Pure l'indagine avviata a marzo scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Roma non ha, al momento, rivelato alcunché. La riduzione delle accise è difficile con una manovra che ha investito ventuno miliardi di euro per il calmieramento delle bollette su famiglie ed imprese fino a marzo 2023 (e dopo i tre mesi? Si vedrà). Per di più questa operazione comporta un mancato gettito pari ad un miliardo di euro al mese che difficilmente l'Esecutivo Meloni può permettersi. Possibili soluzioni: riduzione dell'IVA (ma l'UE non te lo lascia fare), oppure l'accisa mobile che modula il valore della stessa in funzione anticiclica all’andamento del mercato, compensando eventuali tensioni al rialzo che producono extra gettiti di IVA non previsti (il prezzo del petrolio deve, però, superare le aspettative.
La Nadef stimava il prezzo medio del Brent a quasi 90 dollari al barile per l’anno in corso, mentre oggi è vicino agli 80 dollari).
Il Consiglio dei Ministri si è semplicemente limitato ad obbligare i gestori di esporre il prezzo medio nazionale vicino a quello di vendita, valutando eventuali iniziative in seguito.
Direi che tra "blocco navale" e "elimineremo le accise", ci siamo!!!!
(*) prof. Daniele Trabucco.
Prof. Daniele Trabucco
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in «Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie» organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.