Agricoltura di precisione, innovazione tecnologica e impresa: opportunità per il settore agroalimentare. Nel corso dell'evento del 26 Ottobre sarà presentato anche il filmato sui lavori di ammodernamento della Diga di Mignano a beneficio di tutta l'agricoltura della Val d'Arda.
Piacenza 22-10-2015– Lunedi prossimo 26 Ottobre alle 15, nella Piazzetta di Piacenza ad Expo, arriverà l'esperienza maturata dal Consorzio di Bonifica di Piacenza nel corso degli ultimi anni sul tema dell'innovazione tecnologica direttamente applicata alle più aggiornate informazioni di sistema. Ovvero un avanzato contenitore WEB GIS di ultima generazione in grado di rendere fruibili banche dati territoriali di contesto estese ed approfondite, di stampo idrico, geografico, morfologico, cartografico e agricolo.
Un'innovazione introdotta dal Consorzio di Bonifica ad ulteriore beneficio della comunità e del settore agricolo che porta con sé l'obiettivo di incrementare e ottimizzare una gestione virtuosa, oculata e attenta di un particolare territorio con le sue caratteristiche peculiari all'interno dell' ambiente in cui lo stesso è inserito. Un sistema informativo rapido e facilmente consultabile che nasce e sviluppa l'esigenza di elaborare, gestire, raccogliere ed archiviare una ingentissima quantità di dati provenienti dal territorio piacentino in grado di offrire, in tempo reale, una istantanea il più fedele possibile alla realtà.
L'occasione sarà propizia per presentare le numerose novità del nuovo sistema informativo e le integrazioni con i nuovi strumenti tecnologici che la rete di bonifica regionale e nazionale offre oggi attraverso l'esperienza nel campo della ricerca applicata fatta dai laboratori scientifici del Canale Emiliano Romagnolo all'insegna di risparmio idrico ed energetico a sostegno delle imprese agricole.
Questa importante novità rappresentata dal sistema WEB GIS amplierà notevolmente l'azione del Consorzio sul territorio attraverso i partners di rilievo strategico e di ricerca Citymap (società della Regione Emilia Romagna di alta tecnologia per l'innovazione e il trasferimento tecnologico regionale), CRAST (Centro Ricerche Analisi Spaziale e Telerilevamento), CRPV(Centro Ricerche Produzioni Vegetali). Inoltre favorirà attraverso Urban Lab, Università Cattolica e Aster l'attività legata alla formazione e le start up incubatrici di nuove idee e progetti su risparmio idrico, energetico e altre specificità di settore da parte di giovani ricercatori.
Nel corso della presentazione sarà proiettato un video sulla Diga di Mignano e la Val d'Arda ideato dal giornalista Andrea Gavazzoli e realizzato con il regista Marco Epifani con l'ausilio di Mora Drone di Fiorenzuola. Il filmato, introdotto dalla relazione tecnica dell'ingegner Filippo Volpe del Consorzio -responsabile della diga-, consentirà ai presenti di apprezzare tutte le diverse fasi di ammodernamento e adeguamento dell'invaso di Mignano, infrastruttura fondamentale per l'irrigazione in tutta la valle piacentina.
Prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher", prodotta in stretta osservanza dell'insieme di regole religiose che da tremila anni, ispirandosi alla Torah, governano l'alimentazione degli ebrei osservanti in tutto il mondo. L'apertura della prima forma il 27 ottobre. Interessati 13,5 milioni di ebrei nel mondo e 12,5 milioni di consumatori di prodotti Kosher già presenti negli Usa. -
Reggio Emilia, 24 ottobre 2015 -
Spicca sicuramente tra le novità di Expo 2015 e sarà protagonista dell'evento in programma il 27 ottobre nel padiglione di Israele: si tratta della prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher", prodotta in stretta osservanza dell'insieme di regole religiose (denominate Kasherut) che da tremila anni, ispirandosi alla Torah, governano l'alimentazione degli ebrei osservanti in tutto il mondo.
Prodotta un anno fa dall'azienda agricola Bertinelli di Parma, la forma che sarà aperta ad Expo fa parte della produzione marchiata pochi giorni fa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano (operazione che non può avvenire prima di 12 mesi di stagionatura), ed è stata certificata "Kosher" (ossia "conforme alla legge" ebraica) da uno dei più autorevoli enti in materia: OK Kosher Certification, con sede a New York, dove vive una delle più importanti comunità ebraiche del mondo.
