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A Parma un convegno dedicato alla cultura del vino e dell’olio

Si è tenuta nella Biblioteca Monastica dei Padri Benedettini della Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma il convegno dedicato alla Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio organizzato da AIS – Associazione Italiana Sommelier e moderato da Antonietta Mazzeo, sommelier AIS, editorialista affiliato alla stampa specializzata Arga/Unaga e tecnico esperto in oli d’oliva vergini ed extravergini.

L’evento, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Parma, è stato introdotto da Annalisa Barison – Presidente AIS Emilia – che ha ricordato come il divulgare cultura rientri tra le mission dell’associazione, in particolare con progetti formativi rivolti alle nuove generazioni, e dall’Assessore al Turismo del Comune di Parma Cristiano Casa, che ha sottolineato come la città di Parma abbia una forte cultura enogastronomica e sia un territorio aperto a molteplici iniziative, realizzate anche grazie alla collaborazione con l’AIS.

Il convegno è entrato nel vivo con l’intervento di Antonio Iaderosa, ispettore e funzionario del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali MIPAAF. Tra le attività svolte dal ministero rientra la repressione delle frodi alimentari e la tutela della qualità dei prodotti, dal controllo delle etichettature, alle azioni contro le contraffazioni e l’italian sounding anche attraverso accordi con le principali piattaforme di commercio elettronico, tipo Ebay, Amazon, Alibaba, ecc... Stiamo vivendo un momento di grande evoluzione in ambito alimentare che vede l’introduzione di nuovi cibi come gli insetti e di un forte incremento dell’export nel comparto agroalimentare con un progressivo passaggio da un approccio di filiera ad un approccio sistemico.

Anna Maria Compiani, delegata AIS di Parma, ha parlato del progetto di ricerca sulla Malvasia di Candia che ha portato alla pubblicazione di un libro dal titolo “La Malvasia di Parma”, mentre il prof. Andrea Fabbri, agronomo e docente del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma, ha illustrato il panorama delle proposte formative in Italia e all’estero specifico per lo studio delle olive e degli oli e ha spiegato che dalla ricerca sulle antiche varietà un tempo presenti in territorio parmense, oggi parzialmente reintrodotte, si può ottenere un olio di ottima qualità, che andrebbe valorizzato investendo maggiormente in questo settore dalle forti potenzialità ancora inespresse.

Il Consorzio per la tutela dei Vini dei Colli di Parma consta di 45 soci tra produttori e cantine, ha spiegato il Presidente Maurizio Dodi, con un’estensione di 500 ettari rispetto agli 8000 ettari dei vicini piacentini. Il parmense è una realtà produttiva molto limitata destinata a rimanere piccola a causa delle attuali leggi che impediscono l’ampliamento dei terreni impiegati per la viticoltura. Oltre alla Malvasia, nel parmense si coltiva il lambrusco Maestri, che rappresenta la migliore varietà di lambrusco sul territorio e molte aziende sono diventate biologiche con vigneti sempre più accoglienti, ideali per passeggiate e tempo libero, con cantine aperte e degustazioni in loco, che servono a far conoscere e apprezzare l'enogastronomia tipica del territorio.

Massimiliano Carpanese, proprietario di Parma Menù, ha raccontato l’esperienza dell’azienda di famiglia, da salumieri, a imprenditori della ristorazione, fino ad arrivare a produttori di un lambrusco Maestri fermo che ha ottenuto la Dop, di una birra realizzata con grani antichi e prossimamente anche di un olio extra vergine di oliva, all'interno di un progetto che include anche la produzione di olive in salamoia con il sale autoctono di Salsomaggiore Terme. Una testimonianza importante che dimostra come tradizione e innovazione siano i fattori su cui puntare per il futuro.

Infine i professori dell’Istituto Agrario di Parma Bocchialini - Gloria Fiorino, Andrea Anselmi e Mattia Toscani – hanno illustrato i progetti formativi per gli studenti realizzati in collaborazione con le associazioni e gli enti territoriali di riferimento, come i Consorzi, i Musei del Cibo e la stessa AIS, che hanno portato tra gli altri alla creazione dell’attività imprenditoriale Food Farm 4.0 e della linea di prodotti in vendita con il marchio “Bontà di Parma”.

Pubblicato in Economia Parma

Con l’approvazione al Senato del Cura Italia, viene semplificato e snellito il sistema delle visite mediche per i lavoratori agricoli. Il Sottosegretario L’Abbate: “L’accordo sottoscritto tra sindacati agricoli e associazioni di categoria diviene legge”

Per i lavoratori a tempo determinato e stagionali del mondo agricolo, limitatamente alle lavorazioni generiche e semplici non richiedenti requisiti professionali, la prevista sorveglianza sanitaria avrà validità annuale. Ciò consentirà al lavoratore idoneo di prestare la propria attività anche presso altre imprese agricole per lavorazioni che presentano i medesimi rischi, senza la necessità di ulteriori accertamenti medici. Senza costi per i lavoratori, saranno gli Enti bilaterali e gli organismi paritetici del settore agricolo e della cooperazione di livello nazionale o territoriale ad adottare iniziative, anche utilizzando lo strumento della convenzione con le ASL, finalizzate a favorire l’assolvimento degli obblighi in materia di sorveglianza sanitaria. La visita medica preassuntiva, pertanto, produrrà effetti nei confronti di tutti i datori di lavoro convenzionati.

