Al via, nei prossimi giorni, la nuova edizione della Start Cup Emilia Romagna, il concorso dedicato alla creazione di nuove imprese promosso da Aster (l'agenzia regionale per la promozione dell'innovazione), che vede in prima linea, in ambito locale, l'Amministrazione comunale e Piacenza Expo.

Piacenza, 19 maggio 2014

Il successo registrato nel 2013 dalla "sezione speciale" realizzata nella nostra città, con il coinvolgimento dei soggetti istituzionali, delle agenzie di sviluppo e degli incubatori di impresa, ha determinato un nuovo modello organizzativo per l'iniziativa in tutta la regione.
La prima fase del concorso sarà finalizzata alla selezione delle idee imprenditoriali: i partecipanti dovranno iscriversi tramite il sito www.startcup-emilia-romagna.it (in fase di attivazione) per prenotare i colloqui che si svolgeranno a Bologna il 4 e 5 giugno, nell'ambito dell'evento R2B – Research to Business e a Piacenza il 12 giugno, in piazza Cavalli. La presentazione della propria idea ai valutatori è propedeutica all'invio delle domande per via telematica, che dovrà avvenire entro il 30 giugno.
Verranno quindi scelte 40 proposte, i cui autori potranno partecipare a una due giorni di approfondimento da cui verranno ulteriormente scremati i partecipanti: le migliori 20 idee saranno ammesse allo stadio successivo, che prevede una settimana di formazione per la messa a punto di tutti gli aspetti connessi al prodotto, all'elaborazione di business plan, nonché per la creazione di una rete e i contatti con imprenditori di successo. Al termine, dieci progetti passeranno alla fase finale della Start Cup, nella cui giornata conclusiva i tre vincitori assoluti potranno presentarsi a una platea di investitori, operatori specializzati e giornalisti.
I primi tre che dimostreranno una consolidata relazione con il sistema regionale della ricerca avranno un riconoscimento economico, l'accesso a un percorso formativo e al Premio nazionale per l'Innovazione. E' inoltre previsto un premio aggiuntivo, "Climate Kic", per il primo classificato in ambiti di interesse della Comunità per l'Innovazione della Conoscenza, con contributo in denaro e, per i primi 12 classificati, due giornate di formazione con esperti internazionali. Per i primi tre, inoltre, vi sarà l'accesso alla fase finale della "European Business Ideas Competition", all'Innovation Festival di Valencia (29-31 ottobre), oltre al diritto di accesso all'Acceleration Programme di KIC (in regione o all'estero).
I partecipanti piacentini potranno inoltre competere per premi aggiuntivi in denaro, eventualmente sommabili ai contributi economici già messi a disposizione dalla Regione. Inoltre, l'Amministrazione comunale agevolerà l'individuazione di spazi per la start-up di impresa e segnalerà ai vincitori una convenzione favorevole per l'accesso al credito.
Ulteriori informazioni saranno on line a breve sui siti web del Comune di Piacenza, di Piacenza Expo e di Aster.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Oltre al segretario generale Gianluca Zilocchi, viene confermata, Stefania Bollati (Fp) ed entra Ivo Bussacchini (Fiom). Colla (segr. gen Cgil E-R): "Fase nuova con impianto politico e progettuale importante per Piacenza" -

Piacenza, 19 maggio 2014 -

Il Comitato direttivo della Camera del Lavoro di Piacenza ha votato nel primo pomeriggio di lunedì 19 maggio la nuova Segreteria Confederale della Cgil di Piacenza: con quasi il 90% dei voti favorevoli, l'assise che raggruppa tutte le categorie e la sensibilità della Cgil ha deciso per una Segreteria a tre, più "snella" - negli ultimi anni la Segreteria è stata composta da cinque membri.

Oltre al segretario generale Gianluca Zilocchi, viene confermata Stefania Bollati, 43 anni, piacentina, segretaria generale Funzione Pubblica Piacenza. Con Zilocchi e Bollati entra in Segreteria Ivo Bussacchini, 43enne, segretario generale Fiom Piacenza.

Dopo un confronto molto partecipato in cui i membri del "parlamentino" Cgil hanno messo sul tavolo spunti e riflessioni sull'attuale fase politica e sindacale, è partita la consultazione sulla Segreteria. "L'impianto politico e progettuale di Zilocchi – riassunto in un documento conclusivo votato all'unanimità - ha messo in evidenza un lavoro collegiale di questa Camera del Lavoro, importante per questa città e per la Cgil dell'Emilia-Romagna" ha commentato il segretario generale della Cgil Emilia-Romagna Vincenzo Colla dopo che sono stati resi noti i dati delle votazioni.
Hanno votato a favore della Segreteria a tre composta da Zilocchi, Bollati e Bussacchini 47 dei 53 votanti, 2 gli astenuti e 4 i voti contrari.
Il prossimo passo sarà l'assegnazione delle deleghe, che verranno rese note nei prossimi giorni.
Nel corso della seduta, il Direttivo ha approvato all'unanimità un Ordine del Giorno proposto da Bruno Carrà (responsabile ufficio stranieri) in cui si sottolinea il lavoro dei pensionati iscritti allo Spi che hanno imbastito dei corsi d'italiano per i profughi.

(Fonte: Ufficio stampa CGIL )

Roberto Manzoni, già presidente di Confesercenti E.R., è stato rieletto alla presidenza della Fismo nazionale, l'organizzazione sindacale che rappresenta le piccole e medie aziende che si occupano della distribuzione al dettaglio di articoli di abbigliamento, tessile, calzature, pelletteria e accessori moda.

Parma, 16 maggio 2014 -

A livello nazionale, nel primo bimestre 2014 si contavano 131.682 imprese nel comparto tessile, dell'abbigliamento e delle calzature, contro le 158 mila del 2011, con una riduzione quasi del 17%. In termini assoluti le cinque città con saldi negativi più alti nei primi due mesi del 2014 sono: Roma, Napoli, Torino, Milano e Brescia.
Il 2013 si è chiuso con un saldo negativo tra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni di quasi 6.000 unità a cui si aggiungono le 2.342 imprese scomparse durante lo scorso anno. Da gennaio 2013 ad oggi le cessazioni sono state 14 mila e 500, più di 34 al giorno.
I dati sui consumi delle famiglie italiane, infatti indicano che negli ultimi 2 anni c'è stato un vero tracollo, pari al 15% in meno; il totale dei consumi è diminuito nello stesso periodo di 6,6 punti percentuali. Da prima della crisi ad oggi ciascun italiano ha ridotto la propria spesa in abbigliamento e calzature di circa 150 euro.
Relativamente invece all'Emilia Romagna, nel primo bimestre 2014, le imprese registrate sono in totale 8.437; 46 le nuove aperture e 223 le chiusure, per un saldo di -177 attività, con una variazione percentuale delle imprese registrate tra dicembre 2013 e febbraio 2014 del -1,7% e febbrario 2013 e 2014 di – 2,5%.

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"L'abbigliamento nella nostra regione, purtroppo, sta scontando la crisi che ha investito l'intero Paese– ha spiegato Roberto Manzoni, presidente della Fismo. Le abitudini dei nostri corregionali in fatto di consumi, sono cambiate profondamente. L'abbigliamento non è più tra le priorità d'acquisto e tra gli status symbol come alcuni anni fa, ed anche il modo di acquistare si è profondamente modificato con l'affermarsi dell' ecommerce, la crescita dei siti specializzati ed il proliferare degli outlet anche nella nostra regione. A tutto ciò si sono aggiunti terremoti, alluvioni, grandinate, trombe d'aria: ora ci aspettiamo, se non la ripresa economica, un po' di serenità anche se, purtroppo i dati odierni del PIL non prospettano una ripresa dei consumi L'Emilia Romagna vanta un settore di qualità ed eccellenza che deve essere supportata dalla formazione e promossa e valorizzata. Ma per consentire tutto ciò è necessario anche il sostegno delle Istituzioni e dell'intero sistema paese, che deve rivedere le politiche fiscali e del lavoro per consentire a questa importantissima voce economica di poter stare su un mercato sempre più globalizzato".

(Fonte: Ufficio Stampa Confesercenti Emilia Romagna)

 

Modena prima in regione nei progetti di alternanza ma in sofferenza per dispersione scolastica -

Modena, 16 Maggio 2014 -

Grande successo di partecipazione per il 2° MEETING Scuola- Lavoro organizzato da CNA Modena ieri, giovedì 15 maggio a cui hanno preso parte direttori scolastici, professori, imprenditori e operatori di CNA impegnati nel confronto che ha avuto per argomento tutti gli strumenti della cosiddetta alternanza scuola-lavoro, cioè stage, tirocini, apprendistato e formazione professionale.
Tra i numerosi relatori l'Assessore provinciale Cristina Ceretti è intervenuta sull'attuale tema della Garanzia Giovani: un progetto dell'UE che mette a disposizione risorse per collocare i neet (giovani fra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano) attraverso diverse forme di occupazione come tirocini, apprendistato, autoimpiego o formazione. Lo scenario del mercato del lavoro con le opportunità di collocamento è stato illustrato invece da Sara Reggiani (Responsabile CNA dei rapporti con la scuola) che ha presentato le azioni positive realizzate da CNA e dai propri imprenditori presenti nei CTS (comitati tecnico scientifici) delle scuole, trattando i temi dell'orientamento per gli studenti, della formazione fatta dagli imprenditori e delle testimonianze dei fabbisogni occupazionali. Azioni importanti, se si pensa che una recente indagine svolta dal Censis ha evidenziato come sei ragazzi su dieci che abbiano conseguito il diploma in un istituto tecnico, siano poi stati assunti nella stessa impresa dove hanno svolto lo stage.
"Ritengo che la "contaminazione" scuola-impresa – ha affermato il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Silvia Menabue - sia una possibile risposta alla crisi occupazionale. Dai dati illustrati, le performance modenesi spiccano in quanto ad efficacia dei meccanismi di alternanza, visto che la nostra provincia è al primo posto in regione, sia per progetti approvati, sia per numero di scuole e studenti coinvolti. Le dolenti note emergono, però, sul piano della dispersione scolastica: secondo il dossier di "TUTTOSCUOLA", a fronte di una media di dispersione nazionale del 27,6%, la provincia Modena raggiunge il 30,6% (3 punti peggio della media nazionale). Questo evidenzia come, da un lato, il sistema scolastico soffra ancora di una certa autoreferenzialità e dall'altro come il sistema datoriale fatichi ad interagire con la scuola". La Responsabile delle Politiche del Lavoro di CNA Modena Claudia Zagni, ha lamentato la mancata entrata in vigore del decreto interministeriale sull'apprendistato a scuola per i ragazzi delle quarte e quinti classi degli istituti superiori, provvedimento che rappresenterebbe un'ottima opportunità per reintrodurre l'apprendistato per i minorenni (diminuiti del 41% fra il 2011 e il 2012) e integrare concretamente la qualifica di alunno con quella di apprendista durante il percorso scolastico. Tutti d'accordo, infine, sulla necessità di condividere un modello di alternanza che aiuti scuola e imprese a superare la burocrazia e che definisca per tempo le azioni di alternanza necessarie preparando alla formazione sulla sicurezza e alla distinzione tra adempimenti a carico della scuola e quelli a carico dell'impresa, come ha sottolineato Ivan Bignardi di ASQ, auspicando la costituzione di un gruppo di lavoro fra ASL, DTL, scuole e associazioni datoriali per individuare soluzioni in grado di andare in questa direzione.

Il confronto comunque non si fermerà qui, ma proseguirà nei comitati tecnico scientifici dei diversi istituti della nostra provincia.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Il Presidente Dallari: "Nel 2014 a Reggio pressione fiscale al 60%. In queste condizioni artigiani e pmi non possono ripartire" -

Reggio Emilia, 16 maggio 2014 -

Come sarà nel 2014 il peso complessivo del fisco (il Total Tax Rate) sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani? Il Centro Studi CNA lo ha misurato e quantificato, andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione. Il risultato di questo lavoro capillare è il primo "Osservatorio permanente sulla tassazione di artigiani e piccole e medie imprese in 112 Comuni d'Italia".

