Riconoscimento tra le città e le imprese green italiane. Gli alti tassi di raccolta differenziata mettono Parma sul podio delle città green d'Italia.

Parma, 7 Novembre 2019

A Rimini, presso Ecomondo (fiera di riferimento in Europa per l'innovazione industriale e tecnologica dell'economia circolare), il Sindaco Federico Pizzarotti e l'Assessora alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma Tiziana Benassi hanno ritirato il Premio Sviluppo Sostenibile 2019. Nell'XI edizione, la manifestazione promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’Italian Exhibition Group con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Medaglia della  Presidenza della Repubblica Italiana ha voluto istituire premi non solo per le imprese, ma anche per le città italiane.

Parma ha trionfato, all'interno di una rosa di nove comuni virtuosi, aggiudicandosi, insieme a loro, il Premio Sviluppo Sostenibile 2019 l’unico premio a cui è stata conferita la medaglia dal Presidente della Repubblica. A distanziarla dalle altre città del Paese gli importanti numeri della sua raccolta differenziata e l'ambizioso e diffuso percorso di sviluppo di una green economy e di miglioramento ambientale per la  candidatura a European Green Capital Award.

Sul gradino più alto del podio la città di Milano. “Il Premio Sviluppo Sostenibile – ha dichiarato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione omonima – si propone di promuovere e far conoscere le buone pratiche e le tecnologie di successo della green economy italiana. Anche quest’anno la selezione ha avuto a disposizione un'ampia platea di partecipanti: sceglierne alcuni per settore non è stato facile per la Commissione di esperti che compone la giuria del Premio. Abbiamo registrato infatti una crescita della qualità green di molte iniziative sul territorio nazionale che fa ben sperare."

La cerimonia di premiazione ha quindi toccato i tre ambiti: Green City - in collaborazione con il Green city network-  in cui Parma ha seguito appunto Milano, Imprese del settore Economia Circolare - in collaborazione con il Circular economy network - ed Energie Rinnovabili. Per le imprese nel settore circolare è salita sul podio Mapei (per l'utilizzo di un additivo che rende il calcestruzzo riutilizzabile). Mentre con Montagna 2000 siamo tornati a Parma. Il Premio è stato infatti assegnato all'azienda che nelle valli del Taro (tratto Nola-Frasso) gestisce il servizio idrico integrato a totale partecipazione pubblica. Qui è stato realizzato un impianto idroelettrico che recupera energia dal servizio idrico. L’acqua utilizzata per la produzione elettrica scorre all’interno dei tubi dell’impianto acquedottistico, senza intaccare il processo di potabilizzazione dell’acqua e senza prelievi da altri corpi idrici. 

Tanti gli interventi in programma e già eseguiti in territorio montano a cura del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

Nel comune di Farini, sono da poco terminati i lavori di sistemazione versanti, per la prevenzione di fenomeni di dissesto idrogeologico, nelle località Palazzo e Boccolo della Noce ed è in fase di avvio un intervento a favore della viabilità rurale per la località Fra i Rivi.

“Ringrazio il Consorzio di Bonifica e il Presidente Zermani per la collaborazione continuata negli anni. Ringrazio poi i tecnici per la disponibilità e la presenza costante sul territorio” commenta il sindaco di Farini, Cristian Poggioli.
Continua il Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, Fausto Zermani: “La vallata tra Groppallo e Bardi una delle più suggestive della nostra provincia. Gli interventi inaugurati oggi, singolarmente hanno un impatto relativo, ma una ricaduta straordinaria nel contesto in cui sono localizzati, perché la sicurezza dell’intera frazione dipende dal deflusso delle acque che l’attraversano. Insieme all’Amministrazione stiamo portando avanti una fruttuosa e proficua collaborazione anche grazie alla presenza dei Farinesi che, insieme al comune, ci segnalano in modo tempestivo le problematiche, permettendoci di valorizzare al massimo le risorse che si investono nel territorio montano”.

LOCALITA’ PALAZZO (intervento terminato)
Dal sopralluogo tecnico erano emerse: una generale instabilità dell’area; diversi affioramenti di acque risorgive di libero scorrimento verso i terreni limitrofi; un drenaggio solo parzialmente in funzione con scarico in un’area inadeguata.
Per risanare la situazione di dissesto, e mettere in sicurezza il versante a valle dell’abitato di Palazzo, è stato realizzato un drenaggio di emungimento delle acque sotterranee convogliate attraverso una tubazione nel canale adiacente.

LOCALITA’ BOCCOLO NOCE (intervento terminato)
Il sopralluogo aveva evidenziato il cedimento della sponda del canale esistente con parziale occlusione della sezione di deflusso e pericolo, in caso di ulteriore distacco, di un’ostruzione totale che avrebbe potuto portare all’esondazione del canale verso l’abitato.
L’intervento ha previsto la copertura di un tratto del canale con tubi in calcestruzzo al fine di assestare il cedimento della sponda del canale e mettere in sicurezza l’area.

FRA I RIVI (intervento in fase di avvio)
Durante il sopralluogo condotto dai tecnici consortili era stato riscontrato un cedimento del rilevato stradale per una lunghezza di circa 15 metri che, aggravato da piogge intense, ha portato il Comune a delimitare la porzione franata costringendo la viabilità ad un senso di marcia alternato.
Gli interventi necessari per il consolidamento del versante e la prevenzione di ulteriori cedimenti, a tutela della transitabilità di accesso all’abitato, quale unica via percorribile, consisteranno nella realizzazione di gabbioni metallici, un drenaggio a tergo della gabbionata, il ripristino del rilevato stradale e la risagomatura e la riprofilatura delle cunette stradali.

La programmazione annuale - da parte dei consorzi di bonifica - degli interventi di presidio idrogeologico avviene d’intesa con le Unioni Montane e con i Servizi Tecnici di Bacino in riferimento al protocollo tra Regione Emilia Romagna, UNCEM a ANBI Emilia Romagna.
Nel caso degli interventi a Farini le segnalazioni sono pervenute al consorzio dal Comune e dall’Unione Montana Alta Val Nure e poi inserite nel programma dei lavori per l’anno in corso.

 

 

Nasce dalla condivisione e dalla programmazione la proposta di realizzare una nuova scuola secondaria di primo grado nell'ex area militare del Castelletto. La condivisione, infatti, ha visto l'Amministrazione raccogliere le istanze provenienti da mondo della scuola, dai Consigli dei Cittadini Volontari e dai cittadini per dotare i quartieri Lubiana e Cittadella di una nuova scuola baricentrica rispetto agli stessi e funzionale alle esigenze della popolazione scolastica per le caratteristiche logistiche legate all'area ed anche per la sua ampiezza.

Una richiesta, quella della nuova scuola, quindi, che nasce dal basso e che è stata fatta propria dall'Amministrazione, in particolare dall'Assessorato ai Lavori Pubblici, guidato da Michele Alinovi, dall'Assessorato ai Servizi Educativi, guidato da Ines Seletti, ed in collaborazione con l'Assessorato alla Partecipazione e Diritti dei cittadini, guidato da Nicoletta Paci.

La programmazione ha visto l'assessorato al patrimonio, guidato dal vicesindaco Marco Bosi, procedere all'acquisizione di un primo lotto dell'area demaniale. Il Comune ha, infatti, già acquistato per 800 mila euro, dall'Agenzia del Demanio stessa, circa 20 mila metri quadrati di terreno dell'ampia zona, un tempo adibita ad area militare ed in stato di abbandono da anni. L'intenzione è quella di procedere all'acquisizione di un secondo lotto, ampliando così la superficie a disposizione del Comune e della nuova scuola. 

Presso la Sala Civica Bizzozero, in Via Bizzozero n. 19, si è tenuto quindi un incontro pubblico di presentazione delle linee guida per la Nuova Scuola nel Parco dell'area dell'ex Castelletto e per la viabilità nelle zone adiacenti che sono state illustrate dal Presidente dell'ordine degli Archtetti di Parma Daniele Pezzali e che verranno applicate ad un master plan che riguarderà interventi sull'intero lotto e al progetto specifico della scuola.

 

Michele Alinovi, Assessore alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche ha sottolineato come in 'in quest'area molto ampia, per dare un'idea il doppio della superficie della Scuola Racagni, viene prevista una nuova scuola media, con una filosofia che vuole la parte costruita minoritaria rispetto all' area verde. Con inizio lavori nel 2021 e termine previsto 2024'

 

Ines Seletti Assessora alla Scuola e Servizi Educativi ha parlato di un progetto educativo che verrà esplicitato nell'interazione tra spazi esterni ed interni, tra spazi di didattica e luoghi adatti all'integrazione o al raccoglimento per favorire il benessere e le esperienze di apprendimento e di relazione di chi vivra' la nuova scuola.

 

Nicoletta Paci Assessora alla Partecipazione e ai diritti dei cittadini ha definito l'idea che persegue il progetto quella di realizzare un nuovo pezzo di città, un generatore urbano di relazioni sociali aperto al quartiere e alla città.

 

Tiziana Benassi Assessora alla Mobilità Sostenibile, insieme al Dirigente del Settore Mobilità Nicola Ferioli, ha illustrato rispetto al quartiere Cittadella, le azioni, poste in essere dopo analisi tecniche, a sostegno di modalità di spostamento alternative. Una programmazione nei confronti della mobilità che persegue anche l'obiettivo 'car free' che appartiene al disegno della nuova scuola.

 

Per costruire la nuova scuola il Comune è intenzionato ad indire un concorso di progettazione per la realizzazione di una nuova scuola secondaria di primo grado con palestra e spogliatoi. Lo studio di fattibilità ha inquadrato le seguenti linee di sviluppo dell'edificio: la scuola sarà articolata in sette sezioni, ognuna formata da tre classi da 25 alunni ciascuna, per un totale di 525 alunni. Il costo complessivo dell'intervento è di circa 9 milioni di euro.

Comune di Parma

Per il quarto anno consecutivo le Biblioteche del Comune di Parma rinnovano la propria adesione all’IGD - International Games Day, un’iniziativa lanciata dall’American Library Association nel 2007.

Parma

Nella giornata di sabato 9 novembre le Biblioteche Guanda, Internazionale Ilaria Alpi, Alice, Pavese e lo Spazio Giovani della Biblioteca Civica propongono un ricco programma di attività e iniziativeaperte a tutti gratuitamente, volte a promuovere la conoscenza e il valore educativo del gioco in un contesto, quello della biblioteca, dalle grandi capacità aggregative nei confronti di tutte le fasce di utenza.

Sabato dalle ore 10 la Biblioteca Alice ospiterà l'Associazione Circolarmente e le attività ludiche, pensate anche per i più piccoli, di Spiazza la Piazza!  Giochi, attività ma soprattutto condivisione tra l'adulto e il bambino.

Dalle ore 15.00 alle 19:30 presso le Biblioteche del San Paolo – Internazionale Ilaria Alpi e Guanda i partecipanti potranno scoprire i nuovi titoli della "sezione gioco" della biblioteca, una ricca collezione che supera ormai i Cento giochi da tavolo

Il tema di quest'anno sarà il Gioco Investigativo: creare la squadra perfetta di investigatori e mettere alla prova le capacità deduttive risolvendo i casi più misteriosi e intricati, come dei veri Sherlock Holmes moderni.

Il pubblico sarà guidato nella scelta dei giochi e supportato nel loro svolgimento dal personale della Biblioteca Internazionale Alpi e dagli operatori specializzati dell'associazione Comelasfoglia.

L'ingresso è rivolto a un pubblico di adultiragazzi e bambini (dai 4 anni in su).

Dalle ore 15.30 la Biblioteca Cesare Pavese promuoverà un intero pomeriggio dedicato al gioco.

Nell'era del giocattolo da comprare già costruito, del giocattolo super-animato, i vecchi giochi che un tempo servivano da passatempo per i nostri nonni, o per i nostri genitori, sono validi ancora oggi per favorire momenti di aggregazione e cordialità, per questo vale la pena riprenderli in mano e far volare la fantasia dei bambini.

Un gioco semplice permette infatti lo sviluppo della meraviglia, ovvero quella sensazione e stato d'animo che è alla base della scoperta, del divertimento, dello stare bene con se stessi e con gli altri.

L’incontro è pensato per mostrare ai bambini come è possibile divertirsi con oggetti semplici e incentivare l’ingegnosità e la spensieratezza. 

Verranno quindi presentati ai bimbi giochi realizzati con il legno e altri materiali di scarto, capaci di mettere in moto logiche e abilità differenti.

Tra questi il Pinocchio salterello, il tangram e la valigia/teatrino delle ombre.

 

I giochi saranno a disposizione del pubblico per essere personalizzati, giocati e rigiocati (sino a esaurimento scorte).

Un incontro a cura dell'attore e scenografo Franco Tanzi, adatto a bambini dai 6 anni.

Dalle ore 16.00 invece lo Spazio Giovani della Biblioteca Civica proporrà un pomeriggio di giochi da tavolo e videogames presso la Videoteca Comunale "Centro Cinema Lino Ventura", in Strada D'Azeglio 45D.

I volontari Giulia e Andrea ci accompagneranno alla scoperta di novità e proposte di retrogaming, titoli celebri e giochi print and play, giochi di ruolo e party games. 

L'evento è aperto a bambini e ragazzi di tutte le età, adulti e famiglie. 

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.

 

Perché il gioco in Biblioteca?

Da sempre le biblioteche si sono presentate come luoghi di trasmissione culturale, luoghi nei quali trascorrere piacevolmente il proprio tempo libero, da soli o in compagnia di altre persone. Luoghi nei quali confrontarsi anche con i nuovi media. Sono per eccellenza i luoghi di alfabetizzazione.

Il gioco rappresenta la chiave dell'alfabetizzazione, in ogni momento della vita delle persone.

I giochi non sono solo ricreazione o fuga dal quotidiano. Giocare è un esercizio di libero arbitrio in cui vengono messi in pratica valori fondativi della convivenza sociale. Bisogna compiere scelte strategiche e tattiche, stabilire priorità, affrontare sconfitte, confrontarsi o cooperare con altri giocatori. Giocare favorisce il coordinamento motorio, la capacità di concentrazione e decisione e il pensiero logico e la creatività. Il gioco è occasione di condivisione e scambio. I giochi possono dunque contribuire a completare la mission della biblioteca, volta a fornire un servizio culturale e di intrattenimento.

 

Approvato il progetto, il Comitato dei garanti aggiunge 250.000 euro donati tramite sms ai 365.000 raccolti dalla Provincia di Reggio, che si occuperà anche della gara di appalto.

Reggio Emilia -

Sarà la Provincia di Reggio Emilia a occuparsi anche dell’appalto dei lavori per la ricostruzione della scuola elementare e dell’infanzia “Giuseppe Maria Rizzi” a Montegallo, uno dei tanti comuni marchigiani martoriati dai tremendi terremoti in Centro Italia registratisi tra l’agosto 2016 ed il gennaio 2017. Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, e il sindaco di Montegallo Sergio Fabiani hanno infatti sottoscritto un’ulteriore convenzione per proseguire la collaborazione anche nella fase della gara di appalto. “E’ un modo per fornire un ulteriore aiuto, anche sotto il profilo tecnico ed amministrativo,  al piccolo Comune di Montegallo, favorire l’avvio dei lavori in tempi più rapidi e continuare a garantire ai cittadini reggiani una più diretta testimonianza della destinazione delle loro donazioni”, sottolinea il presidente Giorgio Zanni. Perché al di là dell’aiuto tecnico-amministrativo - che, esaurita la fase della progettazione, proseguirà ora anche nell’assegnazione dei lavori, con la Provincia che fungerà da stazione appaltante - alla base dell’importante progetto c’è principalmente la generosità dei tanti cittadini, imprese, associazioni e Comuni reggiani che nel 2016 avevano raccolto l’invito lanciato anche in occasione di quella calamità dalla Provincia. E che nel dicembre 2017 aveva permesso all’allora presidente Manghi di consegnare al sindaco Fabiani, nella sede della Prefettura di Reggio, i 365.000 raccolti grazie alle donazioni della comunità reggiana.  

Da allora i contatti tra Provincia di Reggio, Comune di Montegallo e Commissario straordinario per la ricostruzione sono proseguiti per dare concretezza, nonché riscontro, alla solidarietà dei reggiani – prosegue il presidente Zanni – Ai 365.000 euro raccolti, il Comitato dei garanti ha aggiunto 250.000 euro provenienti dalle donazioni nazionali via sms così da rendere possibile la ricostruzione delle nuove elementari di Montegallo, un edificio antisismico con una funzionalità non solo scolastica”. La Provincia si è dunque fatta carico della fase dell’appalto della progettazione e dello studio di fattibilità, aggiudicato e già ultimato dallo Studio tecnico Gruppo Marche di Macerata, e nelle scorse settimane il Comune di Montegallo  ha approvato il progetto esecutivo sulla base del quale Palazzo Allende, da stazione unica appaltante, potrà ora procedere a bandire la gara per i lavori.

La nuova scuola elementare di Montegallo costerà 615.000 euro, sorgerà in località Balzo e comprenderà, in circa 400 metri quadrati di superficie, un’agorà comune, 2 aule normali destinate alla scuola elementare (una multiclasse per il primo ciclo ed una per il secondo ciclo), 1 aula per il Centro ricreativo per l’infanzia, 2 aule speciali (una palestrina adatta ad ospitare anche la popolazione extra scolastica e un’aula polifunzionale per attività laboratoriali scientifiche ed artistiche), aule all’aperto e orti didattici. “Sarà una struttura in cemento armato accompagnata da coperture in legno, con travi a vista, non solo bella, ma soprattutto estremamente sicura – conclude il presidente Zanni -  Si tratta infatti di un edificio in classe d'uso IV, quindi "strategico", che potrà rappresentare anche un punto di riferimento per la cittadinanza in caso di emergenza”.

Montegallo-scuola-render.jpg

 

Concesso un finanziamento alla cooperativa sociale di Reggio Emilia per il completamento del nuovo Polo Sanitario integrato a San Giuliano Terme (Pisa) rivolto ad anziani e disabili.

Il finanziamento a impatto sociale concesso da UniCredit a Coopselios, cooperativa sociale non profit di Reggio Emilia, è finalizzato a contribuire alla realizzazione del “Polo integrato per la salute” a San Giuliano Terme (Pisa). 

L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività di Social Impact Banking, il programma di UniCredit che ha l’obiettivo di identificare, finanziare e promuovere persone e imprese che possono avere un impatto sociale positivo. Dal lancio del progetto al 30 giugno 2019, la Social Impact Banking di UniCredit ha erogato 83,5 milioni di euro di prestiti a circa 2150 imprese, di cui 38 operazioni per 42 milioni di euro di impact financing e 2.103 prestiti di microcredito per un importo di 41,5 milioni di euro.

Il mutuo chirografario, dell’importo di 8milioni di euro, permetterà a Coopselios di  rafforzare il proprio investimento nel progetto del polo sanitario integrato di San Giuliano Terme,  avviato nel 2017 con Isbem (Istituto Biomedico Euro Mediterraneo). Si tratta della realizzazione  di una  struttura di oltre 7400 metri quadri, che potrà vantare circa 130 posti letto, dedicata alla cura di anziani e disabili, dotata di unità di accoglienza permanente, servizi domiciliari e riabilitativi, unità di assistenza specifica per persone affette da malattia di Alzheimer e laboratori di ricerca scientifica applicata.

L’investimento complessivo di Coopselios nel progetto ammonta a 15 milioni di euro e la fine dei lavori è prevista entro settembre 2020.

La concessione del mutuo da parte di UniCredit Social Impact Banking rientra tra le attività di finanza d’impatto previste dalla Banca che, nello specifico, con il Gruppo Coopselios  ha pianificato e condiviso diversi obiettivi ad impatto sociale ex ante per questo progetto, raggiunti i quali Coopselios sarà “premiata” con un’erogazione liberale di 40.000 euro, destinata al sostegno di attività rivolte alle persone con disabilità che frequentano i servizi della cooperativa. 

“Il Nuovo Polo Integrato per la Salute di San Giuliano Terme rappresenta un progetto di eccellenza nel portafoglio delle attività del Gruppo Coopselios; grazie all’accordo con il Gruppo UniCredit, il nuovo Polo toscano si configurerà come una struttura all’avanguardia, sia dal punto di vista architettonico che di dotazione scientifica in grado di offrire risposte innovative alle esigenze crescenti e sempre diversificate nel campo della salute e dell’assistenza”, ha dichiarato Raul Cavalli, Direttore Generale del Gruppo Coopselios. 

“Come banca attenta al territorio - spiega Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit - abbiamo voluto sostenere il progetto di Coopselios e contribuire alla realizzazione dell’importante Polo Sanitario integrato sull’area pisana. Un’iniziativa ad alto impatto sociale, realizzata grazie al nostro programma Social Impact Banking attraverso il quale lavoriamo su più fronti per favorire lo sviluppo e la crescita delle comunità in cui viviamo. Ciò perché vogliamo essere non solo finanziatori ma anche protagonisti e facilitatori di un cambiamento positivo nella società. Perché siamo convinti che per fare bene, bisogna fare del bene."  

Coopselios è una cooperativa sociale leader nei servizi alla persona, in grado di offrire a istituzioni pubbliche e privati soluzioni avanzate ai bisogni socio-assistenziali, educativi e sanitari.

Costituitasi a Reggio Emilia nel 1984 offre i propri servizi quotidianamente a quasi 7.000 persone in 7 regioni italiane (Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Liguria, Toscana, Veneto e Trentino Alto Adige).

Circa 3.400 professionisti tra soci, lavoratori, collaboratori e volontari operano quotidianamente ponendosi come obiettivi prioritari la qualità e l’affidabilità.

 

Martedì, 05 Novembre 2019 15:13

Lavori sulla Variante Cispadana

Continuano, da parte della Provincia di Reggio Emilia, i lavori di messa in sicurezza di ponti e cavalcavia della rete stradale provinciale. Da domani, mercoledì 6 novembre, inizierà il cantiere finalizzato ad alcuni interventi di manutenzione su due manufatti della Sp62R Variante Cispadana: il cavalcavia sopra la Sp 42 Novellara-Guastalla ed il ponte sul collettore irriguo principale, entrambi a San Giacomo di Guastalla. Per consentire al Consorzio Corma di Castelnovo Monti lo svolgimento in sicurezza delle attività di cantiere, da domani saranno dunque istituiti lungo i circa trecento metri che separano i due manufatti, nei tratti di volta in volta interessati dai lavori, un senso unico alternato ed il limite di velocità a 30 km/h.

I provvedimenti saranno adottati, solo nei giorni feriali, dalle 8,30 alle 17. Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

 

Questa mattina in Municipio a Parma si è svolto un incontro conoscitivo tra il sindaco Federico Pizzarotti e la nuova presidente Germana Panzironi assegnata dal 16 settembre alla sezione staccata di Parma del T.A.R. Emilia – Romagna.
 
Un incontro all'insegna della sinergia e della collaborazione istituzionale, il primo cittadino ha espresso gli auguri di buon lavoro alla neo presidente, proveniente dalla sezione T.A.R. del Lazio, che ha preso ufficialmente servizio nella nostra città.
Questa mattina in Municipio a Parma si è svolto un incontro conoscitivo tra il sindaco Federico Pizzarotti e la nuova presidente Germana Panzironi assegnata dal 16 settembre alla sezione staccata di Parma del T.A.R. Emilia – Romagna.
 
