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Martedì, 16 Giugno 2015 17:35

Allerta temporali su tutta l'Emilia Romagna

L'allerta meteo della Protezione Civile è attiva per 27 ore fino alle 18 di mercoledì 17 giugno. Fenomeni significativi previsti nelle aree di pianura a ridosso del Po. -

Parma, 16 giugno 2015 -

Brutto tempo su tutta la Regione. Nuova allerta meteo della Protezione Civile dell'Emilia Romagna per temporali diramata dalle 15 di oggi, martedì 16 giugno per 27 ore, sino a domani, mercoledì 17 giugno alle ore 18.00. Inizialmente i fenomeni più significativi sono previsti nelle aree di pianura a ridosso del Po con precipitazioni che localmente potranno essere di forte intensità con raffiche di vento e possibili grandinate.
I fenomeni tenderanno poi ad intensificarsi nel corso della notte e prime ore del mattino di mercoledì 17 giugno, interessando tutta la regione. In particolare i temporali più intensi sono previsti sulla Romagna e le zone costiere. I fenomeni si esauriranno nel pomeriggio sera di domani 17 giugno.

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Colpite le zone e le aziende già flagellate da Big Snow. In poche ore piogge pari alla media dei primi tre mesi dell'anno. Alle aziende agricole danneggiate si dia un aiuto tramite il PSR chiede alla Regione il presidente Cia di Reggio Emilia Antenore Cervi che sollecita anche interventi per adeguare la rete scolante di bonifica. -

Reggio Emilia, 18 maggio 2015 -

I violenti temporali di venerdì scorso, con precipitazioni di a 120 a 150 mm in poche ore, hanno provocato un duro colpo per l'agricoltura della Bassa reggina, in particolare nelle zone di Guastalla, Novellara, Gualtieri, ma anche Campagnola e Luzzara, come comunica la Confederazione Italiana Agricoltori di Reggio Emilia.

"A fronte – ad esempio – dei 120 mm che costituiscono la media degli ultimi vent'anni per i primi tre mesi dell'anno sulla pianura reggiana, anche se quest'anno si sono registrate precipitazioni raddoppiate (250 mm) ed a fronte di una media annua di 700. E' nei numeri l'eccezionalità della bomba d'acqua caduta sulla Bassa reggiana nella giornata e soprattutto nella serata di venerdì scorso." - si legge nella nota. "Pertanto – afferma il presidente della Cia di Reggio Emilia Antenore Cervi, riteniamo necessario si mettano in cantiere urgentemente interventi per gli agricoltori colpiti da vere e proprie alluvioni, che hanno interessato soprattutto il guastallese, ed in particolare le frazioni di S. Giacomo e S. Martino".

Se quindi appare più limitata rispetto alle prime impressioni l'estensione della zona particolarmente danneggiata, in questa i danni sono importanti, con la perdita di coltivazioni nei campi e nelle serre ed anche danni alle strutture. "Chiediamo – afferma Cervi – che si apra la procedura per la segnalazione dei danni da calamità naturali. Inoltre, chiediamo alla Regione che tra i bandi prioritari del nuovo Piano di sviluppo rurale annunciati per giugno ci sia anche quello per un aiuto agli agricoltori danneggiati da questi eventi, anche in considerazione del fatto che diversi hanno subito anche danni dalla nevicata del 6 febbraio scorso".

"Alla Regione – aggiunge Cervi – chiediamo anche lo stanziamento dei fondi necessari ad adeguare la rete scolante di bonifica della zona colpita e di quelle vicine. Si tratta infatti di una rete vecchia risalente ai primi del 900, che la cementificazione di alcune aree del territorio circostante ha contribuito a rendere sempre più inadeguata".
"Su questi temi intendiamo aprire un confronto con tutte le istituzioni interessate - conclude Cervi – dopo aver incontrato nei prossimi giorni gli agricoltori danneggiati". L'incontro dovrebbe tenersi nella serata di giovedì 21 maggio.

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Approvati i criteri di ripartizione dei 13,8 mln stanziati per interventi urgenti su tutto il territorio regionale. Votati all'unanimità dall'Assemblea dei sindaci in vista del Piano che presenterà il commissario delegato alla gestione dell'emergenza. Solo nel Reggiano prima stima danni di 42 milioni -

Reggio Emilia, 9 aprile 2015 -

L'Assemblea dei sindaci della Provincia di Reggio Emilia, presieduta da Giammaria Manghi, ha approvato ieri mattina all'unanimità i criteri di ripartizione dei finanziamenti che verranno concessi in seguito alla nevicata, e ai conseguenti black-out e dissesti idrogeologici, che hanno interessato anche il Reggiano ai primi di febbraio. Sulla Gazzetta Ufficiale del 30 marzo è stata infatti pubblicata l'ordinanza del capo Dipartimento della Protezione civile che – in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri - stanzia 13,8 milioni di euro per interventi urgenti su tutto il territorio regionale, colpito in quei giorni anche da una violenta mareggiata sulle coste romagnole. Sulla base di tale ordinanza, il commissario delegato alla gestione dell'emergenza – individuato nel direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti – entro fine mese dovrà sottoporre al Dipartimento nazionale il Piano degli interventi urgenti riguardante interventi realizzati da Comuni, Province, enti pubblici o strutture organizzative nella fase di prima emergenza rivolti a rimuovere le situazioni di rischio e ad assicurare l'indispensabile assistenza alle popolazioni; attività poste in essere per la messa in sicurezza delle aree interessate dagli eventi calamitosi; interventi urgenti volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o cose.

Nell'esprimere "soddisfazione per l'approvazione all'unanimità da parte dell'Assemblea dei sindaci dei criteri di ripartizione, a conferma del senso di responsabilità e del grande lavoro di condivisione da parte di tutti i primi cittadini anche in questa occasione", il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, sottolinea come "i 13,8 milioni stanziati per tutta la regione siano insufficienti a risarcire i territori, considerando l'entità dei danni provocati dall'ondata di maltempo registratasi ai primi di febbraio".

Come ha ricordato la responsabile della Protezione civile provinciale, Federica Manenti, "una prima quantificazione di tutti i danni riportati, inoltrata alla Regione da Comuni e Provincia in febbraio, stimava in circa 42 milioni i fabbisogni di pubblico, privato ed attività produttive solo nel Reggiano". Danni a cui si aggiungono – come ha illustrato il dirigente del Servizio Infrastrutture Valerio Bussei – gli ulteriori, nuovi 18 dissesti che hanno interessato strade provinciali, per un fabbisogno di 2 milioni e 750.000 euro (portando, complessivamente, a 80 i dissesti su strade provinciali provocati dal maltempo negli ultimi anni, per un danno di circa 9,6 milioni di euro).
Anche i fondi urgenti stanziati dalla Regione Emilia-Romagna immediatamente dopo la nevicata, hanno coperto solo in minima parte le esigenze dei Comuni, che si sono visti soddisfare 24 delle 57 domande presentate, per un importo di 650.000 euro a fronte dei 3,8 milioni richiesti.

"Dai dati pervenuti dai Comuni, solo sommando le voci relative all'assistenza alla popolazione e agli interventi di somma urgenza eseguiti e da eseguire, si arriva nella nostra provincia a 9,4 milioni di euro, a cui si aggiungerebbero 8,6 milioni per le opere di mitigazione del rischio – conclude il presidente Manghi – E' quindi indispensabile individuare ulteriori risorse e, su questo, mi impegno a sollecitare il presidente della Regione che incontrerò nei prossimi giorni".

