Maria Laura Barbera, 46 anni, originaria di Ascoli Piceno, è il nuovo Dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Modena. Avvicenda la collega Paola Liaci, trasferita a Parma.
Laureata in Giurisprudenza presso l'Alma Mater Studiorum di Bologna ed in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni presso l'Università di Catania, la dottoressa Barbera è entrata a far parte dei ruoli della Polizia di Stato nel 1993 dopo avere frequentato il corso di formazione quadriennale.
Ha prestato servizio presso le Volanti della Questura di Padova, la Sezione Polizia Stradale di Verona, la Direzione Investigativa Antimafia e lo staff del Vice Capo della Polizia con funzioni Vicarie. È stata promossa Primo Dirigente della Polizia di Stato con decorrenza 1.1.2017 dopo avere superato il 33° corso di formazione dirigenziale.
Alla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Modena, nel cui organico è inquadrato anche il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, è attribuito un ruolo di assoluto rilievo nel campo delle misure di prevenzione e sicurezza, con particolare riferimento alle competenze attribuite negli ultimi anni al Questore in tema di divieto accesso a manifestazioni sportive, sicurezza urbana, atti persecutori e tutela minori.
Controlli anti prostituzione. Identificate 16 prostitute nigeriane: 4 irregolari e 10 con richiesta di asilo politico.
Parma. Ieri sera sono scattati controlli in diverse zone della città al fine di combattere il dilagante fenomeno della prostituzione.
Il servizio di controllo ha interessato le principali aree di prostituzione nel centro urbano e nello specifico: via Reggio, via dei Mercati, viale Piacenza, via Emilia Ovest.
Nel corso del servizio sono state intercettate 16 prostitute di origine nigeriane le quali, prive di validi documenti di identità al seguito, sono state accompagnate in Questura per essere identificate. Al termine degli accertamenti si accertava che 8 di loro avevano un permesso di soggiorno per attesa asilo politico, 2 avevano ricevuto il diniego del riconoscimento dello status di rifugiato e sono in attesa del pronunciamento sul loro ricorso, mentre 2 risultavano avere un permesso di soggiorno per lavoro subordinato.
4 nigeriane sono risultate invece irregolari sul territorio nazionale e, per tale motivo, nei loro confronti è stato emesso e notificato Decreto di Espulsione prefettizio: due di loro sono state accompagnate presso il CIE di Ponte Galeria per procedere all'accompagnamento coattivo nel paese di provenienza, mentre per due di loro è stato emesso l'Ordine del Questore di abbandonare il territorio nazionale.
L'operazione di Polizia, che si è protratto per tutta la notte ha visto la partecipazione del personale della Questura di Parma e della Polizia Municipale di Parma con l'ausilio delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e del Reparto Mobile di Bologna.
Parma, 3 agosto 2017
Parma: Ieri verso le ore 16.35 la volante veniva inviata presso il supermercato panorama per sedare una lite in atto tra alcuni soggetti che si trovavano al piano terra del centro commerciale. Durante le fasi dell'intervento, un poliziotto, per meglio capire la dinamica della lite, si portava al piano superiore del centro commerciale ove tutto era iniziato. Giunto al primo piano l'attenzione del poliziotto si spostava subito sulla guardia giurata il quale richiedeva il suo intervento poiché due soggetti extracomunitari stavano rubando alcune bottiglie di superalcolici.
Il poliziotto e la G.P.G. si avvicinavano alle casse ed individuavano i ladri. I due, capito di essere stati scoperti, si dividevano e tentavano la fuga. Grazie alla reattività del poliziotto uno dei due soggetti veniva raggiunto dopo pochi metri e dopo una breve colluttazione, veniva assicurato; l'altro ladro invece riusciva a guadagnare la fuga seminando il panico tra i presenti all'interno del centro commerciale spintonando diversi clienti che inevitabilmente cadevano a terra ma, fortunatamente, senza che nessuno riportasse ferite gravi.
