Sciopero nazionale distribuzione carburanti, 16-18 luglio 2019: ecco gli impianti della rete autostradale in Emilia-Romagna che garantiscono il servizio. Sono 14 le aree di erogazione non interessate dall'agitazione.

Bologna -

In occasione dello sciopero nazionale degli impianti di distribuzione carburanti della rete autostradale, compresi tangenziali e raccordi, indetto dalle ore 19 del 16 luglio alle ore 7 del 18 luglio 2019, questa la collocazione delle aree in Emilia-Romagna che devono garantire il servizio per tutta la durata dello sciopero (decreto del Presidente della Giunta regionale n. 53/2011): 

AUTOSTRADA

DIREZIONE

AREA DI SERVIZIO

KM

A1

da Milano a Napoli

Arda Ovest

73

A1

da Milano a Napoli

Cantagallo Ovest

199

A1

da Napoli a Milano

Cantagallo Est

199

A1

da Napoli a Milano

Arda Est

73

A13

da Bologna a Padova

Castel Bentivoglio Est

11

A13

da Padova a Bologna

Castel Bentivoglio Ovest

11

A14

da Bologna a Taranto

La Pioppa Ovest

2

A14

da Bologna a Taranto

Santerno Ovest

59

A14

da Bologna a Taranto

Montefeltro Ovest

133

A14

da Taranto a Bologna

Bevano Est

89

A14

da Taranto a Bologna

Sillaro Est

37

A15

da Parma a La Spezia

Medesano Ovest

15

A15

da La Spezia a Parma

Tugo Est

54

A22

da Modena a Brennero

Campogalliano Est

309

 

L’Assemblea della Conferenza territoriale sociale e sanitaria ha eletto ieri pomeriggio, all’unanimità, il sindaco di Castellarano Giorgio Zanni quale presidente della Ctss. La scelta fatta dai sindaci di tutta la Provincia è caduta sul presidente della Provincia di Reggio Emilia, quale rappresentante delle istanze di tutto il territorio in quello che è l’organo di governo istituzionale delle politiche sociali, sanitarie e socio-assistenziali a livello provinciale, al fine di raccordare il livello regionale a quello dei vari distretti provinciali. Sempre all’unanimità, l’Assemblea ha subito dopo approvato il Bilancio economico preventivo 2019 dell'Azienda Usl-Irccs di Reggio Emilia.

Nel ringraziare i sindaci che compongono l’Assemblea, il presidente Zanni ha colto l’occasione per sottolineare che sarà un lavoro collegiale svolto con l’aiuto di tutti gli altri sindaci reggiani che comporranno il nuovo uffici di presidenza della CTSS.

Come annunciato già negli scorsi giorni, l’Assemblea della Ctss è stata anche l’occasione per condividere ulteriormente la volontà istituzionale di “mettere in campo da subito ogni tipo di iniziativa istituzionale ed amministrativa utile ad accompagnare in questo delicato momento di transizione i servizi sociali della Val d’Enza”. 

“In parallelo al doveroso percorso di indagine svolto dalla magistratura - chiamata ad accertare ogni possibile deriva che dovrà essere fermamente perseguita e punita - è altresì indispensabile non pregiudicare, o peggio ancora interrompere, l’erogazione dei servizi necessari a cittadini e famiglie fragili del territorio, tutelando al contempo anche le professionalità e la continuità di lavoro degli operatori estranei all’indagine, che con capacità, sacrificio e disponibilità, contribuiscono ogni giorno alla costruzione di servizi e comunità migliori in tutta la provincia - ha aggiunto il presidente Zanni - Le necessità dei cittadini più fragili non si interrompono da un giorno all’altro e in questo percorso è necessario il contributo di tutti, amministrazioni locali, sindacati, operatori sociali che, pur nella discontinuità delle scelte su cui si costruirà il futuro, puntino a restituire il più velocemente possibile ai cittadini non solo un servizio efficiente, ma anche la fiducia in esso”.

Appuntamento tradizionale della Fiera di San Giuseppe, con la solidarietà. Nella Sala Stampa del Municipio, anche quest'anno, Flavio Carletti e Mario Maggi del comitato organizzatore e dell'Associazione Amici di San Giuseppe del Luna Park hanno conferito una donazione ad una realtà di volontariato di Parma.

Il contributo del Luna Park è andato all'Emporio di Parma, un market della solidarietà e un punto di incontro e ascolto per persone in difficoltà o colpite dalla crisi. Una realtà nata dalla collaborazione di venti associazioni nel 2009 che si sono costituite nel consorzio 100x1 Onlus. Un’accoglienza integrata che rappresenta un punto di riferimento importante per i beni primari, i beni relazionali e l’orientamento ai servizi del territorio. "Emporio nell'ultimo anno ha distribuito beni di prima necessità per tre milioni di euro ad oltre mille famiglie di Parma. Con la donazione, di mille euro, che riceviamo oggi, amplieremo il nostro paniere con il riso.  Una scelta simbolica, un alimento che viene consumato in tutto il mondo e che si lega alla festa. Emporio solidale offre alla città un' "alimentazione di cittadinanza", molte sono le donazioni che riceviamo da aziende del territorio. Questa donazione che arriva da chi porta festa e divertimento a Parma, da chi è nella tradizione della città con la Fiera di San Giuseppe, porterà una varietà e un segnale di festa sulle tavole degli utenti di Emporio, per il quale ringraziamo i gestori del Luna Park" ha detto Giacomo Vezzani Presidente di Emporio Parma. 

Presente alla consegna dell'assegno l'Assessore Cristiano Casa che ha rinnovato i ringraziamenti agli organizzatori "Parma vi ringrazia per la generosità e l'attenzione che riservate alle associazioni della nostra città vicine ai più bisognosi. Gli Amici di San Giuseppe esprimono anno dopo anno la loro presenza con il loro lavoro, con l'offerta di svago, ma anche con gesti significativi di condivisione con il tessuto sociale della città. Questo significa che il loro passaggio a Parma è tutt’altro che superficiale”.

 

Fluidificazione del traffico in prossimità del casello autostradale, per ovviare alle problematiche legate al cantiere su via Europa. A seguito dell'incontro convocato in Prefettura, dove si è riunito il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sono state valutate soluzioni viabilistiche per fluidificare il traffico in prossimità dello svincolo del casello Autostradale. 

Ecco le novità: dal 15 luglio al 2 agosto verranno adottate modifiche alla circolazione stradale per fare in modo che l'accesso al casello dell'A1 sia agevole in entrate ed in uscita, evitando la congestione del traffico nelle ore di punta, con possibili ripercussioni negative anche per il traffico autostradale. 

Per i veicoli provenienti da via Europa, e diretti in autostrada, in via San Leonardo o in via Carra, è previsto l'obbligo di proseguire dritto, percorrere l'Asolana, fino alla rotatoria con via Versailles, per poi riprendere l'Asolana in senso contrario, ed immettersi in autostrada. Il percorso da via Europa è il seguente: sovrappasso svincolo A1, direzione Colorno; rotatoria posta tra via Colorno e viale Versailles, via Colorno direzione Autostrada A1 – Svincolo Casello A1. Essendo chiusa via Europa, carreggiata sud, per chi intende raggiungere via Carra e via San Leonardo, sarà possibile utilizzare lo svincolo in prossimità del casello A1.

Per i veicoli provenienti da Colorno e diretti in autostrada e sulla tangenziale nord sarà necessario svoltare in via Forlanini, e proseguire per via Franklin, via Burla, Tangenziale Nord.

Si allega planimetria.

Fonte: Comune di Parma

Il consorzio avvia un nuovo progetto di pubbliche relazioni per accompagnare la crescita. Mercoledì 10 luglio il Consorzio ha incontrato venti giornalisti canadesi al ristorante Après Wine Bar di Toronto. La stampa ha scoperto le attività del Consorzio per poi effettuare una degustazione guidata e assaporare un menu incentrato sul Parmigiano Reggiano Dop.

Reggio Emilia, 12 giugno 2019 –

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano punta sul Canada dopo che nel 2018 l'export ha visto una crescita del + 18% rispetto al 2017. Con 2.723 tonnellate importate l'anno passato, il Paese nordamericano entra nella lista dei cinque maggiori importatori mondiali di Parmigiano Reggiano per volume di prodotto.

Per accompagnare la crescita in questo mercato emergente di fondamentale importanza, il Consorzio ha avviato lo scorso giugno un progetto di Pubbliche Relazioni per aiutare il consumatore canadese, attraverso attività con la stampa e i mezzi di informazione, a distinguere il Parmigiano Reggiano Dop dal generico "parmesan" e per educarlo all'uso e alla corretta conservazione del Re dei Formaggi.

Il punto di partenza di questo nuovo progetto di Pubbliche Relazioni è stato l'incontro con i media canadesi che si è tenuto mercoledì 10 luglio al ristorante Après Wine Bar nell'esclusivo quartiere Queen West di Toronto, recentemente nominato da Vogue come il secondo quartiere più trendy del mondo.

L'evento ha visto la partecipazione di venti giornalisti canadesi e si è aperto con una degustazione guidata di tre stagionature di Parmigiano Reggiano. A seguire, lo chef-patron Jeff Kang e il suo team hanno creato un menu incentrato sul Parmigiano Reggiano. Ogni portata è stata inoltre accompagnata da un vino capace di mettere in risalto le qualità della Dop.

Sit-in a Roma davanti al Parlamento di sindaci e amministratori emiliano-romagnoli con l'assessora regionale. In regione una "sforbiciata" da quasi 5,7 milioni di euro. Petitti: "Ora occorre che l'Esecutivo ripensi a questa decisione scellerata".

Bologna –

Anche l’Emilia-Romagna scende in piazza per manifestare contro i tagli del Governo ai Comuni che hanno intrapreso il percorso della fusione. Al sit-in organizzato, mercoeldì mattina a Roma in piazza Montecitorio, ha partecipato anche l’assessora regionale al Riordino istituzionale, Emma Petitti, insieme a sindaci e amministratori arrivati da tutta Italia. Già nei giorni scorsi, i Comuni emiliano romagnoli che hanno scelto di intraprendere la strada virtuosa della fusione hanno espresso la loro preoccupazione poiché dovranno fare i conti, nella sola Emilia-Romagna, con un taglio di circa 5,7 milioni di euro per l’anno 2019.

 “Oggi abbiamo deciso di manifestare - sottolinea l’assessora Petitti - perché i primi a farne le spese saranno purtroppo i cittadini. A inizio mandato ci eravamo posti l’obiettivo di suggellare una forte condivisione tra Regione ed Enti locali per il raggiungimento di obiettivi strategici. Dal 2015 a oggi, in Emilia-Romagna sono nati 13 nuove municipalità, dall’accorpamento di 33 Comuni, che hanno potuto contare su risorse importanti, circa 37 milioni di euro tra contributi regionali e contributi statali. Ora si trovano a fare i conti con questa riduzione di risorse”.

Tra le fusioni che si vedranno tagliate le risorse quelle di Poggio Torriana e Montescudo-Montecolombo in provincia di Rimini, Valsamoggia e Alto Reno Terme in provincia di Bologna, Fiscaglia, Terre del Reno, Riva del Po e Tresignana in provincia di Ferrara, Sissa Trecasali, Sorbolo Mezzani e Polesine Zibello in provincia di Parma, Ventasso in provincia di Reggio Emilia, Alta Val Tidone in provincia di Piacenza.

 L’assessora Petitti assicura che “la Regione non abbasserà la propria quota di risorse per i Comuni che abbiano scelto la strada della fusione: per il 2019 l’importo dei contributi regionali ammonta a oltre 2,5 milioni euro, ma è evidente che questo non è sufficiente. Ogni livello di governo deve mantenere i propri impegni, diversamente metteremmo a rischio la programmazione di decine di Comuni italiani ed emiliano-romagnoli che hanno visto nelle fusioni uno strumento di crescita per i propri territori”.

 Le fusioni rappresentano un nuovo modello istituzionale per l’Emilia-Romagna: parte dalle esigenze dei cittadini e dei territori anche per fronteggiare la carenza di risorse finanziarie, problema ormai comune a tutti gli enti locali.

 “Quello che abbiamo intrapreso - chiude Petitti - è un percorso virtuoso che non può essere messo a repentaglio a causa di una decisione scellerata da parte del Governo. Perciò occorre che l’Esecutivo ripensi la scelta e adegui il fondo nazionale per le fusioni al fabbisogno complessivo, rispettando i patti presi con le realtà locali. Per questo oggi ci siamo trovati qui a manifestare da tutta Italia”.

Fonte: Regione ER

Prosegue la serie di incontri tecnici organizzati dall’Amministrazione comunale di Piacenza per fare il punto della situazione sugli interventi realizzati e da realizzare nelle frazioni cittadine. Nei giorni scorsi l’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Tassi, e l’assessore all’Ambiente, Paolo Mancioppi, accompagnati dal consigliere Sergio Pecorara (FI) e dai tecnici comunali, hanno incontrato alcuni abitanti di Borgotrebbia, procedendo alla verifica dei lavori conclusi nei mesi scorsi, a partire dalla sistemazione dei giardini di via Trebbia, dalla realizzazione dell’attraversamento pedonale luminoso e dalla messa in sicurezza con paletti del tratto pedonale adiacente il giardino stesso.

