Come preannunciato, la Provincia di Parma conferma che dalle 12 di oggi, lunedì 22 luglio, viene ridotta la lunghezza del senso unico alternato sul ponte di Ragazzola – San Daniele Po. Diminuiscono i tempi di attesa e quindi i disagi degli utenti.

Parma, 22 luglio 2019 -

La Provincia di Parma – Servizio Viabilità conferma quanto preannunciato a suo tempo: sul Ponte Verdi sul Fiume Po, che collega Roccabianca sulla sponda parmigiana a San Daniele Po su quella cremonese, da oggi lunedì 22 luglio alle 12 viene ripristinato il transito a doppio senso di marcia dal km 2+600 circa al km 2+680.

Questa modifica alla viabilità sull’impalcato del ponte Verdi consente la riduzione del tratto regolato da impianto semaforico, con transito a senso unico alternato, con notevole diminuzione dei tempi di attesa  sul ponte e quindi dei disagi per gli utenti della strada.

Rimangono in vigore i limiti di transito: percorrenza consentita solo a veicoli con peso non superiore a 44 tonnellate, per tutti velocità a 30km l’ora, il senso unico alternato regolato da semaforo che passa da 1,5 km a 500 metri.

La conclusione dei lavori, con l’eliminazione completa della limitazione del senso unico alternato, è prevista ora prima dell’inizio dell’anno scolastico.


Fonte: Provincia di Parma 

Il nuovo Direttore del carcere di Parma, Tazio Bianchi, è stato ricevuto in municipio dal Sindaco, Federico Pizzarotti, dal Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni e dal Garante dei Diritti dei Detenuti del Comune di Parma, Roberto Cavalieri. Si è trattato di un incontro cordiale e costruttivo, a fronte delle collaborazioni già in essere tra Comune e Istituto penitenziario di Parma ed in vista di un loro futuro sviluppo.

"Viaggio in Alta Valtaro. Terra d'incanto": ecco la guida di un territorio ricco di storia, bellezze naturali e enogastronomia di qualità. L'assessore Corsini: "Un'iniziativa di spessore che esalta l'eccellenza dei luoghi dell'Appennino. Il volume, un centinaio di pagine dalla grafica moderna e accattivante, sarà distribuito gratuitamente ai visitatori che si rivolgono agli uffici turistici dei cinque comuni della valle - Borgotaro, Bedonia, Compiano, Albareto e Tornolo - e delle principali città dell'Emilia-Romagna.

Bologna –

Un territorio ricco di testimonianze storiche ed artistiche, ma anche di tradizioni culturali ed enogastronomiche all’insegna delle convivialità e della buona tavola. Il tutto racchiuso in un contesto naturalistico di rara bellezza, dal fondovalle sino alle cime più alte dell’Appenino parmense.

È l’Alta Val di Taro, che abbraccia il territorio dei cinque comuni di BedoniaCompianoAlbaretoTornolo e Borgotaro, la “capitale” della valle. Uno spicchio di Emilia-Romagna al confine con la Lunigiana e le Cinque Terre, un’ambiente perfetto anche per gli sportivi e gli amanti delle lunghe passeggiate all’aria aperta tra boschi e torrenti, raccontata con rara efficacia e dovizia di informazioni in un’agile guida per i turisti che intendono trascorrere una vacanza o anche soltanto qualche giorno da quelle parti. 

La guida, dal titolo “Viaggio in Alta Valtaro. Terra d’incanto”, curata dal giornalista Giorgio Cannì, storica “penna” del Corriere della Sera, e fatta stampare in 10 mila copie dai cinque comuni che fanno parte dell’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno, con anche il sostegno della Regione Emilia-Romagna, è stata presentata oggi in una conferenza stampa a Bologna, con la partecipazione dell’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini. Erano presenti, oltre all’autore, anche i sindaci dei cinque comuni del comprensorio: Diego Rossi, Borgo Val di Taro; Giampaolo Serpagli, Bedonia; Francesco Mariani, Compiano; Davide Riccoboni, Albareto; e Renzo Lusardi (Tornolo).

“Si tratta di un’iniziativa editoriale di indubbio spessore culturale e di grande utilità pratica- ha sottolineato Corsini- che abbiamo sostenuto volentieri perché si inquadra perfettamente nella strategia regionale di realizzare prodotti che esaltino le eccellenze dei nostri straordinari territori montani. Un segmento, il turismo in Appennino, reduce da un 2018 molto positivo che ha fatto registrare una crescita dell’8,5% degli arrivi e del 12,8% delle presenze, nella scia del record di afflusso turistico complessivo di quasi 60 milioni di presenze (+4,7%) e arrivi (+7%) nell’intera Emilia-Romagna”. Un “viaggio”, quello descritto nella guida, che rappresenta un’esperienza unica tra paesaggio, enogastronomia, cultura ed escursionismo, all’insegna di quel turismo slow che attrae sempre più persone”.   

             

Cosa racconta la guida    

Un territorio, l’Alta Val di Taro, che vanta alcune “chicche” come il Museo dell’Emigrante di Tarsogno, il Museo della Massoneria all’interno dello storico Castello di Compiano, storico maniero nato come avamposto difensivo già in età Carolingia, oltre quello della Guerra ad Albareto. E ancora le tante bellezze artistico-culturali come il Seminario vescovile di Bedonia, solo per citare un esempio: un palazzo risalente al XIX secolo e che al suo interno ospita fra l’altro la Pinacoteca Parmigiani, due biblioteche con migliaia di volumi antichi e il Museo di storia naturale.

 

I simboli gastronomici della valle

Un volume che “strizza” l’occhio ai turisti, cercando di farli entrare in tutto e per tutto nel territorio e nelle sue più tipiche usanze. Toccando via via nello scorrere delle pagine alcuni dei prodotti e dei simboli gastronomici della valle. Per esempio, la “Baciocca”, la torta salata che un tempo sfamava le bocche delle famiglie contadine, oppure gli “amor”: un’autentica golosità dolce, fatta di crema di vaniglia e burro fuso racchiuso tra due cialde di wafer, che riesce sempre a “rapire” i turisti che entrano nelle pasticcerie storiche di Borgotaro.

E poi ancora le tante le manifestazioni di rilievo che si svolgono in ogni angolo della valle, alcune di rilievo nazionale, come le blasonate fiere autunnali dei funghi che danno lustro al celeberrimo Fungo Porcino di Borgotaro, l’unico micete in Europa che si fregia del marchio d’eccellenza Igp.

 

Le proposte per lo sport 

Sul fronte sportivo, ecco i cammini come la Via degli Abati per gli amanti del trekking d’alta quota, i percorsi ciclistici delle più varie lunghezze e difficoltà, adatti a ogni tipo di gamba, tra cui la spettacolare “fondovalle” che porta da Fornovo a Santa Maria del Taro. Da segnalare, infine, la presenza in loco delle Guide ambientali escursionistiche(Gae) che illustrano i tanti e caratteristici aspetti naturali del territorio, conducendo i turisti in visita ai più diversi ambienti montani, collinari, di pianura e acquatici, compresi parchi e aree protette.

La guida, arricchita da una corposa appendice con le informazioni di servizio (alberghi e altre strutture ricettive, ristoranti, servizi pubblici, ecc.) sarà distribuita gratuitamente ai visitatori che si rivolgono agli uffici turistici del territorio e delle principali città dell’Emilia-Romagna. /G.Ma         

 

Fonte: Regione ER





Finanziati dalla Regione Emilia-Romagna i corsi per la formazione di manutentori degli impianti di trasformazione del pomodoro
Rabboni (OI): “Un primo risultato che ci incoraggia a proseguire nella ricerca di fondi pubblici per nuove attività di qualificazione del lavoro"

Due corsi per la formazione di manutentori di macchine ed impianti del comparto industriale del settore del pomodoro da industria si terranno a Parma, per Piacenza e tutta l’Emilia Occidentale, e a Ferrara, per l’Emilia Orientale e la Romagna. I corsi, patrocinati dall’Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia e realizzati dagli enti di formazione Dinamica (ente formatore capofila), Agriform e Tadini, sono stati finanziati con 73mila euro dalla Regione Emilia-Romagna, con cofinanziamento del Fondo sociale europeo, e sono rivolti a persone non occupate.

“A marzo – spiega Tiberio Rabboni, presidente dell’OI Pomodoro da industria del Nord Italia – promuovemmo un incontro tra la Regione Emilia-Romagna, i vari portatori di interesse del mondo del lavoro e della filiera del pomodoro da industria e gli enti di formazione per individuare quali fossero le necessità formative del nostro settore. Volevamo dire a tutti, forte e chiaro, che nella filiera del pomodoro del Nord Italia la qualità del lavoro è il principale fattore di competitività e di sviluppo e che l'investimento formativo a favore del personale dipendente ne costituisce la necessaria premessa. E che, pertanto, era giusto, oltre che necessario, contare sul contributo dei fondi pubblici europei e regionali. Con questi due corsi, richiesti dalle industrie dell’OI Nord Italia e finanziati dalla Regione, concretizziamo un primo risultato nella direzione indicata. Naturalmente non è che l'inizio. Per il futuro confidiamo in nuovi bandi ed opportunità in Emilia Romagna e nelle altre regioni del Nord Italia".

Il manutentore di macchine ed impianti, profilo di cui è emersa notevole necessità da parte delle industrie di trasformazione del pomodoro, è una figura in grado di ispezionare, assemblare, smontare e manutenere, in piena sicurezza, gli impianti per la lavorazione del pomodoro da industria. I corsi – della durata di 300 ore, di cui 180 di lezioni in aula ed esercitazioni pratiche e 120 di stage aziendale – si terranno da ottobre 2019 ad aprile 2020 nelle sedi di Agriform a Parma (via Torelli 17) e di Dinamica a Malborghetto di Boara, Ferrara (piazza Chiappini 2) e si concluderanno, a seguito del superamento dell’esame finale, con il rilascio del certificato relativo alla qualifica di manutentore di macchine ed impianti. I posti disponibili sono 24 (12 a Parma e 12 a Ferrara) con iscrizioni aperte sino al 4 ottobre 2019 (dettagli sui siti www.dinamica-fp.com; www.agriform.nete www.centrotadini.com). Possono iscriversi persone non occupate, residenti o domiciliate in Emilia-Romagna, iscritte al Centro per l’impiego. I corsi sono gratuiti.

“Il valore aggiunto di questi due corsi – commenta il direttore di Dinamica Adelfo Magnavacchi – è il fatto che a fronte di una durata contenuta, 300 ore rispetto alle 5-600 di altri corsi, offrono un’opportunità di formazione altamente qualificante che permette di essere molto appetibili sul mercato del lavoro in contesti occupazionali di primo livello quali sono le imprese di trasformazione del pomodoro da industria del Nord Italia”.

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Venerdì, 19 Luglio 2019 09:44

Una serata magica alla diga del Molato

Piacenza, 18 luglio 2019 - Ieri, 17 luglio, la prima edizione di “Una diga stellata”; evento benefico, unico per location, allestimento e menù.L’evento, organizzato da Giuseppe Gallesi (in arte Pippo Tendenza) in collaborazione con il Comune di Alta Val Tidone, il Consorzio di Bonifica di Piacenza e il Ristorante La Palta con la Chef Stellata Isa Mazzocchi, ha trovato il patrocinio e il supporto di numerosi sponsor istituzionali e privati.“Una serata che ha tolto il fiato. Di grande bellezza l’allestimento ma soprattutto la nostra valle. Sono orgogliosa di aver fatto parte di questo evento e ringrazio sentitamente Luciano Spigaroli e Pippo” commenta Isa Mazzocchi.“Grazie a tutti, è stata una serata magica merito di una grande squadra” ha continuato Giuseppe Gallesi.

 

 

La Provincia di Reggio Emilia informa che da lunedì prossimo, 22 luglio, fino a venerdì 2 agosto su due tratti di strade provinciali si viaggerà a senso unico alternato e con limite di velocità a 30 km/h per consentire lo svolgimento in sicurezza di lavori di posa della fibra ottica Open Fiber da parte della ditta Ruspal di Mirandola. I provvedimenti saranno adottati, dalle 8.30 alle ore 17.30, su un tratto di un chilometro della Sp 9 delle Forbici in comune di Villa Minozzo e per un tratto di un chilometro e mezzo della Sp 18 Busana-Passo Pradarena in comune di Ventasso.
Le ordinanze della Provincia prescrivono anche che, durante i cicli del semaforo, l'attesa del rosso non superi i due minuti e che, nel caso i lavori siano sospesi, la strada venga liberata da segnali stradali e impedimenti, fatti salvi quelli che indicano la zona di cantiere, la cui estensione non dovrà superare i 150 metri.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

Reggio Emilia, 19 luglio 2019 - Coopservice, in relazione alle notizie apparse sugli organi di informazione sull'inchiesta che coinvolgerebbe ASUR Marche, dichiara che ad oggi nessuna comunicazione ufficiale, relativa al coinvolgimento di dirigenti della cooperativa, è giunta dalla Procura di Ancona.

La cooperativa è certa di poter chiarire la propria posizione qualora venissero formalizzate le contestazioni di cui si parla negli articoli e che peraltro, al momento, sono solo ipotesi.

Negli ultimi anni, in materia di appalti pubblici, abbiamo assistito ad un proliferare di iniziative e procedimenti che nella realtà nulla hanno a che fare con il diritto penale e che si sono rivelati privi di ogni fondamento.

Ne è un esempio, la sentenza di pochi giorni fa del giudice monocratico di Udine, Paolo Milocco, che ha assolto i dodici imprenditori, tra cui i vertici di Coopservice, dall'ipotesi di reato di turbativa d'asta perché il fatto non sussiste (l'inchiesta della Procura era riferita alla gara a evidenza pubblica indetta dal Dipartimento servizi condivisi dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Udine).

Costume d’Immagine, Kontatto, Scout, Souvenir e Successori Bernagozzi protagonisti di 6 storie di successo della moda internazionale in un volume realizzato con l’Università di Bologna

Bologna, 19 luglio 2019_Le strade che portano al successo sono tante e Centergross, il maggiore distretto di fast fashion made in Italy, sceglie di raccontarne sei presentando, il 18 luglio, “Evidenze di modelli di business: le aziende della moda di Centergross”, un volume realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna. 6 case history, 6 storie differenti, 6 modi di fare impresa che hanno avuto il medesimo risultato: il successo sul mercato della moda nazionale e internazionale.
La presentazione ha avuto luogo all’interno della tavola rotonda “La filiera della moda: scenari, prospettive, opportunità” organizzata con il sostegno di Unicredit, che ha contribuito alla pub-blicazione, per riflettere su caratteristiche, punti di forza e aree di miglioramento del comparto, coinvolgendo imprenditori, ricercatori ed esperti.
Protagoniste del volume 6 aziende, che, grazie al supporto di Centergross, hanno raggiunto un prestigio internazionale: Costume d’Immagine, Kontatto, Scout, Rinascimento, Souvenir Clubbing e Successori Bernagozzi.
Il libro riassume quindi storie personali e d’impresa, all’interno di un progetto di ricerca coordinato da Mariachiara Colucci, professoressa associata di Economia e Gestione delle Imprese del Dipartimento di Scienze Aziendali, redatto con il contributo dei collaboratori Emanuela Bevilacqua, Gianluigi Di Giangirolamo e Simone Napolitano.

«Rappresentiamo una parte importante della filiera della moda dell’Emilia-Romagna e dell’Italia – ha affermato Lucia Gazzotti, presidente di Centergross - perché qui al Centergross abbiamo aziende che provengono da tutta Italia, che si sono insediate qui per vendere il proprio prodotto made in Italy trovando una clientela per lo più estera. È stato interessante ascoltare i nostri imprenditori che hanno spiegato i propri modelli di business, a partire dalla loro storia ma soprattutto nella propria evoluzione, per capire come affrontare questo momento di grande cambiamento che ci sta portando verso un’economia digitale, che è già presente al Centergross ma diventa per loro una grande opportunità di business. Per questo motivo – ed è questa la grande novità emersa da questo convegno – Unicredit ci ha proposto di creare un marketplace al Centergross, in modo da accelerare questo processo di crescita».
«Lo sviluppo del business nel settore della moda – ha spiegato Andrea Burchi, Regional Mana-ger Centro Nord UniCredit – è legata alla capacità di coniugare tradizione e innovazione, alla competitività dei territori, ai processi di internazionalizzazione e di crescita dimensionale. Attraverso la finanza e i nostri specifici servizi siamo certi di poter rivestire un concreto ruolo di aggregatore, capace di accompagnare su più fronti lo sviluppo delle imprese del comparto. Un esempio in tal senso è rappresentato anche dalla nostra piattaforma Easy Export che permette alle aziende di aprirsi ai mercati esteri a livello mondiale».
«Quelle che vengono presentate nel volume – ha affermato Mariachiara Colucci, curatrice del li-bro ¬– sono aziende in evoluzione: realtà cresciute anticipando e adattandosi ai cambiamenti del mercato, puntando a migliorare i risultati. Il Centergross si è rivolto all’Università di Bologna e, in particolare, al Dipartimento di Scienze Aziendali, per studiare e raccontare le sue aziende, andando così ad avvicinare e a far dialogare il mondo della pratica e il mondo dell’accademia. Come accademici, il nostro obiettivo è stato quello di illustrare i modelli di business longitudinali di sei imprese rappresentative del fare moda in Centergross, dalla loro fondazione ad oggi e verso il futuro, descrivendo la loro traiettoria imprenditoriale sotto il denominatore comune di Center-gross».
«Io e miei soci lavoriamo da 25 anni in questo settore – ha spiegato Federico Ballandi, presidente di Kontatto – e durante questo periodo il modo di distribuire è cambiato totalmente. La nostra filo-sofia è avere sempre un rapporto diretto con i nostri clienti, anche esteri, e per questo motivo partecipiamo alle fiere internazionali, occasioni importanti in cui prendere nuovi contatti per espan-dere il proprio mercato. Il segreto del nostro successo è la capacità di fare squadra per trovare sempre nuove soluzioni per innovare, tenendo conto delle tempistiche che richiede questo settore. Fare squadra è inoltre il miglior modo per non farci schiacciare dalle realtà emergenti che proven-gono dall’estero».
«La nostra azienda è nata nel 1961 – ha raccontato Benedetta Cesarini, manager e business analyst del Gruppo Teddy - dal sogno di Vittorio Tadei, partito da un negozio di famiglia in Roma-gna, di diffondere il suo marchio in tutto il mondo. Grazie alla sua visione, oggi siamo un gruppo che fattura più di 600 milioni all’anno e produce oltre 5 milioni di capi all’anno, tutti al femminile. Il nostro segreto è saper comprendere il cambiamento del mercato, grazie alla nostra rete di agenti, ma anche saper investire sui mercati giusti e, soprattutto, sulle persone giuste».

«La storia di Souvenir – ha spiegato Alessandro Santi, Amministratore Delegato di Souvenir Clubbing – è come quella di Cenerentola: una ragazza rifiutata da tutti che poi è diventata una principessa. In dieci anni siamo passati infatti da 1,8 a 19 milioni di euro di fatturato: alla base del nostro successo ci sono più elementi: la fame, ovvero la voglia di crescere sempre; il coraggio di prendere delle scelte che a volte possono rivelarsi sbagliate; l’umiltà di mettersi sempre in discus-sione, l’amore per il proprio mestiere e il fattore C, inteso come la volontà di farsi sempre in quattro per raggiungere risultati importanti».
«Siamo un’azienda medio-piccola – ha affermato Roberto Borsari, responsabile commerciale di Successori Bernagozzi – che negli ultimi anni ha visto crescere esponenzialmente il proprio fattu-rato, grazie ad una programmazione mirata e alla ricerca continua di nuovi canali distributivi. La nostra competitività sul mercato è assicurata dalla qualità del prodotto, prodotta nelle tempistiche del pronto moda: in questo modo riusciamo a difenderci dalla forte concorrenza dei produttori asia-tici che producono capi di abbigliamento a basso costo, ma con una qualità inferiore»
www.centergross.it 

Centergross in breve
Polo d’eccellenza dedicato al pronto moda tra i maggiori in Europa, Centergross si sviluppa in un’area di 1 milione di metri quadrati alle porte di Bologna. Fondato nel 1977, raccoglie oltre 600 aziende e 6.000 lavoratori. Il volume complessivo di affari, che ne fa una delle aree di maggiore fermento per il settore moda made in Italy a livello internazionale, è di 5 miliardi di euro l’anno, con una media di presenze di 10.000 buyers al giorno, provenienti per il 60% dai mercati esteri, in particolare da Asia, Europa, Stati Uniti e Medio-Oriente.

 

In foto da sinistra: Alessandro Santi di Souvenir, Mariachiara Colucci di Unibo, Massimiliano degli Esposti del Corriere moderatore, Lucia Gazzotti presidente di Centergross, Andrea Burchi di Unicredit, Federico Ballandi di Kontatto, Stefano Borsari di Successori Bernagozzi e Gianluca Pavanello di Macron.

Editoriale:  - Il “mercato degli affidamenti”. Lo schifo che era già noto ma “tollerato - Lattiero caseari. Panna in crescita unica novità. - Cereali e dintorni. “Weather Market” - Bonifica Parmense, bilancio ok: avanzo positivo per un milione di euro presto reinvestito sul territorio - Pomodoro - Al via la campagna 2019: l’impegno di Prince -
SOMMARIO Anno 18 - n° 29 21 luglio 2019


1.1 editoriale
Il “mercato degli affidamenti”. Lo schifo che era già noto ma “tollerato”
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Panna in crescita unica novità.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. “Weather Market”.
5.1 bonifica Bonifica Parmense, bilancio ok: avanzo positivo per un milione di euro presto reinvestito sul territorio
5.2 turismo ambientale Anche il BMW club di Como e Varese in visita al Molato
5.3 pomodoro Pomodoro - Al via la campagna 2019: l’impegno di Princes
6.1 ambiente sostenibilità Sostenibilità in ufficio: come ottenerla?
7.1 bracconaggio PO “Boom del biologico sul territorio reggiano”
8.1promozioni “vino” e partners
9.1 promozioni “birra” e partners

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Al via la campagna 2019: l'impegno di Princes per il futuro del pomodoro pugliese tra innovazione, legalità e trasparenza.

- L'Azienda incontra i propri partner agricoli: anche quest'anno saranno lavorate più di 300.000 tonnellate di pomodoro.
- La collaborazione con l'Università di Foggia, Sevi: "Princes dà fiducia ai nostri neolaureati"
- Il messaggio dell'Arcivescovo Pelvi contro lo sfruttamento nelle campagne: "Il pomodoro è un dono di Dio"

Foggia, 18 luglio 2019 – Alla vigilia nuova campagna del pomodoro, Princes Industrie Alimentari, società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro, ha invitato i propri partner agricoli a un momento di confronto reciproco sui temi che vedono direttamente impegnata l'azienda: innovazione, legalità e trasparenza lungo tutta la filiera.

"Riteniamo sia molto importante incontrare periodicamente tutti i nostri partner e confrontarci in maniera diretta e trasparente con loro. Princes lavora costantemente per rafforzare la propria presenza nel Sud Italia e per garantire un futuro sostenibile nel lungo termine per tutta la filiera del pomodoro - commenta Gianmarco Laviola, Amministratore Delegato di Princes Industrie Alimentari - Siamo convinti che ciò sia possibile solo attraverso il rispetto della legalità, l'innovazione e una politica di piena collaborazione con la parte agricola, che permetta di guardare al futuro puntando alla crescita del settore e allo sviluppo del territorio."

Azienda di rilievo per l'economia della Capitanata, Princes Industrie Alimentari assume ogni anno durante la campagna circa 1000 operai, che vanno ad aggiungersi ai circa 500 lavoratori fissi.
Si prevede, inoltre, che da fine luglio fino alla fine di settembre saranno lavorate più di 300.000 tonnellate di pomodori.

"Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti in questi ultimi anni, ma continuiamo a guardare avanti per raggiungere sempre nuovi traguardi – sottolinea Laviola – dal 2012 ad oggi sono stati investiti circa 60 milioni di euro in innovazione, sicurezza degli impianti ed adeguamento della capacità produttiva".

Con l'occasione, Princes ha presentato i nuovi uffici, risultato di un ampliamento dello stabilimento di Foggia come testimonianza della volontà del Gruppo ad investire nel Sud Italia e contribuire allo sviluppo del territorio.

Princes ha illustrato inoltre le soluzioni innovative messe a disposizione della parte agricola. Fondamentale sarà per quest'anno l'accesso a nuove tecnologie digitali, presentato da Princes, per proiettare l'intera filiera del pomodoro pugliese nel panorama competitivo internazionale e migliorare la qualità del prodotto.

