Martedì, 25 Luglio 2023 08:00

Parma: sul nuovo regolamento del commercio interviene il gruppo consigliare di Vignali In evidenza

Scritto da FC

Nuovo regolamento del commercio. Pietro Vignali e il suo gruppo consiliare: Un compromesso al ribasso che creerà seri problemi al commercio, al decoro, alla sicurezza e alla qualità della vita della città. Si rimedi al più presto.

Per una decisione tutta politica si è arrivati nell’ultimo Consiglio Comunale a togliere una serie di divieti (peraltro mai fatti rispettare) andando così ad annacquare il regolamento del commercio. Il colpo che verrà dato al commercio con queste modifiche rischia di essere letale e definitivo. La situazione è già grave oggi per decoro, sicurezza e qualità del commercio. In alcune zone della città infatti la percentuale di negozi sfitti supera già il 25%,  il che significa che, in quelle zone, il commercio è letteralmente morto. Questa è la conseguenza del fatto che questo regolamento, che aveva già avuto una gestazione di 4 anni, poi non è mai stato fatto applicare ed ora viene addirittura depotenziato con un testo che non servirà a contrastare il degrado dilagante, anzi. La scelta di togliere il divieto per la vendita di bevande alcoliche refrigerate tramite distributori automatici infatti è profondamente sbagliata se pensiamo che alcune strade della città, da una certa ora in poi, sono invase da ubriachi che danno vita a risse ed accoltellamenti alimentati da “open shop” e minimarket che in alcuni casi fanno addirittura “servizio al tavolo” a chi bivacca sui monumenti, come accade spesso in Piazzale Corridoni. La vendita delle bevande attraverso i distributori automatici oltretutto fa concorrenza sleale agli altri esercizi commerciali che, avendo licenza di somministrazione, devono rispettare rigorose prescrizioni, a maggior ragione quando si tratta di bevande alcooliche. Ma non basta: money transfer, lavanderie a gettoni, internet point ora non sono più vietati, se presidiati ( e quando mai non erano presidiati?). Anche i call center, per i quali  20 anni fa avevamo fatto una dura battaglia modificando il RUE per vietarli vengono re-introdotti per una scelta tutta politica.  Invece di progredire, si fanno pericolosi passi indietro rispetto al precedente regolamento che valutavamo in modo positivo.

Speriamo che si rimedi velocemente, almeno per quanto riguarda il consumo di bevande alcoliche, con le ordinanze di cui si è parlato in consiglio comunale pur sapendo che queste sono contingibili e temporanee e che quindi non risolvono in modo strutturale e definitivo la problematica.

Già dalla modifica del titolo, prima incentrato su commercio e decoro, si intuisce la volontà di snaturare un provvedimento pensato per contrastare degrado e migliorare la qualità del commercio mentre oggi sembra che il fine sia solo quello della “tutela delle zone monumentali”.

Sbagliata anche la scelta di togliere la facoltà di estendere il regolamento ad altri quartieri che per quanto riguarda degrado, sicurezza e qualità del commercio hanno le stesse esigenze del centro come per esempio il San Leonardo e il Pablo. Come avevamo previsto purtroppo la proroga del regolamento di soli 3 mesi è servita solo per strozzare il dibattito, fare modiche al ribasso e non consentire al consiglio comunale di apportare modifiche visto l’accordo già sancito con la Regione in tempo limite.

Un tempo maggiore avrebbe invece consentito, come ci è stato chiesto a gran voce dalle associazioni di categoria, di rilanciare con forza il percorso avviato un anno fa.

Assurdo anche il percorso seguito in quanto, mentre lo stesso regolamento prevedeva una prima fase sperimentale in cui solo alla luce del monitoraggio e dei risultati empirici si potevano prendere decisioni consapevoli e motivate su eventuali modifiche, alla fine invece si è arrivati a modificarlo in senso astratto e per motivazioni solo di carattere politico. Conseguenza: dopo 15 mesi dall’ approvazione del regolamento invece di andare nella direzione di definire in modo più rigido le prescrizioni esistenti, come chiesto dalla città e dai commercianti stessi, si è andati in una direzione esattamente opposta.

Un compromesso al ribasso che penalizzerà ulteriormente il già fragile equilibrio del commercio e la qualità della vita della città”

Pietro Vignali, Fabrizio Pallini, Virginia Chiastra, Marco Osio, Arturo Dalla Tana