I riconoscimenti alle start up Graphene-XT (Bologna), Bestest (Trieste), e eProInn (Salerno).

UniCredit StartLab ha premiato tre startup italiane fra quelle selezionate da MatchER, programma di Open innovation promosso dalla Regione Emilia-Romagna tramite ART-ER, nuova società regionale per la crescita e l’innovazione, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di soluzioni innovative nell’ambito dei settori packaging, helth care & wellness e smart mobility.

Graphene-XT (Bologna) per il settore packaging; Bestest (Trieste) per health care & wellness; e eProInn (Salerno) per il settore smart mobility, le start up che hanno ricevuto lo speciale riconoscimento UniCredit StartLab. Le tre giovani e innovative realtà imprenditoriali potranno quindi accedere all’edizione 2020 del programma di accelerazione di StartLab che include un’Academy annuale, un programma di mentoring, facilitazioni nella ricerca controparti e organizzazione di Business Meeting con società del network UniCredit, soggetti istituzionali e potenziali investitori.

Graphene-XT ha sviluppato una tecnologia che permette di utilizzare il Graphene (materiale dalle straordinarie caratteristiche tecniche e proprietà conduttive) in una ampia gamma di impieghi industriali; Bestest, ha messo a punto un nuovo test che valuta la struttura interna dell’osso per prevenire e predire l’insorgenza dell’osteoporosi; eProInn, ha elaborato una tecnologia in grado di trasformare auto ad alimentazione tradizionale in veicoli ibridi ad energia fotovoltaica.

Le tre start up sono state premiate da UniCredit Start Lab a Palazzo Magnani, storica sede della banca a Bologna, che il 13 e il 14 novembre ha ospitato la due giorni conclusiva di MatchEr, centrata sul confronto e il networking tra startup italiane e internazionali e 40 imprese del territorio, fra cui alcune multinazionali. Oltre 400 gli incontri one-to-one realizzati.

UniCredit StartLab, è il programma di accelerazione e Open Innovation per neo imprenditori, con il quale dal 2014 UniCredit ha analizzato circa 5000 progetti, selezionandone oltre 300 per prendere parte ad un percorso di accelerazione sviluppato attorno alle esigenze specifiche dei giovani imprenditori, ai quali è stato fornito un supporto a 360 gradi per accompagnarli in tutte le fasi della vita aziendale.

 

Venerdì, 15 Novembre 2019 15:49

Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo

Un progetto espositivo e tante iniziative di valorizzazione culturale nel centenario della morte del direttore d'orchestra parmigiano: dal 22 novembre al 15 gennaio 2020 alla Casa della Musica, Museo dell’Opera e Casa del Suono.

Parma, 

Un progetto espositivo e tante iniziative di valorizzazione culturale per rendere omaggio al direttore d'orchestra parmigiano nel centenario della sua morte: “Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo” dal 22 novembre 2019 al 15 gennaio 2020 celebra la carriera e la vita dell'artista attraverso l'esposizione di materiali, visite guidate, percorsi didattici e concerti. 

Il ciclo di iniziative, a cura del Comune di Parma – settore Casa della Musica, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Parma, il Conservatorio di musica “Arrigo Boito”, la Fondazione Arturo Toscanini, l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e il Gruppo appassionati verdiani – Club dei 27, prenderà avvio il prossimo 22 novembre alla Casa della Musica, alle ore 16, con l'inaugurazione del percorso espositivo “Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo”, che si snoda tra Casa della Musica, Casa del Suono e Museo dell'opera e ripercorre le tappe della carriera del direttore, nato a Parma l’1 settembre 1860 e morto a Chicago (USA) il 19 dicembre 1919. 

Le esposizioni, corredate da un ricco catalogo a cura di Federica Biancheri e Giuseppe Martini, saranno visitabili gratuitamente dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 18

“Si tratta di una iniziativa – ha introdotto l'assessore alla Cultura Michele Guerra – frutto di una collaborazione corale tra enti e realtà musicali del territorio dedicata a un artista nostro concittadino che ha avuto un ruolo di primo piano a livello nazionale e internazionale e che merita di essere recuperato scientificamente”.

A sottolineare l'importanza della sinergia di intenti per la buona riuscita del progetto sono intervenuti anche Graziano Tonelli, direttore dell'Archivio di Stato di Parma Giuseppe Romanini, presidente del Conservatorio Arrigo Boito, e Massimo Galli, "Otello" del Club dei 27 Gruppo Appassionati Verdiani.

A spiegare nel dettaglio il programma delle iniziative e la genesi del progetto sono intervenuti i curatori del catalogo Federica Biancheri e Giuseppe Martini.

Le tappe del percorso espositivo sono realizzate attraverso l’esposizione di preziosi materiali documentari, fotografici e museali, provenienti dall’Archivio Storico del Teatro Regio, dal Museo “Riccardo Barilla” - Mediateca e Archivio Storico del Conservatorio “Arrigo Boito” e dalla sezione musicale della Biblioteca Palatina, parte del Complesso Monumentale della Pilotta. Ha collaborato alla realizzazione del percorso anche l’Archivio Storico Ricordi di Milano, che ha fornito le preziose immagini di bozzetti e figurini disegnati in occasione della prima rappresentazione di Madame Butterfly di Puccini, diretta nel 1904 a Milano al Teatro alla Scala proprio da Cleofonte Campanini. 

 

Visite Guidate 

La mostra sarà arricchita da un programma di visite guidate e percorsi didattici, appositamente studiate dal personale di Casa della Musica: la volontà del progetto è quella di far riscoprire al pubblico non solo la carriera musicale di Campanini, ma anche ricordarne il valore civico: egli sin dagli esordi si è impegnato, insieme al fratello Italo, celebre cantante, in attività filantropiche per il benessere dei suoi concittadini e del territorio, attraverso l’organizzazione di spettacoli di beneficenza e di stagioni liriche. 

 

Concerti 

A corredo del percorso espositivo gli enti coinvolti nell’organizzazione delle celebrazioni hanno previsto anche una piccola ma significativa serie di concerti.  

Si comincia proprio venerdì 22 novembre 2019 con “Quel primo settembre a Villa Campanini”, a cura della Fondazione Arturo Toscanini, su testo di Giulia Bassi, con Bruno Stori, voce recitante, e il Quartetto Eos. 

Si prosegue poi lunedì 9 dicembre con “Uno sguardo d’Oltreoceano: opera internazionale e songs americani”, a cura del Dipartimento di Canto e Teatro musicale e del Dipartimento di Nuove Musiche del Conservatorio di musica “A. Boito” , con il coordinamento del professor Raffaele Cortesi e del professor Alberto Tacchini. 

Il ciclo terminerà giovedì 19 dicembre con l'appuntamento “Cleofonte Campanini: l’arte è lunga e il tempo è breve”, ancora a cura della Fondazione Arturo Toscanini. 

Tutti i concerti sono a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili, ed avranno inizio alle ore 20,30, nella sala Concerti di Casa della Musica

Il 19 dicembre, giorno in cui ricorre proprio il centesimo anniversario della scomparsa del grande direttore parmigiano, sarà anche occasione per la città di ricordarlo con una breve cerimonia nel bellissimo famedio della famiglia Campanini al Cimitero della Villetta, che verrà ripristinato con la preziosa collaborazione di ADE Spa

 

Chi era Cleofonte Campanini

Cleofonte Campanini iniziò la sua carriera di grande direttore d’orchestra dopo un primo periodo di formazione alla Regia Scuola di Musica del Carmine, avviando da lì un percorso artistico da outsider: grazie all’appoggio del fratello, il grande tenore Italo, ma anche alla sua capacità intuitiva e al suo gesto appassionato, si trovò presto proiettato da Parma a Milano, poi nei teatri di Spagna, Portogallo, Francia e Sudamerica, al Covent Garden di Londra fino a New York, dove diresse la Manhattan Opera in concorrenza col Metropolitan, e infine a Chicago, dove fu direttore e general manager della Chicago Opera Company. 

Mentre in America diede vita a stagioni memorabili e d’avanguardia, portando le opere dei nuovi autori francesi e incoraggiando la formazione dei musicisti e cantanti americani, Campanini per Parma fu mecenate e benefattore. Nel 1913, l’anno in cui diresse al Regio le celebrazioni del primo centenario verdiano, acquistò e restaurò con criteri moderni uno dei teatri di Parma oggi scomparsi, il Politeama Reinach, con lo scopo di farne un centro sperimentale aperto ai giovani e istituì presso il Conservatorio un concorso di composizione per un’opera lirica, grazie al sostegno della sua amica Edith Rockfeller McCormick, e uno di canto per i giovani di tutto il mondo, da cui tra l’altro emerse Beniamino Gigli.

 

“Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo” 

Orari di apertura al pubblico: da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18, ingresso gratuito.

Per informazioni:

Casa della Musica, Piazzale San Francesco 1, 43121 Parma, tel. 0521-031170, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Venerdì, 15 Novembre 2019 15:13

La musealizzazione della Vasca Votiva di Noceto

Sarà aperto nella primavera del 2020 il museo archeologico che ospiterà la Vasca Votiva di Noceto, la terramara dell’Età del Bronzo rinvenuta in maniera del tutto incidentale nel 2004 nella zona sud del paese. Il ritrovamento, del tutto inaspettato, ha dato avvio ad un’avventura lunga 15 anni e ormai prossima alla conclusione, che ha visto l’Amministrazione Comunale di Noceto – con particolare riferimento alla determinazione del sindaco Fabio Fecci, che ha creduto “da subito” al progetto, come lui stesso più volte ha affermato – diventare la cabina di regia del più grande progetto di sviluppo culturale del territorio.

La Vasca Votiva, infatti, un unicum a livello europeo e tale da innovare profondamente, per le sue caratteristiche, le conoscenze scientifiche sull’Età del Bronzo, è un monumento senza confronti fra le strutture lignee pre-protostoriche europee: è la struttura più antica (XV secolo a.C.), più grande (70 m2) e meglio conservata.

Gli archeologi hanno riconosciuto l’elevatissimo potenziale di interesse scientifico, divulgativo e didattico della Vasca Votiva, che rappresenta la più alta testimonianza delle rilevanti competenze dei terramaricoli, finora fortemente sottovalutate, in tema di ingegneria, geotecnica, carpenteria e capacità di gestione del lavoro e delle risorse naturali. La vasca monumentale ben rappresenta l’eccezionale impegno della comunità agricola di realizzare un bacino artificiale di acqua per la deposizione delle offerte votive.

Le attività di scavo archeologico del reperto, il restauro e la ricomposizione degli elementi lignei e dei manufatti rinvenuti al suo interno, e la sua musealizzazione hanno comportato un cammino, intrapreso dal 2005, nel quale si sono incamminati con innegabile determinazione i soggetti in possesso delle necessarie conoscenze specialistiche, dando luogo con il Comune di Noceto ad uno storico e collaudato rapporto di partenariato: il Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” dell’Università degli Studi di Milano, il Segretariato Regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MiBACT), la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza (MiBACT), il Complesso Monumentale della Pilotta (MiBACT), lo studio di progettisti Atelier35architetti di Parma, e la ditta Opus Restauri, che  hanno collaborato uniti in una grande sinergia di competenze e intenti.

Un cammino che ha visto il Comune di Noceto assumere anche il ruolo di motore costantemente diretto verso la ricerca di finanziamenti esterni, che hanno coinvolto il MiBACT, la Regione Emilia Romagna e la Fondazione Cariparma; un sostegno finanziario di fondamentale importanza che ha fatto sì che l’investimento non abbia pesato sul bilancio del Comune, che però si è fatto carico della messa a punto di uno spazio idoneo ad ospitare la Vasca Votiva, presso il centro culturale Biagio Pelacani all’interno del centro museale intitolato a Francesco Barocelli, dove già hanno sede la biblioteca Don Milani e il teatro Giuseppe Moruzzi.

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Le opere strutturali affidate alla ditta SAM Carpenteria srl con sede a Montella (AV) nello scorso mese di aprile hanno previsto tutti gli interventi finalizzati alla musealizzazione del reperto: montaggio di controsoffitti, pannelli, corpi illuminanti, porzioni di pavimentazione, montaggio palco, completamento delle parti impiantistiche e murarie, posizionamento della struttura metallica di appoggio dove verrà allocata la Vasca Votiva. L’ultima e più delicata fase di rimontaggio del reperto è affidata alla supervisione dei geoarcheologi del Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” dell’Università degli Studi di Milano, mentre sono i funzionari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo ad avere in carico gli allestimenti del Museo, frutto di specifico appalto che prevede la posa di teche espositive, pannelli, arredo finale e audiovisivi.

Il progetto museale porterà ad una struttura molto suggestiva e concepita con criteri d’avanguardia da un team di architetti con esperienze maturate in contesti internazionali. Gli elaborati progettuali mostrano come l’obiettivo sia quello di voler ricreare il fascino dello scavo, che dalla terra ha fatto emergere la vasca, che verrà svelata solo alla fine di un percorso espositivo, lungo il quale saranno collocati gli oggetti lignei e ceramici rinvenuti durante lo scavo archeologico. Grande cura è stata inoltre posta nella scelta dei materiali e delle strutture espositive che, oltre a mostrare i reperti, avranno anche contenuto didascalico, e saranno integrate da un percorso grafico narrativo costituito da testi, immagini, ricostruzioni e fotografie.

Ausili multimediali racconteranno l’Età del Bronzo della Pianura Padana, con riferimento alla storia delle terramare, sullo sfondo audio di suoni particolarmente evocativi per ricreare la voce della natura, per restituire un ambiente dall’impatto emotivo particolarmente forte e capace di emozionare il visitatore e renderlo parte attiva di una scoperta che ha il suo fascino anche nel lasciargli spazio per una personale chiave interpretativa.

Le premesse per fare del Museo della Vasca Votiva un fondamentale polo di divulgazione scientifica ci sono tutte. Ad oggi le iniziative di valorizzazione hanno compreso numerose visite sui cantieri di scavo aperte al pubblico ed alle scolaresche, una mostra allestita nel 2007 –e replicata nel 2010 – che ha visto la presenza di oltre 6000 visitatori. I primi risultati scientifici dello scavo sono stati esposti nel volume a cura di Maria Bernabò Brea e Mauro Cremaschi “Acqua e civiltà nelle terramare – La Vasca Votiva di Noceto” edizione Skirà 2009, che ha visto la collaborazione di Angela Mutti, Chiara Pizzi e Paolo Ferrari.

