E’ sulla base queste semplici considerazioni che da Reggio Emilia, il coordinatore provinciale di +Europa, Gian Pietro Campani, dall’alto della sua esperienza politica, propone una valutazione di quanto accaduto a livello nazionale, ma anche e soprattutto nella sua Reggio Emilia, dove la forza politica che rappresenta avrebbe molto da dire, proporre e anche le competenze per “fare” a favore della collettività.
Di Redazione Reggio Emilia, 26 novembre 2022 – “I cittadini hanno, con le ultime elezioni politiche, consegnato un messaggio molto chiaro, di semplice lettura.
Il responso elettorale ha premiato Fratelli d’Italia, che non si è lasciato coinvolgere in formule di governo che prendevano vita da ambigue ed incoerenti coalizioni politiche, ribadendo anche un giudizio negativo sull’ultima parte della legislatura che aveva visto operare un governo di emergenza o solidarietà nazionale.
A mio parere gli elettori hanno anche significato che il voto espresso a suo tempo per il M5S era motivato dal fatto che una grande parte della società, soprattutto la più debole, non si sentiva rappresentata e che questa situazione permaneva al punto da rendere apprezzabile l’abile spostamento di Conte, con una parte dei 5S, alla sinistra del PD.
Per la prima volta nella storia repubblicana una forza con il 15% si trova alla sinistra dell’emiciclo e non è quella degli eredi del PCI.
+Europa, di cui io sono coordinatore provinciale a Reggio Emilia, sconfitta alle elezioni politiche, sbaglierebbe se si concedesse ad una opposizione di stampo livoroso e pregiudiziale in compagnia di un PD artefice principale della sconfitta, con la sua politica ormai priva di riferimenti ideali, per troppo tempo strategicamente legata al mantenimento di ogni grado del potere.
La novità quindi di queste ultime elezioni è che al Governo del Paese si insedia una destra democratica, con alleati parti residuali di quello che un tempo fu un grande centro. L’Italia ha oggi all’opposizione un magma partitico che rappresenta quello che fu il grande centro, unitamente ad una nuova sinistra rappresentata da un 15% di elettori che fanno riferimento al vecchio M5S ora guidato da Giuseppe Conte.
Io penso sia accaduto un fatto politico di rilevanza storica, che ogni partito deve attentamente valutare, soprattutto lo dovrà fare il PD oggi a congresso, la cui condizione di debolezza politica non può essere superata da ambigui cambi di classe dirigente, ma con un profondo mutamento di identità.
Io penso che +EuropaRE debba mostrare grande attenzione a ciò che avverrà nei prossimi mesi nel congresso dell’alleato, per affrontare con coerenza le competizioni elettorali amministrative imminenti a Reggio e Provincia.
Le aspettative che erano state generate dalla quasi discesa in campo del Governatore Bonacini, quasi candidatosi alla guida del PD, sono state sfumate dal suo rimpastino fatto in casa della sua Giunta dopo l’ascesa al Parlamento del suo Vicepresidente, questo a testimoniare che non sono ancora ben chiari i danni politici subiti da questa sconfitta elettorale.
A Reggio Emilia, nonostante +Europa abbia dato un contributo alla elezione di esponenti del PD, del 4% , siamo arrivati a stento alla “pari dignità” delle proposte che stiamo mettendo sul tavolo della discussione nell’alleanza politica che supporta il Sindaco Vecchi e la sua giunta.
Abbiamo affrontato argomenti vitali come l’incremento dei costi energetici. Abbiamo per ciò proposto di fare una operazione trasparenza, dove l’ANCI, Provincia, AUSL, RSA, mettano in evidenza l’ammontare degli aggravi di spesa per l’energia e lo facciano in presenza delle aziende erogatrici.
Tutti debbono conoscere la gravità della situazione per non creare divisioni nella comunità, che unita dovrà chiedere il necessario contributo economico al Governo centrale.
Il PUG di Reggio Emilia, che è stato votato anche da +EuropaRE, si era data l’ambizioso traguardo di generare lo sviluppo della Città senza il consumo di suolo, ambizione che avevamo condiviso, ma per avere la consapevolezza che il tutto non si risolvesse, nel tempo, in uno sviluppo “ caso per caso “, era necessario creare uno strumento di partecipazione al processo evolutivo dello strumento urbanistico.
Abbiamo trattato le criticità relative al Centro Storico, e abbiamo ribadito il concetto della ricerca di “equilibrio”, cioè creare equilibri fra gli interessi di vari soggetti: residenti, operatori economici, fruitori o visitatori, equilibrio che si doveva realizzare in presenza di sicurezza e decoro. Sicurezza e decoro come fattori determinanti, quindi assunzione di responsabilità delle Forze dell’Ordine e Magistratura e conseguente evoluzione strutturale delle dotazioni del Centro Storico.
La posizione di +EuropaRE sulla questione Silk Faw è di grande riflessione; siamo perplessi che un progetto così vasto ed ambizioso, dopo che ogni sua fase, non solo è stata disattesa nei tempi, ma si è risolta negativamente, possa in un futuro compatibile realizzarsi.
Vanno qui spese parole più chiare, in considerazione del fatto che non tutte le iniziative economiche proposte all’amministrazione trovano un cosi solerte soddisfazione.
Ogni cosa riguardi la pubblica amministrazione ha bisogno di un continuo monitoraggio politico questo è quello che +EuropaRE, non unica, si propone di fare per legittimare la propria partecipazione a maggioranze di governo, attuali e future.”