L'ordine di grandezza dell'interesse e dei possibili scambi commerciali che ruotano attorno al Parmigiano Reggiano "Kosher" emergono da cifre che parlano di 13,5 milioni di persone di fede ebraica nel mondo (40.000 in Italia), ma anche di milioni di consumatori che acquistano prodotti Kosher come simbolo di particolare rigore su qualità e processi produttivi: negli Stati Uniti, ad esempio, si tratta di 12,5 milioni di persone, con i prodotti Kosher che rappresentano quasi il 30% degli alimenti venduti nei supermercati.
L'evento in programma il 27 ottobre ad Expo - promosso dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e dal padiglione israeliano ad Expo - prevede, come si è detto, l'apertura della prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher" alle ore 11,00 nel Padiglione di Israele ad Expo 2015, alla presenza del Commissario generale del padiglione, Elazar Choen, del presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, dell'amministratore delegato dell'Azienda Bertinelli di Parma, Nicola Bertinelli, e del Rabbi Yeshaya Prizant, rappresentante dell'ente certificatore OK Kosher.
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Alla scoperta di uno dei padiglioni più ambiti dell' Expo, caratterizzato da ore ed ore di fila per potervi accedere: il Giappone. Ecco cosa si è perso chi non è riuscito ad entrare... -
Parma, 17 ottobre 2015 -
Si appresta alla chiusura l'Esposizione Universale di Milano, ma non tutti probabilmente sono riusciti a visitare uno dei padiglioni più ambiti: il Giappone. File di ore per accedervi avranno fatto desistere molti e aumentare, sempre di più, la curiosità su cosa si celi all'interno.
Il padiglione, costruito sul tema della "Diversità armoniosa", è testimonianza della cultura alimentare giapponese come esempio di nutrimento sano, sostenibile ed equilibrato, nonché come modello per alleviare i problemi mondiali relativi alla fame e all'ecologia.
Il padiglione è costituito da uno spazio espositivo di 4.170 metri quadri, con un'ampia entrata e uno sviluppo in lunghezza, che richiama la forma della tradizionale casa di Kyoto. Protagonisti assoluti i materiali naturali come bambù e legno, accostati a tecnologie informatiche e sistemi per il risparmio energetico.
La struttura, composta da 17mila pezzi di legno incastrati tra loro, in modo da lasciar penetrare la luce solare, ospita un ristorante da dieci tavoli. Sedendosi è possibile fare un pranzo virtuale. Il cibo, infatti, appare sul piano del tavolo accompagnato dalla spiegazione delle sue caratteristiche.
I piatti tipici a base di riso, pesce crudo e verdure sono proposti come modello alimentare bilanciato.
Vi proponiamo - in fondo al testo - una carrellata di immagini scattate all'interno del padiglione per sedare la curiosità di tutti coloro che non sono riusciti nell'intento di visitarlo.
Codacons denuncia: Padiglioni impossibili da visitare, rendere ingresso gratuito e restituire i soldi a chi ha biglietto. La diffida a Expo2015 spa: file troppo lunghe impediscono di usufruire dei servizi pagati. Si rischia l'inadempienza contrattuale.
di Virgilio - Parma 18 ottobre 2015 -
Rischia di finire malino l'Expo di Milano. Iniziato nel peggiore dei modi e addirittura quasi non finito, alla fine l'EXPO non solo è riuscito a rullare sulla pista di Rho ma addirittura a decollare per un volo trionfante.
Tanto trionfante che, chiuse le ferie per la maggior parte degli italiano, questi abbiano deciso di consumare gli ultimi sprazzi di sole attorno all'Albero della Vita e a tutto quanto si è riusciti a creare attorno ad esso nel giro di pochi mesi tra un'inchiesta giudiziaria e l'altra.
Nelle giornate del fine settimana non era assolutamente inusuale una folla di 230-250.000 persone al giorno e come anche noi avevamo rilevato, le code ai migliori padiglioni potevano registrare dalle 3 alle 7 ore di attesa.
Già ai primissimi giorni di settembre avevamo anche avvisato circa la necessità di prepararsi bene bene prima di intraprendere il viaggio. e la giornalista commentava "Decidere quando andare ad Expo è un po' come scegliere il giorno e l'ora giusti per una "partenza intelligente": si tirano i dadi e si tenta la fortuna. Solo che la fortuna non è utile esclusivamente all'ingresso, che anzi può essere addirittura rapido, bensì nel corso dell'intero giro turistico."
