La Cantina Settecani è V.I.V.A. e sostenibile : l’importante certificazione di sostenibilità, attribuita dal Ministero dell’Agricoltura è stata consegnata alla Cantina modenese, che entra in un ristretto club di virtuose realtà vinicole italiane.
Lunedì 27 Febbraio 2017 -
Erano appena in 48 gli agricoltori che fondarono la Cantina Settecani nel 1923, oggi sono 200. Un percorso condiviso che ha connotato nel corso di alcuni decenni, l’opera virtuosa di una delle realtà più significative nel panorama delle cantine sociali. Una cantina nel cuore del Grasparossa, posta nella frazione di Settecani, ai confini delle località modenesi di Castelvetro, Castelnuovo Rangone e Spilamberto, che ha saputo crescere, senza mai smettere di porsi nuovi e ambiziosi obiettivi, superando difficoltà, e conquistando successi.
Lo spirito è quello di una grande famiglia fatta di famiglie, una realtà imprenditoriale dove le decisioni si prendono insieme, e mentre si guarda all’anno appena trascorso e si tracciano i primi bilanci, si ricordano gli importanti traguardi raggiunti nel 2016: l’Oscar della Guida Bere Bene del Gambero Rosso 2017 per l’ottimo rapporto qualità prezzo, con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Secco; la medaglia d’argento al Concorso internazionale “La selezione del Sindaco”; l’inserimento nella Guida “Emilia Romagna da bere e da mangiare” e la presenza nella Guida Vini d’Italia 2017 del Gambero Rosso. Insieme a un altro successo che rende orgogliosi i soci della Cantina Settecani, il prestigioso riconoscimento V.I.V.A., attribuito ai vini sostenibili di pochissime cantine italiane. Un progetto del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, che grazie a DNV GL, uno dei principali enti di certificazione a livello mondiale, ha attentamente registrato le performance di sostenibilità della storica cantina modenese.
Una certificazione lunga e complessa da ottenere, nella quale ogni elemento determinante allo svolgimento dell’attività - Aria, Acqua, Vigneto e Territorio, viene esplorato in tutti i suoi aspetti, seguendo un rigido disciplinare tecnico, che tiene conto di metodologie di monitoraggio, sistemi di controllo e valori essenziali che indicano l’attenzione dell’azienda alla sostenibilità. Un percorso che indica “i vini sostenibili” prodotti senza nuocere in alcun modo al territorio, e che alfine possono fregiarsi dell’etichetta V.I.V.A. da porre sulla bottiglia.
Un blasone conquistato da Cantina Settecani nel 2016, che entra così di diritto in un club ristretto di aziende del calibro di Marchesi Antinori, Tasca D’Almerita, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Arnaldo Caprai, Guido Berlucchi & C., che hanno scelto la sostenibilità come valore primario. Il progetto V.I.V.A. (Valutazione dell’Impatto della Vitivinicoltura sull’Ambiente) è stato sviluppato dal Ministero in collaborazione con un pool di importanti enti di ricerca (Agroinnova dell’Università di Torino, il Centro Opera per l’agricoltura sostenibile dell’Università Cattolica di Milano e il Centro di ricerca sulle biomasse dell’Università di Perugia) e con il supporto dell’ente di certificazione DNV GL.
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