Il fermato, D.A. classe '92 originario del Senegal, con numerosi pregiudizi di polizia per furto e spaccio di stupefacenti e con il divieto di ritorno in vari comuni italiani, a seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di uno zaino di colore blu che all'interno presentava una schermatura per eludere il sistema antitaccheggio, contenente nr. 7 bottiglie di superalcolici, nonché una confezione in cellophane con all'interno circa 30 grammi di sostanza stupefacente tipo marijuana. D.A. veniva pertanto arrestato per il reato di rapina impropria, resistenza e lesioni a P.U. - in quanto l'operatore di Polizia intervenuto, riportava nella colluttazione giorni 7 di prognosi - nonché denunciato per la detenzione ai fini di spaccio della sostanza stupefacente.
FURTO SUPERMERCATO INTERSPAR
La trascorsa notte, verso le ore 03.45, a seguito di allarme al 113, la volante si portava in via San Leonardo in quanto era stata segnalata la presenza nel piazzale del supermercato "Interspar" di alcune persone incappucciate e vestite di nero che stavano scappando.
Immediatamente la pattuglia si portava sul posto ed insieme alla guardia giurata effettuava un controllo per vedere se vi erano stati dei tentativi di furto.
Giunti nei pressi dell'ingresso del supermercato i poliziotti notavano che una vetrina laterale era stata completamente sfondata ed i ladri, una volta dentro, avevano rotto una vetrina espositiva di cellulari portando via decine di smartphone e tablet di diverse marche.
Gli agenti effettuavano subito un pattugliamento della zona alla ricerca degli autori del furto con esito negativo.
Parma, 3 agosto 2017
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Questura di Parma
Due uomini l'hanno prima minacciata con un coltello e poi picchiata, colpendola in faccia con un pugno per derubarla: entrambi privi di una regolare residenza nel territorio nazionale e con a carico diverse pendenze penali.
di Alexa Kuhne
Parma, 27 maggio 2016
Come poteva dimenticare le facce dei due che l'avevano presa a pugni per derubarla?
Il ricordo, la paura di quella notte fredda l'hanno accompagnata in questi mesi come un incubo, grazie al quale la polizia ferroviaria di Parma ha però potuto identificare i due rapinatori.
I fatti risalgono allo scorso inverno. Erano quasi le due del mattino e la donna, rumena, stanca e infreddolita, aveva trovato rifugio all'interno di un convoglio in sosta al binario 8 della stazione di Parma, in attesa di prendere il treno che l'avrebbe portata a casa.
La vittima ha raccontato di essere stata avvicinata dai due uomini, uno rumeno che l'ha prima minacciata con un coltello e poi l'ha picchiata, colpendola in faccia con un pugno, uno nordafricano, che le ha intimato di consegnargli denaro.
La donna ha saputo fornire una descrizione molto dettagliata dei due aggressori che però, nel frattempo, sono riusciti a dileguarsi.
Spaventati dalle urla della malcapitata, sono stati i senzatetto, in cerca di riparo proprio sullo stesso convoglio, a indurre i due ad abbandonare i loro propositi e a farli fuggire dalla stazione.
Le indagini sono state condotte dal Comando della Polizia Ferroviaria che, mediante la visualizzazione delle registrazioni del sistema di video sorveglianza della stazione, riferite agli istanti immediatamente precedenti e successivi al delitto, è riuscita a dare un volto ai due malfattori.
Le stesse persone presenti quella notte sul vagone hanno fornito testimonianze fondamentali per il prosieguo delle indagini.
Il primo ad essere stato intercettato all'interno della stazione è stato il tunisino, il quale, benché non conosciuto quale abituale frequentatore del luogo, è stato sottoposto ad accurati rilievi fotografici presso il gabinetto di polizia scientifica della Questura.
Subito dopo è stata la volta del rumeno.
La vittima ha confermato immediatamente che si trattava dei due aggressori, entrambi privi di una regolare residenza nel territorio nazionale e con a carico diverse pendenze penali. I due sono stati deferiti in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per il tentata rapina aggravata in concorso.
