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Editoriale: -Prevenzione, parole al vento. - Lattiero caseari. Burro e latte spot ancora in flessione. - Maltempo ed esondazioni a Parma, Reggio Emilia e Modena: Protezione civile al lavoro - Salvati dalle acque. Tre storie di animali a lieto fine -Salmonella nel pepe nero macinato - Turismo dei cammini in Emili Romagna

1.1 editoriale
Prevenzione, parole al vento.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Burro e latte spot ancora in flessione.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I dati USDA di dicembre hanno spinto al ribasso
5.1 Maltempo e esondazioni in emilia Maltempo ed esondazioni a Parma, Reggio Emilia e Modena: Protezione civile al lavoro
6.1 maltempo bonifica parmense Berceto, Terenzo e Solignano. La Bonifica libera le strade interrotte e consente il deflusso delle acque.
6.2 maltempo ENZA Emergenza Enza- aggiornamento
7.1 MALTEMPO FIUME SECCHIA Fiume Secchia, ponti e scuole rimangono chiusi. A Campogalliano decine di animali morti
8.1 maltempo lieto fine Salvati dalle acque. Tre storie di animali a lieto fine
8.2 sicurezza alimentare Salmonella nel pepe nero macinato
9.1 turismo Turismo dei cammini in Emili Romagna
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 17 Dicembre 2017 07:08

Prevenzione, parole al vento.

Parole, parole, parole. Emilia colabrodo. 4 esondazioni in 3 anni, frane a go go e ponti chiusi. E pensare che è una delle zone più ricche del Paese e d'Europa.

di Lamberto Colla Parma 17 dicembre 2017

Parole, parole, parole.
Si fa presto a dire prevenzione. Si fa presto a promettere che verrà fatto un piano organico per prevenire gli effetti del dissesto idrogeologico.

Fatto sta che dopo ogni evento le promesse si sprecano ma di fatti neanche l'ombra.
Non è stato sufficiente che Bomporto e dintorni fosse andato sott'acqua nel 2014, l'anno seguente al terremoto, peraltro. Non è stato sufficiente che sempre nel 2014 a andare a fondo fosse un intero quartiere di Parma per l'esondazione del torrente Baganza e che solo per un bicchier d'acqua Colorno e la sua Reggia scamparono l'alluvione. Non è stato sufficiente che l'alluvione colpisse un anno dopo (2015) il territorio piacentino.

Niente da fare. Il 12 dicembre tre fiumi emiliani sono tornati a far parlare di loro. Il primo a esondare è stato l'Enza a cavallo delle provincie di Parma e Reggio Emilia mettendo soqquadro soprattutto Lentigione, una frazione industriale dii Brescello, e da lì a poco è toccato al Parma esondare a Colorno e la dimora di campagna della duchessa di Parma questa volta non è stata risparmiata, così come l'ALMA, il tempio della cucina internazionale.

Foto Ponte po chiuso ott 17 cartelli

Ancora poche ore e a fare le bizze è stato il Secchia. Campogalliano e dintorni sono stati invasi dalle acque e molti animali son sono riusciti a mettersi in salvo.
Piogge che nelle stesse ore hanno compromesso la viabilità dell'appennino reggiano con non meno di 7 frane.

E che dire della transitabilità dei ponti?
Il Ponte Colorno-Casalmaggiore, che consente di collegare Parma alla lombardia è chiuso al transito e compromessa è anche la viabilità sul passaggio ferroviario.
L'altro ponte di collegamento tra le due regioni (Ragazzola) è. per un bel tratto, a senso unico alternato così come pure quello a Viadana.
Una situazione che ha ben fotografato il Consigliere Foti (FI) dichiarando che "Si rischia la secessione viaria".

No, tutto ciò non è bastato.
Gli emiliani devono solo rimboccarsi le maniche, sbadilare fango e anche tanta m...a, sapendo di essere comunque in buona compagnia. Val la pena infatti ricordare che nel centro Italia le popolazioni colpite dal terremoto stanno affrontando il secondo inverno fuori dalle casette promesse e quelle consegnate si scopre che non hanno le caratteristiche per affrontare i climi rigidi con i boiler che, se non si bloccano, esplodono.
Parole, parole, parole!

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Pubblicato in Politica Emilia

Sono materie prime volatili e fluttuanti quelle che hanno contraddistinto il mercato negli ultimi anni, come ha più volte sottolineato anche la Commissione Europea.

Soggette ad una costante oscillazione dei prezzi nel 2017 le materie prime sono tornate a perdere terreno sui mercati finanziari.
Ad indebolirne il potere é soprattutto la paura di un crollo della domanda da parte della Cina.
Rame, gas naturale, nickel e argento hanno subìto nell'ultimo mese i maggiori contraccolpi.