L'Osservatorio, presentato a Roma in occasione del convegno "Comune che vai tassa che trovi", raccoglie tutti i dati fiscali del 2011, del 2012 e del 2013, comparati con le previsioni di quello che succederà nel 2014. Il dato medio della pressione fiscale complessiva in Italia nel 2014 attesta un 63,1%. I dati provinciali collocano Reggio Emilia all'88° posto della classifica con una media del 60% (-0,4% rispetto al 2013).

Per quanto riguarda il Tax Free Day, ovvero fin dove arriva in dodici mesi la mano del fisco sulle pmi, a Reggio si lavora fino all'8 agosto solo per poter pagare le imposte, ben 12 giorni in più rispetto al 2011. Una bella differenza rispetto alle prime in classifica Cuneo e Carbonia dove il fisco si ferma rispettivamente al 25 e al 26 luglio.

Triste risultato anche per il reddito disponibile che resta alle imprese dopo aver pagato le tasse: tenendo a riferimento come modello un'impresa manifatturiera individuale, con un laboratorio di 350 mq, un negozio di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro/anno e un reddito d'impresa di 50mila euro/anno, l'Osservatorio CNA ha collocato Reggio Emilia al 26° posto con soli 19.982 euro su 50mila con una variazione rispetto al 2011 di 1.663euro (-7.7%).

"Una fotografia dell'economia reggiana non certo confortante – sottolinea il presidente provinciale CNA Nunzio Dallari – ma che non si attesta su livelli drammatici. In regione siamo la provincia che tratta fiscalmente meglio artigiani e pmi, eppure quel 60% di pressione fiscale è davvero troppo alto per poter pensare a una ripresa economica. Governo e amministrazioni comunali devono impegnarsi per ridurre il carico fiscale a livelli accettabili per permettere nuove assunzioni e investimenti".

CNA non si limita a osservare e analizzare la situazione economica italiana e sulla base dei dati raccolti avanza 8 proposte su fisco, artigiani e pmi:
attivare un fondo unico (con entrate provenienti da lotta all'evasione, riduzione della spesa pubblica e risistemazione delle tax-expenditures) che per ridurre la pressione fiscale su imprese e lavoro;
rivedere la tassazione Irpef riducendo l'aliquota all'aumentare del reddito dichiarato;
aumentare la franchigia dall'imposizione Irap a 25mila euro;
rivedere i criteri per l'attribuzione dei valori catastali degli immobili;
ridurre il peso dell'Imu sugli immobili strumentali d'impresa destinati ad attività produttive;
rendere deducibile l'Imu dal reddito d'impresa e dall'Irap;
rendere obbligatorie tariffe Tari commisurate a quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica;
semplificare e ridurre gli adempimenti burocratici sia a livello centrale che locale.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Un'analisi di CNA Nazionale su 112 comuni italiani. Piccoli imprenditori al lavoro sino al 19 agosto per pagare le tasse nazionali, regionali e comunali -

 

Modena, 15 Maggio 2014 -

Cinquantesima in Italia per pressione fiscale complessiva (Total Tax Rate:TTR), al 63esimo posto della classifica nazionale per reddito disponibile (cioè, dopo averci pagato le relative tasse). E' questo il piazzamento del comune di Modena tra i 112 comuni classificati dal Centro Studi di CNA nazionale in merito al peso delle imposte gravanti sulle imprese artigiane nel 2014.
La Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola Impresa ha calcolato il livello della tassazione effettiva gravante su un'azienda tipo, individuata da alcuni parametri (impresa manifatturiera individuale con laboratorio più negozio per complessivi 525 mq, cinque dipendenti, quattro operai e un impiegato, un fatturato di 430.000 euro e un reddito d'impresa di 50.000 euro), scoprendo che, mediamente, nel 2014, questa azienda pagherà in tasse il 63,1% (nel 2011 eravamo al 59,1%), valore a cui si giunge sommando le tasse nazionali, regionali e comunali.
Ma, dato che la statistica risponde alla famosa distribuzione del pollo, accanto a situazioni relativamente virtuose come quelle di Cuneo (la più economica, a quota 56,2%, Carbonia (56,5%) e Sondrio (56,9%), scopriamo città davvero esose come Roma, al top della graduatoria a quota 74,4%, seguita a brevissima distanza da Bologna e Reggio Calabria, appaiate a 74,2%.
Quanto a Modena, il nostro capoluogo lo troviamo più o meno nel mezzo, al 50esimo posto con un TTR del 63,1%, in compagnia di Bergamo, Fermo e Monza, con un aumento di un decimale rispetto al 2013.

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Una crescita impositiva risibile, è vero, ma che stride di fronte alla constatazione che in tre comuni su quattro, nel campione dei 112 capoluoghi di provincia analizzati, quest'anno si registrati invece una riduzione rispetto al 2013.
Limitando il confronto alla Regione Emilia Romagna, con la sola esclusione di Piacenza, Modena la ritroviamo al quinto posto, più "risparmiosa", in termini di tasse, di Bologna (seconda con 74,2%), Parma (23esima a quota 66,3%), Forlì (273esima, 65,7%) e Cesena (32esima con il 64,7%), ma più "cara" di Rimini (59esima, 62,3%), Ravenna (64esima, 62,1%), Ferrara (71esima, 61,4%) e Reggio Emilia, la meno invasiva della nostra Regione, con un TTR del 60% (87esimo posto in graduatoria).
Ciò significa che gli artigiani e i piccoli imprenditori che abitano e lavorano all'ombra della Ghirlandina quest'anno dovranno lavorare sino al 19 agosto (diciassette giorni in più rispetto al 2011) per pagare le tasse dell'anno. Insomma, a volerci scherzare, si potrebbe dire che le tasse si mangiano anche un pezzetto di ferie, oltre al lavoro.
Ma l'indagine evidenzia anche qual è il reddito che rimane all'impresa dopo averci pagato le tasse, e pure in questo caso Modena rimane a metà via, il 63esima posizione e al quinto posto in regione, con un reddito disponibile di 20.869 euro, 2.428 euro in meno (l'11,6%) rispetto a tre anni fa.

Reddito disponibile ad un'impresa artigiana dopo imposte – Emilia Romagna - 2014

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Leggendo i dati nel loro complesso, è evidente l'insostenibilità di una situazione che vede le piccole imprese pagare in tasse i tre quinti di ciò che guadagna e che penalizza realtà che contribuiscono in modo decisivo alla produzione di benessere. Sulla base di queste considerazioni, CNA ha avanzato propose concrete per andare verso un sistema fiscale più equo, misure che coinvolgono sia lo Stato che gli enti locali. E' il caso dell'aumento a 25.000 euro della franchigia Irap (attualmente fissata a 10,5mila euro), di una consistente riduzione dell'imposta sugli immobili strumentali d'impresa (capannoni, negozi, laboratori, uffici) quando questi sono usati per l'attività produttiva (una riduzione del 50% dell'Imu abbasserebbe di 3,8 punti il TTR, riportandolo ai livelli del 2011), della piena deducibilità dell'Imu dal reddito d'impresa e dall'Irap (manovra che vale 4,1 punti del TTR), la previsione di tariffe Tari effettivamente commisurate alle quantità e alle qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica. Insomma, a giudizio di CNA esistono margini di manovra per intervenire su quel mostro abnorme di nome fisco, a patto di volere davvero andare verso un regime fiscale più equo.

 

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Il Centro Studi Cna ha misurato e quantificato, il peso complessivo del fisco andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione.


Modena, 15 maggio 2014 -


Come sarà nel 2014 il peso complessivo del fisco (il Total Tax Rate) sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani?
Il Centro Studi Cna lo ha misurato e quantificato, andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione.
Il risultato di questo lavoro capillare è il primo "Osservatorio permanente sulla tassazione di artigiani e piccole e medie imprese in 112 Comuni d'Italia".


L'Osservatorio, che viene presentato oggi a Roma in occasione del convegno "Comune che vai tassa che trovi", raccoglie tutti i dati fiscali del 2011, del 2012 e del 2013, comparati con le previsioni di quello che succederà nel 2014.
Le "brutte" sorprese scoperte dall'Osservatorio.

Total Tax Rate.


Nel 2014 si arriverà – dato medio su Italia – al 63,1%. Nel 2011 era del 59,1%. E' il risultato del lavoro di un mostro fiscale a tre teste (nazionale, regionale e comunale) che opera incessantemente su artigiani e Pmi.
Se guardiamo alla classifica delle 112 città la musica cambia in peggio e di parecchio.
Partiamo da Roma, la città che conquista il primo posto. Nel 2011 registrava una pressione del 65,7%. Nel 2014 segna il 74,4%. Un balzo dell'8,7%.
A ruota, di pochissimo, a pari merito, ben due città: Bologna con il 74,2% (nel 2011 era il 64,6%) e Reggio Calabria, sempre con il 74,2% (nel 2011 era il 62,4%).
Ruolo di damigella d'onore, Firenze con il 74,1% (nel 2011 era il 63,9%).
La classifica 2014 della pressione fiscale complessiva delle 112 città è ben raccontata dalle tabelle 1.1 e 1.2.
La tabella 1.A evidenzia la "top ten" delle città dove i piccoli pagano più tasse: Roma al primo posto e al decimo Biella.


Il Tax Free Day.


E' un modo semplice ed efficace per capire fin dove arriva in dodici mesi la mano del fisco sulle piccole imprese.
Anche qui (vedi tabelle 2.1, 2.2 e 2.3) non mancano le sorprese.
Se la tua impresa si trova a Cuneo, il 25 luglio del 2014 sarà l'ultimo giorno che lavori per le tasse (nel 2011 il fisco si fermava al 22 luglio). Ma se per sfortuna l'impresa si trova in una delle 10 "peggiori" città allora sono guai. La tabella 2.B è impietosa. A Reggio Calabria, Bologna, Roma e Firenze nel 2014 il fisco ti chiede di lavorare per lui fino al 29 settembre.
Vediamo in dettaglio cosa è successo. Rispetto al 2011 a Reggio Calabria il fisco si prende 43 giorni in più, a Bologna 35 giorni, a Roma 31 giorni, a Firenze 38 giorni.
Nella tabella 2.A troviamo la classifica delle 10 città "migliori"(si fa per dire). Cuneo in testa dove il fisco si ferma al 25 luglio (nel 2011 al 22 luglio). Al secondo posto Carbonia con il 26 luglio (il 24 luglio nel 2011). E Gorizia con il 28 luglio (23 luglio nel 2011).


Il reddito che resta dopo aver pagato le tasse (tabelle 3.1, 3.2 e 3.3)
Alla fine la faccenda più importante di tutte: nel 2014 quanto resta alle imprese?
Tutti i calcoli dell'Osservatorio sono stati fatti tenendo a riferimento come modello (vedi allegato di seguito) un'impresa manifatturiera individuale, con un laboratorio di 350 mq, un negozio di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro/anno e un reddito d'impresa di 50mila euro/anno.
A conti fatti il risultato fa cadere le braccia. A Cuneo (vedi tabella 3.A), la città che tratta fiscalmente meglio artigiani e Pmi, dopo aver pagato tutte le tasse i 50mila euro diventano, nel 2014, 21.190 (erano 22.356 nel 2011).
E nelle città più "cattive"? (vedi tabella 3.B). La "top ten" vede sempre al comando il poker che già conosciamo: in testa Roma, dove i 50mila euro sono diventati 12.814
(17.139 nel 2011) seguita da Reggio Calabria con 12.896 (18.810 nel 2011), da Bologna con 12.921(17.720 nel 2011) e Firenze con 12.938 (18.072 nel 2011).

 

FISCO, ARTIGIANI E PMI OTTO PROPOSTE DELLA CNA

1) Una strada per ridurre progressivamente la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo


CNA ritiene fondamentale trovare un giusto coordinamento tra il Fondo taglia tasse previsto nella Delega per la riforma fiscale e il Fondo, con la stessa finalità, previsto dalle legge di stabilità per il 2014. In particolare, occorrerebbe costruire un automatismo, che intercetti tutte le maggiori entrate provenienti:


1) dalla lotta all'evasione fiscale,
2) dalla riduzione della spesa pubblica,
3) dalla risistemazione delle tax-expenditures, per alimentare un unico fondo che indirizzi ogni anno, inderogabilmente, una quota cospicua alla riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro. Solo la parte eventualmente eccedente potrà essere utilizzata per altri obiettivi di finanza pubblica.