“Siamo a conoscenza delle varie problematiche che riguardano via Trebbia – commenta Tassi – che è l’asse viario principale di attraversamento del quartiere. Sono state posizionate alcune telecamere, ma la richiesta è di procedere anche alla realizzazione di dossi limitatori di velocità e ne verificheremo la fattibilità in tempi brevi. Per quanto riguarda le problematiche legate ai parcheggi, siamo fiduciosi che la situazione si possa almeno in parte risolvere, una volta realizzato il nuovo parcheggio previsto sul retro della chiesa parrocchiale”.

Non sono mancate alcune richieste anche per altre zone del quartiere, a partire dalla necessità di una fermata dell’autobus urbano nella zona di via Berzolla, su cui occorrerà un approfondimento con l’azienda di trasporto pubblico.

“Tra le 18 aree e parchi gioco oggetto di prossimo intervento di sistemazione che sono state inserite nell’ultima variazione di bilancio – annuncia in conclusione l’assessore Tassi – è compresa anche quella di via dei Bazachi, dove saranno sistemati gli accessi e le attrazioni per i bambini. Installeremo inoltre un nuovo canestro per il basket nel campetto polivalente di via Dal Verme”. 

Chiusura Rocca Sanvitale e IAT dal 15 al 30 luglio. Accesso interdetto al pubblico a seguito dei lavori di ristrutturazione in corso. Regolarmente aperto, invece, il Museo del Vino.

 

Si comunica che a causa dei lavori di ristrutturazione in corso, la Rocca Sanvitale di Sala Baganza e l’Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT) resteranno chiusi dal 15 al 30 luglio, con la conseguente sospensione delle visite guidate. Si potrà tuttavia continuare a telefonare e inviare messaggi di posta elettronica allo IAT (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) per avanzare richieste e ricevere informazioni. 

Il Museo del Vino, invece, resterà regolarmente aperto nelle giornate di sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. 

Venerdì, 12 Luglio 2019 07:35

Parma: Scuole "Anna Frank" e "Sergio Neri"

Le rappresentanze ufficiali del personale scolastico (docente e non) non hanno mai incontrato amministratori del Comune

In merito alle affermazioni rilasciate da esponenti istituzionali e privati relative al caso dei plessi scolastici "Anna Frank" e "Sergio Neri", che fanno parte nell'Istituto Comprensivo Statale "Ferrari", la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza precisa che, ad oggi, non è mai giunta la richiesta di alcun incontro tra rappresentanti istituzionali e le organizzazioni contitolari della rappresentanza collettiva del personale scolastico delle scuole statali (docenti e non).

Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Provincia Salvatore Pizzo,puntualizza: "Onde evitare equivoci, riteniamo di dover precisare che per adesso non esiste alcuna situazione concordata tra rappresentanti di categoria ed enti competenti"

La Gilda degli Insegnanti precisa anche che il ruolo dei sindacati è quello di assicurarsi che siano assicurate condizioni di lavoro congruenti con il Contratto collettivo del comparto "istruzione e ricerca", oltre che con le norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

SEDE DI PARMA: Borgo delle Colonne 32-43121

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. -tel.338/8103820 – tel.fax 0521/684809

Venerdì, 12 Luglio 2019 07:13

"Carracci, la rivoluzione silenziosa"

A Palazzo Magnani la proiezione del road-movie dedicato ai tre maestri dell'arte cinquecentesca, realizzato grazie al sostegno di Fondazione del Monte, UniCredit e Regione Emilia-Romagna. Il 21 luglio il documentario sarà proiettato in piazza Maggiore, nell'ambito della rassegna "Sotto le Stelle del Cinema"

BOLOGNA, 11 luglio 2019 - Un viaggio nell'arte e nella storia di un patrimonio prezioso e ancora troppo poco conosciuto: andata e ritorno da Bologna al resto del mondo occidentale, nel documentario che racconta la vita e la maestria di Annibale, Agostino e Ludovico Carracci. È "Carracci, la rivoluzione silenziosa", road movie che vede Marco Riccòmini, curatore della Quadreria di Palazzo Magnani di Bologna, nel ruolo di presentatore protagonista e co-autore con Giulia Giapponesi che ne firma la regia. La produzione è di Codalunga, società di produzione cinematografica, mentre la realizzazione è sostenuta da Fondazione del Monte e UniCredit, all'interno del progetto artistico di valorizzazione di Palazzo Magnani, sede anche del meraviglioso fregio realizzato dai Carracci e dedicato alle storie della Fondazione di Roma.
Il film è stato realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna, grazie alla vincita del bando a sostegno delle produzioni cinematografiche regionali.
Il documentario, distribuito quest'anno in occasione dei 400 anni dalla morte di Ludovico Carracci, è stato presentato alla città in anteprima proprio nel salone dei Carracci di Palazzo Magnani, nel corso di un incontro aperto dai saluti di Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, e di Fabrizio Saccomanni, Presidente UniCredit; e che ha visto partecipare Remo Taricani, Co-CEO Commercial Banking Italy UniCredit; Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura Regione Emilia-Romagna; Matteo Lepore, Assessore alla Cultura Comune di Bologna; Marco Riccòmini e Giulia Giapponesi.

"Il progetto di valorizzazione di Palazzo Magnani, della sua Quadreria e in particolare della sala dei Carracci rientra in uno dei progetti strategici della Fondazione – spiega la Presidente Giusella Finocchiaro –. Dalla sua inaugurazione, nel 2017, la Quadreria ha ospitato una folla di visitatori, bolognesi e non solo, che ha testimoniato un crescente interesse verso le opere d'arte del Palazzo di via Zamboni. Un interesse di livello internazionale, come provano anche le collaborazioni al docufilm: l'attestato forte di partecipazione dell'ambasciata di Francia, che ospita nella sua sede romana di Palazzo Farnese i più importanti affreschi di Annibale Carracci, ma anche il coinvolgimento di esponenti del Louvre, della National Gallery di Londra, del Met di New York, per citarne alcuni. Questo film è emblematico del modo in cui la Fondazione del Monte si pone verso le iniziative che sostiene: non ci limitiamo ad erogare finanziamenti, ma sempre di più cerchiamo di partecipare ai progetti, collaborando allo sviluppo delle idee e passando così dal ruolo di mecenati a quello di investitori di risorse, per realizzare nuovi valori collettivi. Il modo in cui la Fondazione del Monte ha operato in questi anni in qualche modo richiama la modalità di collaborazione che fra di loro avevano i Carracci: un lavoro di squadra che punta a mettere insieme diverse forze e diversi protagonisti del territorio, con un obbiettivo comune. In questo caso, scoprire il tesoro – che abbiamo sotto gli occhi – dei tre Carracci."

"UniCredit – sottolinea il presidente del Gruppo, Fabrizio Saccomanni – è una banca commerciale paneuropea determinata a mantenere un forte radicamento nei territori in cui opera e a intrattenere un rapporto positivo con le comunità. Ciò non soltanto dal punto di vista strettamente bancario. Per questo il Gruppo, anche attraverso selezionate partnership, si impegna a sostenere iniziative di rilievo con l'obiettivo di avvicinare la cultura ad un pubblico sempre più ampio. "Carracci, la rivoluzione silenziosa" ne è un esempio tangibile. UniCredit conferma così il proprio interesse e la volontà di supportare concretamente attività artistiche capaci di promuovere lo sviluppo sociale ed economico, attraverso forme di dialogo che favoriscono la circolazione di idee e la coesione sociale. Progetti culturali di spessore, dedicati all'arte nelle sue molteplici declinazioni, costituiscono una risorsa sempre preziosa per la comunità".

Il road movie – che sarà anche proiettato in piazza Maggiore, il 21 luglio, nell'ambito della rassegna "Sotto le Stelle del Cinema" – narra l'essenza dell'arte dei Carracci, le dinamiche del lavoro di gruppo (i Carracci sono il primo collettivo artistico della storia) e l'enorme eredità lasciata dall'insieme delle opere che i tre artisti hanno prodotto secondo un'estetica portatrice di un valore ancora attuale, che si potrebbe definire "del fare". I Carracci erano infatti più che semplici pittori: a Bologna fondarono l'Accademia degli Incamminati, scuola d'arte e di vita, dove gli allievi imparavano a concentrarsi sulla riproduzione del reale anziché del verosimile.

Nel suo viaggio costruito come un road-mentary, Marco Riccòmini ricerca i luoghi dove i Carracci o le loro opere sono approdati. Il documentario, in un susseguirsi di incontri in caffè, librerie, musei, palazzi e strade, parte dai quattro angoli del mondo occidentale per convergere su Bologna, dove i tre Carracci hanno lavorato insieme, nella seconda metà del Cinquecento, in particolare a Palazzo Magnani e Palazzo Fava.

Il road-movie si svolge così, come una caccia al tesoro che tocca anche i grandi musei del mondo, alla ricerca di opere come la "Piccola Macelleria", visibile al Kimbell Museum di Fort Worth (Texas), e la "Grande Macelleria", esposta alla Christ Church Gallery di Oxford, che con il "Mangiafagioli" (Roma, Galleria Colonna) sono considerate pietre miliari della storia dell'arte e testimoniano fin da subito, in maniera rivoluzionaria, la perizia e il coraggio della pittura dal vero.

 

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Milano Marittima. Dopo la tromba d'aria di ieri, ritorno alla normalità in tempi record. L'assessore Corsini: "Ripristinati servizi, stabilimenti balneari e strutture ricettive pienamente operative. Ma quali disdette, ai turisti dico di venire qui a vivere questo 'miracolo' e l'accoglienza di una terra straordinaria".

Bologna -

“Strade riaperte e pulite, stabilimenti balneari in piena funzione, attività economiche e strutture ricettive pronte a continuare regolarmente la propria attività. A chi accenna a disdette per alberghi e vacanze, dico di fare esattamente il contrario: venite qui a vivere l’esperienza di ospitalità di questa terra, soprattutto dopo la dimostrazione di grande forza e unità di queste ore”.

L’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, sottolinea lo sforzo che è stato fatto a Milano Marittima e Cervia per tornare alla normalità in pochissimo tempo dopo la tromba d’aria di ieri mattina, che ha provocato ingenti danni (le prime stime parlano di 2 milioni di euro per la sola parte pubblica).

“La violentissima tromba d’aria di ieri- prosegue Corsini- sembrava aver demolito una delle eccellenze turistiche del nostro Paese. Situazioni in cui possono prevalere sgomento, rabbia, rassegnazione. E invece in meno di 48 ore questo gioiello chiamato Milano Marittima torna subito a splendere. Istituzioni, Forze dell’ordine, Protezione civile, volontari, cittadini e operatori economici hanno reagito, insieme alla solidarietà degli stessi turisti: poche lamentele e via al lavoro, immediatamente, per ripulire strade, coordinare gli interventi, attivare tutto l’imponente ed efficiente sistema di Protezione civile, vanto di questa terra. Ed ecco servito quello che solo a chi non abita in questa regione, in Emilia-Romagna, potrebbe sembrare un miracolo. Come ha detto il presidente Bonaccini nel sopralluogo di ieri- chiude l’assessore- la Regione c’è e farà la sua parte, chiedendo lo stato d’emergenza nazionale per risarcire i danni pubblici e quelli a privati, stanziando i fondi per i primi interventi urgenti e intervenendo con fondi propri là dove a cittadini e imprese non verrà garantita la copertura nazionale”.

Milano_Marittima_2.jpeg

(In allegato, l’immagine della spiaggia di Milano Marittima ieri mattina e oggi)

 

Territorio. "Progettare la bellezza" riqualificando piazze, scuole, edifici pubblici, parchi, alloggi: volume della Regione sui progetti di rigenerazione urbana avviati in Emilia-Romagna. Trentacinque interventi distribuiti da Piacenza a Rimini. L'assessore Donini: "Abbiamo chiuso l'epoca del consumo di nuovo suolo e aperto il mercato della rigenerazione e cura delle nostre città". I progetti in dettaglio, per un investimento di circa 41 milioni di euro.

Bologna –

Un ponte tra centro e periferia per saldare l’identità urbana di Parma con un grande progetto che collega i quartieri Pablo e Oltremare. La valorizzazione dello storico porto canale a Cervia (Ra). Gli interventi per contrastare lo spopolamento e promuovere il turismo a Bedonia, nell’appennino parmense. Le operazioni per un riuso alternativo degli spazi con la ristrutturazione di un edificio dismesso del centro a cui dare nuove funzioni a Conselice (Ra) o, ancora, la nascita del ‘Parco della Resilienza’ in uno storico comparto di case popolari a Bologna.

Sono solo alcuni dei 35 progetti che raccontano i processi di rigenerazione urbana dell’Emilia-Romagna, raccolti nel volume “Progettare la bellezza”, la pubblicazione della Regione rivolta ad amministratori locali, operatori e cittadini. Nel volume viene dato ampio spazio alla illustrazione di tutti gli interventi di Comuni e Unioni che si sono impegnati a elaborare strategie di rigenerazione urbana, selezionati con il primo bando pubblicato lo scorso anno dalla Giunta regionale e finanziato con circa 41 milioni di euro.