I Paesi africani che dipendono direttamente dalla Cina risultano decisamente esposti agli alti e bassi della domanda di materie prime e al paventato crollo.

 

Prodotti negoziati in Borsa

Le materie prime, negoziate su scala mondiale, considerano minerali metallici, minerali industriali, materiali da costruzione, legno e gomma naturale.
Osservando prezzi e mercati la distinzione di base va fatta tra i prodotti negoziati in Borsa e gli altri. I metalli comuni come l'alluminio, il rame, il piombo, il nichel, lo stagno e lo zinco vengono negoziati in Borsa e il London Metals Exchange (LME) vanta un ruolo di spicco in questo ambito.

Con l'avvio di dicembre i mercati azionari asiatici e dell'area del Pacifico hanno registrato un evidente calo proprio in seguito alle vendite nel comparto delle materie prime e del settore hi tech.
La fase di debolezza dei mercati azionari è in questo ritaglio di fine anno una conseguenza diretta delle materie prime.

 

Mercato delle materie prime osservato speciale

Il mercato delle materie prime, così come quello delle azioni, è un osservato speciale.
Accessibile a tutti, compresi i trader e gli investitori di piccola taglia, il mercato consente di puntare su realtà quali il petrolio ed il rame grazie all'utilizzo dei contratti futures, con fondi pensati espressamente per le materie prime.
Le materie prime possono far registrare oscillazioni persistenti soprattutto laddove si considerano realtà legate a forti cambiamenti fra domanda ed offerta.
Parliamo di materie prime che sono diretta conseguenza d'un ciclo di produzione come quello dei prodotti agricoli, e quindi canna da zucchero, soia, mais, caffè, grano.

Chi investe sulle materie prime deve conoscere bene il settore, vantare una buona competenza e soprattutto essere costantemente aggiornato sulle variabili, a cui è da sempre soggetto il mercato.
Fare trading sulle materie prime è un metodo diffuso fra chi sceglie di speculare sui mercati finanziari.
Si parla di una pratica che si perde nella notte dei tempi, nata centinaia di anni fa in Asia.
Chi negozia le materie prime deve sapere che esistono due approcci specifici: cash e forward, che si distinguono in base alle date di regolamento o consegna.

 

Settori di punta quello energetico e dei metalli

Fra le materie prime maggiormente considerate nelle negoziazioni troviamo il settore dell'energia con materie quali il petrolio ed il gas naturale, il settore dei metalli che considera oro, argento e rame e per finire il comparto delle cosiddette materie prime soft ovvero cacao, caffé, zucchero e grano.
Si tratta di operazioni finanziarie che puntano al rialzo o al ribasso e l'investitore può trarre un utile sull'aumento o sulla diminuzione del prezzo della materia prima, a patto che si intuisca a priori quale sarà l'andamento effettivo.

Pubblicato in Economia Emilia

Editoriale: -Cresce il reddito medio ma aumenta la povertà - Sensibile ridimensionamento del latte spot estero, e non solo.- Cereali e dintorni. Farina di soia ancora in crescita - Cento, passaggio di consegne all'Accademia Italiana della Cucina di Cento - VPE, al via la New.co di Veronafiere e Fiere di Parma

-  SOMMARIO Anno 16 - n° 49 10 dicembre 2017
1.1 editoriale
Cresce il reddito medio ma aumenta la povertà
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Sensibile ridimensionamento del latte spot estero, e non solo.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Non sussistono le condizioni, ma i prezzi sono ancora in aumento.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Farina di soia ancora in crescita.
5.1 Tv e Cucina Cento, passaggio di consegne all'Accademia Italiana della Cucina di Cento
6.1 eventi Merano Wine Festival – Non solo vino
7.1 eventi e fusioni VPE, al via la New.co di Veronafiere e Fiere di Parma
8.1 management lavoro La tecnologia, un mondo tra idee e realtà
8.2 Alimentazione Un nuovo studio rivela le proprietà dell'aglio per combattere le infezioni
9.1 consumi spesa alimentare Si conferma in aumento la spesa alimentare nei primi 9 mesi del 2017
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 10 Dicembre 2017 07:08

Cresce il reddito medio ma aumenta la povertà

Ed ora è arrivata l'ufficialità. Quello che poteva apparire una sensazione negativa sì è rivelata una tragica realtà.

di Lamberto Colla Parma 10 dicembre 2017 - Come spesso abbiamo ricordato da queste colonne, la ripresa italiana, oltre che minimale è pure mal distribuita.