Un incontro all'insegna della sinergia e della collaborazione istituzionale, il primo cittadino ha espresso gli auguri di buon lavoro alla neo presidente, proveniente dalla sezione T.A.R. del Lazio, che ha preso ufficialmente servizio nella nostra città.

“La Plastic Tax scarica su imprese e lavoratori il costo della sostenibilità ambientale”. Il presidente di Confcooperative ER Francesco Milza chiede al Governo un ripensamento

Bologna, 4 novembre 2019 – “Non c’è sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica: è bene che le Istituzioni a tutti i livelli lo comprendano, altrimenti si continuano a lanciare proclami che non trovano concretezza. Aggiungere una nuova tassa per le imprese sull’utilizzo della plastica negli imballaggi non risolve il problema ma scarica i costi della riduzione dell’impatto ambientale esclusivamente su aziende, lavoratori e consumatori”.


Così Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, commenta l’introduzione della Plastic Tax nella prossima Legge di Bilancio a cui sta lavorando il Governo.


“Le nostre imprese hanno bisogno di essere accompagnate per un periodo congruo e con apposite misure verso un processo di riconversione industriale per diminuire l’utilizzo della plastica nelle loro produzioni – aggiunge Milza –, ma questo obiettivo non può essere perseguito improvvisando una nuova tassa. Invece di premiare e valorizzare quelle aziende che stanno riducendo il ricorso alla plastica e scelgono di utilizzare i materiali riciclati per il packaging dei loro prodotti, e invece di sostenere la filiera industriale del riciclo oggi più che mai in difficoltà dopo il blocco delle importazioni dalla Cina, con l’introduzione della Plastic Tax il Governo rischia di arrecare danni al sistema produttivo, senza portare benefici ambientali”.
“Confidiamo – conclude il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, organizzazione che rappresenta 1.600 cooperative con 230.000 soci e oltre 80.000 occupati – in un ripensamento da parte del Governo, auspicando un orientamento verso percorsi di incentivazione per le imprese che favoriscano un minore ricorso alla plastica. Dal canto nostro, in linea con le iniziative portate avanti da Confcooperative nazionale per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, dal prossimo 6 novembre elimineremo tutte le bottiglie di plastica dai nostri uffici”.

L’evento “Io mi prendo cura - Parliamo di caregiver: riflessioni, sostegno e prospettive” si svolgerà a Parma nelle giornate dell’8, 12, 14 e 15 novembre e nasce all’interno delle azioni promosse dal Tavolo dei Piani di Zona, in riferimento alle indicazioni regionali in tema di “valorizzazione e riconoscimento del ruolo del caregiver familiare nel sistema dei servizi sociali, socio sanitari e sanitari e azioni a loro sostegno”. 

L’evento è organizzato dal Comune di Parma e dai Comuni del Distretto in collaborazione con l'Università di Parma, Aisla, Anffas, Asp ad Personam, cooperativa sociale “Aurora/Domus”, cooperativa sociale “Società La Dolce”, cooperativa sociale “Proges” e Forum Solidarietà e ha il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Cirs - Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale.

“E' fondamentale che le istituzioni - ha introdotto Laura Rossi, assessora al Welfare del Comune di Parma – si occupino sempre di più dell'importante risorsa sociale rappresentata dai cargiver, figure basilari all'interno di tanti nuclei famigliari per i quali è necessario immaginare un ventaglio di nuovi servizi, servizi “di sollievo” e di supporto, che vadano a integrarsi e sostenere quelli che le associazioni mettono già in atto sul territorio”.

Chiara Scivoletto, sociologa, docente e direttore del CIRS dell'Università di Parma, ha sottolineato il ruolo del Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale: “sosteniamo con soddisfazione questa serie di incontri che rispondono pienamente alla vocazione di ricerca sociale sul territorio propria del nostro Centro”.

Il programma è stato spiegato nel dettaglio da Emanuela Roncoroni, settore Sociale - S.O. Non Autosufficienza del Comune di Parma, con gli approfondimenti dei rappresentanti dei servizi accreditati e delle associazioni componenti il tavolo Non Autosufficienza del Piano di Zona del Distretto Parma.

L’evento in programma è strutturato su 4 giornate. 

 

Venerdì 8 novembre, nell'Aula Magna dell'Università, si svolgerà il seminario di apertura, dedicato ad approfondire le tematiche del “prendersi cura di chi si prende cura”, con la presentazione della rete dei servizi e la narrazione di buone prassi e una riflessione a più voci sul fine vita

Il workshop di martedì 12 novembre (presso la sede Anffas di via Casaburi 15) sarà un approfondimento su “Sguardi  legislativi: i diritti dei caregiver”, mentre quello di giovedì 14 (nella sala Truffelli di Forum Solidarietà in via Bandini 6)  sarà un laboratorio esperienziale con pratiche relative al prendersi cura di se stessi

La giornata conclusiva di venerdì 15 novembre si terrà nella sala del Consiglio Comunale, con la restituzione del lavoro di formazione fatto dal gruppo di caregiver che avrà effettuato il percorso, la presentazione del lavoro svolto in tema di psicologia a domicilio e le conclusioni con rilancio di nuove proposte di lavoro.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Facebook: @officialparma Twitter: @ComuneParma

 

Il termine anglosassone “caregiver” è entrato ormai stabilmente nell’uso comune: indica “colui che si prende cura” e si riferisce a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile, in forma gratuita, in virtù dei legami affettivi. In Italia in media il 17,4% della popolazione (oltre 8,5 milioni di persone) è caregiver.

La figura del caregiver rappresenta una risorsa per le istituzioni in termini di sostegno nel progetto assistenziale e di aumento del capitale sociale della comunità, oltre che di forte stimolo per le reti di associazionismo che sostengono, per la loro parte e con le loro competenze, i caregiver familiari.

Il convegno si propone di indagare il lavoro di cura, vista la sua importanza e il rilievo sociale, che, in considerazione delle trasformazioni sociali ed economiche che hanno portato a cambiamenti rilevanti nella composizione e nell’organizzazione familiare, ha assunto sempre più, rispetto al passato, un carattere intergenerazionale, impegnando sempre più anche giovani adolescenti, e che è spesso difficile e gravoso: spesso infatti il caregiver vive una situazione in cui la malattia/disabilità del proprio caro è costantemente al centro della sua attenzione, privandolo di spazi propri in cui potersi rigenerare. 

Le giornate dell'evento metteranno quindi in luce quanto sia importante anche “prendersi cura di chi si prende cura”, nella consapevolezza che l’impegno costante del caregiver può mettere a dura prova il suo equilibrio psico-fisico e l’equilibrio dell’intero nucleo familiare e può avere implicazioni sul piano fisico, relazionale, emozionale ed economico; implicazioni che, se non adeguatamente trattate, possono ripercuotersi negativamente anche sulla persona assistita e per le quali sono quindi necessari supporti e una giusta sensibilizzazione.

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I danni sulle strade della Montagna ovest, che però risultano tutte percorribili, anche se alcune a senso unico alternato.

Parma, 4 ottobre 2019 –

In conseguenza delle precipitazioni molto abbondanti di ieri, si sono registrate sulla viabilità provinciale diverse criticità sui reticoli scolanti a causa di tracimazioni di rii che si sono riversati sulle strade provinciali, provocando intasamenti di cunette e tombini.
I danni più rilevanti si sono registrati nella Montagna Ovest.

In alcuni punti questa situazione ha ingenerato degli smottamenti, che hanno riguardato:
- Sp 66 di Compiano vicino al castello di Compiano,
- Sp 20 del Bratello 
- Sp 19 del Manubiola
- Sp 359R di Salsomaggiore – Bardi tra Masanti e Ponte Ceno,
- Sp 25 delle Pianazze
e anche la riattivazione della frana storica di casa Selvatica sulla Sp 15 di Calestano – Berceto.

Si sta ancora completando la conta dei danni, ma da una prima stima sommaria, la cifra si aggirerebbe intorno ai 300 mila euro.

Il personale della Provincia  - Servizio Viabilità, coadiuvato da ditte esterne, ha monitorato la situazione dalle prime ore della domenica per mantenere in esercizio la viabilità.
Tutte le strade risultano percorribili, anche se alcune a senso unico alternato.

Nella foto: la Sp 66 di Compiano invasa dall’acqua.

Sciopero nazionale dal 6 all'8 novembre 2019 dei distributori di carburanti sulle autostrade: ecco dove sarà garantito il servizio in Emilia-Romagna. La lista degli impianti che dovranno rimanere aperti sulla rete autostradale, compresi tangenziali e raccordi, durante l'astensione dal lavoro del settore.

Bologna –

Ecco la lista dei distributori di carburante, disponibile anche on line sul portale della Regione Emilia-Romagna, aperti in occasione dello sciopero nazionale degli impianti della rete autostradale, compresi tangenziali e raccordi, indetto per i giorni dal 6 all’8 novembre 2019. Gli impianti che nella regione devono garantire il servizio per tutta la durata dello sciopero, che andrà esattamente dalle ore 6 di mercoledì 6 novembre alle ore 6 di venerdì 8 novembre.

Autostrada

Direzione

Area di servizio

A1

da Milano a Napoli

Arda Ovest

A1

da Milano a Napoli

Cantagallo Ovest

A1

da Napoli a Milano

Cantagallo Est

A1

da Napoli a Milano

Arda Est

A13

da Bologna a Padova

Castel Bentivoglio Est

A13

da Padova a Bologna

Castel Bentivoglio Ovest

A14

da Bologna a Taranto

La Pioppa Ovest

A14

da Bologna a Taranto

Santerno Ovest

A14

da Bologna a Taranto

Montefeltro Ovest

A14

da Taranto a Bologna

Bevano Est

A14

da Taranto a Bologna

Sillaro Est

A15

da Parma a La Spezia

Medesano Ovest

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Editoriale:  - Umbri: pochi e per di più fasci-leghisti. -Lattiero caseario. Latte in leggera flessione, formaggi in caduta libera - Cereali, Mercati alla ricerca di fattori esterni. - Alimentare, Fatturato aumentato più nel Mezzogiorno che nel resto del Paese - Prezzo "a riferimento" del latte industriale - II quadrimestre 2018.-


SOMMARIO Anno 18 - n° 44 3 novembre 2019 cibus-44-3nov19-COP.jpg
1.1 editoriale
Umbri: pochi e per di più fasci-leghisti.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte in leggera flessione, formaggi in caduta libera
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Mercati alla ricerca di fattori esterni.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 ambiente bonifica Consorzio della Bonifica Parmense: terminati i lavori di regimazione della strada Sarignana-Rusino
6.2 vegan day - le top ten Ecco la Top 10 delle città più vegan friendly d’Italia
7.1 ambiente e eventi Coopservice a Ecomondo: uniti per un mondo migliore
7.2 alimentare su e export Alimentare, Fatturato aumentato più nel Mezzogiorno che nel resto del Paese
9.1 latte Parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale - II quadrimestre 2018.
10.1promozioni “vino” e partners
11.1 promozioni “birra” e partners

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Domenica, 03 Novembre 2019 06:54

Saldo positivo per le imprese reggiane

Da luglio a settembre saldo positivo (+130 unita’) per le imprese reggiane

Si è chiuso in positivo (+130 unità) il saldo fra le imprese nate in provincia di Reggio Emilia nel trimestre luglio-settembre 2019 e quelle che, al contrario, nello stesso periodo hanno cessato l'attività.
Quello registrato nel terzo trimestre 2019 è il valore più elevato degli analoghi periodi degli ultimi anni. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio, infatti, si deve ritornare al terzo trimestre del 2011 per trovare un saldo positivo più consistente, che a quella data ammontava a 236 unità.


