Domenica, 29 Settembre 2024 20:09

ELMS, Mugello: buona la prima! In evidenza

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ELMS, Mugello: buona la prima! Fotografia Matteo Landi

Sul circuito del Mugello è andata in scena, per la prima volta, la European Le Mans Series. Una gara ricca di sorpassi e colpi di scena ha deliziato il numeroso pubblico accorso sul tracciato toscano. Fra i vincitori, nella LMP2, vi è il nostro Matteo Cairoli. Nelle GT svetta la Ferrari 296 del Kessel Racing.

di Matteo Landi

Sorpassi a valanga, colpi di scena, incidenti, varie safety car e pure una bandiera rossa. Nel bene e nel male sul circuito del Mugello la European Le Mans Series non si è fatta mancare nulla. Sulle sei gare che compongono il campionato di contorno alla mitica 24 ore di Le Mans (che fa parte del World Endurance Championship) ben due quest'anno si sono disputate sul territorio italiano: il 7 luglio la terza corsa del calendario si è svolta ad Imola, e questo weekend, per la prima volta nella storia della ELMS, in Toscana al Mugello. Meno di venti Euro per il biglietto che permetteva di assistere alle quattro ore di gara dalla tribuna, dal prato o dalla terrazza dei box, con la preziosa aggiunta, compresa nel prezzo, della pit walk (camminata in pit lane con tutti i piloti schierati in corrispondenza del loro box per salutare i tifosi offrendo loro autografi) ed addirittura della grid walk: a quanti piacerebbe camminare fra le vetture schierate in griglia di partenza prima della gara? Bene, eccovi serviti. Ancora le cifre non sono disponibili ma un importante numero di spettatori è accorso ad assistere ad una gara priva di lustrini e rock star ma ricca di sorpassi e sportellate, rombi (il "latrato" del motorone Gibson dei prototipi LMP2 è micidiale, altro che il moderno e avvenieristico ibrido...) e puzza di dischi freno. A dimostrazione che basta tenere bassi un po' i prezzi per avvicinare il pubblico sano degli appassionati vecchi, nuovi e futuri alle piste, facendo comprendere loro che oltre alla Formula 1 (ed al WEC, sia lodato) c'è dell'altro.

Nella categoria LMP2 (Le Mans Prototype 2) ha svettato il trio del team Iron Lynx – Proton, composto dai piloti Jonas Ried, Maceo Capietto ed il nostro Matteo Cairoli, scattati dalla pole position. Le varie safety car hanno rimescolato le carte ma alla fine il comasco, montato in vettura per l'ultima frazione, ha portato la sua Oreca 07 davanti a tutti, vincendo pure, ovviamente, la classifica assoluta. Classe 1996, già vincitore del Porsche Carrera Cup Italia del 2014, con un'enorme esperienza sulle vetture a ruote coperte, rimane comunque fuori dalla lotta per il titolo 2024. In testa alla classifica vi sono Jonny Edgar, Louis Deletraz ed il noto Robert Kubica (oggi quinti). Se il polacco dovesse riuscire a trionfare andrebbe a mettere il sigillo su una stagione straordinaria, che lo ha visto pure race winner nel WEC con la Ferrari Hypercar di AF Corse. L'ultima corsa, a Portimao, decreterà il vincitore della serie. Sul podio odierno della LMP2 sono saliti pure Matthias Kaiser, Olli Caldwell e Alex Lynn della Algarve Pro Racing e, terzi, Oliver Gray, Clement Novalak e l'italiano Luca Ghiotto. Nella categoria "propedeutica" LMP3, hanno svettato, con il loro prototipo Ligier del Team Virage, Julien Gerbi, Bernardo Pinheiro e Gillian Henrion.

Non da meno e forse ancor più appassionante è stata la gara della classe LMGT3. Le Iron Dames hanno fatto il bello ed il cattivo tempo, al volante della loro Porsche 911 GT3 R. La sfuriata iniziale della belga Sarah Bovy l'aveva prima issata in testa alla classifica di classe e poi le aveva permesso di prendere il largo. Una safety car arrivata nel momento sbagliato aveva inizialmente disturbato i piani del trio rosa, poi la frazione corsa dalla svizzera Rahel Frey ha mandato a repentaglio ogni velleità di successo. Due tamponate involontarie hanno condizionato pesantemente la loro gara. La prima ha generato lo schianto terribile in pieno rettilineo della vettura di Claudio Schiavoni. A dire il vero il pilota della Proton Competition è quantomeno corresponsabile dell'urto, considerando che avrebbe dovuto farsi da parte per il doppiaggio già da diverse curve. Un'incomprensione ha quindi mandato pesantemente a muro l'italiano, illeso, rallentato la Frey e generato l'interruzione momentanea della corsa, vista la notevole quantità di detriti sparsi sul rettilineo. La pilota Porsche poco dopo ha tamponato pure l'Aston Martin n.59 del Racing Spirit of Leman al momento del rallentamento improvviso di quest'ultima dovuto all'inizio del regime di Virtual Safety Car. Con la vettura danneggiata e ritardata dai contatti poco ha potuto nell'ultimo stint Michelle Gatting. La classe GT ha visto quindi trionfare la Ferrari 296 n.57 del Kessel Racing condotta da Takeshi Kimura, Esteban Masson ed il forte ed esperto brasiliano Daniel Serra, ora in testa anche al campionato, autore di un ultimo stint impressionante e tutto all'attacco. Notevole il sorpasso che lo ha portato alla vittoria, aprendo la festa dei vincitori e chiudendo quella di tutti gli appassionati, deliziati dal bellissimo spettacolo offerto oggi dalla ELMS sul meraviglioso tracciato del Mugello.

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