L'ordinanza del capo Dipartimento di Protezione civile disciplina anche i contributi per l'autonoma sistemazione dei nuclei familiari evacuati la cui abitazione principale - abituale e continuativa - sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle autorità, adottati a seguito degli eccezionali eventi meteorologici. Sono altresì contemplati i danni subiti dal patrimonio privato e dalle attività economiche e produttive per i quali sia rinvenibile il nesso di causalità con l'evento, nonché una quota per oneri per prestazioni di lavoro straordinario svolto dalle Pubbliche amministrazioni.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Precipitazioni interesseranno la nostra regione. Diramata l'allerta della Protezione Civile dell'Emilia Romagna per criticità idrogeologica e idraulica nella zona della Romagna, da sabato alle 18 -

Parma, 3 aprile 2015 -

Brutto tempo in arrivo. La Protezione Civile ha diramato infatti un'allerta meteo per criticità idraulica e idrogeologica per l'area romagnola, con inizio alle 18 di domani, per 30 ore.

Sono previste precipitazioni su tutta la regione, più intense con possibilità di rovesci dal pomeriggio-sera, in particolare sulla Romagna, a carattere nevoso sopra gli 800 m durante la notte. Domenica 5 aprile continuano le precipitazioni sulla pianura centro-orientale che andranno ad interessare progressivamente solo i rilievi appenninici, a carattere nevoso sopra gli 800 metri, con esaurimento dei fenomeni già nella tarda mattinata.

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Interventi nel comprensorio di Villanova ma il Consorzio chiede che riprenda al più presto il tavolo dell'Arda -

Piacenza, 26 marzo 2015 -

La quantità di acqua caduta copiosamente su tutto il territorio piacentino nel corso delle ultime 24 ore (77mm) e raccolta in parte anche all'interno della diga di Mignano è tornata gradualmente a livelli di normalità.
L'invaso, nel momento di massima piena, ha rilasciato 66m3/s (metricubialsecondo) di acqua nell'Arda a fronte di una portata di ingresso nella diga di 120 m3/s e soprattutto tenendo ben in conto che la possibilità di uscita dalla stessa comprende un range da protocollo di sicurezza, fissato dall'Ex Genio Civile, fino ad un massimo rilascio di 70mc/s. Rientrando così perfettamente nei parametri, il monitoraggio e le operazioni tecniche richieste son state effettuate per 24 ore su 24 dall'occhio vigile dei tecnici del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

In pianura la piena dell'Arda ha causato alcune criticità nel comprensorio tra Villanova e San Martino dove le acque sono tracimate e hanno invaso i terreni circostanti e interessato una parte di zona artigianale.
In questo caso i tecnici consortili sono intervenuti a fianco della Protezione Civile così come hanno fatto anche nelle zone limitrofe pompando acqua in quantità abbondante mediante l'utilizzo di una idrovora che ha allontanato i flussi e i fanghi evitando che fosse interessato il vicino polo sanitario di Villanova.

L'esondazione che si è verificata mostra in modo chiaro la fragilità idraulica dell'Arda che non si presenta ancora adeguata a far fronte a portate di questa entità e consistenza.

Proprio a tal proposito, in occasione di un recente incontro convocato dalla Prefettura, al quale hanno partecipato la Protezione Civile, il Servizio Tecnico di Bacino, il Consorzio di Bonifica e i sindaci dei comuni della bassa Val D'Arda, è stato sottolineato nuovamente il bisogno di procedere alla pulizia e al taglio delle piante dell'alveo del torrente in tempi utili superando la carenza delle risorse economiche per poter eseguire questi interventi. Il Consorzio, che si era già fatto promotore della proposta di collaborare concretamente ai lavori di pulizia per il miglioramento dello stato del fiume, si è reso quindi di nuovo disponibile e auspica la ripresa al più presto dei lavori del Tavolo d'Arda. Durante l'incontro, inoltre, si è affrontato il tema della mancanza di una cassa di espansione nella zona e purtroppo queste esondazioni ne sono la più tangibile delle conseguenze. E' necessario inoltre che si migliori il livello comunicativo tra Consorzio e amministrazioni del bacino dell'Arda durante il periodo di criticità per fornire risposte coerenti e veritiere alla cittadinanza che sta vivendo un disagio di questo tipo così da dare la giusta consapevolezza a tutti i livelli interessati dal fenomeno.
Anche con poche risorse infatti, ma in stretta sinergia, si può già in breve tempo dare il via ad un processo virtuoso di opere e manutenzioni volte a migliorare il deflusso dell'area che par essere il grande imputato di questa criticità.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio di Bonifica di Piacenza)

