Da inizio mese trattate 3 donne. E' iniziata l'attività di chirurgia senologica oncologica all'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo Monti.

Dal 3 agosto scorso sono state sottoposte a trattamento chirurgico tre donne affette da neoplasia mammaria: gli interventi sono stati eseguiti dalla equipe della chirurgia senologica provinciale diretta dal dott. Guglielmo Ferrari, coadiuvata dalla presenza in loco dell'anatomopatologo dell'unità operativa dell'Arcispedale Santa Maria Nuova che ha permesso di effettuare, durante la procedura chirurgica, gli esami istologici intraoperatori necessari per la definizione del linfonodo sentinella e per la radicalità oncologica.

Tutte le pazienti sono state studiate con mammografia e biopsie diagnostiche eseguite da radiologi senologici all'Ospedale S.Anna, preparate e discusse dal gruppo multidisciplinare provinciale della Breast Unit (Unità Senologica) che comprende tutti gli specialisti (radiologo, oncologo, chirurgo senologo, chirurgo plastico, radioterapista, fisiatra, fisioterapista, psicologa, insieme a tutti gli infermieri dedicati, tecnici radiologi e di radioterapia) dedicati allo studio e alla cura dei tumori della mammella che opera sul territorio provinciale.

La chirurgia senologica era già operante negli ospedali di Reggio, Scandiano e Guastalla e con la attivazione della sede di Castelnovo Monti si è voluto dare una risposta alle donne del territorio che hanno una diagnosi di tumore mammario ma, a differenza di quanto accadeva in passato, con una equipe di chirurghi specialisti senologici. L'obiettivo è far sì che le pazienti della zona abbiano lo stesso trattamento che si offre in altre strutture e le cure migliori che al giorno d'oggi sono necessarie per questa patologia che è in costante crescita.

"Per una donna che ha un tumore al seno - sottolinea il dottor Guglielmo Ferrari, Direttore ff della struttura complessa di chirurgia senologica del Presidio ospedaliero Santa Maria Nuova, afferente al Dipartimento oncologico - avere a disposizione una Breast Unit significa essere presa per mano e avere maggiori chance di essere curata al meglio, secondo elevati standard internazionali e da personale altamente specializzato per il carcinoma della mammella. Vuole dire essere seguita da un'equipe multidisciplinare durante tutto il percorso diagnostico e terapeutico in strutture di alto livello, organizzate secondo criteri scientifici precisi, condivisi sul territorio italiano le cui prestazioni sono valutate periodicamente, in cui si assicura l'aggiornamento sia del personale sia della strumentazione utilizzata. Infine significa avere la possibilità di partecipare a studi clinici multicentrici, nazionali e internazionali, e di avere accesso alle terapie più innovative".

I dati dicono che chi viene curata nei centri di senologia specializzati, in cui sono presenti équipe multidisciplinari, ha più possibilità di guarire: le donne trattate in questi centri hanno una percentuale di sopravvivenza più alta del 18% rispetto a chi si rivolge a strutture non specializzate, e hanno anche una migliore qualità di vita. Il tumore della mammella è in assoluto il più frequente nelle donne in ogni fascia di età, sia nelle giovani che in età più avanzata. Ogni anno in Italia si contano 50mila nuovi casi di tumore, anche se l'incremento è progressivo ogni anno, il dato più confortante è che la sopravvivenza è notevolmente aumentata grazie ai programmi di screening mammografico che nella regione Emilia Romagna hanno un'adesione fra le più alte in Italia e ai trattamenti sempre più qualificati e personalizzati.
La chirurgia senologica nel territorio provinciale opera circa 550 nuovi casi di tumore ogni anno con 1000 interventi chirurgici complessivi che comprendono anche quelli ricostruttivi oncoplastici, necessari quando per una radicalità oncologica si deve asportare tutta la mammella.

L'Ufficio Stampa

FOTO: parte dell'equipe di chirurgia senologica. Da destra: dott.ssa Moira Ragazzi, anatomopatologo; dott.ssa Filomena De Bonis, chirurgo senologo; dott. Fabio Castagnetti, chirurgo plastico; dott. Eugenio Cenini, chirurgo senologo; dott. Guglielmo Ferrari, direttore ff; Rosita Donelli, infermiera dedicata alla Senologia; dott. Giuseppe Falco, chirurgo senologo.

BOX APPROFONDIMENTO

Cosa sono le Breast Unit
Le Breast Unit, o centri di senologia multidisciplinari, rappresentano una nuova opportunità di cura e assistenza, regolata da specifiche linee guida nazionali, che permette alla donna di affrontare il tumore al seno con la sicurezza di essere seguita da un team di specialisti dedicati, curata secondo i più alti standard europei e accompagnata nell'intero percorso di malattia. In ogni diversa tappa di tale percorso, dalla diagnosi al follow up, il centro di senologia prevede la presa in carico di tutti i bisogni fisici e psicologici della donna affetta da una patologia complessa come il carcinoma mammario, nelle sue diverse rappresentazioni. Un'opportunità che deve essere alla portata di ogni donna, in ogni Regione italiana.

Quali sono i vantaggi di avere a disposizione un'équipe multidisciplinare
Il tumore al seno è una malattia molto complessa: non esiste un solo tipo di tumore al seno, ma ne esistono molti tipi, che differiscono anche a livello molecolare. Ciascun tumore va identificato nel modo corretto, affinché si possa stabilire la terapia più mirata ed efficace per ogni donna. È quindi fondamentale che i diversi specialisti si scambino le informazioni e discutano insieme ogni singolo caso. Solo così è possibile stabilire il migliore piano terapeutico, aumentare le probabilità di successo del trattamento e ridurre al minimo gli effetti collaterali dei farmaci. Con un risparmio economico anche per la sanità, perché si evitano esami inutili o la loro ripetizione. Si evitano, inoltre, i pellegrinaggi che molte pazienti sono costrette a fare alla ricerca dei diversi specialisti, che comportano un enorme spreco di tempo e di denaro a carico delle donne stesse, e che accrescono le incertezze. Alle opinioni personali di un solo clinico si sostituisce una decisione collegiale, che nasce dal confronto di più professionisti, che segue i protocolli e le linee guida più aggiornati e che deve tener conto anche del punto di vista della paziente.

I requisiti essenziali che una Breast Unit deve possedere
Secondo gli standard nazionali e internazionali, per definirsi tale una Breast Unit dovrebbe rispettare una serie di requisiti di base, essenziali e molto precisi. Eccoli.

La Breast Unit:
-Tratta più di 150 nuovi casi di carcinoma mammario ogni anno. Attualmente, in Italia ancora molti tumori al seno vengono trattati in centri poco specializzati e da personale che effettua pochi casi l'anno: due fattori chiave che influenzano la probabilità di sopravvivenza e la qualità di vita.
-Assicura la presenza di chirurghi, radiologi, patologi, oncologi, radioterapisti, infermieri, tecnici di radiologia, fisici medici e data manager che dedicano tutta o la maggior parte della propria attività al trattamento della mammella, e di molte altre figure, come: psico-oncologo, onco-genetista, chirurgo plastico, fisiatra, fisioterapista e medico nucleare specializzati nella patologia mammaria. In ogni centro deve essere identificato il coordinatore clinico.
-Assicura la tempestività nella diagnosi.
-Svolge le riunioni multidisciplinari settimanali per discutere collegialmente ogni singolo caso, sia prima dell'intervento chirurgico, sia dopo. Le riunioni sono i momenti in cui l'équipe si riunisce per: fare una valutazione condivisa della diagnosi e dell'estensione della malattia; stabilire la strategia terapeutica, dando indicazioni puntuali per la chirurgia, per la terapia farmacologica, per la radioterapia, per la terapia riabilitativa e per la fase dei controlli (follow up). A queste riunioni partecipano professionisti che hanno una competenza specifica nel carcinoma della mammella. In particolare: radiologo, anatomopatologo, chirurgo, oncologo medico, radioterapista, fisiatra e un infermiere di senologia.

Maltempo. La Regione Emilia-Romagna nelle zone colpite dai temporali di ieri, sopralluoghi degli assessori Corsini e Bianchi in Romagna e nel Ferrarese per una prima ricognizione dei danni. Bonaccini: "Siamo al fianco delle popolazioni. Estenderemo anche a questi eventi la richiesta di stato d'emergenza nazionale e siamo pronti a stanziare apposite risorse"

Raffiche di vento fino a 100 chilometri orari e piogge con picchi tra i 30 e i 50 millimetri si sono abbattute sulle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini

Bologna - Sopralluoghi stamani da parte degli assessori Bianchi e Corsini nelle aree più colpite dal maltempo di ieri, per verificare direttamente sul posto le criticità ed effettuare una prima ricognizione dei danni. Richiesta di estendere anche a questi ultimi eventi la dichiarazione di stato d'emergenza nazionale. Disponibilità della Regione a stanziare specifiche risorse.
Questo il quadro della situazione il giorno dopo la nuova, intensa ondata di temporali che ha interessato, con raffiche di vento fino a 100 chilometri orari e piogge con picchi tra i 30 e i 50 millimetri in un'ora, le province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

"La Regione è e sarà al fianco dei territori e delle popolazioni colpite- afferma il presidente, Stefano Bonaccini-. In accordo con le amministrazioni comunali abbiamo da subito avviato la ricognizione dei danni subiti sia dal patrimonio pubblico che da quello privato e siamo pronti a stanziare apposite risorse. Estenderemo inoltre a questi ultimi eventi la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale già avanzata al Dipartimento di Protezione civile dopo i fenomeni meteo di fine giugno e dell'11 luglio: quello di ieri è il sesto fortunale ad interessare la nostra regione nell'arco di un mese e mezzo".

E già questa mattina si sono recati sul posto, in Romagna e nel Ferrarese, gli assessori al Turismo, Andrea Corsini, e all'Università e Lavoro, Patrizio Bianchi.
"Il maltempo ha colpito aree di fondamentale importanza per l'equilibrio e la sicurezza dell'intero sistema padano- sottolineano gli assessori-. Ci siamo mossi immediatamente per renderci conto di persona e valutare la situazione, faremo tutto ciò che è necessario per garantire il più rapido ritorno alla normalità. L'Agenzia regionale di Protezione civile è intervenuta con la massima rapidità e il lavoro di tutte le forze impegnate sul campo prosegue anche in queste ore. Ringraziamo tutti gli operatori e i volontari, che come sempre hanno offerto grande disponibilità e impegno".

