini, la realizzazione della prima parte di un nuovo camminamento trasversale, che partendo dai portici della Soprintendenza, in fondo via Verdi, arriverà di fronte alla sede della Provincia. I lavori di maggior respiro riguardano la realizzazione di una vera e propria piazzetta lastricata che si svilupperà nello spazio compreso tra i portici dove ha sede la Soprintendenza, il palazzo dei carabinieri, la Pilotta, nella parte dove si trovano i contrafforti, e circonderà in parte il monumento a Verdi.

Assessore, progettisti e rappresentati della ditta appaltatrice hanno concordato con i rappresentati dei commercianti e del Consiglio dei cittadini volontari di Parma centro di prevedere l'avvio dei lavori partendo dalle trottatoie per raggiungere, andando a ritroso, la zona attorno alla fontana e quella della futura piazzetta nella parte tra il monumento a Verdi, la Pilotta, la Soprintendenza ed il palazzo dei carabinieri, prevedendo un unico accesso al cantiere da via Verdi.

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Non ci saranno interferenze con la viabilità su via Garibaldi. Verranno destituiti in via transitoria alcuni stalli di sosta in fondo a via Verdi nella zona a parcheggio tra la Soprintendenza e la Camera di Commercio.

Il Comune ha stanziato 2 milioni e 500 mila euro, sul bilancio pluriennale, per dare seguito al progetto esecutivo che riguarda piazzale della Pace, suddiviso in due stralci funzionali, di cui a breve prenderà via il primo che riguarderà il settore del piazzale a nord delle trottatoie, per costi pari a 1 milione e 200 mila euro e durerà circa 8 mesi. Nel secondo stralcio verranno realizzati gli interventi sulla parte sud di Piazzale della Pace e verrà realizzata la riqualificazione dell'impianto d'illuminazione pubblica. Gli interventi di riqualificazione del piazzale termineranno presumibilmente nell'ultimo trimestre del 2018.

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"A 20 anni dalla realizzazione di piazza della Pace si è evidenziata la necessità di ripensare il sistema dei percorsi che attraversano questa grande area pubblica, anche alla luce dei cambiamenti sociali che hanno investito il nostro territorio ed il centro storico. L'intervento punta a risolvere alcune criticità, a cominciare dalla scarsa accessibilità dei luoghi, con l'obiettivo di rafforzare la percorribilità sull'asse est-ovest. Per questo è stata prevista la realizzazione di una nuova piazza pavimentata con accesso da via Verdi, in modo da migliorare l'accessibilità dalla stazione; la nuova piazza sarà un grande spazio disponibile anche per iniziative di natura mercatale. Da lì partirà il percorso diagonale: "il Sentiero delle lettere", per il testo scritto che accompagnerà la pavimentazione. Sarà allargato lo spazio pavimentato attorno alla fontana. Le trottatoie saranno trasformate ne: "il Viale degli incontri" con la pavimentazione in pietra all'interno degli stessi e l'ampliamento della superficie calpestabile. Il percorso così rinnovato non sarà solo un luogo di passaggio frettoloso, ma un'autentica piazza allungata dove poter sostare, incontrarsi e luogo adatto per eventi temporanei con piccole installazioni".

(Fonte: Comune di Parma)

Grazie alle risorse stanziate con il Decreto Enti locali. Il presidente Giammaria Manghi: "Pronti a partire già dopo Ferragosto, ma le risorse purtroppo rimangono inadeguate".

Reggio Emilia, 26 luglio 2017

La Provincia di Reggio Emilia investirà altri due milioni per la sicurezza stradale. A tanto ammontano infatti le risorse assegnate a Palazzo Allende dopo la ripartizione da parte del Viminale dei 170 milioni stanziati per la manutenzione della rete viaria di competenza delle Province italiane con il Decreto Enti locali 50/2017.

"Grazie alla scelta compiuta nei mesi scorsi di un accordo-quadro di durata biennale da finanziare progressivamente in base alle disponibilità, questi due milioni saranno immediatamente spendibili – annuncia il presidente Giammaria Manghi – Il Servizio Infrastrutture ha già avviato le procedure per gli ulteriori affidamenti che saranno possibili grazie alle nuove risorse così che i lavori, in massima parte, possano già partire subito dopo Ferragosto". I 2 milioni saranno equamente divisi tra le strade del Reparto Nord (Bassa) e del Reparto Sud (Montagna), grazie anche a poco più di centomila euro attinti direttamente dalla Provincia dal proprio bilancio: dalla "manovrina", a Reggio, arriveranno infatti per la precisione 1 milione e 892.000 euro, che è la cifra individuata dal Viminale - come specifica una nota tecnica diffusa dallo stesso Ministero dell'Interno - dividendo i 170 milioni stanziati a livello nazionale sulla base dei chilometri lineari di strade gestite da ogni ente (80%), dei chilometri di strade montane (10%) e per l'ulteriore 10% seguendo il criterio demografico.

"Con questi 2 milioni proseguiremo l'opera di manutenzione dei 960 chilometri di strade che la Provincia gestisce avviato nel 2016 e in corso anche in queste settimane, grazie ad un milione già stanziato e suddiviso anche in questo caso tra i due Reparti – continua il presidente Manghi – L'obiettivo è quello di risolvere almeno le situazioni più critiche individuate dagli amministratori e dai nostri tecnici insieme alle sette Unioni di Comuni, con le quali intratteniamo un confronto continuo. In particolare nell'area della montagna, dove con il precedente stanziamento avevamo dato la priorità alle strade del Crinale sulle quali ovviamente è più opportuno intervenire nei mesi estivi, interverremo sulla viabilità tra Castelnovo Monti e la Pedecollina".

I lavori previsti riguardano il ripristino a tratti delle superfici stradali più compromesse, l'installazione di guard-rail, interventi di potatura e sfalcio erba, rifacimento della segnaletica stradale. "Si tratta di azioni importanti, ma non risolutive di una situazione generale che necessita di ben maggiori risorse finanziarie – conclude il presidente Giammaria Manghi - I 170 milioni stanziati con il Decreto enti locali purtroppo sono lontani dal risolvere le difficoltà delle Province italiane, a causa dei pesanti tagli imposti negli ultimi anni, 98,9 milioni solo a Reggio dal 2013 a oggi. Difficoltà certificate dallo stesso Stato che attraverso la Sose, la società del Ministero dell'Economia che stabilisce i fabbisogni standard degli enti locali, ha accertato un disavanzo delle Province italiane pari a 651 milioni di euro per il 2017. Alla sola Provincia di Reggio Emilia, per esercitare le funzioni rimaste dopo la Legge 56/2014, mancano 6,6 milioni".

Nel dettaglio, i principali interventi che saranno finanziati con i 2 milioni del Decreto Enti locali riguarderanno nel Reparto Sud – spiega il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei - la Sp 513 tra Castelnovo Monti e Ciano, la Sp 79 tra Felina e Cerezzola, la Sp 19 tra Gatta e Cerredolo, la Sp 486 tra Lugo e Castellarano, la Sp 76 tra Carpineti e Colombaia, la Sp 98, la Sp 54 tra Canossa e Cortogno, la Sp 27 a Baiso, la Sp 78 a San Polo, la Sp 11 a Vezzano e la Pedemontana, in particolare la variante di Quattro Castella e la Sp 37 a Scandiano.

