Di Daniele Trabucco Belluno, 10ottobre 2021 - Una questione di particolare attenzione, in tema di certificazione verde (cartacea o digitale) Covid-19, è quella relativa alla tutela della riservatezza dei dati personali.
Qualora, infatti, il vaccino e i test continuassero ad essere lasciati alla libera autodeterminazione degli individui, occorrerebbe, per coerenza, lasciare libertà di decidere se e quando condividere con terzi i propri dati.
Ora, poiché, invece, tale condivisione risulta necessaria per esercitare pienamente il proprio diritto/dovere di accesso al luogo di lavoro, per circolare da una Regione bianca o gialla verso una di colore arancione o rosso (salvo i casi di necessità, di lavoro o di salute), per partecipare, da parte degli studenti universitari, a lezione o agli esami etc.. è evidente che si porrebbe di necessità il bilanciamento tra il diritto alla riservatezza e l’esercizio di altri diritti e libertà, rispetto al quale il primo verrebbe a soccombere, salvo la rinuncia ai secondi.
La riservatezza assurgerebbe così, surrettiziamente, a limite stesso nell’esercizio di libertà e diritti.
Le libertà sempre più eccezioni...con sindacati, Confindustria e numerose associazioni di categoria plaudenti al nuovo "messia".
(Prof. Daniele Trabucco)
Link: “Dentro la Costituzione”
(Per accedere agli editoriali: clicca il link)
_________________________________
(*) prof. Daniele Trabucco. Costituzionalista presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona/INDEF.
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico. Professore a contratto in Diritto Internazionale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano.