di Matteo Landi 2 ottobre 2022 -
Partiamo pure dal fatto che le regole non sembrano uguali per tutti. La doppia infrazione di Perez avrebbe meritato una giusta sanzione, come i precedenti starebbero ad indicare. Il messicano, con merito in testa alla gara, non ha rispettato la giusta distanza dalla safety car in ben due occasioni, ma i commissari non solo non lo hanno subito penalizzato adeguatamente, ma hanno addirittura atteso la fine della gara per potersi confrontare con il pilota Red Bull, nonostante l'evidenza dell'infrazione. Una penalità di dieci secondi da aggiungere al tempo di gara avrebbe relegato Perez al secondo posto, consegnando la vittoria a Leclerc. Una reprimenda e soli 5 secondi di penalità non hanno invece cambiato l'esito, che è rimasto quello della pista, e per la Ferrari c'è ben poco da festeggiare, in quanto ancora una volta qualcosa è andato storto, proprio quando poteva e doveva arrivare una vittoria liberatoria, il trionfo che fa morale.
Ancora una pole position non trasformata in vittoria
Undici pole position stagionali, un'impresa che riporta Maranello all'Era di Schumacher, Brawn e Todt. Frutto di una vettura nata bene, cresciuta peggio, ma che consente ancora delle vette velocistiche di altissimo livello, ben guidata da due piloti che sul giro secco rendono al meglio. La vittoria sembrava andare verso Maranello, con Verstappen costretto all'ottava posizione in griglia a causa di un terribile errore di valutazione del suo box. Perez in prima fila ma battuto d'un soffio da Leclerc, Sainz in seconda superato però da Hamilton. Su una pista che andava ad asciugarsi molto lentamente potevano esserci le condizioni per una gara lineare, se Leclerc fosse rimasto in testa allo start avrebbe dovuto mantenere alta la concentrazione, ma per Perez il sorpasso sarebbe stato tutt'altro che agevole. La gara si è infatti svolta a lungo senza l'autorizzazione all'utilizzo del DRS, a causa dell'asfalto prima bagnato, poi umido. I sogni di gloria Ferrari sono purtroppo naufragati subito dopo lo spegnimento dei semafori. Leclerc scatta bene ma non chiude la porta a Perez, che coglie l'occasione e si infila indisturbato involandosi in testa. Virtual Safety Car, Pace Car, incidenti, testacoda, nonostante la vitalità della gara Charles non ha più trovato l'occasione per superare il messicano. Nel giorno peggiore di Verstappen, sciupone e solo settimo al traguardo, e di Hamilton, nono dopo una valanga di errori, la Ferrari ottiene un doppio podio che lascia l'amaro in bocca, battuta dall'unico avversario degno di nota.
Red Bull nel mirino. Budget cap alla resa dei conti
Red Bull vince ancora, anche quando Verstappen non si esibisce nella solita proverbiale rimonta. Sulla compagnia austriaca aleggia però lo spettro di una possibile pesante sanzione. Ancora manca l'ufficialità ma le indiscrezioni che arrivano da varie squadre danno per certo lo sforamento dei limiti al budget (2021) imposti dalle regole. Aston Martin dovrebbe aver superato il tetto di meno di 5 milioni di Euro, limite entro il quale è eventualmente prevista una sanzione pecuniaria, mentre per Red Bull si parla di cifre più importanti, per le quali, in teoria, sono previste anche sanzioni sportive (dalla reprimenda alla squalifica). Il budget cap, imposto per provare ad avvicinare le prestazioni delle varie vetture, limitando gli sviluppi e le spese, e per rendere appetibile la stessa F1 a nuovi team (ma ricordiamo che il Team Andretti, nonostante le risorse di cui dispone, è ancora alla porta in attesa del via libera per lo sbarco nella massima Formula...), è alla resa dei conti. E con esso la F1 stessa. Che succederà adesso? Saranno, dovessero essere confermate queste infrazioni, Aston Martin e Red Bull sanzionate o tutto finirà con due belle multe ed una tirata d'orecchi? Restiamo in attesa.
Gran gara per Ricciardo e Vettel. Schumacher sfortunato
Avrebbe meritato più gloria Mick Schumacher, ancora senza un contratto per il 2023. Il tedesco era rimasto lontano dai guai e pareva pronto ad accaparrarsi qualche punto iridato, visti i tanti ritiri odierni. La sua gara tuttavia è stata distrutta da una ruotata ricevuta dal rimontante Russell, ed il figlio d'arte non è così andato oltre il 13esimo posto finale, nonostante avesse lungamente navigato nei pressi di Ricciardo, gran quinto al termine di una gara che ci si augura gli regali la fiducia di cui ha bisogno per poter tornare al livelli che gli competono (anche l'austrialiano il prossimo anno rischia di rimanere senza sedile). Anche se battuto dal compagno di team Stroll, pure Vettel è stato autore di un'ottima corsa, terminata ottavo dopo molte lotte. Singapore 2022, da Perez, spesso in difficoltà nei confronti delle prestazioni del team mate Verstappen, alle belle prestazioni dei veterani Ricciardo e Vettel, sarà ricordata come la gara delle rivincite (Ferrari a parte).