Nel Reparto Nord, in continuità con quanto realizzato tra maggio e giugno anche in relazione al passaggio del Giro d'Italia i lavori più significativi interesseranno nella fascia dell'alta pianura tra la Pedemontana e la via Emilia, la Sp 12 a Montecchio, la Sp 23 tra le Forche di Puianello e Rivalta, la Sp 25 tra Il Capriolo e Caselline, la Sp 467R tra Bosco e Scandiano, la Sp 66 tra Gavasseto ed Arceto, la Sp 51 a Rubiera. Nella fascia tra la via Emilia e il Po, infine, la Sp 66 al confine tra Bagnolo e Novellara, la Sp 47 tra Fosdondo e Correggio, la Sp 30 tra Campagnola e Rio Saliceto, la Sp 62R tra Lentigione e Brescello, la Sp 42 tra Novellara e Guastalla, la Sp 4 a Rolo, la Sp 46 e la Sp 43 in prossimità del casello autostradale di Reggiolo e la Sp 62 a Luzzara e a Guastalla.

Provincia di Reggio Emilia

Il presidente della Regione Bonaccini premia la fidentina Ayomide Folorunso. La cerimonia alla presenza del sindaco di Fidenza (Pr), Andrea Massari, e del coach, Maurizio.

Parma, 26 luglio 2017

"Un risultato strepitoso, di buon auspicio per i futuri impegni, a partire dai prossimi Mondiali di atletica leggera di Londra". Con queste parole il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha premiato Ayomide Folorunso, fresca campionessa nei 400 metri ostacoli ai Campionati europei under 23 di atletica leggera che si sono svolti a Bydgoszcz, in Polonia. E un auspicio ancora più grande è impresso sulla targa consegnata all'atleta fidentina "Cuore e velocità, una giovane campionessa per un futuro a cinque cerchi".

Bonaccini ha sottolineato la soddisfazione dell'intera comunità regionale per il risultato ottenuto dalla ragazza, sottolineando l'importanza dell'attività sportiva sia per migliorare la qualità della vita, passando attraverso salute e benessere, sia per i valori e il rispetto delle regole insiti nello sport, a tutti i livelli. Il presidente della Giunta ha poi posto l'attenzione sulla recente legge regionale sullo sport, voluta dalla sua Giunta e condivisa con l'associazionismo sportivo, le federazioni, il Coni, e sul prossimo bando da 20 milioni di euro per l'impiantistica sportiva. Senza dimenticare il sostegno ai grandi eventi sportivi, veicoli di attrattività verso l'Emilia-Romagna e volano di sviluppo. Ed è poi tornato sull'attività sportiva come fondamentale scuola di vita: "È giusto avere ambizioni- ha sottolineato Bonaccini-, l'importante però è avvicinarsi allo sport, praticarlo, e noi stiamo investendo risorse importanti per dare ai nostri territori gli spazi e le strutture per poterlo fare, a tutti i livelli. E vedere atlete come Ayomide arrivare giovanissime a questi traguardi è certo motivo di orgoglio per tutta l'Emilia-Romagna".
Ayomide Folorunso era accompagnata dal sindaco di Fidenza, Andrea Massari, per il quale un risultato come quello della sua giovane concittadina "è possibile in una regione dove vi sono tutte le condizioni sociali e strutturali per primeggiare nello sport".

Di origini nigeriane, dal 2004 "Ayo" si è stabilita con i genitori a Fidenza. Affidata alle cure del tecnico Maurizio Pratizzoli, anche lui presente oggi in Regione, a giugno del 2015 è entrata nelle Fiamme Oro. Nel 2016, agli Assoluti italiani di Rieti ha stabilito il primato italiano under 23 dei 400 ostacoli in 55 secondi e 54 centesimi, migliorando il personale di oltre un secondo, ritoccato a 55.50 con il quarto posto in finale agli Europei di Amsterdam. Alle Olimpiadi 2016 di Rio è giunta fino alla semifinale dei 400 metri ostacoli, conquistando la finale nella staffetta 4x400 metri che ha chiuso al sesto posto. /AA

In allegato due foto dell'incontro

Domenica, 30 Luglio 2017 08:33

Pomodoro, calo del 7,5% ma cresce il Bio.

Sono 36.707 gli ettari di superfici effettive coltivate a pomodoro da industria nel Nord Italia per il 2017. Calo del 7,5% rispetto al 2016 -2,5% rispetto al contrattato di inizio campagna. Cresce il bio che rappresenta il 6,6% della coltivazione totale.

Parma 25 luglio 2017 - Sono 36.707 gli ettari di superfici effettive coltivate a pomodoro da industria da agricoltori associati alle Organizzazioni di produttori (Op) e da agricoltori singoli nell'area del Nord Italia per la campagna 2017 che vede iniziare la fase di trasformazione della materia prima negli stabilimenti proprio in questi giorni.
Il dato dell'annata 2017 – frutto delle comunicazioni ai tecnici dell'OI - mette in evidenza un calo delle superfici del 7,5% rispetto al valore dello scorso anno ed una diminuzione del 2,5% rispetto a quanto contrattato ad inizio campagna. Buono il dato della produzione biologica che conferma il proprio trend di crescita: il bio rappresenta il 6,6% delle superfici effettive delle Op associate, superfici che passano dai 1.316 ettari di due anni fa agli attuali 2.310.

"L'aspetto positivo che emerge – commenta Tiberio Rabboni, presidente dell'OI – è il sostanziale rispetto della programmazione visto che lo scostamento in diminuzione del 2,5% delle superfici effettive rispetto a quelle contrattate è di portata molto contenuta e rappresenta in assoluto lo scostamento più basso degli ultimi anni. La sostanza ci dice che in campagna oggi troviamo il pomodoro effettivamente richiesto per la trasformazione, in linea quindi con quelli che sono gli equilibri di mercato del nostro settore".

La ripartizione territoriale delle superfici

L'Emilia Romagna si conferma la regione con la quota più consistente di superfici coltivate a pomodoro da industria pari a 24.866 ettari, seguita da Lombardia (7.494), Piemonte (2.029) e Veneto (2.121).
Questa la ripartizione nelle principali province contraddistinte dalla presenza della coltivazione del pomodoro da industria: Piacenza: 10.003 ettari; Ferrara: 6.177; Parma: 4.666; Mantova: 3.963; Cremona: 2.102; Ravenna 1.929; Alessandria: 1.821; Reggio Emilia: 993; Rovigo: 895; Verona: 780 e Modena: 729. Seguono altre province con valori più contenuti.

Grafici:
Grafici con la ripartizione delle superfici per le principali regioni e province.

20170725-002-OI-POMODORO-Grafico-regionale

 

20170725-003-OI-POMODORO-Grafico-province


(Fonte OI Pomodoro Nord Italia)

Zanzara tigre, per tre notti disinfestazione nella zona di via Francesco Baracca, in località Mariano.

Parma, 24 luglio 2017

Da ieri sera è stata attivata la disinfestazione straordinaria nella zona di via Francesco Baracca, in località Mariano. Si tratta di azioni che il Comune pone in essere in base al protocollo stipulato in tema di prevenzione contro la diffusione del virus Dengue.

Il dipartimento di sanità pubblica dell'AUSL ha informato il Comune che si è riscontrato il virus Dengue (quello della zanzara tigre) che ha colpito una persona residente nella zona di via Francesco Baracca, in località Mariano. Si tratta di un soggetto rientrato di recente da un viaggio in un Paese tropicale. Di conseguenza, il Comune ha provveduto ad attivare i meccanismi di prevenzione contro al diffusione del virus, previsti dal protocollo regionale, in questa zona della città

Nelle prossime due notti verrà diffuso, nel raggio di un centinaio di metri, nella zona interessata, il preparato per eliminare le zanzare. La diffusione del suddetto liquido nebulizzato avverrà tramite autobotte.

