Ancora interferenze e pressioni sugli elettori dal gotha della finanza mondiale e dai loro paggetti travestiti da Uemanoidi.
di Lamberto Colla Parma 28 gennaio 2018 -
A paventare i primi rischi è stato il commissario europeo Affari Economici Pierre Moscovici, molto preoccupato per l'Italia e la sua deriva "populista" che, con le prossime elezioni, potrebbe tracimare nel mancato rispetto dei parametri di Maastricht. "L'Italia è tra i rischi del 2018 per l'Unione europea" sottolineava il 16 gennaio scorso l'Uemanoide di turno. Una preoccupazione che lo logora oggi da commissario europeo ma molto meno da ministro delle finanze francese quando del 3% se ne faceva un baffo.
Silenziato il Francese di origine ebraica romena, che al coro di proteste, ha dovuto infine replicare con "Sono gli italiani che scelgono liberamente, non c'è nessuna interferenza e non ho mai pensato che delle elezioni possano essere un pericolo" ecco che "nuove" frecciate cominciano a arrivare dal mondo della finanza internazionale.
In un modo o nell'altro, i vari economisti di grido chi dal palcoscenico di Davos (World Economic Forum) chi dalle stanze della agenzia di rating lanciano ipotesi di scenari tragici per la nostra economia e le tasche degli italiani.
Insomma la minaccia è reale e l'"invito" a porre attenzione alle elezioni del 4 marzo è più che esplicito. Se dalle urne non dovesse uscire una maggioranza in grado di replicare un governo come quello imposto da Napolitano & C,. il rischio di uno spread che torni a raggiungere vette stellari è assai probabile.
Spread elevato, tassi che si innalzano all'inverosimile e debito pubblico che sfora i parametri e imposizione di nuovi sacrifici.
Questo è quello che ci prospettano i portavoce dei governatori mondiali. Di quei pochi burattinai che, senza mostrare il proprio volto, gestiscono le sorti del pianeta.
Quegli stessi che sono riusciti a modificare la meravigliosa idea di una Europa Unita in un coacervo di tecnocrati incapaci ma molto ubbidienti e dal potere di sovrastare o condizionare le decisioni dei vari governi nazionali.
Nei giorni scorsi da Goldman Sachs l'ultima pesante invettiva: "il mercato non ignorerà il rischio elezioni ancora a lungo". "Crediamo - scrivono dall'agenzia di rating che il mercato sia compiacente - (ancora lo spread è basso intorno a 134 - ndr) - rispetto al rischio potenziale che dalle urna emerga un nuovo governo anti-europeista (ipotesi giudicata altamente improbabile da noi) o di una vittoria del centrodestra (abbastanza probabile, ma non ancora il nostro caso modello). Se comunque l'esito delle elezioni sarà la formazione di una grande coalizione volta a formare un governo (il nostro caso base), i prezzi degli asset italiani dopo il voto potrebbero tornare ai livelli attuali".
E poteva mancare dal coro la voce tedesca? Certo che no! Infatti è il Die Welt a lanciare la sua invettiva "L'Italia è l'assoluto fanalino di coda dell'eurozona, messo anche peggio della Grecia".
Troppi benevoli "Consigliori" cercano di indurci alla miglior scelta (per loro!) altrimenti nuovi dolori e catastrofi ci colpiranno.
Un motivo in più per andare a votare, in massa, e scegliere liberamente in barba a quelli che pretendono di soggiogarci.
(per restare informati - editoriali )

In relazione al dato consuntivo sulle imprese attive in Emilia Romagna diramato oggi da Unioncamere, il Presidente della Confesercenti E.R. Dario Domenichini ha dichiarato quanto segue:
"I dati consuntivi 2017 del registro delle imprese, diramati oggi da Unioncamere E.R, mettono in evidenza che il settore che ha fatto registrare il calo maggiore di imprese è stato quello del commercio (-1.096 unità a livello regionale).
E' un trend che perdura purtroppo da diversi anni e riguarda soprattutto le imprese individuali e le società di persone, segno che è il commercio indipendente, fatto di piccole imprese, ad essere maggiormente in difficoltà.
Se questo andamento dovesse perdurare corriamo il rischio di perdere quella diversità commerciale e quel servizio diffuso sul territorio che è una caratteristica peculiare del nostro Paese e della nostra Regione: Confesercenti chiede un supporto maggiore per le p.m.i del settore in termini di contenimento del costo degli affitti dei negozi, semplificazione burocratica, abbassamento del cuneo fiscale, limitazione all'ulteriore espansione della grande distribuzione e intensificazione della lotta all'abusivismo e all'illegalità".
Il 2017 si chiude con un calo delle imprese attive (-2.756 unità, -0,7 per cento) analogo all'anno precedente. La più ampia riduzione si ha nel commercio (-1.096), seguono agricoltura, costruzioni e manifattura. Segnali positivi vengono dai settori dei servizi, che nel complesso restano però invariati.
Crescono solo le società di capitale (+1.743 unità, +2,1 per cento), mentre si amplia la diminuzione delle ditte individuali (-2.719) e si riduce quella delle società di persone (-1.743).
Una dinamica economica che registra un lieve calo della base imprenditoriale, più contenuto rispetto al trend degli ultimi anni. E' questa la lettura che l'Ufficio Studi di Unioncamere Emilia-Romagna ha effettuato sui dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio della regione.
Secondo Movimprese, la mappa che deriva dall'elaborazione di Unioncamere-InfoCamere sulla nati-mortalità delle aziende, le imprese registrate in Emilia-Romagna sono risultate 456.929 a fine anno, quindi 3.191 (-0,7 per cento) in meno rispetto alla fine del 2016. Si tratta della più ampia flessione dal 2014, anche se nettamente inferiore a quelle subite nel biennio 2013-2014. A livello nazionale, nel 2017, la tendenza è risultata positiva e ha condotto a un lieve aumento dello 0,3 per cento delle imprese registrate. Nel complesso del 2017, in ambito Emilia-Romagna, le iscrizioni (25.327) sono lievemente diminuite rispetto all'anno precedente (25.942) e il dato costituisce il nuovo minimo degli ultimi dieci anni. Le cessazioni sono state pari a 28.674, quindi sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto al 2016 (28.608) e risultano quindi da tre anni sui livelli minimi del decennio.
Restituisce la misura dell'effettiva capacità della base imprenditoriale il numero delle imprese attive che al termine del 2017, erano 404.758 ovvero 2.756 in meno rispetto a fine 2016, (-0,7 per cento). In termini assoluti, la perdita della base imprenditoriale regionale è risultata allineata a quella riferita ai dodici mesi precedenti (-2.766 unità), e resta ben al di sotto dei livelli degli anni dal 2012 al 2014. A livello nazionale le imprese attive hanno segnato un lieve aumento (+0,1 per cento) nel 2016, a conferma della particolare condizione dell'imprenditoria regionale.
I comparti di attività economica. A livello macro settori, la base imprenditoriale regionale dell'agricoltura, delle costruzioni e dell'industria continua a restringersi, mentre quella dell'aggregato dei servizi resta sostanzialmente invariata. In dettaglio, i settori che hanno maggiormente concorso alla riduzione delle imprese attive sono l'insieme del commercio (-1.096 unità, -1,2 per cento), l'agricoltura, silvicoltura e pesca (-1.056 unità, -1,8 per cento) e le costruzioni (-968 unità, -1,4 per cento).
Segno rosso anche per l'industria manifatturiera (-676 unità, -1,5 per cento), al cui interno tre quarti dei comparti registrano una riduzione delle imprese, il trasporto e magazzinaggio (-249 unità, -1,8 per cento) e le attività immobiliari (-214 unità, -1,6 per cento).
Segnali positivi solo dai settori dei servizi, in primo luogo dell'aggregato del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese (+415 unità, +3,6 per cento), quindi dalla crescita delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+250 unità, +1,6 per cento), dei servizi di alloggio e ristorazione (+239 unità, +0,8 per cento) e dei servizi alla persona (+269 unità, +1,9 per cento). Spicca la rapidità della crescita delle attive nella sanità e assistenza sociale (+4,6 per cento) e dell'istruzione (+3,9 per cento), ambiti nei quali lo stato del settore pubblico ha lasciato ampi spazi all'imprenditoria privata.
Gli andamenti sono nettamente divergenti anche per le tipologie di forma giuridica delle imprese. La riduzione tendenziale della base imprenditoriale è stata determinata dal più forte andamento negativo delle ditte individuali, scese di 2.719 unità (-1,2 per cento) nonostante una più contenuta riduzione delle società di persone, diminuite di 1.743 unità (-2,2 per cento).
