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Furti su auto in Via Benassi: la Polizia è immediatamente intervenuta e dopo un lungo inseguimento ed una breve colluttazione, è riuscita a bloccarti.

Modena, 27 novembre 2017

Sono stati arrestati dagli operatori della Squadra Volante, la notte di domenica, due cittadini stranieri: A.R.L. marocchino di 30 anni e H.D. algerino di 40 anni, entrambi con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, stupefacenti ed altro, protagonisti di una serie di furti. Le auto prese di mira erano parcheggiate in via Benassi. I due sono stati rintracciati, a seguito di una segnalazione di furto in atto. Una volante è immediatamente intervenuta e dopo un lungo inseguimento ed una breve colluttazione, è riuscita a bloccarti. Un degli agenti ha riportato alcune ferite e 10 giorni di prognosi.
I due sono risultati in possesso di numerosi oggetti rubati dalle autovetture: occhiali, Tom Tom ed altra refurtiva è stata recuperata nell'immediato e restituita ai legittimi proprietari. Ancora da individuare i proprietari di alcuni paia di occhiali, autoradio ed un navigatore.

Nella foto si vede parte della refurtiva da riconsegnare ai legittimi proprietari. Chiunque riconosca propri beni potrà recarsi in Questura, munito di denuncia di furto, per il relativo riconoscimento. 
Sono in corso indagini di Polizia per verificare se i due soggetti siano anche responsabili di ulteriori cinque episodi di effrazione di auto, con medesime modalità, avvenuti domenica scorsa in strada Fossa Monda.

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La Polizia di Stato ha arrestato 7 componenti di una banda dedita ai furti in negozi, supermercati e magazzini tra Parma, Reggio Emilia, Cremona, Padova e Piacenza: 15 denunciati 2 irreperibili. Bloccata la banda in un ristorante di Cella.

27 novembre 2017

La Squadra Mobile di Parma ha concluso una lunga indagine su un gruppo di cittadini Moldavi che, per mesi, ha compiuto furti ai danni di molte aziende ed esercizi commerciali fra le province di Parma, Reggio Emilia, Cremona, Padova e Piacenza.

In particolare, verso le ore 21,30 di sabato 25 novembre, oltre 50 uomini delle Squadre Mobili di Parma e Reggio Emilia e del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e della Polizia Scientifica si sono recati presso un ristorante di Cella di Reggio Emilia dove erano in corso i festeggiamenti per un familiare di uno dei componenti del gruppo criminale indagato. Dopo aver circondato il locale, i poliziotti sono entrati arrestando 6 destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa i giorni scorsi dal GIP presso il Tribunale di Parma dr. Mattia Fiorentini su richiesta del Pubblico Ministero dott.ssa Emanuela Podda.

Contemporaneamente altri equipaggi della squadra Mobile di Parma si sono recati presso le abitazioni di altri tre stranieri destinatari della predetta misura restrittiva della libertà personale traendo in arresto un settimo cittadino Moldavo. Tutti sono già gravati da numerosi precedenti di Polizia tranne V. M. e C. M. che erano incensurati.

Sono ancora in corso le ricerche di due destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere anche se probabilmente si trovano all'estero. Durante le perquisizioni è stato rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di merce provento delle numerose razzie ai danni delle diverse aziende colpite. In particolare, durante la perquisizione nell'abitazione di D. C., è stata sequestrata anche una pistola a tamburo con 21 proiettili ed una carta d'identità Romena falsa.

Altresì, nell'abitazione di C. C. è stata sequestrata la somma di 9.000 euro in banconote di vario taglio, sicuramente provento delle attività illecite.

Negozi e aziende colpiti dai furti

In particolare nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere sono contestati furti ai danni delle seguenti aziende:

