Venerdì, 17 Febbraio 2023 06:13

Proteste degli anziani in numerose parti della Cina contro i tagli del Governo cinese alle prestazioni dell'assicurazione sanitaria In evidenza

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Nelle ultime ore, il Governo cinese ha apportato alcune modifiche alle politiche sanitarie, che hanno suscitato delusione e rabbia. Oltre a ciò, le carenze fiscali dei Governi locali sono peggiorate durante la pandemia di COVID-19.

Di Flavia De Michetti Roma, 16 febbraio 2023 (Quotidianoweb.it) - Numerosi gruppi di anziani sono, dunque, scesi nelle maggiori piazze della Cina e hanno protestato, soprattutto nella città di Wuhan, spinti dal diffuso malcontento causato dalle recenti modifiche del Governo al sistema di assicurazione sanitaria nazionale.

Presso il Parco Zhongshan di Wuhan, vicino agli uffici governativi della città, la Polizia locale ha bloccato le strade fuori dal parco e, come riferito da alcuni testimoni, sembrerebbe che ai trasporti pubblici, inclusi autobus, taxi e metropolitana, sia stato impedito di fermarsi in quell’area.

Nella città in cui era stata riscontrata per la prima volta la presenza del Coronavirus, si erano già verificate proteste lo scorso anno per lo stesso motivo. Numerosi video e foto diffusi sui social, prima della censura, testimoniano gruppi di persone anziane manifestare anche a Dalian, nel nord-est del Paese, e nella città meridionale di Guangzhou, esibendo slogan e canzoni patriottiche (nonostante una massiccia presenza della Polizia) come “L’Internazionale”, per accusare il Partito Comunista Cinese di aver tradito i principi su cui è fondato.

Le proteste sono dovute alle riforme della sanità, che prevedono tagli netti alle spese mediche di cui i pensionati possono beneficiare attraverso il servizio sanitario pubblico (passata da 260 yuan, 37 euro, ad appena 83 yuan, 11 euro). Tuttavia, le autorità sanitarie cinesi non sembrano voler tornare sui propri passi. La Cina, infatti, promuove dal 2021 adeguamenti delle polizze assicurative mediche, che vedranno una sensibile riduzione nel rimborso delle spese mediche in cambio dell'espansione dei servizi medici ambulatoriali.

Per questo motivo, le Autorità sanitarie cinesi non sembrano voler tornare sui propri passi riguardo questa misura economica, che varierà da provincia a provincia.

Stando alle conclusioni di alcuni analisti, le proteste sono state inasprite dal fatto che i funzionari pubblici non hanno subìto gli stessi tagli.

Inoltre, queste rimostranze si verificano a poche settimane di distanza dalle “lianghui”, “due sessioni” parallele della Cina, i due più grandi ed importanti incontri politici che si tengono nel Paese ogni anno, ovvero la Conferenza politica consultiva del popolo cinese (CPPCC) e l’Assemblea nazionale del popolo (NPC).

Gli analisti di SinoInsider, i cui rapporti si concentrano sulle questioni critiche della Cina, imperativo per aziende, studiosi e governi per prendere le migliori decisioni possibili sul Paese, hanno dichiarato che “I dipendenti pubblici e il personale delle Istituzioni pubbliche hanno ancora diritto a un’assicurazione di assistenza medica sovvenzionata, in aggiunta al regime di assicurazione sanitaria dei dipendenti. I componenti anziani e in pensione del Partito Comunista Cinese da tempo hanno accesso a trattamenti medici pagati con soldi pubblici, senza, dunque, dover pagare l’assicurazione sanitaria di base”, aggiungendo che “i Governi locali dovrebbero soddisfare le richieste dei manifestanti”.

Al momento non si sa se la Polizia ha proceduto con arresti o altre attività nei confronti dei manifestanti.

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