Il cittadino tunisino denunciato, a carico del quale era stato accertato il sopravvenuto rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno, è stato segnalato ai competenti uffici per l'avvio delle procedure di espulsione dal territorio nazionale.
Nell'ambito delle operazioni di contrasto dei fenomeni di degrado urbano, gli agenti della Questura, del Reparto Prevenzione Crimine e della Polizia Ferroviaria hanno compiuto oggi un blitz nell'area della stazione centrale, tra piazzale Marconi e piazzale Europa.
Reggio Emilia, 10 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
Continuano anche questa settimana i controlli della Questura di Reggio Emilia nell'area della stazione centrale, una delle più difficili del territorio reggiano. La zona infatti è un crocevia di traffici illegali, dallo spaccio di droga alla prostituzione in strada. Da tempo la Polizia reggiana si impegna con operazioni di contrasto, l'ultima delle quali è in corso oggi. Lavorando in sinergia, gli Uffici della Questura, il Reparto Prevenzione Crimine e la Polizia Ferroviaria hanno dedicato particolare attenzione anche al contrasto all'immigrazione clandestina, in particolare in piazzale Marconi e in piazzale Europa.
Negli ultimi tre giorni gli agenti hanno identificato 266 persone e controllato 7 pubblici esercizi: tre di queste hanno ricevuto il provvedimento di espulsione e un clandestino nigeriano è stato accompagnato oggi al Cie di Roma, mentre sono due i provvedimenti avviati per l'applicazione della misura del foglio di via obbligatorio. Due persone sono state denunciate a piede libero per reati contro il Patrimonio e per possesso di armi da taglio; altre tre sono state invece segnalate per possesso di sostanze stupefacenti. In questo frangente, sono stati sequestrati anche 7 grammi di droga. Altre 13 persone che si prostituivano in strada sono state identificate e allontanate dalla zona.
Tre georgiani clandestini sono stati denunciati per ricettazione in concorso e possesso di attrezzi per lo scasso. Nell'appartamento dei tre in via Dalmazia erano stati trovati preziosi e alcuni iPad. Due di loro saranno espulsi, mentre un terzo è stato rimesso in libertà perchè può beneficiare dei termini previsti dalla legge per lasciare il Paese.
Reggio Emilia, 10 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
All'interno della loro abitazione in via Dalmazia avevano diverse chiavi alterate e una fresa utilizzate per i furti con scasso, insieme ad alcune serrature di porte blindate, utilizzate probabilmente per esercitarsi ad aprirle senza danneggiarle. Sembrano essere tre ladri esperti i georgiani clandestini denunciati dalla Polizia per ricettazione, anche se hanno meno di 30 anni. Oltre agli attrezzi, in casa venivano rinvenuti diversi gioielli e alcuni iPad, che si ritengono sottratti nel corso delle azioni criminose.
La Squadra Mobile nell'ambito della costante attività investigativa volta al contrasto dei furti in appartamento, aveva individuato la dimora di tre cittadini georgiani fortemente sospettati di furti nelle abitazioni. Una volta sicuri della presenza in casa dei tre, gli investigatori con l'ausilio di una Volante hanno operato una perquisizione nell'appartamento. Nascosti in vari punti i poliziotti rinvenivano una serie di attrezzi atti allo scasso, oltre a refurtiva per un valore ancora in fase di quantificazione.
I tre georgiani, clandestini e con precedenti specifici, Z. B. e A. G. sono stati accompagnati oggi al Cie di Torino per essere espulsi, mentre B. A. potrà beneficiare dei termini previsti dalla legge per lasciare il Paese, in quanto l'Ordine del Questore gli era stato irrogato solo tre giorni prima. Quindi è stato rilasciato.
