Bologna, 21 novembre 2013 -
I camion si fermeranno 5 giorni, rimanendo in sosta all'interno dei piazzali aziendali da lunedì 9 dicembre a venerdì 13 dicembre. Fermi per un giorno anche taxi, autonoleggi e pullman.
Oltre 16.000 le imprese coinvolte in Emilia Romagna. Per informare e sensibilizzare la cittadinanza sul momento critico che da oltre tre anni sta vivendo il comparto, verranno organizzati alcuni gazebo presso i principali caselli autostradali della regione.
Così non si può andare avanti dicono gli imprenditori. Uno stato d'animo di cui si fa interprete il Presidente di CNA-FITA Emilia Romagna, Daniele Giovannini - che spiega: "Le imprese del trasporto sono state colpite duramente dal caro-accise, a cui si è aggiunto anche l'aumento dell'Iva. Una situazione ormai insostenibile per aziende, che vedono erodere giorno dopo giorno il proprio reddito, mettendo a rischio la propria capacità di sopravvivere e stare sul mercato".
Cosa chiedono gli autotrasportatori? Innanzi tutto escludere dalla Legge di Stabilità il taglio del 25% del rimborso delle accise, rimborso che serve a garantire un trattamento fiscale differenziato fra chi usa il gasolio personalmente e chi, invece, lo utilizza nell'ambito dell'esercizio dell'attività di impresa. In secondo luogo: garantire le risorse preesistenti in ordine alla riduzione dei premi Inail, al recupero Servizio Sanitario Nazionale e al rimborso dei pedaggi autostradali; contrastare l'illegalità e riformare l'Albo degli Autotrasportatori.
"La mobilità delle merci – sottolinea il segretario regionale di CNA-FITA, Elmo Giovannini – è elemento strategico per la competitività del sistema economico. Dunque non si può parlare di rilancio dell'economia senza sostenere e rilanciare il trasporto".
Nei giorni del fermo, saranno assicurati i servizi essenziali col rifornimento a scuole e ospedali.
(Fonte: ufficio stampa CNA Regionale)