2) Irpef. Rivedere la tassazione delle imprese personali e degli autonomi, riducendo l'aliquota all'aumentare del reddito
dichiarato (chi più dichiara, meno paga) -


CNA ritiene necessario un nuovo sistema di tassazione che premi l'efficienza e la fedeltà fiscale, in modo automatico, all'aumentare del reddito dichiarato.

Per raggiungere questo obiettivo occorre:

1) Una strada per ridurre progressivamente la tassazione
sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo
2) Irpef. Rivedere la tassazione delle imprese personali e degli autonomi, riducendo l'aliquota all'aumentare del reddito
dichiarato (chi più dichiara, meno paga)
introdurre a regime, cioè in modo permanente, un sistema premiale legato alle performance di reddito incrementale dichiarato rispetto a una soglia minima di reddito, riferibile alle potenzialità produttive dell'impresa e da determinarsi in via presuntiva.

 

3) Irap. Aumentare la franchigia dall'imposizione Irap a 25mila euro


Sull'Irap, CNA ritiene, in primo luogo, che sia fondamentale procedere a una immediata individuazione della tipologia di imprese individuali da escludere dal pagamento del tributo, perché non dotate di un'autonoma organizzazione. Sebbene la giurisprudenza abbia ormai sancito questa esclusione, l'area dei requisiti per poter accedere a tale esenzione risulta tutt'altro che chiara. Questo lascia molte piccole imprese nel dubbio se sia preferibile rischiare, non versando il tributo, o pagare per poi presentare istanza di rimborso. E' una situazione di incertezza normativa non più tollerabile. In attesa di una definizione legislativa di autonoma organizzazione, CNA ritiene opportuno procedere all'immediato innalzamento della franchigia di imposizione (no tax area Irap) almeno fino a 25mila euro dagli attuali 10,5 mila euro, esentando così dal tributo, nei fatti, le imprese minori.

 

4) Valori catastali. Rivedere i criteri per l'attribuzione dei valori catastali degli immobili per allinearli periodicamente ai valori di mercato, A INVARIANZA DI GETTITO


Dalle analisi dell'Osservatorio è emersa la necessità di eliminare le profonde iniquità addebitabili a una tassazione locale sugli immobili fondata su valori catastali molto lontani dai valori di mercato. CNA ritiene importante, quindi, l'immediata attuazione della riforma del catasto con l'obiettivo di avvicinare il più possibile le valutazioni catastali ai valori di mercato, prevedendo, nel contempo, una revisione triennale degli stessi.
Occorre prestare ferma attenzione affinché la riforma del catasto sia orientata esclusivamente verso obiettivi di maggiore equità in tema di tassazione sugli immobili e non si traduca nell'ennesimo pretesto per aumentare ancora una volta le imposte. La CNA, insieme ad altre 14 organizzazioni, sta seguendo attivamente la riforma.

 

5) Imu. Ridurre il peso dell'imposta sugli immobili strumentali d'impresa quando vengono utilizzati per l'attività produttiva


Un buon contributo alla riduzione del "Total Tax Rate" sulle imprese potrebbe derivare da una sostanziale riduzione dell'Imu dovuta sugli immobili produttivi utilizzati dall'imprenditore per svolgere la propria attività. Si deve prendere atto che gli immobili strumentali delle imprese subiscono già una tassazione concorrendo alla determinazione del reddito d'impresa, ossia alla creazione di ricchezza tassata. Gli immobili strumentali, se effettivamente utilizzati, sono fattore di sviluppo da incentivare e non una rendita da penalizzare. La proprietà degli immobili, insomma, sta diventando uno svantaggio competitivo, piuttosto che una risorsa.



ABBIAMO CALCOLATO CHE LA RIDUZIONE DELL'IMU DEL 50% ABBASSEREBBE IL TOTAL TAX RATE DELLA PICCOLA IMPRESA DI 3,8 PUNTI PERCENTUALI (DAL 63,1% AL 59,3%) RIPORTANDOLO SOSTANZIALMENTE AI LIVELLI DEL 2011.


6) Deducibilità Imu. Rendere pienamente deducibile l'Imu dal reddito d'impresa e dall'Irap


La deducibilità completa dell'Imu dal reddito d'impresa e dalla base imponibile Irap, oltre a eliminare una norma incostituzionale (doppia imposizione), potrebbe andare nella direzione di ridurre in modo automatico l'incidenza della tassazione erariale all'aumentare di quella comunale, riequilibrando il "Total Tax Rate" complessivo.


ABBIAMO CALCOLATO CHE LA DEDUCIBILITA' COMPLETA DELL'IMU DAL REDDITO D'IMPRESA ABBASSEREBBE IL TOTAL TAX RATE DELLA PICCOLA IMPRESA DI 4,1 PUNTI PERCENTUALI (DAL 63,1% AL 59%) RIPORTANDOLO AI LIVELLI DEL 2011.

 

7) Tari. Bisogna rendere obbligatorio per i comuni la previsione di tariffe Tari (la nuova imposta sui rifiuti) commisurate alle quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica


Le criticità che per anni hanno caratterizzato l'evoluzione della tariffa rifiuti possono essere superate solo attraverso la previsione, da parte dei comuni, di sistemi di misurazione puntuale delle quantità di rifiuti conferite al servizio pubblico. Occorre individuare un metodo di determinazione per commisurare la tariffa Tari alle quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica (tariffa puntuale).
In assenza di una tariffa puntuale, le continue modifiche, apportate nel corso degli anni al regime di tassazione sui rifiuti, hanno determinato notevoli aumenti dei costi di smaltimento e, di conseguenza, delle tariffe applicate. Peraltro, l'utilizzo inappropriato da parte dei comuni del principio di assimilabilità ai rifiuti urbani dei rifiuti prodotti dalle imprese si è tradotto in una doppia imposizione sui rifiuti prodotti.
La tassazione dei rifiuti nel 2007 pesava per 4,7 miliardi, nel 2012 per 6,8 miliardi, segnando un aumento del 44,68% in soli cinque anni, senza considerare gli ulteriori aumenti connessi all'introduzione della Tares nel 2013, i cui dati non sono ancora disponibili.


8) Gli adempimenti: troppi e complicati. Vanno semplificati e ridotti gli adempimenti, sia a livello centrale sia a livello locale,
che determinano costi indiretti sulle imprese, minore produttività e minore competitività


Tutti concordano, a parole, che occorra semplificare e ridurre gli adempimenti a carico delle imprese. Una intenzione che non trova attuazione sul lato pratico. Il proliferare di norme sempre più complesse e la richiesta di un numero crescente di adempimenti si traducono inevitabilmente in maggiori oneri e complessità gestionali per il contribuente. Negli ultimi anni, sono stati sempre più "scaricati" sull'impresa adempimenti formali finalizzati all'attività di controllo dell'Amministrazione finanziaria. Se a questo onere si aggiunge la potestà regolamentare attribuita ai comuni in materia di tributi locali, ci si trova in una "giungla" dalla quale si esce solo con molte difficoltà, anche interpretative, e con maggiori costi e oneri per le imprese, a scapito della produttività e della competitività. Lo prova il posizionamento dell'Italia al 131° posto (sui 185 Paesi considerati) nel rapporto Doing Business 2013 della Banca Mondiale per l'indicatore "paying taxes" che, oltre all'ammontare delle imposte da versare ogni anno, tiene conto anche degli oneri amministrativi.

In allegato le tabelle di riferimento 


(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

CNA ospita delegazione tunisina per avviare collaborazioni nella filiera abitare-costruire -

 

 

Reggio Emilia, 14 maggio 2014 -

Nell'ambito del progetto BUILDING.IT.GREEN, realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna, CNA Servizio Estero ospita giovedì 15 maggio una delegazione di tunisini tra cui il Sindaco di Jemmal e alcuni imprenditori della filiera abitare e costruire interessati ad avviare una collaborazione con gli imprenditori reggiani.

Partner strategico tunisino, l'Italia è presente in loco con oltre 750 aziende, attive soprattutto nel campo del tessile e dell'abbigliamento insieme a gruppi industriale attivi nel settore energetico, trasporto, metallurgia e costruzioni. A ciò va aggiunto che a settembre 2012 è stato siglato un nuovo accordo per l'erogazione di finanziamenti a PMI tunisine che acquistano prodotti di origine italiana. Questa è la seconda fase di un finanziamenti che ha avuto avvio nel 2009 con lo stanziamento di un fondo di 36,9 mln di euro e successivamente riproposto con una dotazione di 70 mln, grazie alla convenzione siglata tra la Banque Centrale de Tunisie e Artigiancassa.

"Un'opportunità davvero importante - sottolinea Alfeo Carretti, Presidente di CNA Servizio Estero - specialmente per un settore così duramente colpito dalla crisi come quello edile. CNA Servizio Estero, in virtù della collaborazione avviata con FIPA Tunisia sarà, inoltre, presente al Tunisia Investment Forum con l'obiettivo di farsi parte attiva e rappresentare gli interessi del tessuto imprenditoriale reggiano".

Per maggiori informazioni rivolgersi a CNA Servizio Estero Rif. Valentina Bedogni, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

Seconda edizione di Giovani e Idee di Impresa per l'assegnazione di contributi a fondo perduto fino a 8.000 euro per le start up di impresa giovanili.

 

Piacenza, 14 maggio 2014 -

 

Anche nel 2014 il Comune di Piacenza, alla luce delle progettualità sviluppate in collaborazione con la Regione Emilia Romagna all'interno dei Piani di Zona del benessere e la salute per gli anni 2012- 2013 – 2014, intende promuovere la partecipazione attiva dei giovani favorendone l'autoimprendorialità attraverso il Bando Giovani e Idee di Impresa.
L'iniziativa è volta a favorire l'occupazione giovanile creando occasioni di valorizzazione delle idee dei giovani, dei loro saperi e talenti come risorsa per lo sviluppo e accrescimento di competenze del Comune di Piacenza.

A tale scopo vengono stanziati per questa seconda edizione del concorso 40.000 Euro a fondo perduto destinati alle start up di impresa giovanili nei seguenti settori: valorizzazione del patrimonio culturale e/o ambientale; turismo sociale e sostenibile e responsabile; commercio e agricoltura a vocazione equo - solidale o di prossimità e industria del gusto; arte, architettura, design industriale, moda, creatività, artigianato, tecnologie, software, web 2.0, editoria, tv e radio, pubblicità, cinema, musica e spettacolo.

A partire dal 20 Maggio e sino al 20 Giugno sarà possibile presentare la propria idea di impresa compilando i formulari presenti sul sito web http://www.comune.piacenza.it/temi/cittadini/giovani. Sarà attivato inoltre uno sportello di orientamento e tutoraggio per i giovani neoimprenditori attivo il giovedì, dalle 11 alle 13, e il martedì sera, dalle 18.30 alle 20.30, per supportare e sostenere i giovani nella trasposizione della loro idea di impresa in un business plan e poter accedere quindi alla selezione.

I contributi saranno assegnati sulla base del punteggio ottenuto e vanno da un minimo di 5.000 euro ad un massimo di 8.000 euro. I requisiti per partecipare sono avere un'età compresa tra i 18 e i 35 anni ed essere residenti o domiciliati nel Comune di Piacenza. Possono partecipare sia singoli proponenti che gruppi di giovani che condividano un progetto imprenditoriale nei settori in oggetto del Bando.

 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Nell’Area Centro Nord ai primi posti nelle rispettive categorie per qualità del servizio e attenzione alla clientela -

 

Piacenza, 14 maggio 2014 -

 

La Filiale di Piacenza ha ottenuto importanti riconoscimenti in occasione del meeting degli Specialisti Commerciali dell’Area Centro Nord di Poste Italiane, svoltosi a San Lazzaro di Savena, nelle vicinanze di Bologna.