Queste ultime risentono negativamente dell'attrattività della normativa sulle società a responsabilità limitata, che sostiene l'aumento tendenziale delle società di capitale (+1.743 unità, +2,1 per cento), che è risultato però lievemente più contenuto rispetto all'anno precedente.
Un commento. C'è da considerare come gli effetti del ciclo economico si manifestino con ritardo sulla demografia delle imprese. Si riduce lievemente la natalità, resta invariata la mortalità, entrambe a livelli minimi, ma prosegue ancora la diminuzione delle imprese attive, nonostante la ripresa economica.
(Unioncamere ER 24 gennaio 2018)
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 17 - n° 23 21 gennaio 2018 -
Editoriale: -Nuovo sgambetto UE al tricolore alimentare - Lattiero caseari. Il mercato lattiero comincia a dare segnali contrastanti. - LACTALIS. Il latte per l'infanzia contaminato approda finalmente anche in TV - More dal Messico - Allerta alimentare da Norovirus - Consorzio di Bonifica Centrale: rinvio delle elezioni - Cereali e dintorni. La reazione ai dati USDA -
SOMMARIO Anno 17 - n° 03 21 gennaio 2018
1.1 editoriale
Nuovo sgambetto UE al tricolore alimentare
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Il mercato lattiero comincia a dare segnali contrastanti.
3.1 imprese e competenze l'azienda presenta il proprio curriculum: la Conoscenza Condivisa entra in azienda e le persone sono felici
3.2 Allerta alimentare LACTALIS. Il latte per l'infanzia contaminato approda finalmente anche in TV
4.1 Sicurezza Alimentare More dal Messico - Allerta alimentare da Norovirus
4.2 Eventi Assemblea elettiva provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Reggio Emilia
5.1 Eventi formaggi Il Parmigiano Reggiano eletto miglior formaggio al mondo a latte crudo
5.2 Bonifica Emilia centrale Consorzio di Bonifica Centrale: rinvio delle elezioni
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La reazione ai dati USDA
7.1 pomodoro OI Pomodoro da Industria del Nord Italia: deliberato il programma triennale
7.2 MIPAAF Siccità in Italia, avviato un piano d'azione da parte del MIPAAF.
8.1 salute e benessere Bere vino prima di dormire aiuta a perdere peso.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
La Ue agevola i prodotti Italian Sounding e vanifica il lavoro del Ministro Martina. L'origine dei prodotti primari non si dovrà applicare ia prodotti DOP e IGP ma nemmeno per i "Marchi".
di Lamberto Colla Parma 21 gennaio 2018 -
Povero Ministro Maurizio Martina, quasi un intero mandato per fare approvare le norme che regolano l'etichettatura dei prodotti con l'introduzione dell'obbligo di indicarne l'origine (pasta, riso, latte, formaggi e pomodoro) che già dal 2019 di questi decreti si potranno fare i coriandoli.
Non che il Ministro ignorasse il fatto che a Bruxelles si stesse lavorando a una misura comunitaria, tant'è che i decreti nazionali in questione integrano la data di scadenza proprio in ragione dell'entrata in vigore del regolamento comunitario.
Ma quello che Martina probabilmente ignorava erano le poche ma sostanziali modifiche che sarebbero state introdotte dai soliti UEmanoidi-.
Il testo della proposta di regolamento è attualmente sottoposto a una consultazione pubblica (rigorosamente solo in inglese!) che si chiuderà il prossimo primo febbraio, nel quale si evince che l'origine dell'ingrediente primario sarà obbligatorio indicarla se diversa da quella del prodotto finito. Ad esempio: un pacco di pasta lavorata in Italia dovrà indicare anche l'origine del grano, se questo proviene dal Canada o dalla Turchia. Stessa cosa per un prosciutto fatto in Italia con cosce suine tedesche. Così per tutti gli altri alimenti.
Apparentemente sembrerebbe che il testo sia molto ben imparentato con quelli emanati lo scorso anno dal dicastero dell'"Agricoltura" e invece la bozza di Bruxelles, che è in discussione, potrebbe risultare un ulteriore mezzo "facilitatore" per le imprese esperte in "Italian Sounding" .
L'obbligo, infatti, non varrà per le Dop e Igp ma soprattutto non si applicherà ai marchi registrati che, a parole o con segnali grafici, indicano già di per sé la provenienza del prodotto.
