Mercoledì, 24 Agosto 2022 05:48

Elezioni 2022. Credere nei giovani o nei voltagabbana? In evidenza

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Il 25 settembre si avvicina rapidamente e con la riduzione di un terzo dei parlamentari la formazione delle liste è divenuta complicata e non pochi sono coloro che hanno accusato dei forti “mal di pancia”. Ma qualcuno crede ancora nei giovani a scapito di voltagabbana seriali. Marco Lombardo, classe 1981, potrebbe diventare il più giovane Senatore della repubblica e nel collegio bolognese si scontrerà con due potenti della politica: Sgarbi e Casini.

Di Lamberto Colla Parma, 24 agosto 2022 – Le cronache quotidiane raccontano di accesi negoziati intra-partiti e intra-coalizioni più o meno audaci. Parlamentari in carica che annunciano la non candidatura perché non assegnate a collegi sicuri ma, a meno di 24 ore di distanza, pronte a rimangiarsi le parole e tornare a scommettere su una rielezione. Altri ancora esclusi sin dall’inizio e infine, come l’ex primo cittadino di Parma e capostipite dei sindaci grillini, poi ripudiato da Grillo, quindi alleato del PD sino a pochi giorni fa con i quali ha portato alla elezione di Michele Guerra allo scranno di Parma, ma da questi ultimi non valorizzato perciò, pensando di essere accolto a braccia aperte, ha cavalcato la lista del terzo polo ma senza il successo sperato.

Al contrario la nuova coalizione, che sta cercando un posto al sole tra i due maggiori poli, ha lanciato la candidatura di un giovane che, se verrà eletto, otterrà il primato di essere il più giovane Senatore della Repubblica.

marco_lombardo_2.jpegMarco Lombardo, giurista, docente al Master dell’Università di Bologna in Relazioni internazionali, consulente in materia di PNRR e fondi europei, già Assessore del Comune di Bologna con delega al lavoro, all’economia ed all’Unione Europea, sarà candidato nel collegio uninominale di Bologna e nel collegio plurinominale di Milano nella lista che ha preso forma dagli accordi tra Renzi e Calenda: “L’Italia sul Serio”.

Incuriositi dalla straordinarietà dell’evento abbiamo posto alcune domande al giovane candidato nel tentativo di meglio conoscere l’uomo e il politico che affronterà Casini e Sgarbi nel collegio bolognese.

  • Dottor Marco Lombardo, quale è la motivazione principale che l'ha spinta a candidarsi e a partecipare a questa nuova lista?

Credo che la caduta del Governo Draghi sia stato un punto di assoluta irresponsabilità da parte dei partiti politici italiani. Abbiamo bruciato l’uomo con la più alta credibilità istituzionale in Italia e in tutto il mondo che, in una situazione delicatissima, era riuscito a portare il nostro Paese al più alto tasso di crescita del PIL degli ultimi anni. Davanti a questo scenario così complicato, ho ritenuto che fosse arrivato il momento di metterci la faccia e gettare il cuore oltre l’ostacolo

  • Può ricordare, in una breve sintesi, il programma elettorale della coalizione che la sostiene “L’Italia sul Serio”?

Noi siamo gli unici che possono avere la credibilità di portare avanti l’agenda Draghi e le risorse del PNRR che sono fondamentali per generare la transizione digitale ed ecologica nel nostro Paese. Le altre coalizioni hanno dentro coloro che quel programma e quel governo l’ha irresponsabilmente fatto cadere  

  • In particolare, Lei personalmente, quali temi intende privilegiare?

Io continuerò a portare avanti quelle che sono sempre state le mie battaglie politiche: lo sviluppo delle imprese del nostro territorio, il lavoro con la riforma degli ITS (Istituti Tecnici Superiori – ndr) e la rivoluzione delle politiche attive per il lavoro, il sostegno ai redditi più bassi ed al salario minimo, l’abbassamento delle tasse sul lavoro perché le imprese possano assumere giovani e meno giovani, la politica energetica nel quadro della normativa europea sulla tassonomia green ed i diritti delle persone con disabilità. Vorrei tenere insieme i diritti ed i doveri, la libertà con la responsabilità, il mondo delle imprese con la rappresentanza del lavoro, la competenza con il merito.

