Modifiche alla viabilità e ordinanza no alcol in occasione della partita Atalanta – Torino che si terrà domenica 1 settembre alle ore 20,45 presso lo stadio Tardini di Parma.

MODIFICHE ALLA VIABILITA'

In occasione della partita Atalanta – Torino in programma domenica 1 settembre, alle 20.45 , al Tardini, sono previste le seguenti modifiche alla viabilità.

Dalle ore 08:00 del 31/08/2019 alle ore 24:00 del 01/09/2019, istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata eccetto veicoli della tifoseria ospite nel Parcheggio scambiatore Nord Largo Maestà del Taglio.

Il giorno 01/09/2019, dalle ore 08:00 alle ore 24:00, istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata, eccetto veicoli della tifoseria ospite, in Via Traversetolo – area di sosta esercizio comm.le “Esselunga” adiacente Via Pertini 14/A.

Dalle ore 08:00 alle ore 24:00 istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata lungo le seguenti strade: Via Torelli; Viale Duca Alessandro (nel tratto compreso da P.le Risorgimento a Via Viotti); Via Puccini; Via Pezzani; Via Scarlatti; nel parcheggio (lato Sud) compreso tra Viale S. Michele, Piazzale Risorgimento e Viale P. M. Rossi, escluso venditore ambulante autorizzato; Viale San Michele; Viale Pier Maria Rossi (eccetto invalidi primi tre stalli di sosta righe blu da P.le Risorgimento in direzione P.le Vittorio Emanuele II); Viale Partigiani d’Italia; Via Paganini, da Via Furlotti a Viale Partigiani D’Italia; Piazzale Risorgimento; parcheggio di Via Toscana 5A (interno Auditorium Paganini); Via Lazio Parcheggio adiacente i civici A4,6A e 8A (centro raccolta rifiuti Iren); Via Lazio Parcheggio antistante il civ.5 “Palaciti”; Via Abruzzi lato Ovest (con destituzione fermata bus); Via Toscana – lato Sud, da Via Strobel al f.o. il civ.60; Via Toscana parcheggio civ.8/a (Circolo Arci “Indomita”).

Via Toscana – tratto ricompreso tra Viale Tanara e rotatoria ad intersezione con Via Lazio - destituzione della pista ciclabile e destituzione del divieto di fermata.

Via Lazio - destituzione del divieto di sosta 0/24.

Dalle ore 14:00, fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva), istituzione del divieto di circolazione veicolare in via Torelli, da Via Puccini a Piazzale Risorgimento.

Dalle ore 15:00, fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva), istituzione del divieto di circolazione veicolare nella bretella di collegamento di via Torelli con viale Partigiani d’Italia. Istituzione del divieto di circolazione veicolare in viale Partigiani d’Italia, da Piazzale Risorgimento a Via Puccini (corsia Sud) fronte ingresso Curva Nord dello Stadio “E. Tardini”. Istituzione del divieto di circolazione pedonale in viale Partigiani d’Italia marciapiede lato sud fronte ingresso Curva Nord dello Stadio “E. Tardini”. I pedoni dovranno servirsi del marciapiede lato opposto. Istituzione del divieto di circolazione in Via Viotti all’intersezione con Via Torelli.

Dalle ore 16:00, fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva), istituzione del divieto di circolazione veicolare in Via Puccini. Istituzione del divieto di circolazione veicolare in Via Massari all’intersezione con Via Torelli, con istituzione del senso unico alternato nel tratto ricompreso tra Via Montagnana e Via Torelli.

Dalle ore 17.30, fino a cessate esigenze, istituzione del divieto di circolazione veicolare, da attuarsi a richiesta del Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico, all’interno dell’area delimitata dalle seguenti strade e piazze, che manterranno la transitabilità: Viale Campanini; Str. Zarotto (nel tratto compreso tra Via Mantova e Via Montebello); Via Montebello(da Via Galimberti a Str. Zarotto); Via Galimberti (da Via Montebello a Via Anna Frank); Via A. Frank da Via Martiri di Cefalonia a Via Galimberti; Via Martiri di Cefalonia da Via Anna Frank a Sette F.lli Cervi; Via Sette Fratelli Cervi (nel tratto compreso tra Via Martiri di Cefalonia e Viale Duca Alessandro); Viale Duca Alessandro (nel tratto compreso tra Via Sette Fratelli Cervi e Via Pizzi); Via Pizzi; Viale Solferino (nel tratto compreso tra Via Pizzi e Viale Martiri della Libertà); Viale Martiri della Libertà (non transitabile); Viale San Michele (non transitabile); Viale Pier Maria Rossi da Viale Campanini a P.le Vittorio Emanuele II.

Dal provvedimento di divieto di circolazione sono esclusi i residenti che esibiscono “pass di cortesia” rilasciato dalla Società Parma Calcio in accordo con il Comune di Parma o un documento d’identità (fatto salvo quanto disposto dal Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico) fatta eccezione per Via Torelli il cui transito è consentito ai soli residenti titolari di posto auto interno - i veicoli delle Forze di Polizia e di pubblica assistenza e di soccorso, i mezzi Azienda TEP SpA destinati al trasporto dei tifosi locali, i taxi, i velocipedi, i ciclomotori, i pullman dei giocatori delle due Società calcistiche interessate alla manifestazione sportiva, i veicoli accreditati dalla Società Atalanta Calcio e i veicoli con autorizzazione cat. invalidi nazionale.

Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale dalle ore 17:30, per i tifosi locali in:Via Torelli (nel tratto compreso tra da P.le Risorgimento all’intersezione con Via Anna Frank); • Via Viotti (tra Via Torelli e Via Duca Alessandro); • Via Massari (nel tratto compreso tra Via Montagnana e Via Torelli eccetto residenti).

Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale, dalle ore 17:30 per i tifosi ospiti in: Via Duca Alessandro (nel tratto compreso tra P.le Risorgimento e Via Viotti).

Dalle ore 16:30 alle ore 24:00, istituzione di area di sosta riservata ai veicoli che espongono l’autorizzazione invalidi nazionale in Via Puccini (nel tratto compreso tra Viale Partigiani d’Italia e Via Bandini) e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata eccetto invalidi.

Dalle ore 14:00 alle ore 24:00, destituzione della corsia preferenziale di strada Zarotto e contestuale disattivazione del sistema elettronico di rilevamento dei transiti.

Dalle ore 17:30 fino a cessate esigenze: Rotatoria ad intersezione Casello A1, Via S. Leonardo, Viale Europa, istituzione del divieto di circolazione tra le uscite di Via Colorno e ingresso Casello autostrada A1 e contestuale obbligo dei veicoli che percorrono, di uscita sul ramo di immissione in Via Colorno SP343 R.

I veicoli giunti in rotatoria A1/Viale Europa, diretti in autostrada, proseguiranno verso Via Colorno, rotatoria Via Versailles, invertiranno la marcia in direzione Sud, percorreranno carreggiata Ovest di Via Colorno per poi deviare su bretella di collegamento con casello autostradale.

Via Colorno – carreggiata Ovest – istituzione del divieto di circolazione sulla bretella di collegamento con rotatoria ad intersezione Casello A1, Via S. Leonardo, Viale Europa. 

Via Casello Poldi, istituzione del senso unico di marcia con direzione da Sud a Nord.

I provvedimenti di cui alla presente ordinanza possono essere suscettibili di variazioni temporali e di modifiche all’estensione/localizzazione sulla base delle disposizioni dei Responsabili i Servizi di Ordine Pubblico – unitamente ai soggetti individuati dall’art. 12 del Codice della Strada – in particolare relativamente alla progressiva riapertura delle strade a seguito del termine effettivo della manifestazione.

ORDINANZA NO ALCOL

Divieto di vendita, somministrazione e consumo di bevande alcoliche con gradazione superiore ai 5° gradi in contenitori di qualunque specie e materiale e divieto di vendita di bevande in contenitori di vetro o lattine di alluminio, nelle tre ore precedenti e nell’ora successiva la fine dell’incontro di calcio “ATALANTA vs TORINO”, presso l’impianto “Ennio Tardini” in data 01 settembre 2019 ore 20,45.

In occasione dell'incontro di calcio Atalanta – Torino, in programma al Tardini domenica 1 settembre alle 20.45, a salvaguardare le primarie esigenze di ordine e sicurezza pubblica, è previsto il preventivo divieto di vendita, somministrazione e consumo di bevande alcooliche con gradazione superiore a 5° in contenitori di qualunque specie e materiale, nonché il divieto di vendita di bevande di qualsiasi genere in contenitori di vetro o in lattine di alluminio, nelle tre ore antecedenti l’inizio della gara sportiva e nell’ora successiva la fine della stessa, ossia dalle ore 17,45 fino alle ore 23,30 di domenica 01 settembre 2019, fatta eccezione per la sola somministrazione al tavolo effettuata congiuntamente al pasto. Di seguito i divieti previsti.

Divieto assoluto di vendita, somministrazione e consumo (fatta eccezione per la sola somministrazione al tavolo effettuata congiuntamente ai pasti) di bevande alcooliche con gradazione superiore a 5°, in contenitori di qualunque specie e materiale, all’interno del perimetro delimitato dalle seguenti strade, pure ricomprese: via Zarotto, via Montebello, via Bizzozero, via Solferino, via Farini, via Repubblica, via Emilia Est. 

Divieto assoluto, all’interno del perimetro sopra indicato, di vendita di bevande di qualsiasi genere in contenitori di vetro o lattine in alluminio, prevedendosi in sostituzione la vendita in contenitori di carta o plastica.

L’inottemperanza alle misure previste dall'ordinanza costituisce illecito amministrativo ed è punibile ai sensi dell’art. 7-bis, c.1 e 1-bis del D.lgs. n. 267/2000 e s.m.i., con la sanzione pecuniaria da € 25,00 ad € 500,00 con pagamento in misura ridotta pari ad Euro 50,00. La vigilanza sull'ottemperanza sarà effettuata dalla Polizia Municipale e dalle Forze di Polizia.

Il concorso di formaggi più grande al mondo si terrà a Bergamo dal 17 al 20 ottobre. Per la 31° edizione è stata creata ad hoc una nuova categoria per questo prodotto: “Parmigiano Reggiano oltre 40 mesi”, una stagionatura record tra le oltre 150 classi del concorso.

Reggio Emilia, 28 agosto 2019 –

È il Parmigiano Reggiano il formaggio con la stagionatura “sostenibile” più lunga al mondo. Un segno di qualità certificato dal World Cheese Awards, il più grande concorso al mondo che si terrà il prossimo dal 17 al 20 ottobre a Bergamo (Progetto Forme) che, per la 31° edizione, ha coniato ad hoc una nuova categoria per questo prodotto: “Parmigiano Reggiano oltre 40 mesi”, una stagionatura record tra le oltre 150 classi del concorso.

È una notizia che ci riempie di orgoglio e che, naturalmente, non ci stupisce dato che sono note commercializzazioni e aperture di forme di Parmigiano Reggiano anche di 8, 10 e in alcuni casi 20 anni. Il nostro è un formaggio naturale e realizzato senza additivi e senza conservanti: punta tutto sulla qualità del latte e la maestria dei casari. È una scelta vincente: a Bergamo con la Nazionale del Parmigiano Reggiano saremo quindi presenti in tutte le categorie (18, 24, 30 e oltre 40 mesi) forti del fatto che siamo storicamente il formaggio Dop più premiato al mondo” dichiara Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.

La Nazionale del Parmigiano Reggiano gareggerà al World Cheese Awards di Bergamo con quello che si annuncia come il più grande team al mondo che abbia mai partecipato a un concorso internazionale. La lista ufficiale dei Caseifici che hanno aderito alla Nazionale sarà divulgata solo dopo il 31 agosto - termine ultimo per presentare la propria candidatura.

Tra i caseifici che parteciperanno al World Cheese Awards 2019 ci sarà, per la prima volta, l’unica scuola che produce Parmigiano Reggiano: l’Azienda agraria dell’Istituto di Istruzione superiore Lazzaro Spallanzani – lo studioso precursore della microbiologia - di Castelfranco Emilia.

Giovedì, 29 Agosto 2019 16:24

Emergenza cimice asiatica in Emilia-Romagna

Danni ingenti ai frutteti del nord d'Italia causati dalla cimice asiatica: subito dalla Regione Emilia-Romagna 250 mila euro a sostegno urgente delle imprese agricole. Caselli: "Pronti a fare la nostra parte. Fare squadra con il mondo agricolo attraverso una strategia condivisa di medio termine: fondamentale investire ancora nella ricerca e approvare un piano nazionale con fondi dedicati agli agricoltori per compensare i mancati redditi". Tavolo tecnico con le associazioni agricole e le organizzazioni dei produttori ortofrutticoli oggi in Regione. Accolte le richieste verso una strategia multi-istituzionale contro l'insetto.

Bologna –

È emergenza cimice asiatica in Emilia-Romagna e la Regione risponde mettendo subito a disposizione 250 mila euro per l’attivazione di mutui a tassi agevolati e le delimitazioni delle aree colpite necessario per usufruire di sgravi fiscali e contributivi. Ma è necessario anche agire sul piano nazionale ed europeo, perché la sfida è complessa.

Complice l’estate più calda degli ultimi 150 anni, sono sotto attacco i frutteti della regione e in particolare le produzioni di punta come pero, melo e pesco, a cui si affiancano ciliegio, albicocco, kiwi e susino, per danni che, in alcuni casi, arrivano al 100%.

Va detto subito che l’emergenza, in Europa, riguarda le regioni del nord d’Italia e l’Austria e che, al momento, non esistono soluzioni chimiche e immediate, come sanno bene gli americani che sono stati colpiti prima di noi. Anzi, proprio il Canada ha stretto di recente un accordo con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che rappresenta la punta più avanzata della ricerca nel settore.

E per fare il punto sulle misure più efficaci e condivise per sostenere imprese e coltivatori duramente provati da questa calamità e sgombrare il campo da numerose fake news su 'interventi risolutivi', l’assessore regionale all’agricoltura, Simona Caselli, ha convocato oggi un apposito tavolo tecnico con le associazioni agricole e le organizzazioni dei produttori ortofrutticoli.

“Come sempre la Regione è pronta a fare la sua parte- ha detto l’assessore Caselli- al fianco dei lavoratori e degli imprenditori agricoli colpiti, per sostenerli e dare loro una prospettiva per il futuro, scongiurando decisioni drastiche come l’abbandono dei campi. Accogliamo le richieste delle associazioni di categoria e d’intesa con loro, ci proponiamo di agire su tre fronti possibili -regionale, nazionale ed europeo-, visto che purtroppo, non esistono soluzioni ‘miracolose’. Per quel che ci riguarda- prosegue Caselli- mettiamo subito a disposizione 250 mila euro per un nuovo bando per consentire alle imprese di accedere a mutui e prestiti ed evitare crisi di liquidità, sul 2020 chiederemo un rafforzamento di ulteriori 250 mila euro che si aggiungono al milione di euro già previsto. E poi interveniamo con la delimitazione territoriale dei comuni colpiti per attivare le procedure previste per autorizzare gli sgravi contributivi e avviamo un confronto con il sistema bancario per una dilazione sui pagamenti delle rate dei mutui in scadenza. Sul fronte pratico ci impegnamo a fare pressione a Roma per ridurre al massimo i tempi per l’autorizzazione al lancio straordinario di parassitoidi. Per quanto riguarda gli strumenti di protezione  ricordiamo che negli ultimi due anni abbiamo messo a disposizione due bandi del Psr che fino ad ora non hanno avuto una sufficiente utilizzazione”.