Grazie alla collaborazione con l'Università di Foggia, ad esempio, il gruppo ha implementato una serie di sistemi per contrastare i parassiti del pomodoro e ridurre drasticamente i trattamenti con fitofarmaci. L'85% della produzione 2018 di Princes è stata totalmente priva di residui chimici, ed il restante 15% con valori ampiamente al di sotto degli standard fissati dalla legge.

"Sono estremamente compiaciuto del fatto che Princes abbia avviato una serie di collaborazioni con il nostro Dipartimento per partecipare a progetti in corso e per farsi promotrice, anche con risorse finanziarie dedicate, di altri progetti con il duplice obiettivo di investire sulla formazione di giovani laureati e dottori di ricerca, valorizzare con spirito innovativo ciò che oggi viene ritenuto scarto dell'industria attraverso un approccio di economia circolare – fa sapere Agostino Sevi, direttore del dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Foggia - Questo potrebbe avere importanti ricadute non solo per il Dipartimento SAFE (Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente) e la Princes, ma anche e soprattutto per il territorio". Il Professore ha poi sottolineato l'importanza di dare una prima possibilità lavorativa ai giovani laureati, investendo su di loro: "L'azienda ha ospitato presso la sua sede 9 studenti tra agronomi tecnologi ed ingegneri tutti provenienti dal Dipartimento SAFE, che hanno condotto per sei mesi uno stage retribuito post-lauream, per loro estremamente formativo, dando così prova di fiducia nella nostra Università e soprattutto nei nostri progetti formativi." – conclude il Direttore Sevi. Princes ha anche attivamente partecipato al Salone del lavoro e della creatività ed in quella sede ha stipulato 77 contratti con giovani laureati dell'Università di Foggia.

A inizio anno, Princes e Coldiretti hanno siglato un rivoluzionario Accordo Nazionale di Filiera che garantisce produzioni eccellenti e sostenibilità economica ambientale e sociale. Infatti, grazie all'accordo, i coltivatori si vedranno riconosciuto un prezzo di acquisto "equo", basato sugli effettivi costi sostenuti e su una equa pianificazione degli investimenti. Un impegno che Princes ha assunto già da tempo con tutti i propri partner agricoli. Nel contesto dell'Accordo, PIA e Coldiretti svilupperanno inoltre un'innovativa piattaforma digitale basata sulla tecnologia blockchain che garantirà la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera con forti benefici in termini di sicurezza, efficienza e automazione delle transazioni interaziendali.

Princes riconosce l'eccellenza del territorio della Capitanata lavorando esclusivamente pomodoro pugliese coltivato da fornitori che hanno ottenuto le più alte certificazioni internazionali in tema di lavoro etico - "Global G.A.P. GRASP" o "SA8000". Questi standard garantiscono l'adozione delle migliori pratiche del settore agricolo e a livello sociale, in termini di salute, sicurezza e welfare, contratti, salari e libertà di rappresentanza per i lavoratori. L'azienda è concretamente impegnata a migliorare le condizioni lavorative di coloro che potrebbero finire nella rete di chi sfrutta la manodopera a basso costo, compreso il caporalato.

A tal proposito è toccante il messaggio augurale inviato dall'Arcivescovo di Foggia, Mons. Vincenzo Pelvi: "Inizia la campagna del pomodoro 2019 e desidero ringraziare il Signore per il dono della terra e per le donne e gli uomini che si impegnano a coltivarla. Il mio pensiero augurale di ammirazione e congratulazione va a Princes Industrie Alimentari, azienda orientata allo sviluppo di un'agricoltura più sostenibile e un'alimentazione più responsabile, unitamente ad una efficace politica contro il caporalato, attraverso il progetto "Lavoro senza frontiere". Sua eccellenza ha paragonato il pomodoro alla carezza di Dio: "Il pomodoro invita a riflettere sulla nostra esistenza, perché alimento semplice e utile, che non va privatizzato ma offerto a tutti coloro che possono accedere al suo uso. Anche il pomodoro è carezza di Dio per tutti, nessuno escluso. Ne deriva che un vero approccio ecologico incorpora un riferimento alla giusta distribuzione dei beni della creazione e ai diritti fondamentali della persona. Prospettiva ambientale e prospettiva sociale risultano in relazione di complementarietà. Il mio auspicio è che Princes e i vari partener agricoli contribuiscano insieme e sempre più concretamente perché il nostro meraviglioso territorio possa fruire di questa risorsa naturale che allieta le tavole delle famiglie".

Princes Industrie Alimentari
Princes Industrie Alimentari (PIA) è una società italiana leader in Europa nella lavorazione del pomodoro, costituita nel 2012 e con sede a Foggia. PIA impiega oltre 500 lavoratori durante tutto l'anno; il personale coinvolto nelle attività supera le 1600 unità al culmine della campagna del pomodoro. PIA fa parte del gruppo internazionale Princes, leader europeo nel settore del food&beverage. In Princes lavorano 7.000 persone distribuite in 14 siti produttivi distribuiti principalmente in Europa.

 

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Giovedì, 18 Luglio 2019 16:24

"Boom del biologico sul territorio reggiano"

Erika Iori (Cia Reggio): "Negli ultimi 5 anni l'incremento di aziende è stato superiore al 60%". L'analisi del presidente Cervi

Più forte dei cambiamenti climatici, della crisi e della burocrazia. È l'agricoltura biologica 'made in Reggio', un settore in continua espansione che fa segnare un boom di aziende e superfici coltivate.

"Non siamo dinnanzi a una moda passeggera ma a una solida realtà che ha forti radici nella nostra tradizione agricola ed è destinata ad avere una decisa crescita negli anni a venire", sottolinea Cervi (presidente Cia di Reggio). E poi presenta i numeri. Le aziende agricole bio di Cia sfiorano le trecento unità. La parte del leone la fa la montagna con oltre 132 imprese, seguita da Reggio (84), Val d'Enza (65), e Bassa (18). Negli ultimi cinque anni l'incremento di aziende ha superato il 60% sul territorio reggiano, mentre quello di ettari arriva al +65%.
Erika Iori, responsabile del settore per Cia Reggio, entra quindi nel dettaglio: "La parte preponderante dell'agricoltura bio è rappresentata dai seminativi (80%). Al secondo posto vengono prati e pascoli (12%), poi la vite (3%) e la frutta (3%). Ma l'ascesa del biologico sta contagiando anche il settore zootecnico. Basti pensare che a Ventasso un'azienda Cia vende carni fresche e produce ragù da chianine. Mentre in città assistiamo a una decisa crescita di apicoltori".

"Ormai il biologico rappresenta una fetta importante del comparto dell'agroalimentare e i margini di espansione sono davvero notevoli - aggiunge Cervi -. Ma deve essere evitato l'errore di metterlo in contrapposizione con l'agricoltura integrata e sostenibile e con il contributo che essa porta alla sicurezza alimentare: si tratta di due realtà che devono camminare di pari passo nel reciproco rispetto".
Una cosa è certa: la scelta 'biologica' è etica ma anche di mercato. "Sta mutando molto velocemente la mentalità dei consumatori - sottolinea Iori -. Basti pensare che otto cittadini su dieci hanno comprato bio nell'ultimo anno. Oltre il 40% di loro è 'frequent user' e compra bio ogni settimana. Per ragioni salutistiche, per caratteristiche di sicurezza e qualità, perché il biologico viene ritenuto più rispettoso dell'ambiente. E a questa domanda crescente assistiamo in prima linea. La nostra associazione è di frequente contattata da reggiani che chiedono indirizzi di aziende della loro zona dove comprare bio. Addirittura, nei giorni scorsi, un'associazione di neomamme ha voluto una lista completa di imprese di tutto il territorio reggiano...".

Per gli imprenditori bio non mancano però le difficoltà. Tra tutte spiccano la burocrazia – gli adempimenti sono stati semplificati ma si deve fare di più – e il meteo. "Il settore agricolo è quello che, più di tutti, subisce gli effetti dei cambiamenti climatici e il biologico in particolare – conclude il presidente -: avendo limitate possibilità d'intervento con trattamenti, le colture sono infatti più esposte alle bizze della stagione. E, negli ultimi mesi, ne abbiamo viste davvero troppe".

Cia sarà protagonista alla 31esima edizione di Sana - il Salone internazionale del biologico e del naturale, che si terrà a Bologna dal 6 al 9 settembre – con lo stand D68 nel Padiglione 29. Nei 24 mq di area espositiva, in linea con l'obiettivo 'plastic free' dell'edizione 2019 del Sana e con le buone pratiche dell'economia circolare, Cia opta per allestimenti in cartone e materiali ecocompatibili. Spazio anche all'innovazione con l'utilizzo della Realtà Aumentata: speciali totem ecofriendly a forma di alberi proietteranno immagini virtuali per veicolare i messaggi degli Agricoltori Italiani, in particolare i contenuti della Carta dei Valori del Biologico Italiano.

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Il presidente CNA Commercio Spallanzani: "Stiamo lavorando con le nuove amministrazioni per azioni promozionali collettive che valorizzino i centri storici al di fuori dei saldi"

Reggio Emilia, 17 luglio 2019. "Dopo i mesi di maggio e giugno in forte sofferenza per le vendite, i saldi stanno proseguendo bene, facendo ritornare un po' di ottimismo tra i commercianti e si confermano, dunque, come un momento di vendita "off-line" importante, durante il quale la maggior parte dei clienti "fisicamente" si reca nei nostri negozi attirati dai prezzi vantaggiosi. Una doppia sfida per i commercianti, per giocare al meglio le proprie carte di professionalità, competenza e servizio e far sì che il cliente ritorni anche a saldi terminati". E' il commento di Dino Spallanzani, presidente CNA Commercio Reggio Emilia, a margine dell'inizio dei saldi estivi.

Il timido segnale di ripresa, tuttavia mostra i limiti del provvedimento regionale in vigore dallo scorso anno (delibera del 9 novembre 2016), che ha vietato le vendite promozionali nei 30 giorni prima dei saldi, chiesto da altre associazioni e criticato da CNA, che non ha sortito gli effetti sperati sulle vendite. Ma quanti commercianti l'hanno realmente rispettato?

"Come CNA stiamo lavorando, in ogni caso, su diverse realtà provinciali – conclude il presidente Spallanzani - per favorire il piccolo commercio anche fuori dai canonici saldi, con proposte e politiche di valorizzazione dei centri storici, partendo dagli incontri in calendario con le nuove amministrazioni comunali. Secondo noi ha più senso insistere sulle azioni promozionali collettive, che cercano di valorizzare i piccoli commercianti attraverso iniziative con una chiara riconoscibilità".

E un aiuto ai piccoli commercianti e ai centri storici arriva anche dalla Regione: dopo l'estate, infatti, sarà pubblicato un bando da oltre 4 milioni di euro per il rilancio di botteghe, negozi, bar e ristoranti dell'Emilia-Romagna. I fondi andranno direttamente agli operatori commerciali e saranno previsti meccanismi premiali per chi è in affitto, una novità importante visto che, soprattutto nei centri storici, gli alti costi finiscono, di fatto, per limitare le possibilità di investimento sulla qualificazione dei punti vendita.

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(Dino Spallanzani)

 

 

 

 

 

Ecobonus, lo sconto in fattura altera la concorrenza a danno delle pmi: anche a Parma oltre 9000 imprese e più di 27.000 addetti a rischio

Lo sconto in fattura per i lavori relativi a ecobonus e sismabonus rischia di distorcere la concorrenza a danno dei piccoli imprenditori. A dirlo non è più solo Confartigianato, ma anche l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che si è pronunciata riconoscendo e condividendo le ragioni espresse dalla Confederazione in merito all'articolo 10 del decreto "crescita".
"Stiamo coinvolgendo tutti i parlamentari eletti nella nostra circoscrizione per dare maggiore forza al lavoro che a livello nazionale la Confederazione sta svolgendo – ha spiegato Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Parma. Dobbiamo assolutamente fare in modo che l'attuale impostazione della misura sull'ecobonus sia rivista al più presto, prima che l'Agenzia delle Entrate intervenga emanando il provvedimento di attuazione".

Anche secondo l'Antitrust la norma, nella sua attuale formulazione, potrebbe creare restrizioni della concorrenza nell'offerta di servizi di riqualificazione energetica a danno delle piccole e medie imprese, favorendo i soli operatori economici di più grandi dimensioni in grado, per maggiore solidità finanziaria, di applicare lo sconto pari al credito d'imposta spettante direttamente in fattura.