Da fine agosto è stato un crescendo e l'euforia del successo potrebbe, proprio in coda a Expo e in acconto a quello che verrà, trasformarsi in una macchia nera sulla maglia immacolata della macchina organizzativa.
E' il Codacons a intervenire nei giorni scorsi e a denunciare l'impossibilità di visitare i padiglioni e "suggerisce" a EXPO di restituire i soldi a chi ha acquistato i biglietti poiché, motiva il movimento dei consumatori, "... la necessità di coprire le spese sostenute per Expo 2015 ha portato a consentire accessi quotidiani praticamente illimitati all'area. Ciò ha determinato nelle ultime settimane un sovraffollamento eccessivo, con conseguente formazione di code insostenibili ai padiglioni. In sostanza gli utenti comprano un servizio di cui oggi non possono usufruire, o che possono fruire solo in parte..."
Meno di due settimane alla chiusura del sipario sull'Expo e poi, oltre al Giubileo romano, chissà quale altra diavoleria si inventeranno i lombardi per attrarre i pellegrini nel sito del "successo insperato".
Il comunicato CODACONS
DIFFIDA AD EXPO 2015 S.P.A.: FILE TROPPO LUNGHE IMPEDISCONO DI USUFRUIRE DEI SERVIZI PAGATI. SI RISCHIA INADEMPIENZA CONTRATTUALE
Il Codacons ha inviato oggi (13 ottobre ndr) una diffida urgente ad Expo 2015 S.pa., chiedendo la modifica immediata delle condizioni di accesso all'esposizione universale, e il rimborso di quanto pagato in favore di chi è ancora in possesso di biglietti di ingresso non usufruiti.
Al centro della denuncia dell'associazione dei consumatori, le lunghe code che rappresentano oramai da settimane una costante per qualsiasi servizio fornito dall'area, in modo particolare per la fruizione dei padiglioni. Al punto che le file comportano una attesa media di 3 ore per riuscire a visitare i padiglioni, con punte di 7 ore per quello del Giappone e di 6 ore per il Palazzo Italia.
I cittadini pagano un salato biglietto di ingresso ma non riescono a fruire di Expo – denuncia il Codacons – Questo per evidenti carenze ed errori imputabili all'organizzazione dell'evento: la necessità di coprire le spese sostenute per Expo 2015 ha portato a consentire accessi quotidiani praticamente illimitati all'area. Ciò ha determinato nelle ultime settimane un sovraffollamento eccessivo, con conseguente formazione di code insostenibili ai padiglioni. In sostanza gli utenti comprano un servizio di cui oggi non possono usufruire, o che possono fruire solo in parte, poiché le lunghe file permettono materialmente di visitare un numero ristretto e limitato di padiglioni.
Per tale motivo il Codacons ha diffidato Expo 2015 S.p.a. a modificare con urgenza le condizioni di accesso all'area, prevedendo da subito che gli ingressi siano a numero chiuso, gratuiti o a prezzo fortemente ridotto, e rendendo a pagamento i singoli padiglioni, così da eliminare le lunghe file che rendono impossibile la fruizione di Expo e permettere ai cittadini di pagare in base ai servizi realmente goduti. Expo dovrà inoltre restituire quanto pagato a chi è in possesso di biglietti di ingresso non ancora usufruiti. In caso di mancato accoglimento di tali richieste – conclude il Codacons – si potrebbe addirittura configurare una forma di inadempimento contrattuale nei confronti di Expo 2015 S.p.a.
Alla vigilia dei suoi primi 70 anni di storia, una mostra ripercorre le campagne di comunicazione a partire dal famoso carosello televisivo del 1964 con Walter Chiari, "Solo io mi chiamo Yoga". La mostra resterà allestita presso gli spazi della Cascina Triulza fino alla fine dell'esposizione universale. -
Parma 13 ottobre 2015 –
Inaugura oggi alle ore 13 a Expo Milano, alla presenza del presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini, la mostra dedicata al marchio di succhi di frutta Yoga, di proprietà del consorzio cooperativo bolognese. La mostra, che resterà allestita presso gli spazi della Cascina Triulza fino alla fine dell'esposizione universale, ripercorrerà i momenti più salienti della storia del marchio e della sua comunicazione, alla vigilia dei suoi primi 70 anni di vita.
