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Sabato, 31 Gennaio 2015 14:18

Auguri Presidente!


Sergio Mattarella è il dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana.

Parma 31 gennaio 2015 - 
Al quarto scrutinio, quando sarebbero stati utili 505 voti, è stato eletto a larghissima maggioranza il 12esimo Presidente della Repubblica Italiana.
Sergio Mattarella, giudice costituzionalista, proviene da una famiglia di navigati politici siciliani il cui fratello, Piersanti, fu assassinato dalla mafia.
Un lunghissimo e caloroso applauso ha accolto il raggiungimento del quorum minimo poi abbondantemente superato. 665 i voti assegnati al candidato presidente.

Auguri Presidente!

 

 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 5 1 febbraio 2015

(Formato pdf scaricabile in allegato)

SOMMARIO Anno 14 - n° 5 1 febbraio 2015

1.1 editoriale Picconate alla Grecia! La finanza internazionale non perdona i ribelli.
2.1 nomine Alleanza Cooperative: Rosario Altieri è il nuovo presidente,
2.2 consumi Ismea, leggero rimbalzo dei consumi.
3.1 cereali Cereali, rientrano le previsioni pessimistiche sulla produzione canadese
4.1 Lattiero caseario Primi segnali di ripresa del burro
5.1 Agricoltura IMU: Moncalvo (Coldiretti), Governo mantiene impegni, bene Martina.
5.2 Ho.Re.Ca. Confesercenti Emilia Romagna, indilazionabile l'abbattimento fiscale.
6.1 terremoto Le utenze private vanno pagate da tutti, anche nei MAP..
6.2 EXPORT Distretti produttivi. In crescita l'export nel terzo trimestre 2014.
7.1 Expo 2015 La Fondazione Barilla ha presentato la "Carta di Milano" a Washington.

Cibus 5 COP

Prima, durante e dopo. Le dichiarazioni anti-euro non fanno bene alla borsa di Atene il cui indice è crollato prima e dopo il voto che ha confermato le previsioni dell'ascesa di Tsipras al governo ellenico.

di Lamberto Colla - Parma, 1 febbraio 2015 -
Sono bastate le proiezioni di una vittoria della sinistra antieuro di Tsipras per scatenare le ire della finanza internazionale sulla già martoriata Grecia, messa in ginocchio prima dai suoi governi rei di essersi intossicati dai prodotti finanziari di Goldman Sachs e poi dal colpo di grazia dalla Troika, a suon di ribassi in Borsa. - 11% prima e -10% post voto il crollo dell'indice borsistico di Atene accompagnato dai consueti commenti della "portinaia del condominio Europa" sempre pronta a dire la sua su tutto e tutti ma senza mai pagare dazio.

"Il salvataggio della Grecia è costato molto di più all'Italia che non alla Germania e alla Francia." A sostenerlo è il numero uno di UNICREDIT Giuseppe Vita presente alla trasmissione "Fischia il Vento(*)" di Gad Lerner del 21 gennaio scorso. "I soldi, prosegue il presidente del CDA di Unicredit spa, della Germania dati alla Grecia sono tornati nelle banche tedesche, i soldi della Francia sono tornati, in parte, a pagare i debiti delle banche francesi e i soldi dell'Italia sono rimasti lì, in aiuto alla Grecia".

Fatto sta che il popolo greco ha tutti i diritti di rialzarsi anche e soprattutto a fronte delle dichiarazioni dello stesso FMI (Fondo Monetario Internazionale) e componente della Troika che in più occasioni ha riconosciuto la gravità degli errori commessi in Grecia.

Tra il 2008 e il 2013 la Repubblica Ellenica ha lasciato per strada il 24% del proprio Pil, di gran lunga la contrazione più grave rispetto a quella accumulata in qualsiasi altro Paese di Eurolandia. Negli stessi anni i consumi sono sprofondati del 26% e gli investimenti si sono ridotti di quasi due terzi. Non solo: secondo un rapporto dei ricercatori delle Università di Cambridge, Oxford e Londra pubblicato a inizio anno dalla rivista medica britannica The Lancet, in Grecia la mortalità infantile nei primi mesi di vita dei bambini è aumentata del 43% a seguito dei tagli alla spesa pubblica e al dimezzamento del bilancio della Sanità imposti dall'Unione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale.