  • Vuole fare un commento sul panorama politico attuale?

A molti non sembra che i due poli principali stiano offrendo un gran bell'esempio di diplomazia e progettualità politica.

Io credo che ci sia una grande confusione nel panorama politico attuale dove le coalizioni forzate dovute a questa legge elettorale hanno prodotto solo un coacervo di contraddizioni interne. A sinistra dove il partito democratico è dentro un’alleanza contro la sinistra che ha votato contro Draghi e con i profughi grillini come Di Maio e a destra, dove l’elettorato moderato di Forza Italia è finito schiacciato da peso della Meloni e di Salvini. Noi abbiamo proposto un programma politico coerente che si basa sulla serietà e sulla chiarezza: vogliamo portare avanti l’agenda Draghi ed il metodo Draghi perché il Paese per affrontare le sfide difficili che abbiamo davanti (energia, guerra, clima, lavoro) ha bisogno di mettere insieme le menti più brillanti e non di una rissa quotidiana che produce solo rumore e vuote promesse elettorali  

  • Federico Pizzarotti, ex primo cittadino grillino, poi passato a simpatizzare col PD sin dalle europee e infine ha bussato alla porta del terzo polo, alla fine è rimasto a piedi mentre lei, giovane, potenzialmente il più giovane senatore d'Italia, è stato accolto nell'abbraccio tra Renzi e Calenda. Pensa che sia la coerenza o la gioventù a averla spuntata o cos'altro?

Mi dispiace per PIZZAROTTI e spero che possa dare una mano alla crescita del terzo polo, al di là della competizione elettorale del 25 settembre. Di certo, per la mia storia personale e politica io non posso essere etichettato come rappresentante del ceto politico da preservare. Credo piuttosto che ci volesse un grande coraggio a sfidare due mostri sacri del parlamento come Casini e Sgarbi, ma a me il coraggio e l’idealità non sono mai mancate. Non bisogna candidarsi solo quando si ha la certezza di un posto sicuro, ma quando è la cosa giusta da fare per il Paese.

  • Il 26 settembre sarà il giorno del “viraggio” o del “miraggio”? Ritiene che si possa rischiare ancora un "governo tecnico"

Al momento rischiamo un governo guidato da una destra sovranista che guarda ad Orban e Putin, lontana dall’Europa e dalla Nato. Europeismo ed atlantismo sono due punti cardine della nostra politica estera. Io penso che con un grande risultato del Terzo Polo possiamo mettere in stallo la partita politica e proporre alle forze liberali e socialdemocratiche di continuare con forza a portare avanti l’Agenda Draghi, marginalizzando le ali più estreme di destra e di sinistra. Io sono molto fiducioso che la partita sia ancora aperta e sia tutta da giocare 

  • Infine: vuole fare un invito motivazionale a scegliere Lombardo sulla scheda elettorale?

Non possiamo pensare di lamentarci sempre della politica se poi mandiamo in Parlamento sempre gli stessi. La mia battaglia politica è anche una battaglia valoriale altamente simbolica: mi rivolgerò soprattutto ai giovani che voteranno al Senato per la prima volta nella loro vita ed a tutti coloro che pensano che la politica non possa essere cambiata e che in questo momento sono in dubbio se andare a votare o restare a casa. Nella vita ci vuole coraggio e bisogna prendersi lo spazio con fatica e sacrificio perché nessuno ci regalerà mai niente. La mia candidatura sta tutta lì a dimostrare che la politica è l’arte dell’impossibile, non del compromesso.

Ora tocca agli elettori esercitare la libertà di scegliere e guardare al futuro con speranza 

 

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(da Twitter)