Ricognizione dei danni
Le zone più colpite sono: nel forlivese-cesenate i comuni di Forlì, Dovadola, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana e Roncofreddo; nel ferrarese Codigoro, Comacchio, Fiscaglia, Ostellato e Mesola; nel ravennate Alfonsine, Lugo, Massa Lombarda e Sant'Agata sul Santerno; nel riminese Sant'Agata Feltria, Pennabilli, Novafeltria e Talamello.
Il maltempo ha provocato la rottura di rami e la caduta di alberi, che in alcuni casi hanno determinato l'interruzione della viabilità principale - in particolare della superstrada Ferrara-Mare e della Romea, nel ferrarese e nel ravennate - e secondaria, oltre a danni ad abitazioni private, attività produttive ed edifici pubblici. A causa del forte vento si sono verificate interruzioni nell'erogazione dell'energia elettrica: stamattina circa 700 utenze alimentate dalla media tensione risultavano ancora scollegate dalla rete, 500 delle quali solo nel comune di Mesola (Fe). I tecnici sono al lavoro e si prevede che la situazione sarà risolta entro sera. /EC

Nel frattempo il Consorzio di bonifica ha attivato una serie di azioni per mitigare l'impatto della crisi. Dati statistici e scenari anche per le derivazioni sul Secchia

Reggio Emilia - 10 Agosto 2017 - In contesti di crisi idrica come quelli che si stanno manifestando in modo decisamente anticiclico in alcune aree del comprensorio ed in particolare in Val d'Enza è fondamentale ribadire, per fare la necessaria chiarezza e per affrontare la situazione straordinaria con realismo e adeguato pragmatismo, la funzione precisa del Consorzio di bonifica.

In merito a quanto evidenziato oggi a mezzo stampa sulle presunte responsabilità e competenze dirette dell'ente di bonifica dell'Emilia Centrale sui provvedimenti di sospensione ai prelievi di risorsa idrica per fini irrigui in Val d'Enza il Consorzio precisa e rimarca - con supporto documentale allegato – il suo ruolo specifico. Nel territorio regionale il governo delle acque è di competenza della Regione Emilia Romagna e operativamente reso esecutivo da provvedimenti presi da ARPAE e gli enti che contribuiscono alla gestione della risorsa, attraverso la loro opera quotidiana, la manutenzione della loro rete di canalizzazioni e le loro infrastrutture idrauliche come il Consorzio sono sottoposti alle normative e alle determinazioni legislative di questa agenzia regionale e non possono esimersi in alcun modo dall'attenersi scrupolosamente a quanto comunicato. Stante la ridottissima portata dell'enza Nel caso della sospensione della derivazione di risorsa idrica per fini irrigui in prossimità della cosiddetta traversa di Cerezzola il Consorzio di bonifica non ha ora la possibilità in alcun modo di revocare il provvedimento ARPAE.

Enza Contesto 2017: dati statistici di derivazione irrigua

Rispetto ai complessivi 19 milioni di metri cubi derivati per finalità irrigue in media negli anni scorsi in prossimità della Traversa di Cerezzola quest'anno – nel periodo 15 maggio-31 luglio – si sono derivati 7,7 milioni di mc ed è chiaro come manchino all'appello 10,7 milioni di metri cubi di risorsa idrica che vanno pesantemente a sommarsi alla mancanza strutturale di un comprensorio sotto questo profilo già di suo deficitario di acqua. La derivazione irrigua sottesa dalla traversa di Cerezzola in comune di Canossa (RE) a servizio dei territori dell'alta pianura reggiana nel comprensorio del Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale e dell'alta pianura Parmense nei territori della Bonifica Parmense grava in uno stato di crisi idrica già dalla fine di maggio, come si evince dai prelievi effettuati finoa fine di luglio, giorno in cui la derivazione con provvedimento ARPAE è stata completamente sospesa in quanto la portata del fiume è scesa al di sotto del valore della porta di minimo deflusso vitale fissata dal PTA regionale. Dal 15 maggio e fino al 15 giugno la portata derivabile è stata uguale o leggermente inferiore alla portata di concessione, mentre da metà giugno ai primi di luglio la portata derivabile in genere oscillava dai 2 ai 4 mc/s. Anche storicamente dopo la prima settimana di luglio (eccezion fatta per il 2014 che è stato un anno particolarmente piovoso) la portata derivabile scende al di sotto dei 2,00 mc/s e si riduce costantemente fino ad arrivare a fine luglio a 1 mc/s. Ad agosto e settembre, in concomitanza ai periodi più siccitosi in cui si registrano le minime portate di magra, la derivazione resta attiva per un lungo periodo con solo 0,5 mc/s. Nel 2017 l'entità delle portate derivabili è scesa sotto i 2 mc/s già a fine maggio, con un anticipo netto di oltre un mese rispetto al verificarsi di tale condizioni rispetto agli anni precedenti. La situazione ha continuato a precipitare senza alcun arresto fino alla fine di luglio, in cui non è più possibile effettuare il prelievo, in quanto la portata nel torrente uguaglia o è inferiore al minimo deflusso vitale.

Azioni attuate e in corso di attivazione per affrontare l'emergenza in base alle competenze del Consorzio

Le azioni attuate, oltre all'organizzazione serrata dei turni di irrigazione come avviene comunque anche negli altri anni data la penuria di acqua della zona, è stata quella della attivazione dei pozzi consortili che però sono posti molto più a valle e consentono di far fronte a situazioni assolutamente localizzate. Altri pozzi che alimentano il canale della Spelta, quali il pozzo Borrasca, pozzo Ponte Enza, pozzo Sant'Ilario e pozzo Taneto tutti in comune di Sant'Ilario d'Enza, sono stati messi in esercizio per sopperire alla scarsità di risorse provenienti dall'Enza.Le azioni da attivare per sopperire alla attuale crisi sono quelle della deroga al DMV per la quale i Consorzi Emilia Centrale e Parmense hanno attivato la richiesta, e la verifica dello stato dei bacini idroelettrici posti sull'alto bacino dell'Enza di competenza dell'Enel per verificare la possibilità di rilasci concordati. Altre azioni possono essere messe in campo per il prossimo futuro, quali quelle relative alla realizzazione di bacini di accumulo a partire da bacini di 200-250 mila mc il cui effetto è simile a quello di un pozzo, a bacini di accumulo a servizio di più estese zone della capacità di 2-3 milioni di mc, a invasi di dimensioni dell'ordine dei 10-20 Mmc in grado di dare risposte risolutive al fabbisogno irriguo delle aree sottese.

Secchia Contesto 2017: dati statistici di derivazione irrigua e azioni attuate e in corso di attivazione per affrontare l'emergenza in base alle competenze del Consorzio

Anche il torrente Secchia, come tutti gli affluenti appenninici del fiume Po, è soggetto a ricorrenti carenze di risorsa idrica in relazione al regime idrologico specifico di tali corsi d'acqua che manifestano periodi siccitosi in concomitanza dei mesi estivi. Le portate derivabili a Castellarano-San Michele sono state in linea con le disponibilità medie nel mese di maggio e fino alla prima metà di giugno, mentre da metà giungo a metà luglio i prelievi possibili sono stati al di sotto della media. Allo stato attuale la derivazione da fiume è sospesa, la portata in arrivo è fatta defluire a valle essendo prossima o inferiore al DMV, pertanto la derivazione in destra o in sinistra idraulica è effettuata solo mediante prelievo dagli invasi.

I prelievi nel 2017 sono stati superiori alla media nel periodo 15 maggio-31 maggio, sotto la media dal 1 al 15 giugno e poi da metà giugno hanno cominciato ad essere decisamente inferiori e sostenuti dalla presenza degli invasi. Le aree effettivamente irrigate sono inferiori a causa delle ricorrenti condizioni di carenza idrica dei territori sottesi dalle derivazioni sul T. Secchia in corrispondenza della traversa di Castellarano-San Michele. La carenza di risorsa idrica superficiale rende difficile la distribuzione irrigua che per il periodo giugno-agosto risulta fortemente turnata e spinge gli agricoltori ad attingere risorsa irrigua di soccorso dalla falda delle conoidi, che risulta sempre più profonda (con confronti sul lungo periodo). Le azioni attuate, oltre all' organizzazione serrata dei turni di irrigazione come avviene comunque anche negli altri anni data la penuria di acqua della zona, è stata quella della attivazione dei pozzi consortili che però sono posti molto più a valle e consentono di far fronte a situazioni assolutamente localizzate.

In area reggiana sono stati attivati gli impianti di soccorso connessi alla rete alimentata dal Fiume PO a Boretto, consentendo di destinare le ridotte risorse idriche ai terreni la cui unica fonte di approvvigionamento è il F. Secchia. Inoltre a beneficio sia della derivazione modenese e reggiana è stato attivato l'attingimento dai bacini di invaso costituiti dallo sbarramento della traversa di derivazione e laterale. Questo ha consentito di rafforzare le portate di prelievo e allo stato attuale è la sola e unica possibile alimentazione delle derivazioni che da fine giugno sono alimentate alternativamente per una settimana. Il volume residuo di invaso è oggi stimato in 300.000 mc e si esaurirà probabilmente nel periodo di Ferragosto , in questo caso specifico nei giorni successivi potrebbe verificarsi - come per l'Enza - un provvedimento regionale di stop alle derivazioni irrigue se perdureranno queste situazioni di penuria idrica. Le azioni da attivare per sopperire all'attuale crisi sono quelle della deroga al DMV per la quale i Consorzi CBEC e Burana hanno attivato la richiesta, e la verifica dello stato dei bacini idroelettrici posti sull'alto bacino del Secchia di competenza dell'Enel per verificare la possibilità di rilasci concordati. Inoltre un'altra azione rilevante potrebbe essere quella di effettuare una pulizia dell'invaso di monte in modo da ampliare il volume disponibile e che è possibile rimpinguare in occasione anche di modesti eventi di pioggia, che diversamente tracimerebbero verso valle.

Altre azioni possono essere messe in campo per il prossimo futuro, quali quelle relative alla realizzazione di bacini di accumulo a partire da bacini di 200-250 mila mc il cui effetto è simile a quello di un pozzo, a bacini di accumulo a servizio di più estese zone della capacità di 2-3 milioni di mc, a invasi di dimensioni dell'ordine dei 10-20 Mmc in grado di dare risposte risolutive al fabbisogno irriguo delle aree sottese.

IN ALLEGATO IL DOCUMENTO ARPAE RELATIVO ALLA SOSPENSIONE DEI PRELIEVI DAL TORRENTE ENZA E SUOI AFFLUENTI NEL TERRITORIO DI COMPETENZA DELLA STRUTTURA AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI DI REGGIO EMILIA (Scaricabile pdf).

Parma, 10 agosto 2017. In occasione del ponte Ferragosto, nella giornata di lunedì 14 agosto, verranno garantiti i seguenti servizi. L'Ufficio di Stato Civile sarà attivo presso Ade Spa, in viale Villetta, solo per le pratiche relative ai decessi, dalle ore 8 alle ore 12.