I cittadini residenti sono quindi consigliati di non stazionare in zona all'aperto durante le ore di spargimento del preparato (dalle 23 alle 4), di chiudere porte e finestre, di ritirare le ciotole degli animali domestici e di proteggere, per quanto possibile gli orti, o non consumarne i prodotti nei prossimi giorni. Inoltre resta valido per tutti l'invito ad evitare ogni forma di ristagno di acqua in aree private.

(Fonte: Comune di Parma)

Il sindaco Patrizia Barbieri ha fatto visita, ieri, all'Hospice "La Casa di Iris", dove ha incontrato i dirigenti della struttura, il personale e alcuni tra i 35 volontari che prestano assistenza ai pazienti e ai loro cari.

"Per me – spiega il primo cittadino, presidente della Onlus "Insieme per l'Hospice" – l'appuntamento odierno non è solo occasione per conoscere una realtà di importanza prioritaria tra i servizi socio-sanitari del Comune di Piacenza, ma rappresenta innanzitutto il momento in cui esprimere riconoscenza e gratitudine nei confronti di chi, con grande umanità e dedizione, è ogni giorno al fianco dei pazienti e delle loro famiglie, costituendo per loro un prezioso punto di riferimento".

Presenti il presidente di Proges (cooperativa che gestisce la struttura) Antonio Costantino, la direttrice amministrativa Lorena Masarati, la direttrice sanitaria Giovanna Albini, la responsabile dell'Unità Operativa Cure Palliative dell'Azienda Usl Raffaella Bertè e il consigliere comunale Carlo Segalini.

Il sindaco Patrizia Barbieri ha appreso con piacere che nel settembre prossimo partirà un nuovo corso per volontari, definendoli "una ricchezza inestimabile" per la comunità. "In un contesto come questo – ha rimarcato – si fa evidente il ruolo della politica come servizio alla collettività, in un approccio fondato sul rispetto della persona e sull'ascolto delle esigenze di chi soffre, spesso dandoci un esempio di coraggio e dignità cui dobbiamo guardare con sensibilità e doverosa attenzione. Nel ringraziare, per la professionalità e per l'impegno, anche lo staff medico e tutto il personale che opera presso l'Hospice cittadino, non posso che condividere le parole che ho ascoltato stamani dai responsabili: il cammino percorso sin qui deve avere continuità, sia per quanto riguarda il lavoro insostituibile che viene svolto ogni giorno all'interno della struttura, sia per le testimonianze di solidarietà scaturite dall'incontro tra la Casa di Iris e il territorio".

Hanno preso parte all'incontro anche la direttrice della Fondazione Teatri Vittoria Avanzi in qualità di segretaria della Onlus "Insieme per l'Hospice" e, per il Comune di Piacenza, Sergio Fuochi, volontario de "La Casa di Iris".

(Fonte: Comune di Piacenza)

Massima attenzione per il fiume Po che domani sarà al centro della riunione dell'Osservatorio interregionale per gli usi idrici. L'assessore Gazzolo: "Dopo gli 8,5 milioni ottenuti per gli interventi su Parma e Piacenza, porremo la richiesta di mantenere le portate a Pontelagoscuro al di sopra dei 450 metri cubi al secondo: una soglia di garanzia per la nostra agricoltura da Reggio Emilia al mare, per il potabile della provincia di Ferrara e per contrastare l'aumento della salinità delle acque del fiume".

Bologna, 24 luglio 2017

"In Emilia-Romagna non siamo a rischio razionamento nell'uso dell'acqua per fini potabili: gli interventi già in corso e quelli che saranno realizzati grazie agli oltre 8 milioni e mezzo stanziati a giugno dal Governo, per le province di Parma e Piacenza, a seguito del riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, garantiranno la risorsa idrica ai territori in difficoltà".

La rassicurazione arriva da Paola Gazzolo, assessore regionale all'Ambiente. "La nostra è stata la prima Regione a richiedere la dichiarazione di stato di emergenza nazionale", precisa. "Averla ottenuta in tempi rapidi ci pone nelle condizioni di dare risposte all'emergenza, in particolare nelle zone come la Val d'Arda, nel piacentino, dove il sistema di approvvigionamento dipende prevalentemente dalle acque superficiali".

Situazione migliore si ha invece nel settore orientale dove la diga di Ridracoli (FC), che può contenere fino a 33 milioni di metri cubi d'acqua, è oggi piena per oltre il 60% con circa 20 milioni di metri cubi, utili a far fronte alla stagione estiva, anche sopperendo agli esigui volumi invasati nella Diga del Conca in territorio riminese.

Nel bolognese, sia le esigenze potabili che irrigue trovano risposta dall'invaso di Suviana che, con rilasci controllati, riesce a sopperire alle richieste.

"Domani è convocato un nuovo incontro dell'Osservatorio permanente per gli usi idrici del distretto padano durante il quale saranno analizzati l'andamento delle portate del fiume Po e si farà il punto sulla situazione in ogni regione del Nord Italia", continua Gazzolo. "La nostra richiesta sarà di mantenere le portate a Pontelagoscuro al di sopra dei 450 metri cubi al secondo: una soglia di garanzia per la nostra agricoltura da Reggio Emilia al mare, tramite i prelievi effettuati dai Consorzi di Bonifica e dal Canale Emiliano Romagnolo, oltre che per il potabile della provincia di Ferrara e per contrastare l'aumento della salinità delle acque del fiume".

Al momento, i casi di rifornimento idropotabile tramite autobotti sono limitati ad alcuni comuni delle province di Piacenza, Parma e Bologna. Si tratta soprattutto di comuni montani serviti da piccoli acquedotti rurali.

La situazione dei corsi d'acqua in Emilia-Romagna

Solo la portata del Trebbia, del Panaro e del Secchia limitatamente al tratto appenninico, risultano oggi al di sopra del deflusso minimo vitale, la soglia che garantisce il mantenimento dell'ecosistema fluviale. Lo precisa Arpae con l'ultimo bollettino sullo stato idrologico dei fiumi dell'Emilia-Romagna. Secondo le rilevazioni di oggi, la portata di tutti gli altri corsi d'acqua è al di sotto del deflusso minino, per i quali proseguono le limitazioni al prelievo di acqua./PF

(Fonte: Regione ER)

Lunedì, 24 Luglio 2017 10:58

Ripavimentazione in via Emilia centro

Lavori con circolazione sospesa fino all'8 settembre nel tratto da via Battisti a piazza delle Ova.

Via Emilia centro, nel tratto da via Cesare Battisti a piazza delle Ova, sarà ripavimentata. I lavori, che prenderanno il via oggi, lunedì 24 luglio e termineranno l'8 settembre, comporteranno la chiusura al traffico veicolare del tratto di strada per l'intero periodo, eccetto Vigili del fuoco, ambulanze e Forze dell'ordine.
I lavori rientrano nell'ambito di un intervento più complessivo di manutenzione straordinaria della pavimentazione, per un importo di 400 mila euro, già avviato in via Università e recentemente in piazza e via Matteotti, dove proseguono le attività. È prevista la scarifica e il riutilizzo della pavimentazione in porfido esistente e il risanamento con misto cementato della fondazione stradale. L'intervento sarà anche l'occasione per effettuare un intervento di rinnovo nel tratto della rete gas e acqua da parte di Hera spa.