La storia di Yoga, il cui marchio fu registrato ufficialmente a Roma nel 1946, comincia già alla fine degli anni venti a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, sede della omonima industria Massalombarda, prima azienda italiana dedicata alla produzione di succhi di frutta. Il prodotto conobbe subito una larghissima diffusione su larga scala, a tal punto che Yoga divenne quasi una parola di uso comune per indicare i succhi di frutta. Conserve Italia, che rilevò il marchio nel 1995, ha saputo valorizzare con immutata intensità il valore dell'italianità del succo, preservando sempre quella "fedeltà alla frutta" che è garanzia di bontà e di naturalità.
Le campagne di comunicazione esposte nel percorso della mostra muoveranno dal claim storico "Solo io mi chiamo Yoga", ovvero il messaggio che nel corso degli anni è riuscito ad esprimere in maniera efficace e quasi lapidaria il concetto di unicità della marca. Yoga è unico, ma al tempo stesso anche vario e diverso, come i gusti dei succhi e della frutta proposti ai consumatori. Ed è stata proprio la frutta il soggetto e il mezzo con cui Yoga si è sempre proposta agli italiani: dentro alla famosa bottiglia di vetro si trova frutta vera, selezionata con cura e attenzione.
L'apice della relazione di fiducia e familiarità tra il marchio e i suoi consumatori fu raggiunto negli anni Cinquanta, quando Walter Chiari, personaggio già amatissimo dal pubblico italiano, si fece portavoce e testimonial del brand con il carosello pubblicitario del 1964 "Solo io mi chiamo Walter Chiari. E solo io mi chiamo Yoga".
All'interno della mostra sarà possibile rivedere anche altri Caroselli televisivi di Yoga, con l'indimenticabile Orsaghiotto, fino ai concorsi a premi ("5 milioni per 5 parole") e alle recenti campagne di comunicazione di Conserve Italia che continuano a fare leva sull'unicità della marca e sulla bontà della frutta lavorata, necessaria per produrre succhi di altissima qualità.
Gran finale con il settore del Turismo. Oltre 30 cooperative allo stand di Confcooperative e centinaia di partecipanti alle diverse iniziative proposte. -
Parma, 12 ottobre 2015 - tutte le foto in galleria in fondo al testo -
Si è chiusa, ieri, la settimana da protagonista in Expo di FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Sette giorni che hanno dato la possibilità a decine di cooperative di presentarsi, grazie a momenti di intrattenimento e di approfondimento, spettacoli ed eventi.
A seguire le testimonianze del settore Sport, sabato, la giornata è stata dedicata alle cooperative scolastiche. Sono circa 200, gestiscono scuole paritarie di ogni ordine e grado, enti di formazione professionale e sono attive in vari settori educativi. Nello stand di Confcooperative hanno dato vita ad un momento di confronto sui grandi temi dell'Expo spiegati ai ragazzi.
"L'EXPO e' stata un'esperienza unica per le cooperative scolastiche che l'hanno visitata - ha dichiarato Giuseppe Negro, responsabile del settore scuole e formazione della Federazione -. La possibilità' per i ragazzi di conoscere mondi e culture diverse ha suscitato in loro il desiderio di approfondire questo incontro con l'altro. Si favorisce cosi' anche l'attivita' scolastica che si basa sullo stupore e sul desiderio di conoscenza. La fatica delle code e ' stata ampiamente ripagata da quello che hanno visto."
"Ci preme rammentare - ha proseguito Negro- come le scuole gestite in forma cooperativa rappresentino un valido percorso educativo e costituiscano un'assunzione di responsabilità' per quelle famiglie ed insegnanti che le hanno create e che ogni giorno si impegnano con passione per la crescita del nostro capitale umano".
Sabato pomeriggio, CO.PA.T., cooperativa del settore culturale che svolge anche attivita' di didattica museale, ha dato vita ad un laboratorio sul tema "Chiare, fresche e dolci acque", per i piccoli dai 4 ai 10 anni. L'acqua come soggetto dell'attività: dal colore alla sensazione.
Ieri, domenica 11 ottobre, Cascina Triulza è stata la sede del gran finale, con il settore del Turismo. Una giornata conclusiva con oltre 30 cooperative allo stand di Confcooperative e centinaia di partecipanti alle diverse iniziative proposte. La cooperativa FASE ha presentato il progetto "Firenze è Experience", un progetto turistico che guarda alla sostenibilità delle attività proposte: "Insieme ad altri soggetti del territorio - ha spiegato Marco Tortora - vogliamo proporre delle iniziative e dei nuovi percorsi che abbiano al centro la sostenibilità e la responsabilità sociale". Ancora protagonista anche la musica, con la Banda della Cooperativa Verde Azzurra di Galliate. "Siamo una cooperativa storica - ha spiegato il Presidente Italo Fonio - nata nel 1945, oggi siamo impegnati nella formazione musicale e vogliamo far crescere giovani con valori e principi sani".