Mercoledì, 25 Marzo 2015 12:26

Maltempo, allerta meteo della Protezione Civile

Emanata l'allerta maltempo in Emilia Romagna. Fase di attenzione per i Bacini di Trebbia Taro, Parma, Piacenza e di preallarme per i Bacini del Secchia-Panaro; Modena e Reggio Emilia. Criticità idraulica ed idrogeologica, vento, pioggia e stato del mare -

Parma, 25 marzo 2015 -

Un' ondata di maltempo sta interessando la nostra regione, per questo è scattata alle 6.00 di questa mattina fino alle ore 00.00 di venerdi 27 marzo l'allerta emessa dall'Agenzia regionale di protezione civile, sulla base dei dati previsionali del Centro Funzionale di ARPA.

La situazione meteo vede precipitazioni estese su tutto il territorio regionale a partire da oggi. "Le piogge saranno più intense lungo la fascia pedecollinare e sui rilievi e considerata la possibilità del superamento dei livelli idrometrici dei fiumi è stato deciso di attivare una fase di attenzione e una di preallarme" - informa la nota.

- la FASE di ATTENZIONE per criticità idraulica sulle macroaree dei Bacini Trebbia Taro e della Pianuradi Parma e Piacenza

- la FASE di PREALLARME per criticità idraulica sulle macroaree dei Bacini Alto del Lamone-Savio; Pianura di Forli'-Ravenna; Reno; Pianura di Bologna e Ferrara; Bacini Secchia-Panaro; Pianura di Modena e Reggio Emilia; con conseguenti possibili allagamenti e danni alle opere idrauliche, di difesa e di attraversamento, e alle attività situate in alveo e nelle aree golenali.

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Firmato l'esposto da inviare all'Authority per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico. Presente anche una delegazione di primi cittadini del Parmense, guidata dal sindaco di Fidenza Andrea Massari: anche i Comuni del Parmense interessati a sottoscriverlo. All'Autorità si chiede di accertare una serie di inadempienze e adottare i necessari provvedimenti perché quanto accaduto non si ripeta mai più -

Reggio Emilia, 13 marzo 2015 -

A poco più di un mese dai gravi disagi subiti dal territorio reggiano a causa del prolungato black-out seguito alla nevicata del 5 e 6 febbraio scorsi, ieri mattina a Palazzo Allende il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, e tutti i sindaci reggiani hanno firmato un esposto da inviare all'Authority per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico.

L'iniziativa, che era stata annunciata negli stessi giorni del black-out ed è stata successivamente valutata anche insieme alle associazioni di consumatori, denuncia - si legge nella nota - "l'inquietante fragilità della rete di distribuzione dell'energia elettrica e, in generale, la inadeguatezza di un servizio pubblico fondamentale" e chiede all'Autorità di accertare una serie di circostanze e di inadempienze e di adottare "tutti i provvedimenti che dovessero risultare necessari".

L'esposto segue le varie iniziative promosse dalla Provincia di Reggio Emilia, con la collaborazione di sindaci e associazioni dei consumatori. Proprio dei giorni scorsi è l'incontro fra il presidente della Provincia Giammaria Manghi, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e il presidente dell'Authority per l'energia elettrica, Guido Pier Paolo Bortoni, insieme al parlamentare reggiano Paolo Gandolfi.