È evidente che c'è una discriminazione fra operatori concorrenti perché taluni non riusciranno a utilizzare, nelle proprie offerte di mercato, tutti i diversi meccanismi di incentivazione previsti per la domanda di lavori di efficientamentoenergetico. Questo meccanismo penalizza mezzo milione di micro e piccole imprese operanti nel settore, con 1,2 milioni di addetti, a livello nazionale e a livello locale, in provincia di Parma, sono più di 9000 le imprese coinvolte con oltre 27.000 addetti.

L'ufficio studi di Confartigianato Parma rileva che il 37,1% degli investimenti sostenuti da ecobonus si riferisce ai serramenti, il 16,9% alle caldaie a condensazione, il 15,9% a pareti verticali, il 14,5% a pareti orizzontali, il 6,7% a pompe di calore, il 3,8% a schermature solari, l'1,1% al solare termico e lo 0,5% a building automation.

Le imprese del 'sistema casa', per limitata capacità finanziaria e insufficiente capienza fiscale per compensare il credito d'imposta, non saranno dunque in grado di praticare lo sconto. Ciò a vantaggio delle grandi multiutility.

Cavandoli (Lega): "Premiati i progetti di Melloni, Toschi, Romagnosi, Sissa-Trecasali e Salso"

Roma, 17 luglio 2019 - "Dal Governo arriveranno nella provincia di Parma oltre 600 mila euro di contributi per la progettazione di interventi di messa in sicurezza degli Edifici Scolastici. Il contributo premia i progetti presentati dalla Provincia di Parma relativi agli istituti superiori "Melloni", "Romagnosi" e "Toschi" in città e delle scuole dei comuni di Sissa-Trecasali e Salsomaggiore.Il bando del Ministro Bussetti della scorsa primavera testimonia che per la Lega investire nella sicurezza delle scuole sia una scelta necessaria ed urgente, soprattutto se pensiamo alle difficoltà in cui abbiamo trovato molti istituti italiani", dice Laura Cavandoli deputato parmigiano della Lega e membro della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza.

Il contributo più alto lo riceverà il Comune di Sissa-Trecasali con 326.270 euro seguito dalla Provincia di Parma relativamente agli istituti Melloni (60 mila), Romagnosi (80 mila) e Toschi (90 mila) e dal Comune di Salsomaggiore con 46 mila euro per l'istituto di via Bacchelli.
"La Lega al Governo sostiene con decisione gli enti locali, cui i precedenti governi dell'austerità hanno tagliato i contributi e scaricato sempre nuove responsabilità. Investire sull'educazione e sulla sicurezza dei nostri figli è una nostra priorità e come sempre siamo passati dalle parole ai fatti", conclude l'esponente del Carroccio.
"Già a Febbraio il Governo aveva stanziato oltre 700 mila euro per i piani antincendio delle scuole in provincia di Parma. Questo nuovo contributo segue di poche ore l'allarme su presunti tagli alla scuola lanciato dalla Giunta regionale di Bonaccini sempre più in campagna elettorale. Con curioso tempismo, le polemiche del PD vengono immediatamente smentite dai fatti", ironizza la Cavandoli.

Installato in via Garibaldi il DAE donato dal Circolo “Vespini”. Il sindaco Spina: «Obiettivo raggiunto grazie alla sensibilità dell’associazione».

Sala Baganza (PR) -

Ogni anno, in Italia, 60mila persone muoiono a causa di un arresto cardiaco. Ma la metà potrebbero essere salvate con la defibrillazione entro i primi cinque minuti da quando il cuore è andato in tilt.

Un vero salvavita, il defibrillatore, che a Sala Baganza da qualche tempo è stato collocato sotto i portici di via Garibaldi, a due passi da piazza Gramsci, e che il 118 ha già inserito nella mappa dell’app DAE RespondER, che permette di geolocalizzare il defibrillatore più vicino. 

La chance di sopravvivenza in più per i cittadini che dovessero essere colpiti da arresto cardiaco nel centro del paese, è stata resa possibile dal Circolo Anziani “Ivo Vespini”, che ha regalato l’apparecchio al Comune. L’Amministrazione salese ha poi provveduto poi a collocarlo in un apposito “armadietto” illuminato, ben visibile e facilmente accessibile giorno e notte, 365 giorni all’anno. 

«Ancora una volta abbiamo realizzato un gran bell’obiettivo – sottolinea soddisfatto il sindaco salese Aldo Spina –, grazie alla collaborazione con un’associazione di volontariato che ha confermato la sua grande sensibilità per l’interesse generale, donando questo strumento preziosissimo. Noi lo abbiamo collocato nel cuore del paese, dove si svolgono il mercato e il maggior numero di eventi. Iniziative come queste, stimolano la crescita della consapevolezza su un aspetto importante. E il fatto di avere persone formate all’utilizzo del defibrillatore, contribuisce al benessere della nostra comunità». 

Sono tante, infatti, le persone impegnate nelle società sportive e nelle associazioni di volontariato «che hanno frequentato il corso per l’uso del DAE – spiega l’assessore alle Politiche Sociali e alla Sanità Giuliana Saccani –. Come amministrazione intendiamo promuovere ulteriormente questi corsi e abbiamo già preso contatti con l’Assistenza Volontaria di Collecchio, Sala Baganza e Felino che li organizza. Questo defibrillatore rappresenta un tassello importante di quel progetto per la prevenzione delle malattie cardiovascolari che stiamo portando avanti insieme all’Avis e ai medici della Casa della Salute, anche attraverso i “Gruppi di cammino” organizzati dalla UISP».

Dino Fraboschi, presidente del “Vespini”, ricorda come il defibrillatore, collocato inizialmente all’interno della sede dell’Avis, fosse poi stato spostato nel corridoio di accesso al Circolo Anziani, alla sede della Sezione locale dell’Associazione Donatori Italiani Sangue e del Gruppo Escursionistico Salese. «Il problema, però, è che non era a disposizione della cittadinanza 24 ore su 24, - aggiunge – così abbiamo deciso di regalarlo al Comune, per renderlo accessibile in qualsiasi momento». E la comunità salese ringrazia.   

 

È in arrivo nei prossimi mesi una rivoluzione nei servizi di trasporto pubblico locale. Si tratta di un progetto che modificherà in modo significativo l’assetto della rete del servizio urbano. Frutto di uno studio avviato 2 anni fa, il nuovo impianto ha lo scopo di rispondere alle nuove necessità espresse dalla città che cambia e accogliere le esigenze di mobilità dei cittadini che si aspettano un servizio sempre più dinamico e affidabile. Ciò anche in vista di Parma 2020 che richiamerà in città visitatori e turisti con necessità di spostamento sul territorio. Il piano d’azione va quindi a modificare la rete di trasporto pubblico locale che, pur mantenendo l’assetto radiale, si adatta ai cambiamenti demografici e strutturali della città.

Ne hanno parlato, questa mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione, il sindaco, Federico Pizzarotti; Tiziana Benassi, Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune; Roberto Prada, Presidente Tep Spa e Paolo Rezoagli, Presidente di Smtp – Società per la mobilità ed il trasporto pubblico di Parma – Spa.

Tiziana Benassi, Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, ha parlato di “una grande rivoluzione che interesserà nei prossimi mesi il Trasporto Pubblico Locale Urbano e che discende da un percorso avviato circa un anno e mezzo fa con Tep e Smtp e che tiene conto delle istanze espresse dai cittadini in occasione del questionario inerente la mobilità promosso dalla Gazzetta di Parma e condiviso con il Comune. Da esso erano emerse alcune richieste legate all'incremento degli orari serali, delle frequenze diurne ed alla copertura di nuovi quartieri come Sant'Eurosia, Parma Mia e San Lazzaro Est”. La Riforma della Mobilità vede nel nuovo piano del Trasporto Pubblico Locale Urbano un punto strategico. Fra le novità, 8 linee in servizio durante l'orario serale e notturno dalla domenica al giovedì fino a mezzanotte, il venerdì e il sabato fino all'1.30 di notte; 13 autobus in circolazione ogni sera sulle nuove linee notturne e circa 30 mila chilometri in più di percorrenza in orario notturno e 5 linee urbane che serviranno nuovi quartieri o che avranno frequenza intensificata.

Il Presidente Tep, Roberto Prada, si è soffermato sul tema legato alla semplificazione tariffaria: “Il nuovo assetto prevede il passaggio del costo del biglietto urbano da 1.20 euro a 1.50 euro, ma la novità più importante è che il nuovo biglietto avrà una durata di 80 minuti, anziché 60 come oggi, e che potrà essere utilizzato durante tutto l'arco della giornata e, quindi, anche nelle ore serali senza sovrapprezzo. Mi preme, poi, sottolineare l'attenzione di Tep e degli enti coinvolti a favore di studenti, lavoratori e clienti storici per cui non è previsto nessun aumento del costo degli abbonamenti annuali”.

Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco, Federico Pizzarotti, che ha ricordato come il parco mezzi Tep sia in costante rinnovamento con 10 nuovi mezzi a metano in servizio da agosto. “La flotta si rinnova – ha concluso – ed è al passo con le esigenze della città, grazie a mezzi a basso impatto ambientale e frequenze intensificate a favore dei cittadini di Parma, della provincia e dei turisti, in particolare in vista di Parma Capitale Italiana della Cultura per il 2020”.

Paolo Rezoagli, Presidente di Smtp, ha confermato l'impegno della società ad effettuare gli interventi necessari per garantire maggiore puntualità dei mezzi ed economie di gestione.

LE LINEE GUIDA

Sono 3 le direttrici principali del cambiamento:

  1. rivoluzione del servizio in orario serale e notturno

  2. integrare nella rete dei trasporti i nuovi quartieri

  3. aumentare la frequenza di passaggio dei bus

Completata la prima fase, saranno sviluppati altri percorsi di miglioramento:

è già in programma lo studio di interventi sulla viabilità cittadina per migliorare la regolarità dei servizi in zone dove si creano colli di bottiglia e rallentamenti;

la riduzione dell’impatto ambientale del trasporto pubblico con l’aumento del numero di km offerti a trazione elettrica;

la progettazione di interventi per intensificare il servizio sull’asse nord-sud ed est-ovest.

 

GLI INTERVENTI PRINCIPALI

Ecco in dettaglio gli interventi che verranno realizzati in due fasi successive: le prime variazioni già nel 2019, mentre la seconda sarà avviata con l’entrata in servizio dei nuovi filobus full-electric e dopo il completamento degli interventi viabilistici e strutturali necessari.

  1. LA RIVOLUZIONE DEL SERVIZIO NOTTURNO

Una delle novità principali riguarda il servizio notturno. Ad oggi la mobilità in orario serale è garantita dal servizio a chiamata Prontobus e da 2 linee notturne (2N e 4N) che coprono gli assi nord-sud ed est ovest della città.

Lo studio dei flussi di mobilità ha rilevato le direttrici di traffico principali che interessano la città nelle ore serali e notturne. Da settembre questi spostamenti saranno serviti da 8 linee diurne che rimarranno in funzione su buona parte del percorso ordinario anche dopo le 20. Si tratta delle linee 2, 3, 5, 7, 8, 9, 11 e 21 che copriranno l’intera area del centro con corse a cadenza fissa a frequenza 30 minuti. Le linee 7, 9, 11 e 21 avranno il tragitto limitato fino alla Stazione ferroviaria. Per la linea 3, invece, il normale percorso sarà esteso fino a raggiungere i Parcheggi Scambiatori Est e Ovest e San Pancrazio. Questo consentirà anche di lasciare gratuitamente l’auto fuori dal centro in orario serale, con impatto positivo sul problema del parcheggio selvaggio che affligge il centro città, specie nel fine settimana.

Le linee sostituiranno integralmente il servizio Prontobus e le attuali linee notturne e, diversamente da quanto avviene oggi per il servizio a chiamata, le corse attive in orario notturno saranno accessibili con i normali biglietti e abbonamenti disponibili per il servizio urbano ordinario. In altre parole, chi è abbonato potrà utilizzare il servizio notturno senza alcuna spesa aggiuntiva (mentre oggi il servizio Prontobus richiede il pagamento di un biglietto maggiorato al costo di 2,50 euro o di un abbonamento integrativo al costo di 5,00 euro al mese per chi ha già un abbonamento urbano). Chi viaggia con biglietti di corsa semplice, dunque, potrà pagare la normale tariffa urbana, anziché quella maggiorata Prontobus.