Nel pomeriggio un simbolico viaggio in Liguria con la cooperativa Costa Balenae. "Proponiamo laboratori di educazione ambientale alle scuole - ha commentato Barbara Nani -. La cooperativa nasce dalla passione di alcuni biologi e naturalisti che hanno cercato di raccontare la bellezza del Mar Ligure. Oggi guardiamo a un nuovo progetto con una barca green per attività alla scoperta delle bellezze naturalistiche del nostro mare". Nel pomeriggio, le esperienze di Contrada 34, un esempio di workers buyour, una cooperativa al femminile che ha presentato la propria attività nel settore dei viaggi, con una particolare attenzione al turismo responsabile e sostenibile. Sempre nel settore turistico, la cooperativa Fo.b.a.p: "Abbiamo un nuovo importante progetto - ha spiegato il responsabile Valter Chiari - con l'Ostello Villa dalla Rosa del Garda. Un ostello per persone con disagio psichico che vuole promuovere una bella esperienza di inclusione sociale". Ci si sposta poi nell'Alto Adige, con la cooperativa Frazlab. "Abbiamo voluto presentare una nuova guida ai luoghi più cool e interessanti del nostro territorio. Una guida per un turista curioso, che va alla ricerca di posti non ancora così conosciuti".
A conclusione della settimana, il commento del Presidente Nazionale FederCultura Turismo Sport, Andrea Ferraris -. Molte cooperative hanno potuto presentare i propri progetti e farsi conoscere attraverso spettacoli ed eventi. Il risultato è stato sorprendente: un quadro davvero variegato di iniziative che ha mostrato la ricchezza di idee e la creatività delle cooperative di FederCultura, la qualità e la passione nel lavoro di ciascuno, i valori e i principi della buona cooperazione. Questo ci porta a confermare l'impegno per la crescita delle nostre cooperative, a stretto contatto con i propri territori. Noi continueremo in questo percorso di scoperta delle nostre cooperative che meritano di essere valorizzate sempre di più".
Dai prossimi giorni, sul canale youtube FederCultura Turismo Sport saranno disponibili tutte le clip con gli approfondimenti della settimana in Expo.
Continua in Expo la settimana di eventi promossi e organizzati da FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Protagonista oggi le realtà sportive tra progetti innovativi e responsabilità sociale. -
Parma, 9 ottobre 2015 -
Proseguono gli appuntamenti a Expo 2015. La giornata di oggi, presso lo spazio di Cascina Triulza, che si inserisce nella settimana di eventi di FederCultura Turismo Sport, ha visto protagonista lo sport. Questo settore conta circa 200 cooperative aderenti a Confcooperative. Realtà che si occupano di gestione di impianti sportivi, svolgono attività di educazione allo sport, organizzano manifestazioni ed eventi.
Sono state diverse le testimonianze di questo settore in Expo. Nella mattinata si è svolto un dibattito per presentare tre progetti di altrettante cooperative.
La cooperativa AM.I.CA., insieme all'Università di Verona, ha illustrato il programma di attività psicomotoria negli asilo nido e la ricerca avviata dall'Università in questo contesto: "Abbiamo avviato una ricerca innovativa perché vi sono molti studi, ma mancava un approfondimento sulla fascia dei piccolissimi. Cercheremo di studiare quali correlazioni ci sono tra lo sviluppo cognitivo e la pratica motoria. Vogliamo sottolineare sempre di più che lo sport non è un'attività settoriale, ma coinvolge interamente la persona", così Beatrice Andalò, presidente della cooperativa e Responsabile nazionale del settore.
Altra esperienza di sport da Massimo Moretti, direttore SPORT CITY cooperativa Gestione Impianti Sportivi e Presidente FederCultura Turismo Sport Alto Adige Sud Tirol: "Con il progetto SportivaMENTE abbiamo voluto, insieme al Servizio Psichiatrico di Bolzano, creare delle occasioni di sport anche per le persone con difficoltà psichiche. L'attività sportiva è sinonimo di benessere, di stare bene e con questo progetto abbiamo voluto ampliare il bacino di persone che possono praticare sport e trarne beneficio".