Bar "Red Passion" ubicato a Guastalla (RE) commesso tra il 27 e 28 marzo 2017; (bottino 5.000 euro)
Bar "Nuovo Bar-Ile Antico" ubicato a San Polo di Torrile (PR) commesso il 28 marzo 2017 ( numerosi gratta e vinci);
Negozio di biciclette denominato "R. Revolution" con sede a Boara Pisani (PD) commesso il 27 aprile 2017 (solo tentativo);
Ditta "R.G. AUDIO SERVICE Snc" con sede a Parma commesso il 3 giugno 2017 (chiavi furgoni);
"Gran Caffè Italiano" con sede a Parma commesso il 3 giugno 2017 a Parma (2.000 euro);
Supermercato "DI PIU'" con sede a Caorso (PC) il 27 giugno 2017 (tentativo);
Tabaccheria "LORENZINI" a Cingia de' Botti (CR) commesso il 29 giugno 2017 (tentativo);
Supermercato "CRAI" a Mezzani (PR) commesso il 01 luglio 2017 (sigarette x 15.000 euro);
Bar "Caffè Viadana" commesso il 2 agosto 2017 (7.000 euro);
supermercato "INTERSPAR" di Parma commesso il 3 agosto 2017 telefoni e tablet x 6.000 euro;
Circolo sport Club dilettantistico "RAPID", con sede a Parma commesso il 04 agosto 2017 (5.000 euro);
Supermercato "COOP" con sede a Fontanellato (PR) commesso il 26 agosto 2017 (tentativo);
Circolo Arci "FILIPPELLI" con sede a Parma, commesso il 31 agosto 2017 a Parma (2.600 euro);
supermercato "SIGMA" ubicato a Medesano (PR) commesso il 01 settembre 2017 (20.000 euro)
Magazzino PINKO di Fidenza (PR) commesso tra il 5 e 6 ottobre 2017 (abbigliamento x 70.000 euro)

Altresì, al gruppo criminale è stata contestata la ricettazione di uno scooter, 5 furgoni e 4 autovetture e 3 trattori agricoli rubati, ed utilizzati per la consumazione dei predetti furti.

Pubblicato in Cronaca Emilia
Venerdì, 24 Novembre 2017 17:45

L'ultimo saluto a Gianmaria

Tantissima gente è accorsa a portare l'ultimo saluto a Gianmaria Piccinini. Amici, conoscenti e ovviamente i colleghi del Teatro Regio, dove lavorava come fonico, e i compagni della tifoseria, i Boys, con i quali condivideva la passione per il "Parma".
Il feretro di Gianmaria Piccinini (Piccio x gli amici Boys) è arrivato alle 14 alla chiesa di Collecchio, al fianco del Parco Nevicati, accompagnato dai genitori il fratello Nicolò.
La chiesa era gremita di amici e conoscenti tutti stretti attorno alla famiglia. Gianmaria "ha saputo unire - ha commentato nell'omelia il sacerdote - molti che lavoravano in vari settori, dallo sport, al teatro alla musica".
Una funzione molto toccante che si è conclusa un corale e composto applauso.
Gianmaria è venuto a mancare a soli trentanove anno dopo circa 7 mesi di malattia. Il Teatro Regio e la Curva Nord piangono GianMaria "Gianma" Piccinini, Piccio per i più intimi. Aveva collaborato alla realizzazione del disco "Crusaders" e del "Va Pensiero", tante volte suonata al Tardini.

Il saluto dei BOYS dal sito web

Ciao Piccio!   

Ciao Piccio, proprio ora che abbiamo praticamente terminato la nostra iniziativa per l'Ospedale dei Bambini te ne sei andato.
E' stato fondamentale il tuo aiuto nel coinvolgere il Teatro Regio per cantare "La Canzone dei Crusaders".
Ora sei con tutti gli altri fratelli nel Vento della Nord, canta con loro, dalla Curva vi sentiamo...

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Giovedì, 23 Novembre 2017 11:42

Furto presso la concessionaria Boselli Moto di Parma

Poco dopo le 5 di questa mattina, la Polizia è intervenuta presso la concessionaria Boselli Moto di Parma in Via La Spezia, per la segnalazione di un furto.

I ladri, dopo aver abbattuto ed infranto la vetrata del salone adibito ad esposizione, danneggiando tra l'altro 2 motociclette e 3 scooter, hanno portato via, probabilmente stipandole sopra un furgone, 4 motociclette marca Husquarna, nuove, ancora da immatricolare.

Sono in corso i sopralluoghi tecnici della Polizia.

Parma, 23 novembre 2017

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Questa mattina cinque equipaggi della Polizia di Stato coadiuvati dal Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia hanno svolto mirati controlli in zona via Cibeno ed in via lago di Bolsena. L'attività è stata estesa anche ad un campo nomadi cittadino. Controllati anche 30 autoveicoli e 66 persone di cui 30 straniere. Nelle attività di controllo sono stati impiegati 18 operatori di polizia.