Obiettivo dei progetti è migliorare la vivibilità delle città, la qualità urbana e ambientale, così come previsto dalla legge urbanistica regionale che punta al consumo zero di suolo, con azioni concertate con le comunità locali e con interventi di riuso e riqualificazione degli spazi urbani ­- piazze, scuole, edifici pubbliciparchi, alloggi - che nel giro di alcuni anni modificherannoil volto di molte località della regione. Un percorso virtuoso che mira a creare una cultura della rigenerazione urbana, la nuova frontiera che lega i processi di urbanizzazione con la salvaguardia del suolo e dell’ambiente.

“Siamo una Regione che punta sulla rigenerazione urbana per diventare sempre più bella e ridurre il consumo di suolo- afferma Raffaele Donini, vicepresidente con delega alla Programmazione territoriale-. Questi primi 35 progetti che abbiamo voluto raccogliere in questa pubblicazione, tutti di grande qualità, lo dimostrano. Siamo partiti con un primo stanziamento di 36,5 milioni di euro; grazie ad un’ottimizzazione delle risorse regionali è stato possibile aggiungere ulteriori 5 milioni che ci hanno permesso di cofinanziare altri 8 progetti e oggi siamo saliti a un impegno complessivo di 41 milioni che ci permette di cofinanziare 43 progetti in regione.  Guardando poi la partecipazione al bando- prosegue il vicepresidente della Regione- con 112 richieste dai Comuni dell’Emilia-Romagna, in pratica uno su tre, è evidente come la nuova legge urbanistica, ponendo la rigenerazione al centro delle sue politiche, abbia interpretato un’esigenza molto diffusa sul territorio.  Un’esigenza sentita sia dai piccoli comuni sia da città più grandi che ha intercettato energie collettive e stimoli innovativi che non potranno fare altro che bene a questa regione. È ormai chiaro che siamo pronti- conclude  Donini- a chiudere l’epoca del consumo di nuovo suolo vergine e aprire il mercato della rigenerazione urbana e della cura delle nostre città”.


Progettare la bellezza, i contenuti del volume
La pubblicazione, una fotografia delle esperienze di rigenerazione urbana in corso in Emilia-Romagna, traccia i contenuti e risultati della prima fase del bando regionale per la rigenerazione oltre a proporre una serie di contributi sulle politiche regionali di pianificazione fino all’innovativa legge urbanistica 24/2017 che pone la tutela ed il riuso del territorio al centro delle politiche urbanistiche.

Nella pubblicazione, dirigenti e tecnici regionali spiegano il quadro di riferimento e le novità introdotte dalla legge urbanistica in tema di riduzione del consumo di suolo e attivazione di processi di rigenerazione e il Piano urbanistico generale che riduce le previsioni urbanistiche in un’ottica di riuso; fanno il punto sui nuovi strumenti urbanistici e legislativi introdotti dalla legge e presentano un resoconto dei risultati e degli effetti del bando e delle strategie presentate dalle amministrazioni.

Michele De Pascale, presidente di Anci e sindaco di Ravenna, porta il punto di vista dei Comuni e evidenzia l’importanza della condivisione delle politiche urbanistiche sul territorio; Sandra Vecchietti, Inu Emilia-Romagna, analizza gli effetti del nuovo approccio alle trasformazioni delle città introdotto dai processi di rigenerazione urbana. Infine, Alberto Talamo, presidente del Comitato unitario delle professioni regionali, porta il particolare punto di vista dei professionisti sul riuso delle città e del patrimonio abitativo con la partecipazione delle comunità ai processi di riuso. 
La seconda parte del volume è dedicata alla presentazione, con immagini e una dettagliata descrizione, delle strategie di riqualificazione presentate da città capoluogo come Parma, Bologna, Ravenna, Rimini, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e da piccoli e grandi Comuni distribuiti nel piacentino e in tutte le altre province.

Pubblicato dalla Regione in 1.600 copie, è stato realizzato su progetto del Servizio qualità urbana e politiche abitative in collaborazione con la Direzione generale Cura del territorio e dell’ambiente, del Servizio pianificazione territoriale urbanistica, trasporti paesaggio, del Servizio Giuridico del territorio, disciplina dell’edilizia, sicurezza e legalità. Il volume sarà disponibile e scaricabile anche online sul portale regionale Territorio./Eli.Co.

Si intensifica la collaborazione tra Comune di Parma e il Gruppo Volontario dell'Associazione Polizia di Stato che estende le zone su cui vigilerà, in stretta collaborazione con la Polizia Locale, offendo alla città e alla cittadinanza il suo impegno e la sua professionalità.

Questa mattina la conferenza stampa di presentazione da parte di Cristiano Casa assessore alla Sicurezza del Comune di Parma, Fausto Rosselli del Gruppo Volontario dell'Associazione Polizia di Stato e Roberto Riva Cambrino Comandante della Polizia Municipale.

"Diamo continuità alla convenzione stipulata con il Gruppo dell'Associazione Polizia di Stato che sta dando ottimi risultati in tema di sicurezza. I volontari offrono un'attività di vigilanza sulla città molto importante e, in questo primo anno, hanno svolto la loro azione in stretta collaborazione con le Forze dell'Ordine e con la Polizia Municipale. Aumenta l'impegno dell'Associazione per migliorare il presidio sul territorio andando a coprire anche i luoghi del centro storico. Stiamo impostando un metodo di lavoro condiviso e continuativo nel tempo, che unisce tutte le forze in campo per raggiungere l'obiettivo di migliorare la fruibilità degli spazi contrastando il degrado e le situazioni che non permettono ai cittadini di sentirsi sicuri" ha introdotto l'assessore Casa.

L'attività dei volontari verrà mantenuta al parco Falcone Borsellino, e verranno interessate dall'azione di presidio dei volontari anche le zone e le vie limitrofe del centro storico Duomo, Battistero e Pilotta.

"Non siamo più Poliziotti ma volontari. Portiamo nelle strade della nostra città i valori che abbiamo difeso con la nostra professione. La nostra attività di presidio, sostenuta e integrata con le altre Forze dell'Ordine, ha portato esiti positivi. Abbiamo iniziato lo scorso anno prendendo in carico la zona del Parco Falcone Borsellino: oggi possiamo dire che, attraverso la nostra azione di controllo, questa è una zona fruibile dalle famiglie in sicurezza. Ora vigileremo anche nelle piazze nel cuore della città. La sorveglianza sul territorio è svolta con la collaborazione della PM, delle altre Forze dell'Ordine e delle Guardie Zoofile dell'Enpa che rendono i nostri interventi mirati" ha sottolineato Fausto Rosselli.

Molto positiva e preziosa la collaborazione con la Polizia Municipale: "Ringrazio i volontari perché mettono a disposizione la loro professionalità. E' la prova concreta che le convenzioni, anche con il volontariato, sono un aspetto importante del tema sicurezza urbana. Quando poi il volontariato proviene da una esperienza professionale che viene messa a disposizione dei cittadini, è un plus valore all'esperienza stessa che accresce il sentimento di attaccamento alla propria città. La collaborazione con il Gruppo Volontario dell'Associazione Polizia di Stato è una dimostrazione di come determinate professioni siamo davvero una scelta di vita. Avere un volontariato qualificato, professionalmente preparato ci aiuta a intercettare tempestivamente le situazioni sul territorio che meritano attenzione e riusciamo a mettere in atto un'azione di prevenzione. Il recupero degli spazi pubblici è il prodotto principale che possiamo rivendicare come prodotto costruttivo di questa convenzione, permettendo alle persone possono tornare a fruire degli spazi urbani pubblici. Parma deve andare fiera di questo sistema di persone che contribuiscono con la loro dedizione e professionalità a recuperare una dimensione di città" ha sottolineato il Comandante della Polizia Municipale di Parma Roberto Riva Cambrino.

I Volontari offrono un servizio di vigilanza, la loro presenza sul territorio aumenta la sicurezza, la qualità urbana e permette ai cittadini e ai turisti di vivere con piacere e tranquillità zone della città in cui spesso si sono riscontrate delle problematicità. Questi sono, in linea di massima, gli obiettivi della collaborazione nata tra l'Amministrazione Comunale e il Gruppo Volontariato dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato – Sezione di Parma e la Polizia Locale.

Tutto questo nella consapevolezza di quanto gli spazi della città, la loro sicurezza e la loro vivibilità, siano uno degli elementi decisivi per il miglioramento della qualità della vita urbana di tutti, oltre che di piacevolezza estetica e appetibilità turistica.

L'attività dei Volontari ha dato esiti molto positivi non solo per l'aumento della vivibilità delle zone presidiate ma anche per il numero di interventi effettuati.

Nel 2018 nei mesi tra giugno e dicembre al parco Falcone Borsellino sono stati effettuati 68 servizi con un impego totale di 340 volontari, sono state rinvenuti 20 panetti di hashish (400 gr.) e 31 involucri di marijuana (300 gr.). E' stato recuperato anche un computer di provenienza furtiva, 7 biciclette, 1 coltello a serramanico e 1 petardo fumogeno.

Nel 2019, nei mesi tra febbraio e giugno, al parco Falcone Borsellino sono stati effettuati 62 servizi con un impiego di 300 volontari, sono state rinvenuti 12 panetti di hashish (corrispondenti a 250 gr) e 22 involucri di marijuana (corrispondenti a 220 gr). E' stato recuperato un bilancino di precisione e un coltello a serramanico nascosto tra le siepi.

L'impegno nelle zone del centro città da parte dei Volontari del Gruppo dell'Associazione Polizia di Stato sarà svolta nelle ore pomeridiane per quattro giorni alla settimana con il supporto della Polizia Locale. Una azione congiunta che vuole intensificare l'attività di presidio del territorio e la vivibilità delle zone del centro storico.

Il Gruppo Volontariato dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato è composto da personale in congedo della Polizia di Stato e da altri volontari che condividono lo spirito della Associazione, con competenze quindi pertinenti all'attività di vigilanza nel parco, che comunque sarà sempre svolta sotto il coordinamento e la direzione dell'Amministrazione Comunale, tramite la Polizia Locale: l'obiettivo è quello di offrire una maggiore sicurezza ai fruitori del parco, preservare il verde e i beni presenti nel giardino, mediante un'attenta vigilanza del comportamento dei frequentatori, invitandoli, nel caso, al rispetto delle regole e segnalando all'Amministrazione eventuali situazioni di degrado dell'arredo urbano, dell'illuminazione pubblica, sino ad avvertire le Forze dell'Ordine del possibile verificarsi di situazioni di pericolo.

Giovedì, 11 Luglio 2019 12:37

Effetti Psicologici della chirurgia estetica

Spesso si indaga sugli effetti psicologici che un intervento estetico può avere su chi decide di affidarcisi. Nonostante non sia considerato un intervento volto a salvarci la vita o a sistemare problemi di salute, è comunque da considerare un'operazione vera e propria e i pazienti che l'hanno provato o hanno intenzione di farlo, potrebbero sentire esattamente gli stessi effetti psicologici che di norma si hanno per qualsiasi altro intervento; estetico o meno.

Ci saranno episodi di paura, seguiti da ansia, adrenalina, ci si pongono un milione di domande: "E se qualcosa dovesse andare storto? E se non dovessi ottenere i risultati sperati? E se dovessero sorgere complicazioni gravi?". Insomma, tutte domande lecite e comprensibili.

Ma non è tutto, per questo tipo di intervento esiste, alla base del paziente, una motivazione logica, uno stimolo, una visione migliore di sé stessi improntata nel futuro. Il paziente sentirà che finalmente andrà a migliorare tutte quelle parti di sé che ha sempre considerato come difetti, andrà a porre fine a tutte quelle imperfezioni che per una cosa o per l'altra, l'hanno sempre fatto sentire a disagio. Non importa se siano difetti evidenti o meno, non importa se i nostri amici o la nostra famiglia ci hanno sempre detto "Ma che ti importa? Sei bello/a così", noi siamo i peggior critici di noi stessi, e se i difetti li vediamo noi, allora non c'è persona che possa farci cambiare idea.

A proposito di questo, come riportato dal Dott. Juri Tassinari:

"Migliorare un inestetismo che ci "limita" nel nostro contesto sociale, ci permette di essere più forti e consapevoli delle nostre potenzialità.

Ci si deve voler bene e pensare che migliorando il nostro corpo, migliora anche la nostra mente, trovando equilibrio e rendendoci più forti e solari.

Più che mai, in quest'epoca, c'è bisogno di ottimismo ed energia."

E stare bene con il proprio corpo, sentirsi a proprio agio in ogni situazione, è l'arma migliore per fortificarsi, per smetterla di sentirsi sempre meno degli altri. Aiuterà ad affrontare le situazioni con maggior sicurezza, senza vergogna e senza paura.

