Di Flavia de Michetti Roma, 15 febbraio 2023 (Quotidianoweb.it) - Secondo i conservatori, sostenitori dell’uscita dall’UE, con questa manovra il Paese avrebbe beneficiato di una considerevole crescita economica.
Tuttavia, alla pandemia, alla guerra in Ucraina e alla Brexit, si è aggiunto il fatto che la Gran Bretagna non abbia avuto un governo politico stabile e, di conseguenza le previsioni non si sono avverate.
Secondo alcuni sondaggi, infatti, circa il 70% della popolazione (nati tra il 1985 e 1994) ha avuto dei ripensamenti sulla decisione presa di uscire dall’UE.
Oggi, secondo uno studio condotto dalla Banca d’Inghilterra, la Brexit avrebbe danneggiato l’economia britannica in maniera incisiva. Le perdite subite, infatti, hanno riguardato gli investimenti aziendali per un importo di circa 35 miliardi di dollari (pari a 29 miliardi di sterline) dal 2016, circa 1200 dollari (1000 sterline) per ogni famiglia.
Jonathan Haskel, portavoce del Monetary Policy Committee della Bank of England, in un'intervista al Financial Times, ha spiegato che gli investimenti del settore privato erano praticamente fermi dopo il referendum del 2016 e specifica che “l'attuale penalizzazione della produttività è di circa l'1,3% del PIL. Quell'1,3% del PIL è di circa 29 miliardi di sterline, o circa 1000 sterline per famiglia".
"Alla fine del periodo di previsione – prosegue l’economista - la sanzione sale a qualcosa come il 2,8% del PIL, che è molto vicino al numero del 3,2% che abbiamo trovato utilizzando la metodologia della forma ridotta totalmente diversa basata sui volumi degli scambi di merci". Jonathan Haskel ha, inoltre, spiegato che il boom economico, verificatosi tra il 2012 e il 2016, ad un certo punto si è fermato e la Gran Bretagna ha iniziato il suo declino economico.
Negli ultimi anni, l’economia del Regno Unito ha sofferto in maniera significativa e al suo interno si è andato a creare un divario di produttività che ha lasciato dei danni che vedono una soluzione solo in un netto cambio all’interno della politica britannica.
Questa considerevole perdita si è verificata pochi giorni dopo che il Primo Ministro britannico Rishi Sunak ha parlato in difesa la Brexit definendola una "grande opportunità" e, in una dichiarazione rilasciata in occasione del III anniversario dall’Uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, ha aggiunto che "Nei tre anni trascorsi dall'uscita dall'UE, abbiamo fatto enormi passi avanti nello sfruttare le libertà sbloccate dalla Brexit per affrontare le sfide generazionali. Sono determinato a garantire che i benefici della Brexit continuino a potenziare le comunità e le imprese in tutto il Paese".