“Il nostro è un laboratorio a guida civica cui hanno aderito forze politiche che responsabilmente hanno saputo mettere l’interesse della città davanti a quelli di parte e di partito. Contro abbiamo un’alleanza innaturale tra forze politiche che per 10 anni non sono state d’accordo su nulla e oggi si ritrovano alleate per un patto di potere”, ha spiegato Vignali. “Il freno a mano dell’amministrazione comunale e le scelte della Regione hanno indebolito la città e l’hanno isolata in termini infrastrutturali. La grande rivoluzione del welfare della giunta Pizzarotti è stata smantellare il Quoziente familiare e mettere le mani in tasca ai disabili con un regolamento che, solo grazie all’impegno delle associazioni come ‘Prima gli Ultimi’, è stato bocciato dal Consiglio di Stato”, ha aggiunto il candidato sindaco. “L’accordo tra la vecchia giunta e suoi oppositori del PD è incomprensibile. Perché il PD ha fatto questo accordo con i nemici di sempre? Questo patto ha un solo collante che non è l’amore per Parma, ma il potere del partito. Noi metteremo in campo una rivoluzione culturale basata su una visione di città opposta. Noi stiamo dalla parte del cittadino. Il partito deve essere uno strumento dei cittadini, non viceversa” ha concluso Antonio Tajani.