Lunedì 29 settembre, dalle ore 16.00, convegno gratuito organizzato da CNA Modena in collaborazione con CRESME sull'innovazione nella filiera edile -

Modena, 24 settembre 2014 -

L'analisi della situazione congiunturale del settore edile, a livello nazionale ma soprattutto nella realtà modenese, serve come spunto per definire una linea di sviluppo che passa necessariamente attraverso un percorso d'innovazione basato sull'integrazione tra i diversi attori della filiera delle costruzioni. Questo è l'obiettivo del convegno organizzato da CNA che si terrà lunedì 29 settembre, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, presso la Sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena.

L'innovazione di processo verrà resa ancor più evidente nelle sue potenzialità grazie a uno strumento come il B.I.M. (Building Information Modeling): un sistema di progettazione integrata in 3D che, partendo dalle informazioni riguardanti un edificio o le sue parti, costringe a valutare tutti gli aspetti riducendo i rischi di errore (e quindi i costi), allargando la prospettiva al costo relativo all'intera vita utile di un immobile, invece che al solo investimento iniziale. Questo sistema innovativo rappresenta la strategia verso la quale CNA vuole puntare: una struttura che favorisce una visione globale d'insieme e l'integrazione dei vari soggetti che intervengo nella filiera edile.

Partecipano e promuovono il convegno tutti gli Ordini e i Collegi di professionisti, periti industriali, geometri e architetti, riconoscendo agli iscritti crediti formativi.
Dopo una prima parentesi introduttiva tenuta da Paolo Vincenzi (Presidente Unione Costruzioni CNA Modena) e Paolo Visentin (in rappresentanza dei professionisti), il relatore dell'incontro sarà Lorenzo Bellicini di CRESME, Centro Studi leader in Italia per il mercato delle costruzioni.
Il convegno è gratuito: per l'iscrizione basta registrarsi sul sito www.mo.cna.it oppure rivolgersi a Giorgio Falanelli allo 059-418546, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il riconoscimento conferito per il forte impegno sociale e la capacità della sua azienda "Nuova Autoriparazione 2P" di creare valore per il territorio -

Reggio Emilia, 23 settembre 2014 -

Samantha Panciroli, titolare insieme al marito dell'azienda Nuova Autoriparazione 2P in via Matilde di Canossa a Bibbiano, è la giovane imprenditrice di CNA Impresa Donna premiata domenica dal Sindaco di Bibbiano Andrea Carletti e dall'Assessore alle attività produttive Matteo Curti, nell'ambito della Fiera Bibbiano Produce, come riconoscimento per aver promosso e qualificato l'economia del Comune.

Samantha è stata premiata per la sua partecipazione attiva nella comunità, è impegnata da molti anni nella promozione di Look&Solidarietà, l'iniziativa del comitato CNA Impresa Sensibile giunta quest'anno alla sua ventiduesima edizione, per il suo forte spirito di socialità e di attenzione per il territorio.

Mirella Ferri, componente del gruppo dirigente di CNA Impresa Donna presente alla premiazione, ha sottolineato come: "Nel caso specifico dell'azienda di autoriparazione di Samantha, c'è un altro aspetto molto importante da sottolineare: il ricambio generazionale dalla gestione paterna a quella di una giovane imprenditrice, che è riuscita a farsi spazio in un settore tradizionalmente ad appannaggio maschile e ha deciso di puntare sull'innovazione nella meccatronica e nei motori ibridi".

Secondo Paola Ligabue, Presidente provinciale di CNA Impresa Donna: "In un momento così difficile per la nostra economia, è lodevole incoraggiare e premiare pubblicamente le donne che hanno il coraggio di investire su stesse e intraprendere con successo un'attività che apporta valore e ricchezza sul territorio in cui è inserita. Non a caso, i dati della Camera di Commercio parlano di iscrizioni in crescita per le imprese femminili, che hanno una maggiore resistenza alla crisi e sono in grado di superare meglio difficoltà e conflitti".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Fabio Pietrella, presidente Confartigianato Moda di Parma è stato nominato esperto delegato al Technical Committee CEN TC 248 per il settore tessile dallo Small Business Standard (SBS) -

Parma, 22 settembre 2014 -

Fabio Pietrella, del Maglificio Musetti, presidente Federazione Moda di Confartigianato Imprese Apla Parma e componente del consiglio direttivo nazionale di Confartigianato Moda è stato nominato esperto delegato al Technical Committee CEN TC 248 per il settore tessile dallo Small Business Standard (SBS).

SBS è l'associazione costituita da UEAPME, Federazione Europea delle organizzazione artigianali e delle piccole e medie imprese che, con il supporto della Commissione Europea, rappresenta le PMI nel processo di normazione a livelli europeo e internazionale. Associazione europea, costituita nel 2013, SBS ha come principale compito è quello di intensificare la partecipazione attiva ed il sempre maggiore coinvolgimento delle PMI nel processo di sviluppo delle norme tecniche europea. Il ruolo che SBS è chiamata a svolgere è quello di assicurare che gli interessi delle PMI siano adeguatamente tutelati attraverso un costante flusso d'informazioni.

«I piccoli e medi imprenditori trovano estremamente difficoltoso sia partecipare al processo di elaborazione delle norme che utilizzarle nel loro lavoro e raramente sono coinvolti nella redazione dei documenti – spiega Pietrella. Inoltre, frequentemente vengono sottovalutati i benefici o i forti disagi che le norme possono portare alle imprese. Il rischio, poi, è che a partecipare alla redazione delle leggi sia limitata ai soli grandi attori del mercato che hanno risorse finanziarie, tecniche e umane in grado di seguire e di influenzare il processo di sviluppo delle norme. Per questo è importante il ruolo di SBS. A Bruxelles stiamo lavorando attualmente su diversi protocolli che verranno proposti in Commissione Europea nel 2015. In particolare ci stiamo occupando di corretta etichettatura delle fibre tessili, applicazione di un'univoca e omogenea procedura europea di definizione delle taglie e, non da ultimo, stiamo operando per ottenere il necessario monitoraggio sulle sostanze potenzialmente allergeniche nei prodotti finiti. Il mio impegno – conclude Pietrella - sarà di rappresentare le PMI europee del tessile con l'obiettivo di migliorare la conoscenza delle norme e portare l'attenzione sui reali bisogni e necessità delle PMI».

(Fonte: ufficio stampa Confartigianato Parma)

"L'innovazione nell'integrazione energetica edificio impianto": un progetto formativo CNA che mira a fornire competenze tecniche e mantenere un costante aggiornamento nel settore dell'impiantistica -

Modena, 19 settembre 2014 -

Un buon efficientamento energetico si ottiene sviluppando l'integrazione tra struttura e impianto, tramite l'uso di materiali e l'installazione d'impianti che impieghino fonti energetiche rinnovabili. Le tecniche e le capacità di valutazione in questa materia non sono però alla portata di tutti. Ecco perché CNA lancia un progetto formativo che mira appunto a fornire competenze tecniche e mantenere un costante aggiornamento in un settore con alto tasso di evoluzione come quello dell'impiantistica.

"L'innovazione nell'integrazione energetica edificio impianto", è il titolo del percorso che prenderà il via martedì 23 settembre presso la CNA Provinciale, a Modena, in via Malavolti, 27. Un corso della durata di 48 ore nel quale saranno affrontati temi tra i quali la coibentazione energetica, termoregolazione e interventi impiantistici in generale, contrattualistica e normativa, fotovoltaico, pompe di calore e sistemi ibridi.
CNA quindi continua la sua azione di formazione sulla "questione energetica", tema sempre più centrale nel nostro Paese e nel nostro continente, e lo fa a costo zero per i partecipanti, visto che la frequenza sarà completamente gratuita, grazie ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo.

"Oltre all'individuazione di temi d'attualità e di argomenti utili all' aggiornamento tecnico e normativo dei nostri corsi – sottolinea Gennaro Petrillo, Presidente Unione Installazione e Impianti CNA Modena - la strategia di CNA è quella di favorire processi di aggregazioni che, in un mercato globale sempre più competitivo, sono ormai una necessità per un sistema basato su una struttura economica fatta di studi e di piccole e medie imprese. Per questo le iniziative dell'Associazione sono sempre più indirizzate a far ragionare e lavorare insieme gli attori della filiera: imprenditori e lavoratori d'imprese edili, serramentisti e installatori d'impianti energetici e di calore. Perché solo con l'integrazione si può avere una visione d'insieme e riuscire a trovare la giusta via per uscire da questo momento di recessione che colpisce il nostro Paese e che coinvolge più di altri la filiera delle costruzioni".
Per informazioni relative al corso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Domenica 21 settembre a Bibbiano torna "Look&Solidarietà" di CNA Impresa Sensibile. I professionisti della Val d'Enza non solo metteranno alla prova la loro abilità al servizio dei visitatori, ma daranno anche una prova importante della loro solidarietà -

Reggio Emilia, 18 settembre 2014 -

Domenica 21 settembre, dalle 9 alle 15, in un apposito spazio allestito nel Centro Diurno Anziani presso la Fiera di Bibbiano, il comitato CNA Impresa Sensibile torna a "Bibbiano Produce", la Fiera commerciale diventata, grazie alla sensibilità di professionisti e numerosi sponsor e imprese sensibili targati CNA, un appuntamento dedicato alla solidarietà e all'impegno sociale per una maggiore qualità di vita sul nostro territorio.

Si tratta di Look&Solidarietà, l'iniziativa giunta alla sua XXII edizione che vedrà impegnati acconciatori ed estetiste di Bibbiano al servizio dei visitatori che vorranno ritoccare, rinnovare o trasformare il proprio look con una duplice lodevole finalità: come tutti gli anni, infatti, il ricavato sarà interamente devoluto per raccogliere fondi per l'avvio di un appartamento destinato all'accoglienza temporanea di donne con bambini, l'avvio di un'esperienza di welfare di comunità, la realizzazione di orti sociali e l'assegnazione di borse di studio per valorizzare il volontariato da destinare agli studenti delle superiori dell'Istituto Silvio d'Arzo.

