A Reggio e provincia ha dominato Stefano Bonaccini della coalizione del centro sinistra con 76.431 pari al 55,8%. I consiglieri regionali reggiani della nuova assemblea legislativa sono Andrea Rossi, Roberta Mori, Ottavia Soncini e Silvia Prodi del Pd. Poi Yuri Torri di Sel, Gabriele Delmonte (Lega Nord) e Gianluca Sassi (M5S) -
Reggio Emilia, 25 novembre 2014 -
Queste elezioni, dominate dal partito dall'astensionismo, hanno visto votare in Emilia-Romagna, per l'elezione del Presidente della Regione e dei consiglieri dell'Assemblea Legislativa, il 37,67% degli aventi diritto, un dato in forte flessione rispetto alle precedenti regionali del 2010 quando si erano recati alle urne il 68,07%.
Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra (Partito Democratico, Emilia Romagna Civica, Sinistra e libertà) è il nuovo presidente della Regione, eletto con il 49,05% dei voti. La coalizione che lo ha sostenuto ha raggiunto il 49,69% con 597.185 voti. In regione al primo posto il Partito democratico con il 44,52% dei voti (535.109), al secondo la Lega Nord con il 19,42% (233.439 voti).
A Reggio e provincia ha dominato Stefano Bonaccini della coalizione del centro sinistra con 76.431 pari al 55,8%, seguito dal candidato del centro destra Alan Fabbri con 32.097 pari al 23,4%. Giulia Gibertoni (Movimento 5 stelle) ha ottenuto19.135 voti pari al 14,0% seguita da Maria Cristina Quintavalla (L'Altra Emilia Romagna) con 5.641 voti pari al 4,1%. Alessandro Rondoni (NCD - UDC - Emilia Romagna Popolare) ha ottenuto 3.356 pari al 2,4% e Maurizio Mazzanti con 384 pari al 0,3%.
I consiglieri regionali reggiani della nuova assemblea legislativa sono Andrea Rossi, Roberta Mori, Ottavia Soncini e Silvia Prodi del Pd. Poi Yuri Torri di Sel, Gabriele Delmonte (Lega Nord) e Gianluca Sassi (M5S).
La provincia dove si è votato di più è Ravenna con il 41,30% (nel 2010, 73.35%). Seguono le province di Bologna con il 40,17 % (nel 2010, 70.80%), Reggio Emilia con il 35,98% (nel 2010, 70.13%), Modena con il 38,92% (nel 2010, 78,80%), Ferrara con il 37,38% (nel 2010, 68,20%), Forlì-Cesena con il 36,93% (nel 2010, il 67.71%), Parma con il 34,03% (nel 2010, il 61%%), Piacenza con il 36,29% (nel 2010, il 62.01%) e Rimini con il 33,45% (nel 2010, il 62,25%) che è la provincia in cui si votato di meno.
(Fonte dati: Regione Emilia Romagna)