Grazie alla loro capacità di ascoltare i bisogni dei clienti e di proporre soluzioni personalizzate per ogni tipologia di esigenza, l’ufficio postale di San Nicolò a Trebbia si è classificato al primo posto nella rispettiva categoria. Tale successo (arricchito dal secondo posto di Fiorenzuola e dai terzi posti di Piacenza 6, Piacenza 9 e Rivergaro, è stato determinato da consulenze ispirate all’etica e alla competenza professionale, che pongono il cliente al centro di ogni proposta commerciale. A suggello delle singole competenze è arrivato il premio personale a Tommasina Porcelli come migliore pianificatrice commerciale dell’intera Area.

I lavori della convention sono stati aperti dal responsabile territoriale Doriano Bolletta, che coordina una rete di 15 Filiali e oltre 1.350 uffici postali, davanti ad una platea formata dai vertici aziendali nazionali, dai direttori di Filiale e da circa 400 operatori specializzati del settore provenienti da Emilia Romagna e Marche, selezionati tra i più rappresentativi dell’intera Area.

Per la provincia di Piacenza erano presenti, oltre al responsabile Enrico Carini, 22 Specialisti Commerciali che negli uffici postali lavorano nelle salette riservate alle informazioni finanziarie e che si sono particolarmente distinti per la qualità del lavoro svolto, gli obiettivi raggiunti e la soddisfazione dimostrata dalla clientela.  

La Filiale di Piacenza abbraccia un bacino territoriale in cui sono presenti complessivamente 82 uffici postali (di cui 2 interamente dedicati a professionisti e imprese), distribuiti nelle varie località della provincia, e 27 sportelli automatici Postamat, in funzione 24 ore su 24.

 

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

 

 

Giovedì 15 Maggio (ore 17.15) presso CNA Provinciale Modena individuare un modello condiviso tra studenti, scuola e imprese così da creare uno strumento davvero utile per rispondere a esigenze formative degli studenti -

 

Modena, 14 Maggio 2014 -

L’alternanza scuola-lavoro non sempre riesce a rispettare le aspettative degli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età e che consentirebbe loro di realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando periodi di lavoro a quelli di studio. Talvolta, poi, diventa anche un problema per le imprese inserire questi studenti nel proprio processo produttivo nel modo più utile ad entrambi.

Del resto, non è casuale che – come ha rilevato una recente indagine svolta dal Censis, sei ragazzi su dieci che hanno conseguito il loro diploma in un istituto tecnico, abbiano poi trovato lavoro nella stessa in presa dove hanno svolto lo stage.

Una questione che CNA ha deciso di affrontare organizzando il secondo meeting scuola-lavoro (il primo si è tenuto nel 2012) in programma domani, giovedì 15 maggio alle ore 17.15 presso la sede Provinciale di CNA a Modena, in via Malavolti, 27.

L’iniziativa ha come obiettivo quello di individuare un modello condiviso tra studenti, scuola e imprese così da creare uno strumento davvero utile per rispondere a esigenze formative degli studenti.

Numerosi i relatori: infatti, è prevista la partecipazione, tra gli altri, di Cristina Ceretti (Assessore Formazione professionale e Mercato del lavoro, Provincia di Modena), Silvia Menabue (Dirigente Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, Provincia di Modena) Claudio Medici (Vice-presidente, CNA Modena), Claudia Zagni (Responsabile Divisione Politiche Settoriali e del Lavoro, Cna Modena) oltre a dirigenti e operatori della scuola. 

L’iniziativa è aperta al pubblico.

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA MO)

 

 

I settori trainanti del franchising – In Emilia Romagna 3.328 punti vendita in franchising e 71 aziende franchisor -

 

Piacenza, 13 maggio 2014 –

 

Aprirà tra pochi giorni la fiera “Franchising Nord”, a Piacenza Expo dal 24 al 25 maggio 2014 (http://www.fieradelfranchising.it/). Sono attese da tutta Italia migliaia di persone interessate alla realtà dell’affiliazione (potenziali franchisee), per incontrare le aziende che propongono l’apertura di punti vendita in affiliazione (franchisor).

In Emilia Romagna il franchising è da tempo una realtà consolidata con i suoi 3.328 punti vendita in franchising e la presenza di 71 aziende franchisor (in Italia le aziende franchisor sono in totale 900).

La fiera “Franchising Nord”, organizzata da QUiCKFairs®  e dal portale BeTheBoss.it, è giunta alla sua 4° edizione che si annuncia record, con una forte crescita di franchisor espositori. Uno sviluppo che le consente oggi di vantare il maggior numero di società in franchising diventando quindi la fiera di riferimento del settore in Italia. Franchising Nord è anche l’unica fiera italiana ad aver ricevuto la qualifica di fiera “internazionale” da parte dell’Associazione Esposizione e Fiere Italiane (Aefi).

In occasione della fiera, l’ “Osservatorio Franchising Nord” ha svolto un sondaggio on line tra le aziende franchisor e tra il popolo dei potenziali franchisee (stimabili in almeno 500 mila persone, di cui 100 mila lettori registrati del portale BeTheBoss.it), individuando quei comparti merceologici del franchising che hanno fatto registrare maggiori aperture di punti di vendita nel 2013 e maggiore interesse da parte dei franchisee.

Dal sondaggio emerge che I franchisor hanno aperto punti vendita nel 2013 soprattutto in comparti merceologici come l’alimentare, i centri estetici, l’abbigliamento, cosmetica, le calzature ed altro.

I franchisee candidati hanno cercato l’affiliazione principalmente nell’alimentare, ma anche nei servizi della persona, nella telefonia, ma anche in settori nuovi come il comparto dei veicoli elettrici o l’editoria on line.

In crescita l’offerta di settori come il servizio alla persona, il benessere, la cosmetica ed i centri estetici, mentre segnano il passo comparti come le agenzie immobiliari o la bigiotteria. In generale si consolida la tendenza di consumo che vede una forte attenzione al food, a tutto ciò che può migliorare la qualità della vita, ad internet, alla telefonia e all’innovazione tecnologica.

La ricerca completa del sondaggio sui settori merceologici del franchising sarà presentata nel corso del convegno d’apertura della fiera Franchising Nord sabato 24 maggio 2014. 

 

Chi è Franchising Nord

Giunta alla quarta edizione, Franchising Nord, è la fiera B2B dove i franchisee provenienti da tutta Italia (il nome Franchising Nord fa riferimento solo alla location settentrionale) incontrano i principali franchisor per colloqui finalizzati all’affiliazione. Oltre la parte espositiva, sono previsti numerosi seminari e workshop a cura delle aziende del franchising. Franchising Nord dispone di un proprio Osservatorio permanente che svolge ricerche e sondaggi.

 

Chi è BeTheBoss.it

BeTheBoss.it fa parte di un network internazionale, casa madre a New York, ed è stato importato in Italia nel 2004 da un team di giovani imprenditori. Negli anni si è affermato come il portale di riferimento nel settore franchising. Ogni mese, sono 70.000 i potenziali franchisee che visitano BeTheBoss.it ed entrano in contatto con circa un centinaio di proposte di franchising (http://www.betheboss.it/).

 

Chi è  QUiCKFairs®

E’ il primo organizzatore di fiere low-cost in Italia e realizza i suoi eventi all’insegna dell’efficienza di costi e di tempo per gli operatori, rendendo più facile fare affari in un ambiente professionale. Fondata nel 2010, ha già realizzato con successo 9 fiere  nei settori del commercio e dell’industria. (http://www.quickfairs.net/)

 

 

(Fonte: Ufficio Stampa Franchising Nord)

 

Come iscriversi all’albo fornitori? Un seminario della Camera di Commercio.

 

Reggio Emilia, 13 maggio 2014 -

 

Fra 18 mesi potrà essere una grande vetrina per le eccellenze reggiane e per giocare la carta dell’ospitalità e della ricettività, ma già oggi l’Expo 2015 può rappresentare una opportunità particolarmente importante per le imprese locali in termini di: fornitura di prodotti, servizi e lavoro; allestimento di padiglioni, trasporti e tanto altro che gravita attorno all’esposizione universale.

Proprio per rendere più concrete queste prospettive, la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha programmato per mercoledì 14 maggio un seminario gratuito nell’ambito del quale saranno presentate alle imprese le modalità di iscrizione al Catalogo per i Fornitori Expo 2015. 

Si tratta di uno strumento telematico attraverso il quale le imprese possono presentarsi ai Paesi Espositori ad Expo 2015, proponendosi in tal modo per la gestione delle fasi di progettazione, costruzione ed allestimento del loro padiglione e, contemporaneamente, per organizzare la loro presenza all’esposizione universale. 

Al catalogo dei fornitori sono ammesse tutte le imprese iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio, disponibili a siglare il protocollo di legalità all’atto della sottoscrizione del contratto con i Paesi Espositori ad Expo e a rispettare le regole dell’esposizione. L’iscrizione al catalogo sarà poi accessibile anche ad alcune categorie di professionisti: tra questi, a breve, sono previsti gli architetti.

Al seminario della Camera di Commercio in programma mercoledì 14 maggio alle 15,00 nella Sala Convegni dell’ente (Piazza della Vittoria, 3) interverranno, tra gli altri, Andrea Bonilauri, Alice De Giovanni e Romina Rossini di Promos (l’azienda speciale della Camera di Commercio di Milano), ed esponenti di  Digicamere.

 

 

 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

Uno scambio di esperienze per l' inserimento lavorativo di persone svantaggiate -

 

Modena, 13 maggio 2014 -

Le cooperative sociali modenesi scambiano esperienze con operatori brasiliani su come inserire sul lavoro persone svantaggiate attraverso la raccolta differenziata e il riuso dei rifiuti, la manutenzione e progettazione del verde urbano, la paesaggistica. A questo scopo si ferma a Modena fino a domani – mercoledì 14 maggio – la delegazione di San Paolo del Brasile che in questi giorni incontra il Consorzio di Solidarietà Sociale, lo strumento tecnico unitario delle cooperative sociali modenesi.

«Nei mesi scorsi abbiamo formato un gruppo di lavoro sul tema dell’internazionalizzazione dell’impresa sociale – spiega Arturo Nora, presidente del Consorzio di Solidarietà Sociale - In questo ambito è stato avviato uno scambio con Ativa, incubatore d’impresa solidaria di San Paolo del Brasile che sviluppa attività e iniziative di inclusione lavorativa per persone a basso reddito. Scopo della visita della delegazione brasiliana è elaborare assieme a noi alcune proposte di attività concrete da svolgere in collaborazione con imprese solidali di San Paolo».

I settori che potrebbero essere sviluppati sull'asse Modena-San Paolo per l'inserimento lavorativo riguardano la raccolta differenziata e il riuso dei rifiuti, la manutenzione e progettazione del verde urbano, la paesaggistica. Inoltre il Consorzio di Solidarietà Sociale e Ativa valutano forme di collaborazione nella tutela e servizi per donne, minori, adolescenti e giovani, nella prevenzione delle dipendenze (droga, alcol ecc.), nell'housing sociale (portierati) e mediazione culturale. Queste opportunità saranno approfondite in una visita che una delegazione del Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena effettuerà prossimamente a San Paolo. 

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

L’appuntamento è in programma a partire dalle ore 14,30 presso la sede dell’Ordine: tra i relatori il Procuratore Vito Zincani ed il Colonnello Carlo Tomassini, comandante del Nucleo di Polizia Tributaria.

  

Modena, 12 mggio 2014 

L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena organizza per domani, martedì 13 maggio, a partire dalle ore 14,30 presso la sede di via Emilia Est 25 un incontro di approfondimento sulla normativa antiriciclaggio e sugli adempimenti che competono ai professionisti. All’incontro parteciperanno in qualità di relatori il dott. Vito Zincani, Procuratore Capo della Repubblica in Modena ed il Tenente Colonnello Carlo Tomassini, comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Modena. Un terzo intervento tecnico sarà condotto da parte della dott.ssa Annalisa De Vivo, commercialista in Salerno e ricercatrice nell’area giuridica della Fondazione “Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili”. Il coordinamento dei lavori è affidato al giornalista Lorenzo Frigerio, coordinatore nazionale di Libera Informazione.