I professionisti della Val d'Enza non solo metteranno alla prova la loro abilità, ma daranno anche una prova importante della loro solidarietà, insieme ad una sessantina di aziende e sponsor, Amministrazione comunale di Bibbiano compresa, che anche quest'anno, nonostante le difficoltà e il perdurare della crisi, non sono voluti mancare all'appuntamento con Look&Solidarietà. Il comitato CNA Impresa Sensibile sarà lieto di accogliere presso il suo stand tutti coloro che vorranno partecipare con entusiasmo ad una iniziativa bella ed originale per coniugare il ruolo economico dell'impresa con la sua funzione sociale, specchio di un territorio sensibile e attento in cui CNA si impegna a giocare un ruolo attivo e concreto.

Sempre domenica 21, inoltre, alle 10.30 nella Piazzetta Alimentari ci sarà la premiazione di un'imprenditrice nell'ambito di Bibbiano Produce.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Giovedì, 18 Settembre 2014 11:38

Modena - "Non profit, agevolazioni non per tutti"

Numerosi addetti ai lavori all'incontro organizzato da CNA sul terzo settore con Giovanni Moro, invitato dall'Associazione modenese a discutere sul mondo del non profit e sul suo saggio dal titolo provocatorio "Contro il non profit" -

Modena, 18 settembre -

Oltre cinquanta persone hanno preso parte all'incontro organizzato da CNA con Giovanni Moro, invitato dall'Associazione modenese a discutere sul mondo magmatico del non profit e sul suo saggio dal titolo provocatorio "Contro il non profit", interesse giustificato dall'attività di consulenza che da oltre vent'anni CNA svolge nei confronti del terzo settore, con seguendo circa 500 società attive in campo assistenziale, sportivo e culturale. Una definizione questa che nasconde in sé una contraddizione e che potrebbe risultare fuorviante: il sociologo romano non critica il terzo settore, ma analizza questo "magma" caotico di norme e definizioni opache caratterizzato solamente per esclusione (non profit). È infatti la stessa origine del fenomeno, secondo l'autore, a determinarne la natura confusa, un calderone dove convivono ristoranti e mense per i poveri.

Durante la serata, Moro ha analizzato le specificità e il problema della normativa che disciplina questo settore, portando ad avere sotto una stessa voce più attività tra loro differenti, non solo nell'attività, ma anche nelle modalità con la quale viene reso il presunto servizio di utilità sociale. "L'invenzione chiamata no profit ha avuto successo – spiega Giovanni Moro - perché attorno ad essa è stato creato un alone di benevolenza che ricade su tutti gli enti che rientrano in questo ambito. Ed è inaccettabile – continua il sociologo - il fatto che un ente previdenziale di categoria – perché capita anche questo - sia considerato come la cooperativa che si occupa di impiegare giovani nei territori confiscati alla mafia, o che fondazioni e imprese private abbiano il diritto di raccogliere il 5xmille. Basti pensare che a Roma operano 22 associazioni di clown terapia e solo 5 che si occupano di assistere i malati terminali e le loro famiglie. E' la stessa cosa? Ovviamente no. In questo marasma nascono così comportamenti scorretti, il più delle volte, però, legali, determinati dalle ambiguità legislative e da una definizione a maglia troppo larga".

Secondo il docente universitario, che ormai da decenni si occupa di queste problematiche, la vera definizione di no profit ruota attorno alla risposta a una domanda: "qual è l'interesse generale che riveste una determinata attività? Che differenza c'è tra un circolo privato e una polisportiva, se pago i campi allo stesso modo o se ho gli stessi servizi. Al contrario, se la società fa pagare meno i ragazzi in difficoltà economica, favorisce l'integrazione, affitta gli impianti a costi minori, allora ho una ricaduta per la collettività che merita di essere premiata".
Insomma, non sono in discussione le agevolazioni al terzo settore, ma la base confusa ed eterogenea alla quale oggi queste si rivolgono. Il problema è soprattutto normativo, affinché i privilegi ossi in essere siano restituiti a chi davvero ne segue i principi.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

McDonald's aprirà per la metà di ottobre il suo quinto fast food di Modena. Lunedì 22 settembre in Piazza Matteotti con il McItalia Job Tour si svolgeranno i colloqui dei candidati selezionati -

Modena, 17 settembre 2014 -

Tantissime le candidature arrivate per i posti di lavoro nel nuovo McDonald's di Modena. Ben 900 candidati hanno mandato il proprio cv per i soli 22 nuovi posti previstiLunedì 22 settembre dalle ore 10 alle 18 in Piazza Matteotti con il McItalia Job Tour, si svolgeranno i colloqui dei candidati selezionati.

 

Domani giovedì 18 settembre, alle 18.15 Confartigianato Imprese Apla Parma presenta alle imprese l'edizione 2014 di Matching share & grow che si svolgerà il 25, 26 e 27 novembre alla Fiera di Milano Rho -

Parma, 17 settembre 2014 -

L'incontro si svolgerà GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE alle 18,15, nella sala riunioni di Confartigianato Imprese APla Parma, vale Mentana 139/a (ingresso da via Muggia). Interverranno Stefano Torti (Board Matching 2014) e Davide Poggi (Direttore CDO Emilia). Sarà presente anche Marco Granelli, vicepresidente nazionale di Confartigianato.

Con questa decima edizione della manifestazione promossa da CDO e da GiPlanet, Matching propone un percorso in quattro fasi per rendere l'impresa nuovamente protagonista, con uno scambio di valore che porta alla crescita e allo sviluppo del business. Matching è un'ottima opportunità per incontrare potenziali clienti e potenziali fornitori per meglio sviluppare la propria attività imprenditoriale, con incontri B2B facilitati da un ambiente e un'organizzazione ormai collaudati.

(Fonte: ufficio stampa Confartigianato Parma)

Da mesi gli autotrasportatori devono revisionare i mezzi a Modena o a Parma sopportando costi in più. In un incontro con i parlamentari il direttore Bezzi ha chiesto che si "riporti a Reggio il servizio essenziale per le imprese di trasporto" -

Reggio Emilia, 17 settembre 2014 -

All'indomani dell'inaugurazione della nuova sede della Motorizzazione di Reggio Emilia in via Rodano, CNA Reggio Emilia e CNA FITA (comparto che rappresenta a Reggio e provincia un migliaio di operatori del trasporto) ritornano a lanciare l'allarme sul fatto che da mesi gli autotrasportatori reggiani sono costretti ad andare a Modena o a Parma per revisionare i propri mezzi a causa della mancanza dell'idonea fossa di ispezione.

Tra l'altro, la nuova sede, ubicata in una zona residenziale e commerciale, non ha gli spazi necessari per ripristinare il servizio. Dalla direzione della Motorizzazione era arrivata notizia che si stava cercando un capannone dove ripristinare il servizio, ma ad oggi si dice che non si sia trovato nulla. A questo punto CNA, dopo aver denunciato quello che il direttore generale, Fabio Bezzi, definisce "un vero e proprio disservizio alle imprese reggiane dell'autotrasporto che, peraltro, non corrisponde nemmeno a logiche di risparmio e di programmazione strategica", ha convocato tutti i parlamentari reggiani per illustrare loro la situazione che si è venuta a creare e chiedergli un intervento in sede parlamentare.

Tra l'altro, la situazione sta peggiorando di giorno in giorno perché oltre a non aver ancora individuato un'area per le revisioni, si sono aggiunte altre problematiche, come la carenza di organico negli Uffici che dovrà affrontare anche il passaggio di competenze dalla Provincia sull'albo degli Autotrasportatori, e una bozza di decreto che pare affidare la dirigenza a Parma e il suo coordinamento delle altre province, Piacenza, Modena e Reggio Emilia.

All'incontro sono intervenuti gli onorevoli Paolo Gandolfi e Maino Marchi e la senatrice Leana Pignedoli del PD, oltre all'assessore alla mobilità del Comune di Reggio Emilia, Mirko Tutino. Per CNA, oltre al direttore generale, hanno partecipato il presidente di CNA FITA, Aldo Bondi, la responsabile provinciale del settore autotrasporto, Leonilde Montemerli e la responsabile del comparto Servizi alla Comunità, Teresa Salvino.

"Avevamo già espresso le nostre preoccupazioni sul disservizio per gli autotrasportatori reggiani alla notizia che dal 1 novembre 2013, in mancanza dell'idonea fossa di ispezione per la revisione dei veicoli, le operazioni di revisione prenotate a Reggio Emilia sarebbero state assegnate alle motorizzazioni di Modena o Parma – ha ribadito il direttore CNA, Fabio Bezzi – ad oggi nulla è cambiato, gli autotrasportatori debbono andare fuori provincia a revisionare il proprio mezzo perdendo tempo e denaro. A questo punto è necessario un intervento forte perché i quasi duemila operatori del trasporto della nostra provincia subendo un disservizio e sopportando costi che, anche in considerazione della congiuntura economica, sono inaccettabili".

La realtà delle revisioni dei mezzi pesanti, in effetti, sta diventando un caos. Il trasferimento del servizio sui due centri di Modena e Parma non è avvenuto contestualmente a un rafforzamento. Gli autotrasportatori reggiani si trovano quindi ad accedere al servizio a trenta chilometri di distanza, con tempi di attesa che si stanno allungando considerevolmente. In più, a Reggio e provincia i centri di revisione autorizzati non sono tanti: su settanta centri, solo il 50% lavora con i mezzi pesanti.

"I tempi della revisione sono per un'azienda di trasporto una voce significativa dei costi di gestione – ha sottolineato il presidente di CNA Fita, Bondi, che da tempo è impegnato a trovare una soluzione all'annoso problema – in caso di problemi la distanza del servizio può rappresentare giorni di fermo dell'attività".

Da parte loro, i parlamentari Gandolfi, Marchi e Pignedoli hanno assicurato il proprio intervento per assicurare una soluzione all'annoso problema. La delegazione parlamentare si attiverà a tutti i livelli, formulando innanzitutto un'interrogazione sull'argomento, affinché il territorio reggiano non perda definitivamente un servizio essenziale per gli autotrasportatori reggiani, che già debbono fare i conti con la crisi del comparto.