 

Emilia-Romagna plastic free. Il Piano della Regione - condiviso con le parti sociali - per liberare dalla plastica uffici, strutture pubbliche, mense, sagre, eventi sportivi e spiagge. Bonaccini: "Incentivi, non aumento delle tasse, perché non vogliamo perdere un solo posto di lavoro. Lavoriamo insieme a enti locali, imprese, sindacati, associazioni e comunità scientifica per crearne di nuovi, per la tutela dell'ambiente e un futuro davvero sostenibile". Cabina di regia collegata al Patto per il lavoro per monitoraggio impatto economico e fondi necessari alla riconversione dei processi produttivi. Le 15 azioni della strategia regionale per ridurre drasticamente e poi superare l'utilizzo di plastica monouso, fatta eccezione per i presidi medico-sanitari, oltre a favorire la raccolta in mare e nei fiumi. Via i prodotti, bottigliette comprese, a partire dalle sedi della Regione, delle Agenzie regio nali e delle società in house. Apposite clausole in bandi e procedure di Intercent-ER, l'Agenzia unica regionale per gli acquisti nella pubblica amministrazione e nella sanità. L'assessore Gazzolo: "Ridurre gli effetti delle plastiche è un dovere di civiltà". Da subito pronti 2 milioni di euro, cifra che potrebbe aumentare già in sede di esame del bilancio 2020 in Assemblea legislativa.

Bologna –

Stoviglie, posate e bottiglie, grandi e piccole. Plastica monouso il cui utilizzo, ormai così massiccio, l’Emilia-Romagna vuole ridurre drasticamente e superare. Con l’obiettivo di passare gradualmente a soli materiali alternativi ed ecocompatibili. Unica eccezione, i presidi medico-sanitari.  “PlasticFreER” è il Piano della Regione approvato dalla Giunta nell’ultima seduta per una strategia condivisa con enti pubbliciimpresesindacatiassociazioni comunità scientifica per liberare dalla plastica usa e getta uffici, mense, sagre e feste e ripulire spazi pubblici, fiumi, mare e spiagge. Un percorso comune in 15 azioni per un’economia sempre più circolare e sostenibile.

Riconvertire, ridurre e ripulire.Sono tre i pilastri della norma approvata dalla Giunta regionale che si traducono in sostegno, con fondi e incentivi, per la riconversione delle imprese che producono plastica con particolare riferimento a quella monouso; aiuti agli enti pubblici e ai privati che decidono di ridurne l’uso e un progetto speciale di puliziaper rimuovere i rifiuti - in particolare quelli plastici - dai letti dei corsi d’acqua, dal mare e negli spazi pubblici.

Pronti da subito quasi 2 milioni di euro, ma l’auspicio è che giànell’ambito dell’esame del bilancio 2020 della Regione – la manovra ha iniziato in questi giorni l’iter in Assemblea legislativa con l’arrivo in Aula a inizio dicembre – si possano aumentare le risorse disponibili, soprattutto per il settore produttivo. Il Piano non segue infatti una logica sanzionatoria bensì punta alla gestione condivisa della fase che si apre: collegata al Patto per il Lavoro con tutte le parti sociali, verrà istituita una Cabina di regia che dovrà stabilire modi e tempi di attuazione delle azioni previste, valutando gli impatti dal punto di vista ambientale ed economico e quindi definire i fondi necessari.

“In Emilia-Romagna, con un provvedimento inedito, ci diamo l’obiettivo di liberare dalla plastica usa e getta tutto il territorio regionale: in modo progressivo, con fondi e incentivi, e sostenibile per le imprese e per i lavoratori. Lo facciamo- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- con una strategia condivisa con le attività produttive, i sindacati, gli enti pubblici e le associazioni di categoria, senza mettere un euro di tasse in più, anzi, con premi per chi sceglierà di riconvertire la propria produzione in un’ottica di economia circolare e per chi deciderà di liberarsi dalla plastica nella propria attività”.

“Vogliamo sostenere una filiera, quella del packaging- prosegue- fondamentale non solo per la nostra regione ma per il Paese, in una transizione verso un futuro più sostenibile e in grado di rispondere alle sfide del cambiamento climatico”.

“Stiamo analizzando in un tavolo tecnico- chiude Bonaccini- l’impatto reale delle misure al vaglio del Parlamento e, parallelamente, faremo altrettanto per definire azioni di sostegno alle imprese impegnate nella transizione. Siamo convinti che lavorando insieme riusciremo a condividere una crescita a misura d’ambiente, senza perdere un solo posto di lavoro”.

Alcune azioni, in sintesi

Tra le azioni previste, in primo luogo un’azione capillare all’interno della Regione e nelle sedi delle agenzie regionali e delle società in house per la sostituzione progressiva di tutti i prodotti in plastica monouso, bottigliette comprese, oltre che nelle mense e nei bar interni di ospedali, scuole e aziende, sulle spiagge, negli stabilimenti balneari, nelle aree protette, nelle sagre, feste e manifestazioni pubbliche, eventi sportivi.  

Con un sistema di premi e incentivi per tutte le realtà, pubbliche e private, che sostituiranno il monouso con oggetti riciclabili e riutilizzabili.

E poi un progetto speciale di raccolta delle plastiche abbandonate nell’ambiente per limitare l’inquinamento, oltre che dei fiumi e degli spazi pubblici, anche del mare con la possibilità di un accordo agricolo di filiera specifico per le associazioni dei pescatori e degli acquacoltori, oltre al sostegno alla progettazione di nuovi prodotti che rispondano alle esigenze di riutilizzo, riparazione e riciclaggio nei settori agricolo, agroalimentare e della miticoltura.

E ancora, allo studio incentivi per promuovere la vendita di prodotti sfusi negli esercizi commerciali, in linea con le azioni previste dal Governo nazionale.  

E per i Comuni contributi del ‘fondo d’ambito’ legati ad azioni di prevenzione e riduzione di imballaggi in plastica, utilizzando ad esempio le cosiddette “casette dell’acqua”, i “kit di lavastoviglie” e le stoviglie riutilizzabili.

Per il mondo dell’impresa e del lavoro, è previsto il sostegno alla riconversione industriale dei processi e dei prodotti nell'ottica dell'economia circolare, anche attraverso progetti di ricerca e sperimentali che portino verso soluzioni eco-compatibili in sostituzione delle attuali plastiche o all’utilizzo di plastiche riutilizzabili; si prevede poi la possibilità di percorsi di riqualificazione professionale con l'obiettivo di tutelare e riqualificare l'occupazione.

E un Portale della prevenzione sul web per raccogliere divulgare le iniziative realizzate sul territorio per la riduzione della produzione dei rifiuti urbani e speciali.

“Ridurre gli effetti delle plastiche-spiega l’assessore regionale all’ambiente, Paola Gazzolo- è un dovere di civiltà che la nostra Regione intende assumere nei confronti delle generazioni future, con una grande azione di squadra tra Istituzioni, operatori economici, associazioni e cittadini perché ciascuno fornisca un contributo concreto per la transizione verso modelli di consumo più sostenibili”.

“La chiave dell’approccio regionale- prosegue Gazzolo- sta proprio nel decidere insieme, con tutti i soggetti coinvolti, le modalità e l’agenda delle azioni per politiche capaci di far compiere un salto di qualità importante al territorio in materia ambientale, rendendo al tempo stesso l’economia regionale sempre più competitiva e più resiliente”. /BB

Parma presenta un nuovo appuntamento green. Illustrato in Sala Stampa del Municipio il programma di iniziative della Settimana Europea della Riduzione Rifiuti -SERR - 2019. Era presente l'Assessora alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma Tiziana Benassi ed i partner coinvolti nei progetti. Dal 16 al 24 Novembre per Parma è Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti SEER. 

Parma, 14 Novembre 2019

E’ stato stimato che nei prossimi 15 anni il pianeta produrrà oltre 6 miliardi di tonnellate di rifiuti all'anno. Il risultato, oltre ai problemi ambientali è calcolato in una spesa di gestione che raggiungerà i 400 miliardi di dollari. La via d'uscita è quella di gestioni corrette e recupero dei materiali.  Sul tema torna a Parma un’iniziativa, promossa con Legambiente, che propone una settimana dove vengano premiate azioni concrete e creative per la riduzione dei rifiuti. Torna la settimana europea per la riduzione dei rifiuti SEER. Dal 16 al 24 novembre 2019 il Comune di Parma, Assessorato alle Politiche di Sostenibilità Ambientale ha raccolto un ricco calendario di iniziative volte a diffondere a Parma una “gara” di azioni che prevengono, riducono e riciclano correttamente i rifiuti. L’iniziativa allargata a livello europeo (nata all’interno del Programma Life della Commissione Europea ) ha l’obiettivo primario di sensibilizzare istituzioni, stakeholders e consumatori circa le strategie e le politiche di prevenzione della produzione di rifiuti che gli Stati dell’Unione Europea sono tenuti ad attuare. La manifestazione  stata presentata da Tiziana Benassi, Assessora del Comune di Parma, Gianfranco Carrera, Mano in Mano, Lucia Siri, Ecosolgea e Altrogiro e Ornella Bertuglia di IREN. “L’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare verso il tema dei rifiuti, ma anche di esprimere una rete, un sistema che si è creato a Parma con gli operatori del territorio. Oltre a iniziative volte a scoprire i centri di riuso di Parma, ad allungare la vita degli oggetti e quindi a creare meno rifiuti, inaugureremo un progetto primo in Italia a livello territoriale per il recupero delle bottiglie di pet bottle to bottle  (che secondo le linee guida EFSA devono seguire una filiera certificata per essere riimmesse nel beverage) e sosterremo l’attività della casa ecologica di GioCampus come strumento di efficientamento dell’utilizzo di acqua ed energia e per un cambio di abitudini nei più giovani” Ha detto Tiziana Benassi. 

 

Questo il programma della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2019 di Parma: 

Il 19 Novembre alle ore 10,30 presso Gastronomi Hub - Provincia di Parma P.le della Pace, 1 Illustrazione della Casa ecologica, dove educare i bambini alle buone pratiche e alle 3R (Riuso, Riduzione, Riciclo) 

Il 19 Novembre dalle ore 10.00 alle 13 presso gli Orti Sociali della Crocetta si terrà la presentazione del progetto Orto rifiuti zero e dei primi risultati conseguiti negli orti già serviti dalle piazzole di compostaggio. Promozione del compostaggio domestico con illustrazione dello sconto  TARI. Corso di gestione compostiera.

Il 21 Novembre ore 10,30  nella Sala Stampa del Municipio verrà presentata in conferenza stampa la prima sperimentazione territoriale del “Bottle to Bottle”. La raccolta del PET è finalizzata alla produzione di altre bottiglie e i processi di riciclo sono svolti in collaborazione con CORIPET ed IREN. 

Il 22 Novembre ore 10.30 sempre in Sala Stampa in collaborazione con Ecosolgea e Altrogiro si terrà la presentazione del progetto del nuovo centro del riuso di piazzale Sicilia, denominato "Officina Sociale"

Il 23 Novembre dalle 10 alle 12 Presso il Centro del Riuso di Via Lazio l’invito è per un laboratorio di riparazione beni che si svolgerà in collaborazione con Ecosolgea e Altrogiro 

Da Giovedì 21 a Sabato 23 sono inoltre previste giornate “Porte Aperte” presso i centri di riuso privati di Parma  per far conoscere le realtà, le attività, le possibilità di consegna e ritiro beni. Le Sedi dei Centri riuso di Parma sono 5:

  • "Di Mano in Mano - Negozio del vestito usato" via Valenti 6 
  • Mercatino dell'Usato di "Di Mano in Mano", via Cremonese 21 
  • Magazzino "Di Mano in Mano", via Depretis 7/a  
  • LabOfficina Cigno Verde, via Belli 10/a 
  • Centro del riuso Altrogiro, Via Lazio, 4.    
Giovedì, 14 Novembre 2019 15:01

Sala Baganza capitale del benessere

Sabato 16 e domenica 17 novembre, la Rocca ospita “BioEssere”. Oltre 30 eventi tra incontri, whorkshop, degustazioni, cooking show, laboratori e dimostrazioni.

Parma  

Metti una location storica esclusiva, tre piani di esposizione-mostra mercato, quattro spazi eventi, oltre trenta appuntamenti, tra incontri, workshop, degustazioni, cooking show, laboratori per bambini e dimostrazioni. E aggiungi numerosi professionisti a disposizione per trattamenti e consulenze personalizzate. Tutto questo è BioEssere 2019, la due giorni dedicata al benessere che si svolgerà venerdì 16 e sabato 17 novembre alla Rocca Sanvitale di Sala Baganza, in provincia di Parma.

La manifestazione, presentata con una conferenza stampa nella mattinata di martedì 12 novembre nella Rocca di Sala Baganza e organizzata da Bi&Bi Eventi ed Ideares con il patrocinio del Comune, sarà un’occasione unica per incontrarsi e confrontarsi su tematiche attuali come salute, alimentazione  naturale, trattamenti per il corpo olistici e e le pratiche dolci di benessere naturale.

Prendersi cura di se stessi, nel rispetto dell’equilibrio corpo e mente, in armonia con la natura, queste saranno le parole chiave di due giorni di appuntamenti e dimostrazioni: cooking show, degustazioni, laboratori, free class e presentazioni di libri, tra cui quella del famoso libro “Il Digiuno per Tutti” di Stefano Erzegovesi, vincitore del premio Bancarella Cucina 2019. Ma non solo perché a BioEssere 2019 ci sarà il tempo anche di conoscere da vicino storie come quelle di Daniele Raco, comico della scuderia Zelig, che presenterà il suo libro “La Gallina” per raccontare il fenomeno della dipendenza dal gioco, di scoprire nella pratica discipline come il pilates, lo yoga, o ancora le filosofie del Qi Gong, dell'ayurveda o dello shiatsu e di fare acquisti in un market selezionato.