L’evento formativo è organizzato dalla commissione  di studio Antiriciclaggio istituita dall’ Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di  Modena, ed è finalizzato ad inquadrare la normativa di riferimento con particolare attenzione alle questioni più ricorrenti che si presentano per una corretta esecuzione degli adempimenti, nonché all’attività di controllo svolta dagli organi deputati. L’appuntamento rientra nell’ambito delle iniziative formative che l’Ordine realizza al fine di garantire l’aggiornamento professionale degli oltre 1200 iscritti, ed è stato organizzato in collaborazione con l’associazione Libera di don Luigi Ciotti, con cui l’Ordine collabora già da diversi anni.

In particolare, il Consiglio Direttivo dell’Ordine ha individuato come tema centrale del proprio mandato quadriennale proprio quello dell’etica e della trasparenza, nella consapevolezza che solo rispettando le regole e la legalità si può adempiere compiutamente ai doveri professionali ed esercitare quella responsabilità civile che fa dei professionisti un argine contro l’illegalità.

 

(Fonte: ufficio stampa Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena)

 

 

Riduzioni fino al 2,5%. Parte dell’assegnazione anche per le garanzie sussidiarie. 

 

Reggio Emilia, 12 maggio 2014 -

 

Nuovo e rilevante intervento della Camera di Commercio per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese reggiane.

 

L’Ente camerale, infatti, mette in campo 1,2 milioni di euro da destinare ai Consorzi Fidi con due obiettivi precisi: rafforzare il quadro delle garanzie sussidiarie di cui le imprese hanno necessità nei rapporti con il sistema di credito e, prima ancora, abbattere i tassi d’interesse a carico delle stesse imprese, con interventi che consentono riduzioni del costo del denaro che vanno da 1 a 2,5 punti.

 “La cifra stanziata – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi è particolarmente rilevante anche per il 2014, perché altrettanto importanti sono le emergenze delle imprese sul fronte della liquidità e le esigenze riguardanti i nuovi investimenti”.

Proprio per questo – prosegue Landi – il nostro intervento si muove in equilibrio fra criticità presenti e prospettive di sviluppo, con risorse destinate sia ad abbattere i costi del credito a breve termine, sia a facilitare l’accesso e a contenere il costo del denaro per investimenti riguardanti, ad esempio, l’innovazione tecnologica, l’internazionalizzazione, le ristrutturazioni e l’acquisto di beni strumentali”.

Nell’ambito del regolamento camerale – che consentirà di ridurre di 1 punto il costo del denaro per tutte le imprese, con un ulteriore calo dello 0,5% per quelle femminili non di nuova costituzione -  una particolare attenzione viene riservata alle nuove imprese (l’abbattimento dei tassi giunge a 1,5 punti), con un ulteriore e specifico impegno a favore di quelle giovanili, femminili e delle imprese sociali, per le quali la riduzione del costo del denaro si spinge sino a 2,5 punti.

Analoga attenzione è riservata alle aziende in difficoltà operanti in montagna (anche in questo caso si parla di 2,5 punti in meno sul costo del denaro) e a quelle danneggiate dal terremoto del 2012, per le quali è prevista la riduzione di 2 punti dei tassi di interesse su finanziamenti compresi entro i 200.000 euro.

Il 15% delle risorse è poi destinato in modo specifico al comparto agricolo, con l’abbattimento di 2 punti del costo del denaro.

L’intervento – osserva Landi - interessa tutti i comparti e tutte le tipologie d’impresa e comprende non solo un’ampia gamma di azioni finalizzate agli investimenti e al superamento delle esigenze di liquidità, ma anche quelle orientate al consolidamento delle aziende sul versante della capitalizzazione”.

Per l’accesso ai contributi camerali, le domande vanno presentate dalle imprese direttamente ai Confidi, ai quali sono stati comunicati modi e tempi dell’intervento.

 

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.re.camcom.gov.it

 

 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

"Insieme per contrastare gli abusivi e l'evasione fiscale", protocollo di intesa tra le Associazioni modenesi degli agenti immobiliari, dei consumatori e la Guardia di Finanza per arginare l'abusivismo e l'illegalità nell'intermediazione immobiliare.

 

 

Modena, 12 maggio 2014 -

È stato siglato negli scorsi giorni un protocollo di intesa tra le Associazioni modenesi degli agenti immobiliari, dei consumatori e la Guardia di Finanza per arginare l’abusivismo e l’illegalità nell’intermediazione immobiliare. La convenzione, che vede le firme di ANAMA Confesercenti, FIAIP, FIMAA Confcommercio, ADICONSUM, FEDERCONSUMATORI e del Comando provinciale della Guardia di Finanza, tenta di contrastare, attraverso controlli e segnalazioni mirate, fenomeni come l’abusivismo e le attività irregolari nel settore dell’intermediazione immobiliare, da cui derivano gravi danni agli agenti regolari, ai consumatori e per l’erario.

 

Attraverso l’accordo le parti si impegnano a intraprendere un percorso di collaborazione all’insegna di trasparenza, informazione e prevenzione nei confronti dei cittadini-consumatori in ogni fase della compravendita immobiliare. Ciò, con l’obiettivo di affermare i principi della legalità e della correttezza, per arginare l’attività dei mediatori abusivi che, privi di titoli abilitativi, agiscono nell’illegalità pretendendo provvigioni senza averne alcun diritto. 

 

L’accordo prevede infine l’istituzione di una commissione interassociativa, che avrà il compito di raccogliere le segnalazioni provenienti dai consumatori in tema di abusivismo e svolgimento illegale dell’intermediazione. Tali segnalazioni, redatte su un’apposita modulistica anche se non necessariamente documentate e circostanziate, saranno valutate sotto il profilo della non conformità alla normativa che disciplina il settore e quindi inoltrate al Comando provinciale della Guardia di Finanza.

 

Secondo Archimede Pingiori, Raffaele Vosino e Carla Del Vecchio presidenti provinciali rispettivamente di ANAMA Confesercenti, FIMAA Confcommercio e FIAIP, “Gli intermediari abusivi danneggiano il mercato, oltreché le finanze pubbliche e soprattutto non offrono garanzie alla clientela: né in termini di assistenza e tutela, né in termini di professionalità. Con la firma del protocollo d’intesa si è aperta una fase nuova contro la lotta all’illegalità nell’intermediazione immobiliare e si sono finalmente create le condizioni per mettere un freno a questo grave fenomeno”.

 

Esprimono soddisfazione Adele Chiara Cangini di Adiconsum e Renza Barani di Federconsumatori, per le quali il protocollo rappresenta un ulteriore strumento di tutela dei consumatori. “Da parte nostra ci sarà piena collaborazione e ci adopereremo per diffondere ancora di più tra i consumatori i principi di legalità e correttezza professionale, considerato che, in questo caso, sono in gioco investimenti tanto impegnativi, per i quali è essenziale avere di fronte intermediari immobiliari in possesso dei requisiti previsti dalla legge.”

 

“Gli obiettivi del protocollo – conclude il Ten Col. Giuseppe Acquaviva del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Modena - sono chiari: informazione, prevenzione e repressione dei fenomeni di irregolarità, che sono largamente diffusi in un settore economico tanto importante come quello dell’intermediazione immobiliare. A livello nazionale si stima in oltre 500 milioni di Euro le provvigioni incassate da abusivi che sfuggono all’erario. Grazie quindi alla collaborazione delle Associazioni firmatarie dell’accordo potremo indirizzare in modo più mirato i controlli nei confronti di coloro che operano fuori dalle regole danneggiando il mercato immobiliare e gli operatori che lavorano onestamente”.

 

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

 

Lunedì, 12 Maggio 2014 11:39

Modena - Incontro su welfare aziendale

Welfare aziendale: i vantaggi per le cooperative e i lavoratori. Se ne parla domani – martedì 13 maggio – in una tavola rotonda organizzata da Confcooperative Modena.

 

Modena, 12 maggio 2014

 

Welfare aziendale: i vantaggi per le cooperative e i lavoratori. Se ne parla domani – martedì 13 maggio – in una tavola rotonda organizzata da Confcooperative Modena. L'iniziativa, rivolta alle cooperative associate, si svolge alle 15 nella sala D (primo piano) del palazzo Europa a Modena. Intervengono Francesca Corrado (cooperativa Well. B. Lab.), Barbara Maiani (consulente del lavoro) e Antonella Scaglioni (commercialista); coordina il commercialista Francesco Artioli.

«È dimostrato che le imprese che offrono prestazioni di carattere sociale ai propri dipendenti ottengono una maggiore produttività, diminuiscono il turn-over e l'assenteismo, migliorano il clima aziendale – afferma il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli – Poiché il welfare aziendale gode di agevolazioni fiscali, vogliamo presentare queste opportunità alle nostre cooperative, che hanno un'elevata presenza femminile (è donna il 64 per cento degli addetti). Inoltre abbiamo diverse cooperative che possono erogare servizi in questo campo».  

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Quattro incontri alla Casa della Salute Parma centro. Un’iniziativa dell’Azienda USL, in collaborazione con Assistenza Pubblica, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna e  Comune di Parma -

 

Parma, 12 maggio 2014 -

 

Di notte, liberi dalle regole della quotidianità, da impegni e responsabilità, i contesti del divertimento sono per i giovani i luoghi della metamorfosi, dove si inserisce anche l’uso e l’abuso di sostanze legali e non. Avvicinarsi alla scena del divertimento e del consumo, rispettando il diritto dei ragazzi di sperimentarsi e divertirsi, significa rendere più sicuri questi luoghi, riducendo le situazioni e i comportamenti pericolosi per la propria salute e per quella degli altri. A partire da queste considerazioni, l’Unità di Strada dell’AUSL organizza quattro incontri per formare operatori e gestori dei locali notturni, pub e discoteche da titolo  “Smart Nights”.

 

“Migliorare la qualità degli interventi per favorire il divertimento sano e sicuro – spiega Barbara Cantarelli coordinatrice dell’Unità di Strada – è l’obiettivo prioritario dell’iniziativa, che intendiamo raggiungere attraverso la diffusione della conoscenza delle normative che regolamentano l’uso-abuso di sostanze legali e non e degli effetti che questo consumo provoca sui ragazzi. E’ importante, inoltre, costruire una sinergia tra operatori delle sicurezza e operatori delle prevenzione, a garanzia, in caso di necessità, di interventi tempestivi. C’è già una buona adesione al corso – conclude la coordinatrice - sono iscritti numerosi gestori di locali della movida cittadina, di alcune discoteche ed operatori  di cooperative che lavorano in sinergia con locali della provincia, ma ci sono ancora posti disponibili.”

 

“Il Comune di Parma – sottolinea l’assessore al commercio e alla sicurezza Cristiano Casa – è molto sensibile a questa tematica. Da tempo collaboriamo con l’Unità di Strada dell’AUSL, pertanto aderiamo con piacere a questa iniziativa di formazione, che sarà uno strumento sicuramente utile per i gestori e anche per i clienti, perché se i gestori dei locali adottano comportamenti corretti e consapevoli, si rende più facile la convivenza e si riducono anche i margini di rischio, soprattutto per i giovani che affollano i centri di ritrovo”.

Questo il calendario degli appuntamenti, tutti alla Casa della Salute Parma centro in Largo Palli n. 1 (di fianco al DUC, tra i Viali Fratti e Mentana), dalle 14.30 alle 17.30. Il 14 e il 19 maggio, Massimo Lorenzani (coordinatore e formatore LAB57 Bologna e componente del coordinamento Unità di Strada della Regione Emilia-Romagna) tratta i temi, rispettivamente, “Effetti, rischi e danni dell’uso di sostanze legali/illegali” e “La chill-out ideale”; il 28 maggio Annalisa Pagani e Michela Mirandola del Sert di Parma con Barbara Cantarelli affrontano l’argomento “Alcol e patente: rischi legali e effetti sulla guida - Gli interventi di riduzione  del danno e dei rischi”; infine, l’11 giugno, in collaborazione con l’Assistenza Pubblica di Parma, si terrà il corso di primo soccorso.

L’iniziativa è realizzata con il patrocinio di Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna.