Dal canto suo, l'assessore alla mobilità, Mirko Tutino, si è impegnato ad effettuare una ricognizione sulle possibili aree dove poter ipotizzare il ripristino del servizio.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

"Incredibol!", ai blocchi di partenza il quarto bando regionale per progetti d'impresa culturali e creativi: appuntamento venerdì 19 settembre alle 16 all'auditorium Sant'Ilario in corso Garibaldi 17 -

Piacenza, 16 settembre 2014 -

Grazie alla collaborazione del Comune, prenderà il via nei prossimi giorni proprio a Piacenza il tour per l'Emilia-Romagna di "Incredibol!", l'avviso pubblico rivolto a tutti i creativi della Regione, che potranno candidare i propri progetti d'impresa fino al 30 ottobre. L'appuntamento per chi vuole saperne di più è per venerdì 19 settembre all'auditorium Sant'Ilario, in corso Garibaldi 17, a partire dalle 16.

Così commenta l'iniziativa il vicesindaco e assessore allo Sviluppo economico, Francesco Timpano: "Incredibol! è una rete regionale, sempre aperta a nuove adesioni, volta a sostenere lo sviluppo di progetti innovativi in campo culturale e creativo, favorendo la crescita e la sostenibilità del settore e avendo come principali destinatari i giovani creativi agli inizi dell'attività professionale o imprenditoriale, in un'ottica di sostenibilità economica, innovazione e integrazione sociale. In particolare Incredibol! – continua Timpano - intende appoggiare progetti ben definiti, che illustrino l'idea di sviluppo dell'attività professionale o imprenditoriale delineandone la strategia, il volume di affari, gli investimenti e gli effetti socialmente significativi".


"Fino al 30 ottobre potranno candidare i propri progetti d'impresa le associazioni, le neo-imprese e i professionisti del settore culturale e creativo provenienti da tutto il territorio regionale e attivi da non più di quattro anni. Incredibol! premierà i progetti più innovativi e con chiari obiettivi di sostenibilità economica nei settori del design industriale e dell'artigianato, dell'industria del gusto, della moda, dell'editoria, della tv e della radio, della pubblicità, del cinema, del patrimonio culturale, della musica e spettacolo, dell'architettura e dell'arte contemporanea. I premi messi a disposizione - prosegue il vicesindaco - offrono varie opportunità a supporto dei progetti imprenditoriali innovativi: uno sportello di orientamento e un percorso di formazione e accelerazione per sostenere al meglio la propria idea d'impresa, spazi affidati in comodato d'uso per 4 o più anni, fino a 10mila euro di contributi economici, una rete di partner formata da enti pubblici e privati già attivi sul territorio regionale e la possibilità di partecipare ad appuntamenti di rilevanza nazionale ed internazionale per il proprio settore produttivo di riferimento".

Timpano conclude con una riflessione sulle ragioni di fondo alla base del progetto: "Incredibol! intende agire sulle fragilità tipiche delle attività creative (sul piano della strutturazione imprenditoriale dell'idea e dell'accesso ai servizi, alle opportunità e al mercato), creare una rete policentrica di servizi, lavorare nella direzione della promozione internazionale dei talenti e scambiare conoscenze e best practice con altri paesi".

Una sezione specifica del bando 2014 è dedicata all'avvio di un Registro degli spazi di coworking e incubazione accreditati a Incredibol! sul territorio regionale. I gestori di questi tipi di spazi, infatti, potranno presentare la propria candidatura d'iscrizione al registro, secondo criteri precisi legati alle attrezzature disponibili, al numero di postazioni e alla regolare iscrizione al Registro delle imprese. La presentazione della candidatura rimarrà aperta anche oltre la scadenza del 30 ottobre 2014. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web www.incredibol.net oppure la pagina facebook dedicata al progetto, facebook.com/incredibol. Le tre edizioni precedenti del bando hanno visto 330 partecipanti, con 46 vincitori selezionati.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Lunedì, 15 Settembre 2014 13:19

Credem assume 100 giovani entro fine 2015

La banca punta ad inserire giovani under 30 con un percorso di studi in ambito economico, bancario, giuridico, scientifico, di comunicazione e marketing e cerca candidati anche in Emilia Romagna -

Parma, 15 settembre 2014 -

Saranno 100 i giovani al di sotto dei 30 anni che Credem assumerà entro fine 2015, in coerenza con la strategia di crescita della banca, realizzata anche con importanti investimenti nel potenziamento dell'organico ed in particolare dei ruoli commerciali. Tale strategia di crescita ha già portato negli ultimi tre anni all'inserimento di circa 300 giovani e 130 esperti.

L'iter di inserimento prevede una fase di pre-selezione a cui segue successivamente una giornata di colloquio di gruppo per rilevare le attitudini dei candidati, le aspettative di carriera e le motivazioni, oltre alla coerenza di tutti questi elementi con i valori e gli obiettivi aziendali. Da tali momenti di conoscenza e valutazione potrà derivare una proposta di assunzione vera e propria, oppure l'inserimento del candidato in un elenco di persone disponibili per eventuali future opportunità di inserimento.

La crescita professionale all'interno delle filiali prevede, dopo un iniziale inserimento come operatore di sportello, un percorso di sviluppo in ambito commerciale come gestore clientela privati e small business, per poi eventualmente passare a funzioni di coordinamento in rete oppure all'interno di uffici di direzione centrale, fino ad arrivare a vere e proprie posizioni manageriali. Parallelamente agli ingressi in rete commerciale, i percorsi professionali per gli inserimenti in direzione centrale sono costruiti ad hoc in funzione dell'unità organizzativa d'inserimento.

All'interno della banca riveste molta importanza la job rotation, infatti il 50% dei neo assunti come operatori di sportello negli ultimi quattro anni oggi riveste un ruolo diverso a livello commerciale o di funzioni centrali. Inoltre, il 20% dei direttori di filiale ha meno di 35 anni e l'età media per questo ruolo è 44 anni.

Gli investimenti nella formazione delle persone sono un caposaldo della strategia di crescita e sviluppo della banca. Nel dettaglio, la formazione è fornita a tutto il personale attraverso una scuola di formazione interna che nel solo 2013 ha erogato 200 mila ore di formazione complessive.

L'offerta di lavoro proposta dal Gruppo Credem, indirizzata sia alla rete commerciale sia alla direzione centrale, è rivolta prevalentemente a Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Sardegna, in particolare ai diplomati e laureati in discipline economiche, scientifiche e giuridiche.

"Investire sulle persone è uno degli elementi fondamentali della nostra strategia di crescita", ha dichiarato Francesco Reggiani direttore del personale Credem. "In questo modo", ha proseguito Reggiani, "vogliamo anche dare un concreto segnale di fiducia al sistema, sostenendo l'occupazione dei giovani che saranno il motore della nazione nei prossimi anni. Offriamo un ambiente stimolante, siamo una realtà solida con una storia centenaria fatta di risultati eccellenti, di cura e attenzione al nostro lavoro. In Credem un giovane con spirito imprenditoriale e la voglia di mettersi in gioco ed imparare trova tutte le opportunità per crescere e per sviluppare la propria carriera. Il fatto che il 90% dei nostri manager sia cresciuto all'interno dell'azienda", ha concluso Reggiani, "è la migliore dimostrazione di quanto la nostra banca punti sulla crescita delle Persone".

Il Gruppo Credem, che continua a svilupparsi e sostenere famiglie e imprese mantenendo nel contempo la solidità patrimoniale, è presente a livello nazionale con 637 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari, oltre alla rete di promozione finanziaria composta da 788 promotori finanziari con mandato, ai 264 agenti finanziari di Creacasa ed ai 114 agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto. I dipendenti a fine giugno erano 5.711. Il Gruppo opera anche attraverso società specializzate nel leasing, factoring, wealth management, bancassurance e nella distribuzione mutui (Creacasa). Le persone interessate potranno inviare il proprio Curriculum Vitae nella sezione Lavora con noi del sito www.Credem.it 

(Fonte: ufficio stampa Credem) 

 

Aperte le iscrizioni al corso professionalizzante per operatore socio-sanitario, organizzato e gestito dalla sede modenese di Irecoop Emilia-Romagna

Modena, 13 settembre 2014 -

Sono aperte le iscrizioni al corso professionalizzante per operatore socio-sanitario, organizzato e gestito dalla sede modenese di Irecoop Emilia-Romagna, l'ente di Confcooperative per la formazione professionale. Possono partecipare 25 giovani (devono avere 18 anni compiuti) e adulti. Se giovani, devono aver adempiuto o assolto il diritto-dovere all'istruzione e alla formazione; se adulti, devono essere in possesso di licenza media inferiore; se stranieri, devono possedere permesso di soggiorno (in corso di validità), traduzione del titolo di studio, buona conoscenza della lingua italiana scritta e parlata. Il corso è rivolto a persone occupate e non, in cig, in possesso e non di capacità e conoscenze pregresse attinenti l'area professionale. Il termine per le iscrizioni scade il 7 novembre. L'attività formativa dura mille ore, di cui 450 di stage (suddiviso in due periodi - sociale e sanitario - da 225 ore). C'è l'obbligo di frequenza al 90 per cento del monte ore. Info: Irecoop - via Emilia Ovest 101 – Modena - tel. 059.3367118 - fax 059.821682. Referente: Silvia Friggeri – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Lunedì 15 settembre (dalle ore 16.00) incontro di CNA presso la sede Provinciale in via Malavolti 27 a Modena per riuscire a portare un centro estetico a un livello superiore e potersi differenziare in un mercato sempre più competitivo -

Modena, 12 settembre 2014 -

Conoscenza, consapevolezza, cambiamento e coordinamento. Queste le parole chiave per riuscire a portare un centro estetico a un livello superiore per potersi differenziare in un mercato sempre più competitivo e sempre più spietato. Riuscire a fornire ai propri clienti una consulenza sulla base delle caratteristiche specifiche della singola persona è la chiave del successo per gli imprenditori del benessere per poter rilanciare la propria attività. Un'attività appesantita dal momento di recessione attuale e da un mercato affollato da competitors, con prezzi sempre pù aggressivi.
Per arrivare a questo obiettivo, CNA mette in campo i suoi specialisti del mestiere organizzando i "Lunedì della Bellezza": una serie di incontri per la presentazione di corsi creati su misura per aiutare gli imprenditori a utilizzare al meglio nuove tecniche e conoscenze (teoriche e pratiche) del settore.