Tutti gli interventi straordinari sono stati orientati a salvare le banche e tutto il sistema bancario, con la vana promessa che quest'ultimo avrebbe ribaltato le agevolazioni sul sistema produttivo e quindi sul lavoro.

Niente di tutto ciò.
Il piccolo o grande aiuto è giunto prevalentemente da fattori congiunturali esterni, come il costo dell'energia (petrolio) e il QE (Quantitative Easing) messo in campo dalla BCE di Mario Draghi.

Ed ora è arrivata l'ufficialità. Quello che poteva apparire una sensazione negativa sì è rivelata una tragica realtà.

L'ISTAT ha infatti rilevato che nel 2015 le famiglie italiane hanno beneficiato di una «significativa e diffusa crescita del reddito disponibile e del potere d'acquisto». I dati diffusi dall'Istat dicono che il reddito netto medio annuo per famiglia (i dati fanno riferimento al 2016) è pari a 29.988 euro. La crescita è risultata più marcata per il quinto più ricco della popolazione, concentrata nella fascia alta dei redditi da lavoro autonomo.

Da ciò ne consegue che il rapporto tra il reddito del 20% più ricco e il reddito del 20% più povero è aumentato: da 5,8 a 6,3 volte.
Ne consegue quindi che si è ampliata la fascia della popolazione a rischio di povertà e di esclusione sociale che è stimata al 30% (esattamente 18.136.663).

Una situazione particolarmente grave, percepibile quotidianamente ma che l'ISTAT ha certificato e che ha spinto, ancora una volta, il Presidente Mattarella a invocare decise azioni di governo. "Creare lavoro è una priorità a tutti i livelli di governo. Occorre continuamente rafforzarne i presupposti e le condizioni normative, fiscali e sociali". Così infatti si è espresso il Presidente in occasione del discorso di consegna delle medaglie ai neo Cavalieri del lavoro, lo scorso 30 novembre.
"Questo periodo - ha sottolineato i capo dello Stato - registra una ripresa economica dai ritmi più sostenuti, in Italia e in Europa. Dobbiamo partire da qui". Un invito a raccogliere le migliori condizioni per accelerare la ripresa e lo sviluppo, che dovrebbe andare di pari passo con il lavoro e le condizioni lavorative.

Chissà se il Governo, qualsiasi coalizione prenderà la guida del Paese, saprà o vorrà prendersi quest'impegno a favore dei propri cittadini più deboli e non solo dei propri sponsor e sostenitori più forti (leggi lobbisti)!

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Gli ultimi mesi dell'anno portano in dote una straordinaria serie di scadenze fiscali a cui il contribuente deve necessariamente rispondere.

Irpfef, acconto Iva, e poi ancora cedolare secca e gli immancabili saldi di Imu e Tasi, riecheggiano nella mente degli italiani e non fanno dormire sonni tranquilli per il timore di dimenticare qualche versamento, e poi dover fare i conti con interessi salati e more.

Sostituti d'imposta: con DPCM 26 luglio più tempo per presentare il 770

Grazie alla proroga, che è diretta conseguenza del DPCM 26 luglio 2017, i sostituti d'imposta hanno avuto più tempo per presentare il modello 770 relativo al periodo d'imposta riferito al 2016.

Chi è il sostituto d'imposta

Il sostituto d'imposta di fatto sostituisce, parzialmente o in tutto e per tutto, il contribuente potendosi confrontare con gli enti che hanno il compito di ricevere gli oneri fiscali, o quello di monitorare le azioni del cittadino, laddove si parla di tasse, tributi ecc. ecc.

La figura, riconosciuta giuridicamente, può occuparsi in nome e per conto del contribuente delle imposte, trattenendo la somma delle stesse dai compensi dovuti al contribuente o da una qualsiasi altra forma di reddito, che il cittadino vanta nei confronti del sostituto d'imposta.
In un secondo tempo il sostituto dovrà versare l'ammontare esatto dell'imposta dovuta dal contribuente allo Stato.

Quest'anno tempi più lunghi per i sostituti d'imposta con l'invio del 770

Quest'anno i sostituti d'imposta hanno avuto tempo sino al 31 ottobre per presentare il modello 770, ma possono usufruire dell'invio posticipato o del ravvedimento operoso, laddove non avessero ancora presentato la dichiarazione, senza dover per forza di cosa incorrere in sanzioni gravose.
Chi è in ritardo infatti potrà fruire di sanzioni ridotte optando per il mancato invio del 770, ma dovrà per forza di cose completare la spedizione entro il 29 gennaio del 2018.
Ricorda inoltre che potrebbe essere particolarmente utile il passaggio da regime dichiarativo ad amministrato.