 “I danni provocati dalla cimice asiatica- continua Caselli- non riguardano solo la perdita di reddito delle singole aziende, ma mettono a rischio anche la competitività del sistema produttivo, che non riesce a garantire al mercato le quantità e la qualità necessarie, con conseguenze che per le singole filiere si possono stimare in un centinaio di milioni di euro e con forti rischi sociali perché l’indotto occupa decine di migliaia di persone.  Chiediamo perciò, al governo che verrà, uno sforzo nazionale con l’istituzione di un fondo destinato agli agricoltori delle Regioni colpite dalla cimice che permetta di affrontare le conseguenze di quest’anno orribile e di ripartire il prossimo anno. Un altro punto importante riguarda gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti del settore. Al ministero dell’Ambiente chiediamo, come abbiamo fatto negli ultimi quattro anni, l’autorizzazione al lancio e alla diffusione della vespa Samurai, insieme a un investimento straordinario sulla ricerca di questo parassitoide antagonista con protocolli semplificati e non da quarantena. Infine, all’Europa sollecitiamo l’attivazione di un piano di ricerca straordinario per contrastare il diffondersi dell’insetto ed interventi straordinarie sui fondi Ocm”.

“Questo impone una risposta forte e di sistema, che coinvolga istituzioni del territorio, mondo agricolo e mondo della ricerca che insieme devono proporre un piano di azione condiviso e collaborare per la sua realizzazione”                                                                                                           

La road map regionale

Tre i livelli territoriali e istituzionali della strategia regionale condivisa nella riunione di oggi. In Europa, in primo luogo, la richiesta di permettere una maggiorazione della dotazione delle Ocm (Organizzazione comune di mercato, ovvero le politiche europee per la gestione dei mercati)  per la creazione di fondi mutualistici per compensare i danni del crescente numero di patologie che affliggono l’ortofrutta. In secondo luogo, l’attivazione di progetti di ricerca dedicati alle strategie di contrasto e di coesistenza con la cimice, in forte collegamento con le altre esperienze internazionali, soprattutto americane, che si stanno cimentando con la stessa emergenza.

Al governo viene chiesto un piano straordinario dotato di risorse adeguate per l’erogazione di indennizzi alle imprese colpite da questa grave emergenza fitosanitaria che diversamente metterà in seria crisi intere filiere produttive dell’ambito ortofrutticolo con ricadute socio-economiche gravi per la perdita di posti di lavoro. E, in particolare, al ministero dell’Ambiente in stretto concerto con il ministero dell’Agricoltura, l’Emilia-Romagna chiede di dare la massima accelerazione all’autorizzazione al lancio e alla diffusione nell’ambiente del parassitoide esotico detto vespa Samurai, non appena saranno definitivamente pubblicate le modifiche alla norma di recepimento della Direttiva Habitat, modifiche peraltro sollecitate a ripetizione negli ultimi 4 anni dalla Regione. Inoltre, si chiede una forte azione di coordinamento del ministero dell’Agricoltura per la ricerca e risorse dedicate al Crea che dall’autunno scorso sta studiando in laboratorio la vespa Samurai.

Infine, la Regione interviene subito con l’emanazione di un bando e con le garanzie degli Agrifidi per dare volano finanziario alle aziende che a causa delle gravi perdite di prodotto dovranno affrontare un bilancio 2019 in forte sofferenza, con 250 mila euro per abbattere i tassi di interesse dell’1,5%. Verrà inoltre adottata - appena terminata la ricognizione dei danni - la delimitazione territoriale degli stessi, necessaria per attivare sgravi contributivi e fiscali. Inoltre, si vuole intervenire per ridurre al massimo i tempi ed arrivare il prima possibile ad un impatto significativo dei lanci della vespa samurai, non appena autorizzati, con la delimitazione territoriale dei comuni colpiti per attivare le procedure previste per autorizzare gli sgravi contributivi, con l’attivazione di un confronto con il sistema bancario per una dilazione sui pagamenti delle rate dei mutui in scadenza per le aziende danneggiate. Infine la Regione valuterà come finalizzare al meglio le risorse del Psr finora destinate alle reti di protezione.

Fonte: Regione ER

Domani un incontro internazionale con esperti e consorzi dedicato alle eccellenze europee a qualità garantita. L'assessore Caselli: "I 44 prodotti Dop e Igp dell'Emilia-Romagna fondamentali per dare forza alla catena del valore e alle dinamiche del commercio internazionale per un sistema che vale oltre 20 miliardi di euro e continua a crescere". Appuntamento a Fico per la rassegna-mercato dedicata ai prodotti certificati. Dal 30 agosto al 1° settembre in mostra le specialità Dop e Igp dell'Emilia-Romagna e del mondo.

Bologna -

Il meglio dell’agroalimentare di qualità è in mostra dal 30 agosto al 1^ settembre a Fico Eataly World di Bologna, il parco tematico dedicato al cibo più grande del mondo.  Si comincia domani, venerdì 30 agosto ore 10, con il convegno internazionale su “Dop e Igp tra catena del valore, innovazione e sviluppo locale” per fare il punto su strategie commerciali, innovazione, sviluppo sostenibile dei territori di produzione e conoscere cosa c’è dietro i prodotti certificati in termini di qualità e sicurezza. L’evento che vedrà la presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, oltre a   esponenti dei consorzi di produzione, delle filiere e delle istituzioni, darà il via a “Identità d’origine: Dop e Igp dall’Italia e dall’Europa” la tre giorni aperta a tutti dedicata alle eccellenze agroalimentari,  che si tiene proprio nella regione con il record mondiale delle certificazioni grazie a prodotti conosciuti in tutto il mondo: dal Parmigiano reggiano al Grana padano, dal Prosciutto di Parma all’Aceto balsamico.

La rassegna-mercato - organizzata in collaborazione tra Regione Emilia-Romagna, Fondazioni Fico, Origin Italia e Fondazione Qualivita - prevede numerose iniziative di promozione con degustazioni e assaggi delle eccellenze alimentari dall’Italia e dal mondo, vendita diretta dei prodotti e incontri pubblici con produttori e Consorzi per raccontare il legame e le tradizioni che legano produzione e territori.  Inoltre, grazie alla presenza di numerose importanti realtà europee ed italiane, si potrà allargare il confronto su questi argomenti anche in vista della prossima programmazione della Politica agricola comune. 

“Abbiamo collaborato attivamente a questa manifestazione che ci permette di mettere ancora una volta l’accento sui prodotti agroalimentari a indicazione geografica e di qualità che rappresentano il carattere distintivo della nostra agricoltura e sono alla base delle politiche di sviluppo del territorio e del sistema agroalimentare dell’Emilia-Romagna- afferma l’assessore Caselli-. I 44 prodotti Dop e Igp, un record in Europa e nel mondo, si stanno dimostrando fondamentali per dare forza alla catena del valore e alle dinamiche del commercio internazionale. Un primato che si riflette nei numeri per un sistema che vale oltre 20 miliardi di euro e continua crescere.
Quando si parla di Dop e Igp- prosegue l’assessore- si parla di prodotti di grande qualità che permettono di affermarsi sui mercati attraverso un principio di identità con il proprio territorio che va a vantaggio e tutela dei consumatori e che al tempo stesso permette di mantenere vivo il tessuto produttivo locale  contrastando quei fenomeni di delocalizzazione produttiva e standardizzazione che troppo spesso hanno caratterizzato le eccellenze dell’agroalimentare italiano”.

 

Dop e Igp dell’Emilia-Romagna  

È Parma la provincia al primo posto per la produzione con 1.415 milioni (28%), davanti a Modena (583 milioni), mentre Reggio Emilia è al quarto posto (circa 410 milioni).
Per quanto riguarda i prodotti Dop sempre al primo posto il Parmigiano Reggiano, con un valore all’origine di 1,34 miliardi (+19,5%), seguito da Grana Padano (1,29 miliardi) e Prosciutto di Parma (850 milioni, +4,1%). Primo prodotto per valore dell’export: l’Aceto Balsamico di Modena Igp con 897 milioni (+2,5%).

La Regione per sostenere lpromozione sul mercato europeo dei prodotti certificati e bio ha messo a disposizione 3,8 milioni di euro grazie al Psr per sostenere 24 progetti presentati da Consorzi di tutela e associazioni nel biennio 2017-2018, altri 3 milioni hanno finanziato 20 progetti per il biennio 2019-2020. A questo si aggiunge in media un milione all’anno per iniziative di promozione dei prodotti agricoli, agroalimentari e vitivinicoli.
Il sistema agroalimentare regionale vale oltre 20 miliardi di euro e continua crescere in tutto il mondo: + 3,5% le esportazioni a fine 2018 pari a circa 6,5 miliardi. Un trend confermato nel primo trimestre del 2019: le esportazioni di prodotti agroalimentari dell’Emilia-Romagna hanno superato quelle di Lombardia e Veneto, collocando la regione al vertice della graduatoria nazionale./Eli.Co.


In allegato il programma

Da diversi giorni, ormai, il dibattito pubblico a Reggio Emilia è tornato sul mercato coperto e i dehors in centro storico.

«Ci fa piacere –dice Donatella Prampolini Manzini, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia Reggio Emilia- che dopo tanti anni durante i quali, in solitudine, abbiamo sostenuto la necessità di trovare una soluzione diversa per il mercato coperto si inizi a parlarne. Non interveniamo per avere a tutti i costi la primogenitura su questo dibattito ma perché è importante evitare che si facciano ulteriori errori in futuro. Non bastano parole e ipotesi, occorre fare delle cose concretamente». «Siamo già in contatto con l’amministrazione comunale, in particolare col sindaco e l’assessora al commercio, le attività produttive e la valorizzazione del centro storico –spiega Donatella Prampolini Manzini- e stiamo cercando delle soluzioni. Questa volta, però, bisogna che il risultato sia condiviso e supportato da una ricerca professionale per capire quali attività possano profittevolmente essere insediate in quello spazio e per poter trovare poi gli esercenti interessati. Bisogna sfruttare questa occasione senza commettere altri errori perché è una partita troppo importante per il nostro centro storico».


«L’idea lanciata dall’assessora Sidoli –continua il direttore di Confcommercio Reggio Emilia, Alessandro Grande- è apprezzabile. Anche se il richiamo al boulevard Corso Garibaldi già evocato una trentina di anni fa da un notissimo ex-assessore al commercio andrebbe evitato perché allora non portò nulla di buono. Il tema va comunque sviscerato sotto ogni profilo tecnico-giuridico e urbanistico. L’importante è non creare all’interno del centro storico zone da Champions League e altre di fondo classifica, rischio che pare paventarsi da quanto dichiarato dalla Dirigente della Soprintendenza. In ogni caso andranno previste forme di incentivazione e agevolazioni per favorire gli investimenti da parte degli operatori».

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Sono state 423 le donne che lo scorso anno si sono rivolte al Centro antiviolenza di Modena, ben 124 più del 2017 quando furono 299. Quasi raddoppiate quelle ospitate nelle Case rifugio con i loro bambini per sottrarle alle violenze di mariti o compagni: nel 2017 furono sei e vi trovarono accoglienza insieme ai loro nove bambini; nel 2018 sono state ospitate 11 donne con i loro 14 bambini.

L’attività di accoglienza svolta a favore delle vittime di violenza è frutto della collaborazione tra l’associazione Casa delle Donne contro la violenza e il settore Politiche sociali del Comune di Modena e rientra tra i progetti atti a garantire misure di prevenzione e di contrasto alla violenza sulle donne regolati da una convenzione che la Giunta ha recentemente deciso di rinnovare per ulteriori 18 mesi, fino a febbraio 2021. La spesa impegnata a rimborso delle spese che saranno effettivamente sostenute e rendicontate dall’associazione, come da delibera approvata, è complessivamente di 270 mila euro.

L’incremento di richieste e di accessi che si continua a registrare al Centro antiviolenza – afferma l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli - contestualmente alle verifiche periodicamente svolte insieme ai Servizi sociali, confermano il valore del progetto e il suo positivo andamento, anche per quanto  riguarda l’attività di prima accoglienza nei confronti delle donne che chiedono informazioni, hanno bisogno di ascolto e consiglio per fare chiarezza in se stesse e capire se ciò che subiscono, magari da anni, è una forma di violenza. Il mantenimento e il consolidamento dei servizi a supporto delle vittime di violenza, così come il rafforzamento della rete antiviolenza che comprende il Centro antiviolenza oltre a Servizi sociali, presidi ospedalieri e Forze dell’ordine, è tra le azioni previste nel Piano di Zona approvato dal Consiglio comunale lo scorso anno.

Inoltre al fenomeno della violenza di genere e del femminicidio – continua l’assessora - viene dedicata particolare attenzione negli indirizzi di governo del sindaco che pongono quali obiettivi di mandato il potenziamento del sistema di protezione e tutela delle donne maltrattate e dei figli minori e il potenziamento del centro antiviolenza”.

Inaugura sabato 31 agosto, alle ore 18, presso la Galleria San Ludovico, l’esposizione pittorica “La lettera in corpo” dell’artista parmigiana Francesca Dosi, realizzata con il patrocinio e la collaborazione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Parma, che proseguirà fino al 15 settembre.

La mostra nasce da un’idea originale dell’artista che ha curato la regia, la messa in scena, l’ambientazione e i costumi delle inquadrature fotografiche, realizzate dal fotografo Enrico Grassi, che hanno preceduto la fase pittorica. Nell’omonimo saggio “La lettera in corpo” (Diabasis, 2017) la Dosi ha affrontato sul piano teorico la “messa in corpo” filmica del romanzo epistolare di Choderlos de Laclos Les liaisons dangereuses, analizzando Dangerous Liaisons di Stephen Frears. L’artista ha accompagnato questo studio teorico con un progetto pittorico di rielaborazione del carteggio tardo settecentesco e con una selezione fotografica, di Enrico Grassi, inerente il medesimo soggetto.

I dipinti, realizzati partendo dalle immagini fotografiche, offrono corpo “pittorico” al desiderio: ovvero un corpo disincarnato fatto di materia e cromatismi, di spessore e profondità prospettica, una doppia dimensione che, allo sguardo, prende vita. Il corpo dei modelli viene dapprima fotografato e in seguito riproposto tramite un abile alternarsi di sovrapposizioni ed evanescenze. La tecnica della Dosi mira a disegnare il reticolo di forze prodotto dall’incontro tra gli interpreti, acuendo la risonanza sensoriale dello spettatore che sembra poter accedere alla trama della pelle.