Il servizio delle 8 linee prolungate in orario notturno sarà attivo fino a mezzanotte dalla domenica al giovedì e fino all’1.30 nelle serate di venerdì e sabato

Il servizio è stato studiato in base ai flussi di traffico attualmente attivi sul servizio Prontobus. Integra inoltre le richieste pervenute dagli utenti, in primo luogo quanti chiedevano di poter contare su un servizio a cadenza fissa senza prenotazione, in particolare per chi viaggia in treno e arriva in stazione in orario serale

 

NUOVO SERVIZIO DIURNO

  1. NUOVI SERVIZI PER NUOVI QUARTIERI

Alcuni quartieri oggetto di sviluppo negli ultimi anni che oggi non sono serviti dal trasporto pubblico saranno collegati via bus al centro città. Si tratta di zone che ad oggi non sono ancora servite o che beneficiano di pochissimi collegamenti.

Gli interventi interesseranno le seguenti zone:

SAN LAZZARO EST: prolungamento linea 8, con una corsa ogni 10 minuti

QUARTIERE EUROSIA: la linea 11 sarà estesa al quartiere S.Eurosia. Parte del quartiere sarà toccato anche dal nuovo percorso della linea 8, con una corsa ogni 10 minuti.

La seconda parte di questo progetto vedrà la luce nel corso del 2020. Con l’arrivo dei nuovi filobus full-electric attualmente in produzione, la linea 1 verrà estesa al quartiere PARMA MIA, che attualmente non è raggiunto da alcun servizio di trasporto pubblico. I nuovi veicoli, infatti, sono in grado di coprire tragitti di media estensione anche in mancanza dell’infrastruttura aerea filoviaria.

 

PIÙ BUS PER TUTTI

Aumentano le frequenze delle principali linee cittadine. I servizi saranno potenziati su diverse tratte. In particolare:

la LINEA 8 aumenterà l’offerta di servizio, passando ad una frequenza di una corsa ogni 10 minuti(anziché una ogni 12 come oggi)

la LINEA 11, oggi disponibile con una corsa ogni 20 minuti, avrà frequenza 15 minuti, con servizio esteso alla nuova zona residenziale tra via Budellungo, via Bach e via Schubert.

il quartiere San Lazzaro Est, oggi servito da una corsa ogni 20 minuti della linea 9, sarà invece servito dalla LINEA 8 con una corsa ogni 10 minuti. Cambia dunque la linea di riferimento per il quartiere, i cui abitanti potranno beneficiare di un servizio potenziato rispetto a quanto offerto attualmente.

la zona del quartiere artigianale Crocetta sarà servita dalla LINEA 12 con frequenza 30 minuti (oggi in zona transita la linea 9 con frequenza 60 minuti)

sarà ridefinito il percorso della LINEA 15.

Le modifiche dei percorsi sulle linee oggetto d’intervento saranno condivise con la cittadinanza.

 

OPERAZIONE PUNTUALITÀ

Nei prossimi mesi saranno condotti gli studi per realizzare alcuni interventi sulla viabilità cittadina per sciogliere alcuni nodi di traffico che creano rallentamenti e che sono causa di ritardi e irregolarità per le linee di trasporto pubblico. In particolare:

LINEA 23: spostamento delle fermate presso i parcheggi scambiatori est e ovest

LINEA 9: modifica del percorso in zona Crocetta, che sarà in parte integrato nella linea 12

LINEE 1 – 6 – 11: modifica del percorso a Barriera Bixio con transito attraverso i cancelli della Barriera in senso nord-sud.

LINEE 7 – 21: corsia riservata lungo l’intero percorso di uscita dall’area Campus

Per rendere più veloce il tragitto verso il Campus dall’area est e della città e dalla zona S.Lazzaro, sarà istituita una NAVETTA con collegamento diretto. Si tratta di un servizio attivo per 3 corse al giorno in andata e in ritorno, studiato in collaborazione con l’Università e basato sull’analisi degli spostamenti registrati per i telefoni cellulari in ingresso al Campus. Oltre all’area dell’università, la linea raggiungerà anche barriera Repubblica, la zona della Cittadella e dello Stadio.

 

OBIETTIVO GREEN

Sempre nel corso del 2020, alcuni interventi favoriranno l’utilizzo di veicoli elettrici, consentendo di aumentare i km offerti a trazione elettrica.

LINEA 1: il capolinea nord, che oggi si trova in Stazione, sarà spostato al parcheggio Nord presso l’autostrada. L’area non coperta da linea aerea sarà percorsa grazie all’energia fornita dalle batterie dei nuovi filobus full- electric in arrivo nel 2020.

LINEA 3: sarà condotto uno studio per poter realizzare l’estensione della rete filoviaria fino ai parcheggi scambiatori est e ovest, che quindi offriranno collegamenti diretti a impatto zero da e per il centro città.

Le azioni pianificate produrranno un rafforzamento dell’offerta di servizio sull’asse nord sud ed est ovest della mobilità urbana, che rappresentano le principali linee di forza del traffico cittadino.

Il risultato complessivo sarà un aumento delle frequenze di servizio in buona parte della città e un aumento del numero di bus in circolazione. In definitiva, i cittadini di Parma potranno beneficiare di un numero maggiore di corse e di un servizio più attento alle esigenze di chi si muove quotidianamente sul territorio. Un significativo passo avanti dunque, per offrire risposte puntuali a chi vuole vivere la città, di giorno e la sera, senza il vincolo di un’automobile.

 

NUOVE TARIFFE

Da settembre alcune tariffe dei titoli di viaggio, stabili da febbraio del 2011, saranno aumentate. La manovra tariffaria complessiva comprende anche l’abbassamento delle tariffe per gli studenti già anticipato all’inizio dell’anno. Gli aumenti, che riguardano solo alcuni dei titoli di viaggio, decorreranno dal 1° ottobre.

I proventi della manovra tariffaria saranno in parte utilizzati per finanziare i miglioramenti dei servizi sopra descritti, in considerazione:

della riduzione delle tariffe del servizio notturno che, come detto, saranno accessibili con un biglietto meno costoso per gli utenti occasionali e gratuitamente per chi è già abbonato al servizio diurno;

dell’incremento del tempo di validità del biglietto (da 60 a 80 minuti), che può tradursi in un risparmio per chi riesce a concludere la propria attività entro i 80 minuti;

dall’incremento del numero di chilometri percorsi e dall’aumento della frequenza di passaggio dei bus.

L’aumento del costo del biglietto, inoltre, servirà a far fronte all’incremento dei costi dei fattori produttivi verificatosi nell’ultimo periodo, in particolare i costi energetici e il costo lavoro.

A queste voci di spesa si è aggiunta, da ultima, l’abolizione dei contributi per i maggiori oneri di malattia da parte dello Stato, che dal 2019 resteranno ad esclusivo carico della Società.

Va sottolineato che per la maggior parte dei titoli di viaggio il prezzo rimarrà invariato o subirà aumenti lievi. In particolare, le tariffe degli abbonamenti annuali non subiranno variazioni. L’utenza più fedele, quindi, non sarà penalizzata e il servizio serale/notturno, come già spiegato, risulterà più economico per i passeggeri.

Il biglietto di corsa semplice passerà da 1,20 euro a 1,50, tariffa già in vigore da tempo in molte altre città emiliane, ma la durata dello stesso passerà da 60’ a 80’. Passerà da 8,00 euro a 10,00 euro il biglietto urbano da 8 corse, con tempo di viaggio esteso a 80’. Diversamente da oggi, dunque, molte persone che si spostano per semplici commissioni avranno la possibilità di compiere il tragitto di andata e ritorno con un solo biglietto anziché con due.

Il biglietto giornaliero acquistato ai parcheggi scambiatori passerà a 2,50 euro (oggi euro 2,00). Lo stesso biglietto acquistato in biglietteria o nelle edicole/tabaccherie della città costerà invece 4,00 euro (oggi 3,00). Il biglietto per le navette per lo stadio sarà sostituito dal biglietto giornaliero dei parcheggi scambiatori. Il voucher per le scolaresche aumenterà da 1,50 a 2,00 con estensione del titolo a 80’. Tra gli abbonamenti aumenteranno solo il mensile (32,00 euro invece di 28), il mensile Carta Argento (da 21 a 24 euro) e la navetta per lo stadio (da 20 a 25 euro) valido per tutte le partite di campionato giocate in casa. I prezzi di tutti gli altri titoli resteranno invariati.

Rimane attivo inoltre l’abbonamento Bimbi in bus, che permette ai ragazzi residenti a Parma che frequentano le scuole in area comunale di viaggiare gratuitamente quando accompagnati da un genitore o da un nonno pagante.

 

NUOVI AUTOBUS IN ARRIVO

Continua come da previsioni il piano di rinnovamento della flotta TEP di valore pari a 24 milioni di euro per l’acquisto di 86 nuovi autobus nel triennio 2018-2020.

Sono in arrivo a fine mese 10 nuovi bus urbani a metano, che saranno in circolazione sulle strade di Parma a partire dai primi di agosto, appena completate le pratiche di immatricolazione.

Salgono quindi a 149 i mezzi urbani TEP a bassissimo impatto ambientale (Diesel Euro 6, EEV, a metano ed elettrici). Se si considera che il parco circolante (cioè quello normalmente in servizio) ammonta a circa 120 bus è facile intuire come il servizio ordinario sia erogato, di regola, con soli mezzi di nuova generazione. Le vetture rimanenti costituiscono la scorta cui si attinge in caso di corse di supporto nelle sole fasce orarie di punta, guasti e cantieri stradali occasionali che comportano lunghe deviazioni in funzione delle quali serve integrare il servizio con vetture aggiuntive.

Fonte: Comune di Parma 

 

Politiche sociali. Rette dei nidi abbattute o azzerate e contributi per l'affitto alle famiglie in difficoltà: dalla Regione subito 30 milioni di euro ai Comuni per disegnare il nuovo welfare dell'Emilia-Romagna. Previsti risparmi medi di 1.000 euro l'anno a figlio sulle rette dei nidi. Bonaccini: "Un provvedimento senza precedenti nel Paese con cui facciamo fare un altro passo avanti al nostro sistema di welfare, per dare risposte concrete a bisogni reali".

Bologna -

Abbattimento o azzeramento delle rette di iscrizione ai nidi (compresi micronidi e sezioni primavera per bambini dai 24 a 36 mesi di età) e a tutti i servizi integrativi per la prima infanzia, pubblici e privati convenzionati con i Comuni, per i bimbi da 0 a 3 anni. Ma anche contributi per l’affitto alle famiglie in difficoltà.

È il nuovo welfare targato Emilia-Romagna, su cui la Regione investe da subito 30 milioni di euro (quasi 20 per i mesi da qui a fine anno), per poter garantire i contributi già da settembre, con l’avvio dell’anno educativo. Risorse originariamente destinate al Reddito di solidarietà - poi sostituito dalla misura nazionale del Reddito di cittadinanza - che ora la Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha deciso di reimpiegare per questi nuovi servizi. Per dare un sostegno concreto e immediato ai cittadini e alle famiglie dell’Emilia-Romagna: basti pensare che la riduzione delle rette dei nidi, rivolta a nuclei familiaricon unIsee massimo di 26 mila euro, comporterà un risparmio medio di circa 1.000 euro l’anno per ogni bambino iscritto, cifra che cresce nel caso di un bambino con disabilità residente in un Comune montano.

Due novità che non hanno precedenti e che costituiscono il cuore della manovra di assestamento di bilancio regionale 2019, che approderà la prossima settimana in Assemblea legislativa per l’approvazione definitiva. A presentarle, oggi in conferenza stampa, il presidente Bonaccini, l’assessora al Bilancio e Pari opportunità, Emma Petitti, e il sottosegretario Giammaria Manghi, che ha illustrato nel dettaglio le misure varate. Sempre oggi, nel primo pomeriggio Bonaccini, che ha tenuto per sé la delega al Welfare, incontra i sindaci e gli assessori alle Politiche sociali e per l’infanzia dei Comuni emiliano-romagnoli. Per condividere con loro gli aspetti applicativi delle due nuove misure regionali

18 milioni ai Comuni per abbattere o azzerare le rette dei nidi
Le risorse per i nidi vengono assegnate a tutti i 220 Comuni dell’Emilia-Romagna sede di servizi educativi per la prima infanzia, che avranno il vincolo di utilizzarle esclusivamente per l’obiettivo individuato, quindi per abbattere o azzerare le rette di frequenza al nido e ai servizi integrativi, sia pubblici che privati convenzionati. Si tratta di una realtà che in Emilia-Romagna interessa una platea di oltre 28.400 bambini (0-3 anni), quelli appunto iscritti sull’intero territorio regionale, da Piacenza a Rimini, ai nidi e ai servizi integrativi per la prima infanzia, come esempioSpazio bambini, Centri per bambini e famiglie e Servizi domiciliari. A questo obiettivo sono destinati, per l’anno scolastico 2019-2020 18,25 milioni, posta che sarà poi ripetuta anche per i due anni scolastici successivi 2020-2021 e 2021-2022 in sede di predisposizione del prossimo bilancio pluriennale.

