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DL rilancio, CNA FITA: “gravissima la mancata approvazione del ristoro ai bus turistici. il governo si impegni a inserire la misura nel prossimo decreto”. Le Unioni CNA del trasporto merci e persone di Reggio e Parma si uniscono nell’appello per salvare centinaia di imprese

Pubblicato in Lavoro Emilia
Venerdì, 03 Luglio 2015 16:19

Fita CNA: il Governo tradisce le promesse

Tagliate di due terzi le deduzioni dei piccoli trasportatori, a rischio chiusura un migliaio di "padroncini" modenesi. -

Modena, 3 luglio 2015 -

"Siamo consapevoli che si tratta di un'affermazione forte, ma chi manca alla parola data è un traditore, e quello del Governo sulle deduzioni forfettarie spettanti ai padroncini è, appunto, un vero e proprio tradimento". E' Franco Casadei, presidente di Fita CNA Modena, a lanciare l'allarme per una retromarcia che mette in pericolo la sopravvivenza stessa di centinaia e centinaia di piccoli trasportatori – i cosiddetti padroncini – soltanto nella nostra provincia.

"Era il 27 gennaio quando il Ministro dei Trasporti Lupi firmava il protocollo d'intesa che riconosceva, per i piccoli trasportatori, le stesse deduzioni forfettarie degli anni passati; era il 29 aprile quanto i ministri Del Rio e Guidi recepivano, di fatto, il protocollo ed era il 23 giugno quanto ancora Graziano Del Rio confermava le stesse deduzioni. Ora, invece, l'Agenzia delle Entrate ha comunicato un taglio di due terzi a queste deduzioni: taglio che determinerà un aumento delle imposte di 4/5 mila euro all'anno per le piccole imprese del settore, e noi stimiamo che potrebbero avvicinarsi al migliaio le piccole ditte che chiuderanno i battenti e che magari si daranno ad attività abusive, con un ulteriore danno per l'erario". Non usa mezzi termini Casadei, che continua, "in questo caso il governo avrà la responsabilità politica e sociale di aver messo sulla strada, ma non per lavorare, tutti questi trasportatori e le loro famiglie, contravvenendo alla parola data e con l'aggravante di non aver dato alcun preavviso, considerato che il termine ultimo per la chiusura dei bilanci è il 6 luglio e che l'ufficializzazione di questa aberrante decisione è arrivata il 3 luglio".

Dal punto di vista tecnico, CNA proporrà di chiudere i bilanci dei propri associati tenendo conto delle "vecchie" detrazioni, quelle previste prima della lettera dell'Agenzia delle Entrate giunta stamani, sulle quali graverà un rincaro dello 0,40%, in caso di conferma del taglio. "Abbiamo già chiesto di spostare al 20 agosto questo termine, visto che la comunicazione dell'Agenzia è arrivata appena un giorno prima della scadenza per la chiusura dei bilanci, ma quand'anche la risposta a questa richiesta fosse positiva, rimane la gravità di questo precedente nel quale il Governo viene meno ad una parola data e più volte confermata. E uno Stato che contraddice se stesso non può sperare di essere né affidabile, né credibile".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Il Direttivo di CNA Fita Modena intende rinnovare la propria stima ed esprimere la solidarietà piena al Presidente Nazionale Cinzia Franchini - 

Modena, 20 febbraio 2015 -

Unanimemente e convintamente, il Direttivo di CNA Fita Modena intende rinnovare la propria stima ed esprimere la solidarietà piena al Presidente Nazionale Cinzia Franchini, il cui operato, come rappresentante Nazionale del trasporto merci e persone deve essere valutato pubblicamente, sui fatti e sui risultati, tanti e importanti, oltre che sul suo impegno per la legalità, che è anche il nostro, e quello di tutta l'Associazione.

In gioco non c'è solo l'onorabilità di Cinzia Franchini, ma quella, appunto, di una intera unione la CNA-Fita che in questi tre anni ha saputo mantenere la schiena dritta su temi cruciali per il futuro delle nostre imprese e del nostro Paese.
Ci abbiamo creduto insieme e per questo crediamo sia giusto, insieme, difendere quanto sostenuto fin qui.
Il Direttivo all'unanimità, si augura inoltre che la situazione si possa rapidamente ricomporre nel migliore dei modi, e che gli equivoci vengano fugati, nell'interesse di tutta la CNA, pur nel doveroso rispetto di tutte le regole del nostro sistema associativo.

