Un nuovo progetto di Rai3, andato in onda sabato 3 marzo alle 23.55, "Commissari - sulle tracce del male". Un programma nato da un'idea di Pino Rinaldi e che si avvale della collaborazione della Polizia di Stato.
Un racconto delle indagini svolte da alcuni investigatori della Polizia su alcuni casi di cronaca giudiziaria che hanno segnato profondamente il loro lato umano. Delitti, omicidi e violenze avvenuti in diverse città italiane, risolti grazie al lavoro di un gruppo di esperti investigatori.
Protagonista di ogni puntata e' l'investigatore che ha trattato il caso seguendone l'attività d'indagine. Sarà lui, intervistato da Pino Rinaldi, il volto e la voce portante di un racconto che sarà arricchito da immagini, materiale documentaristico e dal ricordo dell'esperienza diretta vissuta da alcuni dei collaboratori che hanno seguito il caso specifico al fianco dell'investigatore: colui che alla fine si è trovato faccia a faccia con il responsabile del reato.
IL DELITTO DELLA SIGNORA
Bologna estate 2006. Un'anziana signora, viene trovata morta nel suo modesto appartamento di periferia. Solo l'autopsia rivela pochi giorni dopo che si è trattato di un omicidio.
Il capo della sezione omicidi della squadra mobile, Lorenzo Bucossi, inizia una complessa attività di indagine che lo porta a ricostruire una scena del crimine inizialmente senza colpevoli ma che alla fine avrà un epilogo inaspettato.
Un vero delitto della porta accanto con il colpevole che si professa tutt'oggi innocente.
Nella serata di lunedi, personale del Commissariato di P.S. di Sassuolo è intervenuto nei pressi del passaggio a livello di via Pedemontana della linea ferroviaria Sassuolo – Modena, dove era stata segnalata, tramite numero di emergenza 112NUE, la presenza di un autocarro rimasto in panne sui binari, per un guasto al cambio.
Sul posto sono giunte in ausilio altre pattuglie. Alcuni agenti hanno provveduto a regolare il traffico automobilistico, che a quell'ora è particolarmente intenso, mentre altri, essendosi azionate le barriere automatiche del passaggio a livello, sono corsi incontro al convoglio proveniente da Modena, segnalando con le torce elettriche il pericolo ed evitando così la collisione con l'autocarro.
Scongiurato il peggio, con l'ausilio di un camion in transito, gli operatori di Polizia hanno provveduto a spostare dalla sede ferroviaria il mezzo in avaria, in modo che il treno potesse riprendere la marcia.
Una cittadina romena di anni 30, fermata dalla Squadra Volante in via Attiraglio per un controllo, è risultata inottemperante all'Ordine del Questore di Divieto di ritorno nel Comune di Modena della durata di 3 anni, notificatole nel giugno del 2017. Accompagnata in Questura per accertamenti più approfonditi, è stata denunciata in stato di libertà.
Un nigeriano, rintracciato dalla Squadra Volante presso il parco XXII Aprile, è stato deferito all'A.G. per inosservanza delle norme sugli stranieri, mentre due marocchini, entrambi di anni 34, sono stati denunciati per furto aggravato in concorso ai danni dell'Ipercoop all'interno del Centro Commerciale "I Portali".
I due stranieri, intercettati dal personale di vigilanza in servizio antitaccheggio, avevano asportato dai reparti di elettronica alcuni articoli, che avevano poi occultato all'interno dei propri giubbotti, per poi dirigersi nel reparto abbigliamento ed indossare ciascuno un paio di Timberland in vendita, sostituendole all'interno della confezione con le proprie scarpe usate.
Oltre 400 euro l'importo della merce rubata. I due, censurati ed irregolari sul territorio nazionale, sono stati altresì deferiti all'Autorità Giudiziaria per inosservanza delle leggi sugli stranieri.
Nella mattina di ieri (6 febbraio 2018 ndr), personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha effettuato mirati controlli straordinari presso internet point, esercizi pubblici e luoghi di aggregazione della città.
Gli accertamenti hanno interessato quattro bar, due internet point, la stazione ferroviaria e la stazione delle autocorriere.
24 le persone controllate, di cui 6 con precedenti di Polizia. Ad un cittadino nigeriano di 30 anni, irregolare sul territorio nazionale, sono stati notificati i provvedimenti di espulsione e l'ordine di lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni, emessi rispettivamente dal Prefetto e dal Questore di Modena.
