Al via il progetto definitivo di Social housing “Casa dei Mille”. Punto di comunità, giardino protetto, alloggi adatti ai bisogni della terza età per la rigenerazione urbana del Pablo-Oltretorrente.
Parma -
Nel 2018 il Comune di Parma è risultato vincitore del Bando Rigenerazione Urbana, con l’assegnazione di 2.100.000 di finanziamento assegnato con strategia denominata “La Città Resistente. Una strategia per il Pablo e l’Oltretorrente”. Si tratta di un percorso di social housing, edilizia abitativa sociale, che vuole combattere l’esclusione sociale tenendo conto di fattori e bisogni diversi. Essere, in altre parole di supporto alla creazione di una comunità di abitanti, in modo da apportare benefici non solo ai residenti, ma all’intera città.
Il Comune di Parma ha approvato, ora, il progetto per l’intervento di social housing denominato “Casa dei Mille” che risulterà, quindi, finanziato per € 2.100.000,00 dalla Regione Emilia Romagna, con risorse C.D.P. e co-finanziato per € 400.000,00 con risorse ex art. 36 - L.R. 24/2001. La spesa complessiva pari ad € 2.500.000,00 è prevista nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche approvato dal Consiglio Comunale.
L’obiettivo dell’opera è quello di rendere la città più attrattiva, sostenibile e inclusiva mediante una strategia di quartiere, tesa alla riappropriazione dello spazio pubblico da parte delle comunità locali, in modo tale da produrre effetti di rinnovamento urbano e sociale di intere porzioni di città.
Con questo intento sta per partire il percorso di social housing denominato “Casa dei Mille” relativo al fabbricato ERP in Parma - Viale dei Mille n. 60/78 che prevede una riqualificazione globale di tutto l’edificio, consentendo di ottenere un rilevante incremento della vita utile dello stesso, mediante un intervento di restauro e risanamento conservativo e di riuso funzionale.
L’edificio che fa parte del patrimonio comunale di Edilizia Residenziale Pubblica (E.R.P.), e per il quale ACER Parma ha predisposto progetto di fattibilità tecnica ed economica, relativo all’intervento (che ha concluso il suo iter istruttorio di verifica tecnico/amministrativa) non vedrà la necessità di operazioni di esproprio.
La “Casa dei Mille” persegue il miglioramento dell’integrazione, dell’accessibilità agli spazi della collettività, della qualità progettuale e tecnologica dell’intervento, della fruizione e della messa a sistema di servizi ed attrezzature urbane, pubbliche e private, quali componenti essenziali della vivibilità del luogo.
In sintesi è previsto:
- il restauro delle prime due unità immobiliari (civici n. 60 e 62) secondo l’originaria tipologia “a schiera” su tre livelli, destinate all’assegnazione in locazione nell’ambito dell’Edilizia Residenziale Pubblica;
- la realizzazione di un Punto di Comunità (denominato “Punto Com”) nei due moduli dell’edificio corrispondenti ai numeri civici 76 e 78, secondo le linee di indirizzo previste dal progetto “WelFare Parma 2020”;
- una nuova distribuzione funzionale con tipologia a ballatoio, per la realizzazione di quattordici alloggi (tredici per abitazioni ed uno di servizio), tutti con accesso diretto al piano tramite distribuzione orizzontale mediante percorsi a raso al piano terra e 3 passerella pedonale al piano primo, riservati all’assegnazione in locazione nell’ambito dell’Edilizia Pubblica e Sociale e destinati ad ospitare persone anziane che necessitino di uno specifico supporto (alloggi con servizi). I medesimi alloggi possono essere utilizzati per l’attuazione di progetti speciali (ad esempio per madri e/o padri separati con minori).
E’ prevista anche la realizzazione di un verde attrezzato, mediante la trasformazione dei giardini privati ubicati nell’area retrostante l’immobile in un “giardino protetto” per lo svolgimento di attività ludiche e ricreative organizzate dalle associazioni di volontariato, tramite il Punto di Comunità. L’intervento in oggetto rappresenta, dunque, un esempio significativo di integrazione socioculturale, di co-housing, di miglioramento della fruibilità di spazi collettivi e della qualità urbana, nonché di coinvolgimento delle associazioni di volontariato, le cui attività sono organizzate tramite il Punto di Comunità.