Al 30 settembre di quest’anno il totale delle imprese presenti nel Registro dell’Ente camerale reggiano si è portato a 54.219 unità, grazie ad una crescita dello 0,2% derivante da 650 nuove aperture e 520 cessazioni d’attività.
I dati relativi alla nati-mortalità delle imprese evidenziano andamenti in aumento per la maggior parte dei settori. La crescita è trainata in modo particolare dal terziario e, in primo luogo, dalle attività di supporto alle imprese che sono salite a 10.125 unità (+38 imprese in tre mesi, pari ad una crescita dello 0,4%).


Segnali di crescita giungono dalle attività professionali, scientifiche e tecniche che, con un incremento dello 0,7%, hanno raggiunto le 1.984 unità: il comparto comprende diverse funzioni di supporto alle imprese come la direzione aziendale e di consulenza gestionale o la ricerca scientifica e sviluppo. In aumento anche i servizi di noleggio e delle agenzie di viaggio (+0,7%) e le attività immobiliari (+0,5%).
Di segno positivo anche il trend registrato dalle attività di alloggio e ristorazione che, a fine settembre 2019, sono salite a 3.298 aziende (+0,2%), 3.115 svolgono servizi di ristorazione e 183 di alloggio. In lieve rialzo anche il numero delle aziende che svolgono altre attività di servizio rivolto alle persone che, con un incremento dello 0,2%, hanno raggiunto le 3.283 imprese dalle 3.277 del giugno 2019.


Relativamente al settore delle costruzioni, in provincia di Reggio Emilia le imprese sono passate, in tre mesi, da 11.578 a 11.618, (+0,3%).
A fronte di attività che supportano il consolidarsi della struttura economica provinciale, altre si posizionano in campo negativo. E’ il caso delle attività manifatturiere, che in tre mesi hanno perso 22 imprese (-0,3%) scendendo a 7.397 unità, o quelle del settore primario (anche in questo caso 22 imprese in meno), o del comparto “trasporti e magazzinaggio” (-14 aziende pari al -1%).


Relativamente alla forma giuridica, prosegue l’aumento delle società di capitale, che attualmente hanno raggiunto 13.692 unità (+92 rispetto al trimestre precedente) e rappresentano un quarto delle imprese totali.
Continuano comunque a rimanere prevalenti le ditte individuali che, nel terzo trimestre 2019 sono cresciute di 33 unità raggiungendo le 28.233 imprese, il 52,1% del totale. In flessione le società di persone (-26 unità) e le “altre forme” (-0,3%).

 

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Venerdì, 01 Novembre 2019 06:11

Confcooperative, servono misure "azzera-dazi"

Agroalimentare, servono misure ‘azzera-dazi’, è questa la richiesta di Confcooperative Fedagripesca ER

(Bologna, 31 ottobre 2019) – “Sosteniamo con forza la richiesta di misure ‘azzera-dazi’ e di interventi compensativi avanzata all’Unione Europea dal ministro Teresa Bellanova e dall’assessore regionale Simona Caselli. È necessario aiutare le nostre imprese riducendo i danni causati dai dazi aggiuntivi USA sulle eccellenze agroalimentari italiane, a partire dai prodotti più colpiti come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, due filiere fondamentali per l’economia della nostra regione”.


È quanto ha dichiarato Paolo Bono, responsabile di Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna (425 cooperative agroalimentari con 55.000 soci e 9,7 miliardi di euro di fatturato), intervenendo oggi all’iniziativa “L’Emilia-Romagna dice no ai dazi e sì alla tutela di Dop e Igp” tenutasi a Bologna e organizzata dalla Regione.


“Le nostre imprese hanno necessità di aprire nuovi mercati per fare fronte alla flessione dei consumi interni – ha aggiunto Bono –, purtroppo si trovano invece a fare i conti con chiusure doganali improvvise come nel caso dell’embargo russo, con barriere fitosanitarie che respingono i nostri prodotti, dal Far East all’America Latina, e adesso anche con l’inasprimento di dazi USA, che si aggiungono a quelli già presenti. Per questo siamo contrari a chiusure politiche in tema di scambi commerciali e chiediamo a Governo e UE di rafforzare la dotazione finanziaria per la promozione dei prodotti agroalimentari in Paesi che presentano nuovi spazi di mercato e interesse per i nostri prodotti”.

 
Da venerdì 1 a domenica 3 novembre, in occasione della festività di Ognissanti e della giornata per la Commemorazione dei defunti, è sospeso il Piano antismog e tutti i veicoli potranno quindi circolare liberamente senza restrizioni.
 
Modena -

Prosegue, invece, anche domenica 3 novembre la pedonalizzazione sperimentale di largo Sant’Agostino che prevede il divieto di sosta per le auto in tutto il piazzale dalle 10 alle 19.

La manovra antismog, contenuta nel Piano integrato per la qualità dell’aria (Pair 2020) della Regione Emilia Romagna, non si applica nei giorni festivi, come venerdì 1 novembre, mentre l’Amministrazione comunale ha stabilito che il 3 novembre non sarà domenica ecologica per agevolare le visite ai defunti nei cimiteri cittadini.

Diverse le iniziative previste nel fine settimana in centro storico: fino a domenica 3 novembre, si svolge Sciocolà, il grande festival dedicato al cioccolato in tutte le sue declinazioni e, venerdì 1 dalle 19, si può partecipare anche alla Lambruscolonga.

Sabato 2 novembre, come ogni primo sabato del mese, Ago Modena Fabbriche culturali, organizza visite guidate alla chiesa e ai sottotetti della chiesa di Sant’Agostino. Le visite si svolgono alle 11 e alle 15.30, con ritrovo nell’atrio dell’ex ospedale Sant’Agostino.

Domenica 3 novembre, dalle 9.30 in centro storico sono attesi i podisti, oltre cinquecento, che partecipano alla CorriMutina e alla Mezza maratona di Modena. Aperti anche i musei e gli istituti culturali che si affacciano su largo Sant’Agostino: alla Galleria Estense (alle16) è in programma una visita guidata all’esposizione temporanea del dipinto del Guercino raffigurante la Madonna in trono con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo. Ai Musei civici, nell’ambito di Autunno ai musei, alle 17, visita guidata alla mostra “Fiori vintage. Abiti e accessori 1920-1980” e alla Collezione dei tessuti Gandini.

Aperto anche Ago-Modena fabbriche culturali con la possibilità di visitare il Teatro anatomico, la farmacia storica dell’ex ospedale e la chiesa di Sant’Agostino.

 
 
 
 

Una proposta educativa, realizzata in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Invernali, che offre agli studenti l'opportunità di valorizzare la pratica sportiva nell'ambito del loro processo formazione e di crescita

Bologna -
Nasce a Pievepelago, in provincia di Modena, il nuovo Liceo scientifico per gli sport invernali, una proposta didattica sperimentale per l’approfondimento delle scienze motorie e degli sport invernali. Ma senza dimenticare l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali nonché dell’economia e del diritto. 

Una nuova proposta educativa, realizzata in collaborazione con la FISI – Federazione Italiana Sport Invernali, che partirà nell’anno scolastico 2020/2021 e che offrirà agli studenti l’opportunità di valorizzare la pratica sportiva nell’ambito della programmazione didattica, mettendo d’accordo la pratica agonistica degli sport invernali con il raggiungimento degli obiettivi formativi.

Il nuovo liceo è stato presentato oggi in occasione di Skipass, la manifestazione fieristica dedicata agli sport invernali in corso in questi giorni a Modena Fiere, dal sindaco di Pievepelago, Corrado Ferroni, dall’assessore del Comune di Fiumalbo, Gabriele Nizzi, dal sindaco di  Riolunato, Daniela Contri, da Luciana Serri, presidente della I Commissione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Fabio Braglia, consigliere delegato per la Scuola della Provincia di Modena, Silvia Menabue, dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e dirigente dell’Ambito territoriale di Modena, Angelo Dalpez e Stefano Lungo, rispettivamentevicepresidente della Federazione Italiana Sport Invernali e consigliere federale. Presente il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

“Da inizio legislatura, con l’approvazione della legge sullo sport, abbiamo investito 58 milioni di euro per portare sempre più persone nei campi da gioco, nelle palestre, nelle piscine e sulle piste di sci- ha detto il presidente Bonaccini-. Altre risorse importanti, circa 26 milioni di euro, sono state stanziate per qualificare le nostre stazioni e i nostri impianti sciistici. E quasi un miliardo di euro è poi statoinvestito per rilanciare la nostra montagna negli ultimi cinque anni, per evitare fenomeni di abbandono, cercando di attrarre in queste terre giovani e famiglie”.

“La nascita del liceo sportivo a Pievepelago- ha aggiunto Bonaccini - è una grande notizia perché mette insieme passione per lo sport, valorizzazione della montagna e opportunità di formazione di qualità per i giovani. Tre temi per me e per questo territorio decisivi. È un grande progetto di valenza nazionale che abbiamo sostenuto per permettere a ragazze e ragazzi appassionati di sport di scegliere la montagna perché motore di crescita, di innovazione e di progetti di vita. Ed è un ulteriore e bellissimo esempio di come si possa valorizzare l’identità dei luoghi montani, per farne un’opportunità di formazione e di sviluppo sociale ed economico”.

“L’iniziativa formativa presentata- ha dichiarato Stefano Versari, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna- rappresenta un esempio di raccordo virtuoso tra Ministero dell’istruzione, Regione Emilia-Romagna, istituzioni pubbliche e private, territorio. Nasce oggi una sperimentazione scolastica innovativa, ben strutturata, unica a livello regionale. L’obiettivo che ci poniamo - come sempre - è che la scuola consenta l’istruzione dei nostri giovani con proposte formative radicate nel contesto territoriale. Perché la scuola è per sua natura parte integrante della comunità in cui opera: questa sperimentazione ne costituisce un esempio virtuoso. Confido che l’innovativa sperimentazione oggi presentata susciti l’interesse che merita a livello nazionale, divenendo occasione di mobilità studentesca”.

I Comuni di PievepelagoFiumalbo e Riolunato vantano una lunga tradizione in diverse discipline sportive ma in particolare nello sci alpino e nordico, con atleti di fama internazionale nati in questa zona, come Palmiro Serafini, ed altri che qui sono cresciuti sportivamente e che hanno scelto le piste dell’Abetone e del Cimone per gli allenamenti preparatori alle gare di coppa del mondo, come Zeno ColòCelina SeghiAlberto Tomba e Giuliano Razzoli.

Le amministrazioni locali hanno lavorato all’obiettivo del liceo per gli sport invernali fin dal 2016, insieme ai docenti e ai dirigenti scolastici, all’Ufficio scolastico provinciale e regionale, alle associazioni di categoria e alla Federazione degli sport invernali e la Provincia di Modena, costruendo un progetto ricco e dettagliato di liceo sperimentale. La Regione Emilia-Romagna ha fortemente creduto in tale progetto fin dall’inizio, e ha stanziato risorse pari a 300mila euro annuali per tre anni per sostenerne l'avvio e il funzionamento attraverso contributi finalizzati a sostenere gli studenti nel coniugare lo studio e la pratica sportiva permanendo nei territori montani, contrastandone lo spopolamento in coerenza alle politiche di arricchimento dell'offerta di istruzione e alle strategie di sviluppo economico e turistico del territorio. 

 

Il percorso di studio del liceo


L’orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali e di 990 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali.

