Lunedì, 20 Giugno 2022 08:55

Aumenta il nervosismo: Pizzarotti e Guerra attaccano Vignali anzichè parlare di progetti e programmi In evidenza

Scritto da FC

"E’ triste che Michele Guerra, che fino a qualche giorno fa aveva contribuito a mantenere il dibattito politico su programmi e proposte, abbia deciso di scendere sul piano delle
falsificazioni e degli attacchi personali a Pietro Vignali, che fino a qualche giorno fa erano state prerogativa di alcuni dei suoi sostenitori più invasati.

E’ il sintomo - sostiene Paolo Buzzi, già vicesindaco di Parma -  di un crescente nervosismo: evidentemente capisce che qualcosa sta cambiando rispetto al primo turno.
Ancora una volta Guerra dimostra di non conoscere i numeri e nemmeno le situazioni di cui parla: probabilmente ha ricevuto informazioni sbagliate. E’ surreale che vengano attribuite a Vignali criticità nel bilancio del Comune di Parma per tanti motivi.
Perché le uniche situazioni difficili riguardavano proprio le società partecipate create e con cantieri già avviati prima che Vignali diventasse sindaco.
Perché con Vignali l’indebitamento bancario per spesa corrente è passato da 151 a 165 milioni, crescendo di soli 13 milioni a fronte di quasi 300 milioni di investimenti per la città.
Perché l’indebitamento per cittadino, quando Vignali ha lasciato, era tra i più bassi d’Italia: 883 euro per abitante, sotto la media nazionale che era 1.235, come certificato da Sole 24 Ore e CGA di Mestre.
Perché la più grossa operazione di riduzione del debito in risposta alla crisi del 2008, l’ha fatta Vignali con la rinuncia alla metropolitana che ha avuto un saldo positivo di oltre 200 milioni di euro: 96 per lo spegnimento del mutuo contratto dal Comune per l’opera, 37 per il mancato acquisto del materiale rotabile che sarebbe stato in carico al Comune, 71 ottenuti dal Governo in cambio della rinuncia all’opera.

Cosa che Pizzarotti e Guerra sanno bene visto che hanno finito di spendere i 71 milioni solo pochi giorni fa, anche per ordinaria amministrazione. Stendiamo un velo sull’attacco alle vicende giudiziarie dopo che il ministero della Giustizia è stato condannato per ben due volte a risarcire Pietro Vignali per essere stato indotto alle dimissioni, come riconosciuto dalla Corte d’Appello di Bologna e per i danni biologici e morali subiti; anche considerando che Guerra è sostenuto dal PD che è uno dei partiti con più indagati della storia recente d’Italia."

La Lista Civica Vignali Sindaco prosegue con una nota: "Come un disco rotto, da 10 anni Pizzarotti tira a campare politicamente raccontando una bugia che finalmente si sta smontando. Il Comune di Parma nel 2012 non era a rischio dissesto, le casse non erano vuote, ma c’erano 55 milioni di attivo, incrementati dai 70 milioni in arrivo dopo la rinuncia di Vignali a fare la Metropolitana. L’indebitamento pro capite era sotto la media nazionale e c’erano ben 56 comuni, di cui molti amministrati dal Centrosinistra, in cui era superiore.

Pizzarotti non ha fatto nulla per 10 anni, non perché non c’erano i soldi per farlo, ma perché lui e la sua giunta non sono stati in grado di produrre un solo progetto, un solo investimento, un solo servizio innovativo. Non è un caso che nel suo sgangherato attacco Pizzarotti non citi nemmeno un numero: tutti i numeri lo smentiscono e smontano la sua decennale bugia sul rischio di dissesto, come già hanno fatto 10 anni fa il suo primo assessore al Bilancio e recentemente anche un approfondito studio dei più autorevoli esperti di finanza locale."

"Trovo sconcertante che il sindaco Pizzarotti non conosca nemmeno la storia recente dell’ente che ha amministrato per 10 anni in modo così maldestro e inefficace - aggiunge Arturo Dalla Tana candidato consigliere nella lista di Vignali -  Pizzarotti nel suo scomposto attacco a Pietro Vignali, dimostra di non sapere nemmeno che il Comune di Parma fu già commissariato nel 1994, dal commissario straordinario Annamaria Cancellieri, che arrivò dopo lo scioglimento della giunta del sindaco Lavagetto. Ora che vede la bugia del debito con cui ha giustificato 10 anni di
incapacità e immobilismo sgretolarsi, Pizzarotti prova ad arrampicarsi sugli specchi, ma inevitabilmente scivola. Un finale triste e solitario, il suo."

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