Uno sguardo alla responsabilità sociale d'impresa nel settore sportivo è arrivato da Rodolfo Giovenzana, cooperativa Scuola di Pallavolo: "Anche chi si occupa di sport ha un ruolo importante, siamo chiamati a operare come agenzia educativa. Il nostro ruolo non è solo quello di provare a creare grandi campioni, ma di trasmettere valori e principi importanti per far crescere persone".
Nel pomeriggio è stata la volta dell'incontro tra le cooperative sportive e la presentazione del progetto B4Sport della cooperativa FASE. Un progetto per perseguire sostenibilità e la responsabilità sociale attraverso lo sport.
A conclusione della giornata, due momenti di spettacolo ed enogastronomia con la cooperativa Verde Azzurra e uno con la Federazione Trentina.
Domani altra giornata di eventi e appuntamenti con FEDERCULTURA TURISMO SPORT
sabato 10 ottobre - SETTORE EDUCAZIONE E FORMAZIONE
12-13 Expo e i ragazzi
Incontro con le cooperative scolastiche
17,30-19 Chiare e fresche dolci acque - CO.PA.T.
In allegato scaricabile il programma di tutta la settimana
Code al "supermercato del futuro", dove si alternano 72 caseifici. Incontri con 500 delegati internazionali a Cibus Italia e 1,5 milioni di euro di vendite con "Scegli la qualità, vinci Expo"
Reggio Emilia, 11 ottobre 2015 -
Sono quasi due milioni i visitatori di Expo che sono entrati in contatto con il Parmigiano Reggiano e, di questi, grazie alla mobilitazione più di 100 caseifici del comprensorio, oltre un milione hanno degustato il prodotto.
A tre settimane dalla chiusura dell'Esposizione universale, sono questi i dati principali del bilancio che il Consorzio del Parmigiano Reggiano completerà nei primi giorni di novembre.
"L'aspetto più rilevante della partecipazione ad Expo - spiega il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai - è legato al fatto che abbiamo potuto presentare adeguatamente il nostro prodotto, scegliendo luoghi ed eventi nell'ambito dei quali era possibile parlare con i consumatori delle caratteristiche del Parmigiano Reggiano, dei suoi valori distintivi e delle sue proprietà, fornendo elementi di conoscenza tali da stimolare un consumo consapevole e un acquisto duraturo nel tempo, proprio perchè fondato su ragioni (dalla naturalità all'alta digeribilità, all'artigianalità, al contenuto in proteine, vitamine, sali minerali, ecc.) legate ad una sana alimentazione, oltre che sulla versatilità del prodotto come alimento e ingrediente".
"Il maggior numero di contatti - spiega il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - lo abbiamo registrato grazie alla presenza in esclusiva nel padiglione "Supermercato del futuro" (capace di accogliere contemporaneamente 700 visitatori) che ai primi di settembre contava oltre 1,2 milioni di ingressi e chiuderà probabilmente oltre gli 1,5 milioni, anche in considerazione delle code che continuano a registrarsi all'ingresso".
"Qui - prosegue il direttore del Consorzio - si sono alternati 72 caseifici del Parmigiano Reggiano: in un esclusivo corner di 30 mq, personale specializzato ha presentato e continua a presentare, per 11 ore consecutive al giorno, il prodotto di due diverse stagionature, mentre uno spazio specifico è dedicato alla gamma delle particolari eccellenze del Parmigiano Reggiano, con stagionature classiche e lunghissime, il prodotto di montagna, il biologico e quello derivante dal latte di razze di bovine autoctone".
"Nel solo corner, che si è aggiunto alla vendita del prodotto in corsia - osserva Deserti - oltre 10.000 consumatori, di cui oltre il 20% stranieri, hanno anche effettuato l'acquisto, nonostante Expo non fosse e non sia un luogo di vendita, bensì una vetrina delle eccellenze mondiali nel campo dell'alimentazione".
"In questo senso - spiega il presidente Giuseppe Alai - sono sino ad ora giunti ottimi risultati dalla nostra partecipazione al padiglione Cibus Italia, che prevediamo chiuderà Expo con oltre 250.000 visitatori, dove sono state effettuate 5 settimane di degustazioni e, soprattutto, abbiamo partecipato ad incontri con oltre 500 delegati internazionali".