Al superamento dell’esame di Stato sarà rilasciato il diploma di liceo scientifico, con l’indicazione “sezione ad indirizzo sport invernali”, come previsto dal provvedimento del MIUR di autorizzazione alla sperimentazione (D.M. 314/2019).

Le discipline sportive previste sono lo sci alpino e nordico. Una convenzione con la FISI permetterà di interfacciarsi con i vari sci club di rife­rimento e di coordinare e programmare allenamenti, trasferte e gare.

Per sostenere la preparazione degli studenti la sperimentazione prevede l’utilizzo di una piattaforma e-learning e l’integrazione fra la didattica, la preparazione atletica e lo svolgimento degli allenamenti, in collaborazione fra gli operatori sportivi, i tutor e i docenti. Lo svolgimento dell’attività scolastica, almeno per il biennio, si svolgerà in 5 giorni anziché in 6, modulando l’orario scolastico in base agli impegni sportivi degli alunni. 

Particolare attenzione verrà prestata agli studenti atleti di alto livello agonistico.

 

La struttura residenziale


Gli studenti fuori sede saranno ospitati presso una struttura alberghiera organizzata come servizio educativo convittuale.Ogni camera sarà dotata di bagno, televisore e connessione internet, con servizi di pulizie quotidiane, cambio biancheria settimanale e servizio di lavanderia/stireria.

Le stanze assegnate resteranno a disposizione dei ragazzi sia nei week end sia durante le vacanze natalizie e pasquali. La struttura sarà dotata di una sala studio ricreativa.

Il servizio educativo residenziale garantisce la relazione continuativa con le famiglie per un raccordo educativo, l’organizzazione del tempo extrascolastico, sia per quanto riguarda il sostegno allo studio e le attività per il tempo libero, la presenza dei tutor al momento dei pasti e il presidio notturno.

Gli studenti dovranno compartecipare economica­mente agli oneri per le attività sportive aggiuntive e, per coloro che usufruiranno dei servizi residen­ziali, anche degli oneri convittuali. /BM

 

Fonte: Regione ER

Limitazioni al traffico domenica 3 novembre 2019, dalle 8.30 alle 18.30 entro l'anello della tangenziale di Parma.

Le misure antismog adottate dal Comune di Parma sono collegate al PAIR – Piano Aria Integrato Regionale 2020 –. Il PAIR prevede limitazioni alla circolazione per i veicoli più inquinanti nei centri urbani dei Comuni con più di 30 mila abitanti ed in quelli dell'agglomerato urbano di Bologna, dal 1 ottobre al 31 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30 e nelle domeniche ecologiche.

Domenica 3 novembre è prevista la quarta domenica ecologica, con stop ai mezzi inquinanti entro l'anello delle tangenziali, dalle 8.30 alle 18.30.

Lo stop è previsto per veicoli a benzina pre – euro ed Euro 1; veicoli diesel fino ad Euro 3 compreso; cicli e motocicli pre – euro.

Possono circolare: veicoli benzina Euro 2 o superiori; veicoli diesel Euro 4 o superiori; cicli e motocicli Euro 1 o superiori. 

Le auto potranno raggiungere i parcheggi scambiatori: via Emilia Ovest, via Traversetolo-Esselunga (parcheggio scambiatore Sud - Est), Cavagnari, Palasport e Via Confalonieri. Inoltre è possibile accedere con auto soggette al divieto anche anche ai due parcheggi coperti del Duc – Direzionale Uffici Comunali, da viale Mentana, ed all'attiguo Dus, da viale Fratti – che saranno, quindi, percorribili. A questi si aggiungono i parcheggi scambiatori Nord, Est e Sud, il parcheggio di strada dei Mercati e quello di via Mantova-via Scola. Sarà anche utilizzabile il parcheggio Toschi, raggiungibile solo percorrendo viale Europa, via IV Novembre in entrata, viale Toschi e viale Bottego in uscita e Park Stazione FS via Villa Sant’Angelo. Sarà raggiungibile il parcheggio dell’Ospedale Maggiore di Via Volturno, Via Abbeveratoia, mediante itinerario indicato nel testo del provvedimento.

I parcheggi scambiatori in città sono 8 e gli autobus che li collegano si muovono su tre assi: Nord - Sud, Sud est - Sud Ovest e Est - Ovest. 

I parcheggi sono collegati con il centro città da linee urbane.

Il parcheggio Sud Est, in via Traversetolo (uscita 17 della tangenziale) è servito dalle linee 8 e 11.

Il parcheggio Sud, in via Langhirano, vicino alla rotonda del Campus universitario (uscita 15 della tangenziale), è servito dalla linea 21 nei giorni feriali e dalla linea 7 nei giorni festivi.

Il parcheggio Nord, nei pressi del casello dell'Autostrada A1 (uscita 6 della tangenziale), è servito dalle linee 2 e 7.

Il parcheggio Ovest, sulla via Emilia, nei pressi dell'intersezione con la tangenziale (uscita 10), è servito dalla linea 23 nei giorni feriali e dalla linea 3 nei giorni festivi.

Il parcheggio Est, nei pressi del quartiere Ex-Salamini (uscita 19 della tangenziale), è servito dalla linea 23 nei giorni feriali e dalla linea 3 nei giorni festivi.

Il parcheggio di Viale Villetta (uscita 13 della tangenziale) con emettitrice automatica in Viale Villetta/angolo via Stirone, è collegato al centro città con la linea 1.

Il parcheggio Palasport, in largo Beccaria, (uscita 12 della tangenziale) è servito dalla linea 5.

Il parcheggio Cavagnari, (uscita 12 della tangenziale) è collegato al centro con la linea 6.

Scegli il risparmio. Se lasci la macchina al parcheggio puoi acquistare il biglietto presso le emettitrici automatiche: solo € 2,50 (tariffa in vigore dal 1° ottobre 2019) per parcheggiare e utilizzare qualsiasi autobus della rete urbana, tutto il giorno! Spostarsi in città non è mai stato così conveniente. Il biglietto, valido per tutto il giorno, può essere acquistato all'emettitrice automatica del parcheggio. E' possibile utilizzare anche un biglietto ordinario che, timbrato in vettura, avrà validità limitata a 60 minuti. Si ricorda, poi, che sono entrate in vigore le linee notturne incluse nel prezzo.

Chi può circolare domenica: gli autoveicoli alimentati a benzina omologati Euro 2 o superiori; autoveicoli con alimentazione diesel omologati Euro 4 o superiori. Gli autoveicoli ad alimentazione elettrica o ibrida e gas metano o GPL; gli autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car pooling) ciclomotori e motocicli elettrici; inoltre veicoli derogati in ordinanza quali ad esempio, famiglie con una fascia Isee inferiore a 14.000 €; veicoli diretti agli alberghi, i veicoli di persone che svolgono attività di tipo sanitario, i mezzi che trasportano prodotti deperibili, i mezzi con a bordo portatori di handicap, e tutti gli altri veicoli espressamente indicati nell’ordinanza pubblicata integralmente sul sito del Comune di Parma.

SanzioniIn caso d’inosservanza dei provvedimenti è prevista la sanzione amministrativa di cui all’art. 7, comma 13 bis del Codice della Strada, pari a 164 euro, ridotti a 114,80 se pagata entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale.

 

Fonte: Comune di Parma

Un percorso formativo che coinvolge Comuni e Unioni in questi giorni a Palazzo Giordani. Durerà fino a fine novembre, con due giorni di incontri anche a Borgotaro. De Maria:”Un’iniziativa concreta per agevolare gli enti del nostro territorio”

Parma  –

E’ noto che  tra  i paesi dell’UE l’Italia è uno di quelli che troppo poco riesce ad utilizzare i fondi messi a disposizione, e che spesso i piccoli Comuni incontrano molte difficoltà a intercettare i finanziamenti vista la complessità delle procedure, così abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto per agevolare gli enti del nostro territorio” spiega Ferdinando De Maria, Delegato Provinciale al Coordinamento dei progetti internazionali e alla Progettazione europea.

Da questa esigenza è nato il percorso formativo organizzato da Provincia di Parma, Comune di Borgotaro e la preziosa collaborazione della rete SERN che si sta svolgendo in questi giorni a Palazzo Giordani e proseguirà in novembre, fino a raggiungere per due giornate anche il comune dell’alta Val Taro.

L’obiettivo è quello di promuovere la conoscenza delle opportunità di finanziamento di provenienza comunitaria, ma anche di sviluppare le competenze necessarie per la formulazione dei progetti e le capacità organizzative per la loro pianificazione e gestione.
Ai partecipanti vengono forniti strumenti metodologici e supporti operativi concreti.

Hanno aderito al corso circa cinquanta dirigenti e funzionari degli Enti pubblici del Parmense, tra Comuni, Unioni e Servizi interni della Provincia.

Il corso è anche l’occasione per sviluppare possibili proposte progettuali, e imparare come creare partnership e network con altre realtà europee per agevolare la condivisione di esperienze pratiche.
Gli strumenti  forniti dalle attività formative saranno poi applicabili ad un’ampia tipologia di progetti europei. 

“I Comuni hanno risposto molto positivamente – afferma Andrea Ruffini, dirigente dell’Ufficio Europa della Provincia, che con SERN ha tenuto le fila dell’organizzazione del corso – Abbiamo posto le basi per lavorare efficacemente su questi temi con gli Enti del nostro territorio, e per il prossimo futuro abbiamo in programma di creare un network di operatori tecnici di Comuni e Unioni, una sorta di ufficio intercomunale per la progettazione europea coordinato dall’Ufficio Europa della Provincia.”

La Provincia di Parma già partecipa inoltre al progetto Erasmus+ "Sinergy Audit", incentrato sulla promozione della qualità ambientale, insieme a diversi partner europei. Il ruolo della Provincia è quello di coordinare la sperimentazione e disseminare i risultati nei Comuni e Unioni interessate del territorio.


Un riconoscimento della Regione Emilia-Romagna ad un progetto dell'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma.

S’intitola “Abbattere barriere per produrre equità” il progetto dell’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Parma che si è aggiudicato l’etichetta GED – Gender Equality and Diversity, all’interno della V edizione del Premio ER.Rsi Innovatori responsabili.

Ieri a Ravenna la cerimonia di premiazione, a cui ha presenziato l’assessora alle Pari opportunità Nicoletta Paci, al Classis Ravenna – Museo della Città e del Territorio. Il Premio Innovatori Responsabili è un concorso annuale con cui la Regione Emilia-Romagna promuove e valorizza i progetti realizzati da imprese, associazioni e istituzioni pubbliche impegnate nell’attuazione degli obiettivi di sostenibilità indicati dall’ONU con l’Agenda 2030. 

L’etichetta “GED” (Gender Equality and Diversity Label -Etichetta di diversità e parità di genere) è introdotta dalla Legge regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere (L.R. 27 giugno 2014 n.6) ed è un riconoscimento destinato a una buona pratica relativa all’adozione di un modello organizzativo che favorisca il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici, valorizzandone le diversità e le competenze, nonché il valore economico, sociale e culturale di politiche non discriminatorie nei luoghi di lavoro. 

Il progetto presentato è stato realizzato all’interno del programma europeo denominato IUC,acronimo di “International Urban Cooperation”, che ha visto la città di Parma abbinata a quella di Fredericton, New Brunswick in Canada. 

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Gli obiettivi, a partire dalla creazione di una metodologia replicabile, sono l'identificazione delle barriere che impediscono percorsi di carriera per le donne nell'organizzazione municipale. Gli strumenti saranno utili per individuare i programmi e/o le modifiche dei percorsi che riguardano le carriere delle risorse umane e, in particolare delle donne, per affrontare gli ostacoli identificati e rimuoverli. 