(Fonte: Comune di Modena)

 

Editoriale: Lavoro, competitività e sicurezza - Lattiero caseari, settimana di calma apparente - Cereali e dintorni. mercati influenzati dal meteo e dal cambio. - A tutta elettricità - Cereali e dintorni. Il Super Euro.

SOMMARIO Anno 16 - n° 29 23 luglio 2017
1.1 editoriale
Lavoro, competitività e sicurezza
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, settimana di calma apparente.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. mercati influenzati dal meteo e dal cambio.
4.1 energia A tutta elettricità
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Super Euro
6.1 assicurazioni Agrinsieme, polizze assicurative in diminuzione da tre anni
7.1 promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partners

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Le polizze assicurative sono sempre meno utilizzate dalle aziende agricole, in particolare nel sud Italia: nell'ultima campagna, pur in assenza di dati definitivi, si stima un calo di 10 punti percentuali rispetto allo scorso anno, che a sua volta aveva visto una riduzione dell'11,3% rispetto al 2015. Un quadro contrassegnato "da grosse incertezze e da risultati deludenti in termini di valori assicurati che testimoniano le forti criticità presenti ad oggi nel sistema delle assicurazioni agevolate".

È quanto ha denunciato la delegazione di Agrinsieme che ha partecipato ad una audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati nell'ambito di un'indagine conoscitiva sulle assicurazioni contro le avversità atmosferiche in agricoltura.

Nelle ultime tre campagne, dal 2014 al 2016, il decremento maggiore dei valori assicurati, sulla base dei dati Ismea, ha riguardato le produzioni vegetali, con una perdita di circa 850 milioni di euro (pari al 26% in meno). "Un calo che è motivato dal fatto – ha spiegato Agrinsieme - che le imprese agricole, e di conseguenza i CAA e i Consorzi di difesa, sono chiamati ad applicare procedure e modalità molto complesse, fra l'altro ancora non tutte definite, per l'ottenimento dei contributi europei sui premi assicurativi". A destare maggiori criticità sono le norme applicative della regolamentazione europea, che stabilisce come valori massimi assicurabili le rese produttive medie dell'azienda, concedendo quindi l'aiuto solo alle polizze assicurative che coprono perdite causate da avversità atmosferiche che distruggano più del 30 % della produzione media annua dell'agricoltore.

A detta di Agrinsieme, la dicitura delle "rese medie" risulta "assolutamente problematica, sia per le difficoltà applicative di misurazione, sia perché mina la stessa efficacia della copertura assicurativa. Il concetto di rese medie va inoltre a penalizzare soprattutto quegli imprenditori agricoli che hanno investito sulla crescita in termini qualitativi e quantitativi della propria produzione".
Altra difficoltà evidenziata da Agrinsieme è che il meccanismo di accesso ai contributi sui premi assicurativi pagati, che è stato stabilito dal Decreto semplificazione (D.M. 162 del 2015), "si basa su tempi, procedure e modalità che ad oggi né AGEA né gli Organismi pagatori regionali riescono a rispettare in maniera compiuta. Il governo dovrebbe intervenire con estrema urgenza almeno per garantire il pagamento dei contributi della campagna 2015 e 2016 agli agricoltori che si sono assicurati entro quest'anno".

C'è poi un ultimo aspetto, altrettanto delicato, che riguarda l'utilizzo di risorse pubbliche comunitarie. "L'Italia - spiega Agrinsieme - è stato tra i paesi comunitari quello che ha maggiormente puntato sulle misure di prevenzione del rischio attraverso l'assicurazione agevolata dei prodotti agricoli. Le risorse disponibili ammontano a 1.600.000 euro per sei anni, dal 2015 al 2020, incluse nel piano di sviluppo rurale nazionale. Va ricordato che l'obiettivo della Misura 17.1 – Gestione dei rischi è quello di far crescere il numero dei contratti assicurativi, mentre ad oggi si registra una situazione in cui si va verso l'ipotesi di perdere tali preziose risorse, che potrebbero tornare a Bruxelles".

 

Proclamati i vincitori della commissione Life Science. Menzione Speciale al progetto Wellker della startup modenese INNOVAMOL

21 luglio 2017

Ieri, presso UniCredit Tower a Milano, si è riunita la Commissione Life Science, che ha valutato i progetti legati al comparto delle Scienze della Vita selezionati all'interno del programma di accelerazione UniCredit Start Lab.

I commissari Eugenio Aringhieri, CEO di Dompé; Maurizio Colombo, Vice Presidente Gruppo Sapio; Rocco Crimi, Fondatore Laboratori Farmaceutici Krymi; Gaetano Lomonaco, Direttore Generale di Novamont; Danilo Mazzara, Senior Manager di Accenture Strategy; Elena Zambon, Presidente Zambon e Rosario Bifulco, AD di Mittel hanno scelto le startup vincitrici.

Primo progetto classificato, che si è aggiudicato un grant di 10.000 euro, è stato quello della novarese Novaicos. La startup ha sviluppato una sostanza attiva brevettata, unico composto in grado di inibire l'erosione ossea anche in osteoporosi e metastasi ossee, con potenziali proprietà come modulabilità, reversibilità e tollerabilità. Seconda posizione in classifica per la milanese Hyris, che ha sviluppato uno strumento per l'analisi del DNA tramite lo sviluppo di un sensore innovativo. Terzo posto per la veronese Bactory, startup ideatrice di una soluzione versatile a base di nanoparticelle metalliche biosintetizzate (BioNPs) per l'inibizione della formazione dei biofilm batterici e l'eradicazione di biofilm già formati.

La commissione ha inoltre assegnato una menzione speciale alla Innovamol di Modena www.innovamol.com, per il suo progetto "WellKer", linea di prodotti transdermici Made in Italy frutto della ricerca scientifica italiana e che sfrutta un biomateriale innovativo, naturale e multifunzionale. Le principali applicazioni sono nel campo dei cicatrizzanti, dei ristrutturanti del collagene, degli anti-infiammatori e dei transdermici di principi attivi.

Innovamol è una società di ricerca e sviluppo scientifico specializzata nella progettazione chimica sperimentale. Fornisce consulenze e servizi nel campo delle scienze chimiche per la soluzione di problemi e il miglioramento di prodotti; offre assistenza ad industrie ed istituzioni accademiche nella ricerca chimica e nello sviluppo industriale creando valore aggiunto, nuovi prodotti e nuove tecnologie.
Grazie alla "menzione speciale" ottenuta dalla Commisione Life Science, Innovamol entra a far parte del programma di accelerazione di UniCredit Start Lab e si aggiudica diverse agevolazioni per la partecipazione in ottobre alla Startup Academy, iniziativa di formazione manageriale di alto livello che costituisce un importante tassello del programma di accelerazione.

 

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E' partita ieri e proseguirà nelle prossime due notti, dalle 23 alle 4, la disinfestazione straordinaria nella zona di via Imbriani e del Barilla Center. Si tratta di azioni che il Comune pone in essere in base al protocollo stipulato in tema di prevenzione contro la diffusione del virus Dengue/Chikungunya.

Il dipartimento di sanità pubblica dell'AUSL ha informato il Comune che si è riscontrato il virus Dengue/Chikungunya (quello della zanzara tigre) che ha colpito una persona residente nella zona di via Imbriani e che svolge la propria attività lavorativa al Barilla Center. Si tratta di un soggetto rientrato di recente da un viaggio in Bangladesh.