Val la pena perciò di gioire dello 0,7% di incremento del PIL greco frutto della "cura" imposta dall'UE?

Meno male che il "B" all'epoca, quand'era ancora presidente del consiglio italiano, avesse con tutte le sue forze contrastato e rifiutato gli "aiutini" del FMI ben conscio di quello che sarebbe accaduto: l'abbraccio mortale della troika!

Ed oggi il premier greco tenta il tutto per tutto alleandosi con l'estrema destra con buona pace dei nostri irriducibili e romantici comunisti i quali, ben attrezzati da sessantottini, cantavano "Bella Ciao" sotto il palco di Tsipras la scorsa domenica. Un esempio e un modello per tutta europa commentavano; poi il silenzio dopo la feroce notizia raccolta già durante il viaggio di ritorno. Altro che "Patto del Nazareno".
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(*)Fischia il vento è un programma di Gad Lerner nato dalla collaborazione tra Repubblica e laeffe Tv e prodotto da Pulsemedia. In onda il mercoledì alle 21 in contemporanea su Repubblica.it e laeffe (canale 50 del digitale terrestre e 139 di Sky)

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L'Assemblea legislativa ha votato i tre delegati della Regione Emilia-Romagna che parteciperanno alla prossime elezioni del presidente della Repubblica -

Parma, 26 gennaio 2015 -

Sono la presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, e il presidente del Gruppo Lega Nord, Alan Fabbri, i tre delegati della Regione Emilia-Romagna che parteciperanno alla prossime elezioni del presidente della Repubblica. I tre "grandi elettori", scelti dai 50 votanti dall'Assemblea legislativa con voto segreto, hanno conseguito rispettivamente: Saliera 35 voti, Stefano Bonaccini 30 voti, Alan Fabbri 12.

Tra i votati anche Giulia Gibertoni, capogruppo M5s, con 6 voti, risultata non eletta.

Prima delle operazioni di voto, Raffaella Sensoli (M5s) era intervenuta per sostenere la candidatura della capogruppo Giulia Gibertoni. Il consigliere della Lega nord, Gabriele Delmonte, aveva invece candidato il capogruppo Alan Fabbri, in quanto "espressione assoluta e maggioritaria della minoranza". Paolo Calvano, capogruppo del Pd, aveva infine proposto, a nome del centrosinistra, "le due massime cariche della Regione, il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, e la presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera".

"Mi auguro che come presidente della Repubblica venga proposta una figura con un solido senso delle Istituzioni, capace di essere punto di equilibrio tra i poteri dello Stato e strenuo difensore delle libertà costituzionali, sul quale una larga maggioranza dei parlamentari e dei delegati regionali possa riconoscersi. Per quanto mi riguarda personalmente, io, per la mia storia politica, non sarei mai stata tra i 101". Così la presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Simonetta Saliera, uno dei tre delegati della Regione Emilia-Romagna scelti dall'Assemblea legislativa per partecipare all'elezione del nuovo capo dello Stato. Con lei ci saranno il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, e Alan Fabbri, presidente del Gruppo Lega Nord.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 4 25 gennaio 2015


SOMMARIO Anno 14 - n° 4 25 gennaio 2015 (scaricabili in pdf allegato)

1.1 editoriale Chi, dopo Napolitano insieme a Draghi, per la resurrezione?
2.1 alimenti animali Efsa, su mangimi con solanum glaucophillum
3.1 mais e soia Mais & Soia dati previsionali 2014-15
4.1 Lattiero caseario Leggero rimbalzo per il latte spot
5.1 lattiero caseario Parmigiano Reggiano, preoccupa il prezzo medio latte 2014
5.2 quote latte Quote latte, una sentenza di assoluzione passata in sordina
6.1 crisi latte Confagricoltura, la crisi del Parmigiano Reggiano rispecchia quella di tutto il comparto.
6.2 parmigiano reggiano Il Sistema Parmigiano Reggiano in audizione in Senato
7.1 prezzi agricoli Ismea, meno 5,5% i prezzi agricoli nel 2014

Cibus 4 COP

Tra 5 giorni inizierà la kermesse parlamentare che porterà a eleggere il nuovo Capo dello Stato. In un momento così critico della nostra storia la scelta del nuovo inquilino del Quirinale dovrà essere guidata da saggezza e responsabilità perché, come ha insegnato "Re Giorgio", questa carica non è propriamente quasi formale ma sostanziale.

di Lamberto Colla - Parma, 25 gennaio 2015 -
Difficile interpretare il mandato di Giorgio Napolitano ma quello che in questi 9 anni di guida del Paese ha insegnato è l'importanza istituzionale della Carica di Presidente della Repubblica. Dopo il carisma di Sandro Pertini, Giorgio Napolitano ha saputo invece interpretare il ruolo con quell'autorevolezza, sconosciuta negli ultimi 50 anni, dimostrando coraggio e grandissime doti di statista.