Le attività sono state realizzate a partire dalla lettura dei bisogni, delle necessità, dei desideri, dei percorsi che riguardano donne e uomini. Le attività hanno visto la realizzazione di focus Group, a cura di esperte dell'Università di Parma, con il coinvolgimento e l'ascolto del personale dipendente (16 Dirigenti, 16 Posizioni Organizzative e 16 istruttori in incontri suddivisi per genere) del Comune di Parma. L'analisi del Focus Group ha condotto alla realizzazione di un questionario composto da 33 domane (chiuse e aperte) per indagare le opinioni di tutto il personale del Comune di Parma rispetto al tema dell'avanzamento di carriera delle donne. Seguirà la condivisione di una serie di indicatori per misurare l'uguaglianza di genere sul posto di lavoro e il confronto dei set di dati tra il Comune di Parma e il Comune di Fredericton (Canada) per cogliere le somiglianze le e differenze. Si giungerà alla stesura di un rapporto finale con la valutazione degli ostacoli identificati, per individuare potenziali iniziative e/o cambiamenti nell'organizzazione del Comune di Parma e nell'organizzazione del Comune di Fredericton. E’ stato previsto anche un corso di formazione per il personale del Comune di Parma e la stesura di linee guida.

Giovedì, 31 Ottobre 2019 10:42

Cresce l'alimentare al Sud.

Cresce l'alimentare al Sud. Fatturato aumentato più nel Mezzogiorno che nel resto del Paese. Ora la scommessa è sull'export

Il rapporto di Ismea in collaborazione con Cibus e Federalimentare mostra una fotografia del food & beverage nel Mezzogiorno

Salerno, 30 ottobre 2019 – Il settore agroalimentare del Mezzogiorno ha le carte in regola per rafforzare il suo ruolo strategico e rappresentare un fattore di traino economico per quest’area, puntando a un alto posizionamento in termini di qualità e al forte legame col territorio. È quanto emerge dal Rapporto sulla Competitività dell’Agroalimentare nel Mezzogiorno, realizzato dall’ISMEA, in collaborazione con Fiere di Parma e Federalimentare, presentato oggi presso l’Università degli Studi di Salerno.

Lo studio evidenzia come i recenti mutamenti dello scenario globale abbiano sostenuto una crescita senza precedenti delle esportazioni del Made in Italy alimentare, grazie a una ritrovata coerenza del modello di specializzazione agroalimentare italiano con le tendenze della domanda mondiale, che ha spinto l’export agroalimentare del Sud a toccare la cifra di 7 miliardi di euro nel 2018.
Nel Mezzogiorno, nonostante il consistente e duraturo impatto della crisi economica iniziata nel 2008, il permanere di un tessuto imprenditoriale caratterizzato da imprese medio-piccole e, più in generale, la conferma di alcuni storici limiti allo sviluppo economico, il settore agroalimentare è cresciuto, nell’ultimo triennio, in termini di valore aggiunto - che supera i 19 miliardi di euro -, di numero di imprese - 344 mila imprese agricole e 34 mila imprese dell’industria alimentare - e di occupati, che si attestano a circa 668 mila unità, pari al 10% del totale occupati al Sud.
Anche il confronto con il Centro-Nord mette in evidenza come, nello stesso periodo, il fatturato dell’industria alimentare sia cresciuto più al Sud (+5,4%) che nel resto del Paese (+4,4%).
La specifica composizione settoriale, l’elevata incidenza delle medie imprese – che si sono rivelate quelle più dinamiche e in grado di adattarsi ai mutati scenari – oltre che il determinante contributo delle imprese di più recente costituzione, hanno consentito all’agroalimentare del Mezzogiorno di ottenere performance di tutto rispetto e, in taluni casi, superiori a quelle dei corrispondenti settori del Centro-Nord.
Performance positive hanno riguardato soprattutto alcune filiere come caffè, cioccolato e confetteria (+14%), prodotti da forno (+18%), olio (+21%); in generale, un rinnovamento generazionale e la presenza di imprese più giovani hanno determinato maggiore dinamicità e capacità di rispondere alle esigenze del mercato.
Tra gli elementi più critici, soprattutto pensando alla necessità di agganciare il treno dell’innovazione, preoccupano i bassi livelli di immobilizzazioni nelle imprese del Mezzogiorno e il fatto che esse siano sostanzialmente tecniche con poca attenzione a quelle immateriali.

“Lo studio di ISMEA descrive il sistema agroalimentare meridionale come una realtà in forte espansione - ha detto Elda Ghiretti, Cibus and Food Global Coordinator, Fiere di Parma - Un dato confermato anche dall’aumento della partecipazione delle aziende del Sud a Cibus, passata negli ultimi 5 anni dal 17% al 36%. Cibus è la fiera alimentare di riferimento all’estero e vede la partecipazione di migliaia di buyer internazionali. La cresciuta partecipazione delle imprese meridionali a Cibus ha contribuito – ha riferito Ghiretti – all’aumento dell’export dei prodotti agroalimentari del Meridione che nel 2018 aveva toccato la quota di 7 miliardi e 110 milioni di euro, con un aumento del 6,1% nel quadriennio 2015/2018. Un dinamismo sostenuto anche dalla creazione di nuove forme di aggregazione private, come consorzi e associazioni, che consentono anche ad imprese di medie dimensioni di interloquire con importatori e distributori esteri”.

“Un trend positivo quello del nostro settore nel Mezzogiorno sia in termini occupazionali che in termini di fatturato – ha aggiunto il direttore di Federalimentare, Nicola Calzolaro – con grandi margini di crescita su diversi fronti. Uno su tutti, l’export. L’agroalimentare del Sud, infatti, è ancora molto orientato al mercato italiano e poco alle esportazioni che rappresentano meno del 20% di quelle totali del Paese. Una porzione davvero troppo piccola se si pensa alla potenzialità del nostro sud e all’importanza strategica dell’export per l’Italia. È necessario, dunque, l’impegno di tutti per farlo crescere e questo può avvenire attraverso l’innovazione, ma soprattutto attraverso un potenziamento della rete infrastrutturale senza la quale non si potranno mai sfruttare appieno le grandi possibilità dell’alimentare nel Mezzogiorno.

“L'agroalimentare nel Mezzogiorno riveste un ruolo sempre più rilevante, con primati in molti settori e una buona tenuta economica, segnali positivi che vanno letti con attenzione – ha dichiarato Fabio Del Bravo; occorre rafforzare adeguatamente la fase agricola e la sua integrazione con la parte a valle della filiera, favorire gli investimenti – soprattutto in innovazione – e prendere atto dei limiti, per esempio strutturali, individuando percorsi che già nel breve possano portare benefici: una maglia produttiva di dimensioni piccole è certamente un problema su molti fronti, ma lo è molto di più per le produzioni standardizzate che fronteggiano concorrenza di prezzo, piuttosto che per i prodotti differenziati del made in Italy. Incentivare forme di aggregazione e l’orientamento a produzioni tipiche che in quest’area hanno ancora molte potenzialità inespresse, può rivelarsi una leva strategica importante e può avviare un percorso di successo realmente attuabile”.

E' del 29 ottobre la notizia che verrà installato all'imbocco del viadotto tra Cremona a Castelvetro un tutor in grado di controllare il peso dei camion in movimento, e che le eventuali violazioni verranno sanzionate con multe che arriveranno direttamente a casa.

A tal proposito vogliamo ricordare la proposta del gruppo Amo Colorno, datata 6 giugno 2019, in cui si chiedeva alle due province di Parma e Cremona, proprio l'installazione di un "tutor overload" in grado di svolgere proprio la stessa funzione che verrà adottata sul viadotto tra Castelvetro e Cremona. Tutor da installare sul ponte del PO, tra Colorno e Casalmaggiore.

Peccato che ricevemmo una missiva dalla provincia di Parma che ci informava che per regolamento stradale nazionale, non era possibile installare un simile strumento, in quanto la legislazione attuale prevedeva a loro dire la possibilità di sanzionare un veicolo solo a seguito di pesatura sul posto.

Alla luce degli ultimi avvenimenti quindi, torna tutto in discussione?... La nostra idea adesso può essere presa in considerazione?...

Il nostro ponte teniamo a ricordare che è "rattoppato" e che per ben 21 mesi è stato chiuso causando un enorme disagio ai territori di Colorno e Casalmaggiore. Inoltre è ancora aleatoria la promessa di installazione (che doveva avvenire ad agosto di quest'anno) di autovelox e sensori per il peso totale dei camion sul ponte.

il gruppo
Amo Colorno

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SOTTO LE PROVE:
https://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/233497/ponte-sul-po-un-tutor-controlla-il-peso-dei-tir.html 
https://www.oglioponews.it/2019/06/06/ponte-riaperto-ora-venga-utilizzato-tutor-overload-la-proposta-amo-colorno/ 

Di Coopservice 30 Ottobre 2019 - Dal 5 all’8 novembre vi aspettiamo a Ecomondo, la fiera che vuole favorire lo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale innovativo e sostenibile, presidiando tutta la filiera dell’economia circolare e favorendo il networking internazionale.

Il XXI secolo è stato definito il “secolo dell’ambiente”. I governi, così come i singoli cittadini, non possono più presumere che le sfide sociali come l’inquinamento, il calo delle risorse naturali e il cambiamento climatico possano essere riservate alle generazioni future.

Attraverso politica, ricerca, istruzione, incentivi e relazioni lungimiranti con l’industria, il governo può svolgere un ruolo centrale nella costruzione di un futuro verde.

Le prospettive di successo non sono mai state così grandi. Un’era nascente di creatività e innovazione nella “tecnologia verde” (nota anche come “tecnologia pulita”) sta portando la promessa di un pianeta più sano, così come la prospettiva di imprese in crescita che possano sostenerne la salute. Il fermento che si sta formando attorno a questo settore ricorda i primi anni della rivoluzione informatica.

La speranza è che questo campo possa portare innovazione e cambiamenti nella vita quotidiana con lo stesso impatto dei personal computer e di internet.

Gli obiettivi della green industry


Gli obiettivi di questa industry in rapida crescita includono:

Sostenibilità: soddisfare le esigenze della società con modalità che evitino di danneggiare o esaurire le risorse naturali. In breve, soddisfare le esigenze attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie.
Design “Cradle to cradle” (ovvero “dalla culla alla culla): creare prodotti utilizzando materiali che possano essere completamente recuperati o riutilizzati.
Riduzione di sprechi e inquinamento modificando i modelli di produzione e consumo.
Innovazione: sviluppo di alternative alle tecnologie tradizionali, che siano combustibili fossili o agricoltura ad alta intensità chimica, che hanno dimostrato di danneggiare la salute e l’ambiente.
Sostenibilità economica: creare un centro di attività economica attorno a tecnologie e prodotti a beneficio dell’ambiente, accelerandone l’implementazione e creando nuove carriere che proteggano veramente il pianeta.
Aree di applicazione della green industry
I principi della ecosostenibilità si applicano ormai in un grande numero di industry. Vediamo qualche esempio di come si stanno sviluppando i settori dell’economia più colpiti da questa rivoluzione.

Energia
Forse il problema più urgente per la tecnologia verde, il settore dell’energia mira allo sviluppo di combustibili alternativi, di nuovi mezzi per generare energia ed efficienza energetica senza inquinare.

Bioedilizia
La bioedilizia comprende tutto, dalla scelta dei materiali di costruzione a quella dell’ubicazione delle nuove costruzioni. L’architettura e l’urbanistica si evolvono per avere un impatto meno devastante sull’ambiente.

Chimica
L’invenzione, la progettazione e l’applicazione di prodotti e processi chimici per ridurre o eliminare l’uso di sostanze pericolose per l’ambiente.

