Venerdì, 14 Aprile 2023 04:03

Matriosca Usa: La prima vittima è la verità In evidenza

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Negli Stati Uniti è caccia alla talpa che ha caricato e diffuso in rete, documenti definiti “top secret” del Pentagono che rivelerebbero informazioni riservate sulla guerra in Ucraina, ma non solo.

Di Andrea Caldart Cagliari, 13 aprile 2023 (Quotidianoweb.it) - Che le forze Nato operino sotto copertura in Ucraina, non è che sia tanto una novità perché, dapprima Giulietto Chiesa e poi, tanti altri giornalisti, sono oltre un decennio che ce lo dicono.

Gridare allo scandalo per la fuga di notizie sui social di documenti segreti del Pentagono, ha tutto il sapore di una barzelletta.

Nemmeno in Russia ci credono e infatti, l’analista Yury Rogulev sull’agenzia russa Isveztia così parla: “Tali fughe di notizie servono a scopi politici e situazionali. Dato che gli Stati Uniti stanno attualmente attraversando una fase acuta di turbolenze politiche, si potrebbe ben presumere che questi documenti siano stati resi pubblici per ridurre il coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto ucraino”.

Sempre secondo l’agenzia russa pare che i documenti contrasseganti come “top secret” in realtà sono accompagnati da note pubbliche il che li renderebbero documenti “aperti”.

Insomma la solita propaganda Usa come afferma il membro della Duma Vladimir Vasilyev: “Lo stesso accadde negli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam alla fine degli anni ’60. Allora, il New York Times pubblicò i Pentagon Papers, trapelati da Daniel Ellsberg, che screditavano il ‘partito della guerra’ di Washington. Oggi, le fughe di notizie evidenziano le attività dell’opposizione contro la guerra all’interno del Pentagono e della comunità dell’intelligence in mezzo a un confronto politico interno altamente instabile negli Stati Uniti. L’amministrazione Biden sta chiaramente cercando di estendere la storia dell’Ucraina al 2024, motivo per cui ha rifiutato i colloqui di pace”.

È molto probabile che l’insofferenza del popolo americano e di molti politici Usa, per una guerra che si sta dimostrando una chimera per la stessa America, non sia altro che una strategia per raggiungere qualche obiettivo politico interno.

Ma come potrebbe mai essere possibile che documenti così segretissimi possano rimanere per oltre un mese sul server del videogame Minecraft, a disposizione di chicchesia e senza che nessuno, dal primo marzo, se ne sia mai accorto.

Infatti, se l’intelligence americana avesse voluto farli circolare, ad esempio come informazioni per distrarre il nemico, non li avrebbe di certo lasciati “dimenticati” nel server Discord di Minecraft.

Da qui possiamo intuire che una fuga potrebbe anche esserci stata, ma l’attenzione la si è avuta solo quando il canale telegram filorusso “RusFleet”, li ha intercettati e, nel ripubblicarli, ne ha modificato i dati delle perdite russe.

Strana la vita, perché è prorpio questo che ha fatto scattare l’allarme del Pentagono per i documenti perché sono appunto, poveri di dati e notizie in sé.

Anche a voler dare la possibilità che questi documenti siano davvero autentici, disegnano un quadro di sostanziale inefficacia di combattere dell’Ucraina e, dall’altra parte, un Pentagono che non ha un’idea chiara dello svolgimento della guerra, esattamente come Kiev.

L’Europa vassalla si è lasciata trascinare in un conflitto senza un piano in quanto il Pentagono, e questo è davvero scioccante, non riesce ad avere informazioni indipendenti dall’esercito ucraino.

Ma forse agli americani da più fastidio che si sia letto delle reali difficoltà sulle ridotte disponibilità di armamenti che ha l’esercito di Zelensky che, in realtà, sta rapidamente esaurendo.

Ogni interrogativo comunque rimane aperto, soprattutto quello che, sarà mai vero, in una guerra la prima vittima è la verità?