Inoltre il 2 febbraio scorso, durante la normale attività di controllo del territorio, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, ha rintracciato un minore all'interno di una sala giochi ubicata nel centro cittadino e gestita da un cittadino cinese. La violazione, che prevede una sanzione amministrativa da 5.000 a 20.000 € e la sanzione accessoria della chiusura dell'esercizio da 10 a 30 giorni, è stata segnalata all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
Alle ore 14.25 del 22 gennaio le Volanti della Questura di Parma sono intervenute nel parco Cittadella dove, presso il chiosco, si era rifugiata una ragazza che affermava di essere molestata dal suo ex fidanzato.
Giunte immediatamente sul posto, nei pressi del chiosco vi era infatti il ragazzo in questione, che improvvisamente, notando le auto di servizio, si è dato alla fuga.
Inseguito dagli agenti a bordo delle auto di servizio, nella sua fuga repentina a piedi tra le auto, senza prestare attenzione ai veicoli che sopraggiungevano, ha terminato la fuga andando a sbattere su un'auto che transitava in Via Duca Alessandro, finendo in terra. Qui è stato finalmente bloccato.
Dai successivi accertamenti, il giovane è stato identificato per O.K., 25enne senegalese richiedente asilo politico e regolarmente residente in provincia ma domiciliato a Parma presso la comunità Betania, già conosciuto alla Polizia di Stato perché arrestato lo scorso 18 dicembre per atti persecutori e violenza sessuale in danno della sua ex ragazza, una 25enne parmigiana, nonché denunciato in stato di libertà per lesioni personali in danno dell'attuale compagno di lei. Il rapporto sentimentale con la ragazza sarebbe stato da sempre difficoltoso per la gelosia e le condotte vessatorie di lui.
A seguito di quell'episodio e della relativa udienza di convalida dell'arresto, il giorno seguente era stato scarcerato con l'applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con divieto di comunicare con lei con qualsiasi mezzo.
Nonostante la misura cautelare in atto, però, O.K. non avrebbe mai smesso di cercare di entrare in contatto con la ragazza, sia di persona che mediante diverse applicazioni telefoniche, nonostante la ragazza ne avesse bloccato il contatto.
Il 22 gennaio la ragazza aveva ricevuto una chiamata tramite l'applicazione "Google Duo" da parte dell'ex ragazzo, alla quale aveva risposto proprio per ribadire la volontà di non volere avere a che fare con lui in alcun modo. Lo stesso però aveva replicato dicendo che voleva stare con lei, che la voleva a tutti i costi e che non l'avrebbe lasciata in pace fino a che lei non avrei acconsentito ad accettare passivamente la sua volontà.
Terminata la telefonata, mentre la ragazza stava camminando verso il parco, era stata raggiunta alle spalle da O.K., che aveva tentato di intraprendere una conversazione con lei nonostante lei lo ignorasse ascoltando musica.
Una volta giunti presso il parco lei aveva continuato ad ignorarlo, come se non ci fosse, e lui infastidito dal suo comportamento si era innervosito, premendo con forza la sua fronte a quella della ex fidanzata e tentando di baciarla più volte in bocca con violenza.
Lei era riuscita ad evitare i suoi baci spingendolo via. Dopo quell'atto di violenza, lei si era diretta verso il chiosco bar, mentre O.K. le chiedeva di prestargli il suo telefono cellulare, cosa che lei aveva rifiutato di fare. Arrivata al chiosco, lei aveva chiesto al titolare del bar di custodirle il telefono cellulare poiché avevo paura che il ragazzo potesse prenderlo contro la sua volontà. Questi, dal canto suo, aveva continuato a seguirla e a starle accanto: dopo il colloquio con il titolare del chiosco, era poi diventato ancora più nervoso ed aveva iniziato a scalciare delle sedie lì presenti.
A quel punto il titolare del chiosco aveva chiamato il 113.
Acquisita pertanto la denuncia della ragazza e la testimonianza delle altre persone presenti, alla luce dei fatti e vista anche la flagrante violazione della misura cautelare, O.K. è stato tratto in arresto per i reati di atti persecutori, violenza sessuale e resistenza a Pubblico Ufficiale e condotto in carcere, dove è tuttora recluso in attesa di processo.
(Ingresso Monumentale Parco Cittadella - credit Parma1983)
Si sono svolti nella mattinata di venerdi scorso, controlli straordinari del territorio nel comune di Sassuolo, i servizi sono stati svolti anche con l'ausilio di 3 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia.
