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Martedì, 10 Gennaio 2017 13:48

In arrivo temperature estreme sull’Emilia Romagna

La Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha emanato un'allerta per temperature estreme attiva dalle 19 di oggi, Martedì 10 gennaio alle 13 di domani. Permanendo attivi flussi di aria fredda da nord-est sulla nostra regione, si determinerà un abbassamento delle temperature notturne con valori minimi inferiori a -8 gradi nelle aree di pianura delle macroaree fra Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, e nelle zone collinari dell'Emilia. Le temperature subiranno un lieve aumento nella notte successiva.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Allerta di protezione civile per maltempo diffuso nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 novembre. Fase di preallarme e di attenzione in vaste aree del territorio regionale. Sul web aggiornamenti in tempo reale.

Bologna, 4 novembre 2016

L'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato un'allerta arancione (corrispondente alla fase di preallarme) e gialla (equivalente alla fase di attenzione) per piogge, criticità idraulica, criticità idrogeologica (frane e dissesti), vento e stato del mare, valida dalle 8 di sabato 5 novembre fino alle 18 di domenica 6 novembre, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpae Emilia-Romagna.

Si prevedono precipitazioni diffuse e persistenti, superiori alla soglia di allerta (45 millimetri in 24 ore), sulle aree di crinale centro occidentali della regione e venti forti su tutto l'arco appenninico, con raffiche fino a 100 km/h. Inoltre, il mare sarà molto mosso al largo della costa ferrarese, con un'altezza stimata delle onde da 1,25 a 2,5 metri.

Viene dunque attivata l'allerta numero 94/2016, articolata in:
-Arancione (fase di preallarme) per pioggia, criticità idraulica e idrogeologica sui bacini del Reno; di Secchia e Panaro e del Trebbia e Taro. Arancione attivato anche per la forte intensità dei venti su tutti i rilievi dell'Emilia-Romagna.
-Gialla (fase di attenzione) per pioggia, criticità idraulica e idrogeologica sulla pianura di Bologna e Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Sulla costa del ferrarese si raggiunge la soglia di attenzione (codice giallo) per quanto riguarda invece lo stato del mare al largo.

Nel territorio interessato dall'allerta arancione, sono possibili innalzamenti del livello dei corsi d'acqua (anche del reticolo minore e della rete di bonifica), con eventuali inondazioni delle aree limitrofe e delle zone golenali. Possono, inoltre, verificarsi fenomeni diffusi di scorrimento superficiale delle acque nelle strade e di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane. Il vento può causare cadute di rami o alberi, danni a tettoie e pergolati e alle strutture fissate provvisoriamente. La sospensione dell'erogazione di servizi telefonici e elettrici per danni alle linee è un'eventualità possibile. Possono poi verificarsi fenomeni di erosione, frane superficiali e colate di fanghi e detriti, con conseguenti danni alle infrastrutture.

Alla popolazione si raccomanda di non avvicinarsi agli argini dei corsi d'acqua, di non accedere a moli e dighe, nonché di fissare oggetti che possono essere divelti o danneggiati dalle raffiche di vento.

Ai sindaci dei Comuni interessati si raccomanda di predisporre la ricognizione delle strutture tecniche e di polizia urbana, anche al fine del concorso all'attività di vigilanza e di comunicare ai cittadini di mettere in atto le predefinite misure di autoprotezione.

Le previsioni del Centro funzionale Arpae indicano un'attenuazione dei fenomeni nella tarda giornata di domenica 6 novembre. Domani, sabato 5 novembre, con l'aggiornamento delle previsioni, si rivaluterà la situazione meteorologica, con un'eventuale integrazione o estensione della presente allerta.

Le evoluzioni della situazione possono essere seguite sul sito dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e Protezione civile, all'indirizzo protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/servizi/allerte-avvisi-protezione-civile/ultimi-avvisi 

Aggiornamenti meteo sul sito di Arpa.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Mercoledì, 14 Settembre 2016 17:40

In arrivo temporali in Emilia Romagna

Allerta meteo della Protezione Civili dell'Emilia Romagna dalla mezzanotte di oggi, mercoledì 14 settembre fino alle 18 di giovedì. Le zone interessate sono il Bacino del Reno, i Bacini Secchia-Panaro, la Pianura di Modena-Reggio Emilia, i Bacini Trebbia - Taro, la Pianura di Piacenza - Parma.

