Il documento recentemente pubblicato delinea i risultati di un processo globale di definizione delle priorità voluto dall’OMS degli agenti patogeni, che ha coinvolto oltre 200 scienziati provenienti da più di 50 Paesi, che hanno valutato le prove relative a 28 famiglie virali e ad un gruppo centrale di batteri, che comprende 1.652 agenti patogeni.
In pratica l’OMS stava lavorando da circa due anni all’aggiornamento della lista dei virus e dei batteri più pericolosi, e adesso ne ha introdotti 30 nuovi.
Anche Neelika Malavige, immunologa presso l’Università di Sri Jayewardenepura a Colombo, Sri Lanka, e membro del team che ha redatto l’elenco, dichiara che: “È molto completo”.
Secondo questo nuovo elenco nell’aggiornamento ha trovato posto il virus dell’influenza A, il virus della dengue e il virus del vaiolo delle scimmie, che ultimamente sta tanto a cuore al direttore generale di OMS, Tedros Ghebreyesus, il quale proprio ieri, ha chiesto agli Stati membri un finanziamento di 135 milioni di dollari per combatterlo.
Ghebreyesus il 14 agosto ha dichiarato l’emergenza sanitaria internazionale per il vaiolo delle scimmie affermando l’alto rischio per i bambini, i più fragili e le donne in gravidanza, ma non esiste l’emergenza planetaria perché è confinata solo in Congo e in pochi Paesi dell’Africa centrale.
Allarmismi a parte e il bombardamento dei titoloni apocalittici del mainstream, come dichiara pubblicamente Ana Maria Henao Restrepo, la dirigente del team R&S Blueprint for Epidemics dell’OMS: “Il processo di definizione delle priorità aiuta a identificare le lacune critiche nelle conoscenze che devono essere affrontate con urgenza”.
Tutto verissimo e inconfutabile, però allora perché tra i nuovi 30 patogeni nei quali troviamo il Sarbecovirus, che comprende il SARS-CoV-2 e il Merbecovirus che include il MERS tutti virus che causano problemi respiratori gravi, non si sono inclusi tutti i sottogeneri a cui appartengono?
Questa sarebbe stata la domanda da porre alla dottoressa Restrepo, ma anche un’altra ci sovviene: perché includere e considerare proprio adesso, prioritario il virus del vaiolo delle scimmie?
Dalla antologia pubblica sappiamo che il vaiolo delle scimmie era stato debellato nel 1980 e, vista la tecnologia e i grandi passi della scienza in questi decenni, diventa un po’ difficile capire perché all’improvviso sia tornato così alla ribalta, tanto da considerarlo come emergenza internazionale pandemica.
Quello che ci preoccupa di più però, è l’affermazione della dottoressa Neelika Malavige la quale, senza giri di parole in riferimento al vaiolo delle scimmie afferma che: “potrebbe essere usato dai terroristi come arma biologica”.
Con una affermazione di questo tenore, dire che non è preoccupante è dire nulla! Non sarà che ci ritroviamo ancora una volta davanti alla storiella di qualcosa sfuggito da qualche ipertecnologico laboratorio, tipo quello di Whan, e questo preoccupa Tedros Ghebreyesus tanto da dichiarare subito un’emergenza planetaria?
Siamo forse di fronte alla riedizione peggiorativa dei protocolli pandemici politici che ben conosciamo?
Non sarà che dovremmo nuovamente assistere alle immagini come quelle che provenivano dall’Australia durante la pandemenza, dove venivano inseguiti i riluttanti perfino nei boschi per vaccinarli a forza? O anche come quelle che arrivavano dalla Nuova Zelanda, dove la polizia è autorizzata a fare qualsiasi cosa “ragionevolmente necessaria”, compreso l’uso della coercizione per somministrare “trattamenti sanitari preventivi”?
E senza andare troppo lontano, basta richiamare dalla memoria a cosa è avvenuto nel nostro Paese, dove venivano imposte misure lesive delle libertà costituzionali individuali.
Se davanti a tutto questo si continua a rimanere impassibili accettando tutto questo senza indignazione, senza nessuna reazione, allora nella massa c’è un grande deficit cognitivo, una sorta di ipnosi collettiva.
Attenzione però perché Bill Gates lo sa e lo ha detto: “la prossima pandemia arriverà sicuramente, è solo una questione di tempo”.
E allora come possono milioni di persone non ricordare cosa abbiamo appena passato e soprattutto, in quale livello di disumanizzazione siamo arrivati?
Link utili:
https://www.who.int/publications/m/item/pathogens-prioritization-a-scientific-framework-for-epidemic-and-pandemic-research-preparedness