Nella fascia oraria 08,00-17,00 - limitatamente al tratto Strada Cimitero San Cataldo-via Gottardi - i mezzi circoleranno con frequenza di passaggio ogni 15 minuti. Mercoledì 1° novembre sarà in vigore l'orario festivo, mentre giovedì 2 novembre i mezzi urbani ed extraurbani circoleranno secondo l'orario di vacanza scolastica.
Modena, 31 ottobre 2017
Nelle giornate di mercoledì 1 e giovedì 2 novembre, per permettere ai cittadini di Modena di recarsi più agevolmente ai cimiteri in occasione della Commemorazione dei Defunti, sarà attivato un potenziamento alla linea urbana n°2: nella fascia oraria 08,00-17,00 nel tratto da Strada Cimitero San Cataldo a via Gottardi la linea circolerà con frequenza di passaggio ogni 15 minuti. Al di fuori di questa fascia oraria rimangono confermate le frequenze di passaggio normalmente previste.
Seta ricorda che nella giornata di mercoledì 1° novembre il servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano osserverà l'orario festivo, mentre nella giornata di giovedì 2 novembre i mezzi extraurbani e quelli urbani di Modena e Sassuolo circoleranno secondo l'orario di vacanza scolastica (non sono invece previste variazioni per il servizio urbano di Carpi). Si invitano quindi gli utenti a porre attenzione nella consultazione delle tabelle orarie esposte alle fermate.
Aveva già sporto quattro denunce negli ultimi venti giorni, ma non erano bastate a far desistere l'uomo. Ieri sera l'ennesimo episodio.
Già dalla mattina, l'ex convivente si era presentato sotto casa della donna in via Rismondo e citofonando insistentemente aveva chiesto di entrare in casa con la scusa di prendere gli ultimi effetti personali. Per tutto il giorno poi si erano susseguiti messaggi con offese e minacce.
Verso sera, l'uomo si è ripresentato sotto casa per farsi aprire ma la signora cercando di prendere tempo, ha avvertito la Polizia.
Arrivati sul posto, gli agenti hanno identificavano A.A., della provincia di Caserta e residente a Parma, con vari precedenti, già denunciato per reati specifici, arrestandolo per atti persecutori.
E' successo nel pomeriggio di sabato nel centro di Parma, quando un individuo, dal volto mascherato da Halloween ha preso di mira dei passanti, colpendoli a pugni in faccia.
Come riferito dalla Gazzetta di Parma, quattro sono i giovani che si sono recati al Pronto Soccorso perché vittime dell'aggressore. Sul caso indaga la polizia.
La Guardia di Finanza di Piacenza ha localizzato, e catturato, in pieno centro città, un pericoloso latitante pregiudicato di nazionalita' albanese, a piede libero da circa 6 mesi.
L'uomo, doveva scontare una pena residua di 1 anno e 2 mesi di reclusione per una condanna di 6 anni inflitta dalla Procura della Repubblica di Firenze per cumulo di pene derivanti da diverse condanne per i reati di tentato omicidio, sfruttamento della prostituzione e dell'immigrazione clandestina, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate mediante utilizzo di armi, evasione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Colpito anche da un provvedimento di espulsione, l'uomo ha fatto lo stesso rientro in Italia clandestinamente.
Nei giorni scorsi, militari del nucleo di Polizia tributaria, durante una lunga attivita' di appostamento, lo hanno fermato mentre usciva dall'abitazione in cui viveva con la compagna.
Condotto in caserma con il supporto operativo dei "Baschi Verdi", e' stato sottoposto ad esami delle impronte digitali che hanno confermato la sua identita' ed arrestato. Si tratta del terzo soggetto socialmente pericoloso in stato di latitanza che viene catturato dalle Fiamme Gialle piacentine dall'inizio dell'anno, a testimonianza degli sforzi profusi quotidianamente per garantire, in perfetta sinergia con le altre forze di polizia, la sicurezza dei cittadini.
Martedì mattina, poco dopo le nove, una volante della Polizia è stata inviata in via Primo Taddei, dove una coppia di anziani era stata appena truffata e derubata.
Mentre si trovavano sul balcone di casa, due uomini, dall'altro lato della strada, due uomini hanno richiamato la loro attenzione spacciandosi per due tecnici, che dovevano verificare un abbassamento di tensione in zona. Dopo essersi fatti aprire il portone dello stabile con la scusa di verificare i contatori, uno dei due si è fatto accompagnare nei locali cantine per verifiche, mentre l'altro è rimasto in casa con la signora.
Fingendo di effettuare delle misurazioni, il truffatore ha chiesto alla signora di staccare i quadri e gli oggetti metallici dalle pareti e di nascondere i gioielli sotto il cuscino della poltrona del divano per evitare interferenze. Nel frattempo, il complice teneva occupato il marito nella zona cantine.
Dopo pochi minuti i due si sono congedati dicendo che il problema era risorto, ma i coniugi risistemando l'appartamento si sono accorti che i gioielli posizionati sotto il cuscino del divano (per un valore di circa 3000 euro) erano spariti ed hanno chiamato le forze dell'ordine.
Dalle prime ore di ieri si è svolta una complessa operazione finalizzata a stroncare un traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi tra le province di Ferrara e Macerata.