Il Corpo di Polizia Municipale sarà attivo, così come l'Informazione e Accoglienza Turistica effettuerà regolare apertura dalle 9 alle 19.

Per i Servizi Sociali, inoltre, verranno erogati normalmente il servizio di Assistenza domiciliare agli anziani, il Servizio di Accoglienza ed emergenza minori ed i Centri Diurni e Spazi Collettivi. Per la giornata del 14 agosto, il Polo Socio Territoriale San Leonardo di via Verona, 36/A effettuerà regolare orario di lavoro. I Servizi Cimiteriali saranno aperti dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.

Da oggi, 10 agosto. Per l'intero tratto stradale il limite massimo di velocità è di 30 Km/h. La strada provinciale era chiusa dall'alluvione del 2014.

Parma, 10 agosto 2017 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica la riapertura al transito della strada provinciale 108 del Cirone a tutti i mezzi da oggi, 10 agosto 2017, e comunque dalla posa dell'opportuna segnaletica.

La Sp 108 è posta nel Comune di Corniglio, al confine con la Provincia di Massa Carrara.

Per la riapertura del transito e garantire le minime condizioni di sicurezza della circolazione veicolare e salvaguardare la pubblica incolumità, si è stabilito che il limite massimo di velocità è di 30 Km/h per tutte le categorie di veicoli, per l'intero tratto stradale.

Il transito sulla Sp 108 era interrotto dall'ottobre 2014, a seguito di eventi alluvionali; nei giorni scorsi la Provincia di Parma ha provveduto ad eseguire lavori di ripristino al reticolo scolante e di ripresa della pavimentazione stradale, che comunque non possono considerarsi risolutivi per consentire il transito con velocità ordinaria.
Gli interventi necessari per mettere in sicurezza la strada necessiterebbero di risorse finanziarie non disponibili, al momento, nel bilancio dell'Ente.

(Provincia di Parma)

Poste Italiane: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del primo semestre 2017. Ricavi e risultato operativo in crescita, masse gestite/amministrate raggiungono il traguardo dei 500 miliardi . 

• Ricavi totali consolidati: € 18 miliardi, +2,0% (€ 17,7 miliardi al 30.6.2016)
• Risultato operativo consolidato: € 847 milioni, +0,5% (€ 843 milioni al 30.6.2016)
• Utile netto consolidato: € 510 milioni, -9,7% (€ 565 milioni al 30.6.2016)
• Masse gestite/amministrate: € 500 miliardi, +1% (€ 493 miliardi al 31.12.2016)
• Posizione finanziaria netta industriale: avanzo di € 54 milioni (avanzo di € 893 milioni al 31.12.2016)

Roma, agosto 2017 – Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. ("Poste Italiane"), presieduto da Maria Bianca Farina, ha esaminato e approvato in data odierna la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017, redatta in conformità ai criteri di rilevazione, misurazione e classificazione stabiliti dai principi contabili internazionali (IAS/IFRS).

20170802-PT-Risultati

Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale, ha così commentato: "I risultati approvati oggi si presentano in crescita sia in termini di ricavi che di risultato operativo, mostrando un'accelerazione rispetto a quanto comunicato nel primo trimestre dell'anno. In particolare, nel secondo trimestre, il Gruppo ha registrato un'importante crescita di fatturato, +7%, che compensa ampiamente il calo registrato nel trimestre antecedente. Il risultato a livello operativo si mostra sostanzialmente in linea con quello del primo semestre 2016; bisogna tuttavia ricordare che, il primo semestre dello scorso anno, aveva beneficiato di una plusvalenza positiva dovuta all'effetto non ricorrente della cessione della quota in Visa Europe. Inoltre, vale la pena osservare, che nel primo semestre il Gruppo ha messo a bilancio alcuni accantonamenti; al netto di queste partite straordinarie l'utile operativo sarebbe stato pari a 912 milioni di €, mostrando una crescita del 26%, se confrontato con il medesimo periodo dello scorso anno.

Va inoltre evidenziato il traguardo raggiunto dalle masse gestite/amministrate che a fine semestre ha superato la ragguardevole cifra di 500 miliardi di €.

Dall'inizio del mio mandato ho lavorato a due principali obiettivi: il completamento del team di management e l'individuazione e implementazione di linee strategiche per consegnare valore ai nostri stakeholders. Posso affermare che la squadra è ora al completo e sta lavorando al nuovo piano strategico che verrà presentato al mercato agli inizi del 2018.

I nuovi obiettivi contribuiranno a rafforzare la generazione di cassa del gruppo e a supportare la nostra politica di dividendi, che per il 2017 confermiamo essere in linea con gli ultimi due anni.".

(Roma 2 agosto 2017)

- In allegato il comunicato stampa di Poste Italiane con tutti i dati economici e finanziari -

Mercoledì, 09 Agosto 2017 16:30

Camion in fiamme. Aggiornamento

Riaperto il tratto compreso tra Parma e Terre di Canossa in direzione di Bologna. Il personale di Autostrade assiste chi è fermo.

Roma 9 agosto 2017 - Autostrade per l'Italia comunica che sull'autostrada A1 Milano - Napoli, alle ore 16, è stato riaperto il tratto compreso tra Parma e Terre di Canossa in direzione di Bologna e che permane la chiusura del tratto in direzione di Milano. Il provvedimento si è reso necessario a causa di un mezzo pesante che all'altezza del km 113 mentre procedeva in direzione di Milano, dopo aver urtato la barriera spartitraffico, è andato in fiamme. Non si registrano feriti.

Sul luogo dell'evento oltre al personale della Direzione 2° Tronco di Milano, sono intervenute le pattuglie della Polizia Stradale, i soccorsi meccanici e i Vigili del Fuoco.
A momento il traffico in direzione di Bologna scorre su due corsie con 4 km di coda mentre risulta bloccato in direzione di Milano dove si registrano 4 km di coda. All'uscita obbligatoria di Terre di Canossa in direzione di Milano invece sono 2 i km di coda.

Per i clienti fermi in coda è stata attivata la distribuzione di acqua da parte del personale di Autostrade per l'Italia.

Agli utenti che da Reggio Emilia sono diretti verso Milano si consiglia di uscire a Terre di Canossa e tramite la SS9 via Emilia rientrare a Parma.Per le lunghe percorrenze, agli utenti che da Firenze sono diretti verso Milano si consiglia di utilizzare la A11 in direzione di Pisa e tramite la A12 e poi la A15 raggiungere la A1.

Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilita' e sui percorsi alternativi sono diramati tramite: i collegamenti "My Way" in onda sul canale 501 Sky Meteo24; sulla App My Way scaricabile gratuitamente dagli store di Android e Apple; su Sky TG24 HD (canali 100 e 500 di Sky) e su Sky TG24, disponibile al canale 50 del digitale terrestre. Sul sito autostrade.it, su RTL 102.5, su Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in Area di Servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center Autostrade al numero 840.04.21.21.

In Val d'Enza venivano mediamente erogati dal fiume 17-18 milioni di metri cubi d'acqua. Quest'anno sono stati solo 7. Prendono voce, in merito, gli agricoltori dei Consorzi irrigui e miglioramento fondiario che, da oltre mille anni, attingono acqua da Enza a scopi irrigui. Si tratta di quelli di Canale Vernazza, Quarto di Cavriago, Viceodomini di Montecchio, D'Acque di San Polo d'Enza, di miglioramento fondiario Sant'Eulalia.

L'inedita cessazione della derivazione a scopi irrigui a Cerezzola, vicino a Ciano, nel comune di Canossa, dove nel '47 fu realizzata la traversa preoccupa ora centinaia di aziende nelle terre dove si produce il Parmigiano Reggiano dei prati stabili e delle vacche rosse. Dalla derivazione dell'Enza sono irrigati ben 15.000 ettari tra prati stabili, vitigni e seminativi. Il provvedimento avrà validità finché il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale e l'Arpaer, non riterranno opportuno revocarlo. Al momento, la portata minima d'acqua rende incompatibile l'attività d'irrigazione. I carabinieri forestali intensificheranno i controlli: chi infrange il divieto di prelievo rischia una multa dai 300 ai 1.500 euro.


"Stiamo per sostenere danni molto pesanti e, per la sponda reggiana – lamentano gli agricoltori – non è stato nemmeno dichiarato lo stato di calamità (a differenza di Parma e Piacenza): equivale a una condanna. Ogni giorno che passa leggiamo della Bonifica sul volere tranquillizzarci sull'avvicinarsi sempre più al Ferragosto, periodo in cui cala vistosamente la richiesta di acqua per l'irrigazione agricola. Ma non è così. Da noi se ci fosse disponibilità d'acqua si irrigherebbe eccome. Invece ora resta solo la conta dei danni. E, come noto, il periodo di irrigazione per i prati stabili, i vigneti e seminativi si prolunga ben oltre il Ferragosto, soprattutto per i prati che devono mantenere il verde agli allevamenti a indirizzo Parmigiano Reggiano".
"Come Consorzi, dobbiamo rilevare nostro malgrado che dal torrente Enza sono stati erogati un terzo dei metri cubi rispetto agli anni precedenti. La situazione a Cavriago è molto critica non avendo prese dirette dall'Enza e le irrigazioni dipendendo totalmente dal Canale in gestione alla bonifica, a San Polo non ci sono pozzi, negli altri comuni rivieraschi le portare degli stessi sono insufficienti per colmare il fabbisogno dell'irrigazione e hanno costi energetici elevatissimi. Inoltre oggi già diversi pozzi sono fermi, perché le falde non mantengono più abbastanza acqua alle turbine. L'unico pozzo di proprietà della Bonifica è fermo da più di quattro anni: ci siamo attivati per il suo ripristino da anni, anche con raccomandate, ma ad oggi, con l'aggravante di una siccità che non lascia scampo, l'ente consortile non è intervenuto per ripararlo neanche dopo le indicazioni date, lo scorso giugno, dalla Regione Emilia Romagna per il recupero dei pozzi dismessi. Le risposte sono sempre quelle: 'abbiamo dato l'incarico ad una ditta e verrà ripristinato".
"I Consorzi irrigui – conclude la nota – aspettano delle risposte certe e concrete dalle Istituzioni, pur rendendosi sin da ora disponibili per lo studio e realizzazione di interventi urgenti per risolvere la crisi idrica in Val d'Enza, tra i quali anche il riconsiderare la realizzazione della diga di Vetto non più di 120 milioni di metri cubi ma da 25/30 pari all'ipotesi di Stretta delle Gazze presa in considerazione da diversi organismi della provincia". Sempre i Consorzi irrigui chiedono di ripristinare il bacino del Lagastrello, del Balano e il Lago Verde, presenti nel crinale parmense che conterebbero circa 6 milioni di mt cubi.