"Le iniziative promosse ad Expo e in contemporanea all'Esposizione - prosegue Alai - ci hanno consentito di parlare a centinaia di medici ed esponenti della ristorazione di qualità e di portare nel comprensorio di produzione decine di delegazioni di giornalisti ed operatori commerciali, in prevalenza stranieri, che hanno potuto toccare con mano tutti gli aspetti legati alla nostra produzione, grazie anche alla preziosa collaborazione di tanti enti presenti nel territorio".
In termini di contatti e degustazioni - aggiunge il direttore Deserti - particolarmente rilevante è stata, poi, l'incidenza della partecipazione del Parmigiano Reggiano alle iniziative della Regione Emilia-Romagna, a quelle realizzate in collaborazione con Unioncamere e Slow Food, dove nel padiglione delle biodiversità si è tenuto un mese di degustazioni guidate".
"Sul versante delle vendite dirette da parte dei caseifici - conclude Deserti - il maggior peso l'ha avuto il concorso "Scegli la qualità, vinci Expo" con 50 caseifici aderenti ed oltre 30.000 cartoline informative distribuite, per oltre 1,5 milioni di euro di vendite negli spacci aziendali".
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Continua in Expo la settimana di eventi promossi e organizzati da FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Protagonista oggi le cooperative culturali e al femminile. -
Parma, 8 ottobre 2015 -
Proseguono gli appuntamenti a Expo 2015. La giornata di oggi, presso lo spazio di Cascina Triulza, che si inserisce nella settimana di eventi di FederCultura Turismo Sport, ha visto protagonista le cooperative culturali e al femminile.
Ancora volti e storie della cooperazione in Expo 2015. Nella giornata dedicata al settore dei Servizi Culturali sono state protagoniste le storie di cooperative "al femminile" e, più in generale, di coloro che si occupano di 'cultura' a 360 gradi.
Il settore dei Servizi Culturali di Confcooperative conta 400 cooperative in Italia che spaziano dalla gestione museale e servizi aggiuntivi, all'archiviazione, catalogazione, organizzazione eventi e molto altro ancora.
Dalla mattina, nella corte di Cascina Triulza, è stata la cooperativa "Dirò" a presentare il progetto collegato alla Via Claudia Augusta, con un percorso che attraversa tre Stati e di cui la botte, mezzo utilizzato per gli scambi commerciali e culturali, è il simbolo. Un progetto di arte e di storia che permette di scoprire territori, culture e tradizioni davvero affascinanti.
Molto seguita anche la presentazione delle cooperative culturali al femminile: ARCA, CULTURA POPOLARE e IMMAGINARIO SCIENTIFICO.
"Da anni ci occupiamo principalmente di archiviazione e catalogazione - ha commentato Chiara Moroni della cooperativa Arca di Brescia -. L'obiettivo principale della cooperativa è lo sviluppo della cooperazione scientifica-culturale attraverso il coinvolgimento della comunità con particolare attenzione al mondo della scuola e dell'educazione. Elementi qualificanti dell'attività della cooperativa sono la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale tesi all'educazione permanente di minori e giovani nella comunità."
"Le imprese con al vertice delle donne - ha commentato Serena Mizzan, direttore di Immaginario scientifico di Trieste - sono flessibili e attente al benessere dei propri lavoratori. Operiamo in un settore, come quello della cultura scientifica e tecnologica, ancora a prevalenza maschile. Oggi abbiamo cinque musei scientifici in Italia che contano all'anno oltre 60 mila visitatori paganti. Un risultato importante perché di cultura e scienza si deve poter vivere. Siamo anche stati premiati a livello nazionale per l'Italia degli Innovatori, è il riconoscimento migliore per la qualità del lavoro che stiamo portando avanti."
Infine, uno spazio tutto dedicato ai giovani che hanno raccontato perché hanno scelto la forma cooperativa per il progetto di impresa.
FEDERCULTURA TURISMO SPORT IN EXPO
Gli appuntamenti di domani, venerdì 9 ottobre Settore SPORT
10-12 Sport, sviluppo e valori
Coop Amica, Sport City, Scuola di Pallavolo
14,30-16,30 Incontro con le cooperative sportive
15-16 B4Sports
18,30-20 Musiche da film
18,30-20,30 "Filiere corte agroalimentari: una via per lo sviluppo umano e sostenibile? Modelli ed esperienze a confronto" - iniziativa dalla Federazione trentina in collaborazione con l'Università di Trento.