 

12,5 milioni per sostenere le famiglie sull’affitto

Risorse a cui si aggiungono circa 12,5 milioni che la Giunta ha voluto destinare al sostegno dei cittadini nella spesa di affitto della casa, un’altra voce di peso nel bilancio familiare: secondo la più recente rilevazione Istat (2018) questo costo rappresenta circa un quinto del budget mensile complessivo di una famiglia ma, non di rado, può superare la soglia critica pari ad un terzo del reddito disponibile. Ed è proprio a questa “fascia grigia”, che non si trova tecnicamente in condizione di povertà ma fatica molto a sostenere questa spesa incomprimibile, che la Regione vuole rivolgersi. Anche in questo caso le risorse del ‘fondo affitto’, che la Regione intende rendere strutturale per i prossimi anni, sono destinate a tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna.

A partire dalla possibilità di ridestinare allo scopo le risorse della cosiddetta morosità incolpevole, riservate alle città ad alta tensione abitativa ad oggi non impegnate dai Comuni. Si tratta di risorse tecnicamente già presenti nei bilanci comunali ma che, per gli eccessivi vincoli posti dalla norma statale, non riescono poi materialmente ad essere erogate alle famiglie bisognose. Una nuova norma consente ora alle Regioni di sbloccare queste risorse e di destinarle al fondo per l’affitto. Conclusa la ricognizione tuttora in corso, la Giunta confida di poter riassegnare una somma di circa 7,5 milioni di euro agli stessi Comuni affinché possa essere effettivamente utilizzata nei confronti delle famiglie in affitto. A questi, già con l’assestamento di bilancio, la Regione aggiungerà ulteriori 5 milioni euro da poter utilizzare da qui a fine anno per incrementare il fondo stesso, al fine di estendere l’insieme dei possibili beneficiari del contributo anche alle famiglie che risiedono nei Comuni non classificati ad alta tensione abitativa. Un primo passo - nel progetto che il presidente Bonaccini illustrerà ai sindaci oggi stesso - a cui ne farà seguito un altro più impegnativo, portando sul prossimo triennio 2020-2022 risorse pari a 36 milioni di euro, cioè 12 milioni per ciascun anno.

“Un obiettivo ambizioso che con queste risorse straordinarie e l’impegno fondamentale dei Comuni vogliamo trasformare da subito in realtà- sottolinea Bonaccini- per dare un sostegno concreto ai cittadini e alle famiglie dell’Emilia-Romagna, guardando soprattutto ai ceti medio-bassi. Facciamo fare un altro salto in avanti al nostro welfare, senza arretrare di un millimetro sulla qualità dei servizi, con due misure che credo abbiano pochi eguali nel nostro Paese. Un modo per dare risposte a bisogni reali delle persone e combattere al tempo stesso le diseguaglianze, assicurando una rete di protezione sociale che produca coesione, integrazione, diritti. Un altro tassello che andiamo ad aggiungere, dopo il taglio delle liste d’attesa e l’abolizione del superticket, alla costruzione di un welfare e di una sanità sempre più pubblici e universalistici. Di cui tantissimi cittadini e famiglie della nostra regione potranno beneficiare, già a partire dai prossimi mesi. Possiamo farlo grazie a un bilancio sano e ai conti in ordine, che ci hanno consentito per l'intera legislatura di non aumentare di un euro le tasse e di iniziare a restituire addirittura qualcosa ai cittadini”.

“Abbassare le rette di iscrizione al nido- aggiunge l’assessora Petitti- significa garantire a un maggior numero di bambini la possibilità di frequentare ambienti di crescita e di sviluppo qualificati e alle loro famiglie di conquistare maggiore autonomia. Penso in particolare alle madri troppo spesso costrette a scegliere tra l'accudimento familiare e il lavoro, soprattutto in una regione come la nostra in cui il tasso di occupazione femminile è, fortunatamente, tra i più alti del Paese. Da qui- chiude - la scelta di destinare una quota di risorse considerevole ai servizi rivolti ai bambini più piccoli. Investire su di loro significa investire sul futuro della nostra comunità”.

 

Modalità e criteri di assegnazione delle risorse

Per quanto riguarda i contributi per i nidi, ai Comuni sede di servizi sarà assegnato un budget finanziario determinatosulla base del numero dei bambini iscritti nell’anno 2017-2018.Potranno usufruire delle risorse soltanto i Comuni che entro il 15 settembre 2019 faranno richiesta di finanziamento alla Regione, accompagnata daunimpegno formale di utilizzo delle risorse esclusivamente per l’abbattimento delle rette di frequenza.

La riduzione delle rette interesserà i nuclei familiari con un Isee massimo di 26 mila euro, che potranno risparmiare in media 1.000 euro l’anno per ogni bambino iscritto, anche di più nel caso di un bambino disabile residente in un Comune montano. Decidere come articolare concretamente l’abbattimento o addirittura l’azzeramento delle rette spetterà ai Comuni, posto che la politica tariffaria risulta oggi molto diversificata nel territorio. Considerando che attualmente il costo delle rette mensili può variare da 100 a 500 euro per un nido a tempo pieno, l’impatto atteso porterà all’abbattimento di almeno un terzo per le rette medie o fino all’azzeramento per quelle più basse.

Modalità e criteri di assegnazione dei contributi per l’affitto, invece, saranno definiti da un’apposita Cabina di regia, composta da rappresentanti di Regione e Comuni, che si insedierà a breve. È in ogni caso intenzione della Giunta far precedere la predisposizione della misura da un tavolo di concertazione con le rappresentanze sociali coinvolte, al fine di approntare un provvedimento che possa assumere un più incisivo carattere strutturale nel triennio 2020-2022.

 

Fonte: Regione ER 

Piacenza, luglio 2019 - Continuano le visite guidate agli impianti del Consorzio e la diga del Molato rimane la meta preferita di piacentini e lombardi.

L'ultimo gruppo in visita è stato il BMW club Motorrad Club di Como e Varese.
"Il nostro BMW club è nato nel 2017 da un gruppo di amici. In comune la voglia di condividere e di far condividere la grande passione per la moto. Complessivamente contiamo un centinaio di iscritti. Ogni anno organizziamo escursioni e gite che uniscano i bei paesaggi al divertimento" esordisce Gianni Cagnetta, consigliere del club.

"La scelta del percorso che ha coinvolto la diga del Molato è nata alla fine dello scorso anno. Nessuno di noi aveva mai visto una diga nella sua parte interna. E' stata un'esperienza interessante e resa molto piacevole da Andrea Terret e Maurizio Castagnola (tecnico e guardiano dell'impianto) che ci hanno accompagnato fino al piede della diga spiegandoci storia, funzioni, elementi costruttivi e curiosità" continua Cagnetta.
"Come Ente siamo lieti e sempre disponibili ad accompagnare chi ne fa richiesta" commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza

Mercoledì, 17 Luglio 2019 08:00

Bonifica Parmense, bilancio ok

Bonifica Parmense, bilancio ok: avanzo positivo per un milione di euro presto reinvestito sul territorio.

Una oculata gestione delle risorse unita all'efficienza organizzativa consente al Consorzio di destinare ulteriori fondi alla difesa idraulica dei comprensori di pianura e alla mitigazione del dissesto idrogeologico nelle aree di montagna.

Parma – Un ente in salute, operativo in forma continuativa e strategica nelle diverse aree della nostra provincia e dall'elevato grado di efficienza e affidabilità: è la fotografia del Consorzio della Bonifica Parmense emersa dopo l'approvazione del bilancio consuntivo di esercizio 2018.

Le azioni operate dalla governance consortile consentono di poter contare su un bilancio in linea con i precedenti per quanto concerne l'ammontare dei contributi dei consorziati, con 13 milioni euro. Al netto dei finanziamenti destinati ad investimenti in manutenzioni ordinarie e straordinarie programmate o di emergenza, progettazioni dirette o svolte per conto di altri enti con competenza territoriale e dei relativi costi di esercizio per la realizzazione degli interventi di quotidiana operatività, la Bonifica ha generato un avanzo virtuoso di esercizio di un milione di euro: cifra che sarà subito destinata per interventi in pianura e montagna.

Nell'occasione il Presidente Luigi Spinazzi ed il Direttore Generale Fabrizio Useri sottolineano, dinnanzi i membri del Comitato dell'ente – i vicepresidenti Giacomo Barbuti e Giovanni Grasselli; i consiglieri di Giunta Giovanni Maffei e Marco Tamani, il membro del Collegio sindacale Silvano Mantovani e la dirigente amministrativa Gabriella Olari – come sia fondamentale, in un territorio nel quale i cambiamenti climatici influenzano le nostre vite in maniera ormai conclamata, fornire un costante monitoraggio dei comprensori e rispondere presto e bene alle richieste di chi vi abita e lavora; contesto in cui diventano essenziali i rapporti con le amministrazioni locali del territorio, proficue sinergie da cui non si può prescindere per ottenere risultati apprezzabili a tutela delle comunità.

Nell'ambito dell'approvazione del bilancio consortile infine l'Ing. Nico Alberti, Dirigente Area Informatica e Catasto, sottolinea l'altissima percentuale di contribuenza sul territorio (oltre 90%): aspetto che, unito all'assunzione di 10 nuove unità lavorative lo scorso febbraio, consente all'ente un ulteriore innalzamento qualitativo dell'operato consortile e dei molteplici servizi forniti dal Consorzio ai cittadini.

Il presidente Bonaccini: "Comunità che va sostenuta dopo la grande prova di carattere che li ha portati a risollevarsi subito. Insieme faremo tutto ciò che serve, compreso il ripristino della pineta, un bene di tutti". La Giunta stanzia risorse destinate agli operatori balneari ed economici danneggiati dalla tromba d'aria del 10 luglio, anticipando i fondi nazionali per gli indennizzi ai privati. Giovedì sera il presidente Bonaccini alla seduta del Consiglio comunale di Cervia.

Bologna –

Mezzo milione di euro per Milano Marittima. Risorse destinate agli operatori balneari ed economici, soprattutto bar e ristoranti, per i danni subiti a causa della tromba d’aria che ha colpito la località cervese pochi giorni fa, il 10 luglio. Imprenditori che con l’appoggio dell’intera comunità locale, e degli stessi turisti presenti, in poche ore sono riusciti a risistemare i loro stabilimenti sulla spiaggia, un ‘miracolo’ sottolineato da più parti nel Paese, ai quali la Regione, dando seguito all’impegno subito preso dal presidente Stefano Bonaccini, destina un primo aiuto concreto, anticipando i fondi nazionali per i risarcimenti.

Nella seduta di ieri pomeriggio, la Giunta regionale ha infatti stanziato 500mila euro destinati agli operatori economici, adottando lo stesso meccanismo che, per la prima volta e con una procedura inedita, aveva utilizzato per gli esercenti danneggiati nel dicembre 2017 a Lentigione, nel comune di Brescello (Re), Colorno (Pr) e Campogalliano (Mo) in seguito all’esondazione dei fiumi Enza, Parma e agli allagamenti per la piena del Secchia.

Un intervento tempestivo, reso possibile anche grazie allo stato di crisi regionale che il presidente Bonaccini sta per decretare, mentre è in corso l’iter per inserire Milano Marittima nella richiesta di stato d’emergenza nazionale, aperto dopo i gravi episodi di maltempo di giugno e luglio, istruttoria che si sta per concludere da parte del Dipartimento nazionale di protezione civile dopo i sopralluoghi fatti qui in Emilia-Romagna.