Sarà quindi sufficiente avere un marchio registrato con una bandiera tricolore o un richiamo al nostro Paese per essere esentati dall'obbligo di indicare l'origine dell'ingrediente principale.
A essere precisi, laddove il marchio suggerisca una origine dell'alimento che non coincide con il Paese di sua ultima trasformazione sostanziale, essa deve venire precisata.
Ma precisata come? Dalla genericità più estrema fino al dettaglio locale:
– 'UE', 'non-UE' o 'UE e non-UE',
– macro-regione, che può abbracciare più Paesi, purché riconosciuta dal diritto pubblico internazionale',
- Stato membro o Paese extra-UE,
– Regione o altro territorio, all'interno di uno Stato membro o Paese extra-UE, purché intesi con facilità dal consumatore medio.
In alternativa, sarà possibile dichiarare in etichetta che 'l'origine dell'ingrediente (...) non coincide con l'origine del prodotto', o altra dicitura di pari significato.
Cosa decideranno di scrivere in etichetta, dal 1 aprile 2019, i Big Food internazionali come ad esempio i titolari dei marchi "Prego" di Campbell's, 'Miracoli' di Kraft Foods e 'Dolmio' di Mars?
Fatta la legge, trovato l'inganno!
(per restare informati - editoriali )

Nel trimestre il volume d'affari sale dell'1,8 per cento. Il consolidamento dell'espansione deriva dalla netta svolta in positivo della tendenza per le piccole imprese, anche se quelle grandi continuano a correre più di tutte, mentre le medie realizzano solo una leggera crescita. Aumenta ancora l'occupazione (+7,2 per cento), più che in Italia (+1,8 per cento), ma prosegue la riduzione della base imprenditoriale (-1.131 imprese, -1,7 per cento), più che a livello nazionale (-1,1 per cento), per la gran parte dovuta a ditte individuali e società di persone.
Bologna 18 gennaio 2018 - Spiragli di luce che si fanno più ampi. Questa metafora emerge dall'indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna. Lasciandosi alle spalle l'andamento congiunturale oscillante dei dodici mesi precedenti, l'industria regionale delle costruzioni ha rafforzato la tendenza espansiva.
Nel terzo trimestre il volume d'affari a prezzi correnti è aumentato dell'1,8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il saldo dei giudizi tra la quote delle imprese che rilevano un aumento o una riduzione del volume d'affari rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno è salito ulteriormente passando da +10,4 a +15,5 punti. Appare attenuata la correlazione positiva tra dimensione d'impresa e andamento del volume d'affari, che cresce del 2,0 per cento per le piccole imprese, dell' 0,7 per cento per le medie e risulta positivo per le grandi (+3,3 per cento).
Lavoro. Secondo Istat, nel terzo trimestre gli occupati nelle costruzioni sono risultati quasi 103 mila, con un incremento del 7,2 per cento. rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, che si confronta con una tendenza ben più contenuta a livello nazionale (+1,8 per cento).
Il registro delle imprese. Gli effetti della crisi passata continuano a farsi sentire sulla base imprenditoriale. A fine settembre, le imprese attive nelle costruzioni erano 66.326, quindi 1.131 in meno (-1,7 per cento) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nei due raggruppamenti principali, la riduzione è più rapida tra le imprese operanti nella costruzione di edifici (-556 unità, -3,2 per cento), ma ampia anche per quelle attive nei lavori di costruzione specializzati (-545 unità, -1,1 per cento), tra cui si concentrano le imprese minori. La diminuzione è determinata soprattutto dalle ditte individuali (944 unità, -2,0 per cento), ma la tendenza negativa è più forte per le società di persone (-5,0 per cento, -371 unità).
Queste risentono negativamente dell'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, che determina l'aumento delle società di capitali (+1,7 per cento).
Ulteriori approfondimenti
Analisi http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/osservatorio-congiuntura-costruzioni
Dati regionali http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/dati/bd/congiunt/ind-art-cos-r
Dati provinciali http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/dati/bd/congiunt/provinciali-p
Seguici sui social network
Facebook https://www.facebook.com/UnioncamereEmiliaRomagna
Twitter https://twitter.com/UnioncamereER
I nostri feed RSS
I comunicati stampa http://www.ucer.camcom.it/comunicazione/comunicati-stampa-1
Le notizie del Centro Studi e monitoraggio dell'economia http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/news
Gli aggiornamenti della Banca Dati. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/aggiornamenti-banca-dati
Editoriale: - Il diritto a essere sedotte - Lattiero caseari. Prosegue il crollo del latte e del burro - Quando le competenze scompaiono nell'azienda liquida - Fonterra rivede le proiezioni della produzione di latte - Cereali e dintorni. Sorpresa seme di soia. -
SOMMARIO Anno 17 - n° 02 14 gennaio 2018
1.1 editoriale
Il diritto a essere sedotte
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Prosegue il crollo del latte e del burro.