Weekend di ferragosto, aperture e chiusure degli uffici comunali e dei servizi turistici cittadini

L'Amministrazione comunale ha disposto, nella giornata di lunedì 14 agosto, la parziale chiusura degli uffici, garantendo tuttavia l'apertura al pubblico degli Sportelli Polifunzionali di viale Beverora dalle 8.15 alle 13.30 e del Servizio di Polizia Municipale, con orari e servizi invariati.

Aperti sabato 12 agosto, dalle 9.30 alle 13.30, gli sportelli Quinfo (Urp, Informagiovani e Europe Direct), che rimarranno invece chiusi da domenica 13 a martedì 15 agosto, mentre lo sportello per l'accoglienza turistica Iat sarà aperto al pubblico sabato 12 agosto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, domenica mattina dalle 9.30 alle 12.30 e martedì 15 dalle 9.30 alle 12.30 (osservando la consueta chiusura nella giornata di lunedì).

Resteranno chiusi al pubblico, nel giorno di ferragosto, i Musei Civici di Palazzo Farnese, aperti invece domenica 13 con il consueto orario del fine settimana: dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18. Riaprirà invece martedì 22 agosto il Museo di Storia Naturale, chiuso dal 9 al 21 per manutenzione delle collezioni e dei reperti.

TRATTO CHIUSO TRA PARMA E TERRE DI CANOSSA IN ENTRAMBE LE DIREZIONI PER MEZZO PESANTE IN FIAMME. Tre km di coda, Autostrade per l'Italia distribuisce acqua agli automobilisti fermi

Roma 9 agosto 2017 - Autostrade per l'Italia comunica che sull'A1 Milano - Napoli, alle ore 15:25, è stato chiuso il tratto compreso tra Parma e Terre di Canossa in entrambe le direzioni a causa di un mezzo pesante che all'altezza del km 113 mentre procedeva in direzione di Milano dopo aver urtato la barriera spartitraffico è andato in fiamme interessando anche la carreggiata opposta.
Sul luogo dell'evento oltre al personale della Direzione 2° Tronco di Milano, sono intervenute le pattuglie della Polizia Stradale, i soccorsi meccanici e i Vigili del Fuoco.

A momento il traffico risulta bloccato con circa 3 km di coda in entrambe le direzioni.

Per i clienti fermi in coda è stata attivata la distribuzione di acqua da parte del personale di Autostrade per l'Italia.
Agli utenti che da Milano sono diretti verso Bologna si consiglia di uscire a Parma e tramite la SS9 via Emilia rientrare a Terre di Canossa. Percorso in verso per chi proviene da Bologna.
Per le lunghe percorrenze, agli utenti che da Milano sono diretti verso Bologna si consiglia di utilizzare la A4 in direzione di Brescia e tramite la A22 raggiungere la A1.
Agli utenti che da Milano sono diretti verso Firenze si consiglia di utilizzare la A15 Parma-La Spezia e tramite la A12 e poi la A11 raggiungere la A1. Viceversa per chi da Firenze è diretto verso Milano.

Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilita' e sui percorsi alternativi sono diramati tramite: i collegamenti "My Way" in onda sul canale 501 Sky Meteo24; sulla App My Way scaricabile gratuitamente dagli store di Android e Apple; su Sky TG24 HD (canali 100 e 500 di Sky) e su Sky TG24, disponibile al canale 50 del digitale terrestre. Sul sito autostrade.it, su RTL 102.5, su Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in Area di Servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center Autostrade al numero 840.04.21.21.

In relazione agli articoli apparsi sulla stampa locale, inerenti ai disservizi riscontrati nella giornata di sabato 5 Agosto presso gli uffici comunali di viale Beverora, l'assessore Filiberto Putzu (con delega ai Servizi al Cittadino), anche per conto del sindaco Patrizia Barbieri (con delega personale all'Innovazione dei Servizi Informativi), precisa quanto segue.

"Un'area importante della città di Piacenza è stata oggetto di interruzione di energia elettrica nel tardo pomeriggio/sera di venerdì 4 agosto. Il black out ha investito anche la zona di viale Beverora, sede di Uffici comunali e Centro Elaborazione Dati (Ced) dell'Ente. L'interruzione di alimentazione elettrica è perdurata per un tempo prolungato e ha comportato, nella notte di venerdì, il conseguente spegnimento dei sistemi informatici comunali, piattaforma con un sistema di 140 macchine virtuali. Tale problema – proseguono gli amministratori comunali – è stato segnalato dal cluster di monitoraggio e dal gruppo di continuità. La segnalazione è stata presa in carico dal servizio di reperibilità di presidio e con tempismo sono iniziate le operazioni di ripristino, prolungatesi per tutta la notte e per la successiva giornata di sabato. Il Presidio informatico è stato costantemente in contatto con i fornitori degli applicativi più importanti, per assicurare il corretto svolgimento delle operazioni necessarie al ritorno della normale operatività".

"Gli Sportelli Polifunzionali – prosegue, anche a nome del sindaco, l'assessore Putzu – sono stati costantemente informati delle operazioni in corso e, in ragione di ciò, hanno attuato le procedure di gestione in emergenza sui procedimenti erogabili allo sportello. In particolare sono state attivate procedure manuali per il rilascio di carte di identità cartacee e certificati di stato Civile a soggetti per i quali era possibile attestarne i requisiti. Si è provveduto inoltre ad informare l'utenza in transito al Quic di eventuali soluzioni alternative alle richieste. Ove necessario, per impedimenti tecnici il personale in servizio ha comunque utilizzato, anche fuori orario di lavoro, i propri telefoni cellulari privati per il transito delle comunicazioni, rimanendo a disposizione oltre il normale orario di apertura previsto. Nella mattinata di lunedì 7, a circa un'ora dall'apertura degli sportelli, l'operatività è ripresa in modo regolare. Per la giornata di domani, giovedì 10 agosto – concludono sindaco e assessore – è calendarizzato un incontro tra il Presidio informatico comunale e i fornitori degli applicativi, per verificare tempi e modi di quanto effettuato".

Aumentano le donne imprenditrici che entrano in CNA. Tra le priorità del raggruppamento, le riforme per attuare la conciliazione dei tempi vita-lavoro

Reggio Emilia, 9 agosto 2017. La Presidente di CNA Impresa Donna Reggio Emilia Paola Ligabue è entrata nella presidenza nazionale del raggruppamento. "L'imprenditoria femminile sta crescendo nel mondo della piccola impresa e dell'artigianato e salutiamo con favore anche l'aumento delle donne imprenditrici che entrano in CNA e partecipano con entusiasmo alla vita associativa. La cosa più bella che potrà accadere sarà quando le donne imprenditrici decideranno di chiudere CNA Impresa Donna: vorrà dire che si è raggiunta quella parità che si sta cercando di perseguire" ha dichiarato Paola Ligabue.

"Sono tante le energie delle imprenditrici – ha dichiarato nel congratularsi Giorgio Lugli, presidente CNA Reggio Emilia - portatrici di uno sguardo innovatore e di trasversalità. Il plauso va alla nostra dirigente Paola che da anni si spende attivamente al servizio delle donne per abbattere le barriere di genere e che da adesso potrà farlo anche a livello nazionale".

Uno dei punti centrali delle politiche di CNA Impresa Donna resta la conciliazione dei tempi vita-lavoro. A questo proposito tra le proposte dell'Associazione, ci sono la richiesta di rendere detraibile una parte delle spese sostenute per l'acquisto dei servizi che il legislatore riterrà meritori di agevolazioni; la riapertura ai progetti che consentano la sostituzione del titolare di impresa o del lavoratore autonomo, nel periodo di astensione obbligatoria o dei congedi parentali, con altro imprenditore o lavoratore autonomo.

Infine, secondo CNA Impresa Donna non è più rinviabile una riforma dell'indennità di accompagnamento, attraverso l'introduzione della possibilità di scegliere tra prestazioni monetarie e servizi alla persona.

Mercoledì, 09 Agosto 2017 15:29

Giovani reggiani. La voglia di fare impresa.

Cresce la voglia di fare impresa dei giovani reggiani. Delle 1.967 imprese nate nei primi sei mesi del 2017 in provincia di Reggio Emilia, quasi una su tre (il 27,2%) è guidata da "under 35"; nello stesso periodo, delle 2.053 aziende che hanno espresso la volontà di non proseguire l'attività, solo il 13% è capitanata da giovani.

Il saldo positivo fra iscritte e cessate non d'ufficio nel periodo gennaio-giugno di quest'anno registrato dalle imprese giovanili (pari a 267 unità) - prosegue l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio provinciale - ha permesso alle aziende condotte da imprenditori con meno di 35 anni di registrare un tasso di sviluppo positivo pari al +5,1% a fronte del -0,6% delle imprese non giovanili.
Le imprese "under 35" della provincia di Reggio Emilia erano, al 30 giugno scorso, 4.776, l'8,6% della struttura imprenditoriale provinciale, con punte di maggior presenza in settori come le attività di lotterie, scommesse e case da gioco (30%), l'assistenza sociale sia non residenziale (22,1%) – che comprende l'assistenza ad anziani e disabili e i servizi di asili nido – che residenziale (1 impresa giovanile ogni 5 del settore), i servizi di pulizia e cura e manutenzione del paesaggio (16,2%), i servizi postali e attività di corriere (14,3%) e i servizi di informazione e comunicazione (14%).

Sul piano della ripartizione settoriale, i giovani si concentrano, in buona parte, nei settori tradizionali, primi fra tutti le costruzioni che, con 1.557 imprese, rappresentano il 32,6% delle imprese di "under 35" e il commercio, comprese le attività di alloggio e ristorazione (28%). Quello dell'edilizia è però un settore che ha perso appeal nei confronti delle nuove generazioni: in sei mesi è infatti calato di oltre due punti percentuali il peso del comparto sulla struttura economica totale reggiana; in lieve aumento invece la quota ricoperta dai pubblici esercizi che, a dicembre 2016, era del 27,2%.

Fra le attività manifatturiere, il tessile-abbigliamento, con 1.357 imprese "under 35" pari all'11,3% del totale aziende del comparto, è il settore a maggior vocazione giovanile.
In genere si tratta di imprese di piccolissima dimensione, visto che il 58,9% ha un unico addetto e un altro 20,5% si colloca nella classe da 2 a 5 addetti. Le dimensioni e la forma giuridica (in tre casi su quattro si tratta di ditte individuali), evidenziano ancora la prevalenza di imprese poco strutturate, anche se vi sono alcuni importanti cambiamenti in atto.