Per il Direttivo CNA Fita Modena
Pres. Franco Casadei

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

L'associazione artigiana dell'autotrasporto denuncia la retromarcia dei firmatari dell'accordo contenuto nel protocollo artigiano rispetto alla richiesta al Governo di attivare la clausola di salvaguradia per contrastare la concorrenza selvaggia dei vettore dell'est Europa e dei nostri lì delocalizzati.

Roma, 14 marzo 2014 -

Sul cabotaggio CNA-Fita registra la sostanziale retromarcia dei firmatari del protocollo artigiano che è parte integrante dell'ultimo contratto di lavoro nazionale, siglato il 17 dicembre scorso. In poche settimane, i sindacati dei lavoratori e la Confartigianato Trasporti, sono diventati particolarmente cauti e pieni di dubbi sull'unico messaggio politico serio da inviare al Governo rispetto all'allarmante crisi che il cabotaggio estero sta determinando sul nostro mercato in termini di vero e proprio dumping sociale. CNA-Fita aveva proposto di far richiedere, come previsto e condiviso dallo stesso protocollo, al Governo italiano l'attivazione, in Europa, della clausola di salvaguardia per interrompere il regime di cabotaggio nel nostro Paese per un semestre, con la possibilità di reiterare il blocco per altri sei mesi. Una richiesta certamente forte ma capace di rappresentare a Bruxelles il livello di sofferenza insopportabile accumulato dai nostri operatori ormai incapaci di sostenere questa concorrenza selvaggia. La proposta avanzata, dopo alcune ore di serrato confronto, dalla Confartigianato e dagli stessi sindacati dei lavoratori è riassumibile in questi punti: apertura dell'ennesimo tavolo di crisi presso il Ministero dei Trasporti, aumento dei controlli dotando le forze dell'ordine di Pos elettronici per far pagare seduta stante i trasgressori e, come ultima perla, l'inversione dell'onere della prova a carico dell'autista. "Già immagino – ha dichiarato Cinzia Franchini, presidente nazionale CNA-Fita – le poche pattuglie della Polstrada indaffarate a spiegarsi con gli autisti stranieri fermati per l'onere della prova, mentre, di lato, sfrecciano indisturbati altre centinaia di Tir esteri o esterovestiti. Chi fa queste proposte – ha concluso la Franchini – fa finta di non conoscere l'entità del fenomeno a cui urge porre rimedio forzosamente in Italia, in attesa che in Europa si decida di risolvere la questione su scala continentale, armonizzando le condizioni operative delle imprese sul costo del lavoro, sul gasolio professionale e la sua tassazione ecc. ecc.". Le imprese strutturate fuggono all'estero portando lì tasse e contributi, delocalizzando l'intera azienda o, più semplicemente, parti importanti di essa come gli autisti dipendenti. CNA-Fita è contraria a questa impostazione e per tale motivo non può condividere oltre misure attendiste che continuano a rimandare sine die già solo il confronto diretto e risolutivo con simili questioni. Continuiamo a registrare su temi centrali per la competitività delle nostre imprese una sospetta chiusura conservatrice per mantenere invariato lo status quo, ragion per cui chi oggi vorrebbe isolarci renderà chiaro almeno chi rappresentiamo: imprese artigiane italiane che vogliono rimanere a produrre lavoro e ricchezza in Italia.

 

(Fonte: ufficio stampa CNA-Fita Trasporto merci e persone)

 

Il Presidente CNA Fita Aldo Bondi: "Difendere la legalità nel nostro settore è il primo passo per salvaguardare migliaia di aziende oneste" -

Reggio Emilia, 20 febbraio 2014 -

CNA Fita esprime la sua soddisfazione per la firma dell'importante protocollo contro le infiltrazioni mafiose. "Il software legalità – sono le prime parole del Presidente CNA Fita Aldo Bondi - per combattere l'illegalità nel settore dell'autotrasporto è uno strumento indispensabile in un settore particolarmente a rischio per tutelare chi agisce seguendo le regole. Auspichiamo che in questo modo i controlli siano più efficienti e veloci".

Un risultato che, in un contesto congiunturale come quello che stiamo vivendo, rappresenta un esempio significativo di sinergia tra gli enti per raggiungere obiettivi che facciano bene ai trasportatori e all'intera collettività.