3.1 imprese e competenze Quando le competenze scompaiono nell'azienda liquida
3.2 allerta alimentare Candeggina in un omogeneizzato per neonati prodotto in Italia
4.1 maltempo Maltempo. Dalla Giunta sì ai 350 mila euro per i negozi, i ristoratori e piccoli artigiani colpiti da alluvione
5.1 mercato latte Fonterra rivede le proiezioni della produzione di latte
5.2 mercati e consumi Italiani sempre più Bio in GDO
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Persiste la fase di stabilità. Domani i dati USDA.
7.1 bonifica Consorzio dell'Emilia Centrale: per il 2018 oltre 10 milioni di euro per la difesa o lo sviluppo del territorio
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Sorpresa seme di soia.
9.1 scenario macroeconomico 2018 Scenario macroeconomico. Uno scenario 2018 di tranquillità quasi irreale
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Roma, 10 gen. (Labitalia) - Cresce sempre di più la fiducia degli italiani nei confronti dei prodotti biologici e non soltanto per quanto riguarda i negozi specializzati ma anche la grande distribuzione (supermercati e ipermercati) che dal 2011 fa registrare incrementi annuali delle vendite dal 10 al 19%. Il 2017, fa sapere infatti con una nota AssoBio, l'associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici, si è chiuso più che positivamente per quanto riguarda le vendite del biologico anche nella Gdo facendo registrare un +16% rispetto al 2016, a fronte di un +4,1% del settore alimentare in generale.
Questa la top ten dei prodotti bio più venduti attraverso la Gdo: confetture spalmabili a base di frutta; uova di gallina; panetti croccanti; sostitutivi del latte Uht; pasta di semola integrale-farro-kamut; olio extravergine di oliva; latte fresco; frutta secca senza guscio; biscotti; yogurt intero.
Questa, invece, la top five dei prodotti bio per tasso di crescita: uova di gallina; olio extravergine di oliva; confetture spalmabili a base di frutta; verdura; frutta secca senza guscio.
"Sono oltre 20 milioni le famiglie italiane che consumano prodotti bio, un milione in più solo nell'ultimo anno, sempre più consapevoli -commenta il presidente di AssoBio, Roberto Zanoni- che mangiare bio vuol dire mangiare sano e sicuro: l'esclusione degli Ogm e dei pesticidi dall'intero ciclo produttivo, la drastica riduzione degli additivi, la riscoperta dei sapori autentici, un sistema di controllo che certifica la conformità a norme europee sono gli elementi cardine che spingono i consumatori ad acquistare bio?".
"Ma contano anche - continua Zanoni - la qualità complessiva, indicata come motivo d'acquisto dal 34% di chi mette prodotti bio nella borsa della spesa, e il rispetto dell'ambiente, fondamentale per il 29% di chi li sceglie. Il forte aumento del consumo di prodotti biologici favorisce economie di scala: nell'ultimo anno il prezzo dei prodotti biologici è diminuito di oltre il 6%, riducendo il differenziale nei confronti dell'offerta standard, rendendo la scelta bio sempre più accessibile, in una spirale virtuosa".
"Quel che è certo -sostiene il presidente di AssoBio- è che il treno biologico è partito (e nessuno lo ferma più), come abbiamo intitolato il convegno con cui il 17 gennaio alle 14,30, al Marca di Bologna (la Mostra convegno internazionale dedicata alla marca commerciale), presenteremo con Nomisma i dati definitivi per il 2017 sul mercato retail (profilo egli acquirenti, ripartizione geografica, peso delle aree merceologiche, prodotti più venduti e in più forte sviluppo, analisi degli assortimenti). Alla presenza dei più grandi marchi del food bio d'Italia analizzeremo come salire a bordo di questo treno e come coglierne tutte le opportunità".