“Sino ad oggi, i lavoratori stagionali sono costretti ad effettuare una nuova visita medica ogni volta che cambiano datore di lavoro, costringendo le imprese a continui e, spesso superflui, esborsi economici – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Dopo aver trovato un accordo tra sindacati agricoli e associazioni di categoria per la revisione delle modalità di sorveglianza sanitaria, giungiamo ora all’approvazione di una norma che risolve le attuali storture burocratiche lamentate sia dalle aziende che dai dipendenti. Un passaggio epocale per la semplificazione, la sburocratizzazione e l’efficientamento del comparto primario. Prevediamo, inoltre, che – prosegue L’Abbate – laddove necessitino nell’immediatezza di un lavoratore, le stesse imprese possano effettuare la visita dal medico competente o dal dipartimento di prevenzione della ASL, come avvenuto tuttora, ma estendiamo la validità ad un anno, con ricadute per tutte le altre imprese per quelle medesime lavorazioni. L’auspicio – conclude il Sottosegretario L’Abbate – è che la norma venga confermata anche dalla Camera dei Deputati dove il testo del Cura Italia verrà ora esaminato."

Al Mulino Formaggi srl la Ministra Bellanova ha discusso di export, di mercato dei formaggi, di CETA e naturalmente di dazi.

Di LGC Parma 10 febbraio 2020 - Tra un incontro istituzionale e un altro, la Ministra all'agricoltura Teresa Bellanova, ha abitudine di entrare concretamente nel mondo economico del settore da Lei presidiato, incontrando gli operatori e le imprese che compongono il variegato e qualificato sistema agroalimentare italiano. Un modo per meglio addentrarsi nei problemi, ma anche per intercettare soluzioni, soprattutto in quest'ultimo periodo storico dove il riaccendersi di una guerra di dazi può influire sia sull'export ma anche sulla qualità delle produzioni estere che potrebbero entrare in Italia.
Nella programmazione degli incontri istituzionali con gli operatori agroalimentari,  la Ministra Bellanova ha voluto fare visita alla Mulino Formaggi srl, l'impresa di Parma che opera nel confezionamento e commercializzazione dei formaggi DOP italiani ed in particolare Parmigiano Reggiano, che da sola esporta oltre il 50% del Parmigiano Reggiano in Canada, collocandosi tra i più importanti e accreditati operatori nazionali del settore e leader di mercato in nord america.

Accolta dal Presidente e Amministratore Delegato, Claudio Guidetti, la Ministra accompagnata dalla Assessora Regionale all'Agricoltura Simona Caselli e dal dirigente e noto politico Renzo Lusetti (a soli 28 anni era diventato parlamentare e confermato poi per altre 4 legislature), prima della visita di rito nei vari reparti dell'azienda si è intrattenuta con Guidetti e la dirigenza aziendale per uno scambio di informazioni sulle dinamiche di mercato dei formaggi duri all’estero e in particolare in nord America. 
Tra gli argomenti non poteva mancare il problema dei dazi USA e del CETA, proprio in ragione della solida e specifica esperienza di Guidetti e del management di Mulino Formaggi, che da molti anni esporta nel paese della "foglia d'acero".

“Il CETA, sottolinea Claudio Guidetti , di fatto è un accordo che ha obiettivamente portato dei notevoli vantaggi a noi e a tutto il settore. Un accordo di scambio che ha notevolmente favorito l’export, potendo registrare incrementi annuali tra il 20 e il 30%. Ma i vantaggi si sono riverberati anche sui consumatori canadesi grazie a un  sensibile ridimensionamento del prezzo al consumo,  rendendo perciò accessibile il Parmigiano Reggiano a una più estesa massa di consumatori e al contempo generando anche un incremento di marginalità per gli operatori stessi.  Fattori positivi che hanno influenzato positivamente anche sul lavoro e l’occupazione. Vero però che c’è anche il rovescio della medaglia. Accade infatti che importatori locali, spesso emanazioni di multinazionali europee non italiane, agiscano in slealtà di concorrenza di mercato, sfruttando le quote d’importazione e la nostra incapacità di fare sistema".

Prima di incamminarsi nei reparti la Ministra ha voluto rassicurare sulla politica che intraprenderà sulla questione dei Dazi. "Nonostante Trump, ha chiosato la Ministra Bellanova, con lui bisogna negoziare. Contrapporre dazi contro dazi, non porta a alcuna soddisfazione". 
   