"CNA Fita è da sempre schierata in prima linea per difendere la legalità – sottolinea il Presidente Bondi - e siamo soddisfatti dell'attenzione dimostrata nei confronti dell'autotrasporto. Questa nuova piattaforma informatica consentirà dei controlli più mirati a un settore spesso messo sotto accusa e che ha un gran bisogno di uno sforzo collettivo per essere tutelato e garantire la sopravvivenza di migliaia di aziende oneste. Auspichiamo che anche le altre province adottino lo stesso provvedimento per garantire una maggiore efficacia dell'iniziativa".

(fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
Proclamato unitariamente da tutta la categoria lo stato di agitazione. Sospensione di tutti i servizi dal mattino del 9 alla mezzanotte del 13 dicembre -

Bologna, 21 novembre 2013 -
 
Il Governo annuncia tagli ai rimborsi sulle accise. Gli autotrasportatori non ci stanno e rispondono con un blocco di tutti servizi. Lo ha deciso UNATRAS, l'Organizzazione nazionale che raggruppa tutte le Associazioni del trasporto.

I camion si fermeranno 5 giorni, rimanendo in sosta all'interno dei piazzali aziendali da lunedì 9 dicembre a venerdì 13 dicembre. Fermi per un giorno anche taxi, autonoleggi e pullman.

Oltre 16.000 le imprese coinvolte in Emilia Romagna. Per informare e sensibilizzare la cittadinanza sul momento critico che da oltre tre anni sta vivendo il comparto, verranno organizzati alcuni gazebo presso i principali caselli autostradali della regione.

Così non si può andare avanti dicono gli imprenditori. Uno stato d'animo di cui si fa interprete il Presidente di CNA-FITA Emilia Romagna, Daniele Giovannini - che spiega: "Le imprese del trasporto sono state colpite duramente dal caro-accise, a cui si è aggiunto anche l'aumento dell'Iva. Una situazione ormai insostenibile per aziende, che vedono erodere giorno dopo giorno il proprio reddito, mettendo a rischio la propria capacità di sopravvivere e stare sul mercato".

Cosa chiedono gli autotrasportatori? Innanzi tutto escludere dalla Legge di Stabilità il taglio del 25% del rimborso delle accise, rimborso che serve a garantire un trattamento fiscale differenziato fra chi usa il gasolio personalmente e chi, invece, lo utilizza nell'ambito dell'esercizio dell'attività di impresa. In secondo luogo: garantire le risorse preesistenti in ordine alla riduzione dei premi Inail, al recupero Servizio Sanitario Nazionale e al rimborso dei pedaggi autostradali; contrastare l'illegalità e riformare l'Albo degli Autotrasportatori.

"La mobilità delle merci – sottolinea il segretario regionale di CNA-FITA, Elmo Giovannini – è elemento strategico per la competitività del sistema economico. Dunque non si può parlare di rilancio dell'economia senza sostenere e rilanciare il trasporto".

Nei giorni del fermo, saranno assicurati i servizi essenziali col rifornimento a scuole e ospedali.

(Fonte: ufficio stampa CNA Regionale)
Giovedì, 14 Novembre 2013 15:09

Proclamato il fermo nazionale dell'autotrasporto

Roma, 14 novembre 2013

Il Comitato Esecutivo ha ratificato la decisione di proclamare il fermo dei servizi dell'autotrasporto a partire dalle ore 00 di lunedì 9 dicembre fino alle ore 24 di venerdì 13 dicembre assunta dalla Presidenza dell'Unatras al termine dell'incontro con il Sottosegretario Girlanda avvenuto in data 13/11/2013. Anche l'Anita ha condiviso la necessità della proclamazione.

Il taglio del rimborso delle accise, l'assoluta incertezza sulle risorse destinate al settore con particolare riferimento agli interventi per il contenimento del costo del lavoro, la mancata emanazione dei provvedimenti richiesti sulla riforma dei poteri assegnati all'Albo, l'assenza di iniziative concrete per arginare il fenomeno del cabotaggio abusivo praticato dai vettori esteri, sono le principali motivazioni che hanno indotto le associazioni aderenti all'Unatras ad assumere all'unanimità la decisione.

Il Governo, nel corso di questi mesi si è completamente disinteressato delle questioni sollevate dall'autotrasporto, dimostrand0o in tal modo di non aver compreso il ruolo fondamentale del settore nella auspicata ripresa econonomica.