Il primo di questi incontri dal titolo "La gestione del centro estetico" si terrà lunedì 15 settembre, dalle ore 16.00 alle ore 17.30, presso la sede CNA Provinciale in via Malavolti 27 a Modena. Relatore della giornata Paolo Casalgrandi di SPA Consulting, esperto in tecniche di gestione e consulenza nell'ambito del benessere, che illustrerà ai partecipanti come poter incrementare le opportunità di guadagno e di crescita professionale per un settore in continua evoluzione. Chiarirà inoltre le materie che saranno oggetto dei corsi di formazione che si svolgeranno nei mesi a seguire in CNA: spazieranno dalla vendita e fidelizzazione della clientela al comunicare con successo, passando per la gestione ed organizzazione delle risorse umane e agli strumenti di marketing e merchandising.

La partecipazione all'incontro è gratuita. Per informazioni o iscrizioni www.mo.cna.it, oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Venerdì, 12 Settembre 2014 10:36

Modena - Una lente di ingrandimento sul No Profit

Lunedì 15 settembre alla CNA di Modena una serata con Giovanni Moro, per parlare dell'eterogeneo mondo del terzo settore. Ingresso aperto al pubblico -

Modena, 12 settembre 2014 -

Che cosa hanno in comune un'università (non statale) e un doposcuola in un quartiere degradato? Oppure un centro fitness e una società sportiva per disabili? Ben poco, eppure, almeno in Italia, si tratta di realtà che rientrano in quell'insieme magmatico e indistinto definito come "terzo settore". Un paradosso, addirittura una "finzione che va smontata" secondo Giovanni Moro, autore del libro "Contro il no profit", titolo provocatorio.

Proprio Giovanni Moro sarà l'ospite d'onore all'incontro intitolato "Miserie e nobiltà del no profit", una serata organizzata da CNA per lunedì 15 settembre, alle 20.45, presso la Sala Arcelli della sede provinciale dell'Associazione, a Modena, in via Malavolti, 27.
Nel suo ultimo libro, Giovanni Moro - figlio dell'indimenticato Aldo, sociologo e docente universitario, tra i fondatori di Cittadinanzattiva e presidente di Fondaca, centro studi sui temi della cittadinanza – sostiene che non esiste un no profit omogeneo, ma, piuttosto, che esista dietro al no profit un business che inquina questo mondo. Proprio per questo, secondo il sociologo, occorre ridisegnare l'ordinamento giuridico basato sull'ormai obsoleta (è del 1997) legge Zamagni per costruire un sistema di qualificazione che conferisca vantaggi a questi enti sulla base delle attività svolte, della contiguità all'interesse generale e non in relazione alle forme societarie.

Un interesse non nuovo quello di CNA per questo settore, visto che l'associazione modenese da vent'anni è impegnata a fornire consulenza alle organizzazioni no profit "vere". Da qui la volontà di organizzare un momento di confronto al quale sono stati invitati tutti gli enti no profit, le organizzazioni e le istituzioni che operano in un settore la cui attività (pensiamo all'assistenza ai poveri, agli anziani, ai circoli sportivi che svolgono attività per le classi sociali più disagiate) è sempre più importante nella vita della nostra comunità.
L'ingresso è aperto al pubblico.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Giovedì, 11 Settembre 2014 16:13

Chiude lo stabilimento Coca Cola di Campogalliano

Concluso l'accordo in Provincia: ammortizzatori e incentivi per i dipendenti dello stabilimento della Coca Cola di Campogalliano -

Modena, 11 settembre 2014 -

L'accordo sugli ammortizzatori sociali per i dipendenti dello stabilimento della Coca Cola di Campogalliano è stato siglato ieri dai rappresentanti dei lavoratori e della società, negli uffici della Provincia di Modena.

L'intesa, già approvata dall'assemblea dei lavoratori nei giorni scorsi, prevede il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per un anno dal 1 novembre 2014, accompagnata da una procedura di mobilità volontaria e da una serie di interventi allo scopo di attenuare l'impatto della chiusura delle attività dello stabilimento, per i 57 dipendenti, prevalentemente donne, che svolgono soprattutto servizi telefonici per i clienti.

Il piano di gestione degli esuberi prevede il mantenimento di una decina di posizioni di tele-lavoro, otto trasferimenti in altri stabilimenti già effettuati sul territorio nazionale a cui se ne aggiungeranno altri 13, incentivati, in altre sedi del gruppo e almeno due ricollocazioni interne. E' previsto un incentivo all'esodo a favore di coloro che saranno licenziati.

(Fonte: Provincia di Modena) 

Lunedì 15 settembre in via Maiella l'incontro su come conoscere meglio il sistema bancario. Strumenti pubblici e servizi dell'Associazione per favorire l'accesso al credito per imprenditori e artigiani -

Reggio Emilia, 11 settembre 2014 -

Il rapporto tra banche e imprese sarà al centro del prossimo seminario CNA sugli strumenti pubblici e i servizi dell'Associazione per favorire l'accesso al credito. Un tema diventato sempre più caldo per gli imprenditori da quando è iniziata la crisi, considerato che la difficoltà di ottenere finanziamenti da parte degli istituti di credito abbinata alla mancanza di liquidità ha costretto moltissime imprese e artigiani alla chiusura.

CNA Reggio Emilia, per andare incontro alle esigenze dei suoi Associati, ha avviato a maggio scorso un ciclo di incontri sul tema: "Come conoscere meglio il sistema bancario", che replicherà su tutto il territorio provinciale. Lunedì 15 settembre alle 20.30 sarà la volta dell'area cittadina con l'incontro presso la sede provinciale CNA in via Maiella, 4 a Reggio Emilia. L'obiettivo dell'Associazione è aiutare gli imprenditori nei rapporti con le banche, grazie al lavoro dei suoi consulenti che quotidianamente si rapportano con gli istituti di credito e conoscono bene le dinamiche del mondo bancario.

"Informarsi è il primo passo – spiega la Presidente CNA dell'Area Centro Annarella Ferretti - per arrivare alla soluzione dei problemi. Spesso infatti, non si conoscono le opportunità per il sostegno al credito, sia attraverso finanziamenti pubblici sia attraverso i numerosi servizi della nostra Associazione. Partecipare a momenti formativi come quello promosso da CNA è una grande occasione per capire dalla testimonianza diretta degli esperti del settore cosa fare quando ci si trova in difficoltà e come prevenire tale eventualità".

Tanti i temi che verranno affrontati nel corso della serata: Sergio Manini, formatore esperto di banca e finanza, parlerà dei sistemi di valutazione del merito creditizio; Gianni Mazzi, Direttore di CNA Prefina, illustrerà gli interventi pubblici nazionali e regionali per il sostegno al credito; Massimo Medici, Direzione CNA Servizi Imprese e Cittadini, e Marco Lasagni, Consulente CNA Prefina, entreranno nel merito dei servizi CNA per difendere le imprese e sostenerle nei rapporti con le banche.

Per info e prenotazioni: Segreteria organizzativa rif. Daniela Nasi tel. 0522/356380 oppure email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Incarico romano per la Europrogetti di Concordia, le strutture di macellazione, conservazione e commercializzazione delle carni saranno realizzate all'interno del CAR (Centro Agroalimentare Roma) di Guidonia -

Modena, 11 settembre 2014 -

È modenese il progetto del nuovo centro carni di Roma, che permetterà ai romani di macellare e consumare carni laziali "a km zero". Le strutture di macellazione, conservazione e commercializzazione delle carni saranno realizzate all'interno del CAR (Centro Agroalimentare Roma) di Guidonia (Roma), una delle più importanti strutture europee per la valorizzazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli e ittici. Europrogetti, aderente a Confcooperative Modena, ha progettato le linee di macellazione in conformità delle normative europee sulla lavorazione delle carni, benessere animale e tutela ambientale, prevedendo anche la macellazione nel rispetto dei riti ebraico e islamico.

Oltre alla macellazione, il progetto prevede celle per il raffreddamento e la frollatura delle carni (bovine laziali), spazi climatizzati per la lavorazione e commercializzazione. La cooperativa ha la sede legale a Modena, mentre quella operativa è a Concordia sulla Secchia, dove è rientrata da poche settimane dopo due anni trascorsi nei moduli prefabbricati. A seguito del terremoto del 20 maggio 2012, infatti, gli uffici, situati ni piazza della Repubblica, erano stati lesionati e dichiarati inagibili.

«Il sisma non ha rallentato il nostro lavoro – dichiara il presidente di Europrogetti Angelo Pongiluppi – A parte le numerose pratiche aperte da privati e aziende per la messa in sicurezza, riparazione e ricostruzione di case e stabilimenti, in questi mesi abbiamo continuato a progettare edificii». Costituita nel 1996 da un gruppo di professionisti che hanno maturato la propria esperienza sin dagli anni Sessanta, la cooperativa svolge la propria attività nella progettazione agro-industriale, industriale, commerciale e civile. Negli anni i tecnici di Europrogetti hanno approfondito tutte le problematiche relative alla progettazione e lay-out degli impianti e attrezzature al servizio dei processi produttivi, le operazioni di finanziamento di credito agrario e fondiario connesse agli investimenti, la richiesta di contributi regionali, nazionali ed europei. «Grazie alle professionalità di cui disponiamo, siamo in grado di garantire un approccio interdisciplinare – aggiunge il vicepresidente di Europrogetti Guido Pongiluppi – La nostra cooperativa fornisce progettazione e direzione lavori civile e industriale, pianificazione territoriale di attuazione, restauro di beni tutelati e recupero del patrimonio edilizio esistente, valutazioni immobiliari e business plan, progettazione impiantistica, acustica e delle fonti rinnovabili».