Di conseguenza, il Comune ha provveduto ad attivare i meccanismi di prevenzione contro al diffusione del virus, previsti dal protocollo regionale, in queste zone della città.

Dalle 23 alle 4, si procederà alla disinfestazione straordinaria: verrà diffuso nel raggio di un centinaio di metri, nella zone interessate, il preparato per eliminare le zanzare. La diffusione del suddetto liquido nebulizzato avverrà tramite autobotte.

I cittadini residenti sono quindi consigliati di non stazionare in zona all'aperto durante le ore di spargimento del preparato (dalle 23 alle 4), di chiudere porte e finestre, di ritirare le ciotole degli animali domestici e di proteggere, per quanto possibile gli orti, o non consumarne i prodotti nei prossimi giorni. Inoltre resta valido per tutti l'invito ad evitare ogni forma di ristagno di acqua in aree private.

(Fonte: Comune di Parma)

Modifiche alla viabilità in vista, da lunedì mattina, in piazzale Marsala e viale Caprera.

In riferimento agli interventi in corso per l'allaccio di nuove utenze alla rete del teleriscaldamento in viale Caprera, da lunedì 24 luglio a domenica 6 agosto, avrà inizio una nuova fase di cantiere che non renderà più raggiungibile v.le Maria Luigia dalla rotatoria con ponte Italia.

Il traffico, diretto in viale Maria Luigia, verrà deviato su viale Caprera, Piazzale Barbieri, viale dei Mille, Viale Vittoria, strada Bixio, viale Gorizia per poi tornare su viale Maria Luigia, mentre il tratto di viale compreso tra il cantiere in prossimità di piazzale Marsala e via Gorizia verrà messo a doppio senso di circolazione per garantire l'accesso ai passi carrai.

In funzione alle esigenze di cantiere e per questioni di sicurezza, durante la fasi lavorative più impattanti occorrerà chiudere il collegamento ciclo-pedonale posto a nord della rotatoria mentre viale Caprera continuerà ad essere interessato da localizzati restringimenti di carreggiata.

(Fonte: Comune di Parma)

Da lunedì 24 luglio al via i lavori di riqualificazione dei sottoportici di via Mazzini nell'ambito del progetto: "Il pedone al centro".

Parma, 20 luglio 2017

Dopo gli interventi di pulitura e restauro di pavimenti e pilastri della scorsa estate, prenderanno avvio lunedì 24 luglio i lavori di riqualificazione di via Mazzini, nell'ambito del progetto approntato dall'assessorato ai lavori pubblici del Comune e denominato: "Il pedone al centro", che prevede interventi per complessivi 1 milione e 300 mila euro di cui un primo stralcio di 340 mila euro avviati questa estate. I primi lavori sono legati al rifacimento della pavimentazione dei sottoportici di via Mazzini. Si tratta di interventi che l'assessorato ai lavori pubblici, guidato da Michele Alinovi, ha concordato con i commercianti e le associazioni ad essi afferenti e con i residenti e gli amministratori di condominio interessati dai lavori. Il progetto di riqualificazione della centralissima strada commerciale si svilupperà per stralci ed ha visto come presupposto la condivisione di questo percorso con i diretti interessati, commercianti e residenti, per arrecare il minor disagio possibile e concordare tempi e modalità dei cantieri.

"L'intervento di via Mazzini rientra nell'ambito di un progetto di più ampio respiro che coinvolge piazza della Pace, il complesso di San Paolo, il Municipio ed il Sottopasso del Ponte Romano – spiega l'assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi. Il progetto intende rendere via Mazzini più attrattiva e maggiormente fruibile da parte dei cittadini ed anche dei turisti in modo da valorizzare il centro della città. L'obiettivo è quello di rivitalizzarla e renderla nuovamente una via centrale, un luogo attrattivo e contemporaneo, un importante asse commerciale. Il progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana vuole promuovere un centro commerciale naturale strategico del centro storico, prevedendo il miglioramento del decoro urbano, e nasce da un processo di confronto che ha visto il Comune dialogare in modo costruttivo con i commercianti e gli amministratori di condominio della via"

La prima fase dei lavori prenderà quindi avvio lunedì 24 luglio con la sostituzione della pavimentazione esistente con una nuova pavimentazione in pietra di Luserna nei portici del lato nord, nel tratto porticato compreso tra via Garibaldi e Borgo Basini, che si concluderà in linea di massima entro la metà di settembre.

I lavori proseguiranno poi sul lato sud, con l'utilizzo di pietra analoga all'esistente, nel tratto porticato tra via Cavestro e piazza Garibaldi, con l'avvio dei lavori agli inizi di agosto e la conclusione in linea di massima entro la metà di ottobre. Nelle varie fasi di cantiere verranno sempre garantiti il passaggio pedonale sotto i portici e l'accesso alle varie attività commerciali presenti, oltre che agli accessi dei condomini.

La seconda fase del progetto de "Il pedone al centro", prevede la riqualificazione dell'illuminazione pubblica e pannelli grafici per comunicazione, prenderà avvio a conclusione della prima fase, puntando sulla conservazione dei corpi illuminanti esistenti laddove possibile e la loro sostituzione con corpi illuminanti adeguati al contesto, solo nel caso sia necessario. La conclusione dei lavori, meno impattanti dei precedenti, è prevista in linea di massima entro il primo trimestre del 2018.

La terza fase, che prevede l'allargamento del marciapiede sul lato nord, a partire dall'incrocio di via Carducci fino a piazza Garibaldi, per riallineare il percorso pedonale all'incrocio con via Cavour, è stata programmata per l'estate del 2018.

(Fonte: Comune di Parma)

Fra Spettine (Pc), Bologna e Forlì, più di 300 partecipano al corso formativo curato da Vigili del fuoco e dai Carabinieri Forestale.

Bologna - Più di 300 capi scout dell'Agesci a lezione di antincendio boschivo. In Emilia-Romagna la prevenzione dei roghi passa anche dalla formazione. Nei giorni scorsi si sono svolti tre incontri per illustrare le regole da seguire per accendere fuochi in piena sicurezza: 54 ragazzi hanno frequentato le attività a Spettine (Pc); 141 a Bologna nella sede dei Vigili del fuoco; altri 110 si sono riuniti a Forlì. L'iniziativa rientra nell'ambito delle misure previste dal Piano regionale antincendio boschivo.

"Essere scout significa impegnarsi per far crescere la comunità a cui si appartiene. Per riuscirci, è importante anche imparare le semplici norme da rispettare per vivere il bosco in condizioni di sicurezza: la diffusione delle conoscenze e dei comportamenti consapevoli è il primo passo per costruire vera prevenzione degli incendi", afferma l'assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, che ha fatto visita a Spettine. "I fatti di questi giorni dimostrano quanto sia importante proteggere e tutelare le nostre foreste, un patrimonio verde che in Emilia-Romagna copre circa il 30% dell'intero territorio: la collaborazione con Vigili del Fuoco, Carabinieri e volontariato è alla base della nostra strategia".

A salire in cattedra, in occasione del ciclo di incontri rivolti ai capi scout, sono stati appunto i Vigili del Fuoco e i Carabinieri Forestali, per un totale di 4 ore di lezione in ciascun appuntamento. Al termine delle attività, ogni partecipante ha ottenuto un attestato di frequenza. Nel corso dell'estate, le squadre di presidio anti-incendio boschivo dei due Corpi dello Stato saranno inoltre impegnate in visite ai campi scout, per continuare le attività di formazione e informazione.