Quello che c'è da sapere sulla chirurgia estetica

Come sopra accennato, sottoporsi a chirurgia estetica è un vero e proprio intervento, quindi è normale che nei primi giorni del post-operatorio, il paziente possa essere soggetto a piccoli episodi di depressione o di ansia. Tuttavia, non si tratta di una profonda depressione, si tratta di un insieme di sentimenti che combinandosi insieme possono generare malessere. Nella maggior parte dei casi, sono sensazioni passeggere, risolvibili nel giro di due o tre giorni. Infatti, questi primi giorni sono i peggiori dal momento che il paziente riscontra dolori fisici e si sente limitato nelle attività. A questo proposito, la cosa fondamentale è sentirsi supportati dalla propria famiglia o amici, una buona dose di compagnia e incoraggiamento è senza dubbio la chiave per potersi riprendere in fretta e senza strascichi. Il paziente va costantemente rassicurato in modo che lui stesso sia consapevole che l'intervento appena fatto sarà il cosiddetto "salvavita", in grado di fargli acquisire maggiore sicurezza, felicità e l'abbandono di tutti quei difetti che prima lo rendevano vulnerabile e insicuro.

Parametri rispettati e indagini approfondite su oltre 50 campionamenti consegnano un quadro positivo della risorsa irrigua nel comprensorio consortile. Rispetto allo scorso anno migliorate anche le acque dei canali Galasso e Naviglio Navigabile.

Parma –

La qualità delle acque irrigue del Parmense che scorrono all’interno della rete artificiale dei canali di bonifica è migliorata ulteriormente rispetto allo scorso anno: è quanto emerge dal Report annuale redatto dai ricercatori tecnico-scientifici del Consorzio della Bonifica Parmense.

L’ente consortile – che nella sostanza si preoccupa, per competenza specifica, del trasporto della risorsa idrica e non strettamente della sua qualità – monitora periodicamente lo stato dei flussi irrigui (indispensabili per la produzione della gran parte delle tipicità agroalimentari della nostra provincia) grazie al laboratorio tecnico itinerante Bonifica Lab, struttura itinerante che consente di asserire che le acque irrigue dei canali consortili superano l’esame qualità, dimostrandosi idonee agli usi per l’agricoltura.

Rilevanti e significativi alcuni dei dati emersi dalle relazioni conclusive – redatte dall’ingegnere ambientale consortile Elisa Trombi e dall’esperto consulente in materie ambientali Riccardo Franchini sulla qualità irrigua della risorsa esaminata: le sostanze prioritarie fosfati e fitofarmaci e la sommatoria complessiva delle sostanze rilevate si mantengono inferiori ai valori limite della cosiddetta classe 1, utile per l’impiego irriguo, ovvero la migliore delle classi della tabella A Giardini, universalmente riconosciuta come modello di riferimento per il settore agricolo. Il dato rappresenta l’ultimo anello di una catena di risultati di idoneità confermata già negli ultimi anni in cui l’uso irriguo dell’acqua nel comprensorio è sempre stato ben al di sotto della soglia standard considerata

Importante miglioramento quello nelle aree che presentano alcune criticità, come quelle relative ai canali che attraversano la zona urbana di Parma, in particolare quelle provenienti dal Naviglio Navigabile e dal Canale Galasso: in questi due casi all’azoto e al fosforo si sommano cloruri e salinità elevata, ma pur sempre rientrando nei limiti di utilizzo. Da evidenziare anche l’assenza di sostanze tossiche, compresi pesticidi e fitofarmaci, in concentrazioni significative e per questo motivo le acque dei canali possono essere utilizzate senza particolari problemi perché non sussiste particolare rischio igienico-sanitario che possa incidere sulla salubrità delle numerose produzioni.

Nell’ottica di un perpetuo e continuo miglioramento è da segnalare l’inizio di un percorso di collaborazione condivisa con le aziende conserviere della Provincia di Parma volto a sensibilizzare verso l’importanza del recupero delle acque reflue e la salvaguardia dell’ecosistema: un protocollo di intesa firmato dai Consorzi di bonifica di Parma e Piacenza, OI Pomodoro e da Industria del Nord Italia nel settembre 2018. E la sinergia con Arpae Parma per il trasferimento dei dati ambientali dei loro controlli sulla qualità delle acque dei depuratori comunali.

Proprio in questi giorni è in corso la campagna di rilevazione 2019 con il mezzo mobile di Bonifica Lab che, come nell’anno precedente, prevede di monitorare più di 50 punti stazione distribuiti sul territorio irriguo gestito dal Consorzio, in particolare di pianura commentano Franchini e Trombi – . I primi risultati sono confrontabili con il 2018 e restituiscono un già un primo quadro positivo, stante la forte siccità di inizio anno che aveva favorito la concentrazione di sostanze nell’acqua”.

 

L’alternanza scuola – lavoro offre agli studenti la possibilità di affiancare allo studio percorsi di esperienza lavorativa in azienda. Un modo per favorire l’orientamento, integrare la formazione acquisita durante lo studio, offrire opportunità di crescita personale e facilitare l’avvicinamento al mercato del lavoro.

Introdotta con la Legge 107/2015 (La Buona Scuola), l’alternanza è rivolta a tutti gli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno di scuola e prevede l’obbligatorietà di un percorso di orientamento in azienda che varia in base al percorso di studio. Si articola in un minimo di 90 ore per i licei, 150 ore per gli istituti tecnici e 210 ore per gli istituti professionali (dati validi per l’anno scolastico 2018/2019). Con la legge di Bilancio 2019 si introducono i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, che specificano l’esperienza dell’ “Alternanza Scuola-Lavoro”.

 

MA COME FUNZIONA?

I progetti formativi vengono personalizzati in base alle esigenze dello studente e possono essere svolti presso imprese, aziende, associazioni sportive e di volontariato, enti culturali, ordini professionali e istituzioni. L’attività può essere svolta sia durante il periodo scolastico (mattino e/o pomeriggio) sia nei periodi di vacanza. Possono essere inserite nel calcolo delle ore anche eventuali esperienze svolte dallo studente in paesi esteri. 

La durata delle attività giornaliere svolte in regime di alternanza è stabilito nella convenzione redatta tra l’istituzione scolastica e la struttura ospitante.

L’alternanza scuola-lavoro si articola in quattro fasi. La prima riguarda la scelta dell’azienda ospitante. Lo studente decide dove svolgere il periodo formativo, insieme al professore di riferimento. La seconda consiste nell’incontro con il tutor dell’azienda che sarà il referente per lo studente, assistendolo durante tutto il percorso di inserimento e sperimentazione. Allo studente verrà richiesto di firmare un Patto formativo a garanzia del rispetto di tutte le norme aziendali quali, per esempio, la privacy, la sicurezza e la tenuta di un comportamento conforme all’ambiente lavorativo. La terza fase si concentra sull’attività vera e propria all’interno della azienda che sarà documentata con un diario. La quarta e ultima fase riguarda la valutazione che avverrà alla fine del periodo di formazione, sia da parte dell’ente scolastico che dell’azienda, con il rilascio di un Certificato inerente alle competenze acquisite. 

È bene sottolineare che tali percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento incideranno sulla valutazione delle discipline scolastiche e sul comportamento, contribuendo alla definizione del credito scolastico. In sede di esame i ragazzi dovranno esporre la propria esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro svolta in azienda.

Nei mesi di giugno e luglio Archimede ha ospitato nella propria struttura tre studenti delle scuole superiori, offrendo loro un percorso di alternanza scuola - lavoro di 6 settimane. Due di loro, inseriti all’interno dell’area comunicazione, si sono cimentati nel creare una campagna pubblicitaria per i principali canali social quali Facebook e Instagram.

“Il tuo Buon Futuro” è il nome del progetto. Quali saranno i lavori del futuro? I nostri giovani colleghi hanno provato a trovare una risposta e, con uno storytelling, la raccontano sui social Archimede. 

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archimede nuovo logo

Maltempo. Tromba d'aria a Milano Marittima, nel ravennate: 2 milioni di euro la stima dei danni nella parte pubblica. Sopralluogo di Bonaccini e Gazzolo nei luoghi più colpiti. Vertice in Comune a Cervia. Il presidente della Regione: "Qui per sostenere chi è stato colpito. Chiederò l'estensione dello stato di emergenza nazionale. Subito al lavoro per tornare in tempi brevi alla normalità". Oltre 2.200 le piante cadute e da abbattere. 

Bologna –

L’Emilia-Romagna colpita ancora dal maltempo, ma da subito al lavoro per ripartire. Dopo la grandine e le piogge intense di martedì nella parte occidentale della regione e in Romagna, ieri mattina una tromba d’aria si è abbattuta su Milano Marittima, nel ravennate, causando danni ingenti: sono oltre 2.200 le piante cadute e da abbattere, di cui 1.000 nella pineta; 5 stabilimenti balneari e 10 edifici privati danneggiati e danni stimati per la sola parte pubblica pari a 2 milioni di euro.

Contraccolpi sulla viabilità, con interruzioni e ritardi ferroviari, poi rientrati, ora infatti la linea è in funzione, e all’illuminazione pubblica, sempre a causa della caduta di alberi. Un evento che ha interessato in modo pesante una fascia larga 800 metri per 2 chilometri, arrivando fin contro la pineta, non ancora accessibile per il gran numero di pini sradicati. Ferita una signora, comunque fuori pericolo e ora all’ospedale di Cesena, mentre sono stati sistemati in albergo 7 persone.

Il ritorno alla normalità è previsto in 24-48 ore, ma già in serata dovrebbe essere ripristinata la viabilità principale, così come i servizi essenziali.

La Regione si è subito attivata, a partire da un costante scambio di informazioni fra il presidente Stefano Bonaccini, nel pomeriggio a Milano Marittima per un sopralluogo e per incontrare il sindaco di Cervia, Massimo Medri, e l’assessore alla Difesa del suolo e della Costa e protezione civile, Paola Gazzolo, che si è recata nel primo pomeriggio nelle aree più colpite insieme ai funzionari del Dipartimento nazionale di Protezione civile, già presenti in Emilia-Romagna per le verifiche sugli effetti della grandinata del 22 giugno nel modenese e bolognese.

“Abbiamo voluto essere presenti sul posto da subito- ha sottolineato il presidente Bonaccini-. La Regione c’è, lo voglio dire qui a tutti i cittadini, gli esercenti e gli operatori che sono stati colpiti dall’ennesimo, eccezionale episodio di maltempo. Sappiano che riceveranno tutto il sostegno possibile, con interventi regionali diretti qualora servisse. Siamo partiti già nel pomeriggio con i sopralluoghi per iniziare immediatamente la conta dei danni. Intendo infatti chiedere l’estensione dello stato di emergenza nazionale, che ho mandato a Roma dopo le grandinate del 22 giugno scorso, perché possa comprendere anche quelli causati dalla tromba d’aria di oggi. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti, sotto gli occhi di tutti, non ci può più voltare dall’altra parte. Insieme ai territori e alle comunità locali vogliamo fare dell’ambiente e della sostenibilità priorità vere, perché non basta intervenire nell’emergenza: vogliamo e dobbiamo prevenire i fenomeni con azioni sempre più concrete”.

L’intervento ha visto impegnati sul campo 130 uomini, 25 squadre e 30 mezzi. Ancora: 2 squadre di Vigili del fuoco, una del Corpo forestale dello Stato, 2 del Comune di Cervia, 2 di quello di Cesenatico, che ha mobilitato altri servizi.

 “Fin da subito si è messa in moto la macchina della Protezione civile- spiega l’assessore Gazzolo- con i volontari a sostegno dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine che si sono attivati immediatamente e che voglio ringraziare come sempre per il loro fondamentale contributo. È un sistema che sta operando celermente per il ritorno alla normalità, grazie all’apporto di tutti: dai cittadini, agli amministratori e funzionari del Comune di Cervia e di quelli dei territori limitrofi che sono intervenuti per dare una mano in modo competente e ordinato”.

Per tutta la mattina, l’assessore al Turismo, Andrea Corsini, è stato presente nella sede del magazzino centrale di Cervia insieme al sindaco Medri e ai tecnici di Protezione civile per seguire la situazione.

“Immagini terribili- commenta Corsini- che colpiscono il cuore. Ora dobbiamo occuparci in primo luogo delle persone, delle loro case e delle imprese perché è fondamentale ritornare alla normalità nel più breve tempo possibile, cosa che siamo certi avverrà. Tutti sono già al lavoro e già nelle prossime ore gli stabilimenti balneari potrebbero essere operativi”.

 

Raffiche di vento, downburst, tromba d’aria: gli eventi meteo in Romagna

Una linea temporalesca ha interessato ieri a metà mattina la costa romagnola, colpendo in particolare il ravennate. Oltre a Milano Marittima, da registrare la bomba d’acqua che ha colpito Fusignano, la seconda in poche settimane.

Si ipotizza una concomitanza di effetti di venti di schiacciamento al suolo – downburst - e di presenza di almeno una tromba d'aria, visibile in un filmato postato su un media locale. La rete amatoriale Asmer ha registrato una raffica di 103 km/h nella località di Porto Corsini (Ra). Le precipitazioni d'altra parte sono state molto localizzate e si registrano solo alcune punte di 30 mm associate all'evento.

