Domenica, 23 Luglio 2023 06:43

Il futuro senza cervello In evidenza

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Digitalizzare fino ad averne il rigurgito, è diventato l’imperativo che la pandemenza ha sdoganato, attraverso l’enorme esaltazione condotta dai media.

Di Andrea Caldart Cagliari, 21 luglio 2023 (Quotidianoweb.it)  - Oggi non si insegna più a pensare per acquisire un senso critico o porsi anche semplicemente un dubbio, ma si punta massicciamente ad escludere l’uso del cervello in favore della miriade di APP quotidiane.

Il punto fondamentale dei governi è rompere stabilmente l’idea associativa di comunità dei cittadini, di opinioni, di culture, di confronti che sono elementi necessari allo sviluppo del futuro umano, convogliando il cervello in un mondo servile di cittadini fotocopie di stessi, senza più l’unicità dell’uomo e della donna.

Quotidianamente ci passa sotto il naso la corsa del treno della digitalizzazione del denaro, del lavoro, dalla sanità e lasciamo che siano potenti lobbies finanziare a decidere cosa e se dobbiamo mangiare oppure, se dobbiamo essere degli schiavi finché non salderemo ad esempio, una cartella esattoriale anche per una banalissima multa.

Quello che si sta verificando è che gli aumenti dei prezzi, dell’inflazione della speculazione energetica portano la gente ad essere schiava di nuovi debiti in quanto, a causa di stipendi troppo bassi, la concentrazione massima è verso la sopravvivenza delle famiglie.

È questa la tattica che i governi occidentali, controllati da poteri sovranazionali, stanno attuando nei confronti dei cittadini affinché essi, non debbano avere né tempo, né energia, né cervello per scendere in piazza a protestare.

in questa modalità ha inizio la transumanza del gregge umano verso il transumanesimo digitale che vuole sostituire il cervello, con un chip imbottito di APP.

Digitalizzazione e robotizzazione umana sono solo all’inizio, grazie alla propaganda di un dominio ideologico di una ristrettissima classe economica-dominante, che nutre e promuove questo “progresso” attraverso il controllo di giornali, televisione e social media.

È il paradigma del senso comune che attraverso una disillusione delle masse, riesce a ridurre ogni dinamica sociale, economica, politica o culturale ad un processo di condizione fattuale.

Un cervello che assorbe, ma che non pensa, usato esattamente come una qualsiasi piattaforma digitale che puoi perfezionare a tuo piacimento o forse, il confezionamento sarà a piacimento di qualcun altro.

Se questo qualcuno pensa che la destinazione dell’umanità sia il tecno-uomo avendo già iniziato ad indebolire concetti come, famiglia, sesso e comunità pensando di artificializzare la vita, allora per tutti quelli dotati di un cervello, cesserà la possibilità di avere un futuro.

Difendiamo il futuro dai talebani dell’uomo immortale difendendo il cervello dall’epurazione etica che è in corso.