 

Il corso di formazione è il frutto dell’attività dell’Unità di Strada che, con il Progetto Notti nei luoghi del divertimento è presente con attività di prevenzione da circa 15 anni a Parma e provincia. Solo nel 2013 sono stati effettuati quasi 4000 contatti tra i giovani che frequentano pub, disco pub, feste di paese, movida, discoteche e altri contesti del divertimento notturno. Di questi sono stati testati dall’Unità di Strada circa 2000 giovani con l’etilometro professionale, durante le attività di prevenzione e di sensibilizzazione ai rischi legati al consumo di alcol e di sostanze illegali. Il 70% dei test è risultato superiore al limite legale, ma i giovani che hanno manifestato l’intenzione di guidare erano “solo” il 17%, meno del 2012, quando erano il  26%. Tra i ragazzi che hanno manifestato intenzione di guidare pur essendo risultati positivi al test ne sono stati sensibilizzati il 62%. 

 

(Fonte: Ufficio stampa AUSL di Parma e Comune di Parma)

 

 

L’invito a tornare a un tavolo delle trattative arriva da  Claudio Chiesa (Filt Cgil Piacenza). “I problemi non si risolvono con le bastonate, per risolvere i problemi si discute a un tavolo”.

Piacenza, 10 Maggio 2014

“Crediamo che tutte le parti in causa dovrebbero fare due passi in avanti in un'ottica di risoluzione della conflittualità, per evitare altre contrapposizioni di piazza e problemi di ordine pubblico che possono sfociare, questo è palese, in problemi occupazionali che non ci possiamo permettere. Siamo molto preoccupati dopo il confronto di ieri in Prefettura. La Filt Cgil chiede il proseguimento delle trattative con le sigle confederali di categoria e vuole tornare al tavolo per chiudere il confronto in corso in queste settimane per il miglioramento delle condizioni normative ed economiche oggi applicate. Così Claudio Chiesa segretario generale Filt CGIL  è intervenuto sulla vicenda Ikea. "I problemi non si risolvono con le bastonate, per risolvere i problemi si discute a un tavolo”.

 

Vicenda Ikea, intervengono l’Amministrazione comunale e  la Filt CGIL. Una situazione preoccupante.

 

 - Piacenza, 8 maggio 2014

Sulla vicenda Ikea e sui blocchi attuati da alcuni manifestanti agli ingressi dello stabilimento piacentino della multinazionale svedese, il sindaco Paolo Dosi e l’assessore allo Sviluppo economico Francesco Timpano dichiarano quanto segue: “Lo stabilimento Ikea di Piacenza stamattina è stato di nuovo bloccato con un'azione di protesta da parte di un gruppo di lavoratori. La protesta fa seguito ad un provvedimento di sospensione che la cooperativa San Martino ha preso a seguito di un recente episodio di blocco dell'impianto. L'azione di protesta è stata promossa anche dai Si Cobas, che si erano già resi protagonisti di azioni simili nei mesi passati.
Infatti, già lo scorso anno l'Amministrazione comunale si era adoperata per ricomporre il conflitto favorendo il raggiungimento di un accordo tra cooperativa e soci lavoratori mirato a riportare serenità operativa all'impianto dove, come provato dagli organi competenti - specificamente, la Direzione del lavoro - non sono state rilevate violazioni di norme a tutela dei lavoratori. Dove, al contrario, come è stato dimostrato recentemente, sono invece praticate condizioni contrattuali migliorative ai lavoratori rispetto ai contratti nazionali. L'Amministrazione comunale chiede pertanto che si metta fine immediatamente al blocco dell'impianto.
L'interruzione dell'attività produttiva è inaccettabile perché limita il diritto al lavoro dei tanti lavoratori occupati presso lo stabilimento Ikea (diretti e indiretti) che non intendono aderire alla protesta. Inoltre, l'interruzione dell'attività produttiva genera un danno inaccettabile all'azienda che può metterne in pericolo la redditività.
La protesta contro i provvedimenti di sospensione è ovviamente legittima, ma esistono tutti gli strumenti per esprimerla nelle dovute sedi istituzionali e con modalità che non danneggino i lavoratori, l'azienda e tutto il sistema territoriale piacentino con un danno di immagine per il polo logistico che non è ulteriormente sostenibile, contrariamente a ciò che sta succedendo in queste ore. L'Amministrazione comunale è determinata nello scongiurare qualsiasi situazione che possa provocare danno all'occupazione ed alle imprese del nostro territorio”.

Una situazione preoccupante che rischia di vanificare i tavoli di trattativa. “Eravamo al tavolo di trattativa per discutere condizioni migliorative per tutti, lì vogliamo tornare. Ma non ci torneremo così. Situazione preoccupante" è il commento di Claudio Chiesa, segretario generale Filt Cgil intervenuto in serata riguardo agli episodi di violenza che hanno visto scontrarsi - ieri mattina - forze dell’ordine e dimostranti affiancati da giovani dei centri sociali.

“Ci sono quattro elementi da considerare in questa vicenda. - prosegue la nota di CGIL - C'è un patrimonio importante per il nostro tessuto occupazionale che appare a rischio, c'è un tema che riguarda la sicurezza interna allo stabilimento Ikea e uno che riguarda la sicurezza fuori da Ikea. E c'è chi getta benzina sul fuoco in un momento in cui si stavano tenendo rapporti industriali per i quali era in corso una trattativa per condizioni contrattuali migliorative, con premi, per tutti”. 

La violenza è sempre da condannare, noi siamo contro ogni genere di violenza” premette Chiesa prima di motivare la sua analisi: “Tutto è nato dalla rimozione d'incarico di un lavoratore che non aveva i requisiti di sicurezza per svolgere una determinata mansione, il carrellista, da qui è partito il putiferio a cui abbiamo assistito in queste ore. Da un lato c'è il diritto di sciopero, dall'altro il diritto dei lavoratori che volevano entrare a lavorare e che invece sono stati costretti a restare fuori dai cancelli. Il clima di minacce intimidazione non è di lotta, ma un clima miope. La situazione oggi è preoccupante, con Ikea che ha deciso la sospensione delle attività sia per i dipendenti diretti che indiretti per domani, 8 maggio. La Cgil insieme alle altre confederazioni era al tavolo nei giorni scorsi per discutere di aspetti contrattuali migliorativi per tutti. E lì a quel punto dobbiamo tornare, e non ci torneremo di certo così”. 

Nei giorni 9 e 10 maggio prossimi AIGA organizza a Parma il primo appuntamento dedicato a trovare nuove strade per il cambiamento. Un confronto aperto anche al mondo della politica. Venerdì sarà presentata una mappatura dei tribunali sullo stato di implementazione dei servizi del processo civile telematico, in vista dell’entrata in vigore prevista per il prossimo 30 giugno. 

 

Parma, 7 maggio 2014 -

Si intitola “#lanuovagiustizi@” la prima Conferenza nazionale sull’Ordinamento Giudiziario promossa dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati a Parma venerdì 9 e sabato 10 maggio prossimi all’Auditorium del Carmine. Due giorni in cui oltre 300 giovani legali provenienti da tutta Italia si confronteranno sul sistema Giustizia, individuando interventi attuabili fin da subito per snellire procedure farraginose e semplificare, con l’obiettivo di restituire al cittadino il diritto ad una giustizia che sia giusta davvero. «Abbiamo fortemente voluto questo appuntamento – spiega la Presidente Nazionale di AIGA Nicoletta Giorgi – perché crediamo che tante soluzioni esistano già e vadano semplicemente riconosciute ed estese a tutto il sistema: penso alle molte best practice di cui parleremo, agli esempi di gestione virtuosa di molti dei nostri Tribunali, che con l’impegno di tutti e del legislatore in primis devono diventare la norma».

La Conferenza di Parma sarà anche l’occasione per fare il punto sull’attuazione del Processo Civile Telematico, la cui entrata in vigore è prevista per il prossimo 30 giugno. «La data – sottolinea Giorgi – è sempre più vicina: per questo AIGA ha promosso un monitoraggio sull’effettivo stato del PCT nei Tribunali italiani. I risultati, che saranno presentati in Conferenza, non sono confortanti e chiedono un intervento deciso, perché non cominci una lunga catena di rinvii ma si prenda in mano la situazione e si affrontino i nodi ancora da sciogliere». 

All’appuntamento del 9 e 10 maggio la voce dei giovani avvocati si farà sentire anche nei confronti del mondo della politica, chiamata a un confronto certamente non di facciata: «La mattina del 10 maggio presenteremo ai rappresentanti di Governo, Parlamento e di tutte le forze politiche il nostro manifesto: poche e chiare richieste perché #lanuovagiustizi@ diventi realtà», rimarca la Presidente di AIGA.

 

CRISI DELLA GIUSTIZIA, CRISI DEL PAESE: QUALI MODELLI PER RECUPERARE EFFICIENZA?

La Conferenza si aprirà venerdì mattina con una sessione dedicata alle best practice attuabili sostanzialmente a costo zero ma capaci di migliorare il livello di efficienza del sistema giurisdizionale del Paese. È il sistema Giustizia che – in assenza di un legislatore determinato e capace – interviene su se stesso nel tentativo di auto-migliorarsi. «Capiremo insieme quali riforme è possibile mettere in campo fin da subito, copiando dai migliori, cioè prendendo spunto da quelle buone prassi messe a punto in alcuni dei nostri Tribunali», spiega l’avvocato Giorgi.

Quattro gli interventi della prima mattinata di Conferenza, moderati dal Tesoriere Nazionale AIGA Angela Carpi: aprirà Luca Verzelloni, Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari - CNR, Verso un nuovo modello di giustizia: organizzazione, innovazione e ruolo dell’avvocatura. Marco Velicogna, Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari - CNR, parlerà di Come l’Europa ci guarda: l’esperienza di valutazione dei sistemi giudiziari della Cepej. Giovanni Berti Arnoaldi Veli, Direttore Fondazione Carlo Maria Verardi Osservatorio sulla Giustizia Civile di Bologna interverrà su Best practice - Il diritto che insegue la pratica. Il ruolo degli Osservatori sulla Giustizia Civile per il miglioramento del servizio giustizia. Chiuderà la mattinata l’intervento di Luciana Breggia, Presidente di Sezione del Tribunale di Firenze e Coordinatrice Nazionale degli Osservatori sulla Giustizia Civile, con Gli osservatori sulla Giustizia Civile: un’esperienza di collaborazione tra gli operatori del diritto.

 

REPORT AIGA SULL’ATTUAZIONE DEL PCT ENTRO IL 30 GIUGNO: APOCALYPSE NOW?

Il pomeriggio del venerdì sarà dedicato allo stato del Processo Civile Telematico, che dovrebbe entrare definitivamente in vigore il prossimo 30 giugno. Ma il condizionale è d’obbligo: i dati di una mappatura dei tribunali effettuata da AIGA, che sarà presentata nel corso della conferenza, sono preoccupanti e mostrano che in molti casi il PCT non entrerà a completo regime in tempo in molti tribunali. Un’Apocalisse annunciata? «Cercheremo di capire insieme chi è rimasto indietro e come intervenire perché il Processo Civile Telematico possa al più presto essere attuato: lo si deve soprattutto ai cittadini, che meritano un sistema Giustizia più snello, meno oneroso e in definitiva più giusto», sottolinea la Presidente di AIGA.

Il report sarà presentato da Luigi Martin, Coordinatore AIGA Emilia Romagna e Responsabile Nazionale per il Processo Civile Telematico. Seguirà una tavola rotonda su Il Processo Civile Telematico: una grande opportunità per i cittadini, le imprese e l’economia, con Daniela Intravaia, Direttore Generale Servizi Informativi e Automatizzati del Ministero della Giustizia, Maurizio Sala, Avvocato in Milano, Barbara Fabbrini, Giudice del Tribunale di Firenze, Giulio Borsari, Direzione Generale Servizi Informativi e Automatizzati. Modera il Vicepresidente Nazionale AIGA Enrico Battisti. Chiuderà la giornata un workshop su Il pagamento telematico delle spese di giustizia: questo sconosciuto, con Leonardo Pasetto, componente della Giunta Nazionale AIGA, e Simone Corso, Responsabile Sviluppo Giuridico Nord Unicredit Credit Management Bank.

