Nell'ambito delle operazioni di contrasto dei fenomeni di degrado urbano, gli agenti della Questura, del Reparto Prevenzione Crimine e della Polizia Ferroviaria hanno compiuto oggi un blitz nell'area della stazione centrale, tra piazzale Marconi e piazzale Europa.
Reggio Emilia, 10 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
Continuano anche questa settimana i controlli della Questura di Reggio Emilia nell'area della stazione centrale, una delle più difficili del territorio reggiano. La zona infatti è un crocevia di traffici illegali, dallo spaccio di droga alla prostituzione in strada. Da tempo la Polizia reggiana si impegna con operazioni di contrasto, l'ultima delle quali è in corso oggi. Lavorando in sinergia, gli Uffici della Questura, il Reparto Prevenzione Crimine e la Polizia Ferroviaria hanno dedicato particolare attenzione anche al contrasto all'immigrazione clandestina, in particolare in piazzale Marconi e in piazzale Europa.
Negli ultimi tre giorni gli agenti hanno identificato 266 persone e controllato 7 pubblici esercizi: tre di queste hanno ricevuto il provvedimento di espulsione e un clandestino nigeriano è stato accompagnato oggi al Cie di Roma, mentre sono due i provvedimenti avviati per l'applicazione della misura del foglio di via obbligatorio. Due persone sono state denunciate a piede libero per reati contro il Patrimonio e per possesso di armi da taglio; altre tre sono state invece segnalate per possesso di sostanze stupefacenti. In questo frangente, sono stati sequestrati anche 7 grammi di droga. Altre 13 persone che si prostituivano in strada sono state identificate e allontanate dalla zona.
Tre georgiani clandestini sono stati denunciati per ricettazione in concorso e possesso di attrezzi per lo scasso. Nell'appartamento dei tre in via Dalmazia erano stati trovati preziosi e alcuni iPad. Due di loro saranno espulsi, mentre un terzo è stato rimesso in libertà perchè può beneficiare dei termini previsti dalla legge per lasciare il Paese.
Reggio Emilia, 10 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
All'interno della loro abitazione in via Dalmazia avevano diverse chiavi alterate e una fresa utilizzate per i furti con scasso, insieme ad alcune serrature di porte blindate, utilizzate probabilmente per esercitarsi ad aprirle senza danneggiarle. Sembrano essere tre ladri esperti i georgiani clandestini denunciati dalla Polizia per ricettazione, anche se hanno meno di 30 anni. Oltre agli attrezzi, in casa venivano rinvenuti diversi gioielli e alcuni iPad, che si ritengono sottratti nel corso delle azioni criminose.
La Squadra Mobile nell'ambito della costante attività investigativa volta al contrasto dei furti in appartamento, aveva individuato la dimora di tre cittadini georgiani fortemente sospettati di furti nelle abitazioni. Una volta sicuri della presenza in casa dei tre, gli investigatori con l'ausilio di una Volante hanno operato una perquisizione nell'appartamento. Nascosti in vari punti i poliziotti rinvenivano una serie di attrezzi atti allo scasso, oltre a refurtiva per un valore ancora in fase di quantificazione.
I tre georgiani, clandestini e con precedenti specifici, Z. B. e A. G. sono stati accompagnati oggi al Cie di Torino per essere espulsi, mentre B. A. potrà beneficiare dei termini previsti dalla legge per lasciare il Paese, in quanto l'Ordine del Questore gli era stato irrogato solo tre giorni prima. Quindi è stato rilasciato.