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

La titolare del Dicastero delle Politiche Agricole: “Massimo impegno per le DOP e le IGP: lavoriamo per evitare ogni tipo di slabbratura tra sistema produttivo ed istituzionale”

Importante endorsment quello lanciato ieri dalla Sen. Teresa Bellanova, Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali all’Aceto Balsamico di Modena IGP, in occasione della presentazione dell’Atlante Qualivita Food, Wine & Spirits 2020, tenutasi ieri all’Hotel Quirinale a Roma.

“Dobbiamo fare una grande campagna di promozione – ha spiegato la Ministra – e la voglio fare non come singola ma come struttura: ho già chiesto a tutti gli altri componenti del Governo che hanno competenze in materia, di fare insieme una campagna di comunicazione sui mercati ricchi del mondo, a partire dagli USA; dove andiamo a difendere le nostre produzioni e anche a farne conoscere la qualità, perché noi investiamo su prodotti di eccellenza se li facciamo conoscere e se li mettiamo a valore. Detto questo – ha aggiunto la Bellanova - mi ha lasciata un po’ sconcertata la sentenza di questi giorni relativa all’aceto balsamico: senza lanciare allarmismi, voglio rassicurare che stiamo lavorando per avere chiarezza, perché riteniamo che non debba esistere nessuna slabbratura tra sistema produttivo e il sistema istituzionale a tutti i livelli”.

Per l’intervento della titolare del Dicastero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali sull’Aceto Balsamico di Modena, parole di ringraziamento giungono da Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP: “esprimiamo grande soddisfazione per l’interessamento che la Ministra Bellanova ha mostrato per il nostro settore, per il forte supporto e per le idee concrete che ha lanciato in nostro favore. Cogliamo l’occasione per ringraziarla del sostegno finora riservatoci ed auspichiamo che anche le Istituzioni regionali e locali possano seguirci in questo percorso importante che stiamo facendo con tutti i nostri soci per tutelare in primis il prodotto e la Denominazione e le migliaia di posti di lavoro e l’economia che ne consegue. Oggi il valore del comparto è stimato in oltre un miliardo di euro”.
Il Direttore del Consorzio Federico Desimoni commenta: “Questa situazione torna ad evidenziare come, anche in Europa, si stiano affrontando due visioni strategiche, quella Italiana che pone al centro un concetto elevato di qualità strettamente connesso a prodotti con una forte identità culturale, storica, tradizionale e territoriale e, altri Stati membri, che vorrebbero una deregulation totale a favore di produzioni senza identità e senz’anima. Protagonisti di questo confronto sono i Consorzi di tutela italiani e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che, con il grande supporto operativo dell’Ispettorato Repressione delle Frodi e Controllo Qualità, cercano di difendere i valori e la visione del sistema Italia. L’operato dei Consorzi e delle autorità pubbliche è stato, fino ad oggi, il vero perno della tutela del made in Italy di qualità ed i successi ottenuto sono certamente da ascriversi alla loro azione perseverante. Oggi più che mai, il sistema Italia deve sostenere i Consorzi e promuovere, anche a livello politico-istituzionale, la loro azione che, in fondo, è un’azione a difesa del patrimonio nazionale, dei consumatori e di un mercato etico e trasparente”.

Al talk show che ha accompagnato la presentazione della decima edizione dell’Atlante realizzato dalla Fondazione Qualivita in collaborazione conOriGIn Italia e Federdoc ed edita a cura dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, sono altresì intervenuti Paolo De Castro Coordinatore S&D ComAgri del Parlamento europeo, Cesare Mazzetti Presidente Fondazione Qualivita, Riccardo Ricci Curbastro Presidente Federdoc, Cesare Baldrighi Presidente OriGIn Italia, Massimo Bray Direttore Generale Istituto della Enciclopedia Italiana e Mauro Rosati Direttore Fondazione Qualivita.

L’Atlante Qualivita Food, Wine & Spirits 2020 conta 860 schede prodotto, suddivise in tre sezioni: prodotti agroalimentari (299 schede), prodotti vitivinicoli (526 schede) e bevande spiritose (35 schede realizzate in collaborazione con Assodistil), dettagliatamente descritte informazioni su metodo di lavorazione, storia, normative, caratteristiche nutrizionali e organolettiche dei prodotti stessi. Uno strumento di conoscenza che si rivolge agli italiani, consumatori consapevoli e attenti ai concetti di autenticità ed origine.