Diversi posti di controllo hanno interessato l'area cittadina e una Sala Slot, sita in via Regina Pacis è stata oggetto delle attività di verifica. Al termine della giornata sono state controllate 57 persone ed è stata impiegata una nuova tecnologia di controllo degli autoveicoli su strada, denominata "Sistema Mercurio", che riesce a verificare la provenienza furtiva di un autoveicolo durante la marcia.
La nuova piattaforma tecnologica della Polizia di Stato. E' un sistema che in maniera innovativa consente una interazione avanzata tra pattuglie e Sala Operativa. Attraverso flussi audio e video la centrale di coordinamento delle unità fruisce di tutte le informazioni riguardanti l'evento in corso: posizione della vettura, videoripresa in diretta ed ascolto delle comunicazioni audio della volante. La sala operativa riesce così ad interagire autonomamente con la pattuglia, accedendo da remoto, tanto alle funzioni di patrolling (videosorveglianza in diretta), quanto a quelle di downloading delle immagini e dei dati raccolti nel corso della vigilanza.
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Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha deferito all'autorità giudiziaria un cittadino italiano D.P. cl. 72 responsabile di furto di un cellulare, fatto avvenuto a seguito di un diverbio con un conoscente per motivi ancora da accertare
(Modena 6 gennaio 2018)
Sono stati resi noti ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, i dati dell'attività della Polizia di Stato in provincia di Modena riferibili tanto alla Questura quanto ai Commissariati distaccati di P.S. di Carpi, Mirandola e Sassuolo.
Persone arrestate: N. 346 rispetto alle 251 del 2016
Persone indagate in tato di libertà: 1980 rispetto alle 1833 del 2016
Controlli straordinari del territorio N. 520 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine rispetto ai 465 del periodo precedente: particolare attenzione è stata profusa nei confronti delle criticità rilevate in viale Gramsci.
Contrasto all'immigrazione clandestina: N. 247 espulsioni dal T.N. rispetto alle 226 del 2016;
Ordini del Questore 193 rispetto ai 143 del 2016;
Trattenimenti ai C.I.E. 6 rispetto ai 4 del 2016;
Accompagnamenti in frontiera 42 rispetto ai 38 del 2016;
Attività amministrativa
Permessi di soggiorno rilasciati N. 27454 rispetto ai 26491 del 2016;
Passaporti rilasciati: 21634 rispetto ai 21335 del 2016;
Porti di fucile rilasciati: 2071 rispetto 2335 del 2016.
Ordine sicurezza pubblica
Nel 2017 sono stati predisposti 2130 dispositivi per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, in tale contesto devono ricordarsi i gravosi servizi connessi alla visita pastorale di papa Francesco in Carpi e Mirandola; le due visite del Presidente della Repubblica Mattarella a Carpi e Mirandola e il noto evento del concertone di Vasco Rossi. Particolarmente significativi ed impegnativi i servizi di Ordine Pubblico connessi alle note vicende legate al settore della lavorazione delle carni ed alle iniziative di protesta connesse.
Delittuosità
In linea generale il numero dei delitti cala del 9% in ambito provinciale. Del 4% le rapine e dell11% i furti.
Per quanto riguarda invece i delitti rilevati dalla Polizia di Stato i furti passano da 4113 del 2016 a 3792 (furti con destrezza da 455 a 340; furti in abitazione da 1022 a 1083; furti in esercizi commerciali da 506 a 447; furti su auto in sosta da 685 a 589; furti di autovetture da 65 a 56); le ricettazioni passano da 69 del 2016 a 46 dell'anno corrente; in calo anche le truffe passate da 237 a 210.
Aumenta il numero delle persone deferite in stato d'arresto e a piede libero per reati inerenti gli stupefacenti attestati nel 2017 a 125 soggetti rispetto ai 79 del 2016.
Le sostanze stupefacenti sequestrate nel 2017 sono state:
cocaina kg. 4.200;
eroina kg. 6,611;
marijuana kg. 109.800;
hashish kg 11,700.