Il Comune di Cervia sta portando avanti le rilevazioni utili alla stima dei danni. Al momento, sono circa una ventina gli operatori economici danneggiati fra stabilimenti balneariesercizi commerciali e imprese della ristorazione, alberghi, che potranno usufruire dei fondi regionali stanziati ieri. Già nelle ore successive alla tromba d’aria i danni alla parte pubblica erano invece stati quantificati in almeno 2 milioni di euro, mentre gli alberi caduti sono stati oltre 2.200, di cui mille nella pineta. Danni che verranno quantificati con precisione per ottenere i fondi nazionali per i risarcimenti, successivi all’accoglimento della richiesta dello stato di emergenza da parte del Governo. Nel frattempo, la Regione anticipa le prime risorse per gli operatori privati: il finanziamento verrà erogato al Comune e seguirà un bando al quale le aziende potranno fare domanda per i danni a beni immobili, impianti, attrezzature o scorte. 

“La prova di carattere dimostrata dalla Romagna non deve sorprendere, la nostra gente è fatta così- afferma il presidente Bonaccini-. Le immagini di Milano Marittima prima devastata e in poche ore risollevata hanno fatto il giro del Paese e non solo: lì c’è l’orgoglio e la laboriosità degli emiliano-romagnoli, abituati nelle difficoltà a rimboccarsi le maniche e a darsi una mano. Naturalmente- prosegue- ci sono danni alle strutture pubbliche che debbono essere riparati e ci sono danni anche alle strutture private che debbono essere indennizzati. Gli sforzi di quella comunità vanno sostenuti. Per questa ragione abbiamo chiesto al Governo lo stato di emergenza e io stesso firmerò oggi lo stato di crisi regionale per poter intervenire tempestivamente con i nostri fondi. Già ieri, infatti, come ci eravamo impegnati a fare, la Giunta ha stanziato 500 milia euro per sostenere gli indennizzi ai privati anticipando i risarcimenti nazionali”.

Giovedì sera il presidente Bonaccini parteciperà al Consiglio comunale di Cervia per condividere i passaggi e le misure necessarie. “Vogliamo fare la nostra parte per ripristinare tutto, a partire dalla splendida pineta, che è un bene del Paese non solo nostro. La bellezza di quei luoghi appartiene a tutti e tutti ce ne occuperemo. Come sempre- conclude- insieme risolveremo i problemi”.

Fonte: Regione ER

 

Emilia-Romagna virtuosa, la Corte dei conti promuove la Regione: risultato di amministrazione con un saldo positivo di 246 milioni, ulteriore riduzione del debito di 43,5 milioni (oltre 195 da inizio legislatura, -27%) e altri 31 milioni liberati per i territori (1,2 miliardi dal 2011). Bene sanità e lotta al precariato, tasse invariate e alleggerimento del carico fiscale con misure come l'abolizione del superticket e i fondi stanziati per il taglio dell'Irap nei Comuni montani.

Bologna 

I conti tornano per la Regione Emilia-Romagna, che ha chiuso il 2018 con un saldo di competenza positivo tra entrate e spese di 246 milioni di euro, rispettando i vincoli del pareggio di bilancio e riducendo il debito di altri 43 milioni (oltre 195 in quattro anni, -27% da inizio legislatura). Il tutto senza alzare le tasse per cittadini e imprese, alleggerendo anzi il loro carico fiscale con misure come l’abolizione dei superticket sanitari (un risparmio per gli emiliano-romagnoli superiore ai 30 milioni annui) e stanziando i fondi (36 milioni nel triennio 2019-2021) per tagliare l’Irap alle aziende dei comuni montani, azzerandola per tre anni a quelle nuove, riqualificando la spesa senza intaccare la qualità dei servizi. Importante, infatti, la spending review effettuata grazie al ricorso al mercato elettronico per acquisire beni e servizi nella pubblica amministrazione attraverso la centrale unica regionale degli acquisti, l’Agenzia IntercentER: dal 2016, 550 milioni di euro risparmiati solo nella sanità regionale, fondi reinvestiti in edilizia ospedaliera, realizzazione di Case della salute e potenziamento degli organici, con oltre 10 mila assunzioni e stabilizzazioni di medici, infermieri, operatori.

Una gestione efficace del bilancio che l’anno scorso ha visto liberare 31,3 milioni di euro per i territori, portando a quasi 1,2 miliardi dal 2011 le risorse su cui hanno potuto contare gli enti locali per gli investimenti grazie ai Patti di solidarietà coordinati dalla Regione. Diminuisce ancora il tempo di pagamento dei fornitori, mentre prosegue il piano di contrasto del precariato nella gestione del personale dell’Ente.

È quanto si ricava dal giudizio di parifica sul rendiconto 2018 della Regione Emilia-Romagna arrivato oggi dalla Corte dei conti, Sezione regionale di controllo.

L’udienza pubblica si è tenuta questa mattina a Bologna nel salone d’onore del Circolo Ufficiali dell’Esercito di Palazzo Grassi, presieduta dal presidente della Corte dei conti, Angelo Buscema, e alla presenza del presidente della Sezione regionale per l’Emilia-Romagna, Marco Pieroni, e dell’assessora regionale al Bilancio, Emma Petitti, anche in rappresentanza del presidente Stefano Bonaccini, impegnato con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi in Emilia-Romagna.

“La Regione Emilia-Romagna- ha sottolineato l’assessora Petitti- si conferma anche quest’anno una istituzione virtuosa e con i conti a posto. E tutto questo, possiamo ribadirlo con orgoglio, senza avere aumentato le tasse ai cittadini, mantenendo un buon livello dei servizi e condividendo le nostre scelte con tutte le parti sociali ed economiche, in una concertazione allargata all’intero sistema socio-economico regionale che abbiamo voluto avviare subito all’inizio della legislatura con il Patto per il Lavoro. Questo risultato è quindi frutto del buon lavoro svolto, certamente caparbio sul fronte dell’efficienza e della sobrietà, ma di coinvolgimento e condivisione. Una strada che intendiamo continuare a percorrere per allargare i diritti e consolidare le reti di protezione sociale”.

Un’unica eccezione è stata sollevata su una parte della legge regionale del 1982 (la n.58 del 14 dicembre 1982 sull’omogeneizzazione del trattamento previdenziale del personale regionale), abrogata da viale Aldo Moro nel 2015 (con la legge regionale n. 2 del 30 aprile 2015), mai impugnata dal Governo. In particolare, la Sezione regionale nutre dubbi di costituzionalità sulla norma, che saranno approfonditi in un incontro con la Regione già fissato per il prossimo 24 luglio. “Si tratta di una questione molto specifica, peraltro assai datata risalendo al 1982, sulla quale ancora nel 2015 il Governo non aprì alcun conflitto di attribuzione. Attendiamo comunque fiduciosi il confronto della prossima settimana- ha affermato Petitti- su una questione che non rileva ai fini della salubrità dei nostri conti”.

 

Gestione virtuosa
Rispetto alla gestione del bilancio, scorrendo la relazione della Sezione regionale, un ulteriore profilo di efficacia viene sancito dal rispetto dei vincoli di contenimento della spesa regionale relativamente a voci come spese di rappresentanza, missioni, locazioni passive, noleggio autovetture e incarichi di consulenza.

Bene anche l’indice di tempestività dei pagamenti delle fatture per transazioni commerciali: la Corte attesta non solo il rispetto medio dei tempi previsti ma anche un ulteriore miglioramento dei risultati conseguiti nel 2018: 10 giorni in meno rispetto ai più di 5 giorni in meno registrati nel 2017.

Prosegue poi il processo di riordino delle partecipate regionali, che nel 2018 ha visto la conclusione nel 2018 del processo di fusione per incorporazione della società Cup 2000 da parte di Lepida spa – ora Lepida scpa - e il processo di fusione delle società Ervet e Aster in un nuovo soggetto societario, Art-er scpa, operativo dal 1^ maggio 2019.

In riferimento alla gestione del personale, sempre la Sezione regionale della Corte dei conti sottolinea come nel corso dell’esercizio 2018, seguendo le indicazioni previste in sede di parifica 2017, la Regione abbia adeguato il proprio ordinamento in merito all’inquadramento dei Direttori generali e di tutti i dirigenti a tempo determinato in dotazione organica. Ma, soprattutto, abbia completato il primo stralcio del proprio piano per il superamento del precariato, provvedendo a stabilizzare oltre 90 dipendenti a tempo determinato, e adottato il Piano triennale dei fabbisogni di personale che permetterà di completare l’operazione, oltre ad avviare una stagione concorsuale che porterà all’ingresso in Regione di oltre 1.200 nuove persone.

Infine, la solidità del bilancio regionale è resa evidente anche dall’ammontare complessivo delle risorse prudentemente accantonate a fondo: oltre 1 miliardo e 200milioni di euro al 31 dicembre 2018. 

Bene anche il Servizio sanitario regionale, in equilibrio di bilancio, con l’aumento delle prestazioni fornite, investimenti in spazi e strutture ma soprattutto la concreta riduzione delle liste di attesa per favorire un migliore accesso alle prestazioni sanitarie, il tutto in coerenza con gli standard previsti dal Patto per la Salute.

Fonte: Regione ER

 

 

Il past Governatore del Lions del Distretto 108TB Bernardino Salvati applica a Guido Zaccarelli il PIN Excellence Centennial 2017 - 2018 per l'attività svolta come Presidente del Lions Club Mirandola, il cui club si è particolarmente distinto nel servizio alla comunità, nella crescita associativa, nella comunicazione e nell'efficienza organizzativa.

"Grazie all'immediato Past Governatore Piero Nasuelli e a tutti i soci che hanno permesso di ricevere questo prestigioso riconoscimento lionistico", ha commentato Guido Zaccarelli

 

 

Convegno di Apertura dell'Anno Lionistico 2019/2020 del Distretto 108 Tb: Campo Emilia, dove l'integrazione è possibile.

Sabato 13 luglio 2019, alla presenza delle alte cariche lionistiche e dei rappresentanti delle istituzioni civili e militari locali, si è svolto presso all'Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola, il Convegno di Apertura dell'Anno Lionistico 2019/2020 del Distretto 108 Tb che vedrà per l'anno 2019 – 2020 governatore Gibertoni Maria Giovanna che ha adottato il motto: Condivisione, Armonia Entusiasmo.
Come Presidente del GST (Global Service Team) del Lions Club Mirandola, ho avuto l'occasione di incontrare i ragazzi del Campo Emilia che hanno la loro sede presso l'Ostello della Gioventù del Castello di Rossena di Reggio Emilia e in particolare il loro responsabile, Marco Tioli:

Cos'è il campo Emilia?:
«Il campo Emilia è un luogo dove incontriamo tantissimi ragazzi provenienti da ogni parte del globo. Lo scopo del campo è quello di far capire ai ragazzi che si può stare insieme nonostante le diversità e imparare a stare insieme nonostante le diversità de mondo.In questo momento abbiamo 27 ragazzi di 19 paesi del mondo tra cui ad esempio l'Australia, l'Ungheria, la Francia e tanti altri stati europei. Il campo è inclusivo, abbiamo anche ragazzi che hanno problemi alla vista. Da Modena abbiamo una ragazza completamente cieca. Da Hong Kong alcuni ragazzi sono ipovedenti. Alcuni ragazzi sono anche italiani».

"Il Campo Emilia è la testimonianza tangibile della mission dei Lions: promuovere la comprensione tra i popoli – ha commentato il direttore del Campo Daniela Gardini – l'inclusione rappresenta lo strumento più efficace per raggiungere questo scopo di sensibilizzazione e comprensione reciproca anche su temi come la cecità". https://www.lions.it/2018/08/09/campo-emilia-lions-2018/ 

(Guido Zaccarelli)

Lunedì, 15 Luglio 2019 21:58

Aperitivi formativi al MARCELLO experience

Mercoledì 17 luglio incontro sulla gestione dei conflitti sul lavoro e in famiglia

A Calicella di Pilastro di Langhirano si terrà un workshop esperienziale per imparare a gestire i conflitti nelle relazioni con il counselor Francesco Ballarini. A seguire degustazione di prodotti del territorio
Nuovo appuntamento con gli "Aperitivi formativi" del mercoledì al MARCELLO experience Parma, degusteria e wineshop ricavato in un antico casale ristrutturato e immerso tra i vigneti, in strada della Buca 5 a Calicella di Pilastro di Langhirano.

Mercoledì 17 luglio alle ore 19.00 sarà la volta di un workshop esperienziale sulla gestione dei conflitti, tenuto dal counselor umanista Francesco Ballarini, che spiegherà come lavorare su se stessi per migliorare le relazioni con capi e colleghi di lavoro, ambiente in cui possono manifestarsi attività di esclusione e mobbing, ma anche all'interno della famiglia, nel rapporto con genitori, partner e figli.
Per ulteriori informazioni e per aderire – fino ad esaurimento posti – è possibile contattare il numero 338-5219408 oppure il numero del MARCELLO experience di Parma 0521-639461.
A fine aperitivo, possibilità di cenare sempre su prenotazione.