La mostra, aperta al pubblico dal 31 agosto con ingresso libero, si concluderà il 15 settembre, con un finissage che vedrà esibizioni dal vivo di musica e di canto operistico settecentesco.

Per tutto il corso della mostra sarà inoltre possibile ascoltare, in una registrazione realizzata da Alba Pessini (docente di Letteratura francese all’Università di Parma), brani estrapolati dal carteggio tardo settecentesco; selezionati per la parte musicale dal soprano Francesca Olivieri e per la parte testuale dalla stessa Dosi, con il missaggio sonoro di Mirko Ghizzoni.

Gli orari di apertura della mostra saranno: mercoledì dalle 15.30 alle 19.30; giovedì dalle 10 alle19.30; venerdì e sabato dalle 10 alle 21; domenica dalle 10 alle 19.30.

Così Francesca Dosi racconta la genesi e la finalità del proprio lavoro insieme al fotografo Grassi: “[…] Abbiamo scattato all’interno di case private e di luoghi storici cittadini (il Teatro Regio e il Palazzo Ducale) inventato costumi improbabili con materiali di recupero e giocato sugli anacronismi, tra i quali spiccano i palchi di un teatro ottocentesco e l’utilizzo delle pistole al posto delle spade con cui si affrontano in duello Danceny e Valmont nella parte conclusiva del romanzo. Non ci premeva la fedeltà filologica al testo e all’epoca raccontata, bensì la resa di una “fisiologia” scenica che interpella lo spettatore e, assieme a lui, interroga il desiderio, alimentato dalla sua stessa procrastinazione entro una danza macabra di avvicinamento e allontanamento. Le fotografie e i quadri traspongono le diverse fasi di un gioco di seduzione libertina che si rivela essere una tragedia a tinte fosche, generata e scandita dalle parole dei singoli corrispondenti, incapaci di sottrarsi al personaggio che di sé hanno costruito e all’ineluttabilità mortuaria che accompagna il carteggio”.

 

Francesca Dosi

Autodidatta, ha realizzato tra gli altri progetti artistici, “Ninfa” e “Il sogno della farfalla”, entrambi accompagnati da performances di danza, musica, canto e poesia, riproposti a intervalli regolari in contesti diversi tra loro e non forzatamente espositivi, a dimostrazione della volontà da parte della Dosi di cogliere il momento di fusione tra le arti e di fare della propria pittura parte di un tutto in divenire.

Ha recentemente aperto un atelier a Parma nell’Oltretorrente (in via Imbriani 50/a): un laboratorio di ricerca pittorica dove procedere al lavoro sui quadri e condividerne gli esiti con amici e passanti. 

Ha all’attivo diverse attività di ricerca e di scrittura, tra i saggi maggiori: Trajectoires balzaciennes dans le cinéma de Jacques Rivette edito da LettMotif, “La lettera in corpo” edito da Diabasis, Il nostro bisogno di De André, in fase di pubblicazione con la Nuova Fondazione Battei e il romanzo “Ma saison avec Guillaume” edito da La Société des écrivains e di cui si prepara l'edizione italiana.

La kermesse sulle Indicazioni Geografiche italiane ed europee andrà in scena dal 30 agosto al primo settembre. Il Consorzio sarà presente con iniziative legate al tema della lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding. Bertinelli: “Pochi giorni fa abbiamo depositato il ricorso contro la multinazionale Kraft Foods Group Brands LLC che sta tentando di ottenere la registrazione del ‘KRAFT PARMESAN CHEESE’ come marchio ufficiale in Nuova Zelanda”.

 

Reggio Emilia, 28 agosto 2019

Dal 30 agosto al primo settembre il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà tra i protagonisti di “Identità d’Origine. Dop e Igp dall’Italia e dall’Europa” a FICO Eataly World di Bologna: un incontro internazionale e tre giorni di rassegna-mercato, degustazioni ed eventi sulle specialità Dop e Igp, per conoscere e degustare le eccellenze dell’enogastronomia italiana ed europea.  

Identità d’origine” si terrà nel cuore dell’Emilia-Romagna, la regione che con 44 specialità detiene il record mondiale delle certificazioni Dop e Igp di prodotti agroalimentari, come appunto il Parmigiano Reggiano. Bologna – ma solo nella parte della provincia alla sinistra del fiume Reno - è inoltre una delle cinque province italiane in cui è possibile produrre il Parmigiano Reggiano, insieme a Parma, Reggio Emilia, Modena e Mantova alla destra del fiume Po.

Le attività del Consorzio a “Identità d’Origine” inizieranno venerdì 30 agosto con un progetto legato al tema della lotta alla contraffazione e al fenomeno dell’Italian Sounding: nello Spazio Forme di FICO, dalle ore 13.15, sarà allestita una mostra di prodotti contraffatti e di altri che usano illecitamente la denominazione Parmigiano Reggiano.

Prosegue la lotta globale del Consorzio contro l’uso illegittimo del termine ‘parmesan’ –  ha affermato il presidente Nicola Bertinelli - È di pochi giorni fa la notizia che il Consorzio ha depositato il ricorso contro la multinazionale Kraft Foods Group Brands LLC che sta tentando di ottenere la registrazione del ‘KRAFT PARMESAN CHEESE’ come marchio ufficiale in Nuova Zelanda”.

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano – ha continuato Bertinelli - da oltre 20 anni ha registrato il marchio del Re dei formaggi in Nuova Zelanda e con questa azione punta a tutelare l’interesse dei produttori della Dop dal tentativo di registrazione che sarebbe contro la legge, e dannoso per i consumatori neozelandesi e per i produttori italiani”.

Il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, ha poi aggiunto: “Saremo sempre in prima linea sia nelle fasi negoziali degli accordi internazionali, sia nell’esercizio delle funzioni di tutela per difendere un diritto di trasparenza che riteniamo sacrosanto per i consumatori di tutto il mondo. Per i caseifici del Parmigiano Reggiano non è facile confrontarsi con multinazionali da oltre 20 miliardi di euro, il Consorzio è e sarà sempre dalla parte di Davide nella lotta con i giganti”.

Nel pomeriggio di venerdì 30 agosto, il dottor Alberto Pecorari dei Servizi Istituzionali del Consorzio Parmigiano Reggiano sarà a disposizione del pubblico presso lo Spazio Forme di FICO per approfondimenti sul tema della contraffazione e dell’Italian Sounding e per illustrare l’impegno del Consorzio nella lotta a questi fenomeni.

Il Consorzio stima che il giro d’affari del falso parmesan fuori dall’Unione Europea sia di 2 miliardi di euro, circa 200mila tonnellate di prodotto, ossia 15 volte il volume del Parmigiano Reggiano esportato. Solo nel 2018 sono state svolte più di 850 ispezioni presso punti vendita distribuiti in 61 città di 27 paesi. Oltre ai controlli ‘on site’ e ‘on line’, il Consorzio sta lavorando per ottenere all’estero lo stesso riconoscimento e le stesse tutele che il sistema delle Dop garantisce all’interno dell’Unione Europea”, ha concluso il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli.

Gli appuntamenti a “Identità d’origine” proseguono nella giornata di sabato 31 agosto, quando alle ore 12.15 si parlerà di Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna. Claudio Guidetti, segretario della sezione di Modena e Bologna, racconterà al pubblico dello spazio Arena di FICO tutti i segreti che rendono unico questo formaggio: i foraggi, gli allevamenti, il lavoro e la passione delle persone che rendono così speciale il legame tra il Re dei Formaggi e il territorio di montagna. Al termine della presentazione saranno aperte due forme due forme di 24 e 40 mesi del caseificio Casola (MO) con degustazione finale.

Sabato 31 agosto e domenica primo settembre, nella ciclabile adiacente allo spazio Arena, sarà allestito il “Mercato dei produttori e dei luoghi di produzione”. Il Consorzio sarà presente con uno stand gestito da Spazio Forme dove sarà possibile acquistare diverse stagionature e biodiversità di Parmigiano Reggiano.

 

 

 

 

Dopo le positive esperienze nel quartiere San Leonardo e in Piazza Garibaldi, dove si è registrato un riscontro positivo in termini di sicurezza, da parte della cittadinanza, da oggi sarà attiva anche in via Bixio una postazione fissa della Polizia Locale.

“Oggi concretizziamo un altro punto del progetto che avevamo promesso sul tema sicurezza che si concluderà nei prossimi mesi con l’apertura dell’ultimo presidio in Piazza Ghiaia. Siamo partiti dai quartieri che evidenziavano un maggior bisogno di intervento offrendo una risposta concreta, i cittadini del San Leonardo e del Centro hanno rilevato la positività di questo tipo di risorsa attivata sul territorio che ci conferma la validità e l’efficacia del progetto. Stiamo in ascolto dei cittadini e rispondiamo attivando servizi” ha introdotto il Sindaco Federico Pizzarotti.

L’obiettivo dei presidi è stare in ascolto dei cittadini, accogliere le loro istanze e dare protezione alla cittadinanza. In questi ultimi anni abbiamo implementato il sistema di video sorveglianza, abbiamo introdotto già dallo scorso anno il turno notturno che è stato riconfermato quest’anno. I distaccamenti sul territorio ci permettono di essere ancora più vicini ai cittadini e rispondere in maniera ancora più tempestiva alle richieste.  A San Leonardo e in Piazza è migliorata la vivibilità e la sicurezza sia dei cittadini che dei commercianti” ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza Cristiano Casa.

Il comandante della Polizia Municipale Roberto Riva Cambrino ha illustrato le funzioni del presidio: “ E’ un vero e proprio distaccamento della Polizia Municipale con la presenza di agenti e con tutte le funzioni di Polizia Locale. Saremo presenti sia sul territorio con attività di presidio, controllo e pattugliamento che in questo locale pronti ad accogliere le segnalazioni dei cittadini e a dare indicazioni. Il distaccamento sarà aperto dalle 13.30 alle 15.00 dal lunedì al venerdì”.

I distaccamenti della Polizia Locale sul territorio vogliono essere un primo segnale tangibile per i residenti dei quartieri che potranno contare sulla presenza concreta di agenti che provvederanno ad effettuare attività di presidio, controllo e pattugliamento.

La sede distaccata della Polizia Municipale è stata individuata al civico 114/B di via Nino Bixio in "Oltretorrente" e ha l’obiettivo di fornire sia un maggior presidio della zona sia essere da deterrente per le situazioni problematiche che segnalate dai cittadini offrendo così soluzioni concrete e sarà un luogo in cui i cittadini troveranno ascolto e personale a disposizione insieme a tutti i reparti della Polizia Locale.

Le azioni di presidio si intrecciano con ai controlli messi in atto dai sistemi di video sorveglianza presenti nelle zone e che verranno potenziati ulteriormente sul territorio cittadino in corso d'anno.

Fonte: Comune di Parma

Reggio Emilia 28 agosto 2019 - Sensibilizzare il tessuto imprenditoriale reggiano perché possano essere ricollocati al più presto i 26 lavoratori coinvolti dall’improvvisa chiusura della SaRe di Bibbiano.

Questo il motivo dell’incontro che si è tenuto oggi pomeriggio a Palazzo Allende, su iniziativa di tutte le istituzioni locali: oltre alla Provincia, l’Assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, l’Agenzia regionale per il lavoro ed il Comune di Bibbiano. Con loro, sindacati e lavoratori e un rappresentante di Unindustria, al quale è stata illustrata la criticità della situazione creatasi per i 26 lavoratori a seguito del licenziamento collettivo per cessazione di attività deciso improvvisamente lo scorso maggio dalla famiglia Spiezia di Nusco che dall’area Vesuviana, quarant’anni fa, portò a Barco una trentina di famiglie per aprire il Salumificio Reggiano.   

In queste settimane, la proprietà si è infatti sempre rifiutata di utilizzare i tanti strumenti che pure – a livello sia nazionale sia regionale – avrebbero potuto rendere meno drammatica la situazione dei 26 lavoratori licenziati dall’oggi al domani. Da qui la decisione di rivolgere un appello al tessuto economico locale perché, oltre alle iniziative che i Centri dell’impiego hanno già avviato, si possano individuare le esigenze delle imprese delle reggiane in modo da incrociare il più rapidamente possibile domanda e offerta di lavoro. L’obiettivo è quello di favorire il ricollocamento delle 15 professionalità che ancora non hanno trovato occupazione e che – come tutti gli ex lavoratori SaRe – devono oltretutto ancora ottenere garanzie sul pagamento del Trattamento di fine rapporto.
Da parte di Unindustria è stata manifestata ampia disponibilità: l’incontro si è quindi chiuso con l’impegno di tutti alla massima collaborazione per favorire la ricollocazione dei lavoratori e, da parte  delle istituzioni, a riconvocare le parti a fine settembre per un aggiornamento della vicenda.

Mercoledì, 28 Agosto 2019 09:16

“La Fiscalità delle Imprese OIC Adopter”

Un aiuto per calcolare il complesso tax rate dal Consiglio e Fondazione  Nazionale dei Commercialisti. 

Roma 27 agosto 2019 - Un’analisi degli effetti fiscali derivanti dall’adozione dei nuovi principi contabili nazionali per aiutare i professionisti a calcolare il complesso tax rate dei soggetti OIC adopter alla luce del mutato contesto normativo. Questo il filo conduttore del documento “La fiscalità delle imprese OIC Adopter” pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti per risolvere i principali dubbi sorti tra i professionisti e gli operatori in questa prima fase di applicazione della nuova disciplina.

Il decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 139, in attuazione della direttiva 2013/34/UE, ha innovato, in modo significativo, le disposizioni recate dal Codice civile relative alla redazione del bilancio e alla comunicazione finanziaria, con effetti dai bilanci relativi agli esercizi aventi inizio a partire dal 1° gennaio 2016. Ne è conseguito, l’adeguamento dei principi contabili nazionali redatti dall’Organismo Italiano di Contabilità. Il coordinamento della disciplina in materia di IRES e IRAP con le nuove disposizioni civilistiche relative alla redazione del bilancio ed i nuovi principi contabili nazionali è stato effettuato con l’art. 13-bis del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017, n. 19. Con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 3 agosto 2017 sono state infine emanate le disposizioni di attuazione della disciplina relativa alle ricadute fiscali delle nuove norme in materia di bilancio e dei nuovi principi OIC.

Nel documento, dopo una sintesi delle principali novità in ambito civilistico, sono analizzate le casistiche che possono manifestarsi con maggiore frequenza in sede di passaggio alle nuove disposizioni e che hanno riflessi nella determinazione delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive. In particolare, sono trattati i seguenti temi: principio di derivazione rafforzata; eliminazione della sezione straordinaria del conto economico;fatti intervenuti tra la fine dell’esercizio e la data di approvazione del bilancio; obbligazioni convertibili e finanziamenti infruttiferi da parte di soci; azioni proprie; strumenti finanziari derivati;regime fiscale delle commesse e degli interessi passivi; errori contabili; effetti ai fini dell’agevolazione dell’Aiuto alla Crescita Economica (ACE); regime transitorio.