Negli ultimi anni, infatti, si assiste ad una aumento del peso delle società di capitale costituite da "under 35" (attualmente 722), che in sei mesi è cresciuto di quasi un punto percentuale passando dal 14,2% di dicembre 2016 al 15,1% del giugno di quest'anno.

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Procedono a pieno ritmo i lavori di riqualificazione dei sottoportici di via Mazzini nell'ambito del progetto "Il pedone al centro": oggi il sopralluogo del Sindaco e dell'assessore Alinovi

Parma, 8 agosto 2017. Dopo gli interventi di pulitura e restauro di pavimenti e pilastri della scorsa estate, hanno preso il via da alcuni giorni i lavori di riqualificazione di via Mazzini, nell'ambito del progetto approntato dall'assessorato ai Lavori pubblici del Comune denominato "Il pedone al centro", che prevede interventi per complessivi 1 milione e 300 mila euro di cui un primo stralcio di 340 mila euro avviati questa estate.

Oggi il sindaco Federico Pizzarotti e l'assessore ai Lavori pubblici Michele Alinovi, insieme a Marco Ferrari di Parmainfrastrutture, Valerio Filiberti, RUP e DL dei lavori, e al presidente del Consorzio Aurora Angelo Ciccotto, hanno effettuato un sopralluogo per visionare lo stato d'avanzamento dei primi lavori messi in atto, legati al rifacimento della pavimentazione dei sottoportici di via Mazzini.

"Via Mazzini è una delle strade – ha detto il Sindaco – più piacevolmente percorse dai cittadini e dai turisti, sia per il suo assetto commerciale che per la bellezza architettonica. La sua riqualificazione era dunque un atto dovuto che testimonia l'attenzione dell'Amministrazione nei confronti del centro storico, dal punto di vista della sua vivibilità e dell'attrattività commerciale e turistica".

"I lavori stanno procedendo molto rapidamente – ha detto l'assessore ai Lavori pubblici Michele Alinovi - e quasi in anticipo rispetto le previsioni.

E' già stata fatta la demolizione della vecchia pavimentazione e si sta procedendo con la realizzazione della nuova. Fin dall'inizio il cantiere

In un interrogazione il consigliere sollecita la Giunta regionale a esprimersi sul bando di Iren bocciato dal Consiglio di Stato e chiede lumi sull'affidamento definitivo dei servizi dopo otto anni di proroga

Dopo che il Consiglio di Stato ha recentemente annullato l'esito della gara istruita da Iren per la "raccolta dei rifiuti solidi urbani e speciali non pericolosi e del lavaggio dei contenitori", nel territorio di Parma per un biennio, il servizio in questione sarà affidato a un altro raggruppamento di imprese classificatosi al secondo posto, il quale dovrà anche essere risarcito dalla stazione appaltante.

È quanto ricorda Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione presentata alla Giunta regionale per sapere se, anche tramite Atersir, intenda accertare e comunicare il valore del risarcimento dovuto da Iren a seguito del pronunciamento che, su ricorso del gruppo di imprese classificatosi al secondo posto, ha ribaltato la precedente sentenza del Tar in merito alla gara in questione. Il Consiglio di Stato - ricorda Foti – ha evidenziato "alcune criticità relative alla procedura di aggiudicazione del servizio, come la mancanza, da parte dei vincitori dell'appalto (un raggruppamento di imprese temporaneo), dei requisiti necessari per svolgere la raccolta rifiuti", così come definita dal bando stesso. L'esponente di Fratelli d'Italia sollecita quindi l'esecutivo regionale a esprimere un giudizio sulla questione e vuole inoltre sapere quando Atersir provvederà alla pubblicazione del bando di gara per l'affidamento del servizio di gestione rifiuti nell'ambito della provincia di Parma, "servizio - sottolinea - gestito in proroga da Iren oramai da 8 anni". (Isabella Scandaletti)

Hanno abbandonato i rifiuti davanti all'isola ecologica di Cerredolo. Pizzicati dalle telecamere, multa salata Il sindaco Vincenzo Volpi: "Questo brillante risultato può servire da deterrente a tutti coloro che
hanno ancora la pessima abitudine di procurare danni ambientali e all'immagine del territorio"

(Toano, 8 agosto 2017). Pizzicati dalle telecamere, ora dovranno pagare una multa salata. Costerà caro a chi, alcune settimane fa, ha abbandonato i rifiuti davanti all'isola ecologica di Cerredolo, durante l'orario di chiusura.
"Grazie alla solerzia della nostra polizia municipale e ai nuovi strumenti di videosorveglianza del territorio - sottolinea il sindaco Vincenzo Volpi - abbiamo ottenuto questo brillante risultato, che pensiamo possa servire anche e soprattutto da deterrente a tutti coloro che hanno ancora la pessima abitudine di procurare danni ambientali e all'immagine del toanese".

Racconta l'agente scelto Steve Paolo Chiesi: "Transitavo per servizio sulla strada provinciale che dal capoluogo conduce a Cerredolo e, arrivato all'altezza dell'isola ecologica, ho notato una catasta di rifiuti depositata nell'area pubblica antistante, costituiti da sedie rotte, damigiane, un sacco nero pieno, un pezzo di cartellone pubblicitario, un telo bicolore e altro materiale plastico".
Continua Chiesi: "Ho fatto subito le fotografie e, rientrato al comando, ho visionato i video del nostro sistema di controllo. Ho così scoperto che la violazione era stata eseguita da due uomini che, alle 16.40 circa del giorno prima sopraggiungevano nel luogo con un autocarro e, in pochi minuti, scaricavano l'immondizia, incuranti del cartello di divieto e di quello indicante la presenza della telecamera, apposti in modo ben visibile".

Le due persone non sono state identificate "ma dalla targa del mezzo siamo risaliti alla proprietà dello stesso - spiega l'agente - che ci riconduce a un comune limitrofo al nostro. Abbiamo perciò trasmesso la sanzione amministrativa alla persona cui è intestato l'autocarro, che è stata invitata al pagamento in solido della contravvenzione".
Prosegue il sindaco Volpi: "La multa prevista per tale violazione delle norme in materia ambientale va dai trecento ai tremila euro, da versare entro sessanta giorni dalla notifica della stessa. Non possiamo che deplorare gli abbandoni d'immondizia, non solo in prossimità delle nostre quattro stazioni di raccolta, aperte alternativamente tutti i giorni dal lunedì al sabato, ma anche sull'intero territorio. Ciò comporta, tra l'altro, oltre ai danni all'ambiente e al paesaggio, inevitabili costi di bonifica, che ricadono sull'intera comunità".

In seno all'amministrazione comunale l'impianto di videosorveglianza, attivo dallo scorso Natale, è stato seguito in particolare, dalla fase progettuale alla sua realizzazione, dal vicesindaco Carlo Benassi, che conclude: "E' uno strumento che abbiamo fortemente voluto e che ha iniziato a dare i suoi frutti, non solo per quanto riguarda la sicurezza ma anche, come in questo caso, per prevenire o sanzionare comportamenti non corretti. Per ora abbiamo in funzione una decina di telecamere digitali nei punti di accesso stradale al territorio, ma in una seconda fase ne attiveremo altre pure nei punti strategici dei nostri centri abitati".

(Galleria immagini)

Tante le imprese disponibili ad accogliere i giovani studenti. Domande per i finanziamenti camerali (200.000 euro) entro il 31 agosto.

Le imprese reggiane aprono le porte ai giovani, consentendo al nostro territorio di volare nelle zone alte della graduatoria nazionale e di aggiudicarsi il primo posto regionale nella classifica delle province con il più alto numero di aziende iscritte al "Registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro", che raccoglie le imprese disponibili ad ospitare i giovani studenti nell'alternanza tra formazione in aula e quella sul lavoro.

Gestito dalle Camere di Commercio, il Registro – al quale possono iscriversi imprese, liberi professionisti ed enti sia privati che pubblici - vede Reggio Emilia al quarto posto a livello nazionale con 197 soggetti iscritti (in testa Verona, con 254, subito seguita da Vicenza, con 246, ed Avellino, con 217), cifra che vale al nostro territorio il primo posto assoluto in Emilia-Romagna, con 36 iscrizioni in più rispetto a Ravenna, 112 in più rispetto a Parma, che a sua volta precede Rimini (73), Modena (62), Bologna (49), Piacenza (21), Forlì-Cesena (19) e Ferrara, ferma a 6 iscrizioni.

"La disponibilità delle imprese reggiane rispetto alla formazione dei giovani in azienda - sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - non è un dato nuovo: tutte le iniziative che negli anni sono state lanciate in tal senso dalla Camera di Commercio, così come dalle strutture di formazione presenti nel territorio, hanno ottenuto buoni riscontri anche in passato".
"Il dato nuovo - prosegue Landi - è da una parte la stabile disponibilità che si manifesta attraverso l'iscrizione al Registro e, contemporaneamente, il consolidarsi di una virtuosa relazione che vede in campo istituzioni, imprese e mondo della scuola".

A questo proposito, Landi esprime "un ringraziamento sentito alle imprese e ai dirigenti scolastici delle scuole reggiane, che si sono da subito resi disponibili ad affiancare la Camera in questo nuovo ed importante percorso di alternanza scuola-lavoro, sostenendo i giovani in un nuovo percorso di approccio alla formazione più strettamente legato al mondo dell'impresa e alle sue esigenze".

"A sottolineare il valore di questa importante alleanza tra imprese e scuola - osserva Landi - bastano alcuni dati. La disoccupazione giovanile nel nostro territorio è pari al 27%, ma contemporaneamente il 26% dei profili richiesti dalle imprese resta di difficile reperimento, con particolare riferimento, come emerge dalle nostre analisi, a specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche, discipline artistiche e scienze umane e sociali, operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie".
Proprio per questo, conclude Landi, "l'aver reso l'alternanza in azienda parte integrante del percorso formativo è stata sicuramente una importante scelta, alla quale siamo soddisfatti corrisponda l'alta adesione e disponibilità di un sistema di imprese che, come Camera di Commercio, abbiamo deciso di sostenere con 200.000 euro per il 2017, agevolando così l'ingresso dei giovani e, soprattutto, il loro impegno in mansioni strettamente correlate alla loro formazione scolastica".

Il bando - ricorda la Camera di Commercio - prevede una modulazione economia differente a seconda del numero di studenti ospitati, e cioè 600,00 euro per l'impresa che coinvolge in percorsi di alternanza da 1 a 3 studenti e 1.100,00 euro per il coinvolgimento di 4 o più studenti.

La scadenza delle domande è fissata al 31 agosto.