Esporsi con un giudizio è prematuro anche in forza della crisi in cui il Paese è sprofondato negli ultimi 8 anni.

Una crisi economica talmente pesante da essere riuscita a minare e portare alla luce, in modo marcato, i fattori di criticità che da troppo tempo ribollivano sotto crosta. Una crisi di valori della nostra società che si è perfettamente rispecchiata nelle rappresentanze popolari, sia nello spessore degli uomini e delle donne parlamentari sia nelle competenze, che avrebbero dovuto accompagnare i profili della stragrande maggioranza dei rappresentanti di partito che si sono avvicendati a Montecitorio e in tutti i parlamentini regionali. A tutto ciò va sommato un ricambio generazionale ai vertici della grande industria che, alla pari della politica, non è stata all'altezza dei padri.

Crisi economica, crisi di valori hanno esposto l'Italia alla speculazione finanziaria internazionale trovando terreno fertile per crescere e prosperare con sempre maggiore virulenza come un batterio riesce a fare nell'organismo non curato adeguatamente e con la necessaria tempestività. In questo stato moribondo il medico Napolitano ha dovuto operare in un quadro clinico gravissimo, dotato di strumenti antiquati, avendo in cura un paziente che non aveva per nulla voglia di guarire. Saprofiti e varie colonie di batteri, di per sé non mortali, si sono insediati liberamente e nel loro proliferare esponenziale hanno indebolito, sin quasi allo sfinimento, il paziente ospite.
E' in questo contesto che si è mosso il Presidente Napolitano dimostrando capacità, esperienza giuridica e istituzionale non comuni. Onore quindi all'uomo al quale va il merito di aver avuto il coraggio di prendere in mano il malato sfinito e contagioso.

Ora viene il turno degli altri, uomini e donne di governo, di dimostrare il loro senso di responsabilità e di assumere il coraggio che Napolitano ha dimostrato, affinché non si vanifichi il suo impegno e i sacrifici di 60 milioni di cittadini. Un uomo o una donna che sappia raccogliere e sfruttare pienamente l'opportunità che Mario Draghi è riuscito, testardamente, a fare adottare dal'UE strumenti di finanza non convenzionali sconfiggendo il fronte tedesco e facendo passare, all'unanimità, una politica finanziaria di investimenti allentando, finalmente, il cappio dell'austerità soffocante.

Già perché l'Italiano Mario Draghi non solo è riuscito nell'impresa di conquistare la poltrona più alta dell'Eurotower ma, alla pari di Napolitano, è riuscito a imprimere la sua personalità con coraggio e determinazione ottenendo quello che nessuno avrebbe sperato: l'immissione di liquidità nel circuito europeo.
La stampa di moneta fresca per acquistare titoli di debito dei paesi membri. 1.140 miliardi di euro in scaglioni mensili di 60, che entreranno nel circuito portando ossigeno alle imprese e, auguriamocelo, al lavoro.

Tanti seppure ancora pochi rispetto i 4.500 miliardi di dollari immessi negli ultimi anni dagli Stati Uniti. Un'operazione che ha raggiunto lo scopo e l'economia a stelle e strisce ha ripreso a correre e con essa l'occupazione. I risultati conseguiti dall'economia americana e il progetto di valorizzare la classe media, esposti dal presidente USA nelle scorse ore, sono stati salutati, dai rappresentanti del Congresso, con una standing ovation nonostante la maggioranza, dopo le elezioni di medio termine, sia passata in mano agli oppositori di Obama.