Nanotecnologia
La nanotecnologia prevede la manipolazione di materiali su scala nanometrica, un miliardesimo di metro. Alcuni scienziati ritengono che sia in arrivo la padronanza di questo settore che potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui produciamo materiali e prodotti. La “nanotecnologia verde” è l’applicazione della chimica green e dei principi di ingegneria green in questo campo.

Ecomondo: la fiera della green technology
Ecomondo è una fiera internazionale che, a Rimini, unisce in un’unica piattaforma tutti i settori dell’economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile.

Vengono presentate le nuove priorità normative/regolatorie, di ricerca e formazione sul fronte dell’economia circolare, i nuovi processi, anche 4.0 e prodotti annessi alla sua adozione a livello industriale, nelle città e nei territori, con un ampio programma di incontri internazionali che vedono la partecipazione di imprese innovative e ricercatori conosciuti in tutto il mondo per fare il punto dell’innovazione e divulgare le best practice.

Anche quest’anno Coopservice sarà presente con un proprio spazio espositivo per presentare i nostri servizi all’insegna dell’innovazione sostenibile. Dal 5 all’8 novembre, potrai trovarci allo Stand 019 del Padiglione B4.

(Think Magazine 28 ottobre 2019)

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Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia - II quadrimestre 2018 -

Reggio Emilia 30 ottobre 2019 - Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal regolamento e dagli accordi interprofessionali tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo ”a riferimento” del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/05-31/08/2018 nella misura di:


€ 72,50  il q.le,  IVA compresa e franco stalla
 
Il pagamento del latte sarà corrisposto:
-  60 giorni dalla pubblicazione (31.10.2019)
 

Vertenza 'La Perla'. Via libera del Ministero del Lavoro all'intesa raggiunta la notte scorsa in Regione tra sindacati e proprietà. Il presidente Bonaccini e l'assessore Costi: "Il lavoro e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori prima di tutto. Ora si apre una fase nuova, vigileremo sul rilancio dello storico stabilimento di Bologna"

"La Regione pronta a mettere in campo azioni e misure per la ricollocazione delle lavoratrici"

Bologna -

“Il lavoro, la dignità delle lavoratrici, dei lavoratori e il futuro delle loro famiglie. Questo prima di tutto. Siamo soddisfatti per i risultati raggiunti fino a qui, ora si apre una fase nuova per il rilancio dell’azienda. Restiamo a fianco delle lavoratrici de La Perla e dei sindacati che in questi mesi si sono battuti per trovare la migliore delle soluzioni possibili, che ora dovrà essere concretizzata, e le istituzioni locali con loro. Continuiamo a seguire da vicino la vicenda e a impegnarci per il futuro dello storico stabilimento di Bologna che rappresenta un pezzo importante del Made in Italy”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, dopo il via libera del Ministero del Lavoro all’intesa sulla vertenza de La Perla raggiunta ieri a tarda sera in Regione, a Bologna, tra lavoratori e azienda. Accordo che apre la strada della Cassa integrazione guadagni straordinaria e degli incentivi all’esodo. A ciò si affianca l’impegno della Regione, attraverso l’Agenzia regionale per il Lavoro, a mettere in campo azioni e misure di accompagnamento al lavoro per le lavoratrici al fine di raggiungere l’obiettivo della ricollocazione professionale.

La vicenda dell’azienda di lingerie bolognese si era aperta all’inizio dell’estate scorsa, quando la proprietà aveva avviato una procedura per l’esubero di 126 lavoratori. L’accordo, approvato oggi formalmente in sede ministeriale, ricalca il risultato raggiunto, dopo ore di confronto tra le parti, nella riunione convocata in viale Aldo Moro dall’assessore Costi, tra Regione, rappresentanti della proprietà, Agenzia regionale per il Lavoro, Città metropolitana di Bologna, sindacati di categoria e rappresentanti dei lavoratori.

“La firma di oggi al ministero è anche il frutto del lavoro svolto in questi mesi dall’azienda, i lavoratori, i sindacati e le istituzioni. Come già fatto in altre vertenze, la Regione si è impegnata a fare ciò che servirà per la ricollocazione delle lavoratrici che ne avranno bisogno", chiudono Bonaccini Costi.

Qual è la scuola adatta per me? Se mi accorgo che non ho fatto la scelta giusta, posso cambiare strada? Cosa farò da grande? Quale facoltà universitaria sarà meglio scegliere? Ci sono ancora professioni che privilegiano l’appartenenza ad un genere piuttosto che all’altro? Il Comune di Parma capofila nel Progetto di orientamento rivolto ai giovani della città e della Provincia. 

 

Parma -

Presentato in conferenza stampa dall'assessora all'Educazione del Comune di Parma Ines Seletti e dall'assessora alle Pari Opportunità Nicoletta Paci ORIENTAMENTE, un progetto rivolto ai giovani dai 12 ai 19 anni di Parma e della Provincia che vuole aiutare i ragazzi, le ragazze, le famiglie e gli insegnanti a orientarsi nella scelta della scuola, dell'Università e del lavoro. L'obiettivo è favorire un approccio consapevole alla scelta scolastica, universitaria e professionale, con iniziative per contrastare la dispersione scolastica e per incrementare il successo formativo.

 

"Presentiamo per il secondo anno il progetto Orientamente. A scuola di Futuro che permetterà ai nostri ragazzi di fare la scelta giusta per il loro futuro e farla in modo consapevole. E' un servizio che potrà sostenere anche le insegnanti nell'identificare le potenzialità dei ragazzi e dare loro le giuste indicazioni. E' un progetto che continuerà nel tempo avendo ottenuto un nuovo finanziamento da parte della Regione Emilia Romagna. Oggi presentiamo anche il sito www.orientamente.info on line e a disposizione dei cittadini, uno strumento molto importante", ha introdotto l'assessora Seletti.

 

"All'interno del progetto Orientamente c'è una parte dedicata a quelle che sono le attività STEAM, cioè tutte le attività dedicate alle ragazze, affinché la loro scelta sul proprio futuro professionale ricada anche sulle materie tecnologiche che al momento non avviene. E' un progetto che vede tutte le realtà del territorio unite e che cerca di invogliare le ragazze a scegliere anche materie e professioni scientifiche, tecnologiche e matematiche così da superare i pregiudizi di genere" ha sottolineato l'assessora Paci.

 

Chiara Rossi, coordinatrice del progetto Orientamente, ha presentato il nuovo sito, le funzionalità e le potenzialità messe a disposizione dell'utenza e Serena Freddi ha descritto le azioni svolte dagli sportelli di orientamento come "luogo in rete con le risorse del territorio vicine ai ragazzi"

 


Presenti alla conferenza stampa anche gli alunni che hanno messo a disposizione la loro immagine e le loro esperienza raccontata sul portale.

 

ORIENTAMENTE per il secondo anno consecutivo ha ottenuto un importante finanziamento dalla Regione Emilia Romagna e dal Fondo Sociale Europeo: ammonta a oltre 406 mila eu ro il budget assegnato al progetto, di cui è capofila il Comune di Parma che ha coordinato la progettazione e le attività attraverso il Settore Servizi educativi, in collaborazione con i Settori pari opportunità, sociale e politiche giovanili. Ampia è la rete di partner coinvolti, tutti impegnati da tempo a promuovere l’orientamento e a contrastare la dispersione scolastica: l’Università di Parma, le Scuole secondarie di primo e secondo grado del comune e della provincia gli Enti di formazione professionale, tra cui En.A.I.P. Parma titolare e capofila di una delle azioni del Progetto, la Provincia di Parma, l’Ufficio Scolastico Provinciale, i Distretti di Parma, Sud Est, Val Taro e Val Ceno, Fidenza, la Camera di Commercio, le realtà del terzo settore (tra cui Legacoop, Confcooperative, Proges e Consorzio di Solidarietà Sociale), le Associazioni d’Impresa (UPI, CNA, APLA).

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Uno degli assi portanti del Progetto è il sito www.orientamente.info, in cui vengono fornite una serie di informazioni e spunti di riflessione per i ragazzi, le famiglie e gli insegnanti per aiutarli ad affrontate la scelta della scuola secondaria di secondo grado con maggiore consapevolezza.

Presenti in sala oggi alcuni alunni di terza della scuola secondaria di primo grado che sono protagonisti di una prima campagna di sensibilizzazione: i loro volti tappezzano la città con un invito ai coetanei ad informarsi prima di scegliere la nuova scuola, navigando sul sito.

Nell’ambito del Progetto è stato inoltre attivato uno sportello di orientamento diffuso su tutto il territorio provinciale in cui gli studenti possono fissare un appuntamento per una consulenza gratuita con esperti orientatori. È possibile accedere allo sportello su appuntamento tramite una segreteria dedicata che accoglie le richieste per il Comune di Parma e i distretti, sia telefonicamente che per mail.

Questi i contatti: 0521/218554 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. È inoltre possibile richiedere un colloquio tramite il sito www.orientamente.info.

 

Per tutto l’anno scolastico, grazie alla collaborazione dei partner di Orientamente saranno attivati laboratori esperienziali per conoscere gli indirizzi tecnici e professionali, seminari tematici per un approccio consapevole alla scelta della scuola, dell’Università della Formazione e del lavoro, azioni di prevenzione e contrasto all’insuccesso e alla dispersione scolastica che si svilupperanno anche durante il periodo estivo, iniziative di marketing culturale, convegni ed eventi, per una diffusione della cultura tecnica e di una conoscenza del mercato del lavoro locale, anche attraverso il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale. Ad arricchire la gamma delle opportunità, verranno attivate da Enaip in collaborazione con una rete di Enti di formazione, una serie di iniziative di orientamento individuali e in piccolo gruppo e cicli di incontri in forma laboratoriale per promuovere le competenze di cittadinanza.

Un’azione specifica del Progetto prevede, infine, interventi finalizzati a incentivare nelle ragazze la conoscenza delle opportunità formative e professionali in ambito tecnico scientifico al fine di avvicinarle alla tecnologia al digitale e rinforzandone l’autostima e la fiducia nelle proprie scelte. Saranno quindi attivati laboratori esperienziali sulle materie STEAM, rivolti sia alle ragazze, sia agli insegnanti.

Le piante secolari sono malate e verranno abbattute il 5 e 6 novembre. Il sindaco Spina: «Una triste notizia, ma li rimpiazzeremo».

Hanno resistito al tempo, perfino alla Seconda Guerra Mondiale, i due cedri dell’Himalaya che da tempo immemore svettano di fronte al Municipio di Sala Baganza. Erano stati addirittura capaci di ricrescere più forti e più belli, dopo che, narrano le cronache degli anziani salesi, i tedeschi li avevano brutalmente tagliati per evitare che intralciassero la linea di tiro della mitragliatrice installata sul balcone della casa comunale, quasi a voler proteggere la comunità dall’orrore nazista. 

Ma anche le storie più lunghe e più belle sono destinate a finire, e nelle giornate di martedì 5 mercoledì 6 novembre, i due colossi verranno abbattuti. Tutta colpa di un piccolo parassita fungino chiamato Armillaria, che ne ha compromesso in modo irrimediabile le radici, al punto da minarne la staticità. Al loro posto però, e qui arriva la bella notizia, l’Amministrazione comunale ha deciso di piantare due gelsi bianchi. 

A indicare che per i due cedri non ci fosse più nulla da fare, erano state le analisi svolte a fine settembre da un pool di esperti agronomi, che avevano confermato il loro cattivo stato di salute. Del resto, a far temere il peggio c’erano i tanti rami rinsecchiti e il fogliame sempre più diradato. L’Ufficio Patrimonio del Comune di Sala Baganza, da anni svolge un’attività periodica di censimento delle piante di proprietà pubblica, monitorando attentamente il loro stato di salute. E dopo aver constatato visivamente le cattive condizioni delle piante, aveva deciso svolgere analisi più approfondite. Analisi che non hanno lasciato scampo.