All’evento parteciperà anche il dottor Francesco Chiampo del Centro San Girolamo di Parma, polo di livello nazionale per la riabilitazione e la medicina fisica, che illustrerà i servizi del Centro, dalla spinometria per rilevare problemi della spina dorsale senza raggi x, alla fisioterapia, dal ricondizionamento muscolare al Pilates, fino all'esoscheletro HAL, di cui il centro parmigiano è esclusivista per l'Italia.

Per l’intera durata dell’evento, al primo piano della Rocca sarà presente un market selezionato tutto dedicato al bio e al naturale; tra gli stand sarà possibile trovare cosmesi naturale, scarpe vegane e posturali, monili energetici, ritratti dell’anima, thè dello Sri Lanka, tessili naturali, lampade di sale e prodotti a base di olio di Argan. Il market rispetterà gli orari della manifestazione in orario continuato.

 

Il secondo piano è invece dedicato ai trattamenti: i visitatori potranno cogliere l’occasione per provare massaggi shiatsu, massaggi rilassanti effettuati con tecniche orientali, cristalloterapia, bagni sonori e altro ancora. 

 

Il biglietto di accesso avrà un costo di 5 euro per l’entrata giornaliera (i bambini entro i 12 anni hanno l'ingresso gratuito), gli eventi in programma saranno ad entrata libera fino a esaurimento posti. 

 

Nell'area esterna alla Rocca sarà presente anche una proposta di street food che saprà premiare i sapori e anche la voglia di tenersi in forma, con proposte dolci e salate, vegetariane e gluten-free, con prodotti a base di farine antiche, integrali e macinate a pietra.

 

«BioEssere per noi era un'iniziativa da cogliere – sottolinea il sindaco di Sala Baganza Aldo Spina –, perché rientra a pieno titolo in quella che è l'identità della Rocca Sanvitale e, più, in generale della nostra comunità. Il tema della qualità della vita ci interessa moltissimo e come Amministrazione comunale vogliamo creare eventi che non siano soltanto apprezzati, ma che abbiano anche un'utilità e in questo senso sentiamo anche una grande responsabilità. Riteniamo inoltre che sia fondamentale percepire gli spazi del comune come vitali e questa manifestazione soddisfa pienamente questa nostra volontà».

«Ringraziamo Bi&Bi e Ideares per aver scelto il nostro comune – afferma il vicesindaco Giovanni Ronchini –. BioEssere è un'occasione straordinaria per approfondire il concetto di benessere, argomento divenuto quasi un diritto. Oggi è necessario riflettere sulla nostra qualità della vita. Ci stiamo impegnando affinché la Rocca diventi sempre di più un luogo di confronto tra persone e su temi importanti, per la comunità ma non solo. Realizzare qui BioEssere ci sembrava coerente con una serie di iniziative che si sono già svolte a Sala Baganza. Auspichiamo che questa possa essere la prima di una lunga serie di edizioni».

Danilo Biacchi, titolare di Bi&Bi Eventi, ha a sua volta ringraziato l’Amministrazione comunale per l’ospitalità. «Siamo entusiasti di poter realizzare BioEssere in questa bellissima location – aggiunge –. La Rocca Sanvitale è stata fin da subito nei nostri pensieri, un luogo che si presta a questo tipo di evento, nel quale crediamo molto. C'è molto interesse intorno al benessere e alla salute e crediamo che siano argomenti attuali e molto importanti da affrontare».

Emanuela Dallatana di Ideares, osserva come l’azienda di organizzazione e promozione eventi, abbia «aperto un grande focus sul food, dopo aver realizzato il Gola Gola Festival, sulla tematica “alimentazione sana ed equilibrio mente corpo”. Credo che la parola “benessere” sia abusata, ed è bene dunque approfondire il discorso e offrire al pubblico spunti e metodi per poter vivere meglio»

Giovedì, 14 Novembre 2019 14:35

Parma Bene Comune

Proposte per un'amministrazione condivisa, il titolo del Convegno che si è tenuto a Palazzo del Governatore, organizzato dall’Assessorato Partecipazione e Diritti dei Cittadini del Comune di Parma in collaborazione con Labsus, laboratorio per la sussidiarietà.

Parma -

Un nuovo modo d'intendere l'interesse delle comunità con il focus sulla cura dei beni comuni.

Da una parte l’amministrazione dall’altra la cittadinanza, ma alleati per una definizione condivisa del concetto d’interesse generale.

Il patto di collaborazione fra amministrazione pubblica e cittadinanza (associazioni, gruppi di cittadini e cittadine, istituzioni scolastiche) produce qualità nelle relazioni e promuove un vero modello sociale, con un approccio collaborativo e non competitivo.

All’incontro è stato aperto dal Sindaco Federico Pizzarotti: “La cittadinanza attiva è la nuova strada che hanno amministrazioni e cittadini per una gestione adeguata e funzionale, sia per carenza di risorse sia per responsabilità condivisa. Le cose pubbliche sono di tutti e alla fine di nessuno perché si delega e si aspetta passivamente l’intervento delle istituzioni”. Il Sindaco ha anche valorizzato il ruolo dei CCV, ricordando che la sua amministrazione li ha istituiti ufficialmente nel 2015 e che, da allora, si sta facendo un percorso significativo e costruttivo. L’Assessora Nicoletta Paci ha ribadito quanto gli strumenti partecipativi siano importanti: “Il Comune ha realizzato il Regolamento di Cittadinanza Attiva e investe sul tema della formazione, con la convinzione che la nuova cultura partecipativa vada coltivata, valorizzata e promossa”.

È intervenuta la Dirigente del Settore Associazionismo, Partecipazione e Pari opportunità, Debora Saccani a illustrare il percorso di formazione realizzato da Labsus e rivolto ai Consigli dei Cittadini Volontari, alle associazioni, ai cittadini. Incontri, simulazione della costruzione di patti, plenarie per condividere un nuovo pensiero dedicato alla cura condivisa dei beni comuni, e quindi delle comunità e delle città.

La parola è passata alle esperienze già presenti in città: la Dirigente scolastica Nadia Malcisi dell’Istituto Salvo D’Acquisto e Benedetto Campione del Gruppo Scuola hanno parlato del patto di collaborazione firmato per il progetto “Orto urbano e serra di comunità” nel quartiere Montanara. Storie di comunità che confluiscono in progetti comuni.

Poi è stata la volta di Sara Deledda, coordinatrice del CCV Oltretorrente e di Paolo Bertozzi, consigliere che hanno raccontato il percorso che ha condotto dal progetto di bilancio partecipativo alla costruzione di un patto di collaborazione strumento di aggregazione utile per superare distanze anche fra i membri della comunità.

Infine ha concluso i lavori Gregorio Arena, Presidente di Labsus. “Come si può sviluppare la cultura dei beni comuni? Anche perché è evidente, e da tanti anni, che l’amministrazione pubblica non può da sola farsi carico di tutte le situazioni sempre più complesse, ma deve cercare la collaborazione dei cittadini. Prendersi cura dei beni comuni non è fare manutenzione, ma cambia la qualità dell’intervento. Il modello partecipativo si sta diffondendo con grande velocità perché libera energie che ricadono, in maniera positiva, su tutta la comunità”.

 

Parma 13 novembre 2019 - Anche la federazione di Parma di Articolo 1 partecipa al percorso verso la presentazione della lista Emilia Romagna CORAGGIOSA per le elezioni regionali del prossimo 26 gennaio. La lista è stata presentata sabato scorso a Bologna, durante una manifestazione alla quale hanno partecipato Elly Schlein, eurodeputata fino al giugno scorso, il Sen. Vasco Errani già presidente della Regione, Silvia Prodi, Igor Taruffi, Gianluca Sacchi e Piergiovanni Alleva.

Nel corso dell’inziativa sono stati presentati i temi su cui maggiore sarà l’impegno programmatico della lista, a partire dalla necessaria transizione ecologica. “Ci sono tante questioni da affrontare – ha affermato Vasco Errani – ma prima di tutto dobbiamo dimostrare che l’Emilia-Romagna ha un nuovo ruolo a livello nazionale. Dobbiamo dimostrare che c’è un’altra strada rispetto al sovranismo di questa destra pericolosa che sempre più si sta diffondendo e che c’è un’altra strada per un nuovo centrosinistra”.
La politica è in crisi, ma dobbiamo essere netti su chi vogliamo rappresentare: dobbiamo portare esigenze, necessità e bisogni che oggi ancora non trovano una risposta”. La strada, secondo gli organizzatori, è quella di “un progetto civico e politico insieme, da costruire a più mani, mettendo insieme competenze e sensibilità diverse per costruire una visione comune di futuro per i prossimi cinque, dieci, vent’anni”. Un progetto condiviso e collettivo: “Contiamo sul contributo di tutte e tutti coloro che sentono la stessa urgenza – spiegano i promotori – e vogliono mettere al centro di questa visione le due grandi sfide su cui ci giochiamo la responsabilità che abbiamo verso le prossime generazioni: la questione ambientale e quella sociale”.
Alla presentazione sono intervenuti esponenti dell’Anpi, della CGIL, di Legambiente, ragazze e ragazzi di Fridays for future. Sono queste le realtà che sono intervenute per portare il loro contributo a un progetto che nasce con l’ambizione di mettere insieme le diversità. È su questo che punta nelle sue conclusioni Vasco Errani, alla guida della Regione Emilia-Romagna per 15 anni, dal 1999 al 2014: “Dobbiamo essere in grado di costruire un progetto in cui differenze sono una ricchezza. Altrimenti rischiamo che le nostre diversità diventino una strada per la vittoria delle destre”. E aggiunge: “La destra ha un’idea chiara a come rispondere ai cambiamenti che producono incertezza e paura: risponde con la chiusura, ma l’Emilia-Romagna è relazione. Risponde con la paura, ma l’Emilia-Romagna è saper fare. La destra è egoismo: ‘io vado avanti comunque’. L’Emilia Romagna è: ‘io vado avanti solo se ci sei anche te”.

Mirandola, piano triennale per la realizzazione di aree verdi e boscate. Sara’ nel bilancio di previsione 2020-2022 che sarà votato nel consiglio comunale di venerdi’ 15 novembre. Oltre 6000 gli alberi che verranno messi a dimora e curati

Un piano triennale per la realizzazione di aree verdi e boscate nel territorio di Mirandola, a partire dal capoluogo. “Si tratta di una priorità: la copertura finanziaria prevista a riguardo è già contenuta nel Bilancio di Previsione 2020-2022, che sarà votato venerdì 15 novembre 2019 dal Consiglio comunale. Il piano andrà ad integrare parte del bosco di cintura esistente, prevedendo inoltre la piantumazione di aree di proprietà comunale in contesti a bassa concentrazione di verde, oltre che di bonifica di aree precedentemente occupate dai moduli abitativi provvisori, realizzati post terremoto e ormai completamente rimossi dal marzo 2017.” E’ quanto afferma l’Assessore alla Qualità Urbana e Sviluppo Sostenibile Letizia Budri.

“La fotosintesi clorofilliana è uno dei più importanti processi che muove, da sempre, i cicli naturali di rigenerazione. Spesso lo si tende a dimenticare o lo si dà per scontato, ma il contributo che le essenze vegetali portano in un ecosistema è fondamentale, ancor più nei contesti urbanizzati, all'interno dei quali l’abbattimento di CO2 in modo naturale diventa una delle prime forme di tutela ambientale: un singolo albero può assorbire fino a 150 kg di CO2 all’anno e sequestrare carbonio dall’atmosfera, contribuendo così a mitigare il cambiamento climatico”, tiene ad evidenziare Budri

“All’interno del capoluogo, ma poi procederemo anche in ambito frazionale, sono già stati individuati oltre 71.000 mq di aree, che vedranno la realizzazione di bosco, radure e "piantate" (a seconda della conformazione e dello sviluppo delle superfici) per oltre 6.000 alberi, che verranno messi a dimora e curati nella delicata fase di attecchimento – continua l’Assessore alla Qualità Urbana e Sviluppo Sostenibile - Se l’obiettivo dunque, è la crescita degli alberi urbani per fornire l’aiuto necessario finalizzato all’abbattimento di CO2, la piantumazione va curata, rispettando i sesti di impianto e seguendone la crescita in un ambiente, quello dell'asfalto e del suolo igroscopico della città, che non gli è del tutto congeniale.”

“Si tratta quindi di un vero e proprio investimento per il futuro quello che intende operare il Comune – sostiene l’Assessore Budri - in quanto la presenza di aree verdi e boscate nel contesto urbano e periurbano contribuisce al riequilibrio climatico, all'assorbimento di anidride carbonica, all'abbattimento della polveri sottili oltre a fornire habitat, cibo e protezione ad altre piante e animali, arricchendo così la biodiversità urbana. È ormai supportato da vari riscontri scientifici che il trascorrere del tempo tra gli alberi, migliori la salute fisica e mentale, aumentando i livelli di energia, accelerando i tempi di recupero e diminuendo la pressione sanguigna e lo stress. Senza contare la qualità anche economica prodotta dalla presenza di alberi ed aree verdi nel paesaggio cittadino, che può far aumentare il valore delle proprietà immobiliari del 20%: ne sono la dimostrazione i cosiddetti "Comparti del bosco" di espansione residenziale a Mirandola.”

Ma non si esaurisce qui la riflessione dell’Assessore, che ritiene fare un’ulteriore precisazione: “Questa amministrazione è anche intenzionata a dar corso a un'operazione, che rappresenterebbe già da tempo un obbligo di legge per i Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti e che, fino ad ora, non era mai stata attuata, ovvero la messa a dimora di un albero per ogni bambino nato o adottato nel comune - per cui la Regione da oltre vent'anni mette a disposizione gratuitamente le piante da vivai forestali che gestisce direttamente. Inoltre – e conclude - dall'anno 2020 la giunta si è prefissata di promuovere fattivamente la cultura degli alberi, attraverso il coinvolgimento di tutte le scuole di ogni ordine e grado nella celebrazione della “Giornata dell'Albero” – il 21 novembre - anche attraverso attività che consentano la fornitura gratuita di alberi. Non tutti sono a conoscenza, infatti, che gli Enti locali e quindi anche i Comuni possono richiedere, entro il 20 settembre di ogni anno, piante ai vivai forestali regionali per le piantumazioni di aree pubbliche ovvero per la messa a disposizione gratuita dei cittadini.”