Martedì 9 luglio, la costa romagnola era stata interessata da un altro intenso sistema temporalesco, i cui effetti stavolta sono stati più di tipo grandinigeno, colpendo in particolare le località di Bellaria e Igea Marina (RN).

Fonte: Regione ER 

Giovedì, 11 Luglio 2019 10:18

Inaugurata la Pro Parma Padel Arena

La Pro Parma Padel Arena è una realtà: è stata inaugurata, ieri, alla presenza del vicesindaco, con delega allo sport, Marco Bosi. Il nuovo impianto, realizzato da Immobiliare Pro Parma Spa, e gestito da Club Pro Parma, è situato in via Ghirarduzzi 2 e consta di tre campi. Grazie ad un accordo stipulato con il Comune di Parma, è previsto l'utilizzo gratuito del nuovo impianto, in certe fasce orarie ed in alcuni periodi dell'anno, da parte di scuole medie e superiori e realtà del territorio e rientra nelle politiche dell'Amministrazione, volte a promuovere la diffusione e la pratica dello sport a livello locale, per favorire il benessere e corretti stili di vita dei cittadini.

Il padel tennis è un pratica sportiva in continuo sviluppo, adatta per tutte le età, facilmente praticabile ed a costi contenuti; si gioca con racchette di dimensioni più ridotte rispetto al tennis ed in campi da gioco che sono la metà di quelli del tennis, circondati da barriere di vetro o griglie con cui la palla può interagire. Il taglio del nastro è stato contraddistinto da una vera e propria festa con un open day gratuito, dj set, gioco libero e prove corsi. Al momento hanno preso parte i massimi rappresentati del Club Pro Parma a partire dal Presidente, Elvezio Catellani, dai vice presidenti, consiglieri e dirigenti sportivi.

 

Aperto l'Avviso per richiedere contributi per l'avvio di nuove attività in strade Garibaldi, Verdi, b.go Romagnosi, galleria Polidoro e galleria Bassa dei Magnani.

Parma, 11 luglio 2019 -

Dal link in fondo al testo è possibile scaricare l'Avviso pubblico per l’erogazione di contributi finalizzati all’avvio di nuove attività commerciali di vicinato/artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande in negozi “fronte strada” inutilizzati da almeno tre mesi antecedenti la data di pubblicazione del presente Avviso. 

L’Amministrazione comunale intende stimolare l’avvio di nuove attività commerciali di vicinato, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande da insediarsi nelle StradeGaribaldi (da barriera Garibaldi ad intersezione con Strada Melloni), Verdi, B.go Romagnosi, Galleria Polidoro e Galleria Bassa dei Magnani in locali “fronte strada” inutilizzati da almeno tre mesi antecedenti la data di pubblicazione del presente Avviso pubblico.
 
Per le finalità di cui al comma 1 è stanziato un fondo di € 150.000,00 per l'erogazione di quindici linee contributive a fondo perduto, a copertura di specifiche spese d'investimento, per un importo di € 10.000,00 per ogni attività avente diritto, tale importo potrà essere elevato ad € 15.000,00

La possibilità di partecipare all'Avviso sarà fino al 16.09.2019.

http://www.comune.parma.it/comune/avvisi-pubblici/Erogazione-contributi-per-nuove-attivita-commerciali_m1045.aspx

UniCredit e la Export-Import Bank of China (CEXIM) promuovono la collaborazione tra le imprese in Cina, Italia e nei Paesi della Cee

UniCredit ha annunciato la sigla di un Memorandum d'intesa (MoU) con la Export-Import Bank of China (CEXIM), con l'obiettivo di creare e sviluppare relazioni di lungo termine per promuovere la collaborazione tra imprese cinesi, italiane e dell'Europa centro-orientale (CEE).

L'accordo mira a incentivare lo sviluppo commerciale e di soluzioni per i clienti nelle aree del project finance (inclusi i finanziamenti garantiti dalle ECA - Export Credit Agencies), dei progetti nel settore energetico e delle infrastrutture, del global transaction banking (in particolare dei servizi di liquidazione e dei finanziamenti a breve termine), dei mercati dei capitali di debito, dei mercati finanziari globali, del sostegno finanziario nei mercati locali di Italia e CEE e della consulenza finanziaria (inclusi. M&A).

L'accordo si fonda sul rafforzamento della cooperazione economica e commerciale tra Cina ed Europa: secondo l'Eurostat, infatti, alla fine del 2018 la Cina era il partner numero due per le esportazioni e il partner principale per le importazioni di merci nell'Ue.

L'obiettivo principale del MoU consiste nel promuovere la partecipazione congiunta ai finanziamenti, inclusi il project financing e i finanziamenti garantiti dalle ECA e nell'agevolare la partecipazione ai progetti da parte di imprese italiane, cinesi e dell'Europa centro-orientale. In questo modo, l'accordo sosterrà il commercio tra la Cina e i principali mercati di UniCredit nei settori della meccanica e dell'elettronica, dell'high e new tech, dell'energia e delle materie prime.

Il Memorandum agevolerà inoltre la sinergia nell'ambito di progetti nel settore energetico e delle infrastrutture realizzati in Cina, in Italia e nella CEE, che saranno sostenuti e sviluppati da imprese cinesi e/o che operano nei principali mercati di UniCredit.

L'accordo è stato firmato il 10 luglio a Milano da Fabrizio Saccomanni, Presidente di UniCredit e Hu Xiaolian, Presidente di CEXIM.

Commentando il Memorandum, il Presidente di UniCredit Saccomanni ha dichiarato: "Questo Memorandum è un concreto passo avanti nel sostegno alla crescita economica delle imprese europee in Cina. Come banca paneuropea di successo, UniCredit vanta una posizione unica per promuovere la cooperazione tra imprese cinesi ed europee."

Il MoU sosterrà le aziende, gli sponsor di progetto e le istituzioni nelle rispettive attività internazionali, in particolare nelle operazioni condotte sui mercati principali di UniCredit, ovvero l'Europa centro-orientale e l'Italia. Grazie al Memorandum, UniCredit potrà rafforzare i legami con le imprese e le istituzioni finanziarie cinesi, diventando la via d'accesso dei clienti che stanno espandendo la loro attività nei mercati chiave della Banca.

Milano, 10 Luglio, 2019

 

CEXIM

La Export-Import Bank of China, come banca di Stato, ha il compito di sostenere il commercio estero, gli investimenti e la cooperazione economica internazionale della Cina. La Cexim ha un ruolo cruciale nella promozione della crescita costante e dell'adeguamento strutturale, nel sostegno del commercio estero, nell'implementazione della strategia di globalizzazione e nell'incentivazione dello sviluppo sano e sostenibile del Paese.

UniCredit

UniCredit è un solido Gruppo Pan-Europeo, con un modello di banca commerciale semplice e una piattaforma di Corporate & Investment Banking perfettamente integrata, che mette a disposizione dei suoi 26 milioni di clienti una rete unica in Europa Occidentale e Centro Orientale. UniCredit offre competenze locali nonché una rete internazionale unica, in grado di accompagnare e supportare la propria ampia base di clientela a livello globale attraverso banche leader in 14 Paesi e un network bancario europeo: Italia, Germania, Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Turchia. Grazie a una rete internazionale di uffici di rappresentanza e filiali, UniCredit è presente in altri 18 Paesi di tutto il mondo.

A Varano de' Melegari, un incontro sulle prospettive dell'economia e dei mercati finanziari

VARANO DE' MELEGARI (PARMA), 10 Luglio 2019 – Geopolitica, economia e trend dei mercati sono stati i temi al centro dell'incontro organizzato da UniCredit Private Banking e Corporate Banking presso la Dallara Academy che ha ospitato il meeting, arricchendolo con una visita all'interno della fabbrica della rinomata azienda automobilistica.

Un'iniziativa dedicata alle Eccellenze di impresa, rivolta ai principali rappresentanti del tessuto economico e imprenditoriale del territorio: una platea composta da 130 persone.

Dopo i saluti di benvenuto a cura di Andrea Pontremoli, CEO del gruppo Dallara, e di Luciano Resciniti, Responsabile Private Business Centro Nord UniCredit; Alessandro Caviglia, Co-Head Investments and Solutions UniCredit, e Luca Chiarella, Sales Director Pictet Asset Management, hanno fornito una panoramica sul contesto economico europeo e mondiale e sui principali filoni di investimento e trend in essere nei vari mercati finanziari. Tra i presenti anche Alessandro Capasso, Area Manager Private Emilia UniCredit; e Claudio Croce, Area Manager Corporate Parma e Piacenza UniCredit.

L'incontro si inserisce tra le attività organizzate sui territori dal Private Banking di UniCredit, network del gruppo specializzato nella gestione personalizzata e consulenziale di importanti patrimoni e dal Corporate Banking, network dedicato alle imprese e al supporto dell'economia del territorio.

Mercoledì, 10 Luglio 2019 15:12

Piacenza: nuovi servizi online per i cittadini

Aumentano i certificati disponibili on line per i cittadini di Piacenza. Da pochi giorni, all’interno della piattaforma online dei Servizi Demografici, sono stati inserite 7 nuove tipologie di certificati, che il cittadino può consultare e scaricare comodamente on line:

• Certificato di stato famiglia con relazioni di parentela

• Certificato di stato civile

• Certificato anagrafico di matrimonio 

• Certificato anagrafico di morte 

• Certificato di nascita (solo per eventi avvenuti o trascritti a Piacenza dal 1961) 

• Certificato di matrimonio (solo per eventi avvenuti o trascritti a Piacenza dal     

         1992)

• Certificato di morte (solo per eventi avvenuti o trascritti a Piacenza dal 1992)

 

Complessivamente, quasi 12.000 cittadini in un anno richiedono questi certificati agli sportelli.

 

Le nuove tipologie si vanno ad aggiungere a quelle già da tempo disponibili on line:

• Certificato di residenza

• Certificato di stato di famiglia 

• Certificato cittadinanza

• Certificato di stato libero 

• Certificato di esistenza in vita

• Certificato contestuale di singolo con Stato di famiglia residenza, cittadinanza,

          nascita

• Certificato di famiglia Aire 

• Certificato di residenza Aire 

• Certificato anagrafico di nascita 

 

Le certificazioni ottenibili riguardano sia il cittadino che si autentica sul sito, sia i componenti dello stesso nucleo familiare; per le persone non appartenenti al nucleo familiare è possibile invece ottenere on line esclusivamente il certificato di stato di famiglia e di residenza.

Il portale consente di accedere anche alla sezione delle autocertificazioni, dove è possibile scegliere alcuni modelli preimpostati. Si può inoltre visualizzare nel dettaglio la propria situazione anagrafica ed elettorale con lo storico dei dati di residenza, dei dati della carta d'identità e della patente. 

Sono oltre 28.300 i certificati cartacei rilasciati nei primi 6 mesi del 2019, mentre quelli rilasciati on line si fermano a quota 1.643 (il 5,8% del totale).

 

Le credenziali SPID: gratuite, consentono l’accesso con un’unica password

Un’ulteriore novità di questi giorni riguarda la nuova modalità di accesso al portale dei Servizi Demografici: per ottenere i certificati anagrafici occorre ora possedere le credenziali nazionali SPID, che si affiancano al sistema di autenticazione regionale Federa, che tuttavia sarà dismesso a breve.

Già dal 13 maggio scorso, presso gli sportelli QuInfo e Quic del Comune di Piacenza, è possibile ottenere gratuitamente le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), che permettono ai cittadini di accedere a numerosi servizi on line della Pubblica Amministrazione con un'unica identità digitale (username e password) utilizzabile da computer, tablet e smartphone.

Ottenere una identità digitale SPID è semplice e gratuito: tutti i cittadini maggiorenni possono ricevere le proprie credenziali gratuitamente per sempre. Si tratta di una iniziativa dell’Agenda Digitale, cui ha aderito anche la società pubblica regionale Lepida ScpA, che ha delegato al Comune di Piacenza il compito di effettuare il riconoscimento della persona necessario per il rilascio di SPID. 

Dopo aver effettuato la registrazione on line, ci si deve infatti recare agli sportelli Quic di viale Beverora o al QuInfo di piazza Cavalli per la fase di riconoscimento. Sul sito www.comune.piacenza.it si possono trovare tutte le informazioni a riguardo. 

Dalla data di avvio del servizio sono state rilasciate circa 260 credenziali SPID presso gli sportelli comunali, ma l’auspicio è che il numero cresca ulteriormente nei prossimi mesi anche grazie ai nuovi servizi on line a cui si può accedere, tra i quali lo Sportello del Contribuente che l’Amministrazione ha reso disponibile sul sito.  

Già nel mese di maggio sono state attivate collaborazioni con l’Agenzia delle Entrate per promuovere l’iniziativa presso la Biblioteca Passerini Landi (nell’ambito del progetto Pane e Internet), nonché in occasione dell’Open Day di Agenzia delle Entrate, per il supporto alla compilazione del modello 730. Altre iniziative di promozione di SPID si aggiungeranno a breve, grazie alla collaborazione che si sta attivando con l’AUSL di Piacenza: con le credenziali SPID, infatti, il cittadino può accedere anche al proprio fascicolo sanitario elettronico. 