(Fonte: ufficio stampa Confcoopertive Modena)

La premiazione da parte di CNA e Comune è avvenuta dopo la tavola rotonda con la Presidente regionale commissioni parità Roberta Mori -

Reggio Emilia, 11 settembre 2014 -

Francesca Carmignotto, titolare dell'ufficio stile Malakite, Mariagrazia Ferraboschi, commerciante, Mariachiara e Daniela Carboni, ristoratrici, tutte operanti a Bagnolo in Piano, sono le imprenditrici premiate nell'ambito dell'iniziativa "La vie en rose", l'appuntamento promosso da CNA Impresa Donna e Comune all'interno della Fiera di Bagnolo in Piano, giunto alla sua ottava edizione.

La premiazione è arrivata a seguito dell'incontro: "Indipendenti e creative: le artigiane", durante il quale si è trattato il tema dell'imprenditoria femminile con interessanti testimonianze e spunti di riflessione alla presenza del Sindaco di Bagnolo Paola Casali, della Presidente provinciale di CNA Impresa Donna Paola Ligabue, e con Roberta Mori, Presidente Regionale Commissioni di Parità, che ha presentato la nuova Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere approvata dalla Regione.

La giornalista Katia Pizzetti ha coordinato la tavola rotonda e introdotto le testimonianze di alcune imprenditrici desiderose di raccontare e condividere la loro storia fatta di grandi sacrifici ma anche belle soddisfazioni. Sì, perché la conciliazione dei tempi vita-lavoro è difficile ma non impossibile.

Alle 21 è iniziata la premiazione delle imprenditrici scelte dal Comune di Bagnolo in Piano e CNA Impresa Donna per aver saputo mettersi in competizione sul mercato del lavoro, spendendo le loro migliori energie nella qualificazione della professione, conciliando gli aspetti della vita lavorativa e familiare.

"Uno degli obiettivi principali di CNA Impresa Donna – spiega la Presidente Paola Ligabue – è quello di sensibilizzare le pmi reggiane sul tema della conciliazione e supportare l'imprenditoria femminile come scelta soggettiva di investimento in un progetto di valorizzazione personale. Per questo abbiamo deciso di conferire un riconoscimento a Francesca, che oltre a essere una fedele associata CNA, ha dimostrato grande talento, passione e capacità di saper fare, senza trascurare la sua famiglia".

L'imprenditrice premiata da CNA è Francesca Carmignotto, titolare dell'ufficio stile Malakite, che collabora con rinomate aziende italiane e un'importante azienda canadese, che distribuisce i suoi capi nelle vetrine di tutto il mondo. Con un percorso lungo e faticoso alle spalle, dagli anni di gavetta all'apertura di un'attività in proprio andata male a causa della crisi, Francesca non si è scoraggiata e ha continuato a puntare sulla sua grande passione, la moda e i lavori di sartoria: "Credo che il Made in Italy debba avere un'evoluzione perché è diventato impossibile produrre a basso costo in Italia, le aziende scappano all'estero e noi non proteggiamo la nostra capacità di essere unici, di insegnare alle nuove generazioni la nostra manualità, tutto sta diventando banale e scontato".

Il Comune ha voluto premiare Maria Grazia Ferraboschi, storica commerciante di Bagnolo, che 35 anni fa ha rilevato un negozio di calzature e pelletteria pur non conoscendo nulla del settore, scommettendo tutto su se stessa. Dopo 15 anni nei locali di Via Roma, si trasferisce nel centro commerciale Il Multiplo, e apporta una serie di cambiamenti: in primo luogo arreda il suo negozio, il Mary Pop, secondo il suo gusto personale e continua l'attività solo con la pelletteria pura, borse, piccola pelletteria e valigeria. In seguito, introduce gli accessori d'abbigliamento arricchendo l'offerta alla sempre affezionata e alla nuova clientela, che accoglie positivamente la scelta. Maria Grazia ha sempre lavorato da sola, sostenuta dalla famiglia, ha compiuto scelte coraggiose di cui non si è mai pentita. Attenta alle esigenze del pubblico, resta un punto fermo nel commercio bagnolese.

Il terzo premio è stato conferito a due sorelle, Mariachiara e Daniela Carboni, che hanno accettato la sfida di rilevare lo storico ristorante trattoria bagnolese "Da Probo", nel 2002, creando nel tempo un'impresa familiare e quasi tutta al femminile. Per entrambe è stata una scommessa, poiché venivano da esperienze lavorative diverse, anche se Mariachiara ha spesso seguito l'ex marito Stefano nelle diverse esperienze di chef. L'occasione per spendersi in questo settore è arrivata con la cessazione dell'attività da parte della famiglia fondatrice. Il mettersi in gioco è stata una bella responsabilità, il rischio nel rilevare un locale storico e conosciuto in tutto il Nord Italia era grande. Tuttavia, non si sono scoraggiate e, forti della scelta fatta, si sono "date da fare" e hanno imparato la gestione giorno dopo giorno, riuscendo a mantenere alto il nome del ristorante. Le ore che dedicano al lavoro sono tante, dalle 7 alle 15, ma la loro passione supera ogni fatica.
Riconoscimenti speciali dell'amministrazione comunale anche per Giovanna Pasquali, che da oltre dieci anni regala quotidianamente parte del suo tempo agli ospiti di Casainsieme, e Antonia Alamia, che si occupa di volontariato da più di quindici anni in tante Associazioni e realtà bagnolesi come la CTL e la Proloco, il Circolo M. Troisi e l'Università del Tempo Libero.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Per la Presidente CNA Area centro Annarella Ferretti è tempo di passare dai tavoli di coordinamento ad alcune soluzioni "sperimentali" per il rilancio del centro storico reggiano -

Reggio Emilia, 9 settembre 2014 -

Viabilità e "accesso smart", servizi, eventi, sicurezza. Secondo Annarella Ferretti, Presidente provinciale CNA Area Centro, la ricetta per rivitalizzare il centro storico comprende questi quattro ingredienti: "Dobbiamo passare alla sperimentazione di piccole azioni concrete per dimostrare a cittadini e imprenditori che non si fanno solo chiacchiere e che il centro ha tutte le carte in regola per ritornare ad essere il cuore pulsante della vita cittadina".

"E' tempo di tentare concretamente qualche sperimentazione - continua la Presidente Ferretti - CNA chiede da almeno 5 anni di intervenire sulla viabilità senza stravolgere le relazioni tra residenti e commercianti, ma adottando dei provvedimenti "temporanei" in grado di far capire qual è la "strada giusta" per migliorare l'accesso nell'esagono: tempi di franchigia più lunghi rispetto agli attuali 15 minuti, varchi con orari più flessibili, un'ora di sosta gratuita. Si può fare. È tempo di provare con soluzioni reali. Sono state fatte indagini, riunioni, tavoli di coordinamento tra amministrazioni e associazioni, indispensabili per confrontarsi ma che da soli, se non accompagnati da azioni non bastano a risolvere i problemi". Allo stesso tempo una politica più elastica e intelligente sulla viabilità favorirebbe l'ingresso di visitatori anche in occasione di particolari eventi e iniziative che animano la città.

"Non ci servono macro pianificazioni a lungo termine: quelle le ha fatte il Governo con l'apertura domenicale, creando molta confusione e cambiando solo le abitudini dei consumatori senza un effettivo aumento dei consumi. Dobbiamo concentrarci sulle peculiarità del nostro territorio, sull'artigianato di servizio che svolge un ruolo importante soprattutto con l'invecchiamento della popolazione, che necessita di un centro commerciale naturale con attività commerciali di varie dimensioni ma anche con servizi, ad esempio quelli di lavanderia, che non richiedano l'uso dell'auto per uscire dal centro".

Dopo i servizi pubblici non possono andar via anche quelli privati. Il tribunale non tornerà più in centro ma le attività di servizio al cittadino devono restare. A tutto questo va aggiunto il tema legato alla sicurezza reale e percepita. Gli imprenditori hanno bisogno di sentire che non sono soli ad affrontare episodi di criminalità sempre più diffusi, oltre a lottare tutti i giorni per pagare i fornitori e sopravvivere.

"CNA, che dà voce a 2.500 associati nell'area cittadina, - conclude Annarella Ferretti – è in prima linea in questa partita. Dopo aver ideato il sistema di animazione estiva del cuore cittadino, la nostra Associazione è impegnata a creare, ad esempio, nuove opportunità e momenti di formazione che coinvolgano tutte le attività, dal commerciante al professionista all'artigiano, per sensibilizzare gli imprenditori sull'utilità delle nuove tecnologie. Lo stiamo facendo attraverso i corsi Ecipar e i nostri seminari che intensificheremo per andare incontro alle diverse esigenze. Il rilancio del centro storico è una priorità. Ce lo chiedono le imprese che fanno parte del più grande e più bel "centro commerciale" che la città possa mai avere".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Incontro fra Paola Gallina, neoeletta presidente del gruppo Donne Impresa di Parma ed Emanuela Bacchilega, presidente regionale e vice presidente nazionale del movimento -

Parma, 8 settembre 2014 -

Si è svolto venerdì, nella sede di Confartigianatato Apla Parma, l'incontro fra Paola Gallina, neoeletta presidente del gruppo Donne Impresa di Parma ed Emanuela Bacchilega, presidente regionale e vice presidente nazionale del movimento.

Durante il meeting, al quale hanno partecipato anche diverse rappresentanti del gruppo di Parma, si è parlato degli obiettivi del movimento, ma anche dei risultati ottenuti, sia a livello nazionale che regionale. Fra i temi trattati: il credito per le start up femminili, il welfare per le imprenditrici, la formazione.