(Fonte CCIAA REGGIO EMILIA)

Parma, 7 agosto 2017. E' arrivato agosto e anche la Cicletteria della Stazione Ferroviaria si prende qualche momento di vacanza senza però dimenticare i suoi affezionati utenti: verrà infatti effettuato uno sconto del 25% sul costo dell'abbonamento mensile per il mese di agosto, a fronte della riduzione degli orari di apertura al pubblico del servizio di deposito biciclette, scooter e motocicli offerto dalla Cicletteria.

Ecco gli orari di agosto della Cicletteria (deposito biciclette e motocicli, noleggio biciclette, abbonamenti Bike Sharing, manutenzione biciclette):

Da lunedì 7 fino a venerdì 18 agosto: apertura ore 6.00 e chiusura ore 18.30
Sabato 12 agosto la Cicletteria apre, come di consueto, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Domenica 13, lunedì 14 e martedì 15 agosto la Cicletteria rimarrà chiusa.

Da sabato 19 agosto torneranno in vigore gli abituali orari di apertura:
Dal lunedì al venerdì, ore 6.00 - 22.30 - Sabato 9.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00
Domenica e festivi, ore 10.00 - 13.00 / 14.30 - 19.30
Tel. 0521-281979 - 347-0368615

Lunedì, 07 Agosto 2017 17:24

Il futuro del Parco del Delta del Po

Confesercenti Emilia Romagna, Confesercenti Ferrara e Ravenna hanno presentato con Legambiente un documento congiunto di indirizzo per il futuro del Parco del Delta del Po.

Le associazioni firmatarie sottolineano come l'area del Delta del Po sia una zona unica su scala europea, esempio di efficace coesistenza di attività umane e rigogliosa biodiversità riconosciuto a livello internazionale nel 2015 dall'UNESCO quale "Riserva della Biosfera" all'interno del Programma MAB (Man and Biosphere). Si tratta di un patrimonio che può costituire un fattore determinante per il futuro sviluppo economico dell'area, nonché di primaria importanza per la scelta di questa destinazione da parte della domanda turistica.

La concreta realizzazione di questo progetto impone la creazione di un unico Parco del Delta del Po, la cui governance garantisca una gestione unitaria ed autorevole dello stesso, in grado di alimentare l'indispensabile circolo virtuoso di tutela e valorizzazione del territorio. Protezione degli habitat naturali, manutenzione costante di un territorio plasmato nei secoli dall'uomo e presenza di attività imprenditoriali agricole, turistiche e commerciali devono continuare infatti a coesistere e proliferare quale mirabile esempio di conservazione dell'ecosistema e della sua biodiversità con l'utilizzo sostenibile delle risorse naturali.

Secondo Nicola Scolamacchia, Presidente Confesercenti Ferrara: "il documento presentato oggi conferma l'attenzione della nostra associazione verso i temi dell'eco-compatibilità dello sviluppo e del turismo sostenibile. Partecipiamo infatti attivamente alla valorizzazione del Delta del Po, ed in generale di tutto il fiume, attraverso la Borsa del Turismo Fluviale e del Po, giunta quest'anno all'ottava edizione. Insieme con Legambiente, già partner di altre iniziative, agiremo affinché l'iter legislativo necessario all'efficace funzionamento di un unico Parco del Delta del Po proceda speditamente e coinvolga territori ed associazioni per massimizzare i benefici del riconoscimento UNESCO e garantire la fruibilità di questa preziosa area a cittadini, turisti ed attività economiche"

Per Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna : "Crediamo che l'area umida del Delta del Po, unica per biodiversità a livello italiano ed europeo, debba diventare un modello di conservazione ed allo stesso di promozione territoriale e naturalistica. Il protocollo sottoscritto da Legambiente vuole sottolineare come la conservazione e la valorizzazione delle bellezze naturalistiche del Delta debbano integrarsi con le attività economiche, con un modello condiviso di sostenibilità contrapposto allo sfruttamento sregolato di cui è stato troppo spesso vittima il territorio del Delta del Po negli ultimi decenni. "

In allegato il documento congiunto Confesercenti-Legambiente

La Provincia di Reggio Emilia informa che da oggi a Cadelbosco Sopra, per consentire lo svolgimento in sicurezza di lavori in corrispondenza della rotatoria tra la Sp 63R del valico del Cerreto e via Marzabotto, si viaggerà a senso unico alternato regolato da impianto semaforico e con limite di velocità a 30 km/h.

E' stato inoltre istituito un obbligo di uscita a destra da via Marzabotto sulla Sp 63R. I provvedimenti saranno in vigore tutti i giorni, fino al termine dei lavori, dalle 8.30 alle 17.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

Regione. Via libera alla valutazione per il 2016 dei direttori generali e delle Aziende sanitarie e dei dirigenti: -426mila euro per i premi di risultato. L'assessore Petitti: "Gestione efficace, centrati obiettivi importanti"

L'anno della riorganizzazione, che ha portato a un dimezzamento delle direzioni generali. Rafforzato il ruolo dell'Organismo indipendente di valutazione (OIV), terzo rispetto alla struttura

Bologna - Un risparmio complessivo di 426mila euro -126mila euro relativi ai direttori generali della Giunta, delle Agenzie regionali e delle Aziende sanitarie (Ausl e ospedaliere) e 300mila euro sui dirigenti della Regione - in un quadro di dimezzamento delle direzioni generali, passate da 10 a 5 per effetto della riorganizzazione della "macchina" regionale. E' quanto emerge dalla valutazione dei direttori generali e dei dirigenti regionali per l'anno 2016 e dalla conseguente quantificazione della retribuzione di risultato.

Per quanto riguarda i primi, la Giunta in un unico atto ha accolto le proposte dell'Organismo indipendente di valutazione (OIV) relative ai direttori generali della Giunta, delle Agenzie regionali (Intercent-er, Agrea, Agenzia di Protezione Civile, Agenzia Sanitaria e Sociale, Agenzia per la ricostruzione-sisma 2012) e dell'Istituto per i beni artistici culturali e naturali (Ibacn), ai direttori generali di Arpae, Er.Go e dell'Agenzia regionale per il lavoro (Arl) e ai direttori generali delle Aziende del Servizio sanitario regionale (Ausl e Ospedaliere).

Il 2016 è stato un anno di transizione, l'ultimo di applicazione dei vecchi criteri di valutazione, da quest'anno più differenziati e basati su alcuni progetti strategici da realizzare affidati alle singole direzioni. In numerosi casi sono però entrati in vigore i nuovi contratti, che si affiancano a quelli ancora in vigore (che prevedono premialità su una base percentuale che va dal 20 al 25%) dei direttori generali della Giunta e delle Agenzie/Istituti – che saranno estesi a tutti man mano che scadranno quelli in essere - che prevedono la riduzione del premio massimo di risultato, che non può andare oltre il 5% della retribuzione fissa. Contemporaneamente, rispetto al 2015 c'è stato un rafforzamento del ruolo dell'Organismo indipendente di valutazione (OIV), terzo rispetto alla struttura, chiamato a proporre alla Giunta le valutazioni dei direttori generali e dei direttori di Agenzia/Istituto.

"Il dimezzamento delle direzioni generali, la riduzione del premio massimo di risultato e il rafforzamento del ruolo di un organismo terzo come l'Oiv ci hanno consentito di centrare risultati importanti- ha commentato afferma l'assessore al Bilancio e organizzazione, Emma Petitti-, sapendo poi che da quest'anno le valutazioni si baseranno su parametri diversi. In un contesto, è bene sottolinearlo, in cui come Regione continuiamo a registrare una gestione estremamente efficace".

Nel 2016, sui premi di risultato si è registrato un risparmio di 126mila euro: i 310mila euro del 2015 sono infatti stati portati a 183mila e 800 euro. Calcolate in centesimi, le valutazioni proposte dall'Oiv vanno dalla più bassa, 71, alla più alta, 94.

Per quanto riguarda i direttori generali delle Aziende sanitarie regionali e dell'Istituto Ortopedico Rizzoli, il compenso variabile, previsto nei rispettivi contratti nella misura massima del 10%, va da un minimo del 7,85% (Azienda Usl di Imola e Istituto ortopedico Rizzoli) a un massimo del 9,2% (Azienda Usl di Bologna e Azienda Usl di Reggio Emilia).

Per quanto riguarda i dirigenti regionali, la cui valutazione dipende dai direttori generali, quella massima, A, si è registra nel 70% dei casi, B nel 30% rimanente, con i singoli premi di risultato che sono stati ridotti di oltre il 20%, ottenendo un risparmio complessivo di 300mila euro rispetto al 2015.

/CV

Piazza Repubblica si rinnova: partono i lavori per rilanciare il centro cittadino di Sant'Ilario con una cornice architettonica che faciliti le relazioni, aumenti la vivibilità, favorisca l'inclusione e rilanci il commercio.

Sant'Ilario D'Enza - L'intervento complessivo punta principalmente sull'utilizzo del "verde urbano" come fattore di rigenerazione ambientale. Il primo stralcio in partenza prevede il progressivo inserimento di alberi, la sostituzione delle pavimentazioni pedonali con lastre lapidee di Luserna, l'eliminazione di barriere architettoniche e la creazione di rampe di accesso, la predisposizione di nuove linee e pozzetti per un futuro e più moderno sistema di illuminazione, l'inserimento di colonnine per l'erogazione di energia elettrica durante le manifestazioni.

L'intervento comporterà anche la modifica della viabilità con un senso unico di marcia e un sistema di parcheggio a pettine in grado di aumentare la sicurezza dei pedoni, la fluidità del traffico e il mantenimento degli attuali posteggi.
Per il periodo dei lavori, il mercato settimanale del sabato si svolgerà su via Roma e via Gramsci. L'edizione del 10 settembre di "Antiquari in Piazza" si terrà, invece, tra via Podgora e via Roma. I negozi della piazza continueranno regolarmente l'attività.

'per la fine dei lavori è a inizio di ottobre in modo da consentire lo svolgimento della Fiera.
Info: www.comune.santilariodenza.re.it  – 0522902811.

Il Ministero della Salute oggi ha diffuso un richiamo riguardante alcuni lotti di carne, che sono stati prontamente ritirati dagli scaffali dei negozi, in quanto in alcune Salamelle e Salsiccia è stata rilevata la presenza di farmaci solitamente utilizzati per la cura delle infezioni delle persone.