Un comportamento ben diverso da quelli che quotidianamente osserviamo in Italia dove l'opposizione, pura e dura, proviene più dall'interno del partito di maggioranza che dalle opposizioni. Dove mai si riesce a trovare la quadra nemmeno sulle grandi questioni.
Il 30 di gennaio inizieranno le elezioni che porteranno al successore di Napolitano, chissà che la fortuna o l'insperabile buon senso dei grandi elettori, ci consegni nelle mani di un grande leader. Un Capo dello Stato carismatico che abbia le doti necessarie per far tornare il giudizio nei partiti e che il Parlamento torni a essere un luogo di discussione politica e non il pollaio che è oggi. Vogliamo un leader, donna o uomo che sia, capace di riaccendere gli animi degli italiani e il loro orgoglio nazionale.

Gli italiani vogliono risorgere e non insorgere!

Cortile d'Onore del Quirinale - 14 gennaio 2015 - Presidenza della Repubblica

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Progetto di legge a firma dei consiglieri del Movimento 5 stelle, prima firmataria Giulia Gibertoni, dal titolo: "Norme per l'eliminazione dei privilegi e l'abolizione definitiva dei vitalizi, legati alla carica di consigliere regionale dell'Emilia-Romagna" -

Parma, 20 gennaio 2015 -

Un'indennità di carica ridotta a 5 mila euro mensili lordi e niente più indennità aggiuntive, abolizione delle indennità di fine mandato, abolizione dei vitalizi con effetto retroattivo e cancellazione dei contributi per il funzionamento dei gruppi.

E' quanto prevede il progetto di legge a firma dei consiglieri del Movimento 5 stelle (prima firmataria Giulia Gibertoni) dal titolo: "Norme per l'eliminazione dei privilegi e l'abolizione definitiva dei vitalizi, legati alla carica di consigliere regionale dell'Emilia-Romagna". Il progetto – spiegano i consiglieri – "è volto ad abolire privilegi ritenuti ingiusti sia dai proponenti che dalla stragrande maggioranza dei cittadini, anche tenuto conto della situazione economica in cui viviamo, dimostrando, con i fatti, che abolire i privilegi si può".

I principi a cui si ispira la proposta – si legge nella relazione al provvedimento - "sono quelli costituzionali, da troppo tempo ignorati dal legislatore regionale. Principi che mostrano come la Carta costituzionale abbia valori moralizzatori inascoltati, rappresentati dal principio del buon andamento stabilito dall'articolo 97, del principio della equità rispetto a tutti i cittadini, stabilito dall'articolo 3, dal principio di ragionevolezza, utilizzato come complemento e in appoggio a qualunque altro principio costituzionale e richiamato a parametro nei giudizi della Corte costituzionale, assumendo un connotato conformativo rispetto ad ogni parametro costituzionale".

Il testo introduce poi il principio di retroattività delle disposizioni relative ai vitalizi, considerati questi ultimi non rientranti tra quelli "immutabili anche di fronte a eventuali modificazioni legislative successive". A sostegno di questa proposta normativa i consiglieri Cinque stelle citano il parere di Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, in merito alla irretroattività. In base a tale parere il legislatore ordinario potrebbe emanare norme retroattive, "purché trovino adeguata giustificazione sul piano della ragionevolezza e non si pongono in contrasto con altri valori o interessi costituzionalmente protetti". Pertanto, spiegano Gibertoni e colleghi, "partendo da questi assunti, dal rispetto del principio di ragionevolezza, e dal fatto che il vitalizio non è equiparabile ad una pensione come è pacifico secondo la giurisprudenza costituzionale, è possibile e necessario agire retroattivamente con ragionevolezza per riportare equità ed eguaglianza nella normazione regionale".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Il consigliere della Lega Nord, Mauro Melli, commenta il bando per l'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) -

Reggio Emilia, 19 gennaio 2015 -

Riceviamo e pubblichiamo -

"La precedente amministrazione novellarese nell'aprile scorso pubblicò il bando per l'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) ed ora, che il bando si è concluso, noto che su 30 persone ammesse in graduatoria ben 15 sono stranieri.
Il 50% degli alloggi pubblici verranno assegnati ad extracomunitari quando invece rappresentano solo il 16% dei novellaresi; tutto ciò grazie a dei parametri che non tengono in considerazione gli anni di residenza e discriminano gli autoctoni che vivono e pagano i tributi a Novellara da sempre.
Agli stranieri non viene nemmeno chiesto se possiedono beni in patria, tale verifica invece è d'obbligo in molti stati europei perché può capitare che l'extracomunitario nel suo paese di origine sia titolare di case e terreni.
La nuova amministrazione aveva promesso in campagna elettorale che avrebbe rivisto i criteri di assegnazione, fra due anni al prossimo bando vedremo se saranno di parola."