 

Una città sempre più smart

I progetti si inseriscono nel più ampio disegno di Piacenza Smart City, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dell’ente e semplificare i rapporti del cittadino con la pubblica amministrazione. In questi mesi, si sono svolti e sono tuttora in corso incontri conoscitivi con i soggetti che operano sul territorio, al fine di elaborare un piano che consenta di sviluppare i progetti più interessanti di innovazione dei servizi rivolti ai cittadini, alle imprese e al Comune stesso. 

Entro settembre sarà completata la stesura di una prima bozza del piano, cui seguirà una fase partecipativa per poi avviare la procedura pubblica finalizzata a realizzare la rete su cui poggeranno tutti i servizi innovativi.

 

I principali progetti realizzati nel 2018/2019

• Unificazione tra sportello di Protocollo generale e Quic, che ha consentito di ampliare del 40% la fascia di apertura dello sportello Protocollo.

• Progetto T-Certifico, attivato nel novembre 2018, grazie al quale le tabaccherie possono rilasciare i certificati di residenza e stato di famiglia: sono già oltre 600 (pari al 40% di quelli emessi on line attraverso il sito web comunale) i certificati richiesti ai 28 esercenti convenzionati con il Comune, con la prospettiva di ampliare il servizio grazie a nuove adesioni sul territorio.

• Avvio, nel maggio 2019, delle procedure di rilascio delle credenziali SPID presso Quic e Quinfo.

• Inaugurazione, nel maggio 2019, dello Sportello del Contribuente che consente, on  line, di visualizzare o modificare la propria posizione tributaria e il pagamento dell’IMU/TASI con carta di credito.

 

I progetti di innovazione in corso:

• Sistema di gestione coordinata delle segnalazioni dei cittadini, favorendo la collaborazione della collettività nel monitoraggio delle situazioni di degrado urbano.

• Digitalizzazione dei procedimenti – riguardanti migliaia tra cittadini e imprese ogni anno – per le domande di occupazione di suolo pubblico (COSAP), passo carraio e pubblicità. Avviata nel 2018 con la revisione dei processi di lavoro, dovrebbe concludersi entro l’anno con realizzazione di una piattaforma on line di presentazione delle istanze e ottenimento delle autorizzazioni.

• Aggiornamento e riorganizzazione del Sistema Informativo Territoriale.

• Ampliamento dei servizi di pagamento elettronico con il sistema nazionale PagoPA, che già consente di pagare multe, tariffe di refezione scolastica e altri servizi comunali anche con carta di credito. E’ in fase di elaborazione il progetto per ampliare anche il pagamento delle rette dei nidi comunali, sulla piattaforma che consente al cittadino di visualizzare la propria posizione per i versamenti da effettuare e quelli già completati.

• Aree wifi: in corso la valutazione di fattibilità per servire con il wifi gratuito il parco di Montecucco e il parco della Galleana, nonché per adeguare tecnologicamente tutti i punti wifi già attivi in città. 

• Fibra ottica nel scuole: si sta verificando la possibilità di collegare le scuole di competenza comunale con la fibra ottica, che consente la connettività Internet veloce, sfruttando i nuovi collegamenti posati da Open Fiber in città.

• Potenziamento della videosorveglianza: oltre alle 40 nuove telecamere già in fase di appalto, dal piano Smart city emergerà lo sviluppo in altre aree cittadine nelle quali si rilevano le maggiori criticità.

• Ampliamento della gamma di certificati anagrafici disponibili sul portale dei Servizi Demografici, presentato oggi. 

 

Cispadana. La Regione accelera, presentato il cronoprogramma dell'opera: a ottobre il progetto definitivo, poi Conferenza dei servizi e cantieri al via entro il 2020. Il presidente Bonaccini: "Tempi certi per un'opera strategica al servizio del territorio, che vogliamo insieme a enti locali, imprese e mondo del lavoro". Lettera della concessionaria Arc con l'impegno a consegnare nei prossimi tre mesi il progetto definitivo con l'adeguamento alle prescrizioni contenute nella Via. Inoltrata al ministero la richiesta di far nascere un Osservatorio ambientale che monitori il rispetto del progetto stesso. Tracciato di 67 chilometri che collegherà l'A22 Autobrennero con l'A13 Bologna-Padova tra i caselli di Reggiolo (Re) e Ferrara Sud. Investimento di 1,3 miliardi di euro. Il vicepresidente Donini: "Infrastruttura necessaria per il collegamento con i principali corridoi europei" 

Bologna –

La Regione Emilia-Romagna stringe i tempi sulla Cispadana, l’autostrada regionale da tempo attesa e ora finalmente sbloccata. Progetto definitivo a ottobre, Conferenza dei servizi entro fine anno e apertura dei cantieri nel 2020: queste le tappe fissate per la realizzazione dell’opera, considerata prioritaria e come tale sostenuta dagli enti locali e da tutte le parti sociali, nei mesi scorsi al fianco della Giunta regionale nella richiesta al Governo di sbloccarla insieme al Passante di Bologna e alla Bretella Campogalliano-Sassuolo.

Tracciato di 67 chilometri, due corsie per senso di marcia più quella d’emergenza, la Cispadana collegherà l’A22 Autobrennero con l’A13 Bologna-Padova tra i caselli di Reggiolo (Re) e Ferrara Sud, dopo aver attraversato i territori di 13 comunidella Bassa pianura nelle province di Reggio Emilia, Modena Ferrara.

Una accelerazione resa possibile dopo la lettera inviata nei giorni scorsi alla Regione dalla concessionaria Autostrada regionale Cispadana (Arc), nella quale la società incaricata della progettazione e realizzazione dell’opera si impegna a completare entro la metà del prossimo ottobre l’adeguamento del progetto definitivo alle prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale (Via). Una volta validato il progetto, la Regione convocherà entro la fine dell’anno la Conferenza dei servizi, l’organismo in cui sono rappresentati tutti gli enti interessati, per l’ultimo via libera all’intervento. Seguirà l’approvazione del progetto esecutivo e l’apertura dei cantieri, nella seconda metà del 2020.

Un’opera moderna e pensata all’insegna della sostenibilità ambientale, fondamentale per dare una spinta allo sviluppo economico dei territori interessati e, secondo gli esperti, in grado anche di sgravare di una discreta quota di traffico il congestionato nodo bolognese, cruciale per l’intera Italia, con innegabili vantaggi in termini di minor inquinamento dell’aria oltre che di sicurezza e tempi di percorrenza. 

Il cronoprogramma è stato illustrato oggi in conferenza stampa a Bologna, in Regione, dal presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, e dal vicepresidente e assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, Raffaele Donini, insieme a Graziano Pattuzzi, presidente di Arc, Gian Domenico  Tomei, presidente della Provincia di Modena, e Giorgio Zanni,  presidente della provincia di Reggio Emilia.

“È una giornata storica. Qui le opere le stiamo sbloccando una a una. La Cispadana è un’infrastruttura strategica, fortemente sollecitata dal mondo dell’imprenditoria, del lavoro e dalle istituzioni locali- afferma il presidente Bonaccini-. È necessaria per uno dei territori economicamente più avanzati della nostra regione, e quindi dell’Italia intera, oltre a contribuire a liberare le aree urbane e il nodo di Bologna dal traffico di attraversamento. Un’opera al servizio di un territorio che ha saputo risollevarsi dopo le profonde ferite inferte dal sisma del 2012 e che ospita uno dei più importanti distretti economici dell’Emilia-Romagna e del Paese, quello del biomedicale, oltre a un comparto agroalimentare di grande valenza e qualità. Siamo una delle regioni più attrattive e maggiormente vocata all’export d‘Europa. L’Emilia-Romagna viene scelta da gruppi e imprese, italiane e straniere, che decidono di investire qui- conclude Bonaccini-, ma non intendiamo fermarci: vogliamo infatti creare le condizioni affinché vi sia una rete viaria e infrastrutturale moderna, collegata a un sistema ferroviario e portuale che renda l’Emilia-Romagna una piattaforma logistica di livello europeo, che ci permetta di puntare davvero sulla mobilità sostenibile”.  

La Cispadana rappresenta un investimento da oltre 1,3 miliardi di euro complessivi, con una partecipazione finanziaria della Regione di 279 milioni di euro. Per il completamento dei lavori serviranno quattro anni, con l’entrata in esercizio della nuova autostrada regionale entro il 2024.

"Un investimento necessario- sottolinea Donini- per dare alla nostra Regione una grande opportunità di collegamento con i principali corridoi europei. Entro la fine del mandato approveremo il progetto definitivo adeguato alle prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale e procederemo con la Conferenza dei servizi, in modo da assicurare la cantierabilità nel 2020".

"Per l'autostrada Cispadana- ribadisce Pattuzzi- abbiamo imboccato la strada giusta, agendo in tre direzioni: un maggiore apporto di risorse pubbliche e private e ottimizzazioni che rendono possibile la realizzazione di questo asse strategico per l'Emilia-Romagna".

 

La descrizione dell’opera 

L’autostrada Cispadana avrà due corsie per senso di marcia più una di emergenza per tutta la sua lunghezza, che si sviluppa per una settantina di chilometri dal raccordo con l’Autobrennero nel comune di Reggiolo (Re) fino alla barriera di Ferrara Sud dell’A13 Bologna-Padova. Completano l’infrastruttura 4 autostazioni: San Possidonio-Concordia-Mirandola e San Felice su Panaro-Finale Emilia in provincia di Modena; Cento e Poggio Renatico nel ferrarese. E i due svincoli di interconnessione con le autostrade A22 e A13.              

Sono 13 i Comuni attraversati dall’asse autostradale: Reggiolo e Rolo nel reggiano; Novi, Concordia, San Possidonio, Mirandola, Medolla, San Felice sul Panaro e Finale Emilia nel modenese; Ferrara, Cento, Terre del Reno (Sant’Agostino e Mirabello) e Poggio Renatico nel ferrareseSette, invece, quelli interessati dagli interventi sulla viabilità complementare: Torrile, Sorbolo, Mezzani e il capoluogo provinciale nel parmense; Luzzara e Brescello nel reggiano e Bondeno nel ferrarese.

La modalità scelta per la realizzazione della Cispadana, un’opera del costo complessivo di 1,3 miliardi di euro secondo il progetto sottoposto alla procedura di Via, è quello del project financing, con una partecipazione finanziaria di partenza della Regione di 179 milioni di euro.

Uno stanziamento, quello regionale, che verrà integrato da un’ulteriore tranche fino a 100 milioni di euro, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti nella convenzione di concessione. Per contro, Autostrada del Brennero Spa, socia di maggioranza di Arc,si è impegnata a procedere alla  ricapitalizzazione della concessionaria per una cifra dello stesso importo.

Tra le novità previste da Arc, la creazione di un Osservatorio ambientale per la verifica di ottemperanza alla Via del progetto definitivo dell’opera prima della sua approvazione in Conferenza dei servizi. Una richiesta in tal senso è già stata inoltrata al ministero dell’Ambiente. /G.Ma

Fonte: Regione ER     

 

Al via il progetto definitivo di Social housing “Casa dei Mille”. Punto di comunità, giardino protetto, alloggi adatti ai bisogni della terza età per la rigenerazione urbana del Pablo-Oltretorrente. 

Parma -

Nel 2018 il Comune di Parma è risultato vincitore del Bando Rigenerazione Urbana, con l’assegnazione di 2.100.000 di finanziamento assegnato con strategia denominata “La Città Resistente. Una strategia per il Pablo e l’Oltretorrente”. Si tratta di un percorso di social housing, edilizia abitativa sociale, che vuole combattere l’esclusione sociale tenendo conto di fattori e bisogni diversi. Essere, in altre parole di supporto alla creazione di una comunità di abitanti, in modo da apportare benefici non solo ai residenti, ma all’intera città.

Il Comune di Parma ha approvato, ora, il progetto per l’intervento di social housing denominato “Casa dei Mille” che risulterà, quindi, finanziato per € 2.100.000,00 dalla Regione Emilia Romagna, con risorse C.D.P. e co-finanziato per € 400.000,00 con risorse ex art. 36 - L.R. 24/2001. La spesa complessiva pari ad € 2.500.000,00 è prevista nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche approvato dal Consiglio Comunale.

L’obiettivo dell’opera è quello di rendere la città più attrattiva, sostenibile e inclusiva mediante una strategia di quartiere, tesa alla riappropriazione dello spazio pubblico da parte delle comunità locali, in modo tale da produrre effetti di rinnovamento urbano e sociale di intere porzioni di città. 

Con questo intento sta per partire il percorso di social housing denominato “Casa dei Mille” relativo al fabbricato ERP in Parma - Viale dei Mille n. 60/78 che prevede una riqualificazione globale di tutto l’edificio, consentendo di ottenere un rilevante incremento della vita utile dello stesso, mediante un intervento di restauro e risanamento conservativo e di riuso funzionale.