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Manovra, 600 milioni di euro per l'agricoltura nella legge di bilancio 2020-2022. Bellanova: no a nuove tasse per agricoltori con azzeramento irpef agricola. interventi per giovani, donne e made in italy

Roma 6 novembre 2019 - Le principali novità della Legge di Bilancio 2020 per il settore agricolo e agroalimentare sono state illustrate stamane dalla Ministra Teresa Bellanova.
"L'agricoltura", ha affermato la Ministra Bellanova, "è tornata nell'agenda economica da protagonista e ha avuto l'attenzione che merita, pur in un contesto di risorse limitate. Nei tre anni investiremo 600 milioni di euro per il sostegno al settore, con risorse che si aggiungono a quelle già attive. Abbiamo mantenuto l'impegno di non aumentare le tasse agli agricoltori. Per questo sono soddisfatta dell'azzeramento dell'Irpef per chi vive di agricoltura, che significa quasi 200 milioni di euro che lasciamo alle imprese per investire.
Credo molto nelle energie che donne e giovani possono mettere al servizio dell'agricoltura italiana. E abbiamo dedicato a loro due misure: il bonus 'donna in campo' per erogare mutui a tasso zero per le imprenditrici e per gli under 40 sarà lo Stato a pagare i contributi per chi apre una nuova attività.
Abbiamo stanziato anche 30 milioni di euro per il sostegno alle filiere e all'autentico Made in Italy e c'è una dotazione per affrontare l'emergenza della cimice asiatica da 80 milioni di euro. Su questo fronte sappiamo che servirà fare ogni sforzo per aiutare le aziende colpite. Per la pesca abbiamo recuperato i ritardi e garantito l'indennità 2019 per i pescatori e lavoriamo per rendere strutturale la misura. Sono convinta che in Parlamento potremo ulteriormente rafforzare gli interventi per il settore con un confronto operativo e costruttivo con tutte le forze politiche".


LE PRINCIPALI MISURE AGRICOLE 


AZZERATA IRPEF AGRICOLA, 200 MILIONI DI EURO DI TASSE IN MENO PER AGRICOLTORI
Confermato l'azzeramento dell'Irpef per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. La misura vale 200 milioni di euro annui e si aggiunge alla cancellazione stabile dell'Imu sui terreni agricoli e dell'Irap, per un beneficio fiscale complessivo da 1 miliardo di euro. 


CIMICE ASIATICA, 80 MILIONI DI EURO PER RISTORO DEI DANNI ALLE IMPRESE
80 milioni di euro nel triennio per ristoro dei danni provocati dalla cimice asiatica. È questa la dotazione destinata al Fondo di solidarietà per intervenire a supporto delle imprese danneggiate dalla diffusione dell'insetto, in particolare nelle regioni del nord. 


GIOVANI, AZZERAMENTO CONTRIBUTI PREVEDENZIALI PER CHI VUOLE DIVENTARE IMPRENDITORE AGRICOLO
Per i giovani che aprono una impresa agricola sarà lo Stato a pagare i contributi previdenziali per i primi 24 mesi. 44 milioni di euro di spesa per far nascere nuove giovani imprese e per semplificare la vita alle start up agricole condotte da under 40. 

BONUS "DONNE IN CAMPO", MUTUI A TASSO ZERO PER L'IMPRENDITORIA FEMMINILE IN AGRICOLTURA
Un fondo rotativo da 15 milioni di euro per garantire mutui a tasso zero per le donne che sono imprenditrici agricole o che lo vogliono diventare. Una misura concreta per favorire gli investimenti al femminile nel settore primario, dove oggi una impresa su tre è condotta da una donna. 

FONDO PER LA COMPETITIVITÀ, 30 MILIONI DI EURO PER IL SOSTEGNO DELLE FILIERE AGRICOLE
30 milioni di euro complessivi nel biennio 2020-2021 a sostegno dell'agroalimentare Made in Italy, con interventi per il rafforzamento della competitività delle filiere, a partire dalle produzioni d'eccellenza e dai mercati più importanti. Per la filiera grano pasta sono previsti 30 milioni di euro per i contratti di filiera, a cui si aggiungono 10 milioni del 2019. 

GARANZIE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'AGRICOLTURA DI PRECISIONE E LA BLOKCHAIN
30 milioni di euro finalizzati ad azzerare il costo delle garanzie per gli imprenditori agricoli e per facilitare l'accesso al credito per gli investimenti in innovazione tecnologica, agricoltura di precisione e tracciabilità dei prodotti. 

PESCA, ASSICURATA LA COPERTURA INDENNITÀ 2019 PER FERMO OBBLIGATORIO
È confermata la copertura per garantire l'indennità del fermo pesca obbligatorio per i lavoratori dipendenti.Nella legge di bilancio viene assicurata la copertura ai lavoratori della pesca dell'indennità 2019, recuperando i ritardi precedenti dal momento che la misura non risultava coperta. Sarà dunque assicurato il riconoscimento dell'indennità giornaliera pari a 30 euro per il periodo di sospensione dell'attività lavorativa nel 2019. 

COLLEGATO AGRICOLTURA
È previsto un disegno di legge collegato alla manovra dedicato al settore agricolo. Si tratta di uno strumento utile per il mondo agricolo e agroalimentare con il primo obiettivo che è semplificare. Insieme a questo il Collegato sarà utilizzato per dare prospettiva e futuro alle imprese agricole e si dovrà coordinare con il lavoro per il Piano strategico nazionale.   