 

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Da 248 a 310 euro l’una per il biennio, di 310 euro per gli studenti del triennio, per un importo complessivo di 465mila euro. Come sapere se si è stati ammessi e le procedure di pagamento.

Reggio Emilia -

Sono ben 1.571, per un importo di circa 465.000 euro, le borse di studio concesse quest’anno agli studenti reggiani delle scuole superiori. Ne dà notizia – a conclusione delle operazioni di validazione delle domande presentate entro il 26 febbraio scorso con la preziosa collaborazione degli istituti superiori – la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, con delega all’Istruzione, Ilenia Malavasi.

Per quanto riguarda le prime due classi delle scuole superiori (e le prime tre del sistema di formazione professionale), le borse assegnate agli studenti con un reddito familiare Isee non superiore a 15.748,78 euro, sono state 895 per un importo complessivo di 246.698 euro (8 quelle non accolte per mancanza di requisiti o a seguito dei controlli effettuati). Di queste, 496 risultano essere borse di studio “base” da 248 euro l’una, mentre 399 sono quelle di importo “maggiorato” (310 euro), previste per gli studenti che hanno conseguito una media dei voti uguale o superiore al sette e per studenti in situazioni di handicap certificato. Gli importi sono stati determinati dalla Regione Emilia-Romagna per soddisfare integralmente tutte le domande ammissibili.

Sul sito Internet della Provincia di Reggio Emilia – nella sezione Scuole e Università  - consultando gli allegati A (domande ammesse) e B (domande escluse) è possibile verificare, attraverso il numero identificativo di domanda assegnato al momento del caricamento nell'applicativo predisposto dalla Regione, l’eventuale concessione del contributo. La Provincia procederà ora con le operazioni relative alla liquidazione degli importi: i beneficiari riceveranno l’importo della borsa, senza ulteriore comunicazione, in base a quanto dichiarato nella domanda o direttamente sul conto corrente o con una lettera che indica le modalità di ritiro presso uno sportello bancario del Tesoriere provinciale.

Per quanto riguarda gli studenti del triennio delle superiori, le borse di studio assegnate (ciascuna di 323 euro) sono state invece 676 a fronte di 678 domande. In questo caso gli importi – trattandosi di borse di studio ministeriali - saranno erogati tramite bonifico postale domiciliato.  La data a partire dalla quale ci si potrà recare presso gli Uffici postali per riscuotere il bonifico e le relative modalità (chi dovrà presentarsi, con quale documentazione eccetera) saranno pubblicate su siti di Provincia e Regione Emilia-Romagna non appena comunicati dal Miur. Per sapere se si è stati ammessi al contributo, occorre accedere al sito Scuola Er-Go (https://scuola.er-go.it/esiti_bds_18).

“Le borse di studio rappresentano uno degli strumenti per favorire la frequenza scolastica e garantire pari opportunità di successo, tutelando uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona e quell’eguaglianza sostanziale fra i cittadini che è sancita dalla nostra Costituzione – sottolinea la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia con delega all’Istruzione, Ilenia Malavasi – Gli aiuti assicurati da enti locali e Ministero a quasi 1.600 famiglie, inoltre, non solo contribuiscono a sostenere economicamente chi è più in difficoltà, ma permettono anche di investire sull'istruzione, sulla crescita e sul talento de nostri giovani”.

UniCredit Foundation, la fondazione del Gruppo che dal 2003 opera a sostegno degli studi, della ricerca e in ambito sociale e umanitario, lancia oggi 8 nuovi bandi di concorso per 35 borse di studio e di ricerca a supporto dei migliori talenti in ambito economico e finanziario, per un ammontare complessivo superiore a 1 milione di euro.

In particolare, a sostegno dello studio:

  2 Borse di Studio Crivelli Europe – 18^ ed. rivolte ai migliori laureati in discipline economiche,

bancarie e finanziarie che desiderino iscriversi a un corso di dottorato di ricerca all'estero a partire dall’anno accademico 2020-2021. L’importo globale di ciascuna borsa di studio ammonta a 65.000 euro. In aggiunta, la Fondazione ha previsto una Borsa Speciale Crivelli di 20.000 euro, sempre finalizzata all’iscrizione a un corso di PhD all’estero, a parziale copertura delle spese. Le iscrizioni online saranno aperte fino al 15 novembre 2019.

  3 Borse di Studio Marco Fanno 2019 rivolte ai migliori laureati in discipline economiche, bancarie e finanziarie che desiderino iscriversi a un corso di dottorato di ricerca all'estero a partire dall’anno accademico 2020-2021. L’importo globale di ciascuna borsa di studio ammonta a 65.000 euro. Le iscrizioni online saranno aperte fino al 15 novembre 2019.

  15 Borse Study-Abroad Exchange Programme – 9^ ed. rivolte a studenti universitari (laurea triennale o master), iscritti almeno al secondo anno di un corso di laurea in economia, finanza o giurisprudenza presso una qualsiasi università europea del perimetro UniCredit, che desiderino trascorrere un periodo di studio all'estero, da 3 a 6 mesi, presso qualsiasi università del perimetro UniCredit. A ciascun vincitore sarà corrisposto un assegno mensile di 700 euro per la durata dello scambio e un importo fisso di 1.000 euro per le spese di viaggio o altre spese. Le iscrizioni online saranno aperte fino al 15 novembre 2019.

A sostegno della ricerca:

  3 Borse di Ricerca Top-Up Foscolo Europe – 5^ Ed. premieranno i tre migliori dipartimenti in economia o finanza che parteciperanno ai PhD job market nell’anno 2019/2020. L’obiettivo principale del concorso è di attrarre e trattenere in Europa i migliori giovani economisti che stanno svolgendo la propria attività all’estero. La Fondazione assegnerà a ciascun dipartimento vincitore un contributo annuo di 50.000 euro, quale integrazione (top-up) alla remunerazione e agli altri termini contrattuali offerti dal dipartimento al candidato prescelto. Le candidature potranno pervenire fino al 30 settembre 2019.

  2 Borse Marco Fanno Fellowship – 2^ Ed. rivolte ai migliori dipartimenti in economia o finanza di università statali italiane che assegnino posizioni di ricercatore RTDB (ricercatori senior) entro il 31 dicembre 2020. L’obiettivo principale del concorso è di aiutare le università statali italiane ad attrarre e trattenere in Italia i migliori giovani economisti. UniCredit Foundation assegnerà al ricercatore selezionato dal dipartimento vincitore un assegno annuo di 15.000 euro per la durata di un triennio. Il concorso resterà aperto fino al 31 dicembre 2019.

  4 Assegni di Ricerca Modigliani – 10^ Ed. per ricercatori impiegati presso qualsiasi università europea per lo svolgimento di un progetto di ricerca in economia o finanza, da concludersi entro un periodo massimo di due anni. I quattro migliori progetti di ricerca in economia e finanza saranno premiati con 10.000 euro lordi annui ciascuno. Il premio, pagato direttamente al vincitore, è annuale e rinnovabile fino a un massimo di 2 anni. Le candidature dovranno pervenire entro il 15 novembre 2019.

  4 ECON Job Market Best Paper Awards – 6^ Ed. dedicati a giovani dottorandi e dottorati in economia o finanza che parteciperanno all’European Economics Job Market a Rotterdam a dicembre 2019. I quattro vincitori riceveranno un premio di 1.000 euro ciascuno e parteciperanno alla cerimonia di premiazione a Rotterdam. I paper potranno essere inviati fino all’1 ottobre 2019.

 2 SUERF/UniCredit Foundation Prizes – 6^ Ed. Saranno premiati con 2.500 euro ciascuno i due migliori paper sul tema “Passive versus Active Asset Portfolio Management: Trends, Drivers, Risks”. I vincitori saranno chiamati a presentare il proprio lavoro durante la conferenza sullo stesso tema, organizzata da UniCredit Foundation e SUERF (The European Money and Finance Forum), che si svolgerà a Milano presso la sede di UniCredit a febbraio 2020. I paper dovranno pervenire entro il 15 ottobre 2019.

Maggiori informazioni relative ai bandi di concorso e alle modalità per inviare le candidature sono disponibili al sito: www.unicreditfoundation.org 

Le sanzioni contro la Federazione Russa costituiscono un doppio vulnus, che ha compromesso le relazioni diplomatiche tra Mosca e l'Occidente e gravemente danneggiato il nostro sistema Paese. Un madornale errore di politica estera del Presidente statunitense Barack Obama che, a seguito dell'annessione della Crimea, espulse nell'aprile 2014 la Russia dal G8, oltre a decretare le misure restrittive di carattere economico-finanziario.

Un atto che ha pericolosamente spinto l'orso russo nelle fauci del dragone cinese. Malgrado l'apertura del nuovo inquilino della Casa Bianca Donald Trump al G7 di Taormina del maggio 2017, la situazione non è cambiata. Proprio l'Italia, nel solco dello spirito dell'accordo di Pratica di Mare del maggio 2002 "Nato & Russia", deve impegnarsi a livello internazionale, affinché le sanzioni siano eliminate e venga ricucito lo strappo con Putin. Uno scenario che influirebbe ovviamente in maniera positiva sul nostro scambio commerciale, considerando le tante aziende e imprese di casa nostra attive sul mercato della nazione degli zar e dei soviet.

Parma, 14.07.2019

Matteo Impagnatiello
Segretario provinciale Ugl di Parma

Editoriale: - Forse Trump non è un "Orco".- Lattiero caseari. Stop burro e crema, panna di nuovo in aumento. - Cerealicolo e titolo di studio in Agraria: ecco l'identikit dell'agricoltore 4.0 - Report qualità acque bonifica lab: migliora la qualità dell'acqua per l'agricoltura del parmense -

SOMMARIO Anno 18 - n° 28 14 luglio 2019
1.1 editoriale
Forse Trump non è un "Orco".
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Stop burro e crema, panna di nuovo in aumento.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato a guida "meteo".
5.1 maltempo Sospesa l'erogazione dal Brugneto
5.2 cerealicoltura Cerealicolo e titolo di studio in Agraria: ecco l'identikit dell'agricoltore 4.0
6.1 ambiente acque Report qualità acque bonifica lab: migliora la qualità dell'acqua per l'agricoltura del parmense
7.1 bracconaggio PO Bracconaggio nel Po, individuati 166 punti di imbarco lungo tutta asta.,
8.1promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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Piacenza, 12 luglio 2019 - Siamo all'apice della stagione irrigua e, in bassa Val d'Arda, l'acqua viene pompata da Po e immessa in un circuito di canali con quote diverse.

Qui: le alte temperature e la presenza costante di acqua nei canali, unita allo scorrimento lento della risorsa, favoriscono la proliferazione di alghe che se non rimosse ostruiscono griglie, pompe di sollevamento, condotte e sottopassi irrigui.

"Fino a ieri il personale del consorzio rimuoveva la pianta acquatica manualmente e, nei periodi più caldi della stagione, anche 24 ore su 24. Oggi, invece, è partita in via sperimentale la rimozione meccanica delle alghe grazie all'impiego di una piccola imbarcazione che immessa nei canali e con l'aiuto di frese, riesce a muovere i sedimenti in alveo e a estirpare le radici delle alghe rallentandone la crescita con un risparmio di tempo e di risorse e ottenendo anche un miglior deflusso dell'acqua" commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

"Con questa imbarcazione, le alghe, vengono rimosse in modo assolutamente naturale e ricrescono ogni 15-20 giorni" continua Danilo Savi, tecnico responsabile della zona dell'Arda.
"Il personale, al fine di garantire la massima efficienza nella gestione e nella distribuzione, sta monitorando l'attività sperimentale in modo costante e continuato" conclude Fausto Zermani.

Sabato, 13 Luglio 2019 18:19

Diga di Brugneto, ripresa l'erogazione

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza informa della ripresa dell'erogazione di acqua dalla diga del Brugneto dalle ore 12 di oggi, 12 luglio 2019, con portata costante di 1.653 litri al secondo.
La risorsa andrà ad implementare la portata del fiume Trebbia a favore di un territorio di circa 11.000 ettari (irrigabili).
Il  Consorzio si riserva la facoltà di comunicare con successiva nota, in funzione delle condizioni climatiche e meteorologiche della stagione estiva, l'eventuale sospensione o rimodulazione della richiesta.

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