Territorio. "Progettare la bellezza" riqualificando piazze, scuole, edifici pubblici, parchi, alloggi: volume della Regione sui progetti di rigenerazione urbana avviati in Emilia-Romagna. Trentacinque interventi distribuiti da Piacenza a Rimini. L'assessore Donini: "Abbiamo chiuso l'epoca del consumo di nuovo suolo e aperto il mercato della rigenerazione e cura delle nostre città". I progetti in dettaglio, per un investimento di circa 41 milioni di euro.
Bologna –
Un ponte tra centro e periferia per saldare l’identità urbana di Parma con un grande progetto che collega i quartieri Pablo e Oltremare. La valorizzazione dello storico porto canale a Cervia (Ra). Gli interventi per contrastare lo spopolamento e promuovere il turismo a Bedonia, nell’appennino parmense. Le operazioni per un riuso alternativo degli spazi con la ristrutturazione di un edificio dismesso del centro a cui dare nuove funzioni a Conselice (Ra) o, ancora, la nascita del ‘Parco della Resilienza’ in uno storico comparto di case popolari a Bologna.
Sono solo alcuni dei 35 progetti che raccontano i processi di rigenerazione urbana dell’Emilia-Romagna, raccolti nel volume “Progettare la bellezza”, la pubblicazione della Regione rivolta ad amministratori locali, operatori e cittadini. Nel volume viene dato ampio spazio alla illustrazione di tutti gli interventi di Comuni e Unioni che si sono impegnati a elaborare strategie di rigenerazione urbana, selezionati con il primo bando pubblicato lo scorso anno dalla Giunta regionale e finanziato con circa 41 milioni di euro.
Obiettivo dei progetti è migliorare la vivibilità delle città, la qualità urbana e ambientale, così come previsto dalla legge urbanistica regionale che punta al consumo zero di suolo, con azioni concertate con le comunità locali e con interventi di riuso e riqualificazione degli spazi urbani - piazze, scuole, edifici pubblici, parchi, alloggi - che nel giro di alcuni anni modificherannoil volto di molte località della regione. Un percorso virtuoso che mira a creare una cultura della rigenerazione urbana, la nuova frontiera che lega i processi di urbanizzazione con la salvaguardia del suolo e dell’ambiente.
“Siamo una Regione che punta sulla rigenerazione urbana per diventare sempre più bella e ridurre il consumo di suolo- afferma Raffaele Donini, vicepresidente con delega alla Programmazione territoriale-. Questi primi 35 progetti che abbiamo voluto raccogliere in questa pubblicazione, tutti di grande qualità, lo dimostrano. Siamo partiti con un primo stanziamento di 36,5 milioni di euro; grazie ad un’ottimizzazione delle risorse regionali è stato possibile aggiungere ulteriori 5 milioni che ci hanno permesso di cofinanziare altri 8 progetti e oggi siamo saliti a un impegno complessivo di 41 milioni che ci permette di cofinanziare 43 progetti in regione. Guardando poi la partecipazione al bando- prosegue il vicepresidente della Regione- con 112 richieste dai Comuni dell’Emilia-Romagna, in pratica uno su tre, è evidente come la nuova legge urbanistica, ponendo la rigenerazione al centro delle sue politiche, abbia interpretato un’esigenza molto diffusa sul territorio. Un’esigenza sentita sia dai piccoli comuni sia da città più grandi che ha intercettato energie collettive e stimoli innovativi che non potranno fare altro che bene a questa regione. È ormai chiaro che siamo pronti- conclude Donini- a chiudere l’epoca del consumo di nuovo suolo vergine e aprire il mercato della rigenerazione urbana e della cura delle nostre città”.
Progettare la bellezza, i contenuti del volume
La pubblicazione, una fotografia delle esperienze di rigenerazione urbana in corso in Emilia-Romagna, traccia i contenuti e risultati della prima fase del bando regionale per la rigenerazione oltre a proporre una serie di contributi sulle politiche regionali di pianificazione fino all’innovativa legge urbanistica 24/2017 che pone la tutela ed il riuso del territorio al centro delle politiche urbanistiche.
Nella pubblicazione, dirigenti e tecnici regionali spiegano il quadro di riferimento e le novità introdotte dalla legge urbanistica in tema di riduzione del consumo di suolo e attivazione di processi di rigenerazione e il Piano urbanistico generale che riduce le previsioni urbanistiche in un’ottica di riuso; fanno il punto sui nuovi strumenti urbanistici e legislativi introdotti dalla legge e presentano un resoconto dei risultati e degli effetti del bando e delle strategie presentate dalle amministrazioni.
Michele De Pascale, presidente di Anci e sindaco di Ravenna, porta il punto di vista dei Comuni e evidenzia l’importanza della condivisione delle politiche urbanistiche sul territorio; Sandra Vecchietti, Inu Emilia-Romagna, analizza gli effetti del nuovo approccio alle trasformazioni delle città introdotto dai processi di rigenerazione urbana. Infine, Alberto Talamo, presidente del Comitato unitario delle professioni regionali, porta il particolare punto di vista dei professionisti sul riuso delle città e del patrimonio abitativo con la partecipazione delle comunità ai processi di riuso.
La seconda parte del volume è dedicata alla presentazione, con immagini e una dettagliata descrizione, delle strategie di riqualificazione presentate da città capoluogo come Parma, Bologna, Ravenna, Rimini, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e da piccoli e grandi Comuni distribuiti nel piacentino e in tutte le altre province.
Pubblicato dalla Regione in 1.600 copie, è stato realizzato su progetto del Servizio qualità urbana e politiche abitative in collaborazione con la Direzione generale Cura del territorio e dell’ambiente, del Servizio pianificazione territoriale urbanistica, trasporti paesaggio, del Servizio Giuridico del territorio, disciplina dell’edilizia, sicurezza e legalità. Il volume sarà disponibile e scaricabile anche online sul portale regionale Territorio./Eli.Co.