Sono intervenuti all'incontro anche Leonardo Cassinelli e Alberto Bertoli, rispettivamente, presidente provinciale e segretario di Confartigianato Imprese Apla Parma, Ivo Michelin coordinatore del gruppo Donne Impresa Emilia-Romagna e Fabio Bonatti, coordinatore del gruppo di Parma.

Il prossimo importante appuntamento per il neonato gruppo Donne Impresa di Parma sarà la convention nazionale che si svolgerà a Roma, martedì 21 ottobre.

(Fonte: ufficio stampa Confartigianato Parma)

La segretaria provinciale della Cisl Scuola di Modena Monica Barbolini commenta le linee guida per la riforma della scuola presentate dal governo Renzi -

Modena, 5 settembre 2014 -

«Siamo disponibili a confrontarci subito sulla riforma della scuola, ma diciamo no al blocco dei contratti pubblici, perché anche il personale scolastico fa parte del pubblico impiego». Lo dichiara la segretaria provinciale della Cisl Scuola di Modena Monica Barbolini, commentando le linee guida per la riforma della scuola presentate dal governo Renzi. «Noi ci battiamo da sempre per la stabilizzazione del lavoro precario – sottolinea Barbolini - Se il governo vuole rendere credibile e praticabile la proposta di assunzione di circa 150 mila precari, deve garantire subito, nella legge di stabilità, le risorse necessarie per far fronte agli impegni annunciati. Il premier Renzi stia attento a non alimentare illusioni nei confronti di chi lavora da anni nella scuola come precario e aspetta la stabilizzazione».

Per la Cisl Scuola colpisce negativamente che, accanto all'intenzione dichiarata di riconoscere, anche economicamente, il ruolo dei docenti e di tutto il personale della scuola, si annunci l'ulteriore blocco dei contratti pubblici per il 2015. Il sindacato di Palazzo Europa ricorda che anche gli insegnanti e ata sono dipendenti pubblici e il contratto nazionale della scuola è fermo da sei anni. «Le proposte del governo – continua Barbolini - vanno attentamente approfondite, a partire dalle assunzioni e dalle carriere dei docenti. Noi pensiamo che eventuali nuovi criteri legati al merito non debbano sostituire un riconoscimento delle anzianità, come avviene in tutti gli altri Paesi europei. Inoltre – conclude la segreteria della Cisl Scuola - molti dei punti contenuti nelle linee guida, dagli orari di lavoro alla formazione in servizio ai trattamenti economici, sono materia contrattuale».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

Lunedì 15 settembre alla CNA di Modena una serata per parlare dell'eterogeneo mondo del terzo settore. Ingresso aperto al pubblico -

Modena, 4 settembre 2014 -

Che cosa hanno in comune un'università (non statale) e un doposcuola in un quartiere degradato? Oppure un centro fitness e una società sportiva per disabili? Ben poco, eppure, almeno in Italia, si tratta di realtà che rientrano in quell'insieme magmatico e indistinto definito come "terzo settore". Un paradosso, addirittura una "finzione che va smontata" secondo Giovanni Moro, autore del libro "Contro il no profit", titolo provocatorio.

Proprio Giovanni Moro sarà l'ospite d'onore all'incontro intitolato "Miserie e nobiltà del no profit", una serata organizzata da CNA per lunedì 15 settembre, alle 20.45, presso la Sala Arcelli della sede provinciale dell'Associazione, a Modena, in via Malavolti, 27.
Nel suo ultimo libro, Giovanni Moro - figlio dell'indimenticato Aldo, sociologo e docente universitario, tra i fondatori di Cittadinanzattiva e presidente di Fondaca, centro studi sui temi della cittadinanza – sostiene che non esiste un no profit omogeneo, ma, piuttosto, che esista dietro al no profit un business che inquina questo mondo. Proprio per questo, secondo il sociologo, occorre ridisegnare l'ordinamento giuridico basato sull'ormai obsoleta (è del 1997) legge Zamagni per costruire un sistema di qualificazione che conferisca vantaggi a questi enti sulla base delle attività svolte, della contiguità all'interesse generale e non in relazione alle forme societarie.

Un interesse non nuovo quello di CNA per questo settore, visto che l'associazione modenese da vent'anni è impegnata a fornire consulenza alle organizzazioni no profit "vere". Da qui la volontà di organizzare un momento di confronto al quale sono stati invitati tutti gli enti no profit, le organizzazioni e le istituzioni che operano in un settore la cui attività (pensiamo all'assistenza ai poveri, agli anziani, ai circoli sportivi che svolgono attività per le classi sociali più disagiate) è sempre più importante nella vita della nostra comunità.
L'ingresso è aperto al pubblico.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Forte crescita di casi di malattie professionali in tutto il territorio nazionale e in particolare nella regione Emilia-Romagna. Firmato l' accordo Regione-Inail per migliorare i percorsi riabilitativi e facilitare il recupero dell'integrità psico-fisica degli assicurati -

Parma, 4 settembre 2014 -

In arrivo procedure più semplici per garantire una più rapida e completa riabilitazione dei lavoratori vittime di infortuni sul lavoro e affetti da malattie professionali (tecnopatici). E' questo l'obiettivo di un accordo firmato dalla Direzione generale Sanità e Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna e dalla Direzione regionale Inail (Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro). Grazie all'intesa verranno velocizzati i tempi di erogazione, presso strutture pubbliche e private accreditate dal Sistema Sanitario Regionale, di tutte le prestazioni riabilitative necessarie a chi ha subito un infortunio sul lavoro o ha contratto una malattia professionale.

Questo permetterà di accelerare il recupero dell'integrità psico-fisica dei lavoratori, senza oneri a loro carico, e di garantire un rapido e proficuo reinserimento socio-lavorativo.
L'accordo, recepito con una delibera di Giunta regionale (n.1267/2014), prevede che l'Inail stipuli convenzioni con le strutture pubbliche e private accreditate, anche termali, per garantire ai lavoratori l'erogazione tempestiva delle cure di riabilitazione. In queste specifiche convenzioni saranno elencate le prestazioni e i tempi di erogazione dell'intero percorso riabilitativo del lavoratore assicurato.

Il percorso riabilitativo prevederà prestazioni riabilitative integrative (LIA) che saranno a totale carico dell'Inail (tra cui per esempio l'idromassoterapia, la ginnastica vascolare in acqua, il linfodrenaggio manuale, ecc) e prestazioni sanitarie di riabilitazione inserite nei Livelli essenziali di assistenza (LEA) che resteranno a carico dell'Azienda Usl di residenza dell'interessato.

L'accordo siglato da Regione Emilia-Romagna e Inail ha durata triennale e prevede l'istituzione di un tavolo tecnico di confronto per monitorarne l'applicazione e per individuare eventuali criticità operative su cui apportare i successivi correttivi.
Le logiche dell'accordo trovano le basi anche nella forte crescita di casi di malattie professionali in tutto il territorio nazionale e in particolare nella regione Emilia-Romagna e dalla conseguente necessità di favorire una rapida ripresa lavorativa degli assicurati. A fronte di un trend in calo, negli ultimi anni, degli infortuni sul lavoro denunciati, le malattie professionali sono invece in forte crescita e tale incremento non è dovuto al peggioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ma alla progressiva emersione di questo fenomeno.

Nel 2013 le malattie professionali denunciate all'Inail in regione sono state 7.947 contro le 4947 del 2009 (+ 60,64%). All'emersione di tali patologie hanno contribuito vari fattori: da un lato l'azione dell'Istituto finalizzata alla conoscenza approfondita dei rischi sui luoghi di lavoro, dall'altro specifici programmi coordinati dalla Regione Emilia-Romagna e attuati dalle Aziende Usl per rimuovere i fattori che le causano e favorire la diagnosi precoce, le cure e gli interventi di riabilitazione.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

In occasione dell'apertura del quinto ristorante di Modena, sono partite le selezioni online per individuare i candidati che parteciperanno al "McItalia Job Tour" -

Miodena, 02 settembre 2014 –

McDonald's, in occasione dell'apertura del quinto ristorante di Modena, prevista per la metà di ottobre, annuncia l'avvio delle selezioni online per individuare i candidati che parteciperanno al McItalia Job Tour, l'evento itinerante di selezione del personale impiegato per le nuove aperture McDonald's lungo la penisola.
Con l'avvicinarsi di ogni apertura in programma, il McItalia Job Tour fa tappa nelle città sede dei nuovi ristoranti e dà la possibilità, a chiunque lo desidera, di partecipare alle selezioni per diventare "crew", ovvero parte integrante del team di lavoro e gestione del nuovo ristorante, e di avere l'opportunità di lavorare in un contesto dinamico, giovane, informale e dalla forte identità di gruppo.

Il sito web mcdonalds.it è il punto di riferimento per quanti vogliono candidarsi per le posizioni aperte. Fino al 18 settembre 2014 i candidati interessati a lavorare nel McDonald's di Modena potranno partecipare alla prima fase di selezione rispondendo ad alcune domande (disponibilità oraria, tipo di mansioni a cui si è interessati, area geografica di interesse etc) e inserendo il loro cv online. Ai candidati idonei verrà inoltre richiesta la compilazione di un test comportamentale, che restituisce un'analisi completa del profilo del candidato.

I candidati che supereranno il test verranno contattati da McDonald's e avranno accesso ai colloqui individuali che si svolgeranno in occasione della tappa del McItalia Job Tour che si svolgerà a Modena entro la fine di settembre. Soltanto i candidati selezionati nella fase precedente, che avranno ricevuto conferma da McDonald's con convocazione e indicazione dell'orario, potranno accedere ai colloqui e, in questa occasione, ottenere anche tutte le informazioni sull'azienda e sul lavoro in McDonald's, grazie alla presenza di crew, hostess e manager che già lavorano nei ristoranti del territorio, in un'occasione unica di totale trasparenza.