"Forse più ancora delle carenze infrastrutturali, è preoccupante anche l'inadeguatezza mostrata dai soggetti gestori durante l'emergenza dal punto di vista della comunicazione istituzionale, circostanza che ha creato non poche difficoltà alle strutture deputate alla tutela della pubblica e privata incolumità – hanno detto il presidente Manghi e il sindaco Vecchi - Pensiamo quindi che l'Autorità, nel rispetto del suo ruolo istituzionale e indipendente, possa efficacemente attivarsi con una indagine conoscitiva, o con gli strumenti che riterrà più opportuni, per ottenere risposte ad una serie di interrogativi, risposte che riteniamo siano dovute con urgenza ai cittadini reggiani, e orientare le reti elettriche verso una maggiore efficienza e sicurezza in modo che quanto accaduto non si verifichi mai più".

L'esposto è stato predisposto dall'avvocato Alessandro Merlo della Provincia e condiviso con l'Ufficio legale del Comune di Reggio Emilia: "Si parla tanto dei tempi lunghi della politica, ma in pratica in appena un mese, nonostante la delicatezza e la complessità della materia, siamo passati dalle parole ai fatti, condividendo ogni passaggio con i sindaci ed evitando la strada della class-action, ritenuta legalmente impraticabile", hanno detto Manghi e Vecchi. Il presidente della Provincia ha poi ricordato che "comunque continueremo a partecipare al Tavolo aperto dalla Regione con Enel, dove per correttezza ho anticipato l'esposto, e ci impegneremo ad assistere i cittadini nella delicata e complessa di richiesta di risarcimento danni a Enel".

A tale proposito, il presidente Manghi ha anticipato che i rimborsi "standard" previsti da Enel (fino a 300 euro per le utenze domestiche, fino a 1.000 euro per le imprese) dovrebbero iniziare ad arrivare con le bollette successive ai primi giorni di aprile. "Ma tanti cittadini e tanti imprenditori hanno subito a causa del prolungato blackout danni ben superiori – ha proseguito Manghi – Come istituzioni intendiamo proseguire a lavorare con le associazioni dei consumatori per assistere i cittadini in questa fase ed evitare che, per qualche formalismo, le loro legittime richieste vengano respinte".

La delegazione del Parmense

All'Assemblea dei sindaci di questa mattina a Palazzo Allende era presente anche una delegazione di primi cittadini del Parmense, guidata dal sindaco di Fidenza Andrea Massari: "In 45 siamo disposti a sottoscrivere lo stesso esposto per chiudere una vicenda davvero sgradevole, perché è impensabile che nel 2015 una azienda dalle dimensioni di Enel lasci al freddo al buoi famiglie anche per 105 ore", ha detto sottolineando come "se non come la si intende con il termine inglese, questa sia comunque una azione collettiva a tutela dei cittadini".

Cosa chiede l'esposto

Dopo aver ricordato quanto accaduto in seguito alla nevicata del 5 e 6 febbraio scorsi attraverso il diario di bordo della Sala operativa della Protezione civile, nell'esposto firmato, sindaci e Provincia chiedono all'Authority per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico di conoscere:

- le ragioni specifiche dell'interruzione dell'energia elettrica nella provincia di Reggio Emilia a partire del giorno 6 febbraio 2015, con riferimento, in particolare, agli aspetti di fragilità della rete di distribuzione, al fine di comprendere quali interventi correttivi possano essere adottati;

- quali sono i gestori di rete coinvolti nel blackout e quali strumenti questi hanno per verificare le interruzioni della fornitura, con particolare attenzione alla rete a bassa tensione, su cui pare non esserci nessun strumento di verifica in tempo reale dei guasti;

- quali azioni, e in che tempi, sono state messe in campo per ripristinare i servizi e quali sono le azioni previste per recuperare una piena funzionalità del sistema;