Tra le operazioni di maggiore rilievo si ricorda l'arresto per estorsione di un noto sindacalista responsabile di estorsione in danno di imprenditori operanti nel settore delle carni; l'individuazione dei responsabili dei tre omicidi avvenuti nel corso del 2017 avvenuti in due circostanze nel capoluogo ed in una circostanza a Sassuolo; l'individuazione ed arresto di una gang di albanesi dedita alla consumazione di furti in appartamento sul territorio provinciale con successivo arresto di 10 soggetti responsabili di numerosi furti; l'operazione Whine & Cheese con l'individuazione di una banda responsabile di furti di parmigiano reggiano ed altri prodotti tipici modenesi e da ultimo il grosso sequestro di stupefacente effettuato la settimana scorsa che ha consentito di arrestare un narcotrafficante e sequestrare oltre un quintale di stupefacente destinato ad altre piazze.
Protocolli per la legalità
Sono state sottoscritte con il Provveditorato agli Studi Provinciale tre iniziative in ambito educativo che porteranno a decine di incontri nelle scuole, alcuni già svolti, per promuovere le iniziative di legalità e contrastare le devianze giovanili.
In particolare si fa riferimento all'iniziativa #cuoriconnessi; il progetto Blue Box e il concorso PretenDiamo Legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa.
Un'ultima ma non meno importante menzione va fatta alle celebrazioni del 150° anniversario dalla istituzione del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi ed agli eventi che hanno interessato la città: il concerto della Banda della Polizia e la mostra fotografico\documentale presso il palazzo del Pio.
A tutti i presenti il Questore SANTARELLI ha augurato una felice conclusione del 2017 e buon inizio d'anno.
Nel corso della notte del 14 dicembre 2017, alle ore 4.50 presso l'area di servizio Secchia Ovest sita al km 156+450 carreggiata sud dell'autostrada A1, territorio del Comune di Modena, ed alle ore 5.15 presso l'area di parcheggio Castelfranco sita al km 176 sud A1, territorio del Comune di Castelfranco Emilia, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato: DI STEFANO Michele nato il 06/01/1964 ad Andria; CANNONE Francesco nato il 02/03/1964 ad Andria; PASTORE Antonio nato il 31/12/1979 ad Andria; ALBANO Antonio nato il 28/05/1952 ad Andria; CAPORALE Pasquale nato il26/05/1984 ad Andria; FUCCI Cosimo nato il 03/06/1974 ad Andria; LOPETUSO Nicola nato il 30/11/1954 ad Andria; DI BARI Savino nato il 02/11/1974 ad Andria; DIBISCEGLIA Salvatore nato il 21/09/1980 a Cerignola.
Mentre alle 9:00, nei pressi di Ancona, è stato arrestato ZINFOLLINO Nunzio, nato il 14.02.1991 a Trani, conducente del camion sul quale era stata caricata la refurtiva.
Ad operare sono stati gli uomini della Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale dell'Emilia Romagna, coadiuvati da personale della Sottosezione Polizia Stradale di Modena Nord e della Polizia Stradale di Parma, intervenuti a seguito del furto aggravato commesso tra le 01:00 e le 3:45 all'interno dell'area di servizio NURE Nord sita al km 166 dell'autostrada A21 in danno di un autotrasportatore in sosta notturna, cui erano stati sottratti 65 pneumatici marca Continental per autocarri, per un valore di oltre 50.000 €.
L'indagine che ha permesso di sgominare questo pericolosissimo sodalizio criminale è stata avviata dall'Ufficio Polizia Giudiziaria di Bologna a seguito di un furto verificatosi il 4.10.2017 presso l'area di servizio Sillaro Ovest, da cui è scaturito il procedimento penale nr. 24289/17 mod.44, in carico al Dott. Michele MARTORELLI, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Bologna.
Il gruppo, come hanno permesso di accertare le indagini, per evitare di essere individuato non soggiornava mai in strutture alberghiere, preferendo sobbarcarsi il viaggio di andata e ritorno tra Andria e le province di Bologna, Alessandria, Pavia e Piacenza, dove agivano almeno dal mese di ottobre.
La loro attenzione era tale, per cui, anche in caso di sosta durante il tragitto, lasciavano comunque qualcuno a guardia dei veicoli per evitare che gli inquirenti potessero piazzare dei segnalatori GPS, attenzione che comunque non ha evitato alla Polizia Stradale di venirne a capo.
I malviventi, seguiti dal personale operante hanno fatto un primo tentativo in un'area di servizio in provincia di Brescia. Non avendo trovato nulla di appetibile si sono spostati in provincia di Piacenza, precisamente nell'area di servizio NURE Nord, sita sull'autostrada A21, nel territorio del comune di Piacenza, dove intorno all'una di notte hanno individuato l'autotreno carico di pneumatici marca Continental per autocarri, sul quale stava riposando un autista di nazionalità ceca.