Verso le 3.00 di questa notte la Polizia è intervenuta in via del Chionso a Reggio Emilia. Gli uomini della Volante hanno estratto un giovane reggiano dal canale della bonifica e dopo hanno dovuto fronteggiare la sua ira. Luca Aleotti, 30enne reggiano ai domiciliari, è stato arrestato per evasione e resistenza a pubblico ufficiale -
9 luglio 2014 -
Questa notte una volante della Polizia è intervenuta in via del Chionso in seguito a una chiamata al 113, dove venivano segnalate delle urla in strada, riconducibili probabilmente a una lite. Una volta arrivati sul posto, gli agenti hanno trovato un uomo scalzo, con la maglietta e il volto pieni di sangue, fermo sull'argine del canale di bonifica che costeggia la via. E proprio dentro il canale, urlante e annaspante nell'acqua alta, c'era il fratello maggiore dell'uomo, un giovane reggiano, in evidente stato di alterazione psicofisica.
Nonostante le urla e gli insulti lanciati contro di loro dall'uomo, gli agenti sono riusciti a tirarlo fuori dal canale. Ma una volta raggiunto l'argine, il giovane ha ricominciato con le offese nei confronti dei poliziotti, cercando lo scontro fisico. Nel frattempo, durante le operazioni di salvataggio, era arrivata la madre del giovane, il quale era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari proprio presso di lei da una settimana, come disposto dal Tribunale di Modena. Dopo di lei è arrivata anche la sorella minore, che ha cercato insieme alla madre di riportare il giovane alla calma.
Con l'aiuto di altre due pattuglie, gli agenti hanno quindi cercato di frenare la furia del giovane, che tra l'altro è di corporatura imponente. Ma questo, in preda ad una crisi di ira incontrollata e nonostante l'intervento dei suoi familiari, si è scagliato prima sulla volante, asportando con un pugno lo specchio retrovisore e ferendosi alla mano. Poi si è avventato sulla segnaletica stradale e su di una panchina di un cortile antistante. Alla fine, con enorme fatica, gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo e caricarlo sull'ambulanza per il trasporto in ospedale, dove è stato sedato, visitato e dimesso con una diagnosi di gesto autolesionistico dimostrativo e una prognosi di zero giorni.
Alla dimissione dal nosocomio, Luca Aleotti, 30enne reggiano, è stato tratto in arresto per i reati di evasione e resistenza a pubblico ufficiale, e deferito per i reati di danneggiamento aggravato e oltraggio a pubblico ufficiale.
Ivan Rocchi
Le testimonianze dei passeggeri e le telecamere di sorveglianza hanno inguaiato uno straniero "portoghese".
Parma 21 novembre 2013 - -
Era salito su un treno IC alla stazione di Reggio Emilia senza biglietto. Il personale ferroviario all'atto del controllo lo aveva invitato a scendere alla stazione successiva, Parma. Lo straniero però abbandonava sul posto una valigia di piccole dimensioni. La cosa non è passata inosservata ad altri passeggeri che segnalavano la "dimenticanza" ai poliziotti a bordo treno, che la recuperavano. La circostanza che lo straniero negava energicamente ogni riferimento alla valigia insospettiva gli agenti in servizio che decidevano di operare una perquisizione personale che permetteva il rinvenimento, all'interno della valigia stessa, di due involucri in cellophane, del peso lordo di oltre due chilogrammi di marijuana, che veniva immediatamente sequestrata.
Valutate le insistenti dichiarazioni di estraneità del giovane straniero rispetto alla valigia rinvenuta, gli agenti raccoglievano formalmente le dichiarazioni dei viaggiatori presenti nello scompartimento occupato dallo stesso che confermavano che lo stesso fosse effettivamente salito a bordo del convoglio nella stazione ferroviaria di Reggio Emilia con al seguito la valigia contenente lo stupefacente. A conferma delle testimonianze venivano inoltre acquisite le immagini del circuito di video sorveglianza della stazione di Reggio Emilia dalle quali risultava ulteriore conferma che il soggetto sottoposto a controllo avesse al seguito la valigia descritta nelle fasi immediatamente precedenti la propria salita a bordo del treno.
Alla luce di quanto accertato lo straniero, venticinquenne, regolarmente soggiornante in Italia ed incensurato, veniva tratto in arresto per il delitto di traffico di stupefacenti.
(Polizia di Stato)