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 17 - n° 23 21 gennaio 2018 -

Editoriale: -Nuovo sgambetto UE al tricolore alimentare - Lattiero caseari. Il mercato lattiero comincia a dare segnali contrastanti. - LACTALIS. Il latte per l'infanzia contaminato approda finalmente anche in TV - More dal Messico - Allerta alimentare da Norovirus - Consorzio di Bonifica Centrale: rinvio delle elezioni - Cereali e dintorni. La reazione ai dati USDA -

SOMMARIO Anno 17 - n° 03 21 gennaio 2018
1.1 editoriale
Nuovo sgambetto UE al tricolore alimentare
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Il mercato lattiero comincia a dare segnali contrastanti.
3.1 imprese e competenze l'azienda presenta il proprio curriculum: la Conoscenza Condivisa entra in azienda e le persone sono felici
3.2 Allerta alimentare LACTALIS. Il latte per l'infanzia contaminato approda finalmente anche in TV
4.1 Sicurezza Alimentare More dal Messico - Allerta alimentare da Norovirus
4.2 Eventi Assemblea elettiva provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Reggio Emilia
5.1 Eventi formaggi Il Parmigiano Reggiano eletto miglior formaggio al mondo a latte crudo
5.2 Bonifica Emilia centrale Consorzio di Bonifica Centrale: rinvio delle elezioni
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La reazione ai dati USDA
7.1 pomodoro OI Pomodoro da Industria del Nord Italia: deliberato il programma triennale
7.2 MIPAAF Siccità in Italia, avviato un piano d'azione da parte del MIPAAF.
8.1 salute e benessere Bere vino prima di dormire aiuta a perdere peso.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Attività a tutela del mercato vinicolo da parte della Guardia di Finanza di Bologna e dell'Ispettorato Repressione Frodi del MIPAAF. Sequestrati più di 600 ettolitri di prodotti vinosi ed eseguito il declassamento di vino pregiato DOCG, DOC e IGT in comune vino da tavola, per 4700 ettolitri.

Bologna 4 novembre 2017 - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna e i locali funzionari dell'Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole, nel corso di un'attività di verifica congiunta condotta presso lo stabilimento di un'importante casa vinicola operante in Imola, hanno sottoposto a sequestro amministrativo più di 600 ettolitri di prodotti vinosi, già pronti per essere imbottigliati e destinati alla vendita al dettaglio, la cui presenza in cantina non trovava giustificazione nella contabilità aziendale superando le eccedenze consentite.

Oltre al sequestro del vino, il cui valore commerciale ammonta a circa un milione di euro, è stata applicata una sanzione amministrativa di oltre 50.000 euro prevista per le violazioni di questa specie dalla specifica normativa di settore

A seguito delle discrasie riscontrate nel corso del confronto tra la qualità delle giacenze fisiche e quelle delle giacenze contabili, il personale dell'Ispettorato Repressione Frodi, con l'ausilio delle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Tributaria, ha proceduto altresì al declassamento/riclassificazione di ulteriori 4700 ettolitri di prodotti vinosi, da una categoria superiore ad una di livello inferiore, fino ad arrivare al comune vino da tavola.

I controlli svolti sono stati indirizzati a verificare la corretta applicazione dell'unica legge di riferimento in materia, il Testo Unico del Vino, entrato in vigore alla fine dello scorso anno, che consta di 90 articoli e consente, attraverso delle disposizioni normative precise, di salvaguardare un settore ad altissimo rischio di frodi, anche per gli aiuti che la Comunità Europea elargisce ai produttori nazionali e di monitorare un mercato che oggi vale più di 14 miliardi di euro, con un export che supera i 5,5 miliardi.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Borriello (ISMEA): Il progetto della piattaforma informatica fornirà un supporto efficace all'azione di vigilanza dei Consorzi di tutela.

Roma, 19 gennaio 2017 - Salvaguardare il consumatore finale, garantendo l'autenticità dei prodotti Dop e consentendone la corretta identificazione: questo l'obiettivo dell'incontro "L'evoluzione dell'attività di vigilanza tra nuove tecnologie e sinergie tra consorzi", che si è svolto il 18 gennaio 2017 presso il Ministero delle Politiche Agricole in Via XX Settembre, organizzato da Consorzio Prosecco DOC e Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP.

Una collaborazione Nord-Sud, quella dei due Consorzi, che si materializzerà in una attività "anti-truffa" su 7 regioni interessate equivalenti al 35% del territorio nazionale (Campania, Sicilia, Puglia, Calabria, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) per un totale di circa 1.000 controlli che saranno effettuati nei canali della GDO, Ho.Re.Ca, negozi specializzati e gastronomie.