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Il coraggio della ragazza, che era stata "agganciata" in patria da una connazionale 29 enne, regolarmente residente a Modena, poi rivelatisi la sua aguzzina, ha consentito di trarre in arresto la sua "protettrice" e un 63 enne modenese, che fungeva da "accompagnatore". Dalla denuncia della giovane è emersa una storia di violenze e abusi.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

MODENA – Una storia simile a tante altre, quella della ragazza nigeriana 21 enne che in patria è stata "agganciata" da una connazionale, regolarmente residente a Modena e con permesso di soggiorno per motivi di lavoro come badante, che l'ha attirata con la promessa di un futuro roseo in Italia e di un lavoro come parrucchiera. Il costo? 30 mila euro, che la 29 enne avrebbe anticipato alla connazionale. Denaro che la giovane avrebbe poi dovuto restituire con i proventi del suo lavoro. Come "garanzia", la 21 enne era stata sottoposta a un rito voodoo, molto vincolante in patria, e costretta a mangiare fegato crudo di gallina. A questo punto, insieme al denaro, le sono stati forniti documenti falsi, istruzioni e contatti per affrontare ogni singola tappa del viaggio alla volta dell'Italia, con la raccomandazione di dichiararsi sempre minorenne.

Per la giovane è quindi cominciata una vera e propria odissea, che l'ha prima portata a un viaggio estenuante nel deserto, fino in Libia, dove è stata portata in un centro di detenzione. Dopo un periodo di carcere, anche grazie ai contatti giusti, è stata liberata ed ha potuto imbarcarsi su una "carretta del mare" alla volta di Lampedusa dove, forte dei documenti falsi, è stata trasferita in un centro di accoglienza per minori. Da qui la ragazza avrebbe tentato la fuga, ma sarebbe rimasta ferita e in seguito trasportata all'ospedale di Agrigento per le cure del caso. Aiutata da un contatto locale, sarebbe infine riuscita a fuggire dal nosocomio e facendo tappa prima a Napoli, poi a Bologna, sarebbe infine giunta a Modena, dove l'attendeva la connazionale 29 enne.

Qui, però, lo scenario non è quello che la ragazza si aspettava. Nessun lavoro da parrucchiera, ma la prospettiva di un futuro sulla strada a vendere il suo corpo. La giovane viene rinchiusa in una casa insieme a un'altra sfortunata e avviata alla prostituzione. Quella che si rivela essere la sua aguzzina le fornisce vestiti succinti, tariffario delle prestazioni e anticoncezionali. Per due mesi, ogni notte la giovane viene accompagnata "sul luogo di lavoro", tra la Bruciata e la zona industriale di Modena Nord, da un 63 enne modenese, che riceve in cambio dalla "matrona" qualche spicciolo e pagamenti "in natura".

L'incubo della ragazza avrebbe potuto durare anni, ma è qui che il finale cambia, grazie al coraggio della giovane e al supporto di un fidanzato rimasto in Nigeria. Dopo essere stata picchiata e aver subito vessazioni, la giovane non ce la fa più e approfitta di un litigio in strada con la sua protettrice per chiamare la Polizia e raccontare quello che stava subendo. Dalla denuncia della 21 enne sono quindi partite le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Modena, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Imperato che hanno portato all'arresto della 29 nigeriana, detenuta presso la casa Circondariale di Modena, e del 63 enne "tassista", a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari. La coraggiosa 21 enne è invece stata affidata alle cure di un Centro Antiviolenza.

Soddisfatto della buona riuscita dell'operazione il nuovo questore di Modena Filippo Santarelli, che dopo essersi complimentato con gli investigatori ha sottolineato l'importanza di denunciare ogni tipo di abuso.

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Sono stati arrestati alle prime luci di questa mattina, dagli uomini della II Sezione della Squadra Mobile, due soggetti ritenuti responsabili di sfruttamento della prostituzione: si tratta di T.S. nigeriana di ani 29, in regola con le norme sul soggiorno e di M.Z. un italiano di 63 anni, entrambi residenti a Modena, responsabili, in concorso, di sfruttamento della prostituzione e di ingresso illegale sul territorio nazionale di giovani donne destinate alla prostituzione su strada.

Le indagini, durate diverse mesi, hanno fatto luce su una situazione di violenze e vessazioni. I due riuscivano a far entrare attraverso la rotta libica le giovani donne per poi indurle alla prostituzione con riti di magia nera, sulla piazze di Modena, ma non solo. Il riscatto che le donne erano costrette a pagare, in taluni casi, era di 30.000,00 euro.

Dopo l'arresto e le formalità di rito, la donna è stata associata presso la casa Circondariale di Modena mentre l'italiano è stato sottoposto agli arresti domiciliari, entrambi disposizione dell'A.G..

Le attività d'indagine sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Modena - nella persona del dott. Imperato Sostituto Procuratore della Repubblica - mentre i provvedimenti restrittivi sono stati emessi dall'Ufficio GIP del Tribunale di Modena.

