Lo scontro della Governara avviene nell'ambito delle azioni intraprese dall'Esercito Repubblicano per alleggerire la pressione partigiana sull'abitato di Villa Minozzo, assediato dai ribelli nei giorni precedenti. Il piano era di procedere ad una missione di controllo del territorio compreso tra il ponte della Governara e le pendici del Monte Cusna, procedendo con automezzi lungo la rotabile fino al termine, a qualche centinaio di metri oltre il ponte.
Il convoglio era preceduto da un autocarro scoperto che, percorrendo la tortuosa strada di montagna, venne raggiunto da numerose raffiche di mitragliatrice sparate da una posizione dominante e mimetizzata dal bosco che sovrastava la strada. In quei concitati momenti venivano feriti a morte il Tenente Aldo Galleni, in forza alla Guardia Nazionale Repubblicana di Reggio, aggregato in quanto pratico della zona e nove uomini del 1° Battaglione Granatieri di Sardegna dislocato a Guastalla. Ecco i loro nomi: Gran. Lui Giovanni, classe 1925, Serg. Marcello Sforza, classe 1922, S.ten. Angelo Tammalleo, classe 1920, Gran. Riccardo Valli, classe 1922, Gran. Luigi Fabbri, classe 1924, Cap. Domenico La Ginestra, classe 1925, Gran. Umberto Lucchini, classe 1926, Gran. Enrico Fano, classe 1925, Gran. Italo Tonnarelli, classe 1924. Diversi i feriti, tra cui il Tenente Gianfranco Chiti, che dopo aver lasciato la vita militare nel 1978, divenne presbitero nell'ordine dei Cappuccini ed è stato proclamato venerabile da Papa Francesco il 24 gennaio 2024.
I lavori odierni di posa della Croce hanno visto l'intervento dei Volontari reggiani aiutati da Paolo Brunazzi e dagli amici del Centro Studi Italia. Al termine, dopo un momento di raccoglimento e di preghiera per i Caduti, si è provveduto a deporre una corona donata dall'Associazione Culturale Pietro e Marianna Azzolini.
Abbiamo inteso, con questa iniziativa, svolta nel segno della riconciliazione nazionale, di commemorare questi Caduti dimenticati per decenni, vittime tanto della violenza fratricida quanto dell'oblio calato ingiustamente sulle loro storie.
Alessandro Casolari - Presidente Associazione Nazionale Volontari di Guerra, Federazione di Reggio Emilia
Luca Tadolini - Centro Studi Italia, Unione Combattenti della Repubblica Sociale Italiana e Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della Repubblica Sociale Italiana.
Laurentia Azzolini - Associazione Culturale Pietro e Marianna Azzolini.