Alla scoperta di uno dei padiglioni più ambiti dell' Expo, caratterizzato da ore ed ore di fila per potervi accedere: il Giappone. Ecco cosa si è perso chi non è riuscito ad entrare... -
Parma, 17 ottobre 2015 -
Si appresta alla chiusura l'Esposizione Universale di Milano, ma non tutti probabilmente sono riusciti a visitare uno dei padiglioni più ambiti: il Giappone. File di ore per accedervi avranno fatto desistere molti e aumentare, sempre di più, la curiosità su cosa si celi all'interno.
Il padiglione, costruito sul tema della "Diversità armoniosa", è testimonianza della cultura alimentare giapponese come esempio di nutrimento sano, sostenibile ed equilibrato, nonché come modello per alleviare i problemi mondiali relativi alla fame e all'ecologia.
Il padiglione è costituito da uno spazio espositivo di 4.170 metri quadri, con un'ampia entrata e uno sviluppo in lunghezza, che richiama la forma della tradizionale casa di Kyoto. Protagonisti assoluti i materiali naturali come bambù e legno, accostati a tecnologie informatiche e sistemi per il risparmio energetico.
La struttura, composta da 17mila pezzi di legno incastrati tra loro, in modo da lasciar penetrare la luce solare, ospita un ristorante da dieci tavoli. Sedendosi è possibile fare un pranzo virtuale. Il cibo, infatti, appare sul piano del tavolo accompagnato dalla spiegazione delle sue caratteristiche.
I piatti tipici a base di riso, pesce crudo e verdure sono proposti come modello alimentare bilanciato.
Vi proponiamo - in fondo al testo - una carrellata di immagini scattate all'interno del padiglione per sedare la curiosità di tutti coloro che non sono riusciti nell'intento di visitarlo.