Introduce Roberto Zanoni, a seguire interventi di Silvia Zucconi, responsabile market intelligence Nomisma, su 'Il mercato italiano dei prodotti biologici', e di Paolo Carnemolla, presidente FederBio Servizi, su 'Gli strumenti al servizio delle aziende'.
(Assobio 10 gennaio 2018)
Dalla Direzione Studi e Ricerche di IMI Banca si evidenziano prospettive mondiali particolarmente positive.
"Uno scenario 2018 di tranquillità quasi irreale".
La fase di moderata ma diffusa espansione economica - scrive la Direzione Ricerca di Banca IMI - che ha caratterizzato il 2017 pare in grado di estendersi al 2018. Per alcune aree, le prospettive sono addirittura migliorate rispetto a qualche mese fa. La restrizione monetaria potrebbe accelerare un po' il suo passo: anche se le dinamiche inflazionistiche continueranno a essere modeste, iniziano a emergere segnali di eccessiva esuberanza finanziaria, che però soltanto in pochi paesi riguardano il credito. I rischi di svolta recessiva, comunque, sono ancora trascurabili. Uno scenario sorprendentemente tranquillo, per ora, che apparentemente soltanto sviluppi geopolitici inattesi potrebbero sconvolgere nel 2018.
Negli ultimi tre mesi, le stime di consenso sulla crescita economica dei paesi avanzati hanno subito una nuova revisione al rialzo: di un decimo per Stati Uniti, Regno Unito e Giappone, di 0,3 punti percentuali per l'Eurozona. Le revisioni riflettono le sorprese positive che il flusso di dati economici ha continuato a offrire negli ultimi mesi, sia nei paesi avanzati sia in quelli emergenti, oltre ai segnali di rafforzamento dell'attività manifatturiera emersi dalle indagini congiunturali. Anche le previsioni di inflazione sono salite: per gli Stati Uniti di 0,2 punti, a 2,1%, per l'Eurozona di 0,1 punti. La tendenza incorporata in tali stime è di modesto rallentamento rispetto al 2017 per la crescita e di sostanziale stabilità per l'inflazione. Una caratteristica confortante di questa fase è che le aspettative appaiono ben radicate e soggette a rischi molto più limitati del solito. D'altronde, la reazione dei mercati alla restrizione monetaria operata dalla Federal Reserve è stata più che ordinata, mentre le preoccupazioni per i rischi di instabilità finanziaria in Cina si sono attenuate sulla scia del rafforzamento congiunturale. In questo momento, la crescita coinvolge gran parte dell'economia mondiale, il che la rende più resiliente a singoli shock locali. I paesi emergenti, molti dei quali hanno vissuto una fase di rallentamento o recessione nel 2016, hanno visto la propria crescita accelerare a oltre il 4% nel 2017 e la tendenza al rafforzamento della loro espansione economica dovrebbe proseguire anche il prossimo anno.
Anche le prospettive delle politiche fiscali sembrano giocare ancora a favore della crescita. Nell'Eurozona si prospetta una blanda restrizione, troppo modesta per destare preoccupazione, mentre negli Stati Uniti la riforma tributaria in corso di approvazione potrebbe far salire la crescita 2018 e forse 2019 di qualche decimo di punto percentuale.
Ci si potrebbe chiedere se l'accelerazione della crescita economica globale, il maggiore coinvolgimento dei paesi emergenti e il raggiungimento della piena occupazione in alcuni paesi avanzati, come Stati Uniti e Germania, potrebbe portare con sé qualche rischio di aumento dell'inflazione. In effetti, i prezzi dei metalli industriali sono stati molto più vivaci nel corso dell'ultimo anno, e le quotazioni petrolifere sono più sostenute di quanto ci attendessimo.
Tuttavia, le dinamiche salariali restano alquanto modeste anche nei paesi ove la disoccupazione ha raggiunto livelli che potremmo considerare ormai frizionali. Inoltre, le trasformazioni ancora in corso nella distribuzione commerciale, in particolare l'avanzata dell'e-commerce, comprimono i margini di profitto. Persistono anche sacche di eccesso di capacità, nonostante le misure adottate dalla Cina per ribilanciare il mercato dell'acciaio e del carbone.
Come detto all'inizio, perciò, le previsioni di inflazione per il 2018 rimangono modeste e in linea con quanto osservato nel 2017.