Scadenze fiscali: novembre

A novembre sono state fissate scadenze specifiche, vediamole:
. entro il 15 novembre chi ha una pensione di importo non superiore ai 18 mila annui può chiedere di rateizzare sulla pensione il canone Rai;
. entro il 30 novembre occorre versare il secondo acconto dell'Irpef, in un'unica tranche se l'acconto è inferiore a 257,52 euro, in due rate se superiore;
. sempre entro il 30 novembre è necessario procedere con il pagamento della seconda o unica rata dell'imposta sostitutiva della cedolare secca, da versarsi a titolo di acconto per l'anno 2017.

Scadenze fiscali: dicembre

. il 16 dicembre è invece il giorno in cui è necessario saldare la seconda tranche dell'Imu e il saldo della Tasi.
Nel caso in cui si intendano pagare i due tributi con bollettino postale ricordiamo che per l'Imu il
conto corrente postale è il numero"1008857615", mentre per la Tasi è il numero "1017381649".
Optando per il pagamento da effettuarsi anche on line, con il modello F24, i codici tributo per l'Imu sono "3912" per l'abitazione principale e tutte le relative pertinenze, mentre per la Tasi è il "3958" per l'abitazione principale e relative pertinenze.

Pubblicato in Economia Emilia
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Domenica, 03 Dicembre 2017 07:15

c.a.s.e.a. SOMMARIO Anno 16 - n° 48 3 dicembre 2017

Editoriale: -Libertà di stampa, tra correttezza, rispetto e buon gusto - Lattiero caseari. Leggera flessione per il Grana Padano - Cereali e dintorni. L'onda lunga dei rincari prudenziali. - Si, al Glifosate. La posizione delle Organizzazioni professionali - Mutti annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or. - Altro ...

SOMMARIO Anno 16 - n° 48 3 dicembre 2017

1.1 editoriale
Libertà di stampa, tra correttezza, rispetto e buon gusto
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Leggera flessione per il Grana Padano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'onda lunga dei rincari prudenziali.
4.1 HO.RE.CA. Cibus prepara un focus speciale sull'Ho.Re.Ca.
4.2 nutrizione. La Cannella, contro l'obesità.
5.1 Glifosate Si, al Glifosate. La posizione delle Organizzazioni professionali
6.1 turismo emilia romagna Vola il turismo in Emilia Romagna
7.1 allerta alimentare Cozze vive pericolose per la salute
7.2 Eventi Consorzio Agrario dell'Emilia: Sabato prossimo a San Giorgio di Piano l'Open Day
8.1 pomodoro Mutti annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or.
8.2 confcooperative i 70 anni di confcooperative Parma.
9.1 consumi. Lo Yogurt Lattiero caseario: tra il 2012 e il 2016 acquisti di yogurt in crescita del 4%
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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20171203-cibus-48-COP 

 

Venerdì, 01 Dicembre 2017 06:50

Mutti annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or.

Parma, 30 novembre 2017 – Mutti, Azienda leader in Italia nella produzione del pomodoro di qualità, annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or., Consorzio di trasformazione di Collecchio, il cui ramo d'azienda era stato affittato proprio da Mutti, all'avvio della campagna del pomodoro 2017.

Mutti, la cui storia è sempre stata caratterizzata da un forte legame con il territorio, ad aprile si era aggiudicata l'asta per l'affitto di tutte le attività del Consorzio, assicurando così la continuità della produzione - che ha raggiunto i 2.106.826 Q.li – con l'impegno di rilevare la cooperativa a fine campagna 2017.

Nelle scorse settimane si è chiusa l'asta per la vendita indetta dal Tribunale di Parma e Co.Pad.Or è stata definitivamente acquisita da Mutti, attraverso la sua controllata Pomodoro 43044 srl. Nell'intera operazione l'Azienda è stata assistita dal punto di vista finanziario da Crédit Agricole. Il passaggio di proprietà degli asset produttivi del Consorzio è stato ufficializzato per un valore di 25 milioni di euro.

"Il nostro radicamento territoriale – ha commentato Francesco Mutti, amministratore delegato Mutti SpA – si esplicita attraverso la coerenza delle nostre azioni imprenditoriali che riconoscono nell'appartenenza al territorio un valore imprescindibile."

L'acquisizione del Consorzio permetterà infatti all'azienda parmigiana di continuare ad incrementare il processo di partnership e innovazione con le aziende agricole, attraverso una partecipazione ancor più capillare sul territorio. Essere presenti in maniera forte è altresì fondamentale per potersi distinguere, e per generare valore, in termini di efficienza e soprattutto di sostenibilità.