Piano regionale antincendio boschivo

È scattata dal 14 luglio in Emilia-Romagna lo stato di grave pericolosità per il rischio di incendi nei boschi. Si inaspriscono i divieti e le sanzioni dal primo luglio al 30 settembre.

A coordinare gli interventi di antincendio boschivo, fino al 31 agosto, sarà la Sala operativa unificata permanente (Soup) attivata a Bologna, nella sede dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, operativa tutti i giorni dalle 8 alle 20 con servizio di reperibilità notturna.

In stretto raccordo con i Comuni e l'Agenzia, in tutto il territorio emiliano-romagnolo squadre dei Vigili del Fuoco e del volontariato di protezione civile sono impegnate in attività di avvistamento, prevenzione e spegnimento incendi; i Carabinieri svolgono attività di prevenzione e repressione dei reati connessi.

Per segnalazioni di incendi, è possibile contattare i numeri 1515 (numero nazionale di pronto intervento dei Carabinieri Forestale) e il 115 (numero nazionale di pronto intervento del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile). La telefonata è gratuita.

(Fonte: Regione ER)

Presentato il "Rapporto sul turismo 2017" curato da UniCredit e Touring Club Italiano: Emilia Romagna al 4° posto nella classifica delle regioni più turistiche d'Italia.

Bologna, 18 luglio 2017

Il turismo continua ad essere un driver decisivo per il nostro Paese. L'industria turistica italiana vale infatti oltre 70 miliardi di euro (ovvero il 4,2% del Pil) che salgono a 172,8 miliardi di euro (il 10,3% del Pil) se si aggiunge anche tutto l'indotto. E in questo contesto l'Emilia Romagna con oltre 36,5 milioni di presenze, è la quarta regione più turistica d'Italia. A confermare questi dati è il Rapporto sul Turismo 2017, curato da UniCredit in collaborazione con Touring Club Italiano, nel quale vengono analizzati i dati e le tendenze del settore turistico sia nel mondo che nel nostro Paese, con un'attenzione particolare alle diverse performance regionali.


Il turismo, dunque, si conferma come un settore rilevante nell'economia emiliana, ancora con grandi potenzialità e significativi margini di crescita. Per quando riguarda l'offerta ricettiva, nel 2015 l'Emilia Romagna si è dunque attestata al 4° posto nella classifica delle regioni più turistiche d'Italia, registrando oltre 36,5 milioni di presenze. Ha invece ottenuto il 5° posto per numero di esercizi turistici (9.278) e il 3° posto per numero di letti totali (459.987). Nel quinquennio 2010-2015 in particolare l'offerta ricettiva dell'Emilia Romagna ha registrato un incremento di letti totali pari al 4,1% (3,8% il dato medio Italia). Nel dettaglio relativo alla distribuzione dei posti letto regionali per tipologia di struttura ricettiva, nel periodo considerato il 64,9% dei posti letto è stato offerto da alberghi, il 20% da campeggi e villaggi turistici, il 5,9% da alloggi in affitto, il 2,8% da case per ferie e il 2,3% da agriturismi.

Per quanto riguarda invece la distribuzione percentuale delle presenze turistiche nelle province emiliane risulta in testa Rimini con il 41,9% del dato complessivo regionale: a seguire vi sono poi Ravenna (17,0%), Forlì-Cesena (13,1%), Bologna (9,0%), Ferrara (8,3%) Parma (4,6%); Modena (3,3%), Reggio Emilia (1,5%) e Piacenza (1,2%).

Nel Rapporto si evidenziano poi i principali mercati esteri di provenienza che per l'Emilia Romagna nel 2015 sono stati, nell'ordine, la Germania (22,9%), la Francia (9,2%) e la Svizzera (9%). Inoltre, il settore turistico emiliano genera il 3,6% del valore aggiunto nazionale, dando lavoro a oltre 125.000 addetti (distribuiti fra alloggio e ristorazione) che costituiscono l'8,5% del totale occupati in Italia.

Una sezione del Rapporto si concentra poi su "I turismi in Italia". Il modo di fare turismo è infatti cambiato negli anni: fenomeno sociale ancor prima che economico, il turismo è influenzato dall'evoluzione dei bisogni dei viaggiatori e da una serie di fattori "esogeni" che hanno effetti combinati sui comportamenti individuali. La tecnologia, ad esempio, ha inciso profondamente nelle modalità di guardare al mondo dei viaggi ampliando a dismisura la possibilità di reperire informazioni, rivoluzionando il tradizionale concetto di intermediazione, riducendo l'asimmetria informativa tra produttore e consumatore e offrendo a quest'ultimo la possibilità di generare contenuti propri e di diffonderli in modo pervasivo attraverso gli strumenti social.

Il Rapporto si apre così anche al mondo dei social network, con una sezione dedicata alla percezione dell'ospitalità in Italia. Sono ormai tantissime le piattaforme che consentono di leggere o rilasciare recensioni su una destinazione turistica o su specifici servizi offerti localmente (dalla ricettività alla ristorazione). Tasselli digitali che costruiscono giorno dopo giorno la reputazione globale di un territorio che quindi deve essere attentamente gestita. Curata dalla società Travel Appeal, l'analisi di oltre 6 milioni e 700mila recensioni presenti sui portali Tripadvisor, Booking.com ed Expedia nel periodo gennaio-dicembre 2016 permette di comprendere i punti di forza e le criticità dell'offerta ricettiva e, più in generale, la soddisfazione degli ospiti che soggiornano nelle strutture italiane. Le Regioni d'Italia più recensite nel 2016 rispecchiano quindi in generale le destinazioni nelle quali arrivano più turisti; in questa speciale classifica l'Emilia Romagna si piazza al 6° posto (guidano la classifica Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio).

A proposito di social, l'Emilia Romagna si piazza al 2° posto nella classifica delle regioni italiane con maggior numero di follower su Twitter: oltre 53mila. In prima posizione le Marche.

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Aperte le iscrizioni al secondo contest nazionale di CNA riservato alle imprese innovative. Ventimila euro e un viaggio a Dublino nelle sedi di Google e Facebook i primi premi, oltre a quelli a livello provinciale.

Modena, 18 luglio 2017

Sono ufficialmente aperte le iscrizioni a Cambiamenti, premio al pensiero innovativo delle neo imprese italiane indetto dalla CNA, che verrà assegnato il 30 novembre a Roma. Un evento nazionale, che viene declinato a livello provinciale, e anche Modena avrà la sua selezione, una selezione che l'anno scorso, su diciassette partecipanti, ha qualificato alle fasi nazionali la start up Oltrecafè di Francesca Lovato, dinamica impresa che realizza pellet da fondi di caffè.

Seicento imprese candidate, 304 comuni coinvolti e 23 eventi territoriali, 22 finaliste: questi sono stati i numeri dell'edizione 2016. Cifre destinate ad aumentare quest'anno, nella seconda edizione del Premio lanciato da CNA insieme ad Artigiancassa e ai colossi del web Facebook e Google, lancia la seconda edizione del Premio.