Una attività che si aggiungerà a quelle già esistenti (il Ministero delle Politiche Agricole ha ricordato tra l'altro le cooperazioni operative attivate con i principali players dell'e-commerce, da Ebay ad Alibaba, e con le altre Agenzie di controllo estere, sempre con il forte coinvolgimento dei Consorzi di Tutela) e alla quale Ismea fornirà, forte dell'esperienza acquisita negli anni, un supporto tecnologico fondamentale.

I dati raccolti durante le azioni di controllo infatti, che consistono nella verifica di corretta presentazione ed etichettatura, nella rilevazione della presenza di prodotti evocativi, nella vendita di prodotto sfuso e nel corretto utilizzo della Denominazione nei prodotti trasformati, saranno caricati nella piattaforma informatica predisposta da ISMEA, che agevolerà la registrazione delle verifiche svolte e consentirà di svolgere analisi statistiche oltre che una mappatura delle aree controllate, come ha ricordato nel corso dell'incontro Raffaele Borriello, Direttore Generale ISMEA: "In questi anni - ha affermato il DG - ISMEA ha stretto una collaborazione molto solida con il mondo delle Indicazioni Geografiche fornendo il proprio contributo su diversi fronti: dal monitoraggio del settore alla formazione degli operatori e dei consorzi. Il progetto della piattaforma informatica fornirà un supporto efficace all'azione di vigilanza dei Consorzi di tutela. Partiamo con la collaborazione con due Consorzi di tutela di assoluto rilievo nel mondo delle IG ma l'ambizione è quella di far diventare la piattaforma un riferimento per tanti Consorzi che riterranno utile lo strumento".

Domenica, 04 Dicembre 2016 09:40

Vino: il Testo Unico è legge

Martina: tagliamo burocrazia per un settore che vale oltre 14 miliardi di euro. Importante innovazione anche nella tutela del prodotto contro la contraffazione.

Roma 28 novembre 2016)
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che, con l'approvazione definitiva di oggi alla Camera dei Deputati, il Testo unico del vino è legge.

"Il Testo unico del vino - afferma il Ministro Maurizio Martina - è legge. Un risultato al quale abbiamo lavorato molto in questi mesi insieme al Parlamento e che oggi è realtà. Finalmente diamo ai produttori una sola legge di riferimento con 90 articoli che riassume tutta la normativa precedente. Un'operazione di semplificazione che era attesa da anni e che consente di tagliare burocrazia, migliorare il sistema dei controlli, dare informazioni più trasparenti ai consumatori. Col Testo unico possiamo contribuire a rafforzare la crescita di un settore che già oggi vale più di 14 miliardi di euro e con un export che supera i 5,5 miliardi".

"La promessa di approvare il provvedimento entro l'anno è stata mantenuta - sottolinea il Vice Ministro Andrea Olivero - grazie all'impegno dei parlamentari e al confronto costruttivo con tutti gli attori della filiera. Adesso è il momento di sfruttare le disposizioni di rilancio e semplificazione della legge per dare risposte concrete a un mondo produttivo che merita la massima considerazione per i risultati realizzati e la sua forte incidenza nello sviluppo territoriale."

SCHEDA - TESTO UNICO DEL VINO
In particolare la legge si concentra su un'operazione concreta di semplificazione su produzione, commercializzazione, denominazioni di origine, indicazioni geografiche, menzioni tradizionali, etichettatura e presentazione, gestione, controlli e sistema sanzionatorio. Un'unica legge di riferimento per il settore con un impianto chiaro che favorisce i produttori e gli operatori del settore e che porta a uno snellimento burocratico molto importante.
Più certezza del diritto, meno contenziosi e un sistema di controlli migliore per la tutela di un settore chiave per l'agroalimentare italiano.
Spazio all'innovazione con la possibilità di introdurre in etichetta sistemi di informazione al consumatore che sfruttino le nuove tecnologie contribuendo ad aumentare la trasparenza.

Tra le novità apportate dalla riforma è prevista una disposizione sulla salvaguardia dei vigneti eroici o storici al fine di promuovere interventi di ripristino recupero e salvaguardia di quei vigneti che insistono su aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico.

Importante innovazione anche nella tutela del prodotto contro la contraffazione.

I controlli sulle imprese del settore vitivinicolo confluiscono nel registro unico dei controlli (RUCI) a prescindere se siano o no imprese agricole.
(Uffcio stampa Mipaaf)

Domenica, 25 Settembre 2016 09:37

La salute vien mangiando...mele

Le mele sono un prezioso "fil rouge nutrizionale" che ci accompagna tutto l'anno, ma è in autunno che si ha la loro maturazione naturale con varietà, sapori e colori per tutti i gusti

Bologna, 19 settembre 2016 - L'estate sta finendo e si ritorna in città, chi al lavoro, chi a scuola e comunque tutti agli impegni quotidiani, con la necessità di prepararsi ad affrontare adeguatamente i primi cambiamenti climatici che preludono all'inverno. Certo le vacanze sono state motivo di relax e divertimento per molti, ma per alcuni possono essere state un'occasione imprevista di stress e di fatica e per altri ancora causa di un eccessivo appesantimento fisico.