Il documento completo è disponibile online sul sito della Fondazione Nazionale dei Commercialisti ( www.fondazionenazionalecommercialisti.it oppure è scaricabile in allegato )

Anche in vista della riapertura delle scuole, il consigliere leghista impegna la giunta "ad attivarsi con Seta"

Più corse degli autobus dirette da Montecchio fino a Reggio Emilia, anche in vista della riapertura delle scuole. A chiedere alla giunta di impegnarsi in questo senso è il consigliere regionale della Lega nord Gabriele Delmonte, anche per il fatto che "il comune di Montecchio Emilia presenta un elevato numero di studenti che quotidianamente devono recarsi a Reggio Emilia - sottolinea l'esponente del Carroccio - per frequentare istituti superiori ma anche corsi universitari. In parallelo, nel comune della Val d’Enza c'è un importante polo scolastico che attrae studenti sia dalla provincia che dal capoluogo reggiano".

Ad oggi però "Non esiste - spiega Delmonte - una linea diretta che parta da Montecchio e arrivi a Reggio Emilia città e i cittadini che partono dal paese della Val d’Enza devono transitare da Cavriago durante alcune tratte, mentre nelle restanti sono costretti a fermarsi a Barco per prendere il treno regionale". Anche la presenza dell’ospedale Franchini e l’interazione continua con i servizi ospedalieri del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia "comportano un’ulteriore traffico pendolare tra le due tratte".

Dunque Delmonte chiede alla giunta di impegnarsi e "attivarsi con Seta per istituire una o più corse dirette da Montecchio Emilia fino a Reggio Emilia-Autostazione".

(Margherita Giacchi)

Fonte: Regione ER

Cinema: tre produzioni, i restauri della Cineteca e gli eventi legati all'anniversario felliniano. La Regione Emilia Romagna alla 76° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

Bologna -

Dalla gara di enigmistica, di Gianni Amelio, alla “fratellanza speciale” al centro dell’opera prima di Stefano Cipani, dal potere della memoria degli archivi, documentario di Federico Ferrone e Michele Manzolini, alla innovativa fusione tra teatro e realtà virtuale di Elio Germano e Omar Rashid, fino ai restauri della Cineteca di Bologna.

Sono queste le proposte made in Emilia-Romagna che approderanno alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. 

“Anche quest’anno- afferma l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti- grande soddisfazione per i progetti cinematografici sostenuti dalla Regione che arrivano sul red carpet, proponendo non solo la creatività di autori e registi ma anche la visione di nostri territori in tutta la loro bellezza. Supportiamo da diversi anni e con risorse crescenti il settore cinematografico e audiovisivo, nella convinzione che oltre alla valenza culturale, sia un volano anche per lo sviluppo turistico dell’Emilia-Romagna, oltre che per la crescita di maestranze e operatori, con un riflesso crescente anche nell’ambito dell’economia della creatività, che rappresenta oggi il 5% del Pil regionale. Nell’occasione lanceremo (il 2 settembre, alle ore 17 Hotel Excelsior, Lido di Venezia) l’anniversario del Centenario nella nascita di Federico Fellini, promosso da differenti istituzioni ed enti, guidati dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Rimini e dalla Direzione generale Cinema del Mibac, a testimonianza di una terra di cinema costellata da grandi registi tra cui l’indimenticabile Federico Fellini, un mito anche per le nuove generazioni”.

A fianco delle tre produzioni sostenute dal Fondo per l’Audiovisivo ci sarà l’Emilia-Romagna Film Commission, al Lido nelle giornate del Festival, a disposizione di operatori italiani e stranieri per illustrare il proprio Fondo e i servizi offerti alle produzioni che intendono lavorare in Emilia-Romagna.

 

 La cineteca di Bologna

Presente come ogni anno al Lido anche la Cineteca di Bologna, sostenuta dalla Regione, in competizione nella sezione “Classici” con due capolavori ritrovati. Il 29 agosto, si svolgerà nella Sala Giardino la proiezione de Lo sceicco bianco di Federico Fellini, restaurato presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nell’ambito del progetto Fellini 100, in collaborazione con RTI-Mediaset e Infinity. Il film sarà uno degli eventi di accompagnamento al 2020, anno in cui si celebrerà il centenario della nascita del grande regista. Strategia del ragno è il secondo restauro della Cineteca di Bologna (in programma l’1 settembre al Lido), quarto lungometraggio di Bernardo Bertolucci, riportato all’originale splendore dall’Immagine Ritrovata e da Massimo Sordella, in collaborazione con Compass Film.

La Cineteca sarà presente nella sezione Classici anche con due cortometraggi iraniani: The Hills of Marlik diretto nel 1964 da Ebrahim Golestan e The House is Black diretto nel 1962 da Forough Farrokhzad, Con il supporto di Mahrokh Eshaghian e la bolognese Genoma Films.

 

Le produzioni sostenute dalla Regione alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Realizzato, tra Piacenza e Bobbio, “Passatempo” è il primo cortometraggio di fiction del Maestro Gianni Amelio, interpretato da Roberto Carpentieri e Daoda Sissoko, al suo debutto cinematografico. In programma il 29 agosto, come film di apertura della Settimana Internazionale della Critica, prodotto da Bartlebyfilm, The Film Club con Rai Cinema in collaborazione con Fondazione Fare Cinema e Vision Distribution. Il film racconta di una gara di enigmistica tra un professore e un ragazzo del Mali, dove si vince compilando per intero un cruciverba. Ma c’è una variante che rende la prova impossibile: indovinare le soluzioni prima ancora che venga posto il quesito. E tuttavia il ragazzo arriva alla fine. O quasi…

“Mio fratello rincorre i dinosauri”, sarà l’Evento speciale delle Giornate degli Autori il 2 settembre, opera prima di Stefano Cipani, con Alessandro GassmannIsabella Ragonese, e la partecipazione straordinaria di Rossy De Palma, attrice, modella e musicista spagnola musa di Pedro Almodóvar. Firmata dal bolognese Fabio Bonifacci, la sceneggiatura è stata realizzata in collaborazione con Giacomo Mazzariol, autore dell’omonimo bestseller Einaudi, e racconta la storia del rapporto tra Jack, che prende coscienza della sindrome di Down del fratello Gio, in un percorso difficile di crescita e di accettazione. Il film, girato interamente a Pieve di Cento, con incursioni a Bologna, Cento e Anzola dell’Emilia (attraverso la Carpigiani con il suo Gelato Museum) è frutto di una sinergia produttiva italo-spagnola che ha coinvolto Paco Cinematografica, Neo Art Producciones e Rai Cinema.

Nella sezione Sconfini, verrà presentato in concorso il 3 settembre“Il Varco”, documentario sul potere della Memoria, costruito su repertori reali, pubblici e privati, provenienti dagli archivi dell’Istituto Luce e di Home Movies – Archivio nazionale del film di famiglia, co-produttori dell’opera insieme a Kiné e Rai Cinema. Federico Ferrone e Michele Manzolini, che continuano così la loro ricerca sulla storia italiana del ‘900, nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.

I finanziamenti della Regione per l’audiovisivo

Dall’inizio della legislatura sono stati messi a disposizione del settore, da parte della Regione, oltre 21 milioni di euro per la produzione, promozione, formazione, innovazione ed esercizio, di cui solo per il 2019, oltre 5 milioni di Euro. 

Questi contributisostengono progetti di sviluppo e produzione per oltre 2 milioni di euro, festival e rassegne annuali (oltre 1,6 milioni di Euro), mentre oltre 1,2 milioni di euro sono stati assegnati per la promozione e la valorizzazione della cultura cinematografica, a partire dal rapporto con la Cineteca di Bologna.

 

Fonte: Regione ER

Il cambiamento climatico colpisce il pomodoro da industria campagna 2019 a rilento: produzione al di sotto della media degli anni passati. Regione Emilia-Romagna ed OI collaborano per contrastare le difficoltà climatiche.

Il cambiamento climatico colpisce duramente il pomodoro da industria. A metterlo in evidenza i dati dell’OI Pomodoro da industria del Nord Italia - ente che raggruppa gli operatori della filiera - resi noti in occasione della visita dell’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia Romagna Simona Caselli che oggi (martedì 27 agosto) è stata ospite dell’azienda Rodolfi Mansueto Spa di Parma, realtà che lavora oltre 250mila tonnellate di pomodoro all’anno negli stabilimenti di Ozzano Taro, Fontanini e Castelguelfo (tutti in provincia di Parma) e che negli ultimi 3 anni, dopo l’acquisizione dall’ex Von Felten Spa nel 2013, ha investito 10 milioni di euro per l’ampliamento dello stabilimento di Fontanini, l’acquisto e l’installazione di nuovi impianti produttivi e l’efficientamento energetico partecipando a progetti di filiera e del Piano di sviluppo rurale, avendo come partner le organizzazioni di produttori.

L’analisi della campagna
“La campagna 2019 – dichiara Tiberio Rabboni, presidente dell’OI – sta procedendo con una settimana di ritardo rispetto al normale andamento delle stagioni passate. Ad aver inciso è stato soprattutto il maltempo di maggio con costanti piogge, sono caduti sino a 300mm d’acqua in quel mese, e temperature ben al di sotto delle medie stagionali, si è scesi anche a minime di 6 gradi. Ne è conseguito un rallentamento del processo di maturazione del pomodoro. A questo si sono poi aggiunti i danni derivanti da grandinate, bombe d’acqua e forte vento che si sono alternati ad ondate di calore con picchi anche di 40 gradi. Tutte condizioni che hanno stressato le piantine in campo. Ad oggi si è raccolto poco più di 1 milione di tonnellate di pomodoro, meno della metà del contrattato, quando di solito in questo periodo si è in genere già oltre la metà dei quantitativi richiesti dalle imprese. Le rese, sulle produzioni precoci e medio-precoci, sono risultate più basse degli altri anni: al di sotto dei 700 quintali per ettaro. Ora attendiamo di vedere le rese del pomodoro tardivo, in raccolta nelle prossime settimane, per capire se potrà esserci una ripresa”.


Il lavoro dell’OI
I dati, emersi dal confronto tra l’assessore Caselli e gli operatori della filiera, dimostrano che quello del cambiamento climatico è un problema reale, da affrontare subito. In quest’ottica l'OI ha intrapreso diverse attività finalizzate a minimizzare l'impatto del clima e a migliorare l'efficienza della filiera.
“Già dal 2017 – spiega Rabboni – in stretta sinergia con la Regione, il fitosanitario regionale ed i consorzi fitosanitari provinciali si è attivato uno stretto monitoraggio delle fitopatie in campo abbinato ad un intervento immediato laddove si riscontrino eventuali problematiche colturali: un approccio messo in atto per contrastare la diffusione del ragnetto rosso, soprattutto nel Piacentino con la lotta biologica con i fitoseidi, e della batteriosi Ralstonia. Abbiamo inoltre sottoscritto un’intesa con i Consorzi di bonifica di Parma e Piacenza a sostegno degli investimenti, peraltro recentemente concessi, necessari ad accrescere la disponibilità irrigua sul territorio. Stiamo definendo una proposta tecnica per la migliore valorizzazione e promozione della distintivià delle produzioni di pomodoro. Abbiamo candidato ai finanziamenti del Piano di sviluppo rurale tre progetti innovativi, uno dei quali, se finanziato, ci consentirà il monitoraggio diretto delle produzioni in campo attraverso le immagini satellitari. Infine è stato ottenuto il finanziamento regionale per due corsi di formazione di disoccupati da adibire alla manutenzione degli impianti di trasformazione del pomodoro”.

Il commento dell’assessore Caselli
“La mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, che ha condizionato in maniera negativa l’andamento della prima parte della campagna del pomodoro 2019 - afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli -, è una delle priorità dell’azione della Regione in campo agricolo. Per contrastarne gli effetti negativi, che si manifestano con sempre più preoccupante frequenza, da un lato abbiamo avviato, in collaborazione con i consorzi di bonifica, un maxi-piano di investimenti da oltre 215 milioni di euro per il potenziamento degli invasi e la modernizzazione delle infrastrutture irrigue per fronteggiare le conseguenze dei periodi siccitosi: in particolare, dei 42 progetti in fase di elaborazione, ben 6 a testa interessano le province di Parma e Piacenza.
Dall’altro lato continuiamo a mettere disposizione risorse per finanziare la ricerca attraverso i Goi, i gruppi operativi per l’innovazione, frutto dell’alleanza tra mondo agricolo ed enti di ricerca. Dall’OI del pomodoro da industria sono pervenuti, sull’ultimo bando varato quest’anno, due progetti innovativi Goi che sono ora in fase di valutazione e che, in base alle risorse disponibili, confidiamo possano essere finanziati a breve. Saremo al fianco di una filiera, che dovrà lavorare unita, per migliorare sempre più la qualità della produzione, unica strada per competere sui mercati mondiali”.

Rodolfi per ambiente e sostenibilità
“L'impegno della nostra azienda nella ricerca di soluzioni che consentano il corretto utilizzo delle risorse naturali è costante e assiduo – spiega Aldo Rodolfi, presidente di Rodolfi Mansueto Spa -. Dal 2011 è installato un impianto fotovoltaico che copre annualmente circa il 13% del fabbisogno di energia elettrica della sede centrale e che consente di ridurre notevolmente la produzione di anidride carbonica. In più, sviluppiamo un riciclo dei consumi idrici attraverso la depurazione dell’acqua prelevata dal pozzo: l’acqua, una volta clorata, viene riutilizzata per i circuiti di raffreddamento, per l’alimentazione degli impianti e per i lavaggi. A questo si aggiunge un progetto in corso di sviluppo, incentrato sull’utilizzo delle sostanze derivanti dall’allevamento (liquame e letame). Si tratta di scarti disponibili a basso costo, ma preziosi dal punto di vista degli elementi nutritivi, indispensabili per una buona concimazione. Altro punto di cui parliamo con orgoglio è un progetto di biodiversità, aspetto fondamentale poiché è dalla biodiversità che dipende la sopravvivenza della nostra specie. Lo sfruttamento e l’impoverimento del suolo per molto tempo hanno messo a rischio diverse specie, animali e vegetali. Attraverso il ripristino di filari e boschetti nei campi dei nostri conferenti, mediante il trapianto di piante autoctone, e la semina di fiori per attrarre animali come api, cerchiamo di concorrere a quello che è un beneficio universale. La conservazione dell’ambiente comporta infatti una serie di benefici anche per la salute: aria più pulita, terreni naturalmente più fertili riducendo radicalmente il rischio di danni ecologici. Infine, la partecipazione al progetto BIOCOPAC, in collaborazione con l’Università degli studi di Parma, che ha come obiettivo quello di ottimizzare i sottoprodotti di lavorazione dell’industria per ottenere delle resine naturali da riutilizzare nella realizzazione di vernici per contenitori come scatole e tubetti”.