McDonald's alla fine del 2012 ha fatto un annuncio importante: 3.000 nuovi posti di lavoro in 3 anni. Dalla data dell'annuncio a oggi McDonald's ha già ha già aperto 51 ristoranti – di cui 14 nel 2014 - e assunto oltre 1530 persone. Per cercare queste persone, per raccontare loro cos'è McDonald's, per dare concretezza alla promessa, l'azienda ha deciso di organizzare il McItalia Job Tour.
Per la nuova apertura di Modena, McDonald's è alla ricerca di 22 persone dinamiche, predisposte al lavoro in team e al contatto con il cliente per le seguenti posizioni:

Crew
Addetto alle vendite e alla preparazione dei cibi, è il cuore pulsante del ristorante. Ha orari flessibili e spesso lavora part-time. Agli studenti è richiesta una disponibilità minima di 8 ore settimanali. È parte di una squadra affiatata che accoglie i clienti alla cassa o in sala, prende le ordinazioni e prepara con competenza i prodotti in cucina rispettando gli standard di igiene e sicurezza. È responsabile della qualità e del servizio al cliente. Può diventare Manager e, in seguito, Direttore di Ristorante.

Hostess o Steward
Responsabile dell'accoglienza e dell'animazione del ristorante, lavora part-time o full-time. Gestisce eventi speciali e feste per bambini. Le caratteristiche del suo ruolo richiedono cordialità e la volontà di soddisfare le esigenze del cliente. Ha talento organizzativo unito a creatività e passione per i più piccoli. Conosce i meccanismi operativi del ristorante dietro al banco e in cucina, svolge alcune mansioni con i Crew, accoglie i clienti ed è responsabile della loro soddisfazione. Può diventare Capo-Hostess o Capo-Steward.

McDonald's offre, soprattutto ai giovani, una concreta possibilità d'ingresso nel mondo del lavoro e di crescita professionale. Nei quasi 500 ristoranti McDonald's di tutta Italia lavorano oltre 17.500 dipendenti che servono ogni giorno oltre 700.000 clienti. Il 60% dei dipendenti è costituito da donne e le direttrici rappresentano il 50% degli store manager. L'età media dei crew è di 30 anni e ben l'81% dei dipendenti totali ha un'età inferiore ai 35 anni. I lavoratori studenti sono il 32%. Il 94% dei dipendenti che lavorano da McDonald's è assunto con una forma contrattuale stabile.

Nel sistema McDonald's il merito, le pari opportunità e la crescita professionale sono pilastri fondamentali. Attraverso la formazione e il supporto costante, chiunque può arrivare a ricoprire i ruoli più elevati, partendo dalle posizioni più operative per arrivare fino a quelle di maggiore responsabilità nazionale e internazionale. Studenti al primo impiego o mamme lavoratrici, cittadini stranieri o lavoratori in cerca di nuove sfide, a tutti sono offerte le medesime opportunità e gli stessi strumenti organizzativi, formativi e professionali.

Per maggiori informazioni e per inviare il proprio cv: www.mcdonalds.it/lavorare

(Fonte: ufficio stampa Mc Donalds)

Soluzioni innovative e pratiche sperimentali da implementare nelle pmi reggiane. A vincere il bando della Provincia è stato il progetto presentato da CNA Impresa Donna, in collaborazione con l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia -

Reggio Emilia, 1 settembre 2014 -

Essere mamma, moglie, lavoratrice, in una parola: donna. È sempre più difficile per le donne conciliare i tempi vita-lavoro e far combaciare i ritmi e le esigenze della sfera familiare e professionale, oltre a trovare uno spazio per sé stesse.

Per cercare di dare un aiuto a imprese e dipendenti e dare una risposta a un tema di grande attualità al centro delle politiche attive del lavoro, delle politiche di welfare e, in generale, delle politiche di sviluppo territoriale, la Provincia di Reggio Emilia ha istituito un bando per la presentazione di idee progettuali per la realizzazione di azioni per il miglioramento della conciliazione dei tempi vita lavoro. A vincerlo è stato il progetto presentato da CNA Impresa Donna, in collaborazione con l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Il raggruppamento del sistema CNA che rappresenta 3.000 imprenditrici in tutta la provincia reggiana, svilupperà una ricerca con il coinvolgimento diretto di molte imprese associate strutturate per affrontare i temi della conciliazione. Obiettivo dell'indagine quello di raccogliere il fabbisogno reale di imprese e lavoratori e progettare soluzioni innovative e pratiche sperimentali "non calate dall'alto" e in grado di essere implementate in futuro in molte altre aziende reggiane.

"Siamo ovviamente molto soddisfatti che il nostro progetto sia stato valutato così positivamente – afferma Paola Ligabue, Presidente provinciale CNA Impresa Donna – soprattutto perché contiamo di sensibilizzare in questo modo le piccole e medie imprese ad adottare delle pratiche condivise capaci di migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti. E si sa che un dipendente soddisfatto lavora meglio e contribuisce maggiormente allo sviluppo dell'azienda".

"Oltre alle imprese che ci daranno la loro disponibilità a partecipare alla ricerca, - conclude Paola Ligabue - ringrazio il prof. Massimo Neri, in qualità si supervisore scientifico del progetto, e il dott. Matteo Rinaldini, in qualità di coordinatore, entrambi del Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dell'Economia di Unimore, che ci supporteranno durante le fasi di rilevazione, analisi e valutazione dei dati che presenteremo in un importante convegno nei prossimi mesi".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Secondo una ricerca dell'Osservatorio CNA un reddito da 10 mila euro all'anno è esente per il lavoratore dipendente e tassato fino al 26,5% per imprenditori e professionisti -

Reggio Emilia, 29 agosto 2014 -

Un reddito annuo di 10mila euro può essere esente da tasse. Oppure gravato da un prelievo di 2300 euro, vale a dire consegnarne oltre un quarto all'erario. La differenza tra i due trattamenti? Esclusivamente nel profilo giuridico dell'attività esercitata. "Lavoro che scegli, tassa che paghi", si potrebbe sintetizzare in uno slogan. Sono i risultati, sorprendenti, di una ricerca dell'Osservatorio permanente CNA sulla tassazione delle Piccole imprese dal titolo: "Il fisco non è uguale per tutti".

Un reddito da 10mila euro annui è esente per il lavoratore dipendente. Gli stessi 10mila euro sono tassati al 16,6% per imprenditori individuali in contabilità semplificata e professionisti, addirittura al 26,5% per l'imprenditore in contabilità ordinaria.

"E' vero che la crescita del reddito – commenta Nunzio Dallari, Presidente CNA Reggio Emilia - aiuta a ridurre le abissali, e inique, differenze nel prelievo fiscale ma senza rendere giustizia al lavoro Autonomo o d'impresa. Di fronte a 20mila euro di reddito annuo entra in campo il prelievo anche sul dipendente (al 14,11%). Nel contempo sale, sempre su 20mila euro di reddito, al 23,65% per professionisti e imprenditori individuali in contabilità semplificata e al 27,5% per gli imprenditori in contabilità ordinaria".

"Mano a mano che le entrate da lavoro crescono, - continua il Presidente provinciale CNA - il livello dei prelievi tende ad addensarsi sulla fascia alta. Le differenze tra redditi uguali, ma generati da soggetti di natura giuridica diversa, non scompaiono, anzi si traducono in differenze pesanti migliaia di euro".

Infatti, a 30mila euro il prelievo per i dipendenti arriva al 22,71% contro il 27,4% su imprenditori individuali in contabilità semplificata e professionisti e il 29,23% sugli imprenditori in contabilità ordinaria, che in dodici mesi subiscono, quindi, un prelievo di quasi 2mila euro superiore a quello del dipendente.

"E pensare che la riforma fiscale del 1973 – aggiunge Nunzio Dallari - si poneva l'obiettivo opposto: garantire condizioni di equità tra le diverse categorie di reddito da lavoro sotto il profilo del prelievo fiscale. Dopo oltre quarant'anni, a parità di reddito non si garantisce parità di prelievo. E a fare le spese di questa incongruenza sono lavoratori autonomi, artigiani e piccoli imprenditori. La comoda, generica, e ingenerosa "presunzione di evasione" entrata purtroppo a far parte dell'immaginario collettivo non può essere il motivo di una differenza di prelievo così sostanziale".

Secondo il Presidente Dallari vanno ristabilite condizioni di equità fiscale riportando progressivamente la pressione fiscale sulle piccole imprese personali allo stesso livello previsto per i lavoratori dipendenti: "Come? La CNA lo sostiene da tempo: agendo simultaneamente su due leve, Irpef e Irap. Ovvero, aumentando la detrazione da lavoro autonomo e d'impresa allo stesso livello previsto per i lavoratori dipendenti, e definendo, in tempi brevi, i contorni della cosiddetta "autonoma organizzazione", al fine di chiarire quali imprese individuali sono esenti dall'Irap, portando nel contempo la franchigia da questa imposta dagli attuali 10.500 a 25mila euro".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Per i pubblici esercizi stimato un calo dei ricavi a fine stagione estiva tra il 15% e il 20% dovuto anche al maltempo. Fiepet Confesercenti Modena chiede alle amministrazioni una proroga delle concessioni per i dehor -

Modena, 28 agosto 2014 -

Nel novero dei danni causati dal maltempo persistente nell'estate 2014 si devono inserire anche i mancati incassi dei bar e ristoranti di Modena e provincia, che si erano attrezzati con i dehor ad accogliere i clienti che volevano consumare all'aperto pranzi, cene, aperitivi, colazioni o una semplice bibita. Il numero particolarmente alto di giornate di pioggia e le temperature, soprattutto serali, al di sotto della media del periodo, hanno infatti sconsigliato i molti modenesi che non sono partiti per le vacanze dal cercare bar e ristoranti che offrissero loro la possibilità di passare serate all'aperto. Fiepet Confesercenti Modena stima che a fine stagione il calo dei ricavi dovuto al maltempo si assesterà sul 20% per i bar e sul 15% per ristoranti e pizzerie.

"Questi cali consistenti ed ancor più pesanti se inseriti nel contesto di crisi e calo dei consumi – sottolinea Gianfranco Zinani Presidente Fiepet Confesercenti Modena - rischiano quindi di mettere a rischio la sopravvivenza di molte imprese e conseguentemente molti posti di lavoro nel settore. Per cercare di porre almeno un parziale rimedio a questa pesante situazione chiediamo a tutte le amministrazioni comunali della provincia di Modena di concedere la proroga automatica e non onerosa di tutte le concessioni per dehor estivi per 30 giorni oltre la naturale scadenza".