Rivolgendosi saggiamente alla natura per trovare un "aiuto" quanto mai efficace che ci rimetta in sesto su tutti questi fronti, ancora una volta la frutta ci è amica e ci offre quel supporto essenziale per stare in salute e vivere al meglio una parte dell'anno impegnativa.

Stimolare gli italiani a consumare più frutta e verdura è la mission di FRUIT24, il progetto triennale messo a punto da Apo Conerpo, la maggiore organizzazione europea di produttori ortofrutticoli, e cofinanziato da UE e MIPAAF per promuovere il consumo di tutti i prodotti ortofrutticoli freschi di produzione comunitaria.

L'obiettivo è suggerire al consumatore – con notizie, informazioni e attività specifiche di coinvolgimento – un utilizzo consapevole di questi prodotti, sensibilizzandolo sull'importanza e la gradevolezza di una loro assunzione costante nell'alimentazione quotidiana in funzione di un benessere naturale che si traduce in salute. In particolare, il progetto vuole fornire il suggerimento concreto su quale frutta e/o verdura consumare, come e perché, in una sorta di menù giornaliero, diverso in funzione delle stagioni e in funzione di determinati target, come lo studente e lo sportivo, per le diverse fasce orarie della giornata, evidenziandone anche la convenienza.

E parlando di frutta autunno-invernale il pensiero corre istintivamente alle mele che, a dire la verità, ci accompagnano ormai tutto l'anno come un prezioso "fil rouge nutrizionale" al quale si può sempre ricorrere, ma che hanno nel periodo autunnale la loro maturazione naturale e la conseguente "esplosione" in termini di varietà, sapori, colori e anche consumi.

Le mele vantano un'allure biblico, mitologico e favolistico, ma soprattutto sono regine di un mondo agricolo italiano – sia del passato che attuale – che ne ha esaltato le proprietà e i benefici, ponendole al centro di famosi detti popolari e di definizioni avvalorate "sul campo" senza mai smentite di sorta.

Pur in presenza di aree territoriali maggiormente vocate di altre per via del clima che le caratterizza, in generale la coltivazione di mele è strettamente legata alla grande tradizione produttiva del nostro Paese, tanto che le mele sono da molto tempo il frutto più diffuso in Italia e anche il più amato dagli italiani, complice peraltro la loro grande versatilità in cucina.
Sinonimo di salute e benessere, farmaco naturale e rimedio per tanti problemi, le mele sono costituite per circa l'85% del loro peso da acqua e questo le rende ideali per idratare l'organismo a tutte le età e soprattutto per gli sportivi: 100 grammi di prodotto apportano circa 40 calorie, 10 grammi di zucchero e grandi quantità di sali minerali quali potassio (utile in estate per reidratarsi a causa dell'eccessiva sudorazione), sodio, bromo, calcio, magnesio (Fonte CREA – Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione).

Le mele contengono circa il 2% di fibre, sotto forma di pectine, e sono un alleato prezioso del nostro intestino come prebiotico, per controllare il colesterolo "cattivo" nel sangue (LDL) e per ridurre il rischio cardiovascolare.

Le mele sono anche un concentrato di molte vitamine quali A, E, C ed alcune del gruppo B, come la vitamina B1 che combatte nervosismo, inappetenza e stanchezza e la vitamina B2 che facilita la digestione, protegge le mucose della bocca e dell'intestino e rinforza capelli ed unghie.
Nelle mele sono inoltre presenti aromi quali il geraniolo, nonché l'acido citrico e l'acido malico (noto anche come l'acido di mela, presente soprattutto nella buccia), quest'ultimi con funzioni antinfiammatorie per l'apparato gastroenterico. La ricchezza di antiossidanti e di polifenoli presente nelle mele sembra contribuire alla prevenzione di alcuni tumori, mentre in particolare i flavonoidi rallentano l'invecchiamento cellulare, quindi la formazione delle rughe.

Per il colore, sapore, usi e tempi di maturazione si distinguono diverse varietà di mele, tra le quali – solo per citare le più note – vi sono le Golden Delicious (le più diffuse in Italia e nel mondo), Annurca, Fuji, Granny Smith, Imperatore, Jonagold, Morgenduft, Pink Lady, Renetta, Royal Gala, Stark Red Delicious, Stayman, Ozark Gold, Rome Beauty.

Vi sono poi molte varietà locali rare e di nicchia, o "frutti dimenticati", che hanno una coltivazione limitata ad un ambito territoriale circoscritto del nostro Paese, e la cui produzione viene sovente riportata all'attenzione dei consumatori dalle organizzazioni agricole e ambientaliste particolarmente attive sul fronte della biodiversità.