 

IL MANIFESTO DELLA GIOVANE AVVOCATURA: «CAMBIARE È POSSIBILE»

Cambiare è possibile: è con questa consapevolezza che AIGA dedica la mattinata conclusiva della Conferenza, sabato 10 maggio, a una riflessione sulle proposte che i giovani avvocati vogliono lanciare – in un vero e proprio manifesto – al mondo della politica, agli operatori della giustizia, alla società civile. Un confronto con una rappresentanza del Governo e del Parlamento e con i responsabili Giustizia delle principali forze politiche.

Alla tavola rotonda La proposta della giovane avvocatura. Cambiare è possibile in programma a partire dalle 9.30 del 10 maggio, partecipano, con la Presidente Nazionale AIGA Nicoletta Giorgi, il Vice Ministro alla Giustizia Enrico Costa (NCD), il Vicepresidente della Commissione Giustizia al Senato Maurizio Buccarella (M5S), il componente della Commissione Giustizia alla Camera Gianpiero D’Alia (UDC), la componente della Commissione Giustizia alla Camera Alessia Morani (PD), il Presidente della Commissione Affari costituzionali alla Camera Francesco Paolo Sisto (FI), la Capogruppo della Lega Nord in Commissione Giustizia al Senato Erika Stefani e la Responsabile nazionale Giustizia del Centro Democratico Anna Maria Busia. Modera Alfonso Quarto, Vicepresidente Nazionale AIGA.

 

(Fonte: Ufficio Stampa Aiga)

 

 

 

Grazie al protocollo d’intesa con CNA e alla disponibilità dei suoi imprenditori avviati laboratori per tutti gli indirizzi dell’istituto superiore -

 

Reggio Emilia, 7 maggio 2014 -

Grafica, informatica, relazioni internazionali e scienze applicate: per tutti e quattro gli indirizzi scolastici dell’Istituto superiore Bus Pascal di Reggio Emilia saranno avviati i laboratori d’impresa con gli imprenditori CNA.

 

Infatti, nell’ambito del protocollo d’intesa istituito tra l’Associazione e il Bus Pascal, gli studenti delle classi terze potranno avvalersi dell’esperienza di Luca Bove, giovane imprenditore che si occupa di search marketing, per l’area informatica, di Fausto Bigliardi, titolare di un’agenzia di pubblicità, per l’area grafica, per l’area linguistica di Paola Ligabue, titolare di uno studio di traduzioni e interpretariato e tutti  i servizi legati alle lingue straniere, per l’area scientifica di Jessica Giusti, biologa nutrizionista.

 

“I laboratori d’impresa – spiega Cinzia Pulneri, insegnante del Bus e referente per i laboratori d’impresa – sono il fiore all’occhiello del nostro istituto. La collaborazione con CNA, avviata già tre anni fa con i primi laboratori linguistici e scientifici, è stata fondamentale e sono molto soddisfatta che oggi si sia arrivati a includere tutti i nostri indirizzi in questo progetto. Il tutto è nato dalla volontà di adeguare i contenuti formativi ai mutamenti del contesto economico e produttivo attraverso un gruppo di lavoro composto da docenti e imprenditori, con la finalità di promuovere l’interazione scuola – lavoro – territorio”.

 

Gli obiettivi sono molteplici: innanzitutto, potenziare la formazione tecnica necessaria per rispondere alle esigenze delle imprese locali, rafforzare il legame con il territorio e le imprese e avvicinare gli indirizzi della scuola alle esigenze delle imprese dei settori coinvolti. Inoltre, un altro aspetto importante è la contaminazione settoriale: creando dei contatti tra i diversi indirizzi si insegna ai ragazzi come lavorare in team grazie alla sinergia tra diverse competenze e professionalità. 

 

“Un esempio di eccellenza – sottolineano gli imprenditori CNA aderenti al progetto - che ci rende davvero orgogliosi e fiduciosi nei professionisti del futuro. Mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti con le reali problematiche che si incontrano nel mondo del lavoro è il modo migliore per soddisfare le aspettative di studenti e imprenditori”. 

 

 (Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 


Sabato a Marola di Carpineti su iniziativa di Provincia e Coordinamento delle organizzazioni del volontariato, in collaborazione con Forestale e Associazione boscaioli Appennino reggiano -

Reggio Emilia, 7 maggio 2014 -


La Provincia di Reggio Emilia e il Coordinamento delle organizzazioni del volontariato per la Protezione civile con il Gruppo comunale di Carpineti, organizzano per sabato 10 maggio il primo Corso di addestramento per utilizzo di motoseghe, rivolto ai volontari dell'antincendio boschivo e delle squadre in prima partenza per i rischi idraulico, idrogeologico e da meteo avverso (forte vento, neve, gelicidio eccetera). Sempre più spesso, infatti, il volontariato di Protezione civile è chiamato alla pulizia in emergenza di sponde e alvei di corsi d'acqua, a liberare strade da tronchi spezzati o mettere in sicurezza alberi pericolosamente inclinat i da frane.
Alla prova pratica, che si avvarrà della supervisione del Corpo forestale dello Stato in supervisione, collaboreranno gli esperti dell'Associazione boscaioli Appennino reggiano di Carpineti (che allestiranno il campo prova per la lezione pratica), mentre l'Emak di Bagnolo in Piano metterà a disposizione le motoseghe e i dispositivi di protezione individuale. Sarà inoltre presente sul campo una squadra della Croce rossa di Carpineti. La giornata formativa si svolgerà, per la parte teorica, all'albergo-ristorante Marola di Carpineti e, per la parte pratica nel castagneto di Marola di proprietà comunale. Nella parte teorica verranno illustrati: componenti della motosega, manutenzione, regolazioni, utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (Dpi), rischi correlati e comportament i idonei per operare in sicurezza, tecniche di abbattimento alberature.
La parte pratica consentirà di verificare le nozioni apprese nella lezione teorica, la correzione di eventuali errori e l'approfondimento di tematiche o richieste di chiarimento da parte degli allievi. Sono previsti: dimostrazione di abbattimento di un albero da parte di un esperto, utilizzo dei Dpi, verifica dei componenti, funzioni, sicurezze, efficienza, rifornimenti, valutazione scenari di eventuale pericolosità, tagli semplici di depezzatura su tronchi a terra.
Al termine del corso, ai 47 partecipanti abilitati sarà rilasciato un attestato di idoneità.

"Ancora una volta si dimostra vincente la collaborazione fra Provincia, Coordinamento provinciale delle organizzazioni del Volontariato, Protezione civile locale e Corpo forestale dello Stato, competente in materia – spiega Federica Manenti, responsabile dell'Unità operativa Difesa del Suolo e Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia - Oltre alla formazione teorica di base, è fondamentale prevedere anche periodici addestramenti di tipo operativo per mantenere un adeguato livello di sicurezza, oltre che di competenza, per i volontari impegnati nelle operazioni di soccorso".

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Appuntamento giovedì 8 maggio a partire dalle ore 16,30 presso il Teatro Storchi. L'assemblea sarà preceduta da un incontro pubblico con Umberto Ambrosoli, figlio dell'avvocato milanese che pagò con la vita l'onestà e lo zelo professionale.


Modena, 5 maggio 2014 -

I Commercialisti modenesi colgono l'occasione dell'assemblea annuale per riaffermare i valori della legalità, dell'etica e dei principi morali e deontologici ai quali deve essere ricondotta l'attività professionale. Sarà infatti un incontro pubblico con Umberto Ambrosoli, figlio dell'avvocato milanese che pagò con la vita l'aver agito con onestà e zelo professionale, a precedere i lavori dell'assemblea dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena che si terrà giovedì 8 maggio presso il Teatro Storchi. L'incontro, dal titolo "Etica e professione: l'esempio di Giorgio Ambrosoli" avrà inizio alle ore 16,30 e sarà condotto dal giornalista Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione.


"Abbiamo scelto il tema dell'etica professionale come fulcro della nostra assemblea di bilancio perché siamo consapevoli che la nostra categoria deve garantire la massima attenzione alla trasparenza ed al rispetto delle regole, esercitando così quella responsabilità civile che fa dei professionisti un argine contro l'illegalità" sottolinea Alessandro Clò, presidente dell'Ordine modenese. "L'assemblea rappresenta un momento istituzionale di grande importanza per il nostro Ordine professionale. In quell'occasione potremo confrontarci sulle problematiche della nostra categoria, stabilmente alle prese con il continuo susseguirsi di novità legislative più o meno rilevanti, che impongono ai professionisti una costante attività di formazione ed aggiornamento. Ma, oltre ai temi più specificamente tecnici, occorre essere preparati anche sui temi etici e deontologici, il cui rispetto fa sì che il buon professionista operi come se fosse un prolungamento delle istituzioni: al servizio del cliente, certamente, ma prima ancora a servizio della società".


Per queste ragioni l'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena ha organizzato un incontro pubblico con l'avvocato Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio Ambrosoli che nel 1979 venne ucciso a causa della sua intransigenza ed onestà come liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona. Il suo esempio sarà portato come emblema di chi ha interpretato la professione all'insegna dell'impegno civile e non solo come semplice attività lavorativa.

 

 

(Fonte: ufficio stampa Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena)

 

Da mercoledì prende il via il ciclo d'incontri gratuiti Cescot More che offre molti elementi di novità, sotto il profilo metodologico e degli argomenti. Si parte con l'analisi dei Social Network come opportunità di crescita e lavoro -

 

Modena 5 maggio 2014

Prende il via da mercoledì prossimo, 7 maggio, Cescot More, l’originale iniziativa messa in campo dal Centro di Formazione di Confesercenti Modena per costruire percorsi di crescita professionale e imprenditoriale su misura. “Si tratta di sette incontri, che si svilupperanno nell’arco dell’anno, grazie ai quali alla nostra offerta tradizionale si aggiungerà qualcosa di decisamente nuovo che parte dall’ascolto dei destinatari dell’intervento di aggiornamento. A ciò si aggiunge la pluriennale esperienza del nostro Centro che ci permette d’individuare gli argomenti di maggiore interesse e di tradurre le indicazioni dei partecipanti in risposte personalizzate. In estrema sintesi, Cescot More è un nuovo strumento per favorire la diffusione dell’innovazione nelle imprese, sostenere la crescita economica, aumentare e qualificare l’occupazione.” spiega il direttore di Cescot, Francesca Sola.

Il primo appuntamento si terrà il 7 maggio, presso la sede provinciale di Confesercenti Modena, in via Paolo Ferrari 79, a partire dalle 18.30. Il tema scelto, sicuramente di notevole attualità, è quello dei social network, un vero e proprio universo, cresciuto negli ultimi anni in modo esponenziale e che tuttora evolve a grande velocità; un mondo che offre anche tante opportunità che possono essere utili per l’impresa così come per il lavoratore che intende affinare le proprie competenze o per quanti sono in cerca di una occupazione. Per ricevere ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., telefonare al numero 059 892667. La partecipazione, sino a esaurimento posti, è aperta a imprenditori, così come ai lavoratori e a chi è in cerca di occupazione ed è libera e gratuita. 

Per conoscere ed essere aggiornati sulle iniziative di Cescot è possibile visitare il sito www.cescotmodena.com, o seguirlo attraverso lo spazio facebook e i profili twitter e linkedin.

 

Cescot More, una delle principali novità proposte dal Centro Formazione di Confesercenti

Sette appuntamenti che si caratterizzano prima di tutto sul piano metodologico, volto a favorire la massima interazione tra i partecipanti e gli organizzatori: l’obiettivo è raccogliere, attraverso un ascolto attivo e l’interazione di esperti di Cescot i bisogni formativi dei partecipanti. Successivamente, elaborando le riflessioni e gli spunti emersi durante gli incontri, di volta in volta, saranno proposti i programmi di iniziative formative rivolte ad imprenditori, lavoratori, occupati o in cerca di lavoro. Tra i temi scelti nell’ambito di Cescot More spiccano il mondo della green economy, in tutte le sue declinazioni, il marketing e l’e-commerce, sino ai social network. 