20 anni di  Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne 2019. Natalia Aspesi e il Teatro Regio illuminato di rosso (primo teatro italiano ad aderire all'iniziativa) tra le proposte di Parma per il prossimo 25 novembre 2019.

 

Parma -

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita nel dicembre del 1999 dall’Assemblea delle Nazioni Unite. Da vent’anni viene celebrata partendo dall’assunto che la violenza verso le donne è una violazione dei diritti umani. Questa Giornata segna in tutte le città un periodo di attivismo e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per spingere ad agire per il cambiamento.  La violazione è una conseguenza della discriminazione: dal punto di vista legale e pratico, e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna.

Il Comune di Parma, l’Assessorato alle Pari Opportunità, persegue, da anni, un percorso fattivo e diffuso di iniziative e proposte alla cittadinanza che anche per il 25 novembre trovano, ovviamente, occasioni importanti di riflessione e partecipazione. 

“Parma è città dei diritti, ma anche città con numeri tragici in merito alle violenze nei confronti delle donne. Quello che l’Assessorato ripropone, anche per questo 25 novembre, che coglie il ventennale dell’iniziativa internazionale è quello di accogliere le proposte delle associazioni che operano sul territorio e di promuovere iniziative in prima persona. Il filo conduttore che lega le  proposte è il rispetto come valore sociale fondante e l’educazione alla parità di genere come base per una città che accolga e sia in grado di garantire possibilità e benessere a tutti”. Ha detto Nicoletta Paci introducendo l’illustrazione del fitto programma. 

E’ raccolto un intero mondo nel cartellone che il Comune di Parma dedica al 25 novembre 2019 presentato stamattina nella Sala di Rappresentanza del Municipio dall’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Parma Nicoletta Paci, insieme ad  Annamaria Meo Direttrice Generale del Teatro Regio e Carlo Antonino funzionario dell’Ufficio di Gabinetto della Prefettura di Parma.

Anna Maria Meo ha sottolineato come l'adesione del Teatro Regio all’interno del palinsesto cittadino. “Rientri nel ruolo sociale dei teatri, nella funzione culturale di comunità e vuole essere una contaminazione, a livello nazionale, verso gli altri teatri per sensibilizzare i pubblici trasversali che li frequentano. Una luce che sensibilizzi verso le stragi dei nostri tempi frutto di una cultura di genere che deve cambiare. Il Teatro Regio sarà il primo teatro italiano a dare un segnale forte illuminandosi di rosso il prossimo 25 novembre. Veicolerà un messaggio apparentemente lontano dalle sue attività, ma che vuole amplificare un urgenza dei nostri tempi, vuole essere un esempio che, periamo, molte altre realtà vorranno seguire.

“Non è possibile vituperare l’identità metà del cielo” ha detto Antonino Carlo “l’intervento più radicale è quello che verte sull’educazione a partire dai giovani e dalle famiglie”.

Per la  Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Associazioni, Fondazioni Teatri, e istituzioni si sono unite per dare voce, ricordare, formare, informare, dire sempre di più e sempre meglio un “No!” corale contro la violenza degli uomini contro le donne. Si tratta di ribadire l’impegno a prevenire e contrastare un fenomeno che può essere presente nella vita delle donne, che ne limita l'autonomia, che le rende incapaci di decidere del ripeto destino e, spesso, di quello dei propri figli.

L’Assessorato alle Pari Opportunità parte con una proposta che verte sull’educazione alle donne. Il prossimo 23 novembre presso l’Auditorium Carlo Mattioli di Palazzo del Governatore si incontreranno, alle 17,30, Natalia Aspesi, la regina delle croniste, ed Enrico Galliano il professore di periferia. Titolo dell’appuntamento sarà  “Ma delle donne davvero non si sa niente? La signorina e il professore”. Entrambi incominceranno dalle parole, in un dialogo fra generazioni e modi di comunicare, per immaginare un racconto delle donne che sia di conoscenza e sostegno dei loro talenti, delle loro conquiste, della loro identità.

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Enrico Galliano sarà presente, insieme al musicista Pablo Perissinotto, anche al mattino del 23 novembre, alle 10 e alle 11.30, con  lo spettacolo “In Prima Persona” dedicato agli studenti dell’ultimo anno della scuola primaria di secondo grado. 

Di seguito l’intero programma organizzato dal Comune di Parma:

-       - Venerdì 22 novembre, alle 19, all’Oratorio di San Tiburzio (borgo Palmia 6), il reading musicale “Amor mio. L'ossimoro più pericoloso” in collaborazione con ZonaFranca Parma, con Giulia Canali e Beatrice Carra. Musiche dal vivo di Patrizia Mattioli. Tecnica Erica Borella  

-      - Mercoledì 13 novembre, alle 18.00, Studio S (borgo Paggeria 17/A), presentazione del libro “Mai Molestin. Mai più violenze”. Scritti di donne sulla violenza e il femminicidio con le vignette di Pietro Vanessi. Realizzato da MOICA con AIDM, FIDAPA, AMMI, Club IL FORNELLO 1 e 2;

-Sabato 16 novembre, a partire dalle 10.00, al Centro di Formazione Teatrale (via Lavagna, 6/a) il seminario “Le bambine cattive non esistono” condotto da Antonella Questa con l’obiettivo di migliorare la costruzione del dialogo tra gli adulti e le nuove generazioni, nel tentativo di diminuire l’aggressività imperante. Realizzato dal Teatro del Cerchio.

- La dipendenza tra cura, educazione e valore delle differenze in una Medicina di genere e salute al femminile è al centro del Convegno “Ogni genere di sguardo” in programma mercoledì 20 novembre, dalle 9.00 alle 17.00, Auditorium Carlo Mattioli, Palazzo del Governatore Piazza Garibaldi. Realizzato da Azienda USL Parma.

- E’ la relazione di coppia e la comunicazione l’argomento dell’incontro “La comunicazione empatica nella coppia come prevenzione alla violenza di genere" con relatrice Maria Grazia Mazzali, psichiatra e psicanalista. Mercoledì 20 novembre, alle 18.00, Studio S (borgo Paggeria 17/A) . Realizzato da FIDAPA con AIDM, AMMI, MOICA, Club IL FORNELLO 1 e 2.

- È una serata al cinema quella organizzata da Soroptimist Parma per giovedì 21 novembre, alle 20.30, The Space Cinema Campus, proiezione del film “L’ufficiale e la spia”. Il ricavato della serata sarà destinato al Centro Antiviolenza di Parma. A partire dalle 20 anolini e specialità del territorio di Silvano Romani.

- E’ per sabato 23 novembre, alle 17.00 al Teatro del Tempo, borgo Cocconi 1, lo spettacolo “Simposio” di Platone. Realizzato da Teatro del Tempo.

- Sempre sabato 23 novembre, ma alle 20.30 ad Europa Teatri (via Oradour) lo spettacolo “A piedi nudi verso Itaca” Voci di donne libere dalla violenza. Realizzato dall’Associazione Centro Antiviolenza di Parma con l’associazione Nondasola. Il ricavato andrà al Centro antiviolenza.

- E’ previsto per lunedì 25 novembre alle 9.00 nell’Aula della Corte d’Assise del Tribunale un incontro con Lucia Russo, Giovanna Ollà, Cecilia Cortesi Venturini, Adriana Nicoletti. Realizzato da Comitato per le Pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati e delle Avvocate di Parma e da FIDAPA.

- Sempre lunedì 25 novembre alle 17.00, alla Biblioteca Sociale Roberta Venturini (via Venezia 123 B) si terrà una conferenza all’interno di “Le bambine salvate” la mostra fotografica di Stefano Stranges. Realizzato da Associazione Intesa San Martino e da Terre des hommes.

- #neancheperfinta è il titolo con cui anche il Tempio della lirica partecipa al cartellone.

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IIl teatro, l’opera, il melodramma, la danza raccontano (quasi) sempre di protagoniste tragiche, eroine dalla personalità forte, madri, mogli, figlie, sorelle che soccombono alla crudeltà di padri, fratelli, mariti, amanti, violenti, usurpatori, assassini. Quelle storie raccontate ed evocate in musica per finzione sono ancora oggi costantemente sotto i nostri occhi, possiamo anche in questo momento leggerle nelle pagine della cronaca, ogni giorno. Un Paese civile non può accettare che ciò continui ad accadere.

Per questa ragione il Teatro Regio di Parma ha scelto di farsi testimone attivo contro queste violenze, volendo ispirare le giovani generazioni e in particolar modo bambini e ragazzi a farsi primi custodi della libertà e del rispetto verso bambine e ragazze, primi testimoni di una cultura che in ogni gesto e in ogni occasione quotidiana rende viva l’uguaglianza. Tra giovani di oggi per gli uomini e le donne di domani.

Il 25 novembre la facciata del Teatro si illuminerà di rosso, sui suoi gradini scarpe rosse. Due piccoli gesti, concreti, simbolici, che saranno seguiti da altrettante iniziative che punteggeranno tutta l’attività del Teatro Regio per tutta la Stagione 2020. Il Teatro Regio di Parma promuoverà una campagna contro la violenza sulle donne invitando teatri e istituzioni a farsi ugualmente partecipi di questo progetto, raccontandolo sui propri profili con l’hashtag #neancheperfinta, allargando la riflessione, la consapevolezza, coltivando la fiducia che ogni giorno anche grazie alla musica e alla cultura si combatte la violenza contro le donne. Maggiore cultura, vuol dire maggiore coscienza, vuol dire maggiore sensibilità. Per la libertà, la dignità, l’uguaglianza, il rispetto delle donne e di ciascuno di noi.

- E ancora lunedì 25 novembre alle 18.30, Portici del Grano del Municipio l’incontro “25 novembre con le donne”. Un’ora di pensieri, riflessioni, letture degli impegni di uomini contro la violenza. Realizzato da Maschi che s’immischiano

- La violenza della guerra sarà al centro del reading di lettura “Voci. Poesie e testi del mondo curdo” previsto per giovedì 27 novembre alle 18.00, alla Libreria Mondadori (Piazza Ghiaia 41). Realizzato da Associazione VocInArte. 

- Sarà rivolto alle e agli studenti delle scuole superiori di II grado lo spettacolo “E voi non dite niente?” previsto per sabato 30 novembre, alle 9.00, al Teatro del Convitto Maria Luigia (borgo Lalatta 4). Realizzato da Croce Rossa Italiana, Comitato di Parma.

- Il cartellone d’iniziativa si conclude domenica 1 dicembre, alle 10.00, al Parco della Cittadella, con una bici-staffetta contro la violenza. Ritrovo ore 9.30, ingresso principale. Realizzato da Associazioni Al-Amal e Tuttimondi.

Al via un percorso di formazione di 3 mezze giornate, quest’anno in partnership con Confapi, dedicato all’export management e alla digitalizzazione a supporto dei processi di internazionalizzazione. Da 37 sedi in tutta Italia sarà possibile collegarsi e interagire con le lezioni. Tre le sedi attivate in Emilia Romagna: a Bologna, Modena e Piacenza.


Prenderà il via il 18 novembre a Brescia, presso la sede API Industria, il tradizionale percorso formativo della Digital & Export Business School di UniCredit, giunto con questo appuntamento al suo nono anno.

L’iniziativa è articolata in tre mezze giornate di lezioni e approfondimenti, tenute da specialisti della banca ed esperti provenienti dal mondo della ricerca e dell’imprenditoria, per fornire ad export manager e imprenditori approfondimenti e spunti di riflessione sul rapporto tra export e digitalizzazione, sulle nuove geografie per l’export, sulle strategie di marketing a supporto del posizionamento all’estero, su big data, intelligenza artificiale, machine learning e e-commerce. Un approfondimento sarà dedicato anche a temi quali la contrattualistica e la fiscalità internazionale, il credito documentario e la digital trade chain.

Sarà possibile seguire le lezioni in diretta streaming da 37 sedi Confapi e UniCredit distribuite su tutto il territorio nazionale, grazie al collegamento da remoto via webinar. Una piattaforma di instant-feedback consentirà l’interazione con i docenti in tempo reale da ogni location.

In Emilia Romagna sarà possibile partecipare dalle sedi di Confapindustria Piacenza, dalla sede Confapi Emilia di Modena; e dalla sede UniCredit di Bologna, in via Zamboni, 20.

È possibile iscriversi, fino a esaurimento posti, collegandosi sul sito web https://education.unicredit.it, consultando l’Elenco Regioni.

La Digital&Export Business School è uno dei percorsi di formazione offerti dalla Banking Academy di UniCredit, il programma di financial education  e formazione su innovazione, export e digitalizzazione che la banca offre gratuitamente a clienti e non. 

“Crediamo fermamente – ha dichiarato Andrea Casini, co Ceo Commercial Banking Italy di UniCredit - che l’innovazione digitale sia fondamentale per sostenere la competitività delle imprese. Per accompagnarle in questo complesso percorso è tuttavia necessario investire anche nella crescita delle conoscenze. Per questo da anni offriamo formazione gratuita nei territori in cui operiamo mettendo a disposizione il know how delle nostre persone e dei professionisti con cui collaboriamo: la nostra Banking Academy dal 2011 ad oggi ha già coinvolto oltre 256.000 partecipanti tra cittadini ed imprese in Italia. Inoltre, grazie ad iniziative come Easy Export con cui cerchiamo di ampliare la platea di imprese che hanno accesso ai mercati esteri offrendo l’accesso ad Alibaba, il più importante market-place B2b in Italia, abbiamo sottoscritto contratti con oltre 1000 imprese che hanno visto aumentare il loro giro d’affari con l’estero del 24%”

“Confapi – ha commentato Maurizio Casasco, Presidente di Confapi - da sempre opera per favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese sia con iniziative promozionali sia attraverso una formazione dedicata che mira al miglioramento delle competenze dettate dai cambiamenti dei mercati e dalle sfide dell’innovazione tecnologica e digitale. Questo percorso formativo  rappresenta un’opportunità sia per le imprese del Sistema Confapi che vogliono affacciarsi su nuovi mercati sia per le aziende che sono già presenti all’estero e che intendono incrementare il proprio business”. 