Le superfici coltivate nel Nord Italia suddivise per provincia
Nel corso della campagna 2019 sono complessivamente 36.420 gli ettari coltivati a pomodoro da industria nel Nord Italia. Questa la suddivisione per province: Piacenza (10.349,27 ettari); Ferrara (6.408,35); Parma (4.274,23); Mantova (3.701,54); Ravenna (2.245,21); Cremona (2.008,53); Alessandria (1.846,69); Reggio Emilia (1.153,72); Modena (835,27); Verona (740,65); Brescia (547,71); Rovigo (525); Pavia (471,99); Lodi (401,17); Bologna (392,27); Cuneo (204,58); Milano (102,74); Forlì Cesena (94,22); Venezia (44,29); Padova (32.03); Novara (21,04), Rimini (10,77) e Vicenza (9,17).

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L’AZIENDA RODOLFI MANSUETO SPA

Rodolfi Mansueto S.p.A. è una delle principali industrie di trasformazione del pomodoro e dei suoi derivati. Un'avventura che inizia nel piccolo laboratorio di Remigio, a San Pancrazio, nel 1896 e prosegue con Mansueto, nel 1905. Da oltre un secolo, nel cuore della Food Valley, trasformiamo annualmente oltre 250.000 tonnellate di pomodoro fresco nei tre stabilimenti produttivi di Ozzano Taro, Fontanini e Castelguelfo: pomodoro 100% italiano e proveniente nel raggio di 50 km dai nostri stabilimenti produttivi. In particolare dalle province di Parma, Mantova, Ferrara e Piacenza.
L’azienda è presente in oltre 75 paesi nel mondo e conta in media 150 lavoratori durante l’anno, che toccano i 400 durante il periodo estivo della campagna.
L’anno 2018 è stato chiuso con un fatturato di 72 milioni di euro proveniente dal canale retail in cui siamo presenti con il brand Ortolina, dal canale Food Service con Alpino, Ardita e Rodolfi e dal canale industria.
Altri sviluppi di prodotto hanno riguardato la linea dedicata al Food Service, in particolare con l’introduzione di tre prodotti: sugo di pomodoro con verdure, pomodori semi dry nel formato da 1 kg e pizza sauce aromatizzata a marchio Ardita.
L’azienda, inoltre, ha deciso di presidiare il mercato in maniera più incisiva attraverso anche l’ampliamento della linea sughi. Ma non solo pomodoro, anche pesti, sia nel formato classico del vasetto di vetro che nel formato tubetto di cui siamo leader.
Siamo stati tra i primi ad operare nel biologico e questo rappresenta indubbiamente un punto di forza in un mercato in cui la richiesta di prodotti bio è in continua crescita, anche per quanto riguarda i semilavorati da industria.

LO STABILIMENTO DI FONTANINI
Nel 2013 la Rodolfi ha acquisito la ex Von Felten Spa di Fontanini. Con questa operazione, il Gruppo Rodolfi è diventato leader in Italia nella produzione di polvere di pomodoro ed essiccati. Inoltre, ha diversificato il proprio business operando anche nel settore della trasformazione di verdure fresche, e rafforzato il proprio orientamento all’export.
Lo stabilimento di Fontanini che sorge su strada Langhirano, a Parma, oltre alla produzione di polpa, pizza sauce, concentrati, passate in asettico e polvere di pomodoro, si caratterizza maggiormente per la produzione di verdure ed ortaggi disidratati, secondo il metodo Air Dry, come broccoli, zucchine, zucca, cavolfiore e basilico.
Negli ultimi 3 anni, sono stati investiti 10 milioni di euro per l’ampliamento dello stabilimento, l’acquisto e l’installazione di nuovi impianti produttivi, l’efficientamento energetico partecipando a progetti di filiera e Piano di sviluppo rurale, avendo come partner le Organizzazioni di produttori.
Grazie a questi investimenti, la Rodolfi ha quasi raddoppiato la capacità produttiva dello stabilimento, rafforzando la sua posizione a livello mondiale.

 

Martedì, 27 Agosto 2019 14:26

Reggio Emilia, 39 fallimenti in 6 mesi

Con 39 fallimenti aperti in provincia di Reggio Emilia, il primo semestre 2019 conferma sostanzialmente il dato osservato un anno fa: fra gennaio e giugno dell’anno scorso, infatti, erano 40 le procedure fallimentari aperte nel nostro territorio.


Per quanto riguarda i primi sei mesi del 2019, come sottolinea l’analisi effettuata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio su dati del Tribunale di Reggio Emilia, il manifatturiero è il settore nel quale si sono riscontrati il maggior numero di dissesti; sono stati 15 i fallimenti aperti nell’industria, quasi il doppio di quelli registrati nello stesso periodo del 2018, quando erano stati 8.
L’industria della fabbricazione di prodotti in metallo – che ha visto salire da 2 a 6 le imprese del comparto che hanno dichiarato fallimento - è stata quella che ha pagato il prezzo più alto, rappresentando, da sola, il 40% delle procedure fallimentari registrate nell’industria manifatturiera.
Sempre nel manifatturiero sono presenti 3 fallimenti nell’ambito dell’industria meccanica, 2 nel tessile-abbigliamento, altrettanti sia nella ceramica che negli “altri prodotti manifatturieri”.
In calo, invece, le procedure aperte nelle costruzioni che si riducono di cinque unità passando dalle 11 del gennaio-giugno 2018 alle 6 dell’analogo periodo dell’anno in corso.
Sono stati 9, poi, i fallimenti aperti nel settore del commercio e dei pubblici esercizi, dato in leggera crescita rispetto a quello del 2018, quando se ne contavano 8. Delle 5 procedure fallimentari del commercio, 2 hanno riguardato attività all’ingrosso e 3 negozi di vendita al dettaglio, con una prevalenza di commercio di articoli di abbigliamento.
Relativamente ai pubblici esercizi, i dissesti sono passati dai 2 del 2018 agli attuali 4.
Per quanto riguarda le attività immobiliari, il primo semestre dell’anno in corso ha visto l’apertura di 3 fallimenti, confermando il dato del 2018.
Nel comparto dei servizi di supporto alle imprese, le procedure fallimentari sono state complessivamente 6 e hanno riguardato attività di logistica (3), editoriali e di noleggio.
Infine, non si è registrato alcun fallimento aperto nel corso dei primi sei mesi di quest’anno nell’ambito dei servizi rivolti alle persone, mentre erano stati 4 nel 2018. 

Fonte:Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia

L'Assessore alla Scuola, Ines Seletti, ha incontrato questa mattina all'Astra, il personale di nidi e scuole dell'infanzia comunali, in vista dell'apertura dell'anno scolastico, fissata per il 2 settembre.

Il personale comprende 6 Coordinatori Pedagogici, 114 educatori dei nidi d'infanzia, 160 insegnanti delle scuole d'infanzia e 70 esecutori d’infanzia. Sono state assunte a tempo indeterminato 7 educatrici e 7 insegnanti, tra stabilizzazioni e scorrimento delle due graduatorie. L'Assessore Seletti ha accolto con un saluto particolare le 14 nuove assunte, dando loro il benvenuto. Al nido d'infanzia le neo educatrici sono: Tiziana Rolleri, Vanessa Romanelli, Monica Toffanin, Silvia Scita, Chiara Schianchi, Veronica Papa e Bigi Marika. Alla scuola dell'infanzia le nuove assunte sono: Carmela Cavallaro, Cristiana Serventi, Loredana Lecchini, Sara Rossi, Loredana Cardinali, Alessia Nori, Silvana Ferrarelli.

Si è trattato di un incontro proficuo, un momento di confronto ed approfondimento utile in vista dell'importante appuntamento del 2 settembre.

Durante l’assemblea con tutto il personale, è stata presentata un’idea progettuale che coinvolgerà tutti i servizi per l’infanzia in occasione di Parma 2020: la macro tematica sarà la “Città”, in un progetto che coinvolgerà bambini e famiglie.

Al momento hanno partecipato Roberto Barani, Direttore dei Servizi Educativi del Comune; la responsabile del servizio nidi d'infanzia, Lisa Bertolini; e Rossana Allegri, responsabile del servizio scuola d'infanzia.

Mobilità sostenibile. In Emilia-Romagna bus gratis per gli abbonati ai treni regionali: nel primo anno opportunità colta da 60mila pendolari, lavoratori, studenti. Integrazione confermata: da oggi in vendita i nuovi abbonamenti ferroviari. Il presidente Bonaccini e il vice Donini: "Pieno successo per un provvedimento straordinario. Aiuto concreto a cittadini e famiglie e misura a favore dell'ambiente". Risparmio fino a 180 euro ciascuno. Un'opportunità possibile grazie all'investimento della Regione di oltre 6 milioni di euro l'anno e valida nelle 13 città con più di 50mila abitanti: Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Ferrara, Ravenna, Cesena, Forlì, Rimini, Carpi, Faenza e Imola.

Bologna – 

Colta a pieno da 60mila pendolari in un anno, con un risparmio fino a 180 euro ciascuno, riparte l’integrazione tariffaria bus-treno voluta dalla Regione, che in Emilia-Romagna permette di viaggiare gratis sugli autobus agli abbonati al Servizio ferroviario regionale.

Da oggi sono infatti in vendita i nuovi abbonamenti ferroviari, mensili o annuali, e si apre così il secondo anno consecutivo per la misura voluta dalla Giunta regionale che dà un contributo concreto ai tanti viaggiatori che ogni giorno si muovono per studio o lavoro nelle città dell’Emilia-Romagna e per promuovere sempre di più una mobilità sostenibile.

In pratica, un risparmio fino a 180 euro l’anno per i cittadini, più libertà negli spostamenti all’interno dei centri abitati, con la possibilità di lasciare a casa l’auto a favore dei mezzi pubblici e un guadagno in qualità dell’aria nelle aree urbane.

Nel primo anno, circa 60 mila persone hanno viaggiato gratis sui bus dell’Emilia-Romagna. Una iniziativa possibile grazie allo stanziamento di oltre 6 milioni di euro l’anno da parte della Regione.

“E’ un provvedimento straordinario che abbiamo voluto fortemente e di cui siamo orgogliosi- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il vicepresidente e assessore ai Trasporti, Raffaele Donini-. Grazie all’impegno della Regione, con l’integrazione tariffaria ‘Mi muovo anche in città’, i cittadini potranno per il secondo anno consecutivo viaggiare gratis sui bus urbani delle città di partenza e di destinazione. Offriamo una alternativa possibile al mezzo privato, premiando chi sceglie il trasporto pubblico locale per i propri spostamenti con un concreto aiuto economico che va a vantaggio dei cittadini e delle famiglie dell’Emilia-Romagna, e una misura che fa bene all’ambiente: meno traffico e smog nelle nostre città, a favore della mobilità sostenibile. È infatti questa la via che abbiamo scelto di percorrere- chiudono Bonaccini e Donini- orientando le azioni regionali a dare una risposta vera all’emergenza ambientale”.

Come funziona “Mi muovo in città”

Chi possiede un abbonamento ferroviario annuale e mensile sopra i 10 chilometri, con partenza e/o destinazione da una delle 13 città dell’Emilia-Romagna con più di 50mila abitanti, potrà viaggiare gratuitamente sui bus urbani delle stesse città. Si tratta di: BolognaModenaReggio EmiliaParmaPiacenzaFerraraRavennaCesenaForlìRiminiCarpiFaenzaImola.

Gli abbonamenti annuali e mensili dovranno essere caricati sulla tessera “Mi muovo” emessa dalle aziende del traporto pubblico locale oppure sulla tessera “Unica” emessa da Trenitalia.

L’integrazione tariffaria è valida anche per gli abbonamenti con destinazione o partenza da una delle 13 città indicate e arrivo o partenza da fuori regione (ad esempio Piacenza-Milano) a condizione di avere la residenza in Emilia-Romagna. /BB

Analizzato il sistema di 852 amministrazioni pubbliche sui principali aspetti gestionali: dalla regolarità amministrativa e contabile ai equilibri finanziari.
 
Modena 
 

Il Comune di Modena guida la classifica stilata nei giorni scorsi dalla sezione Autonomie della Corte dei Conti nella Relazione 2019 sull'analisi del sistema dei controlli interni degli enti locali. La graduatoria è relativa all’esame delle relazioni annuali riferite al 2017 di 852 amministrazioni pubbliche con 747 Comuni sopra i 15 mila abitanti e 105 enti di area vasta, tra Province e Città metropolitane.

In particolare, a Modena viene attribuito un indice dello 0,66 in una scala dove l’ultimo degli enti locali è a 100 (per il secondo in classifica, il Comune di Mirano, l’indice è del 3,42 per cento) sulla base dell’analisi dei diversi aspetti che caratterizzano i controlli interni sugli aspetti salienti della gestione: dalla regolarità amministrativa e contabile agli equilibri finanziari, fino agli organismi partecipati. Sulla base di queste analisi, la Corte dei Conti ha stimato il “rischio di controllo” risultante dalla capacità di ciascuna delle Amministrazioni locali di prevenire, individuare e correggere le irregolarità gestionali e gli errori contabili più significativi: 153 enti rientrano nella classe di merito a “basso” rischio perché “presidiano, con approccio olistico ed integrato, tutti i tipi di controlli – scrive la Corte dei Conti - senza manifestare particolari criticità nei diversi settori. Tra loro figurano enti (come il Comune di Modena o di Mirano) i cui moduli di controllo sono frutto di una consolidata tradizione e che meritano di essere riconosciuti come le best practice dei controlli interni italiani”.

Per l’analisi della Corte dei Conti, infatti, questi enti “riescono a identificare, misurare, monitorare e gestire le principali criticità gestionali in un’ottica di salvaguardia degli equilibri finanziari e del patrimonio dell’Ente, di efficienza ed efficacia dei processi operativi, di affidabilità dei reporting finanziari e di compliance interna”.

Tra i 153 enti di eccellenza ne sono presenti altri 22 della regione Emilia-Romagna (quarto nella graduatoria è Fidenza, sesto Riccione, il primo capoluogo dopo Modena è Reggio Emilia al 17° posto), otto dei quali della provincia di Modena: Maranello, Formigine, Fiorano, Castelfranco, Carpi, Nonantola, Vignola e l’Amministrazione provinciale.

Iscrizioni dal 2 settembre. Lezioni di inglese, francese, spagnolo e italiano per stranieri. Seguiranno corsi di informatica, sartoria e degustazione vini.

 

Fedeli al motto “non si finisce mai di imparare”, il CPIA di Parma, in collaborazione con il Comune di Sala Baganza, organizza corsi di lingua straniera, ai quali prossimamente se ne aggiungeranno altri di informatica, sartoria e di degustazione vini, che si terranno nella Rocca Sanvitale. 