I malviventi, in poco meno di tre ore, sono riusciti a sottrarre 65 pneumatici, senza che l'autista si accorgesse di nulla. Durante il furto attorno all'area di servizio erano stati schierati dei cosiddetti "pali", mentre due autovetture facevano costantemente la spola nella tratta autostradale, per evitare brutte sorprese da parte della Polizia. Ultimato il furto e recuperati i complici, la compagine si è diretta verso sud.
Dato l'orario, il traffico pesante era già ripreso in modo intenso, circostanza per cui, una volta immessisi sulla A1, gli operatori hanno dovuto adottare ulteriori cautele per intervenire in sicurezza.
Il dispositivo è scattato in zona Modena, dove una prima macchina, sulla quale viaggiavano cinque malviventi, è stata fatta entrare nell'area di servizio Secchia Ovest. Gli occupanti sono stati immediatamente bloccati e condotti nella vicina Sottosezione.
La seconda macchina è stata costretta a fermarsi all'interno dell'area di parcheggio Castelfranco e, anche qui, i quattro occupanti sono stati subito bloccati, per poi essere a loro volta condotti presso la caserma di Modena Nord.
Nel caso dell'autocarro, anch'esso già individuato, per evitare che l'autista nel tentativo di sottrarsi all'arresto potesse provocare danni irreparabili agli operatori e agli utenti in transito, si è preferito pedinarlo a distanza, in attesa del momento giusto.
L'uomo, ha proseguito la marcia fino a un'area di servizio di Ancona, dove si è fermato per riposare. Non è riuscito nell'intento, poiché il personale dell'Ufficio P.G. bolognese, coadiuvato da quello del Compartimento di Ancona è intervenuto traendolo in arresto e recuperando la refurtiva.
Erano da poco passate le 11 di sabato scorso, quando una giova coppia di viaggiatori in transito dalla stazione di Parma si accorgevano di essere stati derubati. Insospettiti per aver sentito pronunciare alle loro spalle la frase "...hai visto?..." la ragazza ha verificato che le era stato sottratto lo smartphone dalla borsetta. Prontamente si recarono al Posto di Polizia Ferroviaria di Parma fornendo entrambi una accurata descrizione del sospettato.
Sono scattate così ricerche del sospettato, anche attraverso l'utilizzo del circuito di sorveglianza, riuscendo a intercettare e a fermare il sospettato.
In effetti, il sospettato, era in possesso di uno smartphone che la ragazza riconosceva e le foto al suo interno ne confermavano la proprietà.
L'autore del fatto, cittadino straniero trentacinquenne, regolarmente soggiornante nel territorio provinciale, veniva pertanto tratto in arresto per il delitto di furto aggravato ed il cellulare restituito alla proprietaria.
Il giovane senegalese, già noto alle forze di polizia per la recente commissione di reati contro il patrimonio, veniva condotto presso il Tribunale di Parma per l'udienza di convalida dell'arresto e la celebrazione del rito direttissimo.
Il Giudice convalidava l'arresto disponendo l'immediata liberazione dello straniero e in attesa della valutazione di ammissibilità di riti alternativi espressamente richiesta dalla difesa, rinviava il processo al 27 novembre.
Polizia di Stato: nigeriano risottoposto alla custodia cautelare in carcere e un albanese imbarcato con scorta per Tirana.
Un nigeriano B.O. di 32 anni è stato tratto in arresto dagli uomini della sezione catturandi della Squadra Mobile in esecuzione di provvedimento del Tribunale di Modena che ha disposto la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari ed il ripristino della custodia in carcere.
L'uomo era stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile per reati inerenti gli stupefacenti, in quanto trovato in possesso di shaboo, nell'ambito dei controlli straordinari effettuati al parco XXII Aprile.
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Questa mattina con scorta internazionale personale dell'Ufficio Immigrazione ha rimpatriato a Tirana un cittadino albanese E.J. di anni 41, sottoposto a detenzione domiciliare in Serramazzoni, per reati contro il patrimonio.
L'albanese con i due poliziotti si è imbarcato questa mattina su un volo partito dall'aeroporto Marconi di Bologna per Tirana dove verrà consegnato alle autorità albanesi.