UniCredit vanta una presenza capillare garantita da banche leader in 14 mercati strategici e uffici di rappresentanza in 18 Paesi nel mondo, e mette a disposizione delle imprese unità specializzate, come gli International Center, in grado di proporre ai clienti un’offerta completa di servizi e prodotti di supporto ai processi di internazionalizzazione. Per saperne di più è possibile consultare il sito: https://www.unicredit.it/it/corporate/perche-unicredit/servizi-offerti/unicredit-international-center-italy.html.

La Confederazione italiana della piccola e media industria dal 1947 tutela e promuove la piccola e media industria privata italiana. 83mila sono le imprese che applicano i contratti nazionali di lavoro sottoscritti da Confapi e  che impiegano quasi un milione di addetti.

Le Pmi del sistema Confapi rappresentano un modello non soltanto industriale ed economico, ma anche culturale e sociale. Centro di aggregazione nel quale l’imprenditore svolge anche una funzione guida all’interno del territorio di appartenenza in termini di conoscenza dei fabbisogni e delle specificità nonché del mercato del lavoro.

 

Pronto il piano della Regione, si parte con il ritorno del professor Antonio Daniele Pinna. Bonaccini e Venturi: "Un programma ambizioso, che punta su ricerca e innovazione per far fare un ulteriore salto di qualità a un sistema già di altissimo livello". Il rettore Ubertini: "Un'ulteriore sfida per il sistema sanitario regionale, che vanta già molti professionisti di fama internazionale". Oggi in viale Aldo Moro la presentazione alla stampa. Si investe su organizzazione e risorse umane per mettere a disposizione dei cittadini le migliori tecniche e i migliori professionisti. Tra i trapianti del futuro, quelli d'utero, multiviscerali, combinati toracici e addominali, e l'incremento dei trapianti da vivente. Pinna: "Regione già leader nell'attività di trapianto, darò il mio contributo per farla crescere ancora".

Bologna -

Una Rete, quella delle donazioni e dei trapianti dell’Emilia-Romagna, già solida e ben organizzata, che la Regione vuole rafforzare e sviluppare ulteriormente, consolidando la struttura organizzativa e gestionale e puntando sempre più sull’innovazione.

Il piano si chiama “Percorsi innovativi per il potenziamento della Rete trapiantologica regionale e trapianti sperimentali”, i contenuti generali erano stati definiti lo scorso luglio da una delibera di Giunta ed ora è pronto a partire. 

Per vincere questa sfida, la Regione ha voluto al fianco un nome d’eccellenza, il professor Antonio Daniele Pinnapronto a rientrare da Abu Dhabi in Emilia-Romagna; a lui è affidato il compito di supervisionare e guidare la Rete nella realizzazione del programma, sviluppando e valorizzando l’attività dei Centri trapiantologici affinché l’intero sistema possa compiere un ulteriore salto di qualità. Guardando sempre più al futuro sul fronte della ricerca - in particolare l’utilizzo dell’immunoterapia per ridurre gli effetti indesiderati dei farmaci immunosoppressivi sui pazienti trapiantati - e delle tecniche di trapianto. 
In previsione ci sono l’incremento e l’organizzazione dei trapianti di fegato e di rene da vivente; i trapianti combinati toracici ed addominali; i trapianti multiviscerali e di utero, e il cosiddetto ‘split liver’, la suddivisione del fegato del donatore in due parti, per poterle utilizzare su due pazienti diversi. Interventi da un lato altamente innovativi e di massima complessità, dall’altro già consolidati ma che richiedono uno sviluppo nell’ottica di garantire standard sempre più elevati, che solo un sistema donativo-trapiantologico strutturato e organizzato, dotato delle migliori tecnologie e professionalità, può assicurare.  

Oggi, in viale Aldo Moro a Bologna, la presentazione alla stampa del Programma regionale, con lo stesso Pinna, il presidente Stefano Bonaccini, l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, Chiara Gibertoni, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna.

  

Principali novità del Piano regionale

Il Programma su cui punta la Regione passa attraverso l’organizzazione dipartimentale della Rete trapiantologica, ovvero di una maggiore strutturazione delle relazioni clinico-organizzative tra i Centri e di un potenziamento delle funzioni trasversali - ricerca, formazione, governo clinico - a supporto della rete. Un modello di relazioni funzionali che da un lato vede i Centri della rete donativo-trapiantologica regionale mantenere la propria autonomia, indipendenza e responsabilità, e dall’altro riconosce la loro interdipendenza in funzione del raggiungimento di obiettivi comuni - clinico assistenziali, etici ed economici - in ragione dei quali vanno individuati percorsi collaborativi interaziendali.

Il Piano guarda a specifici obiettivi: individuare le necessità relative ad innovazione dei modelli assistenziali, delle tecniche trapiantologiche e delle dotazioni tecnologiche, con particolare attenzione ai trapianti sperimentali; definire programmi di aggiornamento tecnologico continuo e di acquisizionequalificazione e formazione delle risorse umane, anche attraverso master per il perfezionamento delle attività di studio, selezione e trapianto e per il follow up dei pazienti; mettere a punto proposte di riassetto di rete, garantendo l’autonomia gestionale di ciascun Centro. E ancora, prevedere percorsi clinico-assistenziali trasversali a livello regionale, anche mediante un più equilibrato bilanciamento tra la mobilità dei pazienti e quella delle equipe assistenziali, grazie a collaborazioni interprofessionali e interaziendali che favoriscano l’utilizzo delle migliori competenze cliniche.

Tra gli ulteriori elementi innovativi, la ridefinizione dell’assetto organizzativo e funzionale del Centro regionale trapianti (la struttura operativa-gestionale della Regione che ha attribuzioni di supporto, collaborazione e attuazione della programmazione sanitaria regionale) e del Comitato regionale trapianti, di cui viene mantenuta la suddivisione in Comitato, Esecutivo del Comitato e Commissioni tecniche, ma le cui attribuzioni sono ripensate in modo sostanziale.

 

Aumentano i trapianti in Emilia-Romagna 

384 trapianti (24 cuore, 154 fegato, 198 rene, 8 polmone) effettuati in Emilia-Romagna dall’1 gennaio all’11 novembre 2019, in netto aumento rispetto all’intero 2018, in cui ne furono effettuati 319.  E sale il numero dei donatori utilizzati149, contro i 114 dello scorso anno. Un incremento consistente, legato anche all’utilizzo della donazione di organo a cuore fermo, che da gennaio a novembre ha potuto contare su 18 donatori (erano 10 nel 2018). Una tecnica di donazione altamente complessa, che da quando fu introdotta in Emilia-Romagna mostra una crescita costante: nel 2016 furono 11 i trapianti effettuati da donatore a cuore fermo, divenuti 43 nei mesi gennaio-novembre 2019. /EC

Con l’approvazione del PSR il Consorzio interverrà nella lotta al dissesto in ben 10 Comuni dell’Appennino: 19 i progetti finanziati per un totale di 1.682.344 euro


Parma, 12 Novembre 2019 – Sono 19 i progetti, ripartiti su 10 Comuni (Albareto, Bardi, Borgo Val di Taro, Calestano, Langhirano, Neviano degli Arduini, Pellegrino Parmense, Terenzo, Tizzano Val Parma, Varano de’ Melegari) per un totale di € 1.682.344,00, con cui il Consorzio della Bonifica Parmense porrà in sicurezza le aziende agricole e zootecniche della montagna nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 per la prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico dovuti a maltempo e avversità climatiche finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.

Il Piano prevede numerose e differenti tipologie di interventi: consolidamento di versanti a rischio di smottamenti e frane; lavori di carattere strutturale sul reticolo idrografico minore (fossi, canali e rii); opere di regimazione idraulico-forestale come briglie, traverse, muretti e terrazzamenti; realizzazione di canalizzazioni e pozzetti per il drenaggio delle acque superficiali.

“Esprimiamo viva soddisfazione per l'esito del Piano di Sviluppo Rurale – dichiara il Presidente dell’ente Luigi Spinazzi – e ringraziamo la nostra struttura tecnica la cui efficiente professionalità ci consente di poter operare per le comunità del nostro Appennino. La Bonifica Parmense ripartirà 1 milione e 682 mila euro in 10 Comuni della montagna che necessitano della massima attenzione e verso i quali intervenire seguendo il principio fondamentale della lotta al dissesto idrogeologico, cioè la prevenzione. Un sentito ringraziamento alla Regione Emilia-Romagna per l'approvazione di questi 19 progetti finanziati”.

 

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UniCredit, Forum del Territorio Centro Nord. Crossing the Future - Tradizione Innovazione e Sostenibilità: nuove sfide trasversali per i mercati. Innovazione tecnologica, eccellenze d’impresa e impatto sociale al centro dell’incontro che si è svolto oggi a Palazzo Magnani, storica sede della banca a Bologna, per discutere e sviluppare i progetti ispirati al cambiamento.

 

Si è svolto oggi a Bologna il Forum Territorio Centro Nord di UniCredit. Una giornata di ascolto e di confronto fattuale tra la banca e una rappresentanza di imprese, istituzioni e associazioni di riferimento per l’area che comprende le regioni Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche.

Oltre un centinaio i protagonisti del territorio invitati a Palazzo Magnani, storica sede del Gruppo bancario a Bologna, per confrontarsi su tre tavoli operativi dedicati ai macrotemi dell’Agrifood, dell’Innovazione e della Sostenibilità, per discutere e sviluppare nuovi input e progetti originati dell'edizione 2018 del Forum, fortemente ispirati al cambiamento e finalizzati a valorizzare il potenziale innovativo del territorio in campo tecnologico, economico e sociale. 

Obiettivo dell’iniziativa è appunto stimolare la diffusione e la circolazione delle idee, la creazione di prototipi progettuali, la sperimentazione di azioni positive o di iniziative pilota che concorrano ad alimentate l’ecosistema territoriale. 

A promuovere il Forum è stata la Region Centro Nord UniCredit in sinergia con l’Advisory Board Centro Nord, organismo consultivo di UniCredit, composto da rappresentanti di spicco del tessuto imprenditoriale, socioculturale e istituzionale locale, che contribuisce alla realizzazione di progettualità in linea con gli obiettivi del Gruppo sul territorio, evidenziando le dinamiche di trasformazione locali per individuare nodi critici e opportunità. 

“Il Forum di Territorio - ha commentato Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit - è per il nostro Gruppo un’ulteriore, preziosa occasione di ascolto delle esigenze del territorio dalla quale otteniamo indicazioni importanti per orientare lo sviluppo e le strategie della Banca. I grandi cambiamenti in atto nell’economia e nella società necessitano di risposte di sistema. Quindi  proseguiamo nel nostro percorso di ascolto e confronto perché se la Banca e il Territorio uniscono forze, intenti e competenze è possibile vincere le sfide del cambiamento”. 

Il Regional Manager Centro Nord ha aperto l’incontro, seguito dai saluti di  benvenuto e di avvio dei lavori di Luigi Gilli, Presidente Advisory Board Territoriale UniCredit Centro Nord; e di Francesco Giordano, Co-CEO Commercial Banking Western Europe UniCredit.  L’intervento del Magnifico Rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, e il collegamento da Bruxelles di Paolo De Castro, europarlamentare e Primo Vice Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, hanno preceduto  l’avvio dei tavoli di lavoro che hanno visto partecipare Alessandro Iacomoni, amministratore unico della Salumeria di Monte San Savino SRL; e Roberta Fileni, Direttore Marketing Fileni Simar, per l’Agrifood; Giovanni Anceschi, Presidente Art-ER; e Antonello Marcucci, Presidente di Umbra Group Spa, per l’Innovazione; Paolo Venturi, Direttore AICCON, e Battista Faraotti, Founder Fainplast SpA, per la Sostenibilità.
Presenti all’incontro i Co-CEO Commercial Banking Italy UniCredit, Andrea Casini e Remo Taricani. Le conclusioni della giornata sono state affidate a Oliver Khayat, Co-CEO Commercial Banking Western Europe UniCredit.

Martedì, 12 Novembre 2019 15:41

Presentata la 43^ Edizione Sport Civiltà  

Parma, 12 novembre 2019 - Questa mattina in Sala del Consiglio del Comune di Parma Marco Bosi, vicesindaco, Corradi Cavazzini, presidente Sezione di Parma dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport, Antonio Bonetti, delegato del CONI Provinciale, Fabrizio Galaverni, regional manager di Parma, Alberto Scotti, presidente Nazionale dei Veterani dello Sport e Massimo De Luca, vicepresidente di Giuria e Conduttore televisivo, hanno presentato raccontandone tutti i dettagli la 43^ edizione di Sport Civiltà.
 
Sport Civiltà è una manifestazione che racconta i valori profondi dello sport. Lo sport che deve essere prima di tutto sano divertimento. I premiati si sono distinti non solo per i risultati ma per i valori e i messaggi che hanno veicolato e messo in pratica. Lunedì a Teatro Regio sarà una grande festa dello Sport. L'intero spettacolo sarà condotto dai giornalisti Massimo De Luca e Simona Rolandi e sarà trasmesso in diretta tv su Rai Sport", ha introdotto Marco Bosivicesindaco del Comune di Parma. 

La conferenza stampa è stata moderata dal giornalista Gian Carlo Ceci.

Sanità: l'Emilia-Romagna prima in Italia per qualità dell'offerta e capacità di rispondere ai bisogni di salute della popolazione. Bonaccini e Venturi: "Riconoscimento importante, che rappresenta una conferma del livello del nostro servizio sanitario pubblico, ma anche lo stimolo a fare ancor meglio e di più". Il 'voto' ai sistemi sanitari regionali nel rapporto Meridiano Sanità Regional Index, elaborato da The European House - Ambrosetti e presentato oggi a Roma. Nella comparazione con le altre Regioni valutati 26 indicatori di performance. "Va detto grazie per l'impegno quotidiano ai tanti operatori, infermieri, medici e dirigenti che lavorano nel sistema sanitario regionale".

Bologna -

L’Emilia-Romagna prima Regione in Italia per capacità di rispondere ai bisogni di salute della popolazione e per indice di mantenimento dello stato di salute.