Ventimila euro e un viaggio a Dublino, per incontrare i maggiori esperti di Facebook e di Google, sono i più importanti premi in palio, oltre a un insieme di servizi e opportunità di confronto con "venture capitalist" e fondi di investimento grazie all'apporto del partner Italia Startup, e la possibilità di entrare a far parte di una rete che offrirà loro momenti di confronto e workshop di approfondimento. Ma ci saranno anche dei premi tutti modenesi (tablet, ad esempio, oltre a forniture gratuite di servizi erogati dall'Associazione) per le imprese che si aggiudicheranno il contest provinciale, con i progetti iscritti che saranno passati al vaglio di una giuria di imprenditori sulla base di fattori come l'originalità, la capacità di rispondere ad un'esigenza di mercato, il livello di competitività, l'impatto sociale, la sostenibilità economica.

Al premio possono partecipare tutte le imprese costituite dal 1 gennaio 2014, anche se non associate a CNA.

"Un'iniziativa che ha colto nel segno già lo scorso anno – dichiara Claudio Medici, presidente CNA di Modena - valorizzando la propensione delle neo piccole imprese dei diversi territori all'innovazione e al cambiamento dei processi e delle tipologie di produzione. Una realtà ben affermata nella nostra provincia, che vanta uno dei maggiori livelli di imprenditorialità del Paese. Siamo convinti che anche quest'anno il premio riscuoterà l'attenzione dei giovani imprenditori e delle neo imprese e invitiamo fin da ora le start up interessate a candidarsi".

"L'iniziativa – conclude Lapo Secciani, presidente dei Giovani Imprenditori CNA Modena – è un'ulteriore testimonianza dell'attenzione di CNA nei confronti dei giovani imprenditori, come certifica il progetto Kickstart della nostra Associazione, finalizzato appunto a mettere a disposizione di chi ha un'idea d'impresa uno staff in grado di dare le indicazioni più opportune da un punto di vista finanziario, fiscale e organizzativo".

Per maggiori informazioni sul Premio Cambiamenti e sulle modalità di partecipazione, le start up possono rivolgersi a Susanna Golinelli, tel. 059 418581 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le iscrizioni sono già aperte, e lo rimarranno sino al 20 settembre 2017, sul sito: www.premiocambiamenti.it  dove è possibile formalizzare la propria adesione raccontando la propria attività, secondo le modalità di seguito indicate e per mezzo di un form di partecipazione.

(Ufficio Stampa CNA MO)

La continuità aziendale conferma un bilancio in utile per il quinto anno consecutivo. Ottima la semestrale 2017. A seguito delle assemblee elettive territoriali Giorgio Grenzi è stato riconfermato per acclamazione alla presidenza del Consorzio Agrario per altri tre anni. Approvato anche il bilancio 2016 che conferma nella continuità aziendale un utile per il quinto anno consecutivo in un contesto dei mercati sempre altalenante. Soci da record: con 200 nuovi iscritti si raggiunge quota 4266 imprenditori agricoli aderenti.

Parma – 18 Luglio 2017

Elezioni consortili per il rinnovo delle cariche istituzionali e approvazione del bilancio della continuità aziendale che per il quinto anno consecutivo si conferma in attivo a testimonianza della validità delle azioni manageriali intraprese nei diversi comparti in cui il Consorzio Agrario di Parma è impegnato a sostegno delle filiere agroalimentari. Per il Consorzio, nella sua complessità, questo mese di luglio 2017 è stato particolarmente importante per fissare ancora di più i punti fermi della sua capacità operativa dopo l'arrivo alla guida del nuovo direttore Giorgio Collina.

Le elezioni per il rinnovo delle cariche hanno regalato rilevanti conferme: alla presidenza del Consorzio è stato rieletto per acclamazione Giorgio Grenzi che, grazie all'impegno profuso nell'ultimo mandato e soprattutto grazie ai risultati concreti conseguiti unitamente all'intero staff consortile, ha guadagnato il plauso da tutta l'assemblea riunita e la successiva nomina al vertice aziendale dal nuovo Consiglio appena insediatosi. Un nuovo mandato dunque che offrirà l'opportunità di poter migliorare ulteriormente quanto di buono e produttivo è stato realizzato fino ad ora. Del resto le assemblee svolte nell'ultimo mese nelle diverse aree territoriali del Parmense in cui il Consorzio Agrario di Parma è presente hanno sancito una netta promozione delle scelte gestionali dell'amministrazione uscente.

"Sono onorato per questa elezione all'unanimità – ha commentato il presidente Giorgio Grenzi - e sono pronto con entusiasmo a guidare il Consorzio Agrario per il secondo mandato. In questi tre anni siamo riusciti a dare risposte concrete alle imprese agricole riammodernando il Consorzio rendendolo più efficiente grazie alla collaborazione di tutti i dipendenti e all'operato del management. C'è tanto ancora da fare, ma i risultati ottenuti confermano che la strada intrapresa è davvero quella giusta e a testimoniarlo c'è anche una nuova massiccia adesione di nuovi soci, circa 200 che hanno portato il numero complessivo degli aderenti a quota 4266 un numero molto alto che ci gratifica e responsabilizza".

Oltre a Giorgio Grenzi i nuovi componenti eletti che siederanno nel nuovo consiglio sono: Giacomo Barbuti, Teseo Bergonzani, Giacomo Bernardi, Remo Borlenghi, Filippo Boselli, Francesco Botti, Paolo, Cavalli, Giuseppe Corradi, Luca Cotti, Gianfranco Mantelli, Luigi Montali, Lino Monteverdi, Arnaldo Morsia, Marco Orsi, Gianfranco Pagani, Luca Saglia, Marco Tamani.

Una novità è rappresentata dall'istituzione di un nuovo organo, il Comitato Esecutivo, che coadiuverà presidenza e direzione nelle decisioni strategiche di indirizzo del Consorzi Agrario; ne fanno parte: oltre a Giorgio Grenzi che ne è il presidente anche Luca Cotti, Luigi Montali, Giacomo Bernardi e Marco Orsi.

Altro capitolo rilevante è rappresentato dal bilancio di esercizio dell'anno 2016 e dall'approvazione di una semestrale 2017 più che buona: due dati assai rilevanti che confermano un trend positivo della continuità aziendale del Consorzio Agrario di Parma.
Per quanto concerne il 2016 il valore della produzione registra un incremento di oltre 700 mila euro rispetto all'anno precedente raggiungendo quota 58,7 milioni di euro e un utile di esercizio della continuità aziendale di 435 mila euro che rappresenta un 55% in più rispetto all'anno precedente (2015); l'EBTDA del 2016 è stato di 1,918 milioni di euro contro 1,875 dell'anno precedente (2,29% in più). A testimoniare l'andamento più che buono del Consorzio anche i risultati dei primi sei mesi del 2017 che proiettano un'immagine estremamente dinamica del Consorzio Agrario sui mercati e che, grazie a performance molto positive in tutte le aree di business in cui opera, ha registrato ricavi complessivi di vendita e prestazioni di 33,5 milioni di euro. Numeri che attestano chiaramente un aumento assai rilevante pari al 16,53% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In questo caso particolarmente degno di nota è anche il valore dell'EBTDA pari a 1,745 milioni di euro contro 1,3 milioni di euro del 2016. Risultati che sono in linea con le previsioni contenute nel Piano Industriale 2016-2018.

"Grazie ad un team coeso ed efficiente – ha commentato il direttore generale Giorgio Collina alla guida aziendale da Gennaio- nel 2017 abbiamo migliorato ulteriormente il buon trend degli anni precedenti potendo anche contare su un mercato più ricettivo con prezzi delle produzioni tipiche più adeguate al loro reale valore. Positivo è stato anche il costante collaborativo rapporto con il ceto bancario locale e quindi tutto questo pone le basi perché l'anno si concluda positivamente secondo le nostre aspettative".