Mauro Melli
consigliere Lega Nord Novellara

Assemblea E.R. - Da sei a cinque commissioni permanenti e misurazione efficacia leggi. Budget personale -56%. Soncini: "Attenzione ai diritti delle persone e valutazione norme" -

Parma, 15 gennaio 2014 -

Le commissioni permanenti passano da sei a cinque: "Proporremo all'Aula che la commissione Parità, istituita con legge regionale, - afferma la Vice Presidente Soncini - si occupi oltre che delle politiche di genere e pari opportunità, come ha fatto nella scorsa legislatura, di diritti di cittadinanza e delle persone, in particolare diventi la referente di tutti gli organismi di Garanzia: Garante regionale dell'infanzia e dell'adolescenza, Garante regionale delle persone private della libertà personale e Difensore Civico, tutti servizi forniti direttamente dall'Assemblea legislativa.
Ogni commissione dovrà farsi carico, nelle materie di propria competenza, della misurazione degli oneri amministrativi, della valutazione e dell'attuazione delle leggi. Una innovazione importante - prosegue Soncini - poiché si avvia un processo per individuare e quantificare gli obblighi informativi eccessivi, e quindi ridurli, in capo a imprese e cittadini, poi agli enti locali. Un passo importante nella direzione della semplificazione amministrativa, e nella riduzione dei tempi burocratici. La qualità e l'efficienza della legislazione insieme al monitoraggio specifico e puntuale delle leggi attraverso i dati, rilancia il valore legislativo dell'Assemblea.
Il budget per le presidenze di commissione passa dai 703.239 euro del 2014 ai 309.324 di quest'anno: un taglio di 393.915 euro (-56%), dovuto alla legge regionale 11/2013 che, a partire da questa legislatura, prevede l'applicazione del parametro fissato dalla Conferenza Stato-Regioni per il quale va assegnato a ciascun consigliere regionale un budget per il personale pari a un dipendente di categoria D6, corrispondente a 51.553,97 euro lordi.
La proposta dell'Ufficio di Presidenza è di cinque commissioni con le seguenti competenze: Commissione I - Bilancio, Affari generali ed istituzionali e Statuto. Ad essa si aggiungono la Commissione II - Politiche economiche; la Commissione III - Territorio, Ambiente, Mobilità; la Commissione IV - Politiche per la salute e Politiche sociali; e la Commissione V - Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport."

Ottavia Soncini
Vice-Presidente Assemblea legislativa Regione Emilia Romagna

Cinzia Rubertelli commenta l'intervento del sindaco Luca Vecchi durante la manifestazione contro il terrorismo -

Reggio Emilia, 12 gennaio 2015

«Bella, giusta e partecipata la manifestazione reggiana contro il terrorismo, a cui come Grande Reggio abbiamo aderito con convinzione.

Ma non possiamo non dichiararci delusi per l'intervento del sindaco Vecchi, il suo slogan "Liberté, fraternitè, egalitè" è suonato, vuoto, banale, perché non ha parlato del tema chiave, cioè che l'Islam non ha mai fatto i conti con l'Illuminismo, né con la Rivoluzione francese, insomma col significato profondo di quelle tre parole e con il loro principale derivato, la separazione tra Stato e Chiesa: avremmo preferito il silenzio.

Anche nei paesi islamici moderati, il Corano diviene legge dello Stato, attraverso la sharia si fa Costituzione, nei paesi più radicali perseguita le minoranze, chiude in casa i diritti delle donne, lapida le adultere, frusta i dissidenti. Insomma riporta l'orologio della storia a molto prima che venissero pronunciate quelle parole.

Per questo l'integrazione, pur necessaria, è difficile, e la sinistra nasconde la testa dietro le parole, mentre manda gli extracomunitari a condizionare le primarie, come in Liguria. Per noi l'integrazione è accoglienza nel rispetto delle regole e delle tradizioni del Paese ospitante e non si ferma alle primarie del PD».

(Fonte: ufficio stampa Cinzia Rubertelli)

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