Ad attestarlo Meridiano Sanità Index, lo studio elaborato da The European House- Ambrosetti che misura le performance del sistema sanitario italiano mettendolo a confronto con quello di altri Paesi, per fotografare gli effetti degli interventi di politica sanitaria sullo stato di salute della popolazione. Nell’ambito di questa rilevazione, presentata oggi a Roma, la sezione Meridiano Sanità Regional Index è dedicata alla valutazione e al confronto dei sistemi sanitari regionali, che vengono misurati con 26 indicatori di performance.  

Con 7,4 punti (a fronte della media nazionale di 5,7), l’Emilia-Romagna guida dunque la classifica nazionale per capacità di rispondere ai bisogni di salute della popolazione, precedendo Toscana (6,9) e, con 6,5 punti a parimerito, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e Veneto. Una voce che valuta quanto il sistema sanitario regionale sia stato capace di organizzarsi per rispondere alle sfide della prevenzione, della gestione dei pazienti anziani sul territorio e dell’offerta di soluzioni terapeutiche innovative; in una parola, la capacità che ha di soddisfare le aspettative dei cittadini

Regione al vertice anche per quanto riguarda l’indice di mantenimento dello stato di salute: Emilia-Romagna (7,9), Lombardia (7,1) e Toscana (7,1) occupano le prime tre posizioni, con un punteggio che supera ampiamente la media nazionale di 6,0. Un secondo posto (7,4 punti) a parimerito con la Toscana e dopo la Provincia Autonoma di Trento l’Emilia-Romagna lo conquista in quanto ad efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria; una voce che tra gli altri elementi considera l’appropriatezza di prescrizioni, prestazioni e ricoveri, i tempi di attesa per gli interventi chirurgici e i numeri sulla mobilità sanitaria. Infine, per quanto riguarda gli investimenti in sanità, emerge una significativa disomogeneità tra le Regioni nell’utilizzo dei fondi assegnati dallo Stato: rispetto a una media nazionale di risorse sottoscritte del 75,7%, l’Emilia-Romagna è tra le 10 che sono riuscite ad utilizzarne il 100%. 

“Un altro, importante riconoscimento del livello del servizio sanitario pubblico della nostra regione, raggiunto grazie all’impegno quotidiano dei tanti operatori, infermieri, medici e dirigenti che ci lavorano e ai quali va il nostro grazie- affermano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Un riconoscimento che al tempo stesso ci offre lo stimolo a fare ancor meglio e di più per soddisfare le aspettative, giustamente alte, dei cittadini. Il nostro impegno è andato proprio in questa direzione, con gli investimenti fatti per l’edilizia sanitaria, l’innovazione tecnologica e l’assunzione di nuovo personale; ma anche la legge sull’obbligo vaccinale, l’abbattimento delle liste d’attesa e, da gennaio di quest’anno, l’eliminazione del superticket per le famiglie con reddito fino a 100mila euro e del ticket base sulle prime visite per le famiglie con più di un figlio. Siamo orgogliosi- concludono presidente e assessore- che ancora una volta il nostro modello organizzativo sia preso come riferimento a livello nazionale, assieme a quello di altre Regioni che raggiungono con noi le posizioni di vertice, ma continuiamo a guardare avanti consapevoli che l’asticella possa e debba posizionarsi sempre più in alto”. /EC  

La Provincia di Reggio Emilia ha emesso anche quest’anno un'ordinanza che prescrive, a partire dal 15 novembre e fino al 15 aprile prossimo, l'obbligo – per tutti i veicoli - essere muniti di pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio o di avere a bordo sistemi antisdrucciolevoli. Queste le strade provinciali interessate dal provvedimento:

la Sp 513R di Val D'Enza, dalla rotatoria con via di Vittorio in comune di San Polo al centro abitato di Castelnovo Monti; 

la Variante di Ponterosso, dalla rotatoria in località Croce a quella in via Micheli a Castelnovo Monti;

la Sp 103 Teleferica-Selvanizza, dall’incrocio con la Sp 15 a Ponte Enza;

la Sp 102 Ramiseto-Lago Calamone, dall’incrocio con la Sp 15 a fine strada;

la Sp 99 Case Bagatti-Febbio-Peschiera, dall’incrocio con la Sp 9 (piste Rescadore) fino a Peschiera di Febbio;

la Sp 58 Passo Cerreto-Lago, dall’incrocio con la Statale 63 all’inizio del centro abitato di Cerreto Laghi;

la Sp 18 Busana-Ligonchio-Passo Pradarena, dall’incrocio con la Sp 91 a Ponte Rossendola fino al Passo Pradarena.

L’obbligo riguarda invece solamente i mezzi pesanti (con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate) sui seguenti tratti di strade provinciali: 

la Sp 37 Albinea-Pratissolo-Chiozza, dal centro abitato di Albinea alla rotatoria di Pratissolo di Scandiano;

la Sp 7 Pratissolo-Felina, dalla rotatoria di Pratissolo di Scandiano al centro abitato di Viano;

la Sp 486R di Montefiorino, dalla rotatoria in località Tressano di Castellarano fino al ponte sul torrente Dolo;

la Variante di Puianello nel tratto tra la rotatoria con la Sp 21 e quella con la Statale 63;

la Sp 63 Albinea-Casina, dal centro abitato di Albinea fino all’incrocio per Viano.

Il provvedimento mira a evitare che i mezzi in difficoltà a causa di condizioni avverse possano bloccare la circolazione rendendo anche difficoltoso, se non impossibile, lo svolgimento dei servizi di emergenza, pubblica utilità e sgombero neve.  L'obbligo avrà validità anche oltre il periodo previsto, in concomitanza con il verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze si ricorda che è possibile consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

Inaugura giovedì 14 novembre, alle 11.00, nell’Oratorio di San Quirino, la mostra fotografica “Il ruolo delle donne durante la Grande Guerra”, da un’idea di Maria Canale, realizzata con il contributo del Comune di Parma in collaborazione con CNDI (Consiglio Nazionale Donne Italiane).  L’evento è inserito nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale. 

L’esposizione racconta, attraverso foto sbiadite in bianco e nero, tutte le donne senza differenze culturali, nazionali, o di classe sociale, che hanno vissuto durante l’epoca della Grande Guerra: un periodo storico drammatico che, però, ha indubbiamente costituito per le donne un’esperienza di libertà e responsabilità senza precedenti. 

Le fotografie mostrano queste donne in ruoli professionali e familiari che rompono con la tradizionale distinzione maschile e femminile, in un periodo di intenso attivismo che altera la rigidità sociale e apre nuovi spazi di emancipazione. In Italia, l’esperienza femminile assume forme rivoluzionarie in quanto la guerra – l’Italia entra in guerra nel 1915 – stravolge gli elementi tradizionali dell’identità della donna, il privato, la vita domestica, la riproduzione. E questo in un paese profondamente segnato dal codice mediterraneo dell’onore, dalla morale e dall’educazione cattolica. Queste trasformazioni sono colte nelle immagini fotografiche, dove, per la prima volta, si vedono donne inserite nel settore pubblico, impegnate prima in opere assistenziali, poi sempre più coinvolte nella sfera produttiva; donne dallo sguardo franco, le mani operose, il portamento fiero e virile.                           

La mostra è costituita da quattro tematiche: Le donne fra pacifismo e interventismo; Associazionismo e volontariato; Le donne e il lavoro; Moda e propaganda.   

Negli 11 giorni della mostra, le Associazioni Federate al CNDI proporranno degli Open- Day dedicati alle proprie attività e, in particolare, AMI Associazione Mazziniana Italiana il 16 novembre, Zonta International  clubs italiani il 23 novembre, Soroptimist International d’Italia il 24 novembre.  

La mostra è realizzata in collaborazione con: Soroptmist Parma, FIDAPA Parma, ADM Associazione Donne Medico Parma, Zonta club Parma, ADEI  WIZO Associazione Donne Ebree d’Italia, Associazione Festa Internazionale della Storia, Università Popolare di Parma, Associazione Mazziniana Italiana, Associazione Nazionale Alpini, Assoarma Parma, Croce Rossa Comitato di Parma.

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Cavandoli (Lega): “Giunta incapace di programmare, cittadini e commercianti esasperati”

Parma, 11 novembre 2019 - “Dal 17 giugno viale Mariotti è chiuso per lavori di impermeabilizzazione del sottopassaggio del Ponte Romano e del mercato coperto della Ghiaia. Sarebbero dovuti finire ad agosto. I lavori per l’allargamento dei marciapiedi e la sistemazione di via Mazzini dovevano terminare a metà settembre. E invece, dopo quasi 2 mesi entrambi questi cantieri sono ancora aperti.
Solo il 24 settembre una corsia di viale Mariotti è stata riaperta, finalmente alleggerendo via Garibaldi strangolata dal transito di ben 8 linee urbane di bus e altre extraurbane deviate dal Lungoparma. Residenti e commercianti del Centro non ne possono più di essere ostaggio della scarsa capacità di programmare e gestire i cantieri dimostrata da questa amministrazione”, dice Laura Cavandoli parlamentare e consigliere comunale parmigiana della Lega che ha presentato un’interrogazione alla Giunta per sapere se ci sarà mai un termine “a questa storia infinita”.

“La risposta dell’Assessore - prosegue l’esponente del Carroccio – è stata insoddisfacente: non ha dato nessuna certezza sui tempi, abbiamo desunto che le strade riapriranno probabilmente a dicembre. I lavori in via Mazzini sono costati 700 mila euro per allungare un marciapiedi senza prevedere una pista ciclabile e trovo che fare un cantiere così impattante e costoso senza prevederne una sia poco lungimirante, così come rinviare parte dei lavori al prossimo anno, proprio nell'anno della Capitale della Cultura. La gestione di questi cantieri testimonia la scarsa capacità di programmazione di questa giunta con costi e disagi che gravano sui parmigiani”.

 

A marzo prossimo a Roma a Palazzo Ferrajoli mostra antologica della madre e pittrice Welleda Tomasi Cantù.

Lunedì 11 novembre: commemorazione per i caduti di nassiriya In Sala Civica Tornacanale, nell'ambito della Fiera di San Martino.

 

Come ogni anno l'Amministrazione comunale di Bomporto ha organizzato un momento di raccoglimento presso il monumento dedicato ai Caduti di NassirIya, realizzato in paese nel 2008.

Il Sindaco Angelo Giovannini e il Maresciallo Giovanni De Maldè, comandante della locale stazione dei Carabinieri, hanno deposto una corona commemorativa a ricordo del sacrificio dei 17 militari e 2 civili che in quel vile attentato terroristico del 2003 persero la vita, mentre il parroco Don Francesco Bruni ha impartito la benedizione al solenne momento ed ai presenti.

Hanno partecipato alla cerimonia, oltre al Gonfalone comunale, le insegne e i rappresentanti di Associazione Nazionale Carabinieri, ANPI ed alcuni cittadini.

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E' passata una settimana dall'arresto di Antonello Nicosia, personaggio molto introdotto negli ambienti parlamentari, accusato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo di aver veicolato messaggi per conto di boss mafiosi grazie alla sua possibilità di entrare agevolmente nelle carceri nelle vesti di collaboratore di una parlamentare. 

Nicosia, come hanno riferito molti autorevoli mass media, avrebbe vantato nel suo curriculum anche di essere stato ricercatore per conto dell'ente INVALSI (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo d'istruzione e di formazione), questo nonostante in passato avesse già subito una condanna a 10 anni per vicende di droga.
Sarebbe opportuno che qualcuno chiarisse a quale titolo è stato pagato con soldi pubblici, ma nessun dirigente dell'Invalsi ha pensato, per adesso, di fornire lumi circa l'opportunità di avvalersi dell'opera di una persona gravata da un così pesante precedente penale.


Questo mentre il personale scolastico rischia il licenziamento se dimentica di dichiarare, all'atto di un'assunzione, di aver ricevuto una minima sanzione pecuniaria relativa a vicende di poco conto penalmente perseguibili in cui è potuto incappare anni addietro.
L'Invalsi, come si potrà verificare al dito ufficiale, ha emesso il suo ultimo comunicato stampa lo scorso 10 luglio, eppure sono gli stessi che vogliono valutare i docenti facendo talvolta riferimento alla necessità di “rendicondazione sociale” delle scuole. Del resto cosa aspettarsi da un ente che con la legalità ha un rapporto assai singolare: da anni la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza denuncia il che l'Invalsi pretende prestazioni lavorative, senza remunerazione, da persone che non sono suoi dipendenti, specialmente nella scuola primaria. Un comportamento a dir poco originale messo in atto con la compiacenza di una parte consistente della dirigenza scolastica che minaccia, direttamente o velatamente, i docenti che non subiscono il ricatto. Dichiara Salvatore Pizzo coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza: “Spesso noi della Gilda di Parma e Piacenza abbiamo chiesto una contrattazione decentrata con Invalsi, visto che non né esiste una nazionale, ma la risposta è stata sempre il silenzio”.
Ancora una volta l'Invalsi, con evidenti coperture trasversali, si sottrae al confronto civile con le parti sociali.

Sede di Parma – Borgo delle Colonne 32 -43121 - Parma
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SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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Editoriale:  - Ex ILVA: perché lo scudo penale vale solo per gli uomini di governo. - Lattiero caseario. Burro di nuovo stabile, crema in leggero ribasso - Cereali e dintorni. Alcune anticipazioni della Reuters sui dati USDA. - “La Plastic Tax scarica su imprese e lavoratori il costo della sostenibilità ambientale - Come si crea e si distribuisce il valore nella filiera del food. - Agrievolution 2019: colture specializzate, il futuro è loro-

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SOMMARIO Anno 18 - n° 45 10 novembre 2019
1.1 editoriale
Ex ILVA: perché lo scudo penale vale solo per gli uomini di governo.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Burro di nuovo stabile, crema in leggero ribasso
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I mercati restano in attesa.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Alcune anticipazioni della Reuters sui dati USDA. .
7.1 ambiente bonifica “La Plastic Tax scarica su imprese e lavoratori il costo della sostenibilità ambientale”
7.2 food economia Come si crea e si distribuisce il valore nella filiera del food.
8.1 agricoltura e DEF L'agricoltura torna protagonista. 600 milioni di euro per l'agricoltura nella Legge di Bilancio 2020-2022
8.2 benessere e salute BIOESSERE: due giorni di benessere in tutte le sue forme
9.1 latte Parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale - II quadrimestre 2018.
10.1 meccanica specializzate Agrievolution 2019: colture specializzate, il futuro è loro
12.1promozioni “vino” e partners
13.1 promozioni “birra” e partners
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Sabato, 09 Novembre 2019 10:20

Con la cultura si cresce

Con la cultura si cresce: eredità e aspettative di Palermo Capitale della Cultura 2018. Incontro a Parma organizzato nell’ambito del ciclo IQOS Art Talk.

