Norris ha indubbiamente dominato ma la sua corsa è stata tutt’altro che esente da errori. Per due volte con la sua McLaren ha baciato le barriere ma la sua vettura ha resistito. L’accoppiata Norris-McLaren è al momento, in termini di velocità pura, lo stato dell’arte della categoria. Oggi però l’inglese ha avuto bisogno di quel pizzico di fortuna che, come sappiamo, aiuta gli audaci. Non ha da attribuire meriti alla dea bendata invece Verstappen. L’olandese è stato perfetto. La sua Red Bull ormai è la terza (in alcuni casi quarta) vettura in termini prestazionali ma nelle mani del tre volte iridato non sembra. Il secondo posto odierno è oro colato per un pilota che sta spremendo ogni risorsa dalla sua monoposto cercando di perdere meno punti possibili in classifica, salvaguardando quel tesoretto guadagnato con le vittorie di inizio stagione. Alla fine della corsa Max trova il tempo per ringraziare Ricciardo. L’australiano, nelle retrovie, è stato fatto rientrare ai box nel finale per fargli montare gomme fresche così da togliere a Norris il punto addizionale del giro veloce (il divario Verstappen-Norris è ora pari a 52 lunghezze). Chissà se il classe 1989, con otto vittorie all’attivo, riuscirà con questo favore a salvare un sedile che sembra ormai destinato alla giovane promessa Liam Lawson. A tutti mancherebbe la gioia che Daniel porta nel paddock ma la Formula 1 resta uno sport in cui per eccellere devi essere veloce ed affidabile, qualità che adesso il pilota di Perth sembra non possedere più. 

 

 

Piastri e le Ferrari sono le delusioni del weekend. In qualifica Oscar è stato “asfaltato” da Norris: solamente quinto a fronte della bella pole position artigliata dal compagno. La sua corsa ha risentito quindi della posizione occupata in griglia di partenza. La terza piazza finale, ottenuta con questa McLaren, a oltre quaranta secondi dal vincitore, è una vera disfatta per il vincitore del GP di Baku. Anche le Ferrari sono naufragate in qualifica. Con gomme troppo fredde Sainz si è malamente schiantato contro le barriere. Il suo incidente ha comportato l’esposizione della bandiera rossa. Con l’unica Ferrari superstite Leclerc, in concerto con la squadra, ha gestito male gli pneumatici compiendo anch’egli un errore che gli è costato l’annullamento del giro. Risultato: entrambe le Rosse in quinta fila dello schieramento di partenza e corsa compromessa. Il quinto posto del monegasco ed il settimo dello spagnolo sono un bottino amaro per una squadra che continua (nelle dichiarazioni) ad ambire al titolo costruttori. 

 

 

Fra i migliori del fine settimana figura certamente Nico Hulkenberg. Il tedesco ha portato la sua Haas su livelli altissimi: sesto in qualifica, nono in gara. Adesso la squadra americana soffia sul collo alla Racing Bulls, sesta il classifica ma in grossa difficoltà prestazionale da diverse gare.