- come mai Enel non abbia risposto tempestivamente ai Sindaci e ai cittadini a proposito delle mancate erogazioni del servizio elettrico e come mai Enel non sia stata in grado di fornire un quadro della situazione e una previsione attendibile durante tutto il primo giorno dell'emergenza;

- come mai si siano verificate queste estese interruzioni e se si ritiene che queste possano ripetersi, in ragione soprattutto della evidente fragilità della rete;

- quali provvedimenti si intendono adottare per evitare che si ripeta la totale assenza di informazioni da parte dei gestori della rete nelle fasi di emergenza e per evitare che si verifichino interruzioni così estese e prolungate di un servizio pubblico fondamentale;

- quali strumenti hanno i cittadini e le istituzioni locali per essere risarciti dei danni provocati dal blackout;

- se ritiene che l'attuale assetto societario dei gestori di rete e degli erogatori di servizio sia adeguato a garantire il primato della garanzia del servizio pubblico ed in particolare a garantire una pronta reazione nella gestione delle emergenze.

L'esposto chiede infine "che vengano assunti da Codesta Autorità, nell'ambito delle sue competenze, tutti i provvedimenti che dovessero risultare necessari in base alla valutazione dei fatti esposti."

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

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Danni a seguito della nevicata: lunedì 9 marzo, incontro pubblico promosso a Correggio dal Comune e da Federconsumatori -

Reggio Emilia, 7 marzo 2015 -

Cosa fare per i danni subiti a seguito della nevicata dello scorso febbraio? Per rispondere a questa e ad altre domande, l'amministrazione comunale di Correggio, in collaborazione con Federconsumatori, promuove, lunedì 9 marzo, alle ore 18, nella sala conferenze "A. Recordati" di Palazzo Principi, un incontro pubblico di informazione rivolto a tutta la cittadinanza. All'iniziativa partecipano il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, e Giovanni Trisolini, presidente di Federconsumatori.

"Dal 6 al 9 febbraio l'amministrazione comunale ha ricevuto e gestito più di 800 segnalazioni che, escluso il giorno della nevicata, hanno riguardato il disservizio causato dai guasti Enel", commenta il sindaco, Ilenia Malavasi. "Per questo motivo ci siamo fatti carico di contattare a nostra volta circa 1500 famiglie, per monitorare la situazione e portare aiuto a chi si trovava in difficoltà. Procederemo con un esposto all'Autority, insieme agli altri Comuni, ma invitiamo i cittadini a partecipare a questo incontro, per il quale ringrazio Federconsumatori per la disponibilità, utile per valutare al meglio cosa poter fare in relazione ai danni causati subiti".

(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)

Venerdì, 27 Febbraio 2015 09:20

Bassa modenese, il Secchia fa di nuovo paura

Uno smottamento di circa 20 metri sull'argine destro in località San Matteo rende necessario, a scopo precauzionale, la posa di un telone di plastica di 50 metri per rinforzare l'arginatura. I tecnici Aipo: "Non vi sono elementi di preoccupazione, né pericoli per la tenuta dell'argine" -

Di Manuela Fiorini - 

Modena, 27 febbraio 2015 -

A poco più di un anno dall'alluvione che ha colpito la Bassa modenese, il Secchia torna a fare paura. Dopo le abbondanti piogge di questi giorni e le nevicate che hanno interessato l'Appennino, le acque si sono ingrossate e il passaggio della piena in località San Matteo, la stessa in cui il 19 gennaio 2014 si è aperta la falla che ha mandato sott'acqua Albareto, Bastiglia e Bomporto, ha fatto registrare uno smottamento di circa 20 metri sull'argine destro del fiume.

Il tratto interessato è quello in prossimità del ponte dell'Alta Velocità, a soli 300 metri dal punto in cui, lo scorso anno, si è verificato il cedimento che ha causato l'alluvione. I tecnici della Protezione Civile e di AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) sono intervenuti per monitorare la situazione e, a scopo preventivo, hanno steso un telone di plastica lungo 50 metri e largo 16 per rinforzare l'argine interessato dalla frana solo in superficie.