L’edificio che fa parte del patrimonio comunale di Edilizia Residenziale Pubblica (E.R.P.), e per il quale ACER Parma ha predisposto progetto di fattibilità tecnica ed economica, relativo all’intervento (che ha concluso il suo iter istruttorio di verifica tecnico/amministrativa) non vedrà la necessità di operazioni di esproprio.

La “Casa dei Mille” persegue il miglioramento dell’integrazione, dell’accessibilità agli spazi della collettività, della qualità progettuale e tecnologica dell’intervento, della fruizione e della messa a sistema di servizi ed attrezzature urbane, pubbliche e private, quali componenti essenziali della vivibilità del luogo.

In sintesi è previsto:

- il restauro delle prime due unità immobiliari (civici n. 60 e 62) secondo l’originaria tipologia “a schiera” su tre livelli, destinate all’assegnazione in locazione nell’ambito dell’Edilizia Residenziale Pubblica;

- la realizzazione di un Punto di Comunità (denominato “Punto Com”) nei due moduli dell’edificio corrispondenti ai numeri civici 76 e 78, secondo le linee di indirizzo previste dal progetto “WelFare Parma 2020”;

- una nuova distribuzione funzionale con tipologia a ballatoio, per la realizzazione di quattordici alloggi (tredici per abitazioni ed uno di servizio), tutti con accesso diretto al piano tramite distribuzione orizzontale mediante percorsi a raso al piano terra e 3 passerella pedonale al piano primo, riservati all’assegnazione in locazione nell’ambito dell’Edilizia Pubblica e Sociale e destinati ad ospitare persone anziane che necessitino di uno specifico supporto (alloggi con servizi). I medesimi alloggi possono essere utilizzati per l’attuazione di progetti speciali (ad esempio per madri e/o padri separati con minori).

E’ prevista anche la realizzazione di un verde attrezzato, mediante la trasformazione dei giardini privati ubicati nell’area retrostante l’immobile in un “giardino protetto” per lo svolgimento di attività ludiche e ricreative organizzate dalle associazioni di volontariato, tramite il Punto di Comunità. L’intervento in oggetto rappresenta, dunque, un esempio significativo di integrazione socioculturale, di co-housing, di miglioramento della fruibilità di spazi collettivi e della qualità urbana, nonché di coinvolgimento delle associazioni di volontariato, le cui attività sono organizzate tramite il Punto di Comunità.

 

Il Liceo Marconi di Parma con i suoi 2200 alunni è sicuramente l'Istituto scolastico più frequentato del nostro territorio, un'eccellenza parmense divenuta tale grazie all'ottimo lavoro dei docenti e di tutto il corpo scolastico che vi opera.

La sede storica dell'Istituto sita nel cuore di Parma, in via Costituente, ovviamente non riesce a contenere i numerosi studenti che desiderano iscriversi al Marconi, per questo nel corso degli anni sono state reperite aule anche in altre strutture sparse per la città: nel prossimo anno scolastico saranno ben sette le sedi, creando difficoltà di non poco conto.

A tal proposito la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza ha chiesto un incontro alla Provincia, (ente competente per gli immobili delle scuole di statali di 2° grado), oramai sono passati 20 giorni e l'associazione sindacale coordinata da Salvatore Pizzo non ha ancora ricevuto risposta. La Gilda degli Insegnanti auspica che gli amministratori locali si pongano obiettivi lungimiranti, che vadano oltre il loro mandato, ovvero iniziare un percorso finalizzato a reperire fondi necessari per realizzare un edificio scolastico ex novo, affinchè una delle eccellenze del nostro territorio possa svolgere nel migliore dei modi la sua attività.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, a tal fine dichiara: "Speriamo che gli attuali amministratori della Provincia ci ascoltino e si pongano il problema, il fatto che sul punto snobbano una delle più rappresentative associazioni professionali dei docenti italiani non è certo un buon segnale".

Il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI, parte del Gruppo BEI), e UniCredit hanno siglato oggi un accordo che prevede un plafond di 50 milioni di euro di finanziamenti a impatto sociale in favore di imprese sociali italiane che soddisfano specifici criteri di impatto. L'accordo beneficia del sostegno del programma dell'UE per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI) e del Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI), fulcro del Piano degli Investimenti per l'Europa, conosciuto anche come "Piano Juncker". Potranno beneficiare di questi finanziamenti imprese profit e non profit, con un fatturato annuo massimo di 30 milioni di euro. L'obiettivo è sostenere queste aziende con prestiti più convenienti, fino a 500.000 euro per ogni singola operazione.


Alla firma erano presenti Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato di UniCredit, il Presidente del FEI, Dario Scannapieco, l'Amministratore Delegato del FEI, Pier Luigi Gilibert e Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea.
Questa operazione segue l'accordo siglato con il FEI nell'aprile 2018 a garanzia di un plafond di 50 milioni di euro a beneficio di 2.500 microimprese italiane e quelli firmati all'inizio del 2019 con la BEI a sostegno delle mid-cap italiane, con particolare attenzione verso l'imprenditoria femminile, le imprese innovative e i progetti di lotta al cambiamento climatico.

Marianne Thysse, Commissario europeo per l'occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità del lavoro, ha affermato: "Grazie ai fondi Europei inclusi nel programma EaSI, UniCredit potrà sostenere le imprese sociali in Italia con un plafond 50 milioni di euro. Questi finanziamenti a impatto sociale non saranno solo di supporto alle PMI ma anche alla comunità nel suo complesso. Aiutando l'imprenditoria sociale, dimostriamo ancora una volta il nostro impegno nel costruire un'Europa più equa e rafforziamo la sua dimensione sociale."

Pier Luigi Gilibert, Amministratore Delegato del FEI, ha aggiunto: "Questo accordo fornisce alle imprese sociali italiane un supporto finanziario su misura per contribuire a rafforzare il loro impatto sulla società. Perseguire l'obiettivo della crescita inclusiva e della coesione sociale è una parte molto importante della missione del FEI e, allo stesso tempo, un obiettivo politico fondamentale per l'Unione Europea. Lo stesso costituisce anche un'area a cui stiamo attribuendo un'importanza crescente. Siamo quindi lieti di estendere la nostra collaborazione con UniCredit per offrire un migliore accesso ai finanziamenti con requisiti di garanzia ridotti per favorire l'imprenditoria italiana con un obiettivo sociale."

Jean Pierre Mustier, CEO UniCredit, ha commentato: "In UniCredit siamo orgogliosi che tutte le nostre azioni siano guidate dall'etica e dal rispetto. È nostro dovere sostenere le comunità locali, e la continua collaborazione con il FEI è la dimostrazione dei nostri obiettivi condivisi: costruire una società più equa e sostenibile attraverso un costante impegno a supporto dell'economia italiana. Continuiamo a sostenere ulteriormente la crescita delle aziende italiane che possono generare un impatto sociale positivo verso le comunità in cui operano."


Dario Scannapieco, Presidente del FEI e Vicepresidente del Gruppo BEI, ha dichiarato: "Il Gruppo BEI pone la sostenibilità al centro delle sue attività. La finanza inclusiva e quella a impatto sociale sono strumenti chiave per le istituzioni europee. Condividendo questo obiettivo, UniCredit rappresenta un partner cruciale per il Gruppo come testimoniato proprio dall'accordo siglato oggi e dalle molteplici altre collaborazioni quali il sostegno verso l'imprenditoria femminile, la promozione dell'innovazione e la lotta ai cambiamenti climatici."


UniCredit gestirà la selezione delle iniziative sociali e l'erogazione del finanziamento dell'impatto sociale attraverso l'intera rete commerciale nazionale. Per potersi candidare, le imprese devono dichiarare il loro impegno sociale, gli obiettivi di impatto specifico che intendono raggiungere e rendersi disponibili a misurare i loro progressi durante l'intera durata del finanziamento. Infine UniGens, associazione di volontari composta da attuali ed ex dipendenti di UniCredit, fornirà mentoring e formazione alle imprese selezionate.


UniCredit ha sviluppato una metodologia unica volta a facilitare la raccolta di specifici KPI sociali al fine di analizzare i risultati sociali in modo semplice e misurabile. Questo approccio è adattabile a diversi settori ed è il risultato di continui confronti e feedback da parte di clienti e partner allo scopo di sostenerli nella fase iniziale di richiesta del prestito e su base continuativa per monitorare i loro progressi utilizzando uno strumento digitale proprietario (la piattaforma "Dimensione Sociale").


Nel 2018, la Social Impact Banking di UniCredit ha approvato 72,9 milioni di euro di prestiti di cui 47,8 milioni di euro erogati. Ciò ha comportato l'approvazione di 31 operazioni di impact financing per 32,6 milioni di euro e 2.050 prestiti di microcredito per un importo di 40,3 milioni di euro.
Considerando l'attività complessiva della partnership Gruppo BEI-UniCredit, le risorse totali destinate alle PMI in Italia ammontano a circa 5 miliardi di euro negli ultimi cinque anni.

Una pompa volumetrica di ultima generazione, che contribuirà a rinnovare la dotazione dell'Unità Operativa di Anestesia dell'Ospedale "Santa Maria" di Borgo Val di Taro e a potenziare quindi le attività del comparto operatorio.

Questa importante donazione è stata resa possibile grazie alla generosità dei volontari della Parrocchia San Rocco, nella piccola frazione borgotarese di Caffaraccia, che attraverso questo gesto hanno voluto ricordare l'amico Massimo Platoni.

La cerimonia di donazione, che si è tenuta martedì 9 luglio all'ospedale, è stata l'occasione per ringraziare i volontari. "E' veramente un valore aggiunto - ha sottolineato Gianluca Pirondi, Direttore Distretto Valli Taro e Ceno AUSL Parma - sapere che una comunità come quella valtarese, ed in particolare di una piccola frazione come Caffaraccia, dimostri continua attenzione nei confronti del proprio Ospedale. Ringrazio la Parrocchia di San Rocco per questo gesto di attenzione e sensibilità, che andrà a potenziare e migliorare concretamente la nostra area chirurgica.

"Quella donata oggi - ha aggiunto Maria Cristina Aliani, Direttore Medico Ospedale "Santa Maria" di Borgotaro - AUSL Parma: è un'apparecchiatura di fondamentale importanza, poichè l'attività di sala operatoria al Santa Maria è notevolmente aumentata, non solo numericamente ma anche dal punto di vista della complessità. Con questa strumentazione potremo garantire una migliore stabilità ai pazienti che si sottopongono ad interventi chirurgici".

Il significato del dono è racchiuso nelle parole di Giacomo Ghirardi, della parrocchia San Rocco di Caffaraccia: "Abbiamo voluto ricordare Massimo, un amico scomparso prematuramente, attraverso un dono a tutta la comunità. Con questo piccolo gesto siamo sicuri che il suo ricordo vivrà per sempre".

L'apparecchiatura donata, una pompa modello "Alaris" del valore di quasi novecento euro, è uno strumento con caratteristiche funzionali avanzate, adatto all'uso in terapia intensiva e infusione generale. E' indicata per l'infusione di soluzioni terapeutiche di analgesici, antimicrobici, emoderivati, farmaci chemioterapici ed integratori alimentari, risultando indispensabile in alcune possibili fasi critiche del percorso chirurgico dei pazienti.

20 anni di Giardini della Paura: un traguardo importante per una manifestazione, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma – Ufficio Cinema, che è cresciuta costantemente, edizione dopo edizione, testimoniando un successo di pubblico e di critica che l’hanno resa appuntamento imprescindibile per gli amanti del genere.

Con una formula originale, che mescola senza pregiudizi pellicole d’autore e splatter, film del presente e capolavori del passato, I Giardini della Paura quest’anno giungono a un punto di svolta e si proiettano verso un futuro ricco di sorprese e novità all’interno del progetto globale di Parma Capitale della Cultura 2020.

La più importante novità riguarda la settimana inaugurale di programmazione, un piccolo festival di due giorni saluterà infatti l’inizio di questa edizione, con un ospite che, come già annunciato, andrà a coronare la fedeltà e la lunga attesa dei tantissimi fan dei Giardini della Paura: giovedì 11 luglio vedrà l’arrivo a Parma del re del brivido, il regista di fama internazionale simbolo del cinema italiano della paura, Dario Argento, che tornerà al Teatro Regio alle ore 21 per presentare proprio il film girato in quella location nel 1987, “Opera”.

Il giorno dopo, venerdì 12 luglio, alle 17.30, il regista interverrà all’Auditorium di Palazzo del Governatore per un incontro dedicato ai suoi libri e, la sera, al San Paolo per la proiezione de “Gli Incubi di Dario Argento”, una serie di nove cortometraggi, ideati per “Giallo”, programma Rai del 1987 di Enzo Tortora.

Lo stesso giorno un altro importante regista italiano di genere, Aldo Lado, sarà nella nostra città per accompagnare i suoi libri e il film L’ultimo treno della notte (1975) nelle medesime location. Gli incontri saranno moderati dal critico cinematografico e consulente artistico Manlio Gomarasca, fondatore della rivista Nocturno.