Alla Casa della Musica di Parma, l’8 novembre alle 18.00, i protagonisti di Palermo 2018 si sono confrontati con la futura Capitale della Cultura Italiana 2020 in un incontro organizzato nell’ambito di IQOS Art Talk. Presenti: l’ex assessore alla cultura di Palermo Andrea Cusumano, Michele Guerra assessore per la cultura di Parma, prossima Capitale nel 2020, Alessandra Borghese giornalista e produttrice del documentario ‘Futuru’, e il curatore di arte contemporanea Paolo Falcone.

9 Novembre, Parma – IQOS Art Talk, il format di eventi di approfondimento culturale promosso da Philip Morris, dedica un incontro alle Capitali della Cultura dal titolo "Da Palermo a Parma, quale eredità e quali aspettative per una capitale della cultura?".

Palermo, Capitale della Cultura 2018, incontra Parma per raccontare un anno di cambiamento attraverso l’arte e la cultura, tra contaminazioni, successi e contraddizioni. I protagonisti della cultura delle due rispettive città hanno messo a confronto esperienze, valutazioni e aspettative, in un ideale passaggio di testimone di Capitale della Cultura Italiana da Palermo a Parma, prossima Capitale nel 2020.

Alessandra Borghese, produttrice, giornalista e scrittrice, durante la serata ha presentato ‘Futuru’, il documentario realizzato insieme ai due registi e sceneggiatori Alessandro Albanese e Carlo Loforti, fondatori della Video Company Just Maria. Occasione, questa, per riflettere su una città in movimento tra passato e futuro, dove il cambiamento rivoluzionario diventa elemento necessario per creare valide alternative.

“Palermo Capitale della Cultura è stato un motore propulsivo per il cambiamento della città soprattutto nella percezione esterna dell’identità culturale comunicata ma anche interna, noi palermitani stessi ci siamo sentiti più consapevoli della nostra comunità, abbiamo percepito un forte senso di appartenenza mutato rispetto al passato” ha detto l’ex assessore alla cultura del Comune di Palermo Andrea Cusumano protagonista del racconto culturale e artistico che ha visto la città al centro di una rinnovata energia creativa che da capitale della mafia è diventata un polo culturale di eccellenza.

“Parma non ha l’urgenza di riscatto che ha trasformato l’immagine di Palermo-sottolinea Michele Guerra assessore alla cultura del Comune di Parma-ma forse proprio per questo ha l’esigenza di dialogare con nuovi linguaggi contemporanei che abbiamo fortemente voluto sottolineare con Il programma di Parma2020 perché ci serve quell’energia determinante per guardare al futuro oltre le solide radici culturali che ci caratterizzano. Uscire da una rassicurante comfort-zone per rischiare qualcosa e andare verso linguaggi nuovi e per questo stimolanti”

“Il confronto con la contemporaneità vuol dire essere nel proprio tempo e disegnare il futuro. E per essere forti sulla proposta del contemporaneo bisogna avere alle spalle una grande storia e Parma ha un piedistallo enorme dal quale partire per creare futuro” chiude Paolo Falcone curatore di arte contemporanea che ha portato a Palermo i più grandi nomi dell’arte contemporanea.

Promuovere il cambiamento, creare una storia per raccontare il futuro, costruire opportunità attraverso il sapere e le competenze, dove l’arte favorisce un’autentica rivoluzione verso una nuova qualità della vita. In tale cornice, sempre più aziende private supportano la crescita del territorio, interpretando la cultura come volano di sviluppo sociale ed economico. Solo creatività e conoscenza trasformano il cambiamento in reale progresso.

Cultura, confronto e dialogo nel rispetto delle proprie identità per la crescita: questo, in sintesi, ciò che è stato raccontato l’8 novembre durante l’incontro del ciclo IQOS Art Talk alla Casa della Musica.

La serata si è conclusa con un confronto culinario tra cappelletti e pasta alla Norma offerti dall’Antica Salumeria Zannoni di Parma nella suggestiva cornice del T-Palazzo di via al Duomo.

Con questo appuntamento, Philip Morris che, con IQOS, ha rivoluzionato la propria visione aziendale per costruire un futuro senza fumo, offre spunti di approfondimento su cambiamento e innovazione, dove arte e cultura restano elementi fondamentali sui quali puntare.

L’azienda conferma così il proprio impegno nell’ambito della cultura, sostenendo diverse iniziative per raccontare contaminazioni inedite tra varie discipline, rivolgendo lo sguardo all’innovazione e al futuro.

Frutto di 15 anni di costante ricerca ed innovazione, pensato per i fumatori adulti in cerca di una alternativa alla sigaretta, IQOS è il dispositivo senza fumo di Philip Morris International che scalda invece di bruciare tabacco, evitando così la combustione.


Alessandra Borghese, giornalista, scrittrice, imprenditrice culturale. Studiosa di arte e spiritualità. Dopo una breve carriera a Wall Street negli anni ’80 e nella comunicazione negli anni ’90, Alessandra ha dedicato la vita alle sue grandi passioni contribuendo efficacemente a portare tradizione, arte e cultura a un vasto pubblico.
Negli anni ha organizzato mostre internazionali in collaborazione con musei pubblici e istituzioni private tra cui: Tamara de Lempicka, Leni Riefenstahl, la Seduzione da Boucher a Warhol. Ha portato in Italia per la prima volta gli artisti messicani Khalo, Rivera e Orozsco. Ha collaborato con il Sindaco di Roma per il grande Giubileo del 2000 e con Expo 2015 a Milano.
Durante Manifesta 12 a Palermo ha curato i rapporti con il Prince Claus Fund per portare al Teatro Massimo la versione ridotta di Bintou Were, a Sahel Opera (prima opera africana con libretto nei vari dialetti del Sahel). Ha ideato e prodotto il documentario “Futuru: an inside look of Palermo”, distribuito da corriere.it
Tra i suoi libri (tradotti in molte lingue straniere) Noblesse Oblige (Mondadori 2001), Con occhi nuovi (Piemme 2014), Sulle tracce di Joseph Ratzinger (Cantagalli 2008) e il romanzo La Padrona (Mondadori 2013).

 

(Foto di Francesca Bocchia)

 

Domenica 10 novembre, alla Fiera Agricola di San Martino di Noceto, scenderà in campo il Team infermieristico del Centro di Cura Regionale per la Fibrosi Cistica

 

Una bancarella colorata e ricca di oggetti natalizi, e non solo, proposti al pubblico attraverso i sorrisi e la passione dell’infermiera Rita Agostini che è anche la creativa realizzatrice degli oggetti venduti, finalizzati a raccogliere fondi destinati alla ricerca oltre che alla cura ed assistenza di chi è affetto da Fibrosi Cistica . 

Esemplare l’impegno che le infermiere mettono in campo dopo il lavoro in ospedale, infatti Rita ha colto l’occasione e ha voluto attivarsi in prima persona organizzando un banchetto solidale allo scopo di raccogliere fondi da devolvere alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Emilia. In questa iniziativa c’è la voglia di non arrendersi, c’è la speranza del futuro.

La figura dell’infermiere in corsia racchiude una serie di competenze non solamente inerenti le capacità tecniche, ma coinvolgono l’ambito psicologico e delle relazioni umane, particolarmente importanti quando si tratta di patologie croniche che coinvolgono pazienti dalla più tenera età. 

Con il loro rapporto più informale, diretto, confidente e libero, queste infermiere, si trovano a svolgere un ruolo di raccordo tra pazienti e medici per bisogni non espressi o domande di chiarimento non comunicate. Si tratta di una funzione importante per garantire un'assistenza ottimale ai pazienti, una dedizione che non si ferma all’interno dell’ospedale ma genera ammirevoli azioni solidali al di fuori di esso, come quella che prenderà vita a Noceto il 10 novembre. 

La Fibrosi Cistica è una grave patologia cronica, ancora oggi senza possibilità di guarigione. In Italia si contano 200 nuovi casi all'anno. L’Associazione Lega Italiana Fibrosi Cistica organizzazione di volontariato che favorisce solidarietà concreta verso le persone affette da fibrosi cistica, affianca questi pazienti nella loro legittima aspirazione a condurre una vita al pari degli altri: una voglia di normalità che deve misurarsi spesso con la fatica associata ai più piccoli gesti quotidiani.

Milano, 8 novembre 2019 – Apre oggi, venerdì 8 novembre il nuovo ristorante McDonald’s di Piacenza, situato in via Stradiotti. Si tratta del terzo ristorante in città, in cui McDonald’s è presente dal 1996.

Nel ristorante lavorano 35 persone, molte delle quali selezionate durante la tappa del McItalia Job Tour che si è svolta nel mese di ottobre.
Per l’occasione si terrà il 17 novembre la festa di inaugurazione del nuovo ristorante.
Nel ristorante, dotato di 194 posti a sedere tra interno ed esterno, è presente il McDrive, grazie al quale è possibile ordinare, pagare e ricevere il proprio ordine direttamente dalla propria auto in modo comodo e rapido.
Presente anche il McCafé, uno spazio ideale per una colazione o una pausa: McCafé offre ai clienti la possibilità di gustare con calma un caffè di qualità e un’offerta varia di soft drink e prodotti da forno. Tutto questo in un ambiente costruito all’insegna del comfort, del calore e dell’accoglienza.


Il ristorante è dotato di chioschi digitali self-service grazie ai quali sarà possibile accomodarsi dove si desidera e aspettare che i prodotti acquistati vengano serviti al tavolo dal personale McDonald’s. I clienti che sceglieranno di ordinare tramite chioschi digitali potranno inoltre personalizzare alcune ricette, modificando le quantità degli ingredienti.
Per i più piccoli, il ristorante mette a disposizione una playland esterna, dove divertirsi in piena sicurezza, e un’area dedicata alle feste di compleanno.

Il ristorante di Piacenza sarà aperto dalla domenica al giovedì dalle 7:00 alle 01:00 e venerdì e sabato 24 ore su 24. La corsia Drive rispetterà gli stessi orari.

 

Modifiche alla viabilità e divieto di vendita bevande alcoliche per l'incontro di calcio Parma 1913 - Roma in programma domenica 11 novembre ore 18.00 Stadio Tardini
 
 
Parma, 7 novembre 2019 -  
 
 
Dalle ore 15:00 del 09/11/2019 alle ore 24:00 del 10/11/2019 
Parcheggio scambiatore Nord - Largo Maestà del Taglio Istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata. Istituzione del divieto di fermata in area sosta mezzi pesanti 
 
DOMENICA 10 NOVEMBRE 2019  
Dalle ore 12:00 alle ore 21:00: Istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata lungo le seguenti strade: 
o Via Torelli 
o Viale Duca Alessandro (nel tratto compreso da Piazzale Risorgimento a Via Viotti) 
o Via Puccini 
o Via Pezzani 
o Via Scarlatti 
o Viale Partigiani d’Italia da Piazzale Risorgimento alla rotatoria con viale Campanini o nel parcheggio (lato Sud) compreso tra Viale S. Michele, Piazzale Risorgimento e Viale P. M. Rossi. escluso venditore ambulante autorizzato o Viale San Michele (eccetto veicoli accreditati con apposito permesso “Parma Calcio") 
o Viale Pier Maria Rossi (eccetto invalidi primi tre stalli di sosta righe blu da P.le Risorgimento in direzione Piazzale Vittorio. Emanuele. II e veicoli accreditati con apposito permesso “Parma Calcio “); 
o Via Paganini, da Via Furlotti a Viale Partigiani D’Italia 
 
Dalle ore 15:00 fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva)
 
Istituzione del divieto di circolazione veicolare in via Torelli da Via Puccini a Piazzale Risorgimento. 
Dalle ore 14:00 fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva)
 
Istituzione del divieto di circolazione veicolare nella bretella di collegamento di via Torelli con viale Partigiani d’Italia. Istituzione del divieto di circolazione veicolare in viale Partigiani d’Italia da Piazzale Risorgimento a Via Puccini (corsia Sud) fronte ingresso Curva Nord dello Stadio “E. Tardini”. 
 
Istituzione del divieto di circolazione pedonale in viale Partigiani d’Italia marciapiede lato est fronte ingresso Curva Nord dello Stadio “E. Tardini”.
 
I pedoni dovranno servirsi del marciapiede lato opposto. 
 