 

 

(Fonte: ufficio stampa Cescot Modena)

 

La tutela di marchi e invenzioni in un seminario della Camera di Commercio in programma oggi, 5 maggio -

 

Reggio Emilia, 5  maggio 2014 -

Prosegue il ciclo di incontri organizzato dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia in materia di tutela della proprietà intellettuale, ovvero di quel patrimonio immateriale costituito da marchi (496 i nuovi depositi nel 2013), brevetti e invenzioni industriali(97 in un solo anno) che contribuisce, spesso in modo decisivo, ad innalzare la competitività delle imprese.

E’ in quest’ambito che rientra il seminario in programma oggi, lunedì 5 maggio alle ore 14,30 nella sede camerale di Piazza della Vittoria, dove si parlerà di “Seconda rivoluzione internet - arrivano i nuovi nomi a dominio generici: opportunità o rischio per le imprese?”.

Nel corso dell’incontro saranno presentate le iniziative e le azioni finalizzate a massimizzare le potenzialità dei nuovi strumenti di marketing e ad evitare che il proprio marchio venga sfruttato illecitamente da terzi in malafede. Tutto questo  alla luce dei cambiamenti intervenuti da novembre 2013, data in cui sono stati introdotti nuovi nomi a dominio generici di primo livello che si vanno ad affiancare ai noti ed consolidati “.com”, “.net”, “.org”, “.biz”.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione per il mondo dei segni distintivi in internet, poiché la disponibilità di oltre 1.400 nuove "estensioni" andrà a mutare completamente le abitudini dei navigatori. Oggi, infatti, si è ancora abituati a pensare in termini "geografici" (si pensi ai nomi a dominio “.it”, proprio delle realtà italiane) o al limite in termini settoriali in senso molto lato (“.com” per le aziende, “.org” per le organizzazioni no-profit, ecc.). Tra pochissimo, invece, sarà invece d’obbligo considerare una suddivisione per ambito merceologico molto puntuale ed articolata: avremo infatti domini “.shop”, “.bike”, “.app”, “.clothing”, “.casa” e così via.

Per le aziende si apre quindi un nuovo mondo, fatto di opportunità e rischi.

Il seminario della Camera di Commercio – organizzato in collaborazione con gli studi Bugnion SpA, Corradini e Giambrocono & C. SpA – sarà tenuto da Alessio Canova dello studio Giambrocono.

Programma e scheda di partecipazione sono sul sito www.re.camcom.gov.it 

 

 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

Domenica, 04 Maggio 2014 08:16

Emak S.p.A.: approvato il bilancio 2013

 

 

L’assemblea ha deliberato il dividendo unitario pari a 0,025 euro

  

Bagnolo in Piano (RE), 24 aprile 2014 - L’Assemblea ordinaria degli Azionisti di Emak S.p.A. (MTA, STAR), uno dei maggiori player a livello globale nella produzione e nella distribuzione di macchine, componenti e accessori per il giardinaggio, l’agricoltura, l’attività forestale e l’industria, ha approvato in data odierna il bilancio al 31 dicembre 2013.

A livello consolidato il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2013 con ricavi a 355 milioni di euro. L’EBITDA dell’esercizio ammonta a 34,2 milioni di euro. L’utile operativo dell’esercizio è pari a 22,4 milioni di euro. L’utile netto dell’esercizio è di 10,5 milioni di euro. Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2013 ammonta a 150,8 milioni di euro e la posizione finanziaria netta passiva si attesta a 76,4 milioni di euro.

 L’Assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario pari a 0,025 euro per azione (cedola n. 17), in pagamento il prossimo 5 giugno 2014, con data stacco 2 giugno 2014 e record date il 4 giugno 2014.

L’Assemblea ha inoltre deliberato in senso favorevole con riguardo alla politica della remunerazione adottata dalla società, illustrata nella sezione prima della Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell’art. 123-ter, D.Lgs 58/98, nonché dell’art. 84-quater del Regolamento Emittenti, per delibera Consob n. 11971/1999.

L’Assemblea ha infine rinnovato l’autorizzazione, per 18 mesi a partire da oggi, all’acquisto e alla vendita di azioni proprie, fino a un massimo di n. 9.000.000 azioni, pari a circa il 5,490% dell’attuale capitale sociale, tenendo conto delle azioni proprie già in portafoglio, attualmente in numero di 397.233. Per le finalità e le modalità delle operazioni di acquisto e vendita di azioni proprie si rimanda alla proposta del Consiglio di

Amministrazione all’Assemblea dei soci approvata integralmente in data odierna, depositata presso la sede sociale e sul sito www.emak.it.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lunedì 5 Maggio dalle ore 9,30 in sala Nelson Mandela c/o Camera del Lavoro di Piacenza (via XXIV Maggio, 18) verranno resi noti e discussi due documenti importanti

 

Piacenza, 3 maggio 2014 -

Il dott. Valerio Vanelli dell'Università di Bologna presenterà i dati del Quinto osservatorio sull'economia e sul lavoro a Piacenza a cura dell'Istituto di Ricerche Economiche e Sociali IRES Emilia-Romagna. 

 

Subito dopo, si confronteranno sul documento programmatico PER UN NUOVO SVILUPPO DEL TERRITORIO PIACENTINO costruito nelle sue proposte dalla Cgil piacentina nei mesi scorsi, il sindaco Paolo Dosi, l'onorevole Paola De Micheli, il vicepresidente di Confindustria Marco Livelli, l'assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli e il segretario generale Cgil Emilia-Romagna Vincenzo Colla. 

 

sul sito www.cgilpiacenza.it è possibile scaricare il documento PER UN NUOVO SVILUPPO DEL TERRITORIO PIACENTINO;

 

Programma dei lavori

 

ore 9,30 

Introduce Gianluca Zilocchi, segretario generale Cgil Piacenza

 

ore 10,00 

Dott. Valerio Vanelli, Università Bologna 

Presentazione dei dati del Quinto Osservatorio sull’economia e sul lavoro a Piacenza, a cura dell’istituto di ricerche economiche e sociali IRES Emilia-Romagna

 

 

ore 11,00 TAVOLA ROTONDA "UNO SVILUPPO POSSIBILE PER PIACENZA"

 

 

Ne discutono:

 

Paolo Dosi, sindaco Piacenza;

 

on. Paola De Micheli

 

Gian Carlo Muzzarelli, assessore Attività Produttive Emilia-romagna

 

Marco Livelli, vicepresidente Confindustria Piacenza

 

Vincenzo Colla, segretario generale Cgil Emilia Romagna

 

 

 

(Fonte: ufficio Stampa CGIL Piacenza)

 

Il 9 maggio Smurfit Kappa, leader negli imballaggi a base carta, porta il Safety Day nei venti stabilimenti italiani: con l'iniziativa Famiglia Sicura per la prima volta l'azienda apre le porte alle famiglie dei dipendenti e ai bambini, con laboratori interattivi e iniziative ludico didattiche dedicate alla sicurezza e alla prevenzione dei rischi -

 

Parma, 3 maggio 2014 -

 

Il Safety Day, associato con la Giornata Mondiale della Salute e della Sicurezza sul Lavoro, è la principale tappa in cui si concretizza il progetto Safety Bridge ideato da CEPER, sviluppato in collaborazione con Smurfit Kappa Italia e supportato da Gifco, Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato.

Venerdì 9 maggio, per la prima volta, all’interno del Safety Day si svolgerà l’iniziativa Famiglia Sicura: i venti stabilimenti della Smurfit Kappa Italia - collocati in 16 province di sei regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio) - si apriranno alle famiglie di tutti i dipendenti per realizzare un laboratorio interattivo sulla sicurezza e iniziative ludico didattiche a tema, rivolte anche ai bambini. 

 

Safety Bridge


Safety Bridge è un ponte che unisce il luogo di lavoro a quello della vita familiare, perseguendo la realizzazione di un circolo virtuoso, che trasferisca la prevenzione dei rischi dagli ambienti di lavoro agli ambienti domestici, portando un incremento dei comportamenti sicuri anche nel corso dell’attività lavorativa. L’impegno nella prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro ha avuto negli anni risultati apprezzabili, portando dal 1963 a una riduzione degli infortuni annuali del 58,53% (da 1.577.352 a 654.000, dati INAIL sul 2012), e una riduzione dei casi mortali dell’89,03% (da 4.644 a 509). Non è possibile, invece, registrare gli stessi miglioramenti nella prevenzione all’interno degli ambiti domestici, dove nel 2012 gli infortuni sono stati 4.500.000, di cui 8.000 aventi esito mortale. È scopo del Safety Bridge sviluppare una vera e propria Cultura della Sicurezza, trasferendo la prevenzione dei rischi dagli ambienti di lavoro agli ambienti domestici, utilizzando coscienza, conoscenze e capacità di tutto il personale delle imprese. 

 

Famiglia Sicura

Famiglia Sicura è il primo open day nazionale dedicato a tutti i dipendenti di Smurfit kappa, alle loro famiglie e ai bambini che ha come obiettivi l’apprendimento dei comportamenti corretti e di quelli da evitare nelle differenti situazioni domestiche, l’acquisizione delle principali tecniche di primo soccorso e lo sviluppo di una Cultura della Sicurezza anche per i bambini. Il mezzo è il gioco: nello spazio adulti con la “Caccia al rischio”, un gioco a squadre interattivo effettuato con il supporto di un esperto di sicurezza e di una psicologa comportamentale, e nello spazio bambini la “Creazione del gioco dell’oca della sicurezza”, che prevede il coinvolgimento dei bambini in attività di apprendimento mediante il gioco e il disegno, sotto la guida di educatori specializzati.

 

Famiglia Sicura è la seconda tappa del progetto Safety Bridge, che nel 2013 ha posto le basi per acquisire sicurezza attraverso il consolidamento della consapevolezza. La compilazione da parte dei dipendenti di una scheda di autovalutazione dei pericoli, ha consentito di individuare i livelli di rischio nell’abitazione, e di fornire i suggerimenti tecnici e comportamentali per ridurli e prevenirli. L'anno scorso il tasso di partecipazione è stato del 57%, con quasi 1.000 check list compilate e restituite dai dipendenti; quest’anno il Safety Day è pronto a coinvolgere le famiglie nella formazione. 

 

Il Presidente Saverio Mayer sull’iniziativa Famiglia Sicura: 

“Credo che questo progetto, oltre a favorire l’aumento della consapevolezza dei rischi di infortuni in ambito domestico dei nostri dipendenti e dei loro famigliari, potrà apportare un reale beneficio in ambito aziendale, con un incremento dei comportamenti sicuri dei nostri dipendenti nel corso della loro quotidiana attività lavorativa, in un circolo virtuoso che unirà da qui in avanti azienda e ambienti domestici.” 

 

Claudio Costa, Responsabile Ambiente, Salute e Sicurezza: 

Penso che l’attività di prevenzione in materia di salute e sicurezza non possa ricondursi solamente a un insieme di regole e procedure da rispettare sul luogo di lavoro, ma debba diventare un vero e proprio modo di vivere e di comportarsi dentro e fuori lo stabilimento, recando così un beneficio non solo ai lavoratori e all’azienda, ma anche alla collettività."

 

Smurfit Kappa

Smurfit Kappa è leader mondiale nella produzione e commercializzazione di carta, cartone ondulato e imballaggi a base carta, con circa 41.000 impiegati in 32 Paesi. Gli imballaggi a base carta sono la forma di imballaggio più ecologica disponibile, e i prodotti Smurfit sono realizzati utilizzando materiale di riciclo e sono a loro volta riciclabili al 100%. Smurfit Kappa in Italia opera con 22 stabilimenti, ed è la prima azienda al mondo a realizzare il progetto Safety Bridge, oggi la punta di diamante dei progetti dell’azienda nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa. Il progetto, ideato da CEPER e sostenuto da Smurfit Kappa Italia e Gifco (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato), di cui Smurfit fa parte, è stato premiato dall’INAIL, che lo ha riconosciuto una Buona Pratica da utilizzare e sponsorizzare in altre realtà industriali.

 

 

(Fonte: Ufficio stampa Safety Day di Smurfit Kappa Italia )

 

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