Mutti continua a guidare lo sviluppo e l'evoluzione del mercato italiano, ma il processo di internazionalizzazione del Gruppo si conferma prioritario. L'acquisizione si inserisce dunque in un più ampio percorso di espansione, che consenta un aumento di capacità produttiva ed offra a Mutti la concreta possibilità di beneficiare di ulteriori economie di scala.

L'Azienda è oggi leader del comparto del Pomodoro in Italia con una quota di mercato a valore del 28%, con un fatturato che chiuderà l'anno intorno ai 300 milioni di euro. Presente in 83 paesi nel mondo, l'export pesa attualmente per il 33% e cresce di anno in anno a doppia cifra, a cominciare dai mercati europei, Francia, Paesi Nordici, Belgio e Germania in primis.

Pubblicato in Agroalimentare Parma

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 47 26 novembre 2017 -

Editoriale: - Il quinto potere trasloca?- Cereali e dintorni. Rincari prudenziali in previsione del lungo week end del "ringraziamento"- Ancora allarmi alimentari per prodotti contaminati. - L'autostima, cos'é e a cosa serve.- Ismea: nuovi segnali positivi per l'agroalimentare - Altro ...

1.1 editoriale
Il quinto potere trasloca?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Listini stabili.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Rincari prudenziali in previsione del lungo week end del "ringraziamento".
4.1 sicurezza alimentare Ancora allarmi alimentari per prodotti contaminati.
5.1 management e organizzazione L'autostima, cos'é e a cosa serve.
6.1 crisi, lavoro e suicidi La crisi spinge sulla povertà e sui suicidi. I giovani sono i più colpiti.
7.1 vino export Vino: nascono in Cina i primi corsi per "insegnare-imparando" il mercato cinese
7.2 Cibo e Salute La cura è servita: Un libro per guarire con il cibo
8.1 export La Food Valley punta alla Cina
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Gli aumenti di protezione.
10.1 agroalimentare Ismea: nuovi segnali positivi per l'agroalimentare
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

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 20171126-Cibus47-COP

 

Domenica, 26 Novembre 2017 06:13

Ismea: nuovi segnali positivi per l'agroalimentare

Migliora il clima di fiducia dell'industria alimentare e delle imprese agricole, trainato dai segnali positivi della domanda interna e estera.

È una tendenza in miglioramento quella che emerge dal nuovo Rapporto AgrOsserva relativo al terzo trimestre 2017, pubblicato dall'Ismea.

Un segnale colto anche dagli operatori del settore: nel terzo trimestre, l'indice Ismea di clima di fiducia dell'industria alimentare aumenta sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto allo stesso dell'anno precedente e anche l'indice di clima di fiducia delle aziende agricole mostra un miglioramento sia rispetto al trimestre precedente che allo stesso periodo del 2016.

La domanda interna, dopo anni di stagnazione, è tornata a crescere: +1,3% la spesa delle famiglie per i prodotti alimentari nei primi nove mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016.

Ma prosegue anche il forte impulso al comparto proveniente dalla domanda estera, che aumenta del 6,5% nel periodo gennaio-agosto del 2017 e si avvia a chiudere l'anno al livello record di oltre 40 miliardi di euro.

Il 2017, è stato segnato tuttavia da anomalie meteorologiche che hanno influito negativamente sulla produzione di valore del settore primario, quello più esposto: secondo le ultime informazioni disponibili, il terzo trimestre dovrebbe comunque vedere un'attenuazione del calo fatto registrare nel secondo trimestre dal valore aggiunto agricolo (-2,5%).

A fronte della stabilità del numero d'imprese agricole, prosegue l'espansione di quelle giovanili che, a settembre 2017, sono aumentate del 5,8% su base annua e hanno sfiorato le 53,5 mila unità (7% del totale delle imprese del settore primario). Anche per quanto riguarda l'occupazione nel settore agricolo, secondo i dati disponibili, relativi al secondo trimestre, si evidenzia una crescita del 2,2% in confronto allo stesso trimestre dell'anno scorso.

A livello industriale, cresce la produzione del 2,6% su base annua nei primi nove mesi, continuano ad aumentare le imprese (+0,5% la variazione annua in ognuno dei tre trimestri) e aumenta il credito erogato al settore (+2,1% su base annua) portando lo stock di giugno 2017 a 32,4 miliardi di euro, in un contesto generale di flessione del credito alle imprese.

(Ismea 22 novembre 2017)

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