Parma, 14 settembre 2016

La Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha diramato un'allerta maltempo. Fase di attenzione per l'arrivo dalle prime ore di domani, giovedì 15 settembre, di correnti sud-occidentali fortemente instabili sul settore tirrenico della Penisola Italiana che determinerà lo sviluppo di temporali anche sul territorio regionale.

Le zone interessate sono il Bacino del Reno, i Bacini Secchia-Panaro, la Pianura di Modena-Reggio Emilia, i Bacini Trebbia - Taro, la Pianura di Piacenza - Parma.

Non si esclude che possano verificarsi anche fulminazioni, grandine e raffiche di vento in corrispondenza dei fenomeni. I fenomeni tenderanno ad esaurirsi nella serata di domani. Si potrà determinare, inoltre un nuovo sviluppo dei fenomeni temporaleschi sul settore centro-orientale della regione nella giornata di venerdì 16 settembre 2016.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Ondata di maltempo, la Protezione Civile ha attivato la fase di attenzione per 36 ore in tutte le Province dell'Emilia Romagna. Neve a partire dai 500 metri e pioggia in pianura.

Parma, 9 marzo 2016

L'Agenzia regionale di Protezione Civile ha attivato con l'allerta n. 56 lo stato di attenzione per criticità idraulica ed idrogeologica a partire da oggi, di 36 ore sino a domani giovedì 10 marzo alle ore 12:00, su tutto il territorio regionale.

Le zone interessate dall'allerta sono il Bacino Alto del Lamone - Savio, Pianura di Forli'-Ravenna; Bacino del Reno; Pianura di Bologna e Ferrara; Bacini Secchia-Panaro; Pianura di Modena-Reggio Emilia; Bacini Trebbia - Taro.

Il provvedimento, assunto anche sulla base delle valutazioni del centro funzionale di Arpae, è motivato dal prolungarsi dell'ondata di maltempo che apporterà condizioni di moderata instabilità sul territorio regionale, con precipitazioni nevose che interesseranno i rilievi appenninici occidentali a partire dai 500 m. Le precipitazioni saranno a carattere piovoso a quote collinari e in pianura con quantitativi sui 45 mm nelle ventiquattro ore.

Si consiglia ai cittadini di seguire l'evoluzione della situazione: sul web consultando le "Allerte di protezione civile" attraverso le comunicazioni diffuse dagli enti locali e le notizie degli organi di informazione.

In caso di piena si raccomanda di non avvicinarsi agli argini dei corsi d'acqua ed ai ponti; di fare attenzione nel percorrere strade montane e in prossimità di fiumi e torrenti, soprattutto di notte, per il rischio di frane e smottamenti.

L'Agenzia regionale di protezione civile, in stretto raccordo con Arpae, le strutture tecniche, le amministrazioni locali, seguirà l'evoluzione del fenomeno.

Pubblicato in Cronaca Emilia
Martedì, 12 Gennaio 2016 10:46

Allerta Enza: la piena a Sorbolo

Notte di allerta sull'Enza. Impegnati Volontari della CRI, Alpini, Protezione civile, Provincia, Polizia municipale e ufficio tecnico di Sorbolo. Data la piena verso le 22:30 è stata necessaria la chiusura del ponte di Sorbolo, riaperto dopo alcune ore. Numerosi i disagi nel reggiano. -

Parma, 12 gennaio 2016

Una notte di allerta quella appena trascorsa. Come da previsioni, a causa della piena dell'Enza, è stata necessaria la chiusura del ponte di Sorbolo, che è stato riaperto dopo alcune ore. Sul posto Volontari della CRI, Alpini, Protezione civile, Provincia, Polizia municipale, ufficio tecnico di Sorbolo. La decisione è stata presa intorno alle 22:30 e comunicata tempestivamente dal Sindaco che ha aggiornato le situazione sul suo profilo Facebook, sino alla riapertura, verso le 2:00 circa.
Ieri sera alle 22.00 l'allerta della Protezione Civile avvisava della piena dell'Enza in arrivo. I comuni interessati, quelli attraversati dal torrente nelle province di Parma e Reggio Emilia: Mezzani, Monchio delle Corti, Montechiarugolo, Neviano degli Arduini, Palanzano,
Parma, Sorbolo, Traversetolo, Brescello, Canossa, Gattatico, Montecchio Emilia, Ramiseto e San Polo.
Numerosi i disagi alle strade, con alberi abbattuti a causa del forte vento e della pioggia intesa nella montagna reggiana, per tutta la giornata di ieri.
Da questa mattina la situazione sembra essere tornata sotto controllo.