Una collaborazione, quella tra l’Amministrazione comunale e il Centro Provinciale Istruzione Adulti del Ministero della Pubblica istruzione, che prosegue e rilancia la filosofia della formazione permanente, alla luce del successo dei corsi organizzati negli ultimi anni che hanno visto una grande partecipazione da parte dei salesi.

Ai corsi di lingue, che si terranno sempre al mercoledì nella scuola media “Ferdinando Maestri” a partire dal 23 ottobre, dalle 18.30 alle 20.30, si potrà imparare l’inglese, il francese e lo spagnolo. Per ogni lingua verranno organizzate due “classi” a seconda del livello (A1 e A2), che verrà stabilito con un test. I corsi, che termineranno a maggio, avranno una durata di 50 ore e costeranno 100 euro. Sempre a Sala Baganza si terranno inoltre corsi di italiano per gli stranieri. 

Una volta concluse le lezioni e superato il test finale, verranno rilasciati gli attestati di frequenza e competenza del livello raggiunto, che saranno validi anche come credito formativo

Le iscrizioni si apriranno lunedì 2 settembre e termineranno il 12 di ottobre. A fine agosto sul sito del Comune (www.sala-baganza.pr.it), sarà possibile scaricare l’apposito modulo (chi volesse può anche ritirarlo direttamente in Municipio in formato cartaceo), che dopo essere stato debitamente compilato potrà essere inviato all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure consegnato a mano nella sede municipale di via Vittorio Emanuele II, sia allo Sportello multifunzione (Piano terra), sia all’Ufficio Scuola (Primo piano). 

«Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione con il CPIA, istituto della scuola pubblica – sottolinea il sindaco Aldo Spina –. Alla professionalità dei docenti corrisponde un interesse crescente che per noi diventa uno stimolo per ricercare nuovi spazi per lo sviluppo di ulteriori esperienze. L’idea della formazione continua ci appartiene e continueremo a sostenerla». 

Formazione continua che «è il nostro obiettivo – afferma Linuccio Pederzani, docente e vicario del CPIA –. Negli ultimi tre anni abbiamo registrato un aumento di partecipazione da parte della popolazione e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto con l’Amministrazione salese».

Tra i “testimonial” dei corsi c’è anche Lucia Longhi, responsabile dell’Ufficio Scuola del Comune che ha partecipato ai corsi di lingue per “rispolverare” l’inglese e il francese e imparare un po’ di spagnolo. «Chiunque dovrebbe cogliere queste opportunità – spiega – che hanno un carattere educativo anche nei confronti dei figli. “Mia mamma va a scuola”, diceva mia figlia e credo che per lei sia stato un esempio del fatto che nella vita si ha sempre bisogno di imparare e di conoscere cose nuove. Tornare dietro a un banco per me è stato anche un modo anche per rimettermi in gioco». Accettate la sfida? 

Sviluppo sostenibile. La Data Valley si rafforza, via alla collaborazione col Giappone: Regione, Prefettura di Ibaraki e Università di Tsukuba insieme su Big data e intelligenza artificiale. Nuove importanti opportunità per imprese, università, centri di ricerca su salute e scienze della vita, mobilità, ambiente. Assessore Patrizio Bianchi: "Emilia-Romagna sempre più punto di riferimento nazionale ed europeo nel calcolo ad alte prestazioni e snodo internazionale del sistema della conoscenza". Terminata la missione nel Paese del Sol Levante. Progetti comuni anche con Tsukuba e Keihanna Science City, l'Artificial Intelligence Research Center di Tokyo, l'Associazione nipponica di imprese ad alto contenuto di ricerca (Irda). Si rafforzano le relazioni con la Prefettura di Kyoto e la locale Università. Nuova tappa nel posizionamento internazionale dell'Emilia-Romagna a poche settimane dalla firma d ell'intesa di Bologna con Gauteng (Sudafrica), Guangdong (Cina), Pennsylvania e California (Usa), la francese Nouvelle Aquitaine e il Land tedesco dell'Assia.

Bologna –

Ricerca e nuove conoscenze al servizio delle persone. Con Big data e intelligenza artificiale applicati a mobilità, salute e servizi per i cittadini; automazione e digitalizzazione industriale; sviluppo sostenibile, energie rinnovabili, economia circolare, scienze della vita.

L’Emilia-Romagna rafforza il suo ruolo di Data Valley nazionale, con la Regione che rafforza la sua rete internazionale aggiungendo il Giappone. Con la Prefettura di Ibaraki e l’Università di Tsukuba - ateneo al centro di un distretto che conta  60 istituti di ricerca e 3 mila studenti e ricercatori da 90 paesi - stringe infatti un accordo per promuovere progetti comuni in settori strategici, per una scienza che metta al centro i bisogni della collettività e dei territori. 

E’ uno dei risultati della missione nel Paese del Sol Levante dell’assessore al Coordinamento delle politiche europee, università e ricerca, Patrizio Bianchi, dal 19 al 22 agosto.  

Una nuova tappa per strutturare il posizionamento globale della Regione Emilia-Romagna. A poche settimane dalla sottoscrizione - nel giugno scorso a Bologna - della dichiarazione “Regions for global sustainable development”, con le Regioni partner di quattro continenti, tra le aree più innovative del Pianeta: la Provincia sudafricana del Gauteng, la Provincia cinese del Guangdong, gli Stati americani della Pennsylvania e della California, la Regione francese della Nouvelle Aquitaine e il Land tedesco dell’Assia.  

E a otto mesi dall’entrata  in vigore (gennaio 2019) del Jefta, l’accordo di libero scambio tra Unione europea e Giappone che apre nuove importanti opportunità  per il sistema imprenditoriale, in particolare quello ad alto contenuto tecnologico. 

“Una collaborazione, quella con la prefettura di Ibaraki e l’Università di Tsukuba - sottolinea l’assessore Patrizio Bianchi – in grado di sviluppare nuove aree di ricerca, master e dottorati congiunti, oltre a progetti per imprese interessate a sviluppare relazioni in ambito internazionale e in grado di coinvolgere diversi attori del sistema Italia. Un percorso avviato che consentirà alla nostra Regione e all’Italia di giocare un ruolo sempre più importante a livello internazionale. Grazie anche alle ultime importanti acquisizioni, dal supercomputer Leonardo al Data center del Centro Meteo Europeo, Bologna e l’Emilia-Romagna sono sempre più  punto  di riferimento a livello nazionale ed europeo nel settore del calcolo ad alte prestazioni esnodo internazionale del sistema della conoscenza”.

L’accordo con la Prefettura di Ibaraki. L’Università di Tsukuba a Research to Business

L’accordo con la Prefettura di Ibaraki, al centro dell’incontro tra l’assessore Patrizio Bianchi e il governatore Kazuhiko Oigawa, permetterà di sviluppare attività di ricerca nei territori dove saranno ospitate molte manifestazioni dei prossimi giochi olimpici del 2020.  

Un’intesa che verrà formalizzata nei prossimi mesi, relativa a una realtà di 4 milioni di abitanti, ad alto tasso di sviluppo e innovazione e che si va affermando come una delle aree più attrattive del Paese del Sol Levante nel campo dell’industria e della ricerca. Un territorio con cui la Regione Emilia-Romagna ha rapporti dal 1986.

Forte interesse a collaborare con le Università emiliano-romagnole e a partecipare quale ospite d’onore alla prossima edizione di Research to Business è stato espresso da Caroline Benton, vice presidente dell’Università di Tsukuba, particolarmente impegnata proprio nella ricerca sui  Big data, l’intelligenza artificiale, l’ambiente e la nuova industria. L’ importante ateneo giapponese  rappresenta una delle realtà di punta della Tsukuba Science City: una vera e propria  città della  scienza  che conta  60 istituti di ricerca nazionali, 250 strutture di ricerca private,  220 mila abitanti con circa 3mila studenti e ricercatori provenienti da ben 90 paesi.   

Collaborazioni che potranno essere estese al mondo delle imprese anche grazie a IRDA, l’associazione nipponica di imprese ad alto contenuto di ricerca, che ha espresso grande interesse per la Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna e il sistema di laboratori e centri di formazione dei Cluster.

Le nuove frontiere delle scienze della vita: gli incontri a Keihanna Science City a Kyoto

Le prospettive della medicina personalizzata e degli studi sull’ invecchiamento della popolazione sono stati affrontati con i rappresentanti dell’Advanced Telecommunication Research Institute  (ATR), all'interno di Keihanna Science City a Kyoto, un’altra  realtà di primo piano  in Giappone forte di oltre 140 strutture di ricerca nei settori delle scienze della vita e in campo culturale.

Una collaborazione quella con l’ATR, impegnato nella ricerca avanzata sull'intelligenza artificiale applicata alle reti neurali e alla medicina, che potrà essere affiancata da quella con l'Università e la Prefettura di Kyoto, non solo nell’ambito della ricerca medica, ma anche in quello culturale. A ottobre infatti sarà in Italia e a Bologna il vice presidente dell'Assemblea della Prefettura di Kyoto, Shinji Ninoyu.

Tra gli incontri di Bianchi quello con l’ambasciatore italiano in Giappone, Giorgio Starace, anche in vista del forum tecnologico Italia-Giappone previsto per il prossimo anno e con Yoshiki Seo,  direttore della ricerca dell’Artificial Intelligence Research Center di Tokyo, che con i suoi 580 ricercatori è  uno dei tre centri più importanti del paese sull'intelligenza artificiale applicata a industria,  mobilità, scienze della vita e climatologia. Bianchi ha anche visitato  la sede giapponese della IBM,  sempre nella capitale, e incontrato Norishigo Morimoto, vice presidente Ricerca e sviluppo.

Big data, meteo e clima, industria 4.0, sanità: l’Emilia-Romagna hub europeo della conoscenza

Emilia-Romagna cuore europeo dei sistemi di supercalcolo e dei Big data. Driver per il Paese nell’affrontare alcune delle grandi sfide del nostro tempo: cambiamento climaticomedicina personalizzata e predittiva; sviluppo di nuovi  materiali,  gestione della mobilità e della logistica.

Grazie agli investimenti della Regione nel Tecnopolo di Bologna, ma grazie anche al lavoro di squadra con le Istituzioni nazionali e locali,  le università e il mondo della ricerca. Ultima importante acquisizione in ordine di tempo Leonardo, il nuovo supercomputer  da 120 milioni di euro, progetto candidato dal Cineca per l’assegnazione dei supercomputer dell'EuroHPC Joint Undertaking, l'impresa comune europea a supporto di progetti e infrastrutture per il calcolo ad alte prestazioni. 
L’Emilia-Romagna, dove già oggi si concentra il 70% della capacità di calcolo e di storage nazionale, con migliaia di ricercatori coinvolti, passerà dalla 19^ alla 5^ posizione nella classifica mondiale, diventando di fatto la Data Valley europea.  

Leonardo si affiancherà al Data Center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, che da Reading in Inghilterra si trasferirà nel capoluogo regionale, grazie al valore del progetto avanzato dalla Regione e sostenuto dal Governo italiano che lo ha candidato in sede europea per un investimento di 52 milioni di euro, facendo del Tecnopolo una delle più grandi concentrazioni europee di infrastrutture di ricerca per il supercalcolo.

Ancora a Bologna troveranno sede l’Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia  ‘ItaliaMeteo’; il Centro di competenze Industria 4.0,  le biobanche dell’Istituto Rizzoli, centro mondiale della ricerca sulle protesi ossee, sui materiali biocompatibili, sui sensori e sulle connessioni neurali, oltre ad ARPAE Emilia-RomagnaENEA, e piccole e grandi imprese.

Un lavoro coronato dall’approvazione a giugno scorso della legge regionale che dà il via all’istituzione della “Fondazione Big Data for Human Development”: grandi istituzioni scientifiche regionali, nazionali, internazionali e imprese  insieme per attrarre talenti e  investimenti pubblici e privati sulle nuove tecnologie.
Il testo di legge autorizza la Regione a partecipare all’associazione “Rete NEREUS”, la Rete europea delle regioni che usano le tecnologie spaziali. Adesione importante a seguito dell’assegnazione a Bologna anche della futura direzione e sede amministrativa del CTA (Cherenkov Telescope Array), il più grande osservatorio per raggi gamma al mondo, con una rete di 118 telescopi per studiare l’Universo. Un progetto internazionale che sarà istituito entro la fine del 2020 a Bologna sotto forma di un Consorzio europeo per le infrastrutture di ricerca (ERIC). 

“Abbiamo lavorato nell’interesse del Paese per mettere in collegamento la grande infrastruttura che l’Europa sta costruendo a Bologna con le più avanzate realtà del mondo fra cui si collocano certamente le città della scienza di Tzukuba e  Keihanna, anche in vista del forum tecnologico Italia Giappone del 2020. Un lavoro che consente nuove opportunità al sistema delle Università, della ricerca e delle imprese  collocando l’Italia in prima linea sulla nuova frontiera tecnologica dei big data e dell’intelligenza artificiale”, conclude l’assessore Patrizio Bianchi./PF

Lunedì, 26 Agosto 2019 08:42

Festival del Prosciutto Di Parma 2019

Dal 6 al 15 settembre appuntamento a Parma e Langhirano con la XXII edizione del Festival: un’intensa esperienza di piacere per conoscere e degustare il Prosciutto di Parma e apprezzare le bellezze del territorio.


7-8, 14-15, 21-22, 28-29 settembre c’è Finestre Aperte:
i prosciuttifici sono aperti al pubblico per assistere al ciclo di lavorazione
La Cittadella del Prosciutto di Parma
 - Sabato 7 e domenica 8 settembre, Langhirano
I produttori raccontano la loro storia e propongono il Prosciutto di Parma in degustazione. Assaggi, incontri, laboratori del gusto e molto altro…
Il Bistrò del Prosciutto di Parma
Dal 9 al 15 settembre, a Parma
con un ricco calendario di eventi e appuntamenti gustosi
www.festivaldelprosciuttodiparma.com 


Dal 6 all’8 settembre, a Langhirano, sulle colline parmensi, una tre giorni per scoprire la DOP Prosciutto di Parma e il territorio che le dà i natali. Sarà attiva la Cittadella del Prosciutto di Parma: previste degustazioni, cooking lesson a cura degli chef di Parma Quality Restaurants, wine pairing, esibizioni di taglio a mano. Da segnalare anche il live di Edoardo Bennato.
Momento clou del Festival del Prosciutto di Parma sarà “Finestre Aperte”: grazie a questa iniziativa, per quattro weekend consecutivi (7-8, 14-15, 21-22, 28-29 settembre), foodie e turisti potranno scoprire i segreti della lavorazione della DOP visitando i prosciuttifici della zona di produzione.