Né sembrano ancora profilarsi minacce di instabilità finanziaria pericolose per la continuazione della fase di espansione. Ci sono, certo, eccessi speculativi e probabilmente un'eccessiva compressione dei premi per il rischio. Tuttavia, ciò non si è tradotto in dinamiche creditizie aberranti, il che ne riduce di molto il potenziale destabilizzante.
In conclusione, lo scenario 2018 si prospetta al momento piuttosto tranquillo.
Le nostre previsioni non si discostano radicalmente dalle stime di consenso citate all'inizio. In generale, abbiamo apportato modeste revisioni al rialzo alle proiezioni di crescita, in particolare per i paesi dell'Eurozona.
Ci attendiamo una crescita mondiale quasi invariata rispetto al 2017, ma tendenzialmente più alta. Sull'orientamento di politica monetaria, ci aspettiamo 3 rialzi dei tassi ufficiali Fed e la chiusura graduale del programma di acquisto BCE per l'inizio del 2019 – senza rialzi dei tassi ufficiali di interesse nel 2018. Il cambio di passo della politica monetaria americana potrebbe frenare ancora per un po' l'apprezzamento dell'euro, anche se più avanti una risalita sopra 1,20 potrebbe essere giustificata.
Con la maturazione della fase di espansione e l'avvicinarsi della fase di restrizione monetaria anche in Europa, dal secondo semestre del prossimo anno aspettative e mercati potrebbero diventare più volatili.
(Dicembre 2017 - In allegato il testo - formato pdf - del documento completo)
Editoriale: - Regali di Natale - Castelfrigo - Verso una soluzione. - Universo Latte - terza edizione -Nuovo obbligo di comunicazione infortuni sul lavoro - Cereali e dintorni. Il 2018 si apre nel segno della stabilità. - Piombo nella Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli -
SOMMARIO
Anno 17 - n° 1 7 gennaio 2018
1.1 editoriale
Regali di Natale.
3.1 lavoro e occupazione Castelfrigo - Verso una soluzione.
3.2 eventi latte Universo Latte - terza edizione
4.1 lavoro Nuovo obbligo di comunicazione infortuni sul lavoro
4.2 sicurezza alimentare Piombo nella Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il 2018 si apre nel segno della stabilità.
6.1 cooperazione Dalle cooperative 1/4 dell'agroalimentare made in Italy
7.1 promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partner
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Indennizzi in arrivo e novità ... Leggi tutto
25-11-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
Redazione
Parma, 22 novembre 2024 - Dome... Leggi tutto
22-11-2024 Comunicati Trasporto e Viabilità Parma
Redazione2
Visita-studio di approfondimen... Leggi tutto
22-11-2024 Comunicati Agroalimentare Parma
Redazione
Incontro informativo... Leggi tutto
20-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
Si tratta di 9 ‘princìpi’ ... Leggi tutto
19-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Coopservice Logistica e Traslochi
Scurano, 18.11.2024&... Leggi tutto
18-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
Tra i primi partecipanti, la s... Leggi tutto
18-11-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
Consorzio Parmigiano Reggiano
Sarà esposto in esclusiva il “... Leggi tutto
18-11-2024 Comunicati Agroalimentare Parma
Redazione
Il progetto complessivo di... Leggi tutto
18-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Coopservice Logistica e Traslochi
Di redazione Sardegna (Quotidi... Leggi tutto
15-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Redazione
L’azienda agricola ‘Fattoria A... Leggi tutto
15-11-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
C.A.S.E.A.