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Temporali e criticità idraulica nelle aree appenniniche dell'Emilia e nelle pianure di Parma e Piacenza. La Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha prorogato l'allerta di 12 ore. Le zone interessate dall'allerta sono quelle del Reno, i Bacini Secchia-Panaro, i Bacini Trebbia-Taro e la Pianura di Parma e Piacenza. -

Parma, 29 ottobre 2015 -

La Protezione Civile dell'Emilia Romagna, visto la situazione di maltempo che ha investito la nostra regione ha deciso di prorogare l'allerta meteo sino a mezzogiorno di oggi, giovedì 29 ottobre, per temporali e criticità idraulica. Le zone interessate dall'allerta sono quelle del Reno, i Bacini Secchia-Panaro, i Bacini Trebbia-Taro e la Pianura di Parma e Piacenza.
La formazione di un minimo depressionario sul golfo ligure, determinerà precipitazioni a prevalente carattere temporalesco - si legge nella nota. Non si escludono anche valori puntuali di 100 mm. Le precipitazioni proseguiranno in modo irregolare anche dopo le 12:00 di oggi, con debole intensità.

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Venerdì, 09 Ottobre 2015 16:28

Emilia Romagna, forti piogge e temporali in arrivo

Nuova allerta meteo della Protezione Civile dell'Emilia Romagna, dalle ore otto di sabato 10 ottobre, della durata di 32 ore. -

Parma, 9 ottobre 2015 -

Nuova ondata di maltempo in arrivo sulla nostra regione. La Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha diramato l'allerta per pioggia, temporali, criticita' idrogeologica e criticita' idraulica, dalle otto di domani mattina, sabato 10 ottobre, per una durata di 32 ore, fino alle ore 16 di domenica 11 ottobre nelle province di Ferrara Forli'-Cesena Ravenna Rimini.

Le zone interessate dall'allerta sono quelle dell' Alto del Lamone-Savio, la Pianura di Forli'-Ravenna, la Pianura di Bologna e Ferrara.
I fenomeni sono dovuti al passaggio di un nucleo depressionario sul medio Tirreno che coinvolgerà marginalmente la nostra regione, in particolare il settore orientale. Il mare assumerà intensità da molto mosso ad agitato.

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Dodici ore di allerta emanata dall'Agenzia regionale di protezione civile. I temporali potrebbero creare situazioni di rischio nelle zone colpite dall'alluvione del 13 e 14 settembre. -

Parma, 22 settembre 2015 -

Temporali previsti da domani mattina, mercoledì 23 settembre, sulle zone del piacentino e del parmense. L'Agenzia regionale di protezione civile ha emanato un' allerta valida per 12 ore, dalle ore 6:00 sino alle ore 18:00 di domani, per i bacini del Trebbia e del Taro e per le pianure di Parma e Piacenza. La situazione meteorologica potrebbe creare delle situazioni di rischio localizzato e potenzialmente accentuato dalle criticità in atto sul territorio interessato dall'alluvione del 13-14 settembre. Le condizioni meteorologiche si prevedono in miglioramento già nella tarda mattinata del medesimo giorno.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Un provvedimento legislativo e un intervento della Regione Emilia-Romagna per difendere il reddito dei lavoratori delle aziende danneggiate dalla grandinata che sabato scorso 5 settembre ha devastato le produzioni agricole nelle province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia.

Lo chiedono i sindacati Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, sottolineando che molti lavoratori stagionali nella Bassa Modenese che si apprestavano alla raccolta di pere e uva non potranno godere né di un ammortizzatore sociale di compensazione (in quanto non esiste per loro una cassa integrazione), né di sussidi straordinari stanziati dal governo, come accaduto per altri eventi calamitosi.

Il problema non riguarda solo le attività agricole nelle campagne, ma anche i magazzini ortofrutticoli dove viene selezionato il prodotto, come è il caso della cooperativa Cipof di San Possidonio. «L'unica integrazione al reddito è la disoccupazione agricola, – affermano Piersecondo Mediani (Fai-Cisl), Marco Bottura (Flai-Cgil) ed Ennio Rovatti (Uila-Uil) - erogata nell'estate dell'anno successivo, che prevede una riduzione dell'indennità in caso di diminuzione delle giornate lavorate. In questo il reddito degli stagionali si abbasserà sia a causa delle giornate di lavoro perse che a causa della riduzione dell'indennità di disoccupazione».