Dal 9 al 15 settembre, il Prosciutto di Parma sarà poi protagonista assoluto al Bistrot allestito in piazza Garibaldi a Parma, nell’ambito di “Settembre Gastronomico”.
Si aprirà venerdì 6 settembre a Langhirano la XXII edizione del Festival del Prosciutto di Parma: una tre giorni per parlare di una DOP simbolo dell’eccellenza del made-in-Italy alimentare nel mondo, per promuovere antiche tradizioni e un saper fare che si tramanda di generazione in generazione, e per scoprire un territorio ancora poco conosciuto, ma che ospita bellezze come il Castello di Torrechiara, con la straordinaria Camera d’Oro, completamente affrescata, e come l’abbazia benedettina rinascimentale nota come Badia di Santa Maria della Neve. Il tutto nel contesto della Riserva MAB UNESCO dell’Appennino Tosco-Emiliano. Il programma dell’edizione 2019 del Festival del Prosciutto di Parma è estremamente ricco: ecco alcuni highlight.


FINESTRE APERTE
Vero momento clou del Festival del Prosciutto di Parma è “Finestre Aperte” che nel 2019 e raddoppia, passando da due a quattro weekend, a copertura di tutto il mese di settembre: l’appuntamento è per il 7-8, il 14-15, il 21-22 e il 28-29 settembre. “Finestre Aperte” è un modo originale per portare alla conoscenza del largo pubblico le antiche tradizioni e il saper fare che si celano dietro il Prosciutto di Parma: le radici storiche dei primi antenati della DOP risalgono infatti al III secolo a.C. Già nel “De Rustica”, Catone il Censore descriveva una ghiotta conservazione delle cosce di suino, ottenuta con la salatura e la successiva asciugatura; unte poi con un po’ di olio, le cosce affrontavano il periodo di stagionatura. In occasione di “Finestre Aperte”, ogni weekend di settembre, i prosciuttifici del territorio parmense accoglieranno turisti e food lover, offrendo loro la possibilità di assistere al ciclo di lavorazione. A fare da guide saranno eccezionalmente gli stessi produttori, che racconteranno e mostreranno come le cosce di suino, grazie a una particolarissima combinazione di clima, tradizione e passione, diventino Prosciutto di Parma DOP. L’elenco dei prosciuttifici aderenti a “Finestre Aperte” e tutte le informazioni utili per prenotare e organizzare le visite saranno disponibili sul sito Web: www.festivaldelprosciuttodiparma.com 


CITTADELLA DEL PROSCIUTTO
Dal 6 all’8 settembre, Langhirano ospiterà la Cittadella del Prosciutto: un’area dove 18 produttori della DOP racconteranno la propria storia e organizzeranno degustazioni di Prosciutto di Parma DOP, offerto in varie stagionature, a partire dai 12 ai 24 mesi, per arrivare anche ai 36 e più mesi. Previste anche esibizioni di taglio a mano del Prosciutto di Parma DOP: una vera e propria arte, che richiede un esercizio costante nel tempo per essere padroneggiata, e che è un mix tra rapidità, precisione e coreografia nella presentazione delle fette sul piatto.


PARMA QUALITY RESTAURANTS E ALTRE COLLABORAZIONI
Il Festival del Prosciutto di Parma vivrà anche di scambi e collaborazioni. Sul piano gastronomico, sarà coinvolto Parma Quality Restaurants, il Consorzio – riunisce 28 ristoratori del territorio – che rappresenta la più alta espressione della cucina parmense. Sabato 7 e domenica 8 settembre, gli chef Maria Amalia Anedda (Ristorante “Les Caves”, a Sala Baganza), Filippo Cavalli (Ristorante “Osteria dei Mascalzoni”, a Parma), Mariano Chiarelli (Ristorante “I Du Matt”, a Parma) e Nico Tamani (Ristorante “Vecchia Fucina”, a Traversetolo) animeranno due cooking lesson: appassionati di cucina e foodie potranno così apprendere alcuni segreti per valorizzare in cucina, in modo originale, il Prosciutto di Parma DOP. In collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini Colli di Parma, sono previsti momenti di wine pairing: a suggerire quali sono i migliori vini del territorio da abbinare al Prosciutto di Parma DOP sarà Maura Gigatti, sommelier del Ristorante “I Du Matt”, che proprio pochi giorni fa è stata insignita da AIS Emilia del premio come Miglior Sommelier dell’Emilia. Il Festival del Prosciutto di Parma proporrà poi ricercati abbinamenti tra gelato salato e Prosciutto di Parma DOP: a firmarli sarà la gelateria Ciacco, del maestro gelatiere Stefano Guizzetti, strenuo fautore del metodo artigianale, apprezzato in tutta Italia per la creazione di gusti di gelato inconsueti, ottenuti senza alcun tipo di additivo.


EDOARDO BENNATO LIVE
Sabato 7 settembre, a partire dalle h 21:30, a Langhirano, sul palco allestito in Piazzale Celso Melli si esibirà il cantautore Edoardo Bennato, tra le voci rock più apprezzate dal pubblico italiano. L’autore di hit come “L’isola che non c’è”, “Un giorno credi”, “Il gatto e la volpe”, “Viva la mamma”, “Il rock di Capitan Uncino” sarà protagonista di un live di due ore.


BISTROT AI PORTICI DEL GRANO
Il Festival del Prosciutto di Parma vero e proprio vivrà poi un’appendice “cittadina” da lunedì 9 a domenica 15 settembre: l’appuntamento è a Parma, in Piazza Garibaldi, sotto i Portici del Grano, dove, nell’ambito di “Settembre Gastronomico”, sarà allestito un Bistrot. Da segnalare, tra le varie iniziative: giovedì 12 settembre, dalle h 18:30, l’appuntamento con Bruno Vanzan, campione mondiale di flair bartending e mixology, che proporrà i cocktail dell’estate 2019 in abbinamento a finger food a base di Prosciutto di Parma DOP; venerdì 13 settembre, dalle h 12:30, l’abbinamento con la Mozzarella di Bufala Campana DOP, con proposte gastronomiche; domenica 15 settembre, dalle h 19:00, le pizze gourmet proposte dal neonato Gruppo Parmense Pizzerie di Qualità, che riunisce 9 professionisti dell’arte della pizza accomunati dalla scelta di materie prime di eccellenza, preferibilmente locali, e dal ricorso a metodi di lavorazione artigianali.

 

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(Foto Consorzio Prosciutto di Parma - A. Carra)
 

 

Editoriale:  - Povero Mattarella, Di Maio e Zingaretti “danno i numeri”, Salvini ci ripensa... - Andamenti speculari e rovesciati per latte e burro nel corso del 2019 - Cereali e dintorni. Mercati ribassisti, ma attenzione ai risultati del Pro Farmer Crop Tour - Parmigiano Reggiano in festa a Monticelli Terme - 

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SOMMARIO Anno 18 - n° 34 25 agosto 2019


1.1 editoriale
Povero Mattarella, Di Maio e Zingaretti “danno i numeri”, Salvini ci ripensa...
2.1 lattiero caseario Andamenti speculari e rovesciati per latte e burro nel corso del 2019
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ribassisti, ma attenzione ai risultati del Pro Farmer Crop Tour
4.1 cereali e dintorni tendenze.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prezzi ai minimi.
7.1 eventi parma Parmigiano Reggiano in festa a Monticelli Terme
8.1 mercato caseario Parmigiano Reggiano, via libera alla regolazione dell’offerta
8.2 politica C'eravamo tanto amati
13.1 eventi parmesan Torna “Caseifici Aperti”: il Re dei Formaggi apre le porte dei Caseifici!
8.1promozioni “vino” e partners
9.1 promozioni “birra” e partners


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Per l’ultima volta nell’estate 2019 il Festival dei Giovani del Maestro di Sport Carlo Devoti ha proposto un assaggio in Piazza Garibaldi dell’energia che il campo estivo di Berceto con ragazzi di tutto il mondo sprigiona in Appennino. Questa mattinata, solo un po’ piovosa, ha visto le danze dell’Accademia di Danze di Tirana proposte da ragazzi dai 12 ai 13 anni. L’Albania, visti gli stretti legami con l’Italia e con l’ampia comunità albanese parmense, è uno dei principali paesi partner del Festival. “L’Albania è una nazione ricca di cultura e folclore ancora troppo poco conosciuti. Occasioni come questa presentano la ricchezza che questo popolo. L’Accademia di danze, per esempio è stata fondata nel ’57 dopo che dai primi anni 50 i maestri si sono formati  l’Accademia statale di Balletto Bol'šoj di Mosca” ha raccontato Carlo Devoti.

La delegazione albanese è stata ricevuta nella Sala del Consiglio Comunale dall’Assessora Nicoletta Paci, dai Consiglieri Aggiunti Marion Gajda e Leonardo Spadi, e dal Consigliere Sandro Campaniniper un saluto istituzionale e la consegna del gagliardetto della città di Parma.   

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La Provincia di Reggio Emilia informa che da lunedì prossimo, 26 agosto, diversi tratti di strade provinciali in Appennino saranno interessati da interventi di messa in sicurezza in base all’Accordo quadro 2019-2020 che comporteranno modifiche alla circolazione stradale.

In particolare, sulla Sp 18 a Ligonchio di Ventasso si effettueranno interventi di ripristino del muro di sostegno di valle in sasso e inserimento di barriera stradale su cordolo e trave per i circa tre chilometri che vanno dal ponte Rossendola, nei pressi di Caprile, all’incrocio con la Sp 59 che comporteranno l’istituzione di un senso unico alternato regolato da semaforo, con limitazione della velocità a 30 km/ora: i lavori saranno concentrati in particolare nell’ultimo tratto verso Ligonchio, tra via Predare e l’incrocio con la Sp 59, dove sarà anche vietato il transito ai veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, compresi i mezzi adibiti al trasporto persone.

Sempre nell’ambito degli interventi programmati dalla Provincia con l’Accordo quadro 2019-2020, saranno inoltre sostituti cordoli, travi e barriere stradali in quattro tratti della Sp 513R, nei comuni di Vetto Castelnovo Monti: da lunedì 26 agosto, per consentire lo svolgimento in sicurezza dei lavori, saranno possibili sensi unici alternati regolati da impianto semaforico con limitazione della velocità a 30 km/ora.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

Venerdì, 23 Agosto 2019 14:54

Campionati mondiali di volo a vela a Pavullo

Confesercenti dona alla comunità la progettazione  di un rinnovato salotto nella centrale Piazza Borelli.  Nuove fioriere e sedute in stile contemporaneo. Intervento completato oggi, venerdì 23 agosto. Tadolini: “Un esempio positivo di collaborazione con l’amministrazione.”

Pavullo si fa bella per presentarsi al meglio in occasione dei Campionati Mondiali di Volo a Vela in programma presso l’aeroporto Paolucci dal 31 agosto al 15 settembre e si arricchisce di un rinnovato salotto allestito nella centrale Piazza Borelli. Si tratta di nove elementi, in stile contemporaneo, rivestiti in corten, un tipo di acciaio particolarmente resistente alla corrosione e che dopo pochi giorni di esposizione agli agenti atmosferici assume un caratteristico color bruno rossastro, che integrano tra loro fioriere e sedute, formando un accogliente spazio dedicato all’aggregazione e alla sosta. Su progetto dell’architetto Gianmarco Bazzani dello studio FUNDO di Pavullo, con la collaborazione di Alessandro Rovinalti dell’azienda omonima e dell’officina meccanica M.G. Gualmini, sono state anche sviluppate trentasei lastre, traforate al laser con un originale pattern geometrico, riportanti l’incisione “Città di Pavullo nel Frignano”. Tre lastre si distinguono dalle altre in quanto riportano il logo dei Mondiali di Volo a Vela, il logo della Città di Pavullo ospitante la manifestazione e finanziatore dell’intervento, e il logo del Rotary Club Frignano in qualità di partner tecnico.

“I mondiali di volo a vela costituiscono un’occasione da cogliere ed è importante che i tanti punti di forza del territorio siano valorizzati affinché un evento sportivo di rilievo internazionale possa fare da traino per Pavullo e, in generale, l’intera regione” sottolinea Matteo Tadolini, commerciante, presidente Confesercenti per l’area Appennino.

Le premesse ci sono: si è lavorato sodo e il risultato è un programma decisamente ricco messo a punto dal comitato organizzatore. Novantaquattro eventi – tra momenti sportivi, culturali e gastronomici – che per due settimane animeranno Pavullo e dintorni con l’obiettivo di far conoscere un’area unica, in cui si fondono bellezze paesaggistiche con storia, cultura, cibo e sviluppo agricolo e industriale. Per Confesercenti quest’opportunità va colta a pieno puntando a due obiettivi: il primo di breve periodo, il secondo legato a risultati più strutturali. “Da una parte dobbiamo far sì che coloro – appassionati o semplici curiosi – che decideranno di partecipare all’evento possano apprezzare lo stile, le qualità, il calore dell’accoglienza della nostra terra. Dall’altra credo sia altrettanto importante cogliere l’occasione per tracciare in modo ancora più netto un percorso, già in parte in avviato, per riqualificare il centro di Pavullo” evidenzia Matteo Tadolini.

“Abbiamo colto subito la proposta di Confesercenti, che ringraziamo di cuore, di farsi carico della progettazione e da lì si è instaurata una collaborazione con il nostro Ufficio Ambiente che ha permesso di avviare un restyling di Piazza Borelli che oltre alle fioriere e alle sedute ha coinvolto l’arredo del verde con la sostituzione delle vecchie alberature e la piantumazione di nuove piante anche nell’aiuola che circonda il Busto di Giovanni Borelli e vedrà interventi di arredo anche nella scalinata verso Via Cavazza. L’intervento è stato finanziato interamente dall Amministrazione Comunale e, grazie anche alla collaborazione del Rotary, verrà ultimato in tempo record prima dell’inizio dei Mondiali di Volo a Vela” dice il Vice sindaco Daniele Iseppi.

E proprio per dare sostegno, mirato e concreto, a Pavullo e al territorio limitrofo Confesercenti ha messo in campo uno sforzo doppio organizzando, in collaborazione con l’associazione di commercianti “Tutti per Pavullo”, “Le vie del volo e del Gusto” per la promozione di prodotti tipici locali (in programma domenica 1 settembre) e donando alla comunità la progettazione del nuovo arredo urbano che da venerdì scorso rende ancora più accogliente Piazza Borelli. “Credo si sia fatto un ottimo gioco di squadra ringrazio quindi pubblicamente tutti coloro che hanno lavorato affinché l’evento sia attrattivo non solo sul piano sportivo. Concludo sottolineando che anche per il futuro prossimo come associazione continueremo a sostenere la riqualificazione del centro di Pavullo” conclude Matteo Tadolini di Confesercenti.

“Ricordare il cammino della vita attraverso i cibi e i sapori della tradizione” è il titolo della “gara” artistica per gli ospiti e operatori nelle case protette e centri diurni del Distretto fidentino. La premiazione il prossimo 28 settembre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer.

