Il nostro obiettivo è rimettere al centro la persona: non è uno slogan ma è un nuovo modo di agire politico. Dobbiamo garantire più manutenzione del territorio per prevenire il dissesto idrogeologico; preservare nel territorio i servizi essenziali per garantire che non continui quello spopolamento di cui iniziamo a vedere le prime pericolose conseguenze; infine, dobbiamo progettare e sopratutto realizzare le infrastrutture necessarie per l’economia del territorio, penso in particolare al mini invaso di Pieve Salutare. Un esempio straordinario di ascolto del territorio nato dal coinvolgimento di cento agricoltori che hanno fortemente voluto questo progetto” ha detto Elena Ugolini, la candidata civica alla presidenza dell’Emilia Romagna, che ha incontrato, nel contesto di un tour elettorale, nei singoli Comuni Sindaci e amministratori di Castrocaro Terme, Dovadola, Rocca, Portico e San Benedetto, Predappio, Galeata, Civitella di Romagna e Premilcuore. “Un esempio di assenza di strategia nell’ambito infrastrutturale è il mancato sviluppo della Statale 67, non più ricompresa nelle opere strategiche della Regione. In passato si sono promesse risorse per ammodernare la strada dei due mari per un collegamento veloce da Ravenna a Livorno, un’arteria alternativa al nodo di Bologna e all’E45, ma questo progetto negli anni è scomparso.
Parlando sempre di sviluppo economico, con gli amministratori abbiamo affrontato il problema dello spopolamento di queste aree interne, che rischiano di non ospitare più i giovani e la coppie in procinto di costruire delle famiglie se non garantiamo i servizi essenziali. Senza dimenticare il tema del turismo. In questi anni la Regione è totalmente mancata perché ha sempre e solo pensato alla costa, senza avere l’idea di creare sistema con l’entroterra, che ha eccellenze uniche, sia dal punto di vista termale che naturalistico” spiega Elena Ugolini. Parlando con gli amministratori dei comuni più piccoli, “mi sono resa pienamente conto che le “unioni comunali” siano enti da riorganizzare perché sbilanciate a sfavore dei piccoli comuni, che invece costituiscono i primi presidi del territorio e dei bisogni della popolazione nonché i tanti campanili che costituiscono le eccellenze italiane”.