I sindacalisti ricordano che il meccanismo della "calamità", attivo fino al 2007, garantiva in questi casi una disoccupazione agricola legata almeno alle giornate dell'anno precedente l'evento calamitoso, attenuando così l'impatto sulla riduzione delle giornate di lavoro. Dal 2008 non è più così, a seguito alla riforma della disoccupazione agricola (legge 247/07): il beneficio del riconoscimento delle giornate lavorate l'anno precedente è garantito solo nel caso in cui l'azienda agricola presso cui ha lavorato il dipendente abbia beneficiato degli interventi del fondo di solidarietà nazionale finalizzati alla stipula di contratti assicurativi contro i danni alle colture. «Questo significa che se non c'è l'assicurazione sulle colture, non ci sono benefici neppure per i lavoratori. Il meccanismo, inoltre, è aggravato da un iter burocratico che rende complicato l'ottenimento dei benefici anche in caso di stipula del contratto assicurativo. Per questo – concludono Mediani (Fai-Cisl), Bottura (Flai-Cgil) e Rovatti (Uila-Uil) – sollecitiamo un provvedimento legislativo e un intervento della Regione Emilia-Romagna a difesa del reddito dei lavoratori delle aziende agricole danneggiate dalla grandinata del 5 settembre».

(Modena 8 settembre 2015)

Potrebbero essere intorno al 10% le perdite di prodotto rispetto ai quantitativi contrattati. Pesanti danni dovuti alle grandinate di Mantova, Cremona, Reggio Emilia e Ravenna. Il punto della situazione in un comunicato del tavolo di contrattazione del pomodoro da industria del Nord Italia.

Piacenza -
C'è preoccupazione tra gli operatori della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia per la prossima campagna. Il timore è infatti quello di non vedere rispettato il normale andamento produttivo con perdite che, allo stato attuale, potrebbero aggirarsi, secondo le prime stime, attorno al 10% del quantitativo inizialmente contrattato.

Il dato è emerso in occasione di un incontro alla corte "La Faggiola" di Piacenza tra operatori delle industrie di trasformazione aderenti ad AIIPA, Confapi e Confcooperative e delle Organizzazioni dei Produttori (O.P.), per fare il punto sulla situazione del pomodoro da industria relativamente alle superfici effettivamente impiantate, allo stadio fenologico, allo stato fitopatologico ed ai danni causati dagli eventi meteo. All'incontro ha partecipato anche un rappresentante della Regione Emilia-Romagna.

Da una prima stima il calo delle superfici realmente trapiantate potrebbe essere tra il 3 e il 4% rispetto al dato previsto sui contratti. Il dato preciso risulterà dalle dichiarazioni che le O.P. depositeranno all'Organismo Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia dopo il 30 giugno, con la somma delle superfici risultanti dalle domande uniche dei singoli produttori.

Dal punto di vista fenologico le coltivazioni si presentano allo stadio di sviluppo previsto a seconda dell'epoca di esecuzione del trapianto; sussiste l'elevato rischio di infezioni fitosanitarie, in particolare batteriosi sspp e peronospora (Phytophthora infestans) favorite dagli sbalzi termici e dall'umidità dell'ultimo periodo.

In particolare diversi tecnici segnalano, con presenza uniforme sul territorio, forti attacchi di peronospora con danni sulle foglie, sui fusti e, in qualche caso, già anche sui frutti. Si tratta di un'infezione primaria di difficile eradicazione che, oltre agli attuali danni, comporterà la continua presenza di spore facilmente attivabili con queste condizioni climatiche.

E' stata inoltre effettuata una prima stima dei danni provocati dalle grandinate del 14, 19 e 22 giugno che hanno colpito pesantemente le coltivazioni nelle provincie di Mantova, Cremona, Reggio Emilia e Ravenna. I campi precoci e medio-precoci colpiti sono totalmente distrutti e non verranno raccolti, mentre per gli impianti tardivi occorre, ai fini di una corretta valutazione, verificare la loro capacità di ricaccio vegetativo. In ogni caso si tratta di impianti che hanno perso l'originaria capacità produttiva ed andranno, stagione permettendo, ad una maturazione molto tardiva.

E' forte quindi in tutti gli operatori, la preoccupazione che non possa essere rispettato il normale andamento produttivo della campagna di raccolta con perdite che, alla luce di quanto sopra esposto, potrebbero aggirarsi intorno al 10% del quantitativo inizialmente contrattato.

(comunicazione a firma dei soggetti della filiera: industrie di trasformazione aderenti ad AIIPA, Confapi e Confcooperative e delle Organizzazioni dei Produttori (O.P.). Piacenza 29 giugno 2015 )

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