La loro sostituzione con due esemplari di gelso bianco, nella variante senza frutti, è stata decisa per le caratteristiche di questa particolare specie che richiama fortemente la tradizione del nostro territorio. Il gelso bianco, poi, è una pianta longeva, robusta, in grado di crescere rapidamente e con una grande capacità di adattamento. Presenta inoltre una chioma folta e in autunno le sue foglie si colorano di un bellissimo giallo intenso. L’intervento prevede anche il restyling delle aiuole, affidato alla ditta specializzata Demetra di Milano, che verranno riempite con terra in grado di evitare la crescita di piante infestanti. 

Per il sindaco di Sala Baganza Aldo Spina, la sentenza di abbattimento «è sicuramente una notizia molto triste, perché si tratta di due esemplari bellissimi che hanno attraversato la storia della nostra comunità e ai quali siamo molto affezionati. Purtroppo – prosegue il primo cittadino – non ci sono alternative. Sono tuttavia soddisfatto della loro sostituzione, con piante che hanno un importante valore simbolico per il nostro territorio. E verranno riqualificate anche le aiuole, dove troveranno posto dei fiori bellissimi». 

Il Comune comunica infine che le operazioni di abbattimento dei due cedri saranno piuttosto complesse e comporteranno anche delle modifiche alla viabilità nel tratto di via Vittorio Emanuele II di fronte al Municipio.

 
 
 
 
 

Premiati i progetti vincitori del concorso collegato al programma di educazione finanziaria e imprenditoriale di UniCredit Social Impact Banking e dedicato alle classi del triennio degli istituti superiori. Oltre 270 scuole italiane in gara, dall’Istituto Melloni di Parma il miglior progetto realizzato dagli studenti delle IV superiori.

Parma -

Si è svolta oggi la cerimonia di premiazione del concorso Startup Your Life - Edizione 2019, collegato all’omonimo programma di educazione finanziaria e imprenditoriale di UniCredit Social Impact Banking dedicato agli studenti del triennio degli istituti superiori e al quale hanno partecipato più di 270 scuole in Italia. L’iniziativa è stata inserita tra gli appuntamenti del Mese dell’Educazione Finanziaria promosso dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Due i progetti vincitori assoluti, selezionati da una commissione di esperti: Kik Los, carta prepagata “amica dell’ambiente” che riconosce crediti ai titolari dai comportamenti virtuosi; proposta sviluppata dalla III D del Liceo Classico G. B. Vico di Nocera Inferiore (SA); e Parma Spazio Tempo, un’idea imprenditoriale basata sulla realizzazione di percorsi culturali interattivi supportati dalla realtà virtuale, capace di amplificare l’esperienza sensoriale dei visitatori. Selezionato tra quelli presentati dalle classi quarte e quinte, questo progetto è stato realizzato dalla IV A dell’Istituto Macedonio Melloni di Parma. Come premio, gli studenti di Parma potranno partecipare all’edizione 2019 dell’open summit di StartupItalia, ospitato dall’Università Bocconi di Milano.

Sono state inoltre assegnate cinque menzioni speciali. Una è andata al progetto “A portata di dito”, centrato sulla registrazione delle impronte digitali per autorizzare i pagamenti e presentato dagli studenti della III Q dell’Istituto ITCS G. Salvemini di Bologna che sono stati premiati per la creatività. 

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In UniCredit siamo orgogliosi del fatto che tutte le nostre azioni siano guidate da un forte senso etico, basato su valori chiari. Uno di questi è l’importanza di sostenere le comunità in cui opera la Banca. Attraverso il programma Social Impact Banking, UniCredit si impegna nel costruire una società più equa e inclusiva. Scopo principale è identificare, finanziare e promuovere persone e imprese che possono avere un impatto sociale positivo. Grazie al programma triennale Start Up Your Life, UniCredit vuole favorire lo sviluppo della cittadinanza attiva e responsabile e l’inclusione economica dei giovani”, ha dichiarato Giulio Pascazio, Global Head of Social Impact Banking.

Start Up Your Life - riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca tra i “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”- ha raggiunto dal suo avvio più di 15.000 studenti per ogni edizione, coinvolto oltre 270 scuole ed erogato 2.000.000 di ore di formazione tra didattica e progettazione esperienziale. A disposizione degli studenti una piattaforma digitale di cooperative learning e il tutoraggio di più di 450 educatori volontari tra dipendenti ed ex dipendenti di UniCredit.

“Per fare bene bisogna fare del bene. Per questo il ruolo dei volontari è fondamentale per la realizzazione di questa iniziativa. La loro dedizione è un elemento chiave non solo per lo sviluppo sociale dei nostri territori ma soprattutto delle generazioni future. L’associazione UniGens esiste grazie alla passione delle persone che nasce in un ambiente di lavoro positivo come il nostro, dove è importante l’impegno di tutti”, ha commentato Andrea Casini, Co- CEO Commercial Banking Italy.

Quest’anno, Startup Your Life ha ricevuto il primo premio per “Best Unique or Innovative Learning and Development Programme” da Brandon Hall, leader internazionale nella ricerca nel campo dell’istruzione.

Mobilità sostenibile. Emilia-Romagna sempre più a due ruote: investimenti per 5 milioni di euro in 20 Comuni medio-piccoli di tutta la regione per nuove piste ciclabili e riqualificazione dei percorsi. Bonaccini: "Insieme ai territori per spazi urbani più a misura d'uomo e ciò che serve alle comunità locali"

Bologna –

In Emilia-Romagna la mobilità sostenibile viaggia sempre di più su due ruote. Chi sceglie la bici per spostarsi potrà contare su nuovi investimenti per quasi 5 milioni di euro, di cui circa 2 di finanziamento regionale, per la realizzazione di piste ciclabili, messa in sicurezza e riqualificazione dei percorsi in 20 Comuni della regione.
La Giunta regionale ha infatti deliberato lo stanziamento delle risorse con l’obiettivo di favorire questo tipo di spostamenti, senza dubbio utili sia alla salute fisica sia alla lotta all’inquinamento.
I finanziamenti riguardano 20 progetti: quattro in provincia di Bologna, a Medicina, Castello d’Argile, San Giovanni in Persiceto, Calderara di Reno; cinque nella provincia di Forlì-Cesena: a Modigliana, Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli, Bagno di Romagna e Gatteo; due nel modeneseSan Prospero e Medolla; tre nel reggianoGualtieri, Scandiano e Campegine; due nel piacentino, Bobbio Villanova d’Arda; due in provincia di Ferrara, a Cento Copparo.
Infine, uno rispettivamente a Colorno (Pr) e Misano Adriatico (Rn).
Gli interventi sono stati presentati oggi in Regione, alla presenza dei sindaci dei comuni interessati. Si va dalla realizzazione delle piste ciclabili alla riqualificazione e messa in sicurezza dei singoli tratti, dalla segnaletica al riassetto della viabilità.
Si aggiungono agli oltre 30 finanziati dalla Regione poche settimane fa con quasi 3 milioni di euro per altrettanti Comuni al di sotto dei 50mila abitanti, per cantieri relativi a spazi urbani, strade, centri polivalenti e per il volontariato, sport e ulteriori opere sulla ciclo-pedonalità.

“Abbiamo deciso di allargare e rafforzare l’impegno per i territori insieme ai sindaci stessi- spiega il presidenteBonaccini- per la riqualificazione degli spazi e ciò che più serve alle comunità locali. Sulla mobilità sostenibile in particolare, non c’è alcun dubbio sul fatto che serva una svolta che guardi di più alla tutela dell’ambiente, così come questi interventi incidono sul miglioramento dell’assetto del territorio. E lo facciamo continuando a investire nella ciclo-pedonalità, così come lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo sul trasporto pubblico locale, quello ferroviario e lo spostamento delle merci dalla gomma al ferro. Le due ruote per gli spostamenti quotidiani casa-scuola e casa-lavoro, il turismo bike, l’intermodalità con il treno: stiamo creando le condizioni per vivere in città più a misura d’uomo- chiude Bonaccini- per centrare l’obiettivo fissato dal Piano regionale integrato dei trasporti (Prit 2025) di una percentuale di spostamenti sulle due ruote pari al 20% nella nostra regione”.

“In questi cinque anni- afferma l’assessore alla Mobilità, Raffaele Donini- abbiamo rimesso al centro con forza il tema della mobilità sostenibile, in particolare su ferrovia e su due ruote. Oltre 40 milioni investiti per dotare le nostre città di nuove piste ciclabili e ciclovie, che permettano ai ciclisti di muoversi su percorsi diretti e sicuri. Se pensiamo che più di due cittadini su tre compiono spostamenti quotidiani inferiori ai 10 chilometri, risulta evidente come la mobilità ciclistica debba diventare sempre più un mezzo di trasporto competitivo e sostitutivo dell'auto privata. Nella nostra pianificazione regionale- aggiunge- la mobilità ciclopedonale non viene intesa unicamente come fruizione turistica o modalità secondaria di spostamento ma come uno degli assi fondamentali delle nostre politiche”.

“Un’azione importante- precisa il sottosegretario alla Presidenza, Giammaria Manghi- che premia ulteriori 20 progetti in aggiunta ai 32 già selezionati in prima istanza dal bando dedicato a opere proposte dai Comuni medio-piccoli, a sostegno specifico di un indirizzo strategico indicato nel programma di mandato della Giunta regionale come quello inerente la sostenibilità ambientale e territoriale. Al contempo, si tratta di un fondamentale apporto alla capacità di investimento dei piccoli e medi Comuni, da anni ormai penalizzati dalla scarsità di risorse dedicate a disposizione”.

Emilia-Romagna prima regione per diffusione di piste ciclabili: oltre 40 milioni di investimenti  

Ammontano a oltre 25 milioni di euro le risorse stanziate dalla Regione, che hanno attivato investimenti per oltre 40 milioni nel corso dell’attuale legislatura, dal 2015, per incentivare lo sviluppo della mobilità sulle due ruote tra piste ciclabili e infrastrutture al servizio della mobilità sostenibile sviluppando 175 chilometri di nuovi percorsi urbani ed extraurbani.
Nel dettaglio, 8,2 milioni (Bando Por Fesr)sono stati impegnati per sostenere la realizzazione di 21 progetti presentati dai 13 comuni dell’Emilia-Romagna con più di 50 mila abitanti (Carpi, Cesena, Faenza, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e la Città Metropolitana di Bologna). 
Altri 9 milioni di euro (Bando Fsc) sono stati destinati al finanziamento di 29 progetti di nuove piste ciclabili e di integrazione o messa in sicurezza di percorsi già esistenti, selezionati attraverso un secondo bando, aperto a tutti gli enti locali della Regione, chiuso nel novembre 2018. Nel dettaglio, sono 7 gli interventi in provincia di Reggio Emilia; 4 a testa a Parma, Forlì-Cesena e Bologna; 3 a Piacenza e Modena; 2 a Rimini e 1 a Ravenna e Ferrara.
Ancora: 1 milione di euro è la cifra complessiva messa a disposizione per la nascita nel 2016 di 2 velostazioni a Bologna e Rimini e per l’allestimento di altre sette strutture per il deposito e/o parcheggio delle bici usate dai pendolari a ridosso di altrettante stazioni ferroviarie.
A questo elenco vanno aggiunti i 7,5 milioni assegnati dalla Regione nell’ambito del Piano nazionale per la sicurezza stradale, per un investimento complessivo di oltre 19,2 milioni di euro; risorse utilizzate in prevalenza per interventi di miglioramento della sicurezza e di moderazione del traffico su infrastrutture per la mobilità ciclistica nuove o già esistenti./OC

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