La rassegna proseguirà poi per altri sei appuntamenti dal 17 luglio, ogni mercoledì, fino al 21 agosto presso i Giardini di San Paolo, a ingresso libero, e vedrà la presenza di un altro importante regista quale Luigi Cozzi (17/7) sceneggiatore e collaboratore storico di Argento, con “Contamination” (1980) e Ruggero Deodato (24/7), alias “Monsieur Cannibal”, con il suo ultimo lavoro “Ballad in Blood” ancora inedito in sala. Ma I Giardini della Paura non sono solo cinema italiano. Anche quest’anno l’orrore verrà raccontato a 360 gradi attraverso la presentazione di alcuni delle pellicole più interessanti della passata stagione, come “Revenge” (Belgio, 31/7), “Zombi contro Zombi” (Giappone, 7/8) e una speciale notte di Ferragosto (14/8) con ben due film: si susseguiranno infatti “La Bambola assassina” (1988) e il suo recentissimo remake (USA 2019). Chiuderà le danze il film brasiliano “Motorrad” (21/8), un horror “su due ruote” e già un piccolo cult tra gli addetti ai lavori.

Completerà il cartellone ufficiale la collaudata collaborazione con l’arena estiva del Cinema Edison per due martedì: “La Casa delle bambole” (Francia, 16/7) e “Escape Room” (USA, 23/7), sempre a ingresso libero.

Infine, si segnala la partecipazione delle altre due arene d’essai della città, Astra D’Azeglio, e per la prima volta, del Labirinto della Masone, che contribuiranno ad alimentare un ricco programma di extra.

Il programma completo:

Giardini De LuXXe

Giovedì 11 luglio - Teatro Regio, h 21.30

Dario Argento presenta Opera (Italia 1987, 103’)

Venerdì 12 luglio

h 17.30

Auditorium Palazzo Governatore

Tra Regia e Scrittura:

Dario Argento

Aldo Lado

h 21.30 – Giardini di san Paolo

Dario Argento presenta “Gli Incubi di Dario Argento” (Italia 1987)

Aldo Lado presenta “L’ultimo treno della notte di Aldo Lado” (Italia 1975, 94’)

Mercoledì 17 luglio

Sarà presente il regista Luigi Cozzi

“Contamination” di Luigi Cozzi (di Lewis Coates, Italia/Germania 1980, 95’)

Mercoledì 24 luglio

“Ballad In Blood” di Ruggero Deodato (Italia 2016, 93’) Inedito in sala

Mercoledì 31 luglio

“Revenge” di Coralie Fargeat (Francia 2017, 108’)

Mercoledì 7 agosto

“Zombie Contro Zombie” di Shin'ichirō Ueda (One cut of the dead) Giappone 2017, 96’ v. o. sub ita

Mercoledì 14 agosto –Ferragore 2x1

“La Bambola Assassina” Tom Holland (Child’s Play) USA 1988, 87’

A seguire

“La Bambola Assassina” Lars Klevberg (USA 2019, 120’)

Mercoledì 21 agosto

“Motorrad” di Vicente Amorim (Brasile 2017, 92’) Inedito in sala

Cinema Edison arena estiva

Martedì 16 luglio

“La casa delle bambole” di Pascal Laugier (Ghostland, Francia Canada 2018, 91’)

Martedì 23 luglio

“Escape Room” (di Will Wernick, USA 2017, 81’) Inedito in sala

More Chills - Giardini Extra

Cinema D’Azeglio arena estiva - Giovedì 18 luglio – h 21.30

“La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati (Italia 1976, 106’) Ingresso libero

Cinema Astra arena estiva - Lunedì 12 agosto – h 21.30

I morti non muoiono di Jim Jarmush (The Dead Don’t Die) USA Svezia 2019, 105’- Ingresso € 7– Riduzione XX Giardini € 5,50

Sabato 24 agosto - Labirinto della Masone, Fontanellato (PR) – h 21.30

“I misteri del giardino di Compton House di Peter Greenaway” (The Draughtsman's Contract) GB 1982, 108’, v.o. sub ita) Ingresso € 10 – Riduzione XX Giardini € 8

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Emozioni a non finire per l’inaugurazione della sesta tappa: a Parma, anche la calciatrice dell’AC Milan, Martina Capelli.
 
Parma, 9 luglio 2019 
 
Un’inaugurazione da “ciuff”. Il “ciuff” nel basket è quel rumore meraviglioso che fa la retina quando la palla entra perfettamente nel canestro, pulita, senza toccare il ferro. Ed è il rumore che provoca grandi emozioni nei cestisti. L’inaugurazione della tappa di Parma del Candido Junior Camp OSO – la sesta del progetto finanziato da Fondazione Vodafone Italia dopo Firenze, Livigno, Porto Torres, Reggio Calabria, Pontecagnano Faiano – è stata una grande emozione per tutti i 22 partecipanti, provenienti dall’Italia intera: alcuni totalmente neofiti, altri già inseriti nel movimento del basket in carrozzina. Non solo. Anche per i 20 volontari, per lo staff tecnico e quello medico è stata un’esperienza molto forte quella provata al PalaCiti di via Lazio dove si svolgeranno due allenamenti al giorno fino all’11 luglio. Una squadra preparata e motivata quella del “Candido” che ha accolto, nell’emozione, prima Martina Capelli, calciatrice 27enne in forza all’AC Milan, con una pluriennale esperienza all’estero, e poi il vicesindaco e assessore allo sport di Parma, Marco Bosi; il rappresentante regionale dell’Emilia Romagna del Comitato Italiano Paralimpico, Andrea Grossi; il presidente della Polisportiva GiocoParma, Marco Tagliavini; Jacopo Stefanini della Tigers Academy Basket e Ileana Ramazzina, docente di scienze motorie dell’Università di Parma.
 
Martina Capelli, originaria di Parma, ha raccontato la propria storia, di quando ha iniziato a giocare tanti anni fa nella Crociati Noceto per poi accettare sfide importanti all’estero. Ha risposto alle domande dei ragazzi e si è seduta in carrozzina desiderosa di imparare le basi della pallacanestro paralimpica: “Essere qui, per me, è un’occasione unica: anzitutto perché mi affascina molto questo mondo che ho già avuto il piacere di conoscere quando sono andata a vedere la Briantea84 a Cantù. Ritrovare questo ambiente a Parma è per me una grande gioia, anche perché credo che ci voglia davvero tantissima forza, penso che ci vogliano le palle per giocare a basket in carrozzina!”. E dopo aver provato e riprovato, ascoltando le indicazioni di coach Marco Bergna e dei due assistenti Stefano Rossetti e Primo Fior (centrando anche due canestri), ha ammesso: “È completamente diverso tirare a canestro da seduta o in piedi – ha detto ai ragazzi la centrocampista rossonera – mi sono accorta di non avere poi così tanta forza nelle braccia, come credevo. I miei sogni per il futuro? Sto facendo anche l’università perché bisogna essere realistici e, dopo una carriera da atleta, bisogna trovare anche altre strade. Sto frequentando scienze motorie, curriculum calcio, al San Raffaele e, ovviamente, spero di rimanere nel mondo dello sport. Giocherò finché le gambe reggeranno. Oh, scusate…”. Martina pensava di aver fatto una gaffe, avendo davanti tanti ragazzi con disabilità, ma, invece, ha strappato un sorriso a tutto il gruppo con il quale poi ha affrontato un allenamento vero.
 
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“Fare l’assessore allo sport a Parma è tutto sommato facile – ha detto il vicesindaco e assessore alla partita Marco Bosi – perché c’è tanto movimento, tanto interesse e c’è sempre stato, a prescindere dal colore politico. Lo sport a Parma è da sempre sviluppo ed inclusione. Vorrei ringraziare la Fondazione Candido Cannavò e tutti i partner per aver scelto la nostra città. Se oggi siamo qui è perché negli anni sono stati posti un mattoncino sopra l’altro dalla Polisportiva GiocoParma ma anche da tante altre iniziative come questa. Vogliamo essere una città dove tutti si sentano accolti e dove possa uscire il talento di tutti”. 
 
Felice anche il presidente della Polisportiva GiocoParma, Marco Tagliavini: “Siete uno spettacolo – ha detto – e non possiamo far altro che ringraziarvi per averci dato la possibilità di partecipare e di diventare sempre più grandi. Se oggi sono qui a parlare ad un microfono è perché ci sono tante persone che lavorano dietro a questa realtà. Questo Palazzetto ha visto partite di categorie importanti, del basket femminile per esempio, ma credo che una fotografia così bella, come la vostra oggi, non si sia mai vista. Penso che se oggi siamo qui con più di venti atleti, son sicuro che un paio, magari cinque o dieci, o ancora, perché no, tutti e venti, potrò incontrarli di nuovo tra dieci anni nelle serie più importanti. Penso che continueremo a divertirci”.
 
Ogni Sport Oltre (OSO) è il progetto di Fondazione Vodafone volto a promuovere e diffondere la cultura della pratica sportiva tra le persone con disabilità. Lanciata a giugno 2017, OSO è la prima piattaforma digitale che mette a disposizione online tutte le informazioni utili a chi vuole praticare sport e ha l’obiettivo di creare una vera e propria comunità digitale coinvolgendo persone con disabilità, le famiglie, gli istruttori e tutti coloro che sono appassionati di sport. OSO è aperta a tutte le associazioni che vogliono far conoscere il proprio progetto e accedere a una raccolta fondi da parte degli utenti della community.
 
LE TAPPE del 2019 DEL CJC
 
Già nel 2017, l’edizione siciliana – che propose anche il nuoto ai piccoli partecipanti - aveva ampliato il raggio di azione e la diffusione sportiva del camp, nato a Livigno nel 2015, insieme agli incalcolabili benefici sui partecipanti e nei confronti delle famiglie coinvolte. Con OSO, in questi anni, i risultati sono stati e saranno ancora più massicci, nel segno della continuità con il passato ma senza perdere di vista le sfide future. Oltre alla sede storica del camp estivo, ossia Livigno (dal 19 al 23 luglio 2018), l’estate scorsa si sono aggiunte una tappa nel centro Italia (Firenze, 5-8 luglio 2018) e una sulle isole (Porto Torres, 2-5 settembre 2018). Nel 2019, invece, due le tappe del Sud: una a Reggio Calabria (2-5 gennaio) e una a Pontecagnano Faiano – Battipaglia (25-28 giugno), concludendo con Parma (8-11 luglio). Il progetto può contare su un team rodato composto dalla Briantea84, dalla Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina, da ASBI (Associazione Spina Bifida Italia) e dalla Fondazione Candido Cannavò per lo Sport. Braccio destro operativo sul territorio emiliano è stata la Polisportiva Gioco Parma.

 

E’ pienamente operativa la nuova TAC a 64 strati recentemente installata all’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti, che va a sostituire la macchina del 2006. Il costo dell’apparecchiatura, acquistata tramite convenzione Consip, è  di € 241.490 + IVA.

La nuova TAC è molto più rapida della precedente nell’esecuzione dell'esame, mentre i tempi di ricostruzione delle immagini e di refertazione medica rimangono invariati. 

Con la nuova macchina si ha un risparmio nell’erogazione della dose di radiazioni ai pazienti di circa un 30%, grazie a nuovi algoritmi elettronici di ricostruzione. Oltre a garantire un aumento della qualità delle immagini, permette di incrementare la tipologia delle indagini che si possono fare a Castelnovo ne’ Monti; in particolare, si potranno fare studi vascolari, sia al sistema vascolare periferico che al sistema nervoso centrale. Anche le indagini del sistema vascolare dei tronchi sovraortici avranno benefici tecnologici notevoli.

La macchina è stata montata seguendo un cronoprogramma preciso e puntuale, in tempi strettissimi: dopo le prove strutturali del locale che ospita la TAC avvenute a metà aprile, per motivi tecnici di progettazione e burocratici legati alla acquisizione ministeriale, la nuova tecnologia  poteva in effetti essere montata solo  fra il 15 maggio e il  30 giugno. Il cronoprogramma di sostituzione ha  previsto la formazione dei tecnici sanitari di radiologia all'Ospedale di Fidenza, ove è presente una tecnologia uguale, così da renderli pressoché autonomi già dal giorno di consegna dell’attrezzatura.

Gli esami che erano già prenotati da mesi nel periodo di sostituzione, sono stati tutti anticipati.

Il Dipartimento di Diagnostica per Immagini ha poi organizzato percorsi dedicati per gli esami TAC dei ricoverati o da Pronto Soccorso all’Ospedale Magati di Scandiano o all’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per far fronte ai 15 giorni di fermo dell'attività: dal 17 giugno al 2 luglio.

La nuova macchina, infatti, è stata "accesa" il 3 luglio 2019, ed ha iniziato immediatamente a far fronte a tutte le esigenze dell’ospedale montano.

La diagnostica per immagini dell’Ospedale Sant’Anna, diretta dal Dr. Pierpaolo Pattacini, nel 2018 ha effettuato 2616 TAC su pazienti ricoverati, da Day Hospital o da Pronto Soccorso e 3462 TAC su pazienti ambulatoriali.

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