Gli oltre 40 Carabinieri Forestali impegnati, coordinati dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Modena, coadiuvati dai colleghi della Stazione Carabinieri Forestale di Argenta (FE), dai Gruppi Carabinieri Forestale di Macerata e Lodi e del Comando Regione Emilia Romagna, hanno eseguito i sequestri e le perquisizioni disposti dal G.I.P. del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna - Direzione Distrettuale Antimafia, tra cui il sequestro di uno stabilimento industriale dedito alla produzione e recupero di solventi industriali.
Le indagini, molto delicate data la complessità degli argomenti trattati, son durate circa un anno ed il coordinamento delle stesse è stato curato dal Sostituto Procuratore della Repub-blica della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna Dott. Stefano ORSI. Le investigazioni e le attività di polizia giudiziaria poste in essere dai Carabinieri Forestali hanno per-messo di accertare il traffico illecito di svariate migliaia di tonnellate di rifiuti industriali pericolosi da parte di una società di Argenta (FE) che, seppur regolarmente autorizzata al recupero di rifiuti, in realtà li immetteva in commercio quali prodotti senza idonei trattamenti preliminari.
La società ferrarese, di proprietà di una nota società per azioni di Matelica (MC) dedita alla produzione di prodotti chimici, forniva a quest'ultima rifiuti non trattati che venivano poi utilizzati direttamente nella produzione di diluenti ed affini.
Vari i reati al momento ipotizzati: dall'attività organizzata di traffico illecito di rifiuti pericolosi, alla frode in commercio, alle responsabilità da reato degli Enti coinvolti.
Cinque le persone fisiche indagate. Sottoposte ad indagine anche tre società, di cui una per azioni, ai sensi della legge 231/2001.
Notevole la mole dei documenti sequestrati durante le perquisizioni.
Erano circa le 18.30 di ieri, quando un ragazzino minorenne è stato fermato dalla sicurezza del negozio "Game Seven" dell'Euro Torri perché intento a rubare una felpa.
La responsabile del negozio ha notato il ragazzo aggirarsi tra gli scaffali, prendere la felpa e poi andare in camerino, per poi uscire senza l'indumento. Chiedendo l'intervento di un addetto alla vigilanza, è stato fermato ed ha confessato di aver commesso il furto, restituendo la felpa nascosta sotto il giubbotto.
Davanti ai poliziotti ed all'addetto alla sicurezza, il ragazzo, preso dalla rabbia, ha tirato un pugno ad un muro in cartongesso, rompendolo. E' stato quindi accompagnato in Questura per i rilievi segnaletici e denunciato per il reato di furto aggravato e danneggiamento.
Parma, 24 ottobre 2017
Il noto locale di via Emilia Est, Arte&Gusto è stato messo sotto sequestro. L'azione - riporta la Gazzetta di Parma - si inserisce nell'ambito della maxi inchiesta anti-evasione che portò all'arresto di diverse persone, fra cui l'ex candidata sindaco di Parma Wally Bonvici. Le quote societarie sono state sequestrate ma il locale resta aperto.
"L'annuncio pubblicato su una rivista immobiliare relativo ad un trilocale in zona Oltretorrente che si affitta soltanto a cittadini italiani è un'offesa al volto del quartiere." - così commenta Gabriella Corsaro Segretaria Circolo PD Parma Oltretorrente, in riferimento ad un annuncio immobiliare apparso su una rivista e subito diffuso in rete.
"Alla luce di questa grave e inaccettabile discriminazione ai danni degli stranieri, di "raffinato" - come viene definito - l'appartamento in questione pare avere molto poco." continua Corsaro.
"Raffinata è la storia dell'Oltretorrente, cuore popolare e multietnico della città che, come altri quartieri, vive problematiche che in nessun modo devono produrre reazioni di questo tipo. Episodi come quello in questione sono rappresentazione di sentimenti xenofobi e ignoranti che vanno combattuti anche e soprattutto politicamente: non si costruiscono muri dove sono state innalzate barricate per difendersi da chi credeva nella supremazia di una razza." - conclude la nota.
Una tragedia consumata sulla strada e postata con un video in diretta sui social. Ennesimo, ma sconcertante caso di abuso dei social network dalle tinte macabre.
La giovane vittima, Simone Ugolini di 24 anni, dopo essersi schiantato contro un albero è stato ripreso e trasmesso in diretta su Facebook. A commento del video due frasi dell'autore: "Chi mi segue chiami aiuto!" e "C'è sangue, speriamo si salvi".
E' successo tra sabato e domenica notte a Riccione. La vittima, agonizzante a terra, ha perso la vita dopo un incidente a bordo del suo scooter.
L'autore del video - riportano i quotidiani locali- , si chiama Andrea Speziali, ha 29 anni, candidato alle ultime elezioni comunali. La sua diretta Facebook ha scatenato l'ira di tanti che hanno commentato il post insultandolo.
"Mi sono messo a filmarlo e volevo fare una diretta, volevo condividere il mio dolore." - ha dichiarato in seguito al Resto del Carlino, parlando di strumentalizzazione della notizia e precisando che fossero già stati chiamati i soccorsi.
A carico dell'autore di foto e video - che sono stati prontamente rimossi dalla Polizia Postale - oggi il magistrato dovrà decidere se aprire un'inchiesta.