Unatras ed Anita restano disponibili a continuare il confronto per trovare soluzioni possibili e pertanto chiede un incontro urgente con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
 
(Fonte: ufficio stampa CNA MO)
Roma, 25 ottobre 2013
 
La CNA-Fita pronta alla proclamazione del fermo nazionale dell'autotrasporto -
La CNA-Fita ha ricevuto la lettera che il sottosegretario Girlanda ha inviato ieri a tutte le associazioni di rappresentanza di categoria dell'autotrasporto, giudicandola insoddisfacente. Per questo il prossimo martedì è stata convocata la presidenza della CNA-Fita per considerare la proclamazione del fermo nazionale. Nella nota, accanto ad importanti questioni irrisolte e su cui il Ministero si impegna con precisi interventi risolutivi, si giustappone il semplice impegno a "promuovere" in sede parlamentare "la correzione" del provvedimento contenuto nel disegno di legge di Stabilità e con cui vengono tagliate del 25% le risorse economiche destinate al rimborso trimestrale delle accise. Impegno generico e da discutere in un tavolo di confronto appena convocato. La CNA-Fita prende atto di questa impostazione ritenendola però leggera ed insoddisfacente. La nostra associazione da oltre due anni porta avanti una battaglia sul caro gasolio ed in particolare sul tema della tassazione troppo onerosa e tra le più pesanti in Europa. Abbiamo ripetutamente ribadito ai vari Esecutivi che si sono succeduti la necessità d'intervenire su questo preciso tema e, quando ottenemmo la trimestralizzazione dei rimborsi delle accise, ne apprezzammo l'attuazione precisando che però bisognava procedere con più coraggio su quella strada riportando il prezzo del carburante italiano ai valori medi europei e garantendo all'autotrasporto l'unico strumento, seppur limitato, capace di calmierare un prezzo alla pompa fuori controllo e tra i più cari in Europa. Lo abbiamo fatto anche con precise proposte purtroppo inascoltate. Per queste ragioni riteniamo irresponsabile confondere il tema del caro gasolio e del caro accise con altre questioni, su cui sarà utile discutere in un secondo momento, e invitiamo il Ministro Lupi a dare precise rassicurazioni rispetto alla cancellazione dei tagli, mantenendo invariata l'entità dei fondi destinati al rimborso delle accise. "La girandola dei tavoli ministeriali è costata troppo cara alla categoria che ha garantito oltre sei anni di pace sociale, adesso - ha dichiarato Cinzia Franchini, presidente nazionale - su temi come il caro gasolio c'è bisogno di serietà".
 
(Fonte: CNA-Fita Trasporto merci e persone)
Roma, 22 ottobre 2013
 
Nella legge di stabilità il Governo ha rivisto in base alle richieste effettive il tiraggio dei fondi destinati al rimborso delle accise. Un'operazione apparentemente innocua ma che potrebbe pregiudicare l'autotrasporto la dove i consumi dovessero riprendere -

Se poi malauguratamente si dovesse procedere con nuovi aumenti delle accise, l'attuale consistenza dei fondi in base alle nuove disposizioni contenute nella legge di stabilità sarebbe insufficiente e automaticamente si dovrebbe procedere con la ripartizione degli stessi.

Nelle attuali condizioni economiche e con il gasolio più caro d'Europa l'autotrasporto non tollererebbe una simile decurtazione, rispetto ad un rimborso che non riesce neppure a calmierare un prezzo alla pompa fuori mercato e con la tassazione tra le più alte nell'Unione europea. Anche per questo CNA-Fita richiede al Governo Letta e al Ministro Lupi rassicurazioni che il rimborso delle accise non venga diminuito e richiede un impegno affinché in tempi certi e brevi si possa ristabilire l'accisa mobile, garantendo sul mercato che l'aumento indiscriminato della tassazione dei carburanti non ecceda le reali necessità di bilancio dello Stato. La CNA-Fita sul caro carburante non tollererà passi falsi.

«Il Governo deve capire che sul gasolio - ha dichiarato Cinzia Franchini presidente nazionale - la categoria non può concedere alcunché e che se non si daranno rassicurazioni valide il fermo diventerà la naturale conclusione. Non si potrà dire che non l'avevamo detto e per questo - ha proseguito la Franchini - lo ribadiamo con forza: sul gasolio e sul rimborso accise tolleranza zero. Su tutto il resto siamo disponibili al dialogo, fermo restando che anche sui fondi destinati alla categoria vi sono dei punti fermi come i rimborsi forfettari, quelli Inail e quelli del Sistema sanitario nazionale. Tutti fondi - ha concluso il presidente della CNA-Fita - che arrivano alle imprese direttamente, senza filtri, e senza dover attendere anni».

(Fonte: ufficio stampa CNA-Fita)
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