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Maxi frode fiscale: 8 persone denunciate all' autorità giudiziaria. Le indagini, sono state avviate a seguito di una verifica fiscale eseguita a Piacenza nei confronti di un imprenditore operante nel settore dei trasporti.

Piacenza, 17 novembre 2017

Nell'ambito dell'attività di contrasto all'evasione fiscale, i finanzieri del comando provinciale di Piacenza hanno scoperto un articolato sistema di frode attuato mediante emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti – per un importo complessivo di 104 milioni di euro – finalizzato alla creazione di fittizi crediti Iva che venivano utilizzati in compensazione per estinguere debiti nei confronti del fisco pari a circa 12 milioni di euro.

Le indagini, avviate a seguito di una verifica fiscale eseguita a Piacenza nei confronti di un imprenditore milanese operante nel settore dei trasporti, hanno consentito ai militari del nucleo di Polizia tributaria di scoprire un dedalo di società cooperative riconducibili alla societa' ispezionata, appositamente costituite per produrre e utilizzare documentazione fiscale materialmente falsa, senza alcuna operazione che ne giustificasse l'esistenza.

Le cooperative, vere e proprie scatole vuote affidate a prestanome dell'imprenditore milanese, provvedevano sostanzialmente a contabilizzare i costi derivanti da false fatture di acquisto in modo tale da originare ingenti crediti iva e a bilanciare tali costi con ricavi derivanti, a loro volta, dall'emissione di false fatture di vendita, per svariati milioni di euro, nei confronti di ignari clienti residenti in Svizzera (tali operazioni di vendita, anch'esse fittizie, oltre ad essere escluse dal campo di applicazione dell'Iva poiche' effettuate con uno stato estero, servivano piu' che altro a sistemare la contabilita' e a far figurare un minimo risultato economico di gestione idoneo ad evitare potenziali controlli fiscali).

Successivamente, le cooperative provvedevano ad assumere personale, composto perlopiu' da autisti di mezzi pesanti i quali, nella veste di soci lavoratori, venivano messi a disposizione – attraverso falsi contratti di associazione in partecipazione – di alcune società di trasporto compiacenti, operanti su tutto il territorio nazionale, per l'effettuazione dei viaggi.

Con il meccanismo della falsa fatturazione le società di trasporto potevano usufruire di un consistente abbattimento del costo del lavoro, dato che tutto il carico contributivo e assistenziale legato al personale veniva assolto dalle cooperative attraverso l'utilizzo dei crediti iva fittiziamente costituiti. Tutto ciò a danno dell'erario, degli enti previdenziali ed assistenziali e a spregio della libera concorrenza.

Al termine dell'attività le Fiamme gialle piacentine hanno deferito alla procura della Repubblica di Piacenza 8 persone – il titolare della societa' verificata piu' 5 prestanome a capo delle cooperative – ritenute a vario titolo responsabili dei reati di "dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false", "indebita compensazione di crediti fiscali" ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Tra questi anche 2 professionisti i quali, non attenendosi alle disposizioni di legge, apponevano il visto di conformità sulle fraudolente dichiarazioni Iva, favorendo, in tal modo, l'indebita compensazione per estinguere i debiti tributari.

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L'ex premier Matteo Renzi, che sta attraversando l'Italia in treno per incontri e visite, è passato da Parma poco dopo le 14 di oggi. Giunto in auto da Sant'Ilario, dopo la visita al Museo Cervi a Praticello di Gattatico, ha ripreso il treno alla stazione di Parma.

Ad attenderlo in Piazzale Carlo Alberto dalla Chiesa, alcuni sostenitori del Pd con le bandiere. Un incontro di pochi minuti, giusto il tempo di alcuni selfie e autografi per poi dirigersi al treno Partito Democratico con destinazione Piacenza.

Foto di Francesca Bocchia

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Pubblicato in Cronaca Parma

Verso le 22.00 di ieri sera, un equipaggio della Squadra Volante di Polizia si è recata repentinamente in via D'Azeglio per la segnalazione di una tentata rapina. Ad avvisare le Forze dell'Ordine, un ragazzo che ha spiegato di essere stato prima circondato e poi bloccato per le spalle da un gruppo di giovani che gli hanno frugato nelle tasche.

Riuscito a divincoalrsi e scappare ha contatto subito il 113. Gli operatori della Volante in base alle descrizioni fornite dalla vittima, sono riusciti a rintracciare nelle immediate vicinanze uno degli autori, di nazionalità marocchina, J.A. di 23 anni. Fermato e tratto in arresto per il reato di tentata rapina aggravata in concorso.

Parma, 16 Novembre 2017

Pubblicato in Cronaca Parma
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