Verso le 3.00 di questa notte la Polizia è intervenuta in via del Chionso a Reggio Emilia. Gli uomini della Volante hanno estratto un giovane reggiano dal canale della bonifica e dopo hanno dovuto fronteggiare la sua ira. Luca Aleotti, 30enne reggiano ai domiciliari, è stato arrestato per evasione e resistenza a pubblico ufficiale -
9 luglio 2014 -
Questa notte una volante della Polizia è intervenuta in via del Chionso in seguito a una chiamata al 113, dove venivano segnalate delle urla in strada, riconducibili probabilmente a una lite. Una volta arrivati sul posto, gli agenti hanno trovato un uomo scalzo, con la maglietta e il volto pieni di sangue, fermo sull'argine del canale di bonifica che costeggia la via. E proprio dentro il canale, urlante e annaspante nell'acqua alta, c'era il fratello maggiore dell'uomo, un giovane reggiano, in evidente stato di alterazione psicofisica.
Nonostante le urla e gli insulti lanciati contro di loro dall'uomo, gli agenti sono riusciti a tirarlo fuori dal canale. Ma una volta raggiunto l'argine, il giovane ha ricominciato con le offese nei confronti dei poliziotti, cercando lo scontro fisico. Nel frattempo, durante le operazioni di salvataggio, era arrivata la madre del giovane, il quale era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari proprio presso di lei da una settimana, come disposto dal Tribunale di Modena. Dopo di lei è arrivata anche la sorella minore, che ha cercato insieme alla madre di riportare il giovane alla calma.
Con l'aiuto di altre due pattuglie, gli agenti hanno quindi cercato di frenare la furia del giovane, che tra l'altro è di corporatura imponente. Ma questo, in preda ad una crisi di ira incontrollata e nonostante l'intervento dei suoi familiari, si è scagliato prima sulla volante, asportando con un pugno lo specchio retrovisore e ferendosi alla mano. Poi si è avventato sulla segnaletica stradale e su di una panchina di un cortile antistante. Alla fine, con enorme fatica, gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo e caricarlo sull'ambulanza per il trasporto in ospedale, dove è stato sedato, visitato e dimesso con una diagnosi di gesto autolesionistico dimostrativo e una prognosi di zero giorni.
Alla dimissione dal nosocomio, Luca Aleotti, 30enne reggiano, è stato tratto in arresto per i reati di evasione e resistenza a pubblico ufficiale, e deferito per i reati di danneggiamento aggravato e oltraggio a pubblico ufficiale.
Ivan Rocchi
Le testimonianze dei passeggeri e le telecamere di sorveglianza hanno inguaiato uno straniero "portoghese".
Parma 21 novembre 2013 - -
Era salito su un treno IC alla stazione di Reggio Emilia senza biglietto. Il personale ferroviario all'atto del controllo lo aveva invitato a scendere alla stazione successiva, Parma. Lo straniero però abbandonava sul posto una valigia di piccole dimensioni. La cosa non è passata inosservata ad altri passeggeri che segnalavano la "dimenticanza" ai poliziotti a bordo treno, che la recuperavano. La circostanza che lo straniero negava energicamente ogni riferimento alla valigia insospettiva gli agenti in servizio che decidevano di operare una perquisizione personale che permetteva il rinvenimento, all'interno della valigia stessa, di due involucri in cellophane, del peso lordo di oltre due chilogrammi di marijuana, che veniva immediatamente sequestrata.
Valutate le insistenti dichiarazioni di estraneità del giovane straniero rispetto alla valigia rinvenuta, gli agenti raccoglievano formalmente le dichiarazioni dei viaggiatori presenti nello scompartimento occupato dallo stesso che confermavano che lo stesso fosse effettivamente salito a bordo del convoglio nella stazione ferroviaria di Reggio Emilia con al seguito la valigia contenente lo stupefacente. A conferma delle testimonianze venivano inoltre acquisite le immagini del circuito di video sorveglianza della stazione di Reggio Emilia dalle quali risultava ulteriore conferma che il soggetto sottoposto a controllo avesse al seguito la valigia descritta nelle fasi immediatamente precedenti la propria salita a bordo del treno.
Alla luce di quanto accertato lo straniero, venticinquenne, regolarmente soggiornante in Italia ed incensurato, veniva tratto in arresto per il delitto di traffico di stupefacenti.
(Polizia di Stato)