L’Emilia Romagna spicca con le... Leggi tutto
15-11-2024 Comunicati Lavoro Emilia
Redazione2
Ha suscitato particolare inter... Leggi tutto
13-11-2024 Comunicati Agroalimentare Parma
Redazione
Piacenza, 7 NOVEMBRE... Leggi tutto
09-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
Ampio il gap E... Leggi tutto
09-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
Lanciata da Cai Nutrizione con... Leggi tutto
08-11-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
Redazione
In risposta alla recente emerg... Leggi tutto
06-11-2024 Comunicati Solidarietà Emilia
Redazione2
Lo stand richiamerà il proge... Leggi tutto
05-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Coopservice Logistica e Traslochi
Sissa Trecasali 30 ottobre 202... Leggi tutto
05-11-2024 Comunicati Ambiente Parma
Redazione
Coopservice, in linea con le c... Leggi tutto
04-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Coopservice Logistica e Traslochi
Bimbo Tu con Yogi Foundation e... Leggi tutto
01-11-2024 Comunicati Economia Emilia
Unicredit
Verrà presentata la... Leggi tutto
01-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
La gestione automatizzata dell... Leggi tutto
01-11-2024 Comunicati Agroalimentare Parma
Redazione
La rappresentanza di istituzio... Leggi tutto
01-11-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
Consorzio Parmigiano Reggiano
Dubai si sta affermando sempre... Leggi tutto
09-11-2024 Cucina
Redazione2
L'evento, che si svolgerà dall... Leggi tutto
07-11-2024 Lavoro
Redazione2
Di Eva Bergamo(Quotidianoweb.i... Leggi tutto
26-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Di Dottoressa Eva Bergamo Roma... Leggi tutto
19-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Di dottoressa Eva Bergamo Roma... Leggi tutto
15-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
La parrocchia di Coloreto ospi... Leggi tutto
14-10-2024 Salute e Benessere
Redazione2
Il principio attivo si chiama ... Leggi tutto
11-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Domenica 6 ottobre, il centro ... Leggi tutto
07-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Di Erica Ferrari Parma, 30 set... Leggi tutto
01-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Le ragazze di DiversitAbility ... Leggi tutto
30-09-2024 Salute e Benessere
Redazione
Un convegno in memoria del com... Leggi tutto
30-09-2024 Salute e Benessere
Redazione
Si è conclusa con grande succe... Leggi tutto
18-09-2024 Eventi
Redazione 1
"Inclusione: a scuola ... Leggi tutto
28-08-2024 Formazione
Redazione2
Morso dal ragno violino muore ... Leggi tutto
19-08-2024 Salute e Benessere
Redazione
Pellegrino, 3 luglio 2024&nb... Leggi tutto
05-07-2024 Energie Rinnovabili
IREN SPA
Presenti alla inaugurazione ... Leggi tutto
03-07-2024 Energie Rinnovabili
IREN SPA
Da diverso tempo a questa part... Leggi tutto
24-06-2024 Salute e Benessere
Redazione
Torna l’appuntamento con il To... Leggi tutto
24-05-2024 Eventi
Redazione 1
Di Mita Valerio Roma, 15 marzo... Leggi tutto
19-03-2024 Salute e Benessere
Redazione
Non solo i ragazzi dimostrano ... Leggi tutto
03-03-2024 Salute e Benessere
Redazione
Sabato 2 marzo intera giorna... Leggi tutto
15-02-2024 Turismo
Redazione2
Possibilità di prenotare e rit... Leggi tutto
10-02-2024 Salute e Benessere
Redazione2
A seguito della pandemia da Co... Leggi tutto
17-12-2023 Salute e Benessere
Redazione
La necessità di un postcostitu... Leggi tutto
11-11-2023 Salute e Benessere
Redazione
Appartamento con Eleganti Fini... Leggi tutto
13-11-2016 Vendita immobili
Press-One
Signorile Appartamento in Vend... Leggi tutto
13-11-2017 Vendita immobili
Press-One
Appartamento come Nuovo in Ven... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - 0216 - CAMPAGNA PIA... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - INFRANGIBILE In pic... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - CARPANETO PIACENTIN... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PARMA - VIA PONTREMOLI A due p... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PARMA SUD, LOC. VIGATTO A poch... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
in contesto costruito nel 2005... Leggi tutto
19-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Proponiamo prestigiosa soluzio... Leggi tutto
13-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Rustico completamente ristrutt... Leggi tutto
11-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Cesare Battisti nel cuore del ... Leggi tutto
04-07-2016 Vendita immobili
Press-One
La casa, libera su due lati, h... Leggi tutto
27-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Porzione di Bifamiliare su 3 L... Leggi tutto
19-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Alloggio finemente ristruttura... Leggi tutto
08-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Via Avogadro, appartamento COM... Leggi tutto
09-05-2016 Vendita immobili
Press-One
Composto da ampio soggiorno co... Leggi tutto
03-05-2016 Vendita immobili
Press-One
Splendida casa indipendente a ... Leggi tutto
24-04-2016 Vendita immobili
Press-One
CONGELATORE VERTICALE OCEAN &n... Leggi tutto
24-03-2017 Messaggi Personali
AmicoAnnunci
L'ha incontrata su un treno ch... Leggi tutto
20-03-2017 Messaggi Personali
Redazione