Sperando quindi che l'inizio della stagione autunnale sia più clemente da un punto di vista meteorologico rispetto all'estate ormai agli sgoccioli, molti operatori del settore pubblici esercizi potrebbero cercare di recuperare una parte dei ricavi persi ed inoltre potrebbero prorogare di un mese molti contratti di lavoro stagionali contribuendo a contrastare la diminuzione dell'occupazione nel settore.

(Fonte: Ufficio stampa Confesercenti Modena)

Martedì, 26 Agosto 2014 14:48

Novellara - Corso per conduttori di acetaia

Sono aperte le iscrizioni al corso base per Conduttori di Acetaia che sarà organizzato a settembre da Acetaia comunale e associazione Confraternita Aceto Balsamico Tradizionale presso il Municipio.

Reggio Emilia, 26 agosto 2014 –

Un corso, rivolto a principianti e più esperti per imparare o affinare le corrette tecniche che consentono un'ottimale gestione della batteria. E' ormai da quattro anni che il comune di Novellara promuove, insieme ad alcuni appassionati ed attivi volontari, l'iniziativa di aprire al pubblico un luogo nuovo ed allo stesso tempo storico, perché porta con sé importanti tradizioni. Si sta parlando dell'Acetaia Comunale, ubicata nel sottotetto della Rocca dei Gonzaga.

Sono state disposte qui batterie da sei botti di legni diversi (rovere, castagno, ciliegio, gelso) nelle quali il prezioso aceto resta ad invecchiare, e nel frattempo viene custodito ed anche visitato, grazie all'altrettanto preziosa disponibilità dei volontari che si occupano del pubblico la prima domenica di ogni mese, ad esclusione di Agosto. Ultimamente il Comune di Novellara e l'Acetaia comunale in collaborazione con la Confraternita Aceto Balsamico Tradizionale si sono dati da fare per organizzare un corso base dedicato rivolto a tutti coloro che desiderassero sapere qualcosa di più su questo prodotto antico e prestigioso del quale possiamo ritenerci eredi.

Facendosi poi volontari, sarebbe possibile anche diventare partecipi della cura costante, stagione dopo stagione, dedicata a questo tesoro tenuto al sicuro nelle botti conservate in una sistemazione affascinante quale è la Rocca medioevale dei signori di Novellara, i Gonzaga; inoltre, per chi non avesse lo spazio per le botti, questa sarebbe una soluzione ideale per fare pratica. Il corso si terrà a Novellara proprio all'interno della Rocca dalle 20.30 alle 22.30 il lunedì e il mercoledì dal 1 al 24 Settembre. Il costo è di 90 € + 35 € per l'iscrizione all'associazione, con incluso anche il materiale didattico, mentre di seguito è il programma dettagliato:

Lunedì 1 settembre 2014 ore 20.30
Registrazione e saluti
Presentazione del corso
La storia

Mercoledì 3 settembre ore 20.30
La raccolta delle uve
La cottura del mosto
La fermentazione del mosto
L'acetificazione del mosto
L'invecchiamento

Lunedì 8 settembre ore 20.30
Come si acetifica una botte
I legni, le botti, le batterie
Caratteristiche dei legni
Rimedi e/o riparazioni

Mercoledì 10 settembre ore 20.30
Come si inizia una batteria
Come si mantiene una batteria
Travasi, prelievi, controlli

Lunedì 15 settembre ore 20.30
· La normativa vigente
· L'analisi Sensoriale
· Degustazione di mosti

Mercoledì 17 settembre ore 20.30
· introduzione alla valutazione del balsamico
· assaggi di aceti balsamici tradizionali
Lunedì 22 settembre ore 20.30
· assaggi di campioni significativi

Mercoledì 24 settembre
· Il corretto uso dell'aceto balsamico in cucina
· cena

Per maggiori informazioni e iscrizioni: Zecchetti Avio 3392865791 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

CNA Plaude all'attività di controllo che ha portato all'emersione di due centri irregolari a Carpi -

Modena, 25 agosto 2014 -

L'individuazione di due centri massaggi irregolari a Carpi, scoperti dalla Polizia locale, che ringraziamo per questi controlli, dimostra quanto sia diffuso il fenomeno dei centri estetici che svolgono la propria attività senza le necessarie autorizzazioni esiste. Si tratta di un problema grave da un punto di vista economico e sanitario. Nel primo caso, infatti, si tratta della concorrenza sleale che subiscono i professionisti del settore - a Modena stiamo parlando di circa 1800 centri, tra estetica e acconciatura, attualmente attivi - imprenditori che hanno investito risorse personali e finanziarie per ottenere le necessarie qualifiche.

Ma sono almeno altrettanto importanti le implicazioni sanitarie del fenomeno, che si manifestano attraverso i rischi che subiscono coloro che si fanno mettere le mani addosso da gente impreparata, magari con l'utilizzazione di prodotti contraffatti o non testati.
Quello degli attestati di qualifica falsificati è, peraltro, un problema non nuovo: "nelle scorse settimane – rivela Luana Franzoni, presidente dell'Unione Benessere e Sanità della CNA di Modena - ne abbiamo già denunciati un paio, due certificati prodotti in Sicilia e a Milano di cui noi stessi abbiamo rilevato l'irregolarità, avvertendo poi i comuni dove avrebbero dovuto insediarsi queste due attività con prestanome italiani".
"A questo proposito – continua Franzoni - ribadiamo la nostra disponibilità a fornire la necessaria consulenza ai comuni per la verifica degli attestati richiesti dalla legge regionale.

Fortunatamente i comuni modenesi sono tra i pochi a non accontentarsi dell'autocertificazione, ma a richiedere materialmente copia dell'attestato di qualificazione, ovviando ad un paradosso della burocrazia che, per consentire l'apertura di centro estetico oggi richiede di tutto – finanche la certificazione del collaudo degli impianti di ricambio di aria, dove previsti, o la conformità delle vetrate antisfondamento – ma, appunto, non necessita della copia dell'attestato di qualificazione.

E' appena il caso di sottolineare come sia importante, soprattutto in questo settore, l'attività dei centri di formazione accreditati come Ecipar, l'ente di CNA, da anni abilitato all'organizzazione di corsi qualificanti in questo settore.
Sì ai controlli, dunque, è sì anche alla burocrazia, quella sana, quella che serve. E la burocrazia che serve è quella dei documenti che contano, non quella che rifiuta il riconoscimento di un documento perché riporta la dicitura "Pavullo n/F, provincia di Modena" anziché "Pavullo nel Frignano". Perché è capitato anche questo.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA Mo)

Lavoro: per il 14% delle assunzioni le imprese non trovano figure professionali inadeguate.

Reggio Emilia 22 agosto 2014 --
Gli imprenditori reggiani continuano a trovare difficoltà nel reperire le figure professionali che intendono assumere. Anzi, a differenza di quanto avviene sia a livello nazionale che regionale - dove si registra una riduzione della difficoltà - in provincia di Reggio Emilia questi problemi sono in aumento.
Il 14% delle assunzioni previste per il 2014 dalle imprese reggiane - secondo l'analisi dei dati Excelsior dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia - riguarda, infatti, figure di difficile reperimento, mentre per l'Italia e l'Emilia-Romagna questa quota non supera il 10%.
Nel 2013 l'indagine sulle previsioni occupazionali, effettuata dall'Ente camerale per conto di Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro, aveva rilevato difficoltà, per la provincia di Reggio, nel 12,6% dei nuovi ingressi, mentre era del 10,6 in Emilia-Romagna e dell'11,2% in Italia.
Assunzioni difficili da reperire (% sul totale assunzioni)
(Grafico_1)

RE Grafico1 Lavoro assunzioni CCIAA
La difficoltà nel reperire personale idoneo è da attribuire in egual misura sia ad un ridotto numero di candidati disponibili all'assunzione che ad preparazione inadeguata dei candidati: 7% del totale assunzioni per ognuna delle due motivazioni.
Dall'analisi per settore di attività economica emerge che la maggior difficoltà di reperimento riscontrata dagli imprenditori reggiani è presente nelle industrie meccaniche, nelle quali oltre il 30% delle figure ricercate risultano difficili da trovare. Ardua anche la ricerca di personale da inserire negli "altri servizi" e nel comparto del tessile-abbigliamento, settori per i quali è previsto che circa un quarto del totale assunzioni è di difficile reperimento.
Per le industrie dei metalli, turismo e ristorazione, tempo libero e altri servizi alle persone, la difficoltà riguarda circa il 20% dei nuovi ingressi in totale; valori inferiori al 10%, invece, per sanità e assistenza sociale (8%) e commercio (6,8%).

I settori con maggiori difficoltà di reperimento e i motivi – Anno 2014
(Grafico_2)

RE Grafico2 lavoro difficolta CCIAA
Ingegneri, architetti e professioni assimilate, professioni tecniche nelle scienze della salute e della vita, artigiani e operai specializzati di meccanica di precisione, artigiani ed operai metalmeccanici specializzati, installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche sono le figure professionali per le quali si registrano le più alte difficoltà di reperimento, visto che all'appello manca oltre un terzo del personale ricercato dalle imprese.
Particolarmente agevoli, invece, risultano le assunzioni nei settori dei servizi operativi (attività immobiliari, di noleggio, vigilanza, ecc.), dei trasporti e logistica, e nelle costruzioni.
Il tempo medio di ricerca delle figure professionali idonee alle attività da svolgere è di 3 mesi, periodo che raggiunge i 3,8 mesi per il settore manifatturiero, mentre non supera i 2,4 mesi per i servizi. Per alcune attività dell'industria - come, ad esempio il tessile-abbigliamento o le "altre industrie" - il tempo impiegato per il reperimento di personale supera i 4 mesi.
(Fonte CCIAA Reggio Emilia)

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