(Fonte: Consorzio Agrario Parma)

Lunedì, 17 Luglio 2017 12:19

Le offerte di lavoro di questa settimana

Nuove offerte di lavoro di Archimede Spa. Aziende cercano operai specializzati e impiegati da inserire nei propri organici. Di seguito tutte le posizioni aperte. 

ENTRA NEL TEAM ARCHIMEDE
Addetto alla selezione del personale a Correggio (RE)
Archimede SpA ricerca un addetto alla selezione del personale per proprio ufficio di Correggio. Il candidato/a affiancherà il responsabile di filiale nella selezione e gestione delle risorse umane. La risorsa sarà impegnata nella ricerca dei profili, attraverso la pubblicazione degli annunci, lo screening dei curricula ed effettuando colloqui di selezione. Suoi compiti saranno anche la gestione documentale del contratto di somministrazione.
Info e candidature al seguente link 

Perito meccanico a Novellara (RE)
Archimede SpA ricerca un perito meccanico per il settore plastico e metalmeccanico.
Il candidato verrà inserito all'interno del reparto produzione, tramite un percorso di formazione dovrà occuparsi della conduzione delle macchine utensili a controllo numerico o presse per lo stampaggio plastico. Le stesse figure verranno selezionate anche per eventuali inserimenti all'interno dell'ufficio tecnico.
Info e candidature al seguente link 

INGEGNERE MECCANICO/MECCATRONICO a Novellara (RE)
Archimede spa ricerca un Ingegnere meccanico/meccatronico per il settore metalmeccanico. La risorsa verrà inserita all'interno dell'ufficio tecnico e dovrà occuparsi di progettazione meccanica, ricerca e sviluppo, redazione distinte base, messa in tavola 2D, esplosi, relazione diretta con clienti. Si richiede una buona conoscenza dei programmi Solidworks, Pro-E, Creo.
Info e candidature al seguente link 

Project Manager a Novellara (RE)
Archimede SpA ricerca un Project Manager per il settore informatico.
La figura richiesta dovrà occuparsi di seguire i progetti dalla fase iniziale della raccolta specifiche dal cliente sino alla fase finale terminante con l'installazione (attività effettuata dal tecnico installatore quasi sempre con la compresenza del p.m.) coordinando e formando il team di lavoro all'interno dell'azienda.
Candidature al seguente link 

Addetto al magazzino a Novellara (RE)

Archimede Spa ricerca un addetto al magazzino per importante azienda informatica.
La risorsa verrà inserita all'interno del magazzino e dovrà occuparsi della redazione di bolle e documenti di trasporto, inserire dati sul gestionale aziendale e preparazione della merce per le spedizioni, ubicazione merce in entrata, inventario trimestrale e annuale, aggiornamento applicativo interno.
Info e Candidature al seguente link 

Tornitore CNC a Novellara (RE)

Archimede Spa ricerca un Tornitore CNC per il settore metalmeccanico.
La risorsa verrà inserita nel reparto produzione e dovrà occuparsi dell'attrezzaggio e della programmazione di torni a controllo numerico. Dovrà avere una buona conoscenza del linguaggio Fanuc.
Info e Candidature al seguente link 

Elettricista a Novellara (RE)

Archimede Spa ricerca un Elettricista per il settore elettrico.
Il candidato dovrà occuparsi dell'installazione di impianti civili e industriali, impianti fotovoltaici, impianti ad alta tensione, cablaggi elettrici e posa cavi su cantieri nelle provincia di Reggio Emilia.
Info e Candidature al seguente link 

Neolaureati in Ingegneria ed Economia a Reggio Emilia
Le risorse selezionate, da formare attraverso la partecipazione ad un corso di perfezionamento in Design & Management dei servizi, saranno inserite all'interno dell'organico aziendale per ricoprire la figura di Service Designer. La selezione è rivolta a Neo-laureati in materie tecniche, economiche e giuridiche preferibilmente in Ingegneria ed Economia. Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre la data del 28/07/2017.
Luogo di lavoro Reggio Emilia
Candidature a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Electric System a Reggio Emilia
Archimede Spa ricerca agente monomandatario senior.
Electric System installa impianti di sicurezza e fornisce assistenza qualificata alle aziende, ai centri commerciali, agli enti pubblici ed ai privati. Assieme alla Direzione della Società Capogruppo Coopservice S.Coop.p.A., sta ampliando e potenziando la propria rete di vendita per sviluppare "Progetto SicuroSubito", un progetto di business innovativo rivolto alla clientela Residenziale e Small Business.
Info e candidature al seguente link

Entra nel team Archimede
HR Specialist a Bologna
Archimede Spa ricerca per potenziamento del proprio organico interno un HR Specialist.
Il candidato/a affiancherà il responsabile di filiale e i colleghi nella selezione e gestione delle risorse umane. La risorsa sarà impegnata nella ricerca dei profili, attraverso la pubblicazione degli annunci, lo screening dei curricula ed effettuando colloqui di selezione. Suoi compiti saranno anche la gestione documentale del contratto di somministrazione.
Info e candidature al seguente link 

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Ricostruzione - Durante le scosse del maggio 2012, otto scalere per il deposito di forme di Parmigiano Reggiano andarono completamente distrutte: con un contributo di 152 mila euro dalla Regione, l'azienda delocalizzò prodotti e produzione senza mai fermarsi.

Modena, 17 luglio 2017

"Sono aziende come questa che fanno grande la nostra terra e che qualificano i nostri prodotti, eccellenze di livello internazionale. Imprese sostenute dalla capacità produttiva, legata a quella di saper sempre innovare, dalle competenze consolidate nel tempo e dalla forza di chi ci lavora, imprenditori e lavoratori che non si sono mai fermati e che sono stati in grado di rialzarsi più forti di prima dopo le ferite inferte dal sisma."
Così il presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione post terremoto del 2012, Stefano Bonaccini, durante la cerimonia del 50^ anniversario di attività del "4 Madonne Caseificio dell'Emilia" di Lesignana (Modena), alla quale ha partecipato insieme, tra gli altri, al sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli, al presidente del caseificio, Andrea Nascimbeni, e al presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli.

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Dopo le scosse del 20 e 29 maggio 2012, la sede del caseificio di Lesignana di Modena ha subito danni alla scaffalatura del magazzino di stagionatura, andata completamente distrutta, ma non alla struttura muraria del magazzino stesso. Molte forme di Parmigiano Reggiano stagionate andarono perdute ma la lavorazione del Re dei formaggi non si è mai fermata. Con un contributo di oltre 125 mila euro - fondi per la ricostruzione - l'azienda ha potuto delocalizzare prodotti e produzioni in altra sede.
"Essere qui oggi- sottolinea Bonaccini- è la prova che nel ricostruire l'Emilia ha saputo anche tutelare le proprie eccellenze e che dalle proprie eccellenze è ripartita".

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Il magazzino di stagionatura del "4 Madonne Caseificio dell'Emilia" di Lesignana danneggiato dalle scosse era costituito da 4 scalere a 22 ripiani di lunghezza di quasi 55 metri per una capacità complessiva di 33.572 posti forma. Otto scalere sono crollate completamente, mentre le rimanenti sono state danneggiate in maniera comunque tale da non consentirne il riutilizzo anche con interventi di riparazione per adeguarle alle nuove norme emanate dopo il sisma./Gia.Bos.

(Fonte: Regione ER)

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