Dalle ore 15:00 fino a cessate esigenze: 
Istituzione del divieto di circolazione veicolare, da attuarsi a richiesta del Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico, nelle seguenti strade e piazze:
• Viale Martiri della Libertà 
• Viale Partigiani d’Italia da rotatoria Campanini a Piazzale Risorgimento; 
• Via Bellini da Via Bolzoni a Viale Partigiani d’Italia; 
• Via Puccini ; 
• Via Pezzani; 
• Via Scarlatti; 
• Via Torelli da Piazzale Risorgimento a Via Anna Frank; 
• Via Viotti, da Via Torelli a Via Duca Alessandro; 
• Viale Duca Alessandro da Piazzale Risorgimento a Via Viotti; 
• Via Pelacani da Via Melegari a Via Racagni; 
• Viale Rimembranze; 
• Via Vitali, Via Smeraldi, Via Nervesa; 
• Via Racagni da Stradone Martiri Libertà a Via Melegari; 
• (nel tratto compreso tra Via Mantova e Via Montebello); 
• Viale San Michele; 
• Piazzale Risorgimento; 
• Viale Pier Maria Rossi da Viale Campanini a P.le Vittorio Emanuele II; 
• Via Paganini, da Via Furlotti a Viale Partigiani D’Italia Dal provvedimento di divieto di circolazione sono esclusi i residenti che esibiscono “pass di cortesia” rilasciato dalla Società Parma Calcio in accordo con il Comune di Parma o un documento d’identità (fatto salvo quanto disposto dal Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico) fatta eccezione per Via Torelli il cui transito è consentito ai soli residenti titolari di posto auto interno - i veicoli delle Forze di Polizia e di pubblica assistenza e di soccorso, i mezzi Azienda TEP SpA destinati al trasporto dei tifosi locali, i taxi, i velocipedi, i ciclomotori, i pullman dei giocatori delle due Società calcistiche interessate alla manifestazione sportiva, i veicoli accreditati dalla Società Parma Calcio 1913 con apposito permesso diretti ai posti auto dedicati in Viale Pier Maria Rossi e Viale San Michele (totale 20 stalli riservati) e i veicoli con autorizzazione cat. invalidi nazionale. 
Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale dalle ore 16:00, per i tifosi locali in: 
o Via Torelli (nel tratto compreso tra da P.le Risorgimento all’intersezione con Via Anna Frank); 
o Via Viotti (tra Via Torelli e Via Duca Alessandro); 
o Via Massari (nel tratto compreso tra Via Montagnana e Via Torelli eccetto residenti). 
Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale, dalle ore 16:00 per i tifosi ospiti in: 
o Via Duca Alessandro (nel tratto compreso tra P.le Risorgimento e Via Viotti). 
 
dalle ore 15:00 alle ore 21:00: Istituzione di area di sosta riservata ai veicoli che espongono l’autorizzazione invalidi nazionale in Via Puccini (nel tratto compreso tra Viale Partigiani d’Italia e Via Bandini). 
 
Dalle ore 14:00 alle ore 22:00
Destituzione della corsia preferenziale di strada Zarotto e contestuale disattivazione del sistema elettronico di rilevamento dei transiti. 
Dalle ore 15:30 fino a cessate esigenze
Rotatoria ad intersezione Casello A1, Via S.Leonardo, Viale Europa Istituzione del divieto di circolazione tra le uscite di Via Colorno e ingresso Casello autostrada A1 e contestuale obbligo dei veicoli che percorrono, di uscita su ramo di immissione in Via Colorno SP343 R. 
I veicoli giunti in rotatoria A1/Viale Europa, diretti in autostrada, proseguiranno verso Via Colorno, rotatoria Via Versailles, invertiranno la marcia in direzione Sud, percorreranno carreggiata Ovest di Via Colorno per poi deviare su bretella di collegamento con casello autostradale. Via Colorno – carreggiata Ovest – Istituzione del divieto di circolazione sulla bretella di collegamento con rotatoria ad intersezione Casello A1, Via S. Leonardo, Viale Europa. Via Casello Poldi Istituzione del senso unico di marcia con direzione SudNord I provvedimenti di cui alla presente ordinanza possono essere suscettibili di variazioni temporali e di modifiche all’estensione/localizzazione sulla base delle disposizioni dei Responsabili i Servizi di Ordine Pubblico – unitamente ai soggetti individuati dall’art. 12 del Codice della Strada – in particolare relativamente alla progressiva riapertura delle strade a seguito del termine effettivo della manifestazione.
 
Al fine di assicurare la tutela dell’ordine e sicurezza pubblica in occasione di tutti gli incontri di calcio che si svolgeranno presso lo stadio “Tardini” per la stagione 2019/2020, sono in vigore anche i divieti di seguito elencati:
 
• divieto assoluto di vendita, somministrazione e consumo (fatta eccezione per la sola somministrazione al tavolo effettuata congiuntamente ai pasti) di bevande alcoliche con gradazione superiore a 5°, in contenitori di qualunque specie e materiale, all’interno del perimetro delimitato dalle seguenti strade, pure ricomprese: via Zarotto, via Montebello, via Bizzozero, via Solferino, via Farini, via Repubblica, via Emilia Est
 
• divieto assoluto, all’interno del perimetro sopra indicato, di vendita di bevande di qualsiasi genere in contenitori di vetro o lattine in alluminio, prevedendosi in sostituzione la vendita in contenitori di carta o plastica.
 
AVVERTE
che l’inottemperanza alla presente ordinanza costituisce illecito amministrativo ed è punibile ai sensi dell’art. 7 bis, c.1 e 1bis del D.lgs. n. 267/2000 e s.m.i., con la sanzione pecuniaria da € 25,00 ad € 500,00 con pagamento in misura ridotta pari ad Euro 50,00.
 
La vigilanza sull'ottemperanza sarà effettuata dalla Polizia Municipale e dalle Forze di Polizia.

Sabato a Unimore il promotore del protocollo nominato ufficiale al merito da Mattarella "per la sua coraggiosa determinazione nella difesa della legalità e nel contrasto alla mafia".

Sarà Giuseppe Antoci - promotore in Sicilia nel Parco dei Nebrodi del protocollo di legalità che prende il suo nome, dal 2017 recepito dal nuovo Codice antimafia ed applicato in tutta Italia – il protagonista della consueta chiusura “invernale” di Noicontrolemafie, il Festival della legalità promosso per il nono anno dalla Provincia di Reggio Emilia, con la direzione scientifica di Antonio Nicaso, insieme a 18 Comuni e Regione.

Dalle 10.30 di sabato 9 novembre, nell’aula D2.2 della sede dell’Università in viale Allegri, Antoci parlerà agli studenti delle scuole superiori reggiane sul tema “A schiena diritta contro la mafia”, prendendo spunto dal libro-testimonianza scritto con Nuccio Anselmo “La mafia dei pascoli” che racconta la sua, anche drammatica, esperienza. Il 18 maggio 2016 Antoci è stato infatti vittima di un attentato mafioso, dal quale è uscito illeso grazie all'auto blindata e all'intervento armato del vice questore Daniele Manganaro e degli uomini della sua scorta.

Nel 2014, da presidente del Parco dei Nebrodi, Antoci aveva infatti introdotto un protocollo per l'assegnazione degli affitti dei terreni, che prevedeva la presentazione del certificato antimafia anche per quelli di valore inferiore a 150.000 euro. Un provvedimento - poi esteso prima a tutta la Sicilia, quindi a tutta Italia – che aveva fatto saltare il business illegale di Cosa Nostra, stimato in circa 3 miliardi di euro in dieci anni, legato ai contributi dell’Unione europea. Agli studenti Antoci – che lo scrittore Andrea Camilleri, in un'intervista a Rai Uno, definì "un eroe dei nostri tempi" – racconterà la sua esperienza e il coraggio di tanti altri servitori dello Stato che gli hanno consentito di andare avanti nella sua battaglia.

Il 12 novembre 2016 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di sua iniziativa, ha concesso a Giuseppe Antoci l'onorificenza di "Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana", consegnata al Quirinale il 2 febbraio 2017 con la seguente motivazione: "Per la sua coraggiosa determinazione nella difesa della legalità e nel contrasto ai fenomeni mafiosi". L’appuntamento di sabato concluderà la nona edizione di Noicontrolemafie, a cui hanno collaborato Corte Ospitale e Caracò per la parte organizzativa e quella educational, insieme a Emilbanca, Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Reggio Emilia, Credem, Associazione e Collegio dei Geometri di Reggio Emilia, Consorzio Oscar Romero, cooperativa L’Ovile e Radio Bruno.

“Il giorno dopo è ancora più difficile trovare le parole che racchiudano tutte le emozioni che la presenza della Guida Michelin a Piacenza e la presentazione della sua edizione 2020 hanno riservato all’intera città. Il solo consultare la rassegna stampa di oggi, con il nome della nostra Piacenza e del suo meraviglioso Teatro Municipale citati nei principali media nazionali, riveste un significato straordinario che ci ripaga di mesi di sforzo organizzativo e della scommessa, nata in seno a Destinazione Turistica Emilia con le città di Parma e Reggio-Emilia, di rendere il nostro territorio una meta turistica, dove il visitatore può scoprire le eccellenze artistiche, culturali ed enogastronomiche che possiamo offrire, ed essere invitato a ritornare. Come ho avuto modo di dire dal palco nel corso della presentazione, Piacenza e la sua provincia sono uno scrigno di tesori che grazie alla presenza di Guida Michelin ieri ha avuto la possibilità di aprirsi al mondo. Su quel palco e durante l’intera giornata è stato tutto il nostro territorio a mettersi in mostra, con le sue meraviglie architettoniche, i suoi gioielli culturali e le eccellenze produttive, agroalimentari ed enogastronomiche. E’ stato davvero un piacere, e un onore, sentire chef stellati e giornalisti nazionali e internazionali, magnificare ieri le bellezze della nostra città e vederli apprezzare i prodotti della nostra terra e della nostra cucina.
Sono convinta che sia un’onda lunga di meritata notorietà che ora più che mai il sistema Piacenza ha il dovere, oltre che la possibilità, di perseguire. Voglio ringraziare, quindi, prima di tutto Guida Michelin, che ha voluto accendere i riflettori sulla nostra città, regalandoci questa straordinaria opportunità, e tutti coloro che l’hanno resa possibile e l’hanno arricchita, anche di piacentinità: dai nostri riconfermati chef stellati, ai nostri prodotti e produttori che hanno coccolato i palati degli ospiti, agli enti, le istituzioni, le associazioni e i privati, e a tutti coloro che in ogni forma hanno collaborato alla realizzazione di questo meraviglioso evento, che ci dà ancora più forza per lavorare tutti insieme per far crescere la nostra Piacenza”.

Guarda le foto e leggi i ristoranti stellati del 2020

Foto scattate da Carlo Pagani

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Sarà realizzato un nuovo corpo nel cortile, che conterrà 6 nuove aule e un’aula magna. Adeguamenti anche per l’edificio esistente. Costo: oltre 2 milioni di euro, finanziati dalla Regione con fondi Fsc. Tempi: 18 mesi. Presentato in Provincia da Rossi, Spina, Grossi, Cassinelli, Mora, Stefanini.

Parma, 7 novembre 2019 

La Provincia ha in programma l’ampliamento e l’adeguamento del Liceo delle scienze umane “Albertina Sanvitale” di Parma di P.le S. Sepolcro, con la realizzazione di un nuovo edificio e il miglioramento dell’edificio esistente.
I lavori costeranno complessivamente 2.022.000 euro, finanziati dalla Regione Emilia Romagna con fondi FSC; 1.630.000 euro serviranno per il nuovo edificio, di cui 34 mila euro per oneri della sicurezza.
Tempi previsti di realizzazione: 18 mesi, per settembre 2020 è prevista la conclusione dei lavori di adeguamento, per settembre 20121 la costruzione del nuovo edificio.

Il progetto è stato presentato stamattina a Palazzo Giordani dal Presidente della Provincia Diego Rossi, il Delegato provinciale all’Edilizia scolastica Aldo Spina, il Dirigente scolastico del Liceo Sanvitale Andrea Grossi, il Provveditore agli Studi Maurizio Bocedi,  la responsabile dell’Ufficio Edilizia scolastica della Provincia ing. Paola Cassinelli, i progettisti arch. Gianluca Mora e ing. Giuseppe Stefanini.

"Siamo felici di presentare il progetto di ampliamento della scuola "Sanvitale"– ha dichiarato il Presidente Diego Rossi - E' il primo concretizzarsi di un nostro obiettivo di mandato: aumentare gli spazi scolastici a disposizione dei nostri studenti e dei nostri insegnanti, e rendere i luoghi della scuola e della formazione sempre più funzionali e moderni, luoghi in cui stare bene. Un percorso che riparte da questo cantiere e che, con il fondamentale supporto dei nostri tecnici, ci vede impegnati a programmare a breve anche altri interventi sull'edilizia scolastica. Sulla base degli studi del nostro Osservatorio Scolastico, sappiamo che nell'arco del prossimo decennio gli studenti delle nostre scuole superiori aumenteranno di circa il 10% . Un dato positivo che ci da energia e stimoli per concretizzare la volontà di ampliare il patrimonio immobiliare destinato alle scuole della nostra Provincia.”

“Esprimo la mia soddisfazione per essere  arrivati in tempi rapidissimi a concretizzare questo primo intervento con modalità che ci fanno essere ottimisti anche per il futuro - ha affermato il Delegato provinciale all’Edilizia Scolastica Aldo Spina – Va sottolineato il forte sostegno della Regione, che ha destinato risorse importanti a questi lavori, dando un tangibile segnale di attenzione ai bisogni della nostra comunità scolastica. E anche il clima di collaborazione con i protagonisti della scuola e con gli altri enti del territorio, che ha favorito il completamento in tempi veramente rapidi dell’iter procedurale.L’ intervento che andrà a vantaggio dell’intero sistema, poiché gli spazi che verranno liberati dalla Sanvitale saranno messi a disposizione di altri istituti.”

L’INTERVENTO
E’ prevista la realizzazione di un nuovo corpo in ampliamento all’interno dell’area cortilizia esistente, comprendente 6 aule nuove (due per piano) oltre l’aula magna al piano seminterrato. Complessivamente, mediante il riordino dei laboratori, l’intervento consentirà di incrementare di 8 aule il plesso scolastico, e quindi per complessive 36 aule.

Saranno anche realizzati interventi di adeguamento e di modifica all’edificio scolastico esistente mediante: 
- inserimento di una seconda scala di emergenza, 
- rifunzionalizzazione dei servizi igienici (docenti e studenti), 
- adeguamento della  centrale termica, 
- miglioramento degli spazi di transito, 
- ripristini degli intonaci esterni e dei tinteggi di facciata, 
- sostituzione dei serramenti del vano scala principale

Inoltre, alcuni interventi per superare le barriere architettoniche:
- la realizzazione di una rampa per raggiungere l’accesso principale verso P.le S. Sepolcro,
- una nuova piattaforma elevatrice interna da affiancare all’ascensore esistente, 
- adeguamento dei servizi igienici per studenti con disabilità motorie ad ogni piano dell’edificio

Il progetto architettonico è dell’ arch. Gianluca Mora 
Il progetto strutturale è dell’ ing. Giuseppe Stefanini
Il progetto impiantistico è dello studio COBE Ingegneria.

Nella foto: Spina, Grossi, Rossi, Cassinelli, Mora, sullo sfondo il rendering del nuovo edificio

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