In allegato scaricabile il programma di tutta la settimana
“Per mangiarti Meglio”, concorso che mira ad insegnare ai bambini i principi della sana alimentazione. Tra le fiabe premiate nella categoria individuale ci sarà anche Ilaria Bertinelli, nota per il suo impegno nell’ambito della cucina per celiaci e diabetici.
Di Chiara Marando – Venerdì 09 Ottobre 2015 -
Insegnare ai bambini le regole per una sana alimentazione, questa è l’idea che sta alla base del progetto “Per mangiarti meglio”, un concorso di fiabe, filastrocche e ricette ideato da Slow Food, Associazione Casa Editrice TraccePerLaMeta, Famiglia Artistica Milanese, membro del Circolo Culturale “I Navigli” e Ristoworld Italy, con il patrocinio di Expo Milano 2015. Un percorso che ha visto collaborare tra loro diverse realtà culturali e professionali della tradizione Made in Italy, per dare vita ad un viaggio di apprendimento che si snoda tra enogastronomia, arti figurative e letterarie.
“Per mangiarti meglio” rappresenta il rispetto per la natura, la volontà di divulgare i principi di una corretta alimentazione proprio a coloro che formeranno il nostro futuro, i bambini, ma anche il desiderio di fornire gli spunti giusti per il miglioramento della qualità di vita quotidiana.
Oltre alla partecipazione individuale degli adulti, il concorso era aperto anche alle scuole primarie e secondarie di primo grado, paritarie e statali. Ed i numeri parlano chiaro: lavori provenienti da 289 città, 365 scuole, 581 classi. In totale 770 elaborati di cui: 198 fiabe, 416 filastrocche e poesie, 156 ricette.
I migliori testi selezionati verranno pubblicati in volume che rappresenterà l’essenza del progetto, un modo nuovo di comunicare con i più piccoli parlando il loro stesso linguaggio ed utilizzando la loro ineguagliabile fantasia.
La premiazione per gli autori di ricette, fiabe e filastrocche della sezione individuale avrà luogo sabato 10 ottobre 2015, alle ore 16, all’interno del Circolo Culturale I Navigli, Via Edmondo de Amicis, 17, a Milano con ingresso libero.
Tra di loro ci sarà anche Ilaria Bertinelli, CEO di Interconsul, società leader in Italia nell’ambito delle traduzioni ed interpretariato professionale, ma soprattutto mamma di Gaia e Nicolò ed autrice del libro ormai famosissimo “ Uno chef per Gaia: La gioia della cucina per diabetici, celiaci ed appassionati”. La sua avventura come scrittrice e promotrice della cucina senza glutine è nata per caso, a seguito della diagnosi di Diabete di Tipo 1 e Celiachia che i medici hanno riscontrato in sua figlia Gaia. Da lì il suo impegno nell’ambito dell’alimentazione è stato costante, una volontà nata dal desiderio di fornire un supporto concreto per chi è costretto a vivere la stessa situazione, regalare un sorriso e far capire che la vita può essere altrettanto felice, partendo soprattutto da un’alimentazione adeguata ma comunque gustosa.
La partecipazione al concorso per Ilaria è stata come un gioco, ed anche il questo caso la sua fiaba, intitolata “L’Ape Regina”, è stata ispirata dai suoi figli, veri protagonisti e simbolo dell’infanzia con la quale è importante comunicare. Tra le righe del racconto la fantasia fa da padrone, e Ilaria, mamma che cerca di supportare Gaia in questa sua nuova condizione, inventa un mondo nel quale la normale spesa si trasforma in un’avventura, nella scoperta degli alimenti che più le fanno bene ma che, al contempo, si presentano con un volto diverso, più diverte ed insolito: i carciofi diventano “armi primitive e torce spinose”, la verza non è altro che una cartina che “ cattura con il suo verde smeraldo, il reticolo finissimo di venature bianche ed i suoi tocchi dorati” e poi ancora la zucca “ la carrozza di Cenerentola” ed i pesci che rappresentano “creature variopinte del mare”.
Ma la vera sorpresa sarà l’assaggio delle preparazioni create con questi ingredienti, la meravigliosa sorpresa di ritrovare “i piatti più buoni del mondo” in qualcosa di diverso, assaporare la delizia di piatti che non solo ci nutrono, ma ci ricaricano in modo sano. Perché in fondo “Tutte le api nascono uguali, ma solo l’ape a cui viene riservato un cibo speciale, la pappa reale, diventerà l’Ape Regina”.