La vicenda vede coinvolti alcuni lotti di carne di tritata a marchio F.LLI RIZZI SRL, che sono stati ritirati dagli scaffali dopo un richiamo diffuso oggi da parte del Ministero della Salute. Questo provvedimento è stato reso necessario in quanto nella carne, proveniente da un fornitore, è stato ritrovata la presenza residua di antibiotici sulfamidici, che sono dei farmaci che solitamente vengono utilizzati per la cura delle infezioni nell'uomo. In particolar modo, questa sanzione ha riguardato due lotti di trito, 240517 e 250517 con data di scadenza 30/05/2017, acquistato da macello SASSI SPA - COLORNO PR via Ciurlina, 105 GHISALBA (BG). Nonostante sia passato praticamente due mesi dalla data di scadenza, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti",non è da escludere la possibilità che qualcuno si ancora in possesso del prodotto congelato, che si consiglia a questo punto di non consumare. L'avviso di richiamo dei lotti, è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato agli allarmi dal dicastero sul nuovo portale dedicato ai richiami dei prodotti alimentari da parte degli operatori nella sezione "Avvisi di sicurezza".

Lecce, 4 agosto 2017

Giovanni D'AGATA

Editoriale: Ma che splendidi alleati (2). L'anti-italiano - Lattiero caseari, nuova impennata per il latte spot e i derivati del latte.- Rainieri (Ln) porta in Regione caso quote latte 2016 Parmigiano Reggiano - Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana - Campagna cerali: rese sorprendenti. Ferro: Su CAE "ecco il quadro reale" - Aviaria - Pesticida nelle uova. - Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana

SOMMARIO
Anno 16 - n° 31 06 agosto 2017
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (2). L'anti-italiano
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, nuova impennata per il latte spot e i derivati del latte.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il meteo condiziona i prezzi.
4.1 sicurezza alimentare - Alert Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana
4.2 sicurezza alimentare Pesticida nelle uova.
5.1 economia parma Parma, cresce fatturato, ordini e produzione
6.1 aviaria Aviaria a Sorbolo (PR)
6.2 quote formaggio Agroalimentare. Rainieri (Ln) porta in Regione caso quote latte 2016 Parmigiano Reggiano
7.1 cereali e CAE Campagna cerali: rese sorprendenti. Ferro: Su CAE "ecco il quadro reale"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il meteo condiziona i prezzi e gli analisti avanzano ipotesi.
9.1 CIA e PAC Pac: ancora caos su domande uniche, a pagare sono sempre gli agricoltori
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Campagna cereali: rese sorprendenti per la prima semina, autunno molto incerto a causa della siccità. CAE-Ferro: "Sui numeri ecco il quadro reale".

Il Consorzio Agrario dell'Emilia comunica i dati della campagna cerealicola in controtendenza, ma per i prossimi mesi le previsioni sono preoccupanti soprattutto per le rese del mais. Il neo presidente Ferro fa un'analisi a 360° sul CAE : "Sui nostri numeri ecco il quadro reale".

20170804-CAE-Ferro-presidente1) Una campagna cereali sorprendente, preoccupazione per le prossime raccolte
Antonio Ferro, l'imprenditore agricolo neo presidente del Consorzio Agrario dell'Emilia, commenta in modo del tutto positivo una campagna-ritiri dei cereali che ha del sorprendente: una vera e propria sorpresa inattesa che ha stupito anche alcuni tecnici decani, particolarmente esperti, del Consorzio che da trent'anni osservano da protagonisti le campagne cerealicole dell'esteso comprensorio consortile che va da Reggio Emilia a Ferrara. Quella dell'estate 2017 - alla luce dei dati statistici rilevati dall'Ufficio Tecnico CAE – si è rivelata, soprattutto dal punto di vista qualitativo, una delle campagne migliori degli ultimi anni e non pare aver risentito degli influssi negativi causati dalla perdurante scarsità di acqua che tutt'ora condiziona e mette a repentaglio le produzioni nella nostra regione.

Il Consorzio Agrario dell'Emilia ha ritirato nel complesso circa 1,8 milioni di quintali di cereali con una quantità complessiva di grano tenero di 1,1 milioni di quintali, 570 mila di grano duro , 70 mila di orzo, oltre a cereali minori. In aumento anche il ritiro di prodotti legati ai progetti di filiera alimentare, che assumono sempre più rilevanza nell'ambito dell'attività di Cae, che lo scorso anno ha provveduto ad ampliare gli impianti di lavorazione nello stabilimento di San Felice sul Panaro, con investimenti in nuovi macchinari per oltre 1 mil/€. Alla vigilia di questa stagione di raccolta che nella realtà si è dimostrata del tutto anticiclica a suon di risultati, la preoccupazione era alta soprattutto in considerazione della siccità che aveva già caratterizzato i mesi invernali ed in particolar modo quelli di Marzo e di Aprile, periodi fondamentali per garantire certezze minime sulle rese. Invece i risultati hanno dimostrato che i valori produttivi per ettaro sono stati, in taluni casi, addirittura migliori rispetto a quelli del 2016. Anche per quanto concerne la qualità intrinseca delle produzioni si segnala che sia sotto il profilo del peso specifico che per la componente proteica i valori registrati si confermano ottimi così come per l'aspetto sanitario che non ha presentato criticità di sorta. Fin qui le sorprendenti notizie positive, ma le incertezze concrete su rese che si prospettano insufficienti – informano i tecnici del Consorzio Agrario – potrebbero arrivare dai seminativi da raccogliere nelle prossime settimane: colture in cui il peso della mancanza di risorsa idrica potrebbe rivelarsi fatale anche per le stime più ottimistiche. L'indiziato numero uno è senza dubbio il mais tardivo, ma anche soia e sorgo che, soprattutto in zone marginali, potrebbero registrare performances produttive per ettaro deludenti attestandosi su una resa poco sopra il 50% rispetto alle normali condizioni.

2) Conferimenti in aumento dai soci e valorizzazione delle filiere
Nel corso della comunicazione dei dati Ferro ha colto l'occasione per ringraziare tutti i soci CAE, sia per la numerosa partecipazione alle assemblee elettive che per la fiducia dimostrata nel concreto : sopratutto per i maggiori conferimenti avuti in questa campagna , un segnale chiaro che gli agricoltori si aspettano dal Consorzio Agrario azioni di valorizzazione delle loro produzioni diverse dal passato. "In quest'ottica i progetti di filiera con una caratterizzazione tutta italiana - ha ribadito Ferro - stanno premiandola progettualità strategica in linea con le linee guida di Consorzi Agrari d'Italia. Alcuni prodotti considerati "minori" da noi rilanciati con azioni forti di sostegno e valorizzazione hanno stupito regalando anche in questo caso numeri degni di nota: il cece per esempio a quota 57/58€ a quintale si è dimostrato come la coltura più redditizia, anche rispetto a mais, soia, grano e perfino riso. Il farro, l'avena, il "senatore Cappelli", la soia alimentare e le varie rimonte di sementi stanno davvero portando valore aggiunto assai importante su migliaia di ettari".

Il CAE infatti, insieme alla la sua società SIS, e' di fatto detentore delle migliori varietà di seme in Italia e le sta valorizzando in filiere dedicate dando la possibilità ai produttori di coltivare con dei contratti chiusi.Si evidenzia inoltre anche il ruolo decisivo avuto in alcune fasi assai rilevanti della storia del comparto: Prima (dal 2014 ) sul territorio di Ferrara garantendo servizi e fornendo la certezza di pagamento agli agricoltori di CAPA Ferrara, (cosa che nessun altro ha fatto) ed ora salvando servizi e pagamenti ai clienti del Consorzio Agrario di Ferrara . "Il ruolo di un Consorzio Agrario che lavora per gli agricoltori – ha concluso Ferro - è proprio questo, un Consorzio che è stato disponibile a sacrifici ed è proprio qui che si vede la differenza tra chi cerca il puro affare sulla pelle degli agricoltori e chi si mette a disposizione per garantire e valorizzare le produzioni dei suoi soci all'interno di un progetto nazionale dell'unica rete nazionale di servizi per il comparto".

3) Ferro: "Chiarezza sui numeri del Consorzio Agrario dell'Emilia"
Infine il presidente approfondisce anche alcuni aspetti relativi al bilancio d'esercizio 2016 (alla luce di quanto riportato in modo parziale e non esaustivo da alcuni organi di stampa negli ultimi giorni) . Anzitutto il patrimonio netto della società è superiore a 50 milioni di euro. Il disavanzo di fusione di 7,5 mil/€ è stato prudenzialmente iscritto nel bilancio 2016 a riduzione del patrimonio netto, nonostante una perizia asseverata che, quantificato in circa 15 mil/€ il valore delle società incorporate, avrebbe consentito l'iscrizione di un avviamento a copertura del disavanzo. Per quanto concerne il profilo finanziario, la posizione finanziaria netta del Consorzio è migliorata rispetto all'esercizio precedente, assestandosi a circa 61,8 milioni di euro. Nel corso del 2016 si è positivamente conclusa una transazione con la Banca Popolare di Vicenza che ha consentito a CAE di recuperare 2 milioni di euro. Inoltre, a seguito delle modifiche intervenute per legge nei principi contabili di redazione del bilancio, il Consorzio non ha potuto registrare nel 2016 dividendi attivi per circa 750.000 euro (rilevabili solo nel 2017). Infine, il 2016 sconta almeno due milioni di oneri straordinari in più rispetto al 2015, di cui un mil/€ circa correlato alla procedura di mobilità del personale.

"Il Consorzio Agrario dell'Emilia – conclude il presidente Ferro - dal finire dello scorso esercizio sta operando secondo le linee direttive di un predefinito piano industriale 2016/2018, approvato dal Consiglio di Amministrazione, che punta anche alla valorizzazione della nuova area di attività acquisita con le fusioni di Cap Fe e Cisac, di cui sono già emersi positivi riscontri nei risultati e nei numeri della recente campagna cerealicola".

La CIA interviene sulla questione PAC e il caos su domande uniche. La campagna per la raccolta delle domande di aiuto della PAC 2017 si è conclusa da pochissimi giorni, una tra le più complicate, arruffate e mal gestite che si ricordino. La terza campagna consecutiva in regime di proroga in tre anni di nuova riforma, un record!

Riteniamo necessario - continua il comunicato CIA - dare voce a tutti gli agricoltori, e ai nostri tecnici con loro, per informare chi non è informato e per consegnare all'opinione pubblica più attenta di questo nostro Paese un quadro reale di come si è svolto il lavoro per cercare di garantire agli agricoltori italiani la presentazione di domande uniche e domande PSR, il tutto con un sistema amministrativo e informativo assolutamente inadeguato agli obiettivi da raggiungere.
Per le aziende agricole gli aiuti comunitari e nazionali rappresentano una importante e spesso fondamentale risorsa economica che può fare la differenza in periodi di crisi, con eventi climatici avversi e in un mercato in cui la competizione è sempre più forte. Viceversa questa campagna PAC che si sta chiudendo, rischia di ingrossare le fila delle aziende agricole che potrebbero non ricevere l'aiuto senza averne alcuna responsabilità.