Arte e cibo, insieme per mantenere vivo il ricordo. E’ questo l’obiettivo del concorso “Ricordare il cammino della vita attraverso i Cibi e i Sapori della Tradizione”, organizzato dal Centro Disturbi Cognitivi e Demenze - Distretto di Fidenza dell’Ausl di Parma, in occasione delle manifestazioni legate alla Giornata Mondiale dell’Alzheimer (che è il 21 settembre).
Una rassegna culturale per interpretare in chiave creativa il ricordo dei cibi, dei piatti e di tutto ciò che appartiene alla tradizione enogastronomica ed ai momenti di festa, valorizzando gli eventi che appartengono alla memoria storica della popolazione anziana. La tradizione culinaria infatti, è innanzitutto convivialità, momento di aggregazione sociale, occasione di ricordi felici: proprio la memoria, che nelle persone che soffrono di Alzheimer e altre patologie degenerative è un patrimonio a rischio, sarà in questa rassegna protagonista attraverso l’arte.
Le opere ammesse al concorso, giunto quest’anno alla quinta edizione, potranno essere di vario tipo: fotografiche, pittoriche, musicali o letterarie e saranno sottoposte alla valutazione di due giurie, una tecnica ed una popolare. Il concorso è aperto a tutti gli ospiti ed operatori dei Centri Diurni e delle case Protette del Distretto di Fidenza, che potranno partecipare con un massimo di tre opere: sarà possibile iscriversi entro il prossimo 6 settembre.

La premiazione avverrà il prossimo 28 settembre, a conclusione delle attività legate alla Giornata Mondiale dell’Alzheimer ed al termine della camminata solidale “Ricordare il cammino della vita”: le opere vincitrici si aggiudicheranno un “Premio ricordo”, mentre tutti i partecipanti riceveranno una pergamena.

Per informazioni e per scaricare il modulo d’iscrizione e il regolamento, è possibile consultare il sito internet Ausl oppure contattare i Centro Disturbi Cognitivi e Demenze di Fidenza al numero telefonico 0524/528023.

Maltempo. Il governo nega a Milano Marittima lo stato di emergenza nazionale. Corsini: "Dopo gli annunci del giorno dopo, nessun aiuto dal governo per le imprese colpite dalla tromba d'aria di luglio". L'assessore regionale al Turismo replica al sottosegretario Morrone "Al livore preferisco i fatti. Da inizio mandato presenze turistiche aumentate di 14 milioni e Pil cresciuto dall'8 al 12%".

Bologna –

“Capisco che in queste ore il nervosismo serpeggi nelle file della Lega, soprattutto in chi ricopre, almeno al momento in un governo dimissionario, l’incarico importante di sottosegretario. Però c’è un limite: si chiama realtà dei fatti. E la realtà dei fatti è una: il governo ha escluso Milano Marittima dal riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, anche se non ci diamo per vinti e speriamo che presto questa situazione possa essere ribaltata”. 

L’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, replica all’attacco dell’esponente della Lega, Iacopo Morrone, dopo la notizia della mancata inclusione di Milano Marittima nella dichiarazione di emergenza nazionale per i danni subito all’indomani della tromba d’aria del 10 luglio scorso. 

“Mi aspettavo- incalza Corsini- che l’apprezzamento dimostrato dal vicepremier Salvini per Milano Marittima, località che ha scelto per le vacanze e divertirsi, potesse tradursi in un gesto di amore per le imprese e i cittadini del cervese messi a dura prova dall’eccezionale tromba d’aria in piena stagione turistica. Registro che, purtroppo, così non è e che Milano Marittima, al momento, dovrà fare a meno del sostegno del governo del quale, ricordo ancora al sottosegretario forse vittima di un’amnesia estiva, non solo lui fa pienamente parte, ma come romagnolo ha ancor più il dovere di rappresentare e tutelare quel territorio e i suoi abitanti. Soprattutto dopo le parole accorate che aveva rilasciato alla stampa il giorno dopo il maltempo: ‘Ci adopereremo per aiutare le imprese colpite’, se le ricorda Morrone?”.

“Per quanto riguarda gli attacchi personali- prosegue Corsini-, al livore preferisco rispondere coi fatti. Da inizio mandato, dal 2015, in soli 4 anni le presenze turistiche in Emilia-Romagna sono aumentate di 14 milioni, con un Pil passato dall’8 al 12% che tradotto vuol dire anche più lavoro e occupazione. Risultati che sono stati premiati anche dal Best in Europe 2018, l’annuale report della prestigiosa guida Lonely Planet, che ha incoronato l’Emilia-Romagna come miglior destinazione turistica europea dell’anno. Obiettivi che si raggiungono solo con l’impegno, l’ascolto e un buon lavoro di squadra che ha visto coinvolti istituzioni, operatori e imprese del settore. Ricordo che la Regione ha investito, solo nel 2018, 45 milioni di euro per l’ammodernamento delle strutture ricettive, di cui 20 milioni proprio per la riqualificazione e la valorizzazione della costa e che, a Cervia, ha portato grandi appuntamenti sportivi come l’Ironman e la Beach volley World League”.

Fonte: Regione Emilia Romagna

Un anno di voli notturni per salvare vite umane, 465 missioni in tutto il territorio regionale. Primo compleanno per l'elisoccorso notturno del Servizio sanitario regionale dell'Emilia-Romagna. Bonaccini: "Un servizio all'avanguardia e fondamentale per intervenire nelle situazioni di maggiore emergenza, quando anche pochi minuti possono fare la differenza". Venturi: "Non solo tecnologia, ma anche impegno della Regione per aumentare i punti nei quali l'elicottero può atterrare, anche di notte". Percorse 44 mila miglia, oltre 366 le ore di volo. Al lavoro 62 infermieri, 15 medici rianimatori, 10 piloti, 12 operatori del servizio anti-incendio e 6 tecnici di elisoccorso. In aumento anche le piazzole di decollo e atterraggio: sono 253 in tutta la regione. "Una garanzia di sicurezza e assistenza grazie all'impegno e alla professionalità di operatori e operatici che sono prima di tutto persone straordinarie".

Bologna –

Essere velocemente laddove è necessario essere, anche di notte. E questo, spesso, fa la differenza tra la vita e la morte. Compie un anno l’elisoccorso notturno del 118, con base all’eliporto dell’Ospedale Maggiore di Bologna, ma attivo su tutto il territorio regionale. Grazie alla tecnologia NVG (Night Vision Goggles) - particolari visori posizionati sul casco dei piloti che consentono di volare in sicurezza anche quando è buio - in questo primo anno di attività sono state compiute 465 missioni: 395 nei territori di Bologna, Modena e Ferrara, 46 in quelli di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, 24 in Romagna (Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini). Quarantaquattro mila le miglia percorse, per oltre 366 ore di volo, tutte al buio.

“Risultati importanti per un servizio all’avanguardia, fondamentale per intervenire nelle situazioni di maggiore emergenza in tutto il territorio regionale, quando anche pochi minuti possono fare la differenza - sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini –. Una garanzia di sicurezza e assistenza grazie all’impegno e alla professionalità di operatori e operatici che sono prima di tutto persone straordinarie. E risultati che confermano l’impegno di questa Regione per offrire ai cittadini una sanità sempre più efficace e di qualità. Dal potenziamento degli organici in corsia, con oltre 10mila assunzioni e stabilizzazioni di medici, infermieri e tecnici, agli investimenti in edilizia sanitaria per avere ospedali più funzionali e moderni, passando per il taglio del superticket per i redditi fino a 100mila euro e del ticket base per le prime visite specialistiche per le famiglie con più di un figlio. Una manovra quest’ultima che permette ai cittadini emiliano-romagnoli un risparmio di 32 milioni di euro l’anno. Fare buona sanità è l’impegno che abbiamo preso con gli emiliano-romagnoli: ce la stiamo mettendo tutta, e i fatti credo dimostrino la qualità che ha raggiunto il Servizio sanitario di questa Regione”.

Attivo dal Ferragosto dello scorso anno, l’elisoccorso notturno è intervenuto252 volteper soccorrere traumi, mentre sono stati 213 gli interventi per patologie non traumatiche.  Sono 62 gli infermieridel 118 che hanno volato di notte, assieme a 15 medici rianimatori10 piloti. A garantire la sicurezza dell’eliporto del Maggiore, 12 operatori del servizio anti-incendio e 6 tecnici di elisoccorso. 

“In questo anno - spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi - non ci siamo limitati ad avviare il nuovo servizio, prezioso perchè permette di utilizzare in piena sicurezza anche la basi di atterraggio non illuminate, ma ci siamo impegnati per potenziare la rete delle piazzole a disposizione su tutto il territorio regionale: oltre 250. Un impegno che continua, con una particolare attenzione per le zone più disagiate, a partire da quelle di montagna. Perché il diritto alla salute è di tutti, anche quando è più complicato garantirlo”.

Le piazzole d’atterraggio e decollo

Il punto di forza del sistema elisoccorso notturno è proprio la capillarità delle piazzole di atterraggio e decollo,che sono in costante aumento e sono distribuite in tutto il territorio regionale. Per la precisione, a oggi sono 253. Di queste, 138 nell’area Emilia Est(71 nel territorio bolognese, 42 nel modenese, 25 nel ferrarese), 68 nell’area Emilia Ovest(30 nel parmense, 21 nel reggiano, 17 nel piacentino), 47 nell’area Romagna(18 nella provincia di Forlì-Cesena, 15 nel ravennate, 14 nel riminese).  

Una dotazione sanitaria di ultima generazione

Strumento fondamentale nella rete dell’emergenza territoriale, l’elisoccorso notturno si integra con l’attività dei mezzi di soccorso 118 e consente di stabilizzare i pazienti con patologie nelle quali la rapidità di intervento è decisiva. Per trasferirli poi, il più rapidamente possibile, negli ospedali regionali dotati di tecnologie e competenze in grado di trattarli con i migliori standard, come i Trauma Center regionali per i traumi gravi, i reparti di emodinamica per gli infarti cardiaci o le Stroke Unit per il trattamento degli Ictus ischemici. 

L’elicottero ha a bordo i nuovissimi kit sanitari, come ad esempio quello, unico in Italia a bordo di un elicottero, per il controllo delle emorragie internenon comprimibili, che consente l’inserimento di un palloncino in aorta attraverso l’arteria femorale.

L’elicottero

E’ un bimotore di 4 tonnellate con motori da 750 cavalli, attualmente il mezzo più evoluto certificato per l’elisoccorso notturno, è dotato dei più moderni sistemi di sicurezza, sia in volo che in atterraggio, che ne assicurano la massima stabilità e maneggevolezza, 

Il velivolo ha una velocità di crociera di 240 km/ora ed una autonomia di 3 ore di volo. La missione più lunga, tra quelle affrontate in questo primo anno di attività dell’elisoccorso notturno, è durata 54 minuti, dalla Valmarecchia a Parma, in soccorso di un paziente ustionato./PF

Cerimonia di commemorazione del senatore Giacomo Ferrari presso Cimitero Monumentale della Villetta. Le autorità cittadine raccolte a 45 anni dalla scomparsa del sindaco partigiano Giacomo Ferrari.

Parma, 22 agosto 2019

Si è tenuta in mattinata, presso il Cimitero monumentale della Villetta di Parma, la commemorazione del senatore Giacomo Ferrari (1887 – 1974), a 45 anni dalla scomparsa. Il corteo delle autorità presenti, unitamente ai famigliari, ha raggiunto la cappella di famiglia dove è stato deposto un omaggio floreale e si sono tenute le orazioni ufficiali di commemorazione. Il Comune di Parma è stato rappresentato dall'Assessora all'Educazione Ines Seletti. 

 "Ricordare Giacomo Ferrari significa entrare nel vivo dello spirito di una città, Parma, che è stata ed è contraddistinta da un animo fiero, battagliero, operoso ed al contempo sensibile, in grado di guardare ai più deboli come risorsa e non come un fardello. E Giacomo Ferrari ha incarnato, nella sua persona, negli ideali che lo hanno mosso, la sua città, capace nel 1922 di opporsi a Italo Balbo, di non piegarsi alla dittatura, in nome di principi irrinunciabili: libertà e democrazia. Principi che Giacomo Ferrari ha mantenuto come bussola nelle mareggiate di un'esistenza contraddistinta dal fascismo a cui si è opposto con tenacia partecipando come Partigiano alla Resistenza. Membro dell'Assemblea Costituente ha contributo alla stesura dalla Carta Costituzionale, anch'essa faro di un'Italia, che negli ultimi anni ha conosciuto diverse traversie, ma che, proprio grazie ad essa, guarda al domani con la consapevolezza di essere un porto sicuro per la tutela dei diritti e delle prerogative dei cittadini in un contesto dove la libertà di opinione e di pensiero sembrano cose scontate, ma dove non è sempre stato così: sono una conquista fondamentale che l'Italia ha ottenuto anche grazie a uomini come Giacomo Ferrari. Sindaco di Parma dal 1951 al 1963, Giacomo Ferrari, resta, certamente,  punto di riferimento, un esempio di coraggio, di rettitudine, di impegno morale e civile, di dedizione ad una causa, quella della libertà, principio fondante della nostra società." Ha ricordato l'Assessora Seletti. 

Sono sempre attuali i valori perseguiti da Giacomo Ferrari: libertà, democrazia e indipendenza. Giacomo Ferrari ha rappresentato un punto di riferimento per la città come uomo e politico nel difficile passaggio post bellico e nella successiva fase legata alla ricostruzione di una Parma, segnata dalle ferite dalla guerra. La sua vita è stata contrassegnata da diverse azioni svolte in nome della libertà e della democrazia  a partire dalle battaglie contro il fascismo in occasione delle “barricate” del 1922, attraverso la lotta partigiana, come membro dell’Assemblea Costituente, Ministro dei trasporti, Sindaco di Parma (1951 – 1963) e senatore.

Il Consigliere Gianpaolo Cantoni in rappresentanza dell'Amministrazione Provinciale ha detto "Gabriele Ferrari è Parma per la voglia di combattere, di tornare ad essere una città vitale. E' stato un uomo che ha fatto scelte di campo forti e che ha condotto la città in anni cruciali".

Il Prefetto Giuseppe Forlani  si è detto appassionato della figura di Ferrari che, Prefetto dopo la Liberazione, ha diretto la città in un momento in cui si andava componendo l'apparato normativo. "Il fascismo è stato sostanzialmente la distruzione dello stato di diritto".

Aldo Montermini, Presidente di Anpi Parma, ha ricordato l'uomo politico e il Ferrari privato. "Un hombre vertical che ha saputo dimostrare anche nei momenti tragici una sensibilità particolare. Tocca ora a noi, non mandare sprecata la memoria di questi giganti della nostra storia.". 

Presenti alla cerimonia, tra gli altri, anche il magnifico rettore Paolo Andrei, il Questore Gaetano Bonaccorso,  la consigliera regionale Barbara Lori, il consigliere comunale aggiunto Leonardo Spadi, Marco Minardi Direttore di Isrec, Vittorio De Pau in rappresentanza di Aned Parma, Andrea Rizzi responsabile di Storia e Memoria CGIL Parma e il Vice Comandante Polizia Municipale Giacomo Fiume.

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