Con una nota, AIPo ha fatto sapere che non ci sono pericoli immediati e che l'intervento ha avuto solo uno scopo precauzionale.
"In seguito alla "morbida" del 24-25 febbraio 2015, - si legge - si è accentuato un modesto scollamento della porzione più superficiale del paramento a fiume, per un'estensione di circa 20 m, in corrispondenza del tratto di arginatura del Secchia, in destra idraulica, in località San Matteo, recentemente oggetto dei lavori di completamento del ripristino del rilevato arginale tra il Ponte della TAV e il ponte dell'Uccellino. Il tratto in argomento, in particolare, era stato oggetto di rialzo e riprofilatura a fiume. Il fenomeno è da imputarsi, con ogni probabilità, al fatto che il cotico erboso non si è ancora completamente ricostituito. Per ragioni esclusivamente precauzionali e secondo prassi, AIPo ha provveduto alla posa di un telone di 50 m di lunghezza. Non vi sono elementi di preoccupazione, né pericoli per la tenuta dell'argine. Una volta esaurita definitivamente la piena che ha interessato il Secchia nelle scorse ore, si provvederà al ripristino del paramento di cui sopra".

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Riunione straordinaria della Giunta regionale Confesercenti a Ravenna. Incontro con il primo cittadino ravennate e visita nei luoghi più danneggiati -

Parma, 26 febbraio 2015 -

Si è riunita ieri a Ravenna, in seduta straordinaria, la Giunta regionale della Confesercenti E.R., con il presidente Roberto Manzoni, il direttore Stefano Bollettinari, i dirigenti delle Associazioni territoriali e delle categorie turistiche della costa, per aggiornare la situazione del dopo maltempo a seguito dei danni verificatisi nel weekend del 5 e 6 febbraio scorso e soprattutto sulle azioni intraprese e da intraprendere per poter ripartire e avviare la stagione turistica.

Una delegazione della Confesercenti E.R. ha inoltre incontrato il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci a cui ha nuovamente sottolineato le esigenze impellenti per le imprese e la salvaguardia del territorio; successivamente, ha svolto un sopralluogo in alcuni stabilimenti e presso alcune imprese che hanno subìto danni rilevanti, per valutarne direttamente la gravità.

Considerato che parecchie di esse sono state pesantemente danneggiate, la Giunta regionale Confesercenti ha ribadito la necessità che venga dichiarato al più presto dal Governo lo stato di emergenza, che le procedure burocratiche per il ripristino delle attività siano semplici e veloci, e che venga concesso lo slittamento delle imposte, a tutti i livelli, dei contributi e dei canoni demaniali (in questo caso anche la riduzione), soprattutto per le attività maggiormente colpite, nonché venga facilitato l'accesso al credito e la moratoria dei mutui in essere. Ritiene inoltre assolutamente prioritarie opere straordinarie di prevenzione e manutenzione del territorio, a partire dal ripascimento delle spiagge.
Oltre a ciò, la Giunta Confesercenti E.R. considera importante predisporre una campagna straordinaria di promozione per la prossima stagione turistica a favore della costa e delle zone investite dal maltempo.

Confesercenti E.R., da parte sua, con il proprio sistema territoriale, intende essere, anche in questo particolare momento, vicina alle imprese colpite, sia dal punto di vista degli adempimenti burocratici necessari, che internamente e attraverso i propri uffici credito così da facilitare l'accesso degli associati alle convenzioni bancarie e alla garanzia dei Confidi.
Ad emergenza affrontata occorrerà poi riflettere e intervenire sulle strategie necessarie e di medio periodo per garantire l'ambiente e la tenuta e lo sviluppo dell'economia turistica.

(Fonte: Ufficio stampa Confeserecenti ER)

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