Proprio alla fine di questo lungo e durissimo percorso dobbiamo necessariamente esprimere tutta la nostra indignazione per le difficoltà in cui siamo stati costretti ad operare, su come sia stata precaria e assolutamente inadeguata la logica con cui l'Amministrazione si è posta e, di conseguenza, quanto sia forte il rischio di errori inconsapevoli.
Non può essere accettato che le evidenti mancanze tecniche e le inadeguate o tardive decisioni amministrative ricadano sugli agricoltori e sui CAA - Centri di Assistenza Agricola, loro strumenti! Noi non possiamo accettare che anche un solo agricoltore resti fuori dagli aiuti che gli spettano per malfunzionamenti del processo amministrativo e su questo chiediamo una forte condivisione del mondo politico e una presa d'atto dell'Amministrazione al fine di perseguire ogni sforzo possibile.

Il Ministero delle politiche agricole, Agea e i suoi strumenti avrebbero dovuto valutare la complessità di un passaggio al modello grafico in un Paese che presenta tante specificità e genera circa 900.000 domande uniche di aiuto e oltre 200.000 domande di PSR. Avrebbero dovuto imporre nelle sedi opportune un percorso più gestibile nei tempi e valutare con più attenzione che la strumentazione informatica messa in esercizio, fosse adeguata al lavoro da svolgere. Tutto questo era certamente prevedibile e solo un impegno straordinario dei tecnici ha reso possibile il raggiungimento dell'obiettivo di copertura del 75% di superficie grafica. 2

A questo va aggiunto il fatto che l'apparato AGEA che ha gestito questo 2017, potrebbe non essere lo stesso che gestirà la fase di verifica e le istruttorie che presiedono ai pagamenti e potremmo assistere, come già successo, al disconoscimento di impegni e di accordi tecnici presi nelle riunioni per gestire le criticità emergenti.

a, per una inversione di tendenza tangibile che non scarichi sui deboli le responsabilità di un sistema che ha generato danni, di cui non è ancora nemmeno possibile valutare a pieno gli effetti. Qualità ed efficienza devono viaggiare a braccetto con i diritti e i doveri di ogni attore coinvolto: Agricoltori, CAA, Politica e Pubblica Amministrazione. Le risorse comunitarie e quelle nazionali destinate al settore agricolo sono messe a disposizione dai cittadini-contribuenti, sono risorse erogate perché si riconosce questo settore come primario e strategico per il nostro Paese.
Confederazione italiana agricoltori - 3 agosto 2017

L'AUSL di Reggio Emilia comunica alcune variazioni negli orari di apertura dei Servizi ospedalieri e del Distretto di Reggio Emilia per la data di lunedì 14 agosto 2017.

Casa della Salute di Puianello: chiuso intera giornata
Casa della Salute Nord: chiusura anticipata ore 18
Centro prelievi presso la Casa della Salute Ovest: chiuso intera giornata
Poliambulatori via Monte San Michele: chiusura anticipata ore 13
Servizio odontoiatrico via delle Ortolane: chiusura anticipata ore 13
Poliambulatori Castelnovo Sotto: chiuso intera giornata
Cuptel: chiuso intera giornata
Cup c/o Casa della Salute Ovest-via Brigata Reggio: chiuso intera giornata
Ufficio Stranieri Ospedale Santa Maria Nuova chiuso intera giornata
Centro Nascite Ospedale Santa Maria Nuova: chiuso intera giornata
Centro salute famiglia straniera: chiuso intera giornata
Servizio consegna pannoloni: chiuso intera giornata
Segreteria dipartimento Cure Primarie e uffici amministrativi 3° piano: chiuso intera giornata
Ufficio Protesica: chiuso intera giornata
Urp/ Accoglienza via Monte San Michele: chiusura anticipata dalle ore 13
Servizio Distribuzione Diretta Farmaci c/o Asmn: chiusura anticipata ore 14
Segreteria di Distretto Reggio Emilia: chiusura ore 13

Domani termina il "lavoro fiscale" delle pmi modenesi. Occupazione su del 3% nelle primi sei mesi del 2017. il 5 agosto scocca il tax free day.

Modena, 4 agosto 2017. Dopo 218 giorni utilizzati per pagare le tasse, finalmente le imprese modenesi possono iniziare a produrre per loro stesse. Domani, sabato 5 agosto (la stesso giorno del 2016), infatti, è la data del tax free day per le piccole imprese modenesi, che nel 2017 hanno devoluto in tasse e imposte varie il 59,8% del reddito prodotto.
La notizia non è nuova, nel senso che lo studio di CNA Nazionale dal quale trae origine è datato aprile, ma suscita comunque sempre un certo scalpore notare come solo a poca distanza dalle ferie le Pmi possano cominciare a guardare al "loro" 2017.

Il calcolo lo ha fatto l'Osservatorio permanente della Cna Nazionale sulla tassazione delle Pmi, curato dal Centro Studi Cna e dal Dipartimento politiche fiscali, che ha realizzato una simulazione riferita a una impresa manifatturiera rappresentativa del tessuto economico italiano (nel caso specifico, un'azienda individuale con quattro operai e un impiegato, con ricavi per 431.000 euro e un reddito d'impresa di 50.000 euro).

Un'azienda di questo tipo, a Modena, nel 2017 avrà pagato a fine anno 29.904 euro di tasse, il 59,8% del proprio reddito (lo 0,2% in più – 125 euro - rispetto al 2016), imposte che per il 78,2% sono "nazionali" (Irpef, contributi, eccetera), per il 19,5% comunali e il 2,3% regionali. All'imprenditore, quindi, partendo da un reddito d'impresa di 50.000 euro, rimarrebbero 20.096 euro, vale a dire circa 1.675 euro al mese, senza tredicesime di sorta.

Tradotti in termini "cronologici", significa che l'impresa in oggetto quest'anno avrà lavorato per il fisco appunto sino al 5 agosto – il tax free day degli imprenditori modenesi – con 218 giorni all'anno impegnati a pagare i tributi e 147 giorni per i consumi personali.

I numeri sono in linea con quelli del 2016 – fortunatamente ben lontani dai quasi 32.000 euro di imposte (il 63,9% del reddito) pagate nel 2012, l'anno peggiore da un punto di vista fiscale. Ma si tratta di un valore comunque più elevato di quello del 2011, quando le imposte complessive si fermarono al 58,3%.
Il dato colloca Modena più o meno a metà della graduatoria nazionale (56esimo posto), e tra le più virtuose a livello regionale, dietro a Reggio (che ha festeggiato il suo tax free day il 29 luglio) e, di un solo decimale, a Ferrara.

"Ma proprio il caso reggiano - commenta il presidente di CNA Modena Claudio Medici –dimostra che ridurre le tasse, almeno a livello locale, anche di poco (nella città del tricolore, la tassazione è inferiore a quella modenese di 2,1 punti percentuali) è possibile. Anche se la parte del leone la deve fare lo Stato centrale, che sta scaricando sugli enti locali, come dimostrano le vicende riguardanti il bilancio della provincia denunciate da Muzzarelli – i tagli di bilancio. Enti locali che sono, invece, l'interfaccia con i cittadini e le imprese e che per questo dovrebbero essere maggiormente tutelati"
"Al di là di queste valutazioni – continua Medici – rimane il fatto di un'emergenza fisco certificata dai numeri. Pensare che le piccole imprese, che a differenza delle grandi non hanno nemmeno la possibilità, a dire il vero ben poco etica, di sfuggire altrove da un punto di vista fiscale, possano investire nello sviluppo, ad esempio in termini di incrementi occupazionali, appare davvero difficile".

Occupazione che, peraltro, nelle piccole imprese monitorate da CNA Nazionale (20.500, tra le quali un migliaio quelle modenesi), è aumentata del 3% nei primi sei mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

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Venerdì, 04 Agosto 2017 11:00

Modifiche alla viabilità in via Trento.

Parma, 4 agosto 2017. Da martedì 9 agosto a venerdì 18 agosto il sottopasso ferroviario di via Trento verrà chiuso alla circolazione stradale al fine di consentire interventi di riparazione della rete del teleriscaldamento.

Verrà quindi predisposto un opportuno piano di segnalamento che devierà il traffico che utilizzava normalmente via Trento –San Leonardo su viale Europa nelle direttrici Nord-Sud, infine verrà sempre garantito l'accesso a via Palermo e a via Monte Altissimo.

Allegati: Copia dell'ordinanza, Planimetria del piano di segnalamento

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Ondata di calore. Nuova Allerta Rossa fino alle 24 di venerdì, 4 agosto, in gran parte dell'Emilia-Romagna Gli aggiornamenti meteo dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. Nessuna novità prevista per le successive 48 ore, possibile attenuazione da domenica prossima

Bologna – Si allarga in Emilia-Romagna l'area interessata dall'Allerta Rossa per temperature estreme e forte disagio bioclimatico. A causa della permanenza dell'alta pressione e dell'anticiclone africano, che spinge aria calda da sud-ovest è stata diffusa dall'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, una nuova Allerta Rossa, valida per oggi, fino alla mezzanotte di domani, venerdì 4 agosto.

Il documento di allerta, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpae E-R, indica una tendenza stazionaria nelle successive 48 ore. Il campo di alta pressione sembra attenuarsi nella giornata di domenica.

La novità è che l'Allerta Rossa passa da 3 a 7 Sottozone – a H2, F e D1 si aggiungono E2, C2, B1 e A2 – in pratica le aree più densamente popolate e i capoluoghi delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, per complessivi 238 Comuni.

Allerta Arancione, invece, per le Sottozone H1, D2 e B2, corrispondenti a 33 Comuni delle province di Piacenza, Parma, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

Allerta Gialla, infine, per le Sottozone G2, C1 e A1 (30 Comuni dell'alta collina piacentina e parmense, bolognese e romagnola).

Soprattutto nei centri urbani, questa ondata di calore può comportare gravi pericoli per le categorie a rischio. A far "scattare" l'indice di pericolosità, è la permanenza per il terzo giorno consecutivo di condizioni di scarsa ventilazione, forte umidità (in crescita al pomeriggio e in serata), temperature massime intorno ai 37-38 gradi (con punte sui 40) e temperature minime notturne sopra i 25 gradi; l'assenza di recupero notturno prolunga e aggrava le condizioni di disagio e di stress per l'organismo.
Le nuove procedure di allertamento inaugurate il 2 maggio scorso fanno riferimento all'Indice di Thom, che misura il "disagio bioclimatico" nelle condizioni di caldo umido.

L'Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l'evoluzione dei fenomeni; si consiglia di consultare l'Allerta e gli scenari di riferimento sulla piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it

Tutte le notizie su www.regione.emilia-romagna.it 

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