Le mele sono destinate prevalentemente al consumo casalingo, sia per quello immediato allo stato crudo, che come ingrediente di macedonie, ma anche in cucina per la preparazione di centrifugati e succhi, oppure cotte al forno o utilizzate per antipasti, primi e secondi piatti, per insalate di frutta e soprattutto per diversi dolci (in primis torta di mele e strudel). Inoltre si prestano anche ad essere utilizzate per preparare in casa maschere di bellezza naturali.

Numerosi sono infine gli utilizzi industriali per la preparazione di dolci, succhi, liquori (il sidro), dell'aceto di mele e di creme, oltre ad essere utilizzate anche disidratate ed essiccate – in questo caso rappresentano uno snack gustoso e salutare – senza dimenticare la loro importanza quali componenti della cosmesi.

Ecco due ricette che vedono protagonista la mela

Insalata di Mele, Cavolo rosso e Parmigiano
un piatto unico gustoso e completo per i suoi ingredienti

Ingredienti (per 6 persone)
1 cavolo cappuccio rosso
3 mele Golden
50 g di Parmigiano Reggiano a piccole scaglie
50 g di gherigli di noci spezzettati
1 limone, il succo
olio extravergine di oliva
2 cucchiai di senape
sale e pepe
cerfoglio o prezzemolo tritato
6 fette di pane integrale

Preparazione
Pulite e affettate finemente il cavolo, eliminando foglie esterne e torsolo, e ponetelo in un'insalatiera. Sbucciate le mele, grattugiatele grossolanamente facendo cadere la polpa in una ciotola per poi bagnarla col succo del limone. Tritate il cerfoglio.
Scolate bene le mele e trasferitele nell'insalatiera. Condite ora con un filo d'olio, la senape, i gherigli di noce spezzettati, le scagliette di Parmigiano, spolverizzate col cerfoglio tritato e regolate di sale e pepe. Servite l'insalata con il pane integrale tagliato a bastoncini e leggermente tostato.

COMPOSIZIONE NUTRIZIONALE DELLA RICETTA (per 1 persona)
Proteine g 7
Grassi g 13
Carboidrati g 62
Fibra totale g 12
Sodio mg 118
Potassio mg 579
Ferro mg 4
Fosforo mg 180
Calcio mg 288
Vit. C mg 39
Vit. A retinolo eq μ 37
Energia kcal 393

Strudel di Mele
il dolce a base di mele, tipico dell'Arco alpino

Ingredienti (per 8 persone)
per la pasta dello strudel:
1 uovo
50 cl di olio evo
50 cl di latte tiepido
250 g di farina 00
1 pizzico di sale
per il ripieno:
6 mele renette
50 g di uvetta ammollata in acqua calda
1 cucchiaino di cannella macinata
1 scorza di limone grattugiata
25 g di pinoli o nocciole tritate
25 g di fichi secchi tagliati sottili
75 g di pane secco grattugiato
30 g di miele
25 cl di rum
100 g di burro
30 g di zucchero a velo

Preparazione
Per la pasta di strudel, sbattere bene un uovo con l'olio, il latte tiepido e un pizzico di sale. Aggiungere la farina e impastare con le mani finché la pasta risulta morbida ed elastica. Lasciarla riposare al caldo per 15 minuti.
Sbucciare e tagliare a fettine sottili le mele, aggiungere l'uvetta ammollata nel rum o in acqua tiepida, il miele, un pizzico di cannella, la scorza di limone grattugiata, i pinoli o le nocciole tritate, i fichi secchi tagliati sottili. Stendere la pasta con il matterello, tirandola sottile senza strapparla. Nel frattempo in una padella sciogliere una noce di burro e poi tostare il pangrattato: lasciarlo dorare qualche minuto, poi spegnere il fuoco e lasciare intiepidire.
Mettere a fondere il burro rimanente in un pentolino a fuoco dolce. Riprendere il panetto di pasta e lavorare su un canovaccio leggermente infarinato per compiere con più facilità tutte le operazioni. Innanzitutto formare un rettangolo di pasta dalle dimensioni giuste. spennellarne la superficie, tranne i bordi, con poco burro fuso e cospargere con il pangrattato tostato. Porre sopra il composto con le mele, arrotolare lo strudel dalla parte più lunga, facendo attenzione a non rompere la pasta, sigillare bene anche i lati. Spennellare anche la superficie esterna con il burro fuso.
Porre infine lo strudel su una placca da forno e cuocere per un'ora a 180 °C.
A cottura ultimata, si può ricoprire lo strudel con una spolverata di zucchero a velo e servirlo tiepido a fette.

COMPOSIZIONE NUTRIZIONALE DELLA RICETTA (per 1 fetta di circa 150 grammi)
Proteine g 4.80
Grassi g 10.05
Carboidrati g 56.5
Fibra totale g 3.75
Sodio mg 159
Potassio mg 261
Ferro mg 0.90
Fosforo mg 64.6
Calcio mg 25.